Floridia verso il dissesto, alta tensione in Consiglio comunale: botta e risposta Pd-maggioranza

La prossima dichiarazione di dissesto del Comune di Floridia, annunciata dal sindaco Carianni su FMITALIA, fa litigare il Consiglio comunale. Il Pd attacca il primo cittadino: “prendiamo atto con grande rammarico che, ancora una volta, i rifiuta di aprire una discussione seria con le opposizioni su un tema così importante. L’amministrazione e l’assessore al bilancio avevano preso impegni chiari in commissione bilancio, affinché, prima di definire le modalità di riequilibrio dei conti dell’ente, ci si potesse confrontare in maniera schietta e senza preclusioni, sui diversi aspetti e sulle possibili alternative al dissesto. Il dissesto finanziario è una procedura traumatica per l’Ente e porta conseguenze pesantissime anche dal punto di vista sociale”.
Il Pd floridiano teme il pesante effetto della ristrutturazione dei debiti commerciali “con tagli previsti tra il 40 ed il 60%. Questo vuol dire che tutti quegli imprenditori e quei padri di famiglia che nel corso degli anni hanno lavorato per l’ente, anticipando anche delle somme, sostenendo costi per onorare gli impegni assunti con il Comune, non solo dovranno rinunciare al loro legittimo guadagno, ma addirittura subiranno pesanti perdite e saranno costretti a licenziare il personale”.
Per il Partito Democratico di Floridia, “il dissesto rappresenta l’ultima ratio per i conti dell’ente e che prima di arrivare a questo si sarebbe dovuta percorre la via, forse meno comoda per chi amministra, del Piano pluriennale di riequilibrio che certamente rende ancor più rigida la capacità di spesa nel breve periodo, ma quantomeno, evita le conseguenze drammatiche del dissesto. A questo punto il sindaco, la giunta ed i consiglieri comunali di maggioranza dovranno assumersi la responsabilità politica di queste scelte. Non si può semplicemente dire che è stata la Corte dei conti a decretare il dissesto, anche perché non corrisponde al vero. La Corte ha evidenziato la sussistenza di squilibri e la necessità di opportune correzioni”.
Replicano dalla maggioranza i gruppi di Floridia Futura, Rinascita Floridiana e Progetto Floridia. “Non possiamo che allargare le braccia di fronte al tentativo di buttare in caciara una discussione pubblica importante come quella che riguarda la situazione finanziaria dell’Ente e i provvedimenti che il Consiglio Comunale adotterà per cercare di risolvere la situazione di crisi che coinvolge il Comune da tanti anni”, scrivono in una nota le forze che appoggiano il sindaco Carianni. “Le gravissime criticità evidenziate dalla Corte dei Conti, in due diverse delibere, per gli anni dal 2015 al 2020 che certificano lo stato di dissesto in cui da anni versa il Comune, non sono una opinione di questa o quella parte politica, sono una evidenza che non può essere ignorata”.
I tre gruppi politici si soffermano poi sul senso tecnico del default: “procedura che serve proprio ad evitare il peggio quando l’Ente non è più in grado di funzionare regolarmente e di fornire i servizi essenziali previsti dalla legge.
In caso di dissesto gli stipendi ai dipendenti vengono pagati regolarmente; si potrà accedere a fonti di finanziamento esterne come già in questi mesi l’amministrazione sta facendo; il servizio di raccolta dei rifiuti verrà garantito regolarmente; tutti i servizi essenziali verranno garantiti ed erogati (a differenza di quanto accaduto fino allo scorso anno)”. C’è poi il nodo tributi locali: aumenti in vista? “No perché le aliquote sono già al massimo”.
E sempre in riferimento alla nota del Pd, dalla maggioranza ammettono che “l’Organismo Straordinario di Liquidazione potrà chiudere delle trattative con i fornitori che vantano dei crediti nei confronti dell’Ente, ma il Pd dovrebbe anche spiegare che l’alternativa in questo momento sarebbe quella di non pagare nulla viste le difficoltà di cassa e l’impossibilità di provvedere in altro modo al pagamento di questi debiti”.
Dalla maggioranza invitano a guardare indietro nel tempo, alla ricerca dell’origine delle cause del dissesto con “fornitori che vantano debiti fuori bilancio dal 2012 e Servizi obbligatori non resi per decenni…”.
Sull’aspetto prettamente politico-amministrativo, i tre gruppi di maggioranza rimproverano al Pd di avere dimenticato “che ci sono già state due Commissioni sulla situazione finanziaria dell’Ente e sul dissesto. E, nell’ultima in particolare, l’assessore al Bilancio e il responsabile del Servizio Finanziario, dopo aver spiegato ai presenti la insostenibilità di qualsivoglia piano di riequilibrio, che finirebbe solo per bloccare ancora di più l’attività del Comune, immobile ormai da quasi 10 anni, comunicavano che, a breve, la proposta di atto deliberativo sarebbe stata inviata al Presidente del Consiglio per gli atti conseguenti. Non appena perverrà il necessario parere del Collegio dei Revisori dei conti, verrà convocata nuovamente la Commissione consiliare e infine il Consiglio Comunale per la delibera finale. I consiglieri di opposizione avranno quindi tutto il tempo per continuare a studiare le carte e per proporre eventuali soluzioni alternative credibili, ad oggi invero mai pervenute”.
Quanto alla chiamata ala responsabilità partita dal centrosinistra, dalla maggioranza rispondono diretti: “noi ci assumeremo tutte responsabilità necessarie, affinché i problemi siano finalmente affrontati con coraggio e non nascosti come polvere sotto il tappeto, com’è stato fatto in tutti questi anni. Certo, rimane il fatto che coloro che ci hanno preceduto, avrebbero dovuto negli anni passati fare altrettanto. Sarebbe quindi quantomeno auspicabile che qualcuno, prima o poi, chiedesse scusa per la situazione finanziaria in cui oggi l’Ente si trova. Noi avevamo messo in conto di dover affrontare questo scoglio e non ci tireremo indietro nell’interesse dei cittadini floridiani”.




Servizio idrico, Gradenigo respinge le accuse: "clausola sociale c'è, basta fake"

Dopo la protesta dei lavoratori del servizio idrico e l’intervento della parlamentare Stefania Prestigiacomo, arriva la replica a brutto muso dell’assessore comunale Carlo Gradenigo. “Da una parte c’è l’attuale gestore del servizio che fa ricorso al TAR per l’annullamento della gara, giudicando il nuovo bando per l’affidamento del servizio idrico integrato di Siracusa antieconomico e poco remunerativo, dall’altra i sindacati che dichiarano lo stato di agitazione. In mezzo un parlamentare come la Prestigiacomo che getta benzina sul fuoco, agitando fake news e accusando l’amministrazione di voler agevolare il profitto d’impresa a danno dei lavoratori. Chi dice o scrive che non è stata prevista la clausola sociale o non ha letto gli atti di gara o afferma fatti non veri”, dice Gradenigo.
“Il disciplinare e il capitolato prevedono espressamente l’obbligo, per i partecipanti alla gara, di presentare un piano dettagliato di riassorbimento del personale e di assumere prioritariamente il personale dell’impresa uscente. Un lavoro durato mesi che al netto delle onorevoli speculazioni mediatiche e delle giustificabili preoccupazioni sindacali lascia trasparire la voglia reale, da parte di questa amministrazione, di uscire dalla stagnante idea che nulla può cambiare, puntando ad aumentare e migliorare i servizi, nell’interesse di tutti i cittadini siracusani, garantendo e inserendo i termini qualità, efficienza e soprattutto lavoro” e passa a sciorinare i numeri: “1.943.000 euro all’anno (ovvero oltre 6 milioni di euro) per opere idriche e fognarie; 2 milioni di euro all’anno di manutenzione ordinaria; un progetto esecutivo per l’eliminazione dei reflui depurati dal porto grande di Siracusa; un progetto esecutivo di captazione dell’acqua potabile dalla presa di Petino/Galermi (Pantalica) per la dismissione dei pozzi insalinati e la distribuzione dell’acqua dolce; 5 nuovi sportelli di contatto con il pubblico dislocati nei quartieri; 7 nuove casette dell’acqua per ridurre la produzione di plastica e garantire alle zone più periferiche l’accesso all’acqua potabile a prezzi vantaggiosi; 9 nuove docce temporizzazione presso solarium e spiagge libere (Ortigia, Borgata, Fanusa, Arenella, Ognina, Fontane Bianche)”.
Gradenigo torna quindi a difendere le scelte dell’amministrazione sul servizio idrico. “Stanno dentro una cornice legislativa comunitaria e nazionale che i dirigenti del Comune hanno l’obbligo di rispettare. Chi ha responsabilità legislativa dovrebbe sapere bene in quale contesto agisce l’amministrazione, ovvero quello individuato dal legislatore comunitario, nazionale e regionale. Nel bando è stata richiamata la clausola sociale prevista da una legge nazionale. Scaricare sulle amministrazioni locali le tensioni sociali, soprattutto in questo momento storico, non appare un comportamento responsabile”.




Autorità portuale, l'ex Di Pietro: "un presidente siciliano ma hanno tutti consulenti del nord"

E’ scontro politico a tutto campo sulla bocciatura da parte della Regione della nomina per la presidenza dell’Autorità Portuale di Augusta di Alberto Chiovelli. Il presidente Musumeci, insieme ai sindaci di Augusta, Melilli e Priolo, ha spiegato la mancata intesa con il governo adducendo la necessità di ricorrere a professionalità formatesi in Sicilia e che ben conoscono la realtà portuale dell’Isola e di Augusta. Non una valutazione su capacità e curriculum ma basta sulla provenienza geografica.
“È davvero paradossale che un sindaco che si sceglie un consulente per l’ambiente proveniente e residente nel Nord Italia (Ave Vezzoli, da Novara) poi accampi scuse davvero risibili davanti alla nomina da parte del Governo del presidente della Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale nella persona del dottor Alberto Chiovelli. Il primo cittadino di Augusta vuole uno del posto, sostenuto dai sindaci di Catania, di Priolo e di Melilli. Ma il luogo esattamente qual è? Magari di provenienza etnea, per colmare l’affronto subito appena qualche anno fa quando l’Autorità fu restituita legittimamente ad Augusta, sua sede naturale?”, attacca l’ex primo cittadino megarese, Cettina Di Pietro.
“L’asse dei sindaci ha trovato sponda nel presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Anche lui avrà dimenticato di aver nominato assessori Roberto Pierobon ‘siciliano’ di Padova e Vittorio Sgarbi eccellente professionalità, forse pensando che fosse nativo di Salemi. In realtà, Nello di Militello ha espresso il suo niet alla nomina di Chiovelli poiché le competenze non gli sembrano adeguate. Ma si sa: il nostro presidente è un pò smemorato – rincara la dose la pentastellata Di Pietro – e dimentica che l’attuale commissario straordinario è un alto dirigente del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Troppo poco dice lui: curiosi invece di conoscere chi sarebbe l’alto profilo proposto da lui e dai sindaci di destra che governano il nostro territorio. Magari ci proporrà un presidente che ‘spalmi’ il traffico navale e, soprattutto, gli investimenti nel porto che più gli sta a cuore”.
Poi la sfida diretta: “se qualcuno intende proporre un nome migliore di Chiovelli, lo faccia ‘apertis verbis’. Così magari ne possiamo parlare e discutere tutti quanti insieme, ben al di là della provenienza del nuovo presidente. La posizione di chiusura assunta dall’asse sindaci-Regione assomiglia invece più a una battaglia di retroguardia per accaparrarsi una posizione che fa evidentemente gola e fa gioco a determinati rapporti di potere. A perdere, nell’attuale soluzione, è, soprattutto, il porto di Augusta e la portualità. Sono tante e molto grandi le sfide che attendono il nostro scalo nell’ambito del nuovo quadro dei trasporti venutosi a delineare anche con la creazione delle ZES e la ripartenza post covid, con gli investimenti del PNRR. E invece, ancora una volta, c’è chi pensa esclusivamente agli affari propri”, dice a brutto muso la Di Pietro.
Intervistato su FMITALIA, intanto, il sindaco di Melilli tira dritto per la strada tracciata. “Serve una personalità che conosca il territorio e non calata dall’alto. Abbiamo proposto dei nomi ma secondo il governo sarebbero politicizzati. Ma chi è che oggi, lavorando con le pubbliche amministrazioni, non ha mai avuto contatti anche con la classe politica e per ovvi motivi di collaborazione?”.




Autorità portuale di Augusta, il segretario Pd: "c'è un asse politico che cerca posti di potere"

Anche il Pd di Siracusa punta l’indice contro la Regione ed i sindaci di Augusta, Melilli e Priolo circa la bocciatura della nomina di Chiovelli quale presidente della importante Autorità Portuale di Sistema con sede ad Augusta. “Sempre più insistenti sono gli attacchi dei sindaci di Augusta, Melilli e Priolo, in sintonia con il presidente Musumeci”, spiega il segretario del partito, Salvo Adorno.
“Colpisce l’assoluta mancanza di motivazioni concrete a supporto della richiesta di sostituzione: una generica accusa di continuità con la precedente gestione, cui si aggiunge la richiesta della nomina di un commissario espressione della realtà locale che sarebbe, a detta dei sindaci, solo per questo più vicino alle esigenze del territorio. Nessuna critica circa le strategie e i progetti dell’Autorità di Sistema, nessun addebito sulla gestione ordinaria, nessuna individuazione di errori microscopici o macroscopici, neppure un dubbio più o meno fondato sulla competenza del curriculum del commissario. Tutto ciò è inquietante perché sembra avvalorare l’idea di un asse politico che mira a una mera sostituzione con figure omogenee alla destra che i sindaci e il presidente rappresentano, oppure ancora peggio, sembra adombrare che i veri motivi per cui si chiede la sostituzione siano pubblicamente indicibili, come spesso avviene in politica”, dice Adorno senza andare per il sottile.
“Ma vorrei soffermarmi sull’unica critica proposta: il commissario non è espressione del territorio. In primo luogo la nostra Autorità portuale risponde, direi fortunatamente, a una governance complessiva e integrata del sistema portuale nazionale capace di inserirla in modo competitivo nel quadro portuale europeo, la vera forza del sistema della Sicilia Orientale e quindi del porto di Augusta risiede nella capacità di relazioni virtuose con lo Stato, che sono appunto garantite dalla nomina ministeriale, che deve prescindere da qualunque localismo è mirare solo ed unicamente alla competenza. D’altronde la governance dell’Autorità di sistema è pensata in modo tale da garantire le domande e le esigenze dei territori attraverso il Comitato di gestione che ha ampi poteri di controllo e deliberativi e che vede la presenza dei rappresentanti della Regione dei comuni, inoltre c’è la Commissione consultiva, che raccoglie le rappresentanze degli interessi delle imprese e dei lavoratori, permettendo al territorio partecipazione e trasparenza sulle scelte strategiche. È una governance pensata in modo da garantire un rapporto sinergico tra interessi nazionali e esigenze dei territori. Difronte a questa impostazione rivendicare un commissario siciliano a tutela degli interessi locali, appare pretestuoso e mostra tutte le debolezze politica di una operazione clientelare”.
Il segretario del Pd invita i tre sindaci ed il presidente della Regione ad aprire un confronto ampio sulle strategie globali dell’Autorità di Sistema “in relazione ai temi cruciali della bonifica del porto, della costituzione della Zes, dei finanziamenti del Pnrr, della crisi ambientale e del ruolo e del modello di sviluppo dell’area industriale, e su questo confrontarsi pubblicamente con il Commissario e con le forze politiche, dell’impresa e del lavoro. Poi eventualmente dopo questo confronto porre il problema della figura apicale. Ma la domanda è: quale idea hanno i sindaci sul futuro dell’area industriale e del porto di Augusta? L’impressione è che la richiesta di sostituzione risponda solo a vecchie e usurate logiche di potere, le stesse che hanno portato la Sicilia all’attuale stato di crisi strutturale”.




Edy Bandiera: "Siracusa ha enormi potenzialità, puntualmente non sfruttate"

“Siracusa è una provincia dalle enormi potenzialità, puntualmente non sfruttate”. C’è profonda amarezza nelle parole di Edy Bandiera. L’ex assessore regionale all’Agricoltura – il più longevo tra i non deputati – conosce bene il territorio e le varie realtà produttive del settore, difese a Palazzo d’Orleans anche dalla contraffazione e dai prodotti non conformi che invadono i porti. E poi il sostegno e supporto garantito in occasione delle calamità (maltempo) e degli eventi avversi (pesca).
Intervistato da SiracusaOggi.it, Bandiera evidenzia la crisi dei partiti (“strutture fossilizzate”), conferma il ruolo all’opposizione di Forza Italia al Comune di Siracusa e boccia la gestione della cosa pubblica di Palazzo Vermexio (“deludente”).
Poi uno sguardo al futuro prossimo, con una scadenza recente: il 2023, anno delle nuove elezioni regionali e delle amministrative a Siracusa. Ecco il progetto di Edy Bandiera.




"Mai con la Lega": Salvo Castagnino lascia Vinciullo e si avvicina a Fratelli d'Italia

Agli osservatori più attenti non è passata inosservata l’assenza di Salvo Castagnino accanto ad Enzo Vinciullo. Dopo l’annuncio della federazione tra Siracusa Protagonista e la Lega, Castagnino non è più apparso in pubblico accanto al suo mentore politico, Vinciullo.
“Mai con la Lega”, spiega a SiracusaOggi.it l’ex assessore e consigliere comunale. “Nessuna rottura nei rapporti umani con Vinciullo ma il nostro percorso politico non è più comune”. E non nasconde simpatie per Fratelli d’Italia, partito di cui – in provincia – sono Luca e Rossana Cannata le principali anime.




Emergenza rifiuti, la Regione apre al termovalorizzatore. Andrea Buccheri: "Non è la soluzione"

Per provare a risolvere il noto problema della gestione dei rifiuti, la Regione ha rispolverato l’idea della termovalorizzazione. Quasi pronto il bando per la realizzazione di un impianto al entro della Sicilia, tra le province di Enna e Caltanissetta, dove far confluire i rifiuti siciliani (300 mila tonnellate, ndr) per avviarli ad incenerimento con la termovalorizzazione.
L’assessore all’igiene urbana del Comune di Siracusa, Andrea Buccheri, non vede di buon occhio una soluzione di questo tipo. “La sola idea di costruire uno o più termovalorizzatori, in questo preciso momento storico di emergenza rifiuti, è la rappresentazione plastica di come la Regione stia sottovalutando l’emergenza che viviamo nel settore”, spiega a SiracusaOggi.it. “Pensare, oggi, ad un impianto che nella migliore delle ipotesi (ricorsi permettendo) potrebbe vedere la luce tra 5/6 anni è inverosimile. Bisogna prendere esempio dal Nord che, dopo anni di termovalorizzazione, sta tornando indietro: per la difficoltà e per gli eccessivi costi di smaltimento dei residui della termovalorizzazione”, aggiunge Buccheri.
Allora cosa fare per evitare che la Sicilia finisca sommersa dai rifiuti? Il sistema delle discariche è ormai al collasso e rappresenta una gestione superata dai tempi. Andrea Buccheri mostra di avere le idee chiare. “L’emergenza rifiuti si può attenuare, e nel lungo periodo risolvere, solo facendo innalzare le percentuali di raccolta differenziata oltre il 65% previsto dalla legge. E puntando, allo stesso tempo, sull’impiantistica pubblica che recuperi le varie frazioni (organico, carta, vetro, plastica) prodotte dai Comuni”.




Stop ai treni Siracusa-Catania dal 13 giugno, la Regione: "due bus sostitutivi, uno diretto"

L’assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, Marco Falcone, ha incontrato i vertici regionali di Trenitalia e le associazioni che compongono l’Osservatorio regionale sull’andamento del servizio ferroviario in Sicilia, organismo istituito dal governo Musumeci nel 2018. Sul tavolo, la sospensione delle corse fra Catania e Siracusa dal 13 giugno fino a fine luglio e, dal 13 giugno all’11 settembre, fra Catania e Palermo.
“Si è trattato – spiega l’esponente del governo Musumeci – di un proficuo incontro di approfondimento sui potenziali disagi dovuti ai cantieri che, da qui a settembre, interesseranno le linee Catania-Siracusa e Catania-Palermo. Abbiamo in programma dei lavori improcrastinabili legati al potenziamento tecnologico della ferrovia per Siracusa, mentre fra Bicocca e Catenanuova, sulla Catania-Palermo, verranno compiuti degli interventi connessi al raddoppio della tratta, opera da 400 milioni di euro. Per attutire l’impatto della sospensione dei servizi abbiamo raggiunto l’accordo per due bus sostitutivi sulla Ct-Sr, sia diretti che programmati per le fermate a Lentini, Augusta e Priolo. Per quanto riguarda la Catania-Palermo, ai bus sostitutivi previsti da Trenitalia aggiungiamo tre corse supplementari andata e ritorno grazie alla disponibilità della Sais Autolinee. Vogliamo infine ringraziare – conclude Falcone – le associazioni dei pendolari per la loro disponibilità e formulare un apprezzamento per il loro ruolo di vigilanza e stimolo virtuoso per tutto il sistema delle ferrovie in Sicilia”.




Cantiere Popolare, Nicky Paci è il nuovo coordinatore provinciale a Siracusa

E’ l’augustano Nicky Paci il nuovo coordinatore di Cantiere Popolare in provincia di Siracusa. “La sua esperienza politica e amministrativa, nonostante la giovane età, il suo entusiasmo e il suo radicamento territoriale sono il miglior biglietto da visita oltre alla sua progettualità per la crescita del comprensorio che è chiamato a coordinare in vista dei prossimi importanti appuntamenti elettorali”, dice il responsabile regionale, Massimo Dell’Utri. “A Nicky Paci e a tutto il suo staff il nostro pieno appoggio con l’augurio di buon lavoro”, il messaggio benaugurale.




Il Pd cerca l'unità perduta, l'area Orlando apre alla minoranza interna nella guida del partito

Nel dibattito interno al Pd provinciale, l’area Orlando si schiera dalla parte del segretario Salvo Adorno. La posizione arriva dopo la mossa dell’area Dem che, invece, ha chiesto le dimissioni del segretario.
Nel corso dell’incontro sono state discusse le ragioni del malessere e delle tensioni che stanno investendo in questi giorni il Pd siracusano e che ne stanno minando l’unità.
Dopo un confronto che diversi presenti hanno definito “aspro e serrato”, si è deciso di avviare una serie di incontri con tutte le altre anime del partito, per mettere a punto le iniziative da assumere per rilanciare l’attività del Pd siracusano. Alla ricerca di quella gestione unitaria – “con la presenza di esponenti della stessa minoranza negli organismi esecutivi del partito”, dicono dall’area Orlando vicina a Marziano – che ad oggi è mancata alla principale forza di centrosinistra.

nella foto, Bruno Marziano. L’ex assessore regionale è il principale rappresentante dell’area Orlando