Tradimenti e accuse, il caso FdI accende il Consiglio comunale e rimbalza alla Regione

Finisce con una richiesta di chiarimenti inviata all’assessorato regionale Enti Locali la “questione” Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Siracusa. Dopo le ultime defezioni, il gruppo è rimasto composto solo da due consiglieri: Paolo Cavallaro e Paolo Romano. Da regolamento, per costituire o mantenere un gruppo consiliare servirebbero almeno tre componenti. In verità, vi sono alcuni provvedimenti che vincolano l’esistenza del gruppo anche al solo risultato elettorale conseguito.
A sollevare il problema in aula, questa mattina, è stato il consigliere Franco Zappalà (Fuorisistema). La presidenza del Consiglio comunale e la segretaria generale del Comune di Siracusa, Danila Costa, hanno deciso di avviare l’iter formale di richiesta chiarimenti all’Assessorato regionale agli Enti Locali, anche per tutelare l’assise cittadina da eventuali responsabilità.
Cosa può succedere adesso? Nel caso in cui l’assessorato confermasse la permanenza autonoma del gruppo di FdI in Consiglio comunale, non cambierebbe nulla in Consiglio e nella composizione delle commissioni consiliari e conferenza capigruppo. Se venisse invece confermato l’automatico scioglimento del gruppo, Romano e Cavallaro si ritroverebbero nel Misto e valutazioni di carattere politico potrebbero anche portare a qualche cambiamento in seno alle commissioni consiliari. Il capogruppo di FdI (Romano) si ritroverebbe fuori dalla conferenza dei capigruppo.
Potrebbe invero anche accadere che l’assessorato Enti Locali demandi la decisione sul caso allo stesso Consiglio comunale di Siracusa. In questo caso, sarebbe l’assise a votare in ossequio al regolamento comunale.
Questa mattina la questione è stata al centro di alcuni accesi interventi in aula. Lo stesso Paolo Romano ha voluto esprimere amarezza, ricordando che alla base di questa situazione, al momento “ibrida”, c’è la scelta dei consiglieri eletti nelle fila di Fratelli d’Italia e poi entrati subito nell’orbita del Mpa. “Colpa del loro tradimento”, ha detto Romano. Un’accusa che Porto ha rispedito subito al mittente, mentre il consigliere Sergio Bonafede ha voluto sottolineare che “solo gli stolti non cambiano idea” invitando a non parlare di “tradimento”.




Il rimpasto è un affare da uomini? Pd all’attacco, “Parità di genere, obiettivo lontano”

La questione tecnica della parità di genere nella giunta comunale, con il rimpasto che è stato ridimensionato alla prova delle quote rosa, è il segnale di un problema “profondamente politico”. Lo sostiene il gruppo consiliare del Pd di Siracusa. “Abbiamo un problema culturale enorme in Consiglio e nella politica cittadina. Il rispetto della parità di genere, a nostro avviso, non è un problema da superare, un obbligo a cui sopperire ma uno stimolo da sfruttare, una traccia da seguire per garantire a tutte e tutti le stesse possibilità. In una politica impregnata di logiche e modalità maschiliste, la presenza di una sola donna in giunta (rispettando solo la legge regionale e non quella nazionale) ci chiarisce che tanto ancora bisogna fare per la parità nelle Istituzioni e per un nuovo modo di fare politica”.
Ma il Pd non si dice stupito. “D’altronde il rimpasto di oggi risponde perfettamente alle logiche di spartizione di potere ed è quanto di più distante dalla condivisione di un progetto politico e da un’idea di città definita. Ci chiediamo quando saranno chiari gli obiettivi politici e programmatici con cui avranno luogo i nuovi ingressi attuali e futuri, visto che gli obiettivi elettorali e partitici sono già palesi e da tempo”.




I neo assessori non vanno in Consiglio comunale, polemiche tra maggioranza e opposizione

“Dispiace constatare la mancanza di rispetto dell’Amministrazione comunale nei confronti del Consiglio comunale. È capitato già troppe volte che nelle sedute di consiglio comunale, in occasione di discussioni importanti per la città, manchino dirigenti e assessori. È successo anche oggi in occasione della discussione sull’atto di indirizzo che mirava ad inserire lo scuolabus nel prossimo bando del trasporto urbano, visto che il servizio attuale scade il prossimo anno; e ciò è stato utilizzato come scusante per motivare l’astensione da parte della maggioranza dei consiglieri presenti, sottolineando purtroppo la confusione sulle competenze degli organi comunali, e la posizione di sudditanza politica e di carenza di autonomia quando sono da approvare provvedimenti utili ai cittadini.” Sono le parole del consigliere comunale d Fdl Paolo Cavallaro, che sottolinea l’amarezza per l’assenza dei dirigenti e assessori al Consiglio comunale odierno.
Il capo di gabinetto Michelangelo Giansiracusa ha replica manifestando “stupore per la polemica aperta stamattina in consiglio comunale per la mancata presentazione dei nuovi assessori ai consiglieri” ma Paolo Cavallaro continua, sottolineando il punto del giorno (l’introduzione dello scuolabus, ndr) dei consiglieri comunale di Fratelli d’Italia bocciato: “È stato inutile sottolineare l’ importanza dello scuolabus per rafforzare l’autonomia dei nostri ragazzi, per ridurre l’inquinamento dell’aria, per contenere i costi delle famiglie, costrette oggi ad impegnarsi nella spesa per l’ acquisto di minicar e motocicli, per decongestionare il traffico nelle ore di punta, alimentato da migliaia di autovetture guidate da genitori e parenti in veste di tassisti, molto spesso obbligati per carenza di servizi adeguati”.
Tra le polemiche ad affiancare il capo di gabinetto c’è il vice sindaco e assessore ai Rapporti con il consiglio ccomunale, Edy Bandiera: “Nella mia lunga esperienza politica, – sottolinea – anche nel periodo in cui ho ricoperto ruoli alla Regione Siciliana, mai mi è capitato di vedere assessori così presenti e partecipi alla vita delle assemblee come quelli attuali. La scelta di affidare al vice sindaco la delega dei Rapporti con il consiglio comunale scaturisce proprio dall’importanza che riconosciamo all’organo rappresentativo della Città, che merita di avere un interlocutore dell’Amministrazione con un ruolo politico di primo piano. Il reciproco rispetto e riconoscimento dei ruoli istituzionali è alla base dell’azione amministrativa svolta nell’interesse pubblico”.
Ma il consigliere comunale di Fdl chiede “di ascoltare le proposte dell’opposizione per bene della città ascolti le nostre proposte di buon senso e le realizzi, invece di ripetere prove muscolari che fanno male solamente ai cittadini che aspettano servizi e risposte alle loro legittime e quotidiane esigenze”.
A chiarire, quindi, l’assenza dei nuovi consiglieri comunale ci ha pensato Michelangelo Giansiracusa: “Da parte dell’Amministrazione non c’è stata alcuna dimenticanza ma solo rispetto delle prerogative dell’Assemblea e del suo presidente: gli assessori, infatti, si sono insediati nella tarda mattinata di ieri e la seduta era già stata convocata la scorsa settimana. Salvo Cavarra e Marco Zappulla saranno presenti in aula, assieme al sindaco Francesco Italia, alla prima seduta utile secondo le decisioni della conferenza dei capigruppo”.




M5S Siracusa sbotta “Triste teatrino della politica senza idee a servizio della comunità”

“Dopo nemmeno un anno dalle elezioni, Siracusa prigioniera di un triste (e consueto) teatrino della politica che non ha più nemmeno la vergogna di nascondersi davanti a continui voltagabbana. Votati da una parte, al governo dall’altra. Questa è l’arroganza del potere e non spirito di servizio verso la collettività. Tutto in nome di sua maestà la poltrona.
Nemmeno qualche mese è durato il gruppo di Fratelli d’Italia, inizialmente il più numeroso, ma rimasto ad oggi con soli due consiglieri. E mentre la città assisteva al braccio di ferro interno al centrodestra per l’ambita carica del presidente del consiglio comunale, andata poi all’MPA con Di Mauro, ieri sempre l’MPA è entrato anche ufficialmente in giunta con due assessori, rompendo il fronte del centrodestra. E cosa dire della coalizione di governo del sindaco Italia? In campagna elettorale ripeteva a pappagallo che preferiva poche ma buone alleanze, che non cercava accordi e accordicchi per non finire ricattato, etcetcetc. E invece fin da subito ha abilmente tessuto una tela che lo ha portato ad avere dalla sua parte i numeri in consiglio comunale, in cambio ovviamente di posti e poltrone. Insomma, tutto quello che in campagna elettorale aveva detto che non avrebbe fatto. Spostandosi e collocandosi chiaramente e definitivamente a destra con l’ingresso dell’MPA in giunta.
E i cittadini siracusani? Solite comparse nel teatrino della politica locale. Tutto legittimo, per carità. Ma è anche legittimo che non si parli di una idea, di una proposta, di un programma che queste forze politiche e questa nuova giunta porteranno a servizio della cittadinanza? Dopo avere trovato la (loro) quadratura, cosa farà il nuovo assessore in termini di decoro e miglioramento della qualità del servizio rifiuti? Cosa per il miglioramento del servizio idrico, della potabilità dell’acqua, dello sversamento dei reflui del depuratore nel porto Grande? Cosa e quali idee per lo sviluppo della città, per il miglioramento dell’offerta turistica, per la lotta ad abusivismo e illegalità? Dopo avere sentito parlare di equilibri ed alleanze, rotture e cambi di fronte, sarebbe cortesemente possibile assistere adesso ad uno straccio di amministrazione attiva e presente? In attesa del prossimo rimpasto, sia chiaro. E magari questa volta senza dimenticarsi del ruolo delle donne”. E’ quanto si legge nella nota della referente territoriale del M5S Siracusa, Cristina Merlino.




Aumento tariffe SUAP, Fratelli d’Italia non ci sta “Sopportare sacrifici economici per nulla in cambio”

“L’amministrazione comunale di Siracusa aumenta in maniera spropositata le tariffe SUAP, in particolare viene aumentato di tre volte il balzello per acconciatori, estetisti, panifici, palestre, piscine, esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, lavanderie, addirittura un rincaro pari a cinque volte in più per gli autolavaggi e stabilimenti balneari. Oltre alla tassa di soggiorno ed all’IMU l’amministrazione Italia tartassa sempre di più gli artigiani ed i piccoli imprenditori costretti a sopportare ulteriori sacrifici economici, in cambio i cittadini ed i lavoratori siracusani accusano l’assenza dei servizi, strade impercorribili, assenza di servizio di trasporti pubblici, inadeguatezza del servizio della raccolta dei rifiuti urbani, insomma, totale invivibilità della Città.” Sono le parole del Commissario cittadino Fdl Ciccio Midolo e del Presidente provinciale Fdl Peppe Napoli, dopo l’aumento delle tariffe SUAP dell’Amministrazione comunale di Siracusa.

 

 




Sergio Imbrò e Alessandro Spadaro, ovvero gli assessori alla…pazienza

La partita per il rimpasto non si chiude con gli ingressi in giunta di Salvo Cavarra e Marco Zappulla. Mancano due nomi all’appello, quelli di Sergio Imbrò (Noi per la Città) e Alessandro Spadaro (Sud chiama Nord), invitati a pazientare. Con l’incastro delle quote rosa, arriverà anche il loro momento. E lo dice chiaramente Francesco Italia quando rivolge ai due esclusi (momentanei) un ringraziamento perchè “hanno accolto la mia richiesta di attendere la composizione del quadro politico che consentirà il loro ingresso in Giunta”. Il che, tradotto, significa appunto risolvere prima il nodo quote rose. “Garantire la parità di genere non riguarda il sindaco ma tutta la squadra e dunque va risolto insieme, trovando soluzioni comuni; in assenza di soluzioni comuni, sarà il sindaco a decidere. Ci tengo a dirlo per evitare fraintendimenti e dichiarando ancora una volta che ho tutta l’intenzione di mantenere l’impegno preso con Spadaro e Imbrò”, ribadisce il sindaco. E queste parole pubbliche hanno rassicurato gli alleati della prima ora che hanno visto il forte Mpa mettere la freccia in giunta.
“Condividiamo in toto le scelte e la strategia del sindaco al quale non mancherà, come d’altronde sin dall’inizio della nostra alleanza, il nostro sostegno politico”, assicura Spadaro. L’alleanza con il gruppo che che fa capo ad Edy Bandiera rimane “consolidata” e “collaudata”, garantisce l’assessore in pectore. E per essere ancora più chiaro, l’intesa “non può essere minimamente scalfita da eventuali tempistiche legate all’attribuzione di posizioni politico-amministrave”.




Frattura in Forza Italia, il capogruppo Boscarino lascia e passa al Misto

Frattura nel gruppo consiliare di Forza Italia, a Siracusa. Il capogruppo Gianni Boscarino ha comunicato il suo addio al partito degli azzurri. “La mia esperienza all’interno del gruppo consiliare di Forza Italia a Siracusa è giunta al capolinea. Prassi e modus operandi non consentono più la continuazione della mia attività istituzionale all’interno del gruppo consiliare”, scrive nella nota con cui ufficializza il passaggio al gruppo misto. E sono parole che lasciano immaginare una rottura con il nuovo gruppo dirigente di Forza Italia, di cui Boscarino dice di non condividere “prassi e modus operandi”. Una critica, neanche troppo velata, all’indirizzo dei colleghi (Gennuso, Marino, Messina) che rimbalza sino alla guida provinciale degli azzurri (Corrado Bonfanti). Nessun commento ufficiale dal partito, al momento.
Boscarino è in Forza Italia sin dalla sua fondazione (1994) ed è stato il primo degli eletti nella lista del partito fondato da Silvio Berlusconi, con 836 preferenze. Un dato che conferma le buone affermazioni personali raccolte anche nelle precedenti esperienze. “Continuerò a svolgere la mia attività amministrativa da indipendente di centrodestra – fa sapere sempre nell’interesse esclusivo dei miei concittadini e della mia amata Siracusa”.
Nelle ultime settimane alcuni segnali lasciavano intendere una diversità di vedute all’interno del gruppo consiliare, particolarmente evidente in occasione delle ultime votazioni in Consiglio con Boscarino che ha assunto posizioni diverse rispetto all’orientamento all’opposizione di Forza Italia Siracusa.




L’ora X del rimpasto, lunedì 18 alle 12.30 entra in giunta il Mpa

Per il rimpasto adesso c’è anche una data e un orario: lunedì 18 marzo, alle 12.30. La comunicazione è arrivata questa mattina nei telefonini degli assessori e dei consiglieri comunali di maggioranza. “Primo avvicendamento in Giunta con l’ingresso di due nuovi assessori”, si legge nel testo veicolato attraversato una nota app di messaggistica istantanea. Parole che contengono una serie di indicazioni: la prima è sul numero di nuovi assessori in entrata, due. Come oramai era chiaro, si tratterà di un rimpasto più leggero rispetto a quello che il sindaco aveva in mente e poi arenatosi attorno alle quote rosa. Per cui, per il momento spazio solo ai due nomi proposti dal Mpa – Salvo Cavarra e Marco Zappulla – che prenderanno il posto di Barbara Ruvioli e Giancarlo Pavano. Sin qui, tutto già noto. La seconda indicazione è contenuta in quel “primo avvicendamento” che chiarisce come questa aggiustata alla squadra di governo cittadino non rimarrà la sola e, verosimilmente prima dell’estate, conoscerà presto il suo atto secondo. Perché se per il momento si asseconda l’alleato forte Mpa, bisogna tenere di conto anche dei mal di pancia degli alleati della prima ora. Francesco Italia sa bene che dovrà adesso guardare anche alle sue liste ed al gruppo di Edy Bandiera per non perdere pezzi di una maggioranza larga e coesa, costruita prima e dopo la campagna elettorale.
Sergio Imbrò (Noi per la città) ed Alessandro Spadaro (Sud Chiama Nord), ad esempio, avrebbero dovuto fare il loro ingresso in giunta adesso, in base agli accordi. Gli è stata chiesta pazienza, in attesa di riequilibrare il discorso quota rosa (a chi toccherà proporre il nome?) e potere quindi dare un secondo touch up alla giunta comunale. Da alleati responsabili hanno accettato, “subendo” loro malgrado il sorpasso del Mpa. Mantengono fiducia verso il leader, il sindaco Italia. Adesso pensano però di doversi guardare le spalle anche dal grande appeal che esercitano gli autonomisti. Il lavoro di ricucitura che aspetta il primo cittadino con i suoi (Noi per la città, Francesco Italia Sindaco) è di quelli che richiede attenzione e precisione.
Dei quattro assessori inzialmente dati in uscita, intanto, salutano solo in due. “Ringrazio di cuore Barbara e Giancarlo per il prezioso contributo offerto all’amministrazione e alla Giunta. Due persone per bene e appassionate che, in questa veste inedita per loro, hanno saputo interpretare il ruolo e che, mi auguro, faranno tesoro di questa esperienza continuando a lavorare per il bene della nostra città”, il messaggio rivolto loro dal sindaco.
Ma domani, nello studio verde intitolato alla memoria di Caracciolo, inizia un’altra storia.




Bagarre FdI-Mpa, Carta: “Il loro problema sono io”

“Il problema di Fratelli d’Italia è Giuseppe Carta, non il Movimento per l’Autonomia e nemmeno il suo possibile ingresso in giunta, che non è in discussione e resta intenzione convinta e decisione irremovibile”. Il deputato regionale del Mpa non lascia spazio ad alcun dubbio e non si mostra per nulla turbato dall’ “aut aut” lanciato dal segretario di FdI per la Sicilia Orientale, Salvo Pogliese, secondo cui l’eventuale sostegno degli autonomisti al sindaco Francesco Italia metterebbe in crisi la stabilità del Centrodestra regionale.  Carta ne è certo: “Il problema a Siracusa riguarda dinamiche esclusivamente locali, legate ad un fastidio che provoca esclusivamente il mio nome e quello delle persone a me politicamente vicine”. Questa spiegazione dipenderebbe da alcune vicende che il parlamentare regionale spiega partendo da una premessa. “Il Movimento per l’Autonomia -ricorda- non è un partito nazionale e la giunta comunale è ibrida. In diverse realtà siciliane abbiamo sostenuto candidati di Fratelli d’Italia ed anche in diversi comuni della provincia di Siracusa abbiamo fatto spazio ad esponenti di FdI (Sortino, Augusta, Lentini ne sono esempio). Quando nel capoluogo, con due gruppi in Consiglio comunale, decidiamo di sostenere l’amministrazione della città, invece, improvvisamente scoppia il caso. Io mi occuperei e preoccuperei di altro, se fossi al posto dei leader di Fratelli d’Italia. Mi chiederei come mai i consiglieri abbandonano il partito…”. 
Le dichiarazioni di Carta sembrano confermare, nonostante il parlamentare regionale non confermi i nomi, l’indiscrezione secondo cui nel nuovo esecutivo Italia faranno ingresso Salvo Cavarra  e Marco Zappulla, in quota Mpa. Poi estende la sua analisi e parla di “errori commessi dal Centrodestra in provincia di Siracusa. In città  abbiamo perso – sottolinea – Accordi stretti con noi non sono stati rispettati. Il Mpa ha subito un importante tradimento alle ultime amministrative sulla presidenza del consiglio comunale. La coalizione dovrebbe ripartire da zero, aprire una nuova stagione di confronto anziché alzare la voce su questioni che non hanno nessun motivo di essere sollevate”.
Il parlamentare regionale mette, inoltre, in chiaro un altro aspetto. Ed anche in questo caso lancia un messaggio chiaro: “Se non dai, non puoi ricevere. E questa è una regola antica”. Il sostegno degli Autonomisti alla giunta Italia non è comunque in discussione. “Se posso dare un apporto per la città, lo faccio e con fermezza. Nel capoluogo, Italia, come il suo capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa, stanno garantendo un livello di democrazia che non si vedeva da tempo.  In Consiglio comunale l’amministrazione attuale non è mai andata sotto, nemmeno quando il Mpa ha votato contro. Significa stabilità. Faccio, inoltre, presente, che  tutte le forze politiche hanno chiesto al sindaco di entrare nella sua giunta e su questo sono pronto al confronto con chiunque”. Il deputato autonomista non vedrebbe male nemmeno l’ingresso di Forza Italia nell’esecutivo, così come del Partito Democratico. “La politica deve tornare al dialogo”, il suo input. “Le questioni si discutono ai tavoli e non per cambiare idea il giorno dopo o per dare versioni diverse dei fatti, come accaduto dopo il tavolo sulle amministrative di Pachino”.
Carta rincara la dose quando evidenzia che “se è FdI a prendere incarichi, il sostengo del Movimento per l’Autonomia va bene; quando collaboriamo con altri gruppi civici, l’indice ci viene puntato contro. Mi sembra allora che l’intenzione sia fermarci nel territorio, fermare Giuseppe Carta in maniera specifica e le persone che gli sono vicine. Eppure io sono l’ultimo a poter dare fastidio ai partiti – puntualizza- e non ho nessun obiettivo contrastante con nessuno degli altri parlamentari regionali”. A scanso di equivoci, Carta ribadisce che “nessuno può vietarci di fare il bene della città. Vedere questo come una questione partitica è un errore”.




Aliquota Imu al massimo (10,6 per mille): Forza Italia, Pd e FdI contro la maggioranza

Si è chiusa in tarda serata, ieri, la seduta del Consiglio comunale di Siracusa dedicata, in particolare, al tema Imu. Rimane invariata l’aliquota comunale, al 10,6 per mille (il massimo). “Purtroppo si è persa l’occasione di approvare l’emendamento di Fratelli d’Italia, che prevedeva la riduzione dell’ aliquota Imu all’8,60 per mille, per quegli immobili a disposizione che insistono su strada pubblica non raggiunta dalla rete idrica e/o fognaria e/o dall’ illuminazione stradale ed a condizione che non fossero immobili di lusso e che non fossero destinati ad attività di locazione turistica imprenditoriale”, dice amareggiato il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI).
“Pure bocciati gli altri due emendamenti che venivano incontro ai piccoli imprenditori agricoltori e pensionati che coltivano la propria terra e a quelli rientranti nella categoria catastale C”, aggiunge il collega di gruppo Paolo Romano.
“Da oltre 11 anni l’amministrazione Italia lascia immutate le aliquote nella misura massima, incurante della sofferenza che vivono le famiglie, in difficoltà persino per soddisfare le esigenze personali indispensabili. E non si tiene conto della difficoltà delle nuove generazioni, che hanno ereditato le seconde case dai genitori e non riescono più a pagarne gli oneri con stipendi assai più modesti in euro”, accusano i due consiglieri di FdI.
E anche Forza Italia aveva proposto suoi emendamenti per ridurre il peso dell’Imu a specifiche categorie. Bocciata la proposta di riduzione dello 0.60 per mille della tassa sulla seconda casa. “Si è anche persa l’occasione di scongiurare l’emissione e la notifica di cartelle non dovute ai proprietari delle aree di PRG fabbricabili ma rese non fabbricabili dall’entrate in vigore dei divieti del Piano Paesaggistico e dal Parco Archeologico; anche per questa proposta la miopia e l’arroganza della maggioranza ha prodotto la bocciatura dell’emendamento proposto”. I consiglieri Ferdinando Messina, Luigi Gennuso e Leandro Marino (Forza Italia), con il sostegno di Burti e De Simone (Misto) non nascondono la loro delusione per le scelte della maggioranza. “Il consiglio comunale di Siracusa dopo quattro anni di commissariamento continua a non rappresentare le ragioni di un territorio martoriato e malgovernato, ma a pagare non sono gli assessori lautamente stipendiati bensì i poveri siracusani che continuano a vedere mal spesi i propri soldi”.
Critiche arrivano anche dal Partito Democratico che aveva chiesto di esentare dall’Imu le seconde case di nonni e genitori concesse con comodato registrato ai parenti in linea retta e collaterale sino al secondo grado, nell’ottica di aiutare le giovani coppie che intendono formare una nuova famiglia. L’emendamento è stato bocciato, come anche quello che proponeva di esentare dalla tassa i fabbricati e i terreni degli enti del terzo settore adibiti a scopi istituzionali, “nell’ottica di agevolare chi giornalmente svolge attività di volontariato in favore di minori, persone disagiate, ex detenuti, persone che intraprendono il difficile percorso di affrancamento dalla droga e dall’alcool”. Bocciato come anche l’altro emendamento con cui il Pd aveva chiesto di esentare dall’Imu “i terreni agricoli colpiti nell’anno precedente da incendio dovuto a caso fortuito o a fatto di terzi, nell’intento di aiutare concretamente i proprietari che hanno visto letteralmente andare in fumo le loro coltivazioni”.
Duro il commento del capogruppo Massimo Milazzo: “a due giorni dall’approvazione della esosa tassa di soggiorno il sindaco Italia ha dimostrato di anteporre tasse ed imposte ad ogni serio confronto sui bisogni della città e sulle scelte politiche per migliorarla. Siracusa si ritrova oggi con l’Imu confermata nell’aliquota massima a fronte di scarsi servizi in termini di traffico cittadino, di parcheggi, di illuminazione pubblica, di rete idrica, di strade periferiche”.