Siracusa. "La politica sceglie solo nomi, si torni al confronto tra partiti". Amenta (Pd) chiede coesione

“Siracusa ha mille potenzialità su cui spingere, lo sviluppo economico può essere eccellente, ma per riuscirci serve abbandonare la logica dell’utilizzare i partiti come pullman per arrivare ai propri personali obiettivi”. Il vice presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, esponente del Partito Democratico non usa mezzi termini quando traccia una disamina della gestione della politica in provincia. Non un ragionamento esclusivamente locale, per la verità, ma che tocca anche la Regione e il Governo centrale. Necessario, per il presidente del consiglio comunale di Canicattini, cambiare visione. Più che una pacificazione nei partiti e tra i partiti, secondo Amenta serve superare “un’assenza di una visione politica che negli ultimi anni è evidente . I partiti non sono luoghi del sociale in cui confrontarsi sulle idee per lo sviluppo economico e non c’è più tempo da perder”. Amenta parla di dati allarmanti. ” Indicatori tremendi-li definisce – con il  60 per cento di disoccupazione giovanile e il  30 per cento di disoccupazione generale, con un alto numero di attività che dopo il Covid non ripartirà”. Dal punto di vista politico, per il capoluogo, il vice presidente di Anci Sicilia prospetta un cambio di passo e, tenendo conto della riorganizzazione del Partito Democratico, delle adesioni ad Azione e ad Italia Viva, immagina un nuovo Centrosinistra che torni a riunirsi per discutere di progetti e prospettive. “Il sindaco, Francesco Italia, del resto- prosegue- non può affrontare le tematiche della città solo all’interno della giunta. Serve, invece, un confronto di ampio respiro con le forze politiche”. Immagina, pertanto, la nascita di una nuova “area democratica, che smetta di scegliere solo uomini, nomi, posizioni, ma che parli di distretti socio sanitari, rifiuti, sistema idrico integrato, sanità, nuovo ospedale, ma in maniera trasparente e aperta”.

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Tempi troppo lenti quelli siciliani, secondo Amenta, come “dimostrano i fondi 2014/2020 che, a sei anni, hanno ancora gli iter per i progetti in corso”. Nemmeno le Zes, di recente istituzione, senza un cambiamento di impostazione e un’assunzione reale di responsabilità, secondo Amenta, possono risollevare le sorti del territorio. “Servono tempi celeri, certezze sugli enti che devono concedere autorizzazioni e, accanto a questo, certo, la fiscalità di vantaggio”. Il presidente del consiglio comunale di Canicattini “boccia” il governo regionale, che “dovrebbe fare un passo indietro. Non si può andare avanti ancora due anni in questo modo”. Ancora una bacchettata alla politica, che “non riesce nemmeno a decidere se asfaltare una strada”. Poi Amenta torna a parlare del ruolo che il Partito Democratico può tornare  a rivestire in provincia sotto la guida di Salvo Adorno. “Può diventare volano in un’area democratica. Occorre fare ragionamenti aperti al sistema dei partiti, dare risposte ai cittadini, che sono arrabbiati e che, in provincia, al momento non hanno alternative ai modelli che però vacillano, come dimostrano le preoccupazioni espresse dalle industrie, a prescindere dal fatto che le minacce possano lasciare il tempo che trovano. Che da tempo si parli di innovazione, riconversione, bonifiche, tuttavia, è innegabile. Servono possibilità da rendere concrete. Solo questo può fare esplodere l’economia del nostro territorio”.




Avola. Francesco Tardonato nomina coordinatore di Cantiere Popolare

Francesco Tardonato è il nuovo coordinatore di Cantiere Popolare ad Avola. La nomina è arrivata dal responsabile regionale Enti Locali, Roberto Corona, su proposta del responsabile organizzativo regionale, Peppe Germano.
“L’esperienza politica di Francesco, e l’impegno quotidiano, assieme al gruppo consiliare di Cantiere Popolare – ha dichiarato Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare – sarà determinante per il rilancio del partito nella città della mandorla che ha sempre testimoniato importanti risultati in termini di consensi ed azioni amministrative”. Francesco Tardonato, 45 anni, è agente della Polizia in servizio presso il Commissariato di Noto. Politicamente è il consigliere più longevo di Avola, essendo giunto alla 5 consiliatura consecutiva. Dal 2000 ad oggi è sempre risultato il primo degli eletti e tra i più votati in assoluto.
A meno di 2 anni dal rinnovo delle consultazioni elettorali nel Comune di Avola, Cantiere Popolare gli assegna il ruolo di coordinatore cittadino.




Siracusa. Pd, Adorno: "Il rimpasto non è priorità, ricostruiamo il partito dai circoli"

Un partito da ricostruire e che non sembra intenzionato a battere i pugni per le poltrone. Il segretario provinciale, Salvo Adorno, fresco di elezione, non si nasconde dietro un dito e riconosce il lavoro impegnativo che la guida del Partito Democratico locale dovrà comportare da adesso in poi. Una forza politica che per anni è stata dilaniata da pesanti spaccature, culminate nella “diaspora” che ha condotto una parte verso Azione, un’altra verso Italia Viva. Apertura nei confronti dell’amministrazione comunale del capoluogo. “Voglio pormi in una posizione di dialogo- spiega Adorno- che si basi sui progetti per la città”. L’imminente rimpasto di giunta tiene banco negli ambienti politici di maggioranza, in attesa della ridistribuzione degli assessorati.  Ed anche dentro il Partito Democratico. Adorno, tuttavia, preferisce parlare di altre priorità . “Noi abbiamo una rappresentanza in giunta – ricorda- E’ giusto che l’assetto amministrativo  lo scelga il sindaco. L’impegno del Pd è quello di aiutarlo ad affrontare problemi, prospettive e lavorare alle potenzialità della città”. Lo scenario politico locale, in realtà, si è modificato rispetto ai mesi passati e il primo cittadino dovrà tenerne conto. Il segretario provinciale del Pd parla, intanto, dell’importanza di  “gettare le basi per la Siracusa del 2030, la città del post Covid”. Dopo la vittoria su Giovanni Giuca, sembra che i rapporti tra le due “anime” siano cordiali ma senza troppo trasporto. Uno scambio di messaggi di congratulazioni e ringraziamenti dopo l’esito del voto e la volontà, espressa da Adorno, di voler ripartire proprio dalla provincia. “Occorre ricominciare dai circoli- sostiene il neo segretario del Pd provinciale- e la mia linea è chiara: dentro i singoli circoli vanno discusse le questioni. Una voce univoca deve uscire dal circolo, anche se difforme rispetto alla voce del segretario provinciale”. Un messaggio che risulta abbastanza chiaro,lanciato a tutti coloro i quali, all’interno delle sezioni comunali, hanno condotto fino ad oggi guerre intestine, indebolendo di fatto il partito e togliendo autorevolezza.




Incontro con il Fec a Roma, Ficara: "un patto per il Caravaggio"

Il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha incontrato questa mattina a Roma, al Ministero dell’Interno, i vertici del Fondo Edifici di Culto (Fec). Con lui anche il sottosegretario Sibilia. “Abbiamo chiaramente discusso del Caravaggio di Siracusa, il Seppellimento di Santa Lucia. I temi principali sono stati quelli della manutenzione del dipinto, della sua valorizzazione sul territorio e di una corretta fruizione dell’opera che ha bisogno di definitiva collocazione”, spiega al termine il pentastellato Ficara.
“Insieme ai vertici del Fec abbiamo convenuto sulla necessità di attendere la relazione finale dei tecnici dell’Icr. Una relazione che andrà letta con la massima attenzione, per poi arrivare alle opportune conclusioni. Quello che interessa – dice Paolo Ficara (M5s) – è che l’opera riceva quella manutenzione di cui pare aver bisogno. E le prime indicazioni paiono confermare la volontà dell’Istituto del Restauro di procedere in breve tempo nel laboratorio di Roma”.
“Sul prestito a musei ed altro, il Fec fornirà subito dopo le sue indicazioni. La nostra richiesta, non solo politica, ma di buon senso, è che Il Seppellimento non lasci Siracusa in alta stagione turistica. In ogni caso, quello che a noi interessa, e lo abbiamo fatto presente, è che si realizzi la teca protettiva insieme a decisioni chiare e pubbliche sul futuro del Caravaggio di Siracusa. Un ragionamento serio sulla sua valorizzazione turistica che non può prescindere dalla collocazione finale dell’opera, garantendo le opportune misure di sicurezza. E questo ragionamento non può che avvenire a Siracusa. E’ nostro parere che la Prefettura debba essere la sede ideale per la stipula di un patto per il Caravaggio a cui debbono contribuire realtà come la Diocesi, la stessa chiesa di Santa Lucia Extra Moenia, la Soprintendenza, il Comune ed ovviamente il Fec”.




Autonomia di Cassibile, il monito di Mario Cavallaro: "vogliono scipparci Fontane Bianche"

“Giù le mani da Fontane Bianche”. Si potrebbe riassumere così il pensiero di Mario Cavallaro sulla rinnovata richiesta di autonomia di Cassibile che punta – anche per ragione dei necessari numeri – ad annettersi la contrada balneare siracusana.
Cavallaro ben ricorda tutte le fasi di un movimento autonomista nato nei primi anni 80. Era, d’altronde, uno die protagonisti della politica di quegli anni: fu prima deputato regionale e poi presidente della Provincia Regionale, quindi vicesindaco con Titti Bufardeci. Quella di Cassibile è per Mario Cavallaro una “pretesa di accorpare anche il vasto territorio Fontane Bianche, sede estiva dei siracusani con circa 20 mila persone abitanti stagionalmente. Vi sono 5 mila unità immobiliari e per la maggior parte si tratta di seconde case. L’istituzione di un Comune autonomo avrebbe riflessi su tariffe e aliquote delle imposte locali”. Questo il suo monito in attesa di una posizione ufficiale di Palazzo Vermexio.
“Il Consiglio Comunale, nel tempo, formalmente si è espresso contro l’iniziativa scissionistica, e fra ricorsi, controricorsi, Tar, Cga e richieste referendarie si è arenata”. Ora però riaffiora con la procedura regionale che bypassa la presentazione delle firme. Non è esattamente un cammino in discesa, ma Cavallaro si mostra comunque preoccupato per il silenzio del Comune di Siracusa. “Credo che le forze politiche e i siracusani tutti, unitariamente com’è sempre stato, anche in assenza del Consiglio comunale, debbano far sentire alta la propria voce in difesa dell’integrità territoriale, in particolare contro il tentativo dello scippo di Fontane Bianche. Credo che il sindaco, la giunta Comunale e il commissario sostitutivo del Consiglio debbano attivamente vigilare. Siracusa, che è stata già ampiamente mutilata, non può subire ulteriori scippi”.

foto: una spiaggia di Fontane Bianche, dal web




Autonomia di Cassibile-Fontane Bianche, un ordine del giorno in Ars per il referendum

L’ordine del giorno per l’autonomia di Cassibile e Fontane Bianche è già quasi pronto. Entro la fine della prossima settimana potrebbe essere presentato e successivamente calendarizzato per la discussione in Assemblea Regionale Siciliana. Il testo dovrebbe essere piuttosto snello e semplice, una formula del tipo “dare mandato alla giunta regionale per l’indizione del referendum per l’autonomia di Cassibile e Fontane Bianche”.
Il procedimento si richiama alla norma prevista dall’articolo 9A, secondo cui non sarebbe necessaria in questo caso la raccolta firme per la presentazione della richiesta di referendum. Tecnicamente, con il parere positivo del governo regionale, il provvedimento potrebbe anche passare in aula. Ma servirebbe poi una consequenziale delibera di giunta e solo decorsi 90 giorni da quell’atto, sarebbe possibile indire il referendum.
I gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, Italia Viva e M5s – che hanno partecipato ad un incontro con l’assessore alle Autonomie Locali sul tema – sembrano favorevoli alla presentazione dell’ordine del giorno. “Vista la disponibilità dell’assessore, presenteremo l’ordine del giorno entro settimana prossima. Se la giunta darà l’ok, si seguirà l’iter previsto dalla norma”, spiega il deputato regionale Giovanni Cafeo (Italia Viva). “Io sono stato sempre contraria alla scissione ma prendo atto che le difficoltà del Comune di Siracusa hanno aggravato lo stato di abbandono di quei luoghi”, aggiunge.
All’incontro a Palermo hanno partecipato i rappresentanti del Movimento per l’Autonomia di Cassibile e Fontane Bianche, con il portavoce Paolo Romano ma anche con la ex consigliera comunale di Siracusa, Chiara Ficara.
In caso di referendum, chiamati a votare sarebbero tutti i cittadini siracusani inclusi – ovviamente – i residenti delle frazioni di Belvedere e Cassibile. Il referendum sarebbe valido solo raggiungendo il quorum del 50%+1 dei votanti. In caso di percentuale più bassa, varrebbero i voti espressi nel solo territorio che si vuole separare.
Il cammino non è però in discesa, come potrebbe apparire in una prima fase. Una delle preoccupazioni che inizia a serpeggiare in giunta regionale è quella di un rischio domino, con altre piccole realtà locali di altre province che potrebbero chiedere lo stesso trattamento. E in una fase in cui si moltiplicano i default comunali potrebbe non apparire come lungimirante la scelta di creare nuovi Municipi.




Dal governo ossigeno per i Comuni: 4,5 milioni per i Municipi siracusani

“Quasi 4,5 milioni di euro in arrivo dal governo Conte per i Comuni della provincia di Siracusa e 667mila euro per il Libero Consorzio. Potranno essere utilizzati per assicurare i servizi fondamentali ai cittadini, alla luce della crisi di liquidità post emergenza covid che non ha risparmiato gli enti pubblici locali”. A darne notizia è il parlamentare siracusano del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara.
“Si tratta di un anticipo, pari al 30% del totale per l’anno 2020, disposto a fine maggio dal Ministero dell’Interno grazie alle risorse messe a disposizione dall’articolo 106 del Decreto Rilancio. Il resto sarà trasferito a consuntivo della perdita di gettito in base al SIOPE”, spiega ancora Ficara.
“Al Ministero dell’Economia è stato istituito un tavolo tecnico per valutare le necessità degli enti, rapportate ai fabbisogni standard. Al Comune di Siracusa trasferite risorse per 1,6 milioni di euro per il mantenimento dei servizi essenziali e 667mila euro per la ex Provincia Regionale. In totale, per la provincia di Siracusa, stanziati dal governo Conte quasi 4,5 milioni di euro”.
Le risorse stanziate dal Decreto Rilancio per il fondo esercizio funzioni fondamentali degli enti locali sono, in totale, pari a 3,5 miliardi di euro.




Politica. Il Pd siracusano riparte da Salvo Adorno: è lui il nuovo segretario

Il Partito Democratico di Siracusa ha un nuovo segretario provinciale eletto. Si tratta di Salvo Adorno, 65 anni, docente universitario. Toccherà a lui guidare il Pd verso una nuova fase, specie dopo la scissione dei renziani e la fuoriuscita di nomi pesanti passati in Azione, il partito di Calenda.
Adorno ha ricevuto 576 voti mentre lo sfidante, Giovanni Giuca, si è fermato a 496. Questo il risultato al terminendello spoglio provinciale. Sono stati eletto anche i coordinatori dei vari circoli locali.
La zona nord ha fatto la differenza con una netta affermazione di Adorno nei circoli di Siracusa, Augusta, Floridia e Priolo dove Adorno ha superato lo sfidante.




Siracusa. Congresso Pd: arriva il segretario regionale Barbagallo, incontro nel salone del Santuario

Sono ore cruciali per il futuro del Pd in provincia. Oggi e domani, le votazioni per l’elezione dei nuovi vertici e degli organismi della forza politica, che deve colmare una vacatio organizzativa, anche alla luce delle scelte che ex esponenti del Partito Democratico hanno compiuto negli scorsi mesi e negli ultimi giorni, aderendo a Italia Viva e ad Azione. Scelte di campo che peseranno sugli esiti del congresso provinciale. Oggi pomeriggio sarà in città il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. Sarà la sua prima uscita ufficiale da segretario regionale in provincia. Incontrerà iscritti e simpatizzanti alle 17 nel salone del Santuario della Madonna delle Lacrime.




Siracusa. Per il Seppellimento di Santa Lucia chiesta audizione in Ars: Cafeo, "il restauro nodo centrale"

“Ho chiesto al presidente della V Commissione Ars, Luca Sammartino, un’audizione dedicata alle condizioni del Seppellimento di Santa Lucia e valutare eventuali interventi di tutela e valorizzazione”. Il deputato regionale Giovanni Cafeo, archiviato il botta e risposta a distanza con Vittorio Sgarbi, continua ad interessarsi del Caravaggio conservato alla Badia, a Siracusa. Ed apre la riunione palermitata non solo all’assessore ai Beni Culturali ma anche al Fec (proprietario del dipinto, ndr), al Centro Regionale per il Restauro ed ai rappresentanti di Comune, Diocesi e Sovrintendenza di Siracusa.
“Archiviata definitivamente l’ipotesi di trasferimento al Mart di Rovereto, resta da verificare il punto più delicato della questione, ossia i necessari interventi di restauro e messa in sicurezza del dipinto. Un obiettivo che resta primario a prescindere dall’ormai nota querelle con il professor Sgarbi e che la Regione Siciliana non può certamente continuare a procrastinare a tempo indefinito, sperando magari nel mecenate di turno”. In realtà, proprio il noto critico d’arte potrebbe arrivare a Siracusa nei primi giorni della prossima settimana, proprio per visitare il Caravaggio. E lunedì raggiungeranno la chiesa di piazza Duomo i tecnici dell’istituto centrale del restauro. Due fatti che sembrano lasciare ancora aperta la porta ad un eventuale prestito a Rovereto.
“La permanenza del capolavoro di Caravaggio a Siracusa non può e non deve essere intesa come un’inutile vittoria campanilistica, ma deve al contrario fungere da stimolo per gli enti preposti a rimettere al centro la salute del nostro immenso patrimonio artistico e culturale”, l’invito di Cafeo.