Siracusa. "Costretta a chiudere il mio locale", Russoniello contro il suo M5S: sfiorò il ballottaggio

L’ex candidata a sindaco, Silvia Russoniello prende le distanze dal Movimento 5 Stelle, con cui ha partecipato alle ultime amministrative sfiorando il ballottaggio. Una posizione che assume a seguito delle scelte del Governo per il settore in cui opera. Da imprenditrice, avverte una forte delusione e si ritrova costretta a compiere un drastico passo, con la chiusura della sua attività, legata all’organizzazione di eventi e al servizio ludoteca. Una rabbia che l’ex consigliera comunale esprime in maniera chiara su Facebook, con un post in cui prende nettamente le distanze dal Movimento 5 Stelle, da cui, in realtà, a livello politico sembra si fosse allontanata già da tempo. All’interno della forza politica siracusana, prima che il consiglio comunale venisse sciolto, si erano comunque consumati degli strappi poi risultati insanabili, con gruppi che ancora adesso si riferiscono a leader differenti. L’area dell’ex presidente del consiglio comunale, Moena Scala ha, infatti, seguito Dino Giarrusso , mentre un’altra fetta resta ancorata alla deputazione siracusana, alla Regione come in Parlamento. Da tempo, secondo indiscrezioni, Russoniello non frequenterebbe il Meet Up . Da Facebook, il suo j’accuse nei confronti del Governo che “grazie alle sue linee guida specifiche per la mia attività, che non esistono perchè per questo Governo  la mia categoria non esiste, sto chiudendo il mio locale, che era anche la mia passione più grande”. Poi una domanda che sembra contenere già in sè la risposta: “Qualcuno ai piani alti si sta occupando delle ludoteche e dei locali per feste che stanno chiudendo o hanno già chiuso? “. Il riferimento politico arriva subito dopo. “Vi aspetto con ansia alle prossime elezioni. Oggi sono io che celebro la giornata del Vaffa”. Chiaro il destinatario. Ultimo passaggio, quello relativo al Credito d’imposta. Un pannicello che serve a poco, secondo l’ex candidata a sindaco di Siracusa. Anche in questo caso, le sue parole sono chiare: “Vi direi cosa fare del credito d’imposta…Ma abbiate fantasia e lo capirete da soli”. E per comprendere cosa voglia dire, non ne serve, a dire il vero, nemmeno troppa.




Cassaro. Approvato il rendiconto di gestione, la minoranza invia gli atti alla Corte dei Conti

Polemiche ieri sera in consiglio comunale. Il gruppo di minoranza ha abbandonato l’aula in sede di approvazione del Bilancio. La ragione, spiega una nota di Cassaro Protagonista, era legata all’assenza del revisore dei conti a cui chiedere dei chiarimenti per poter poi votare la proposta. ” Pur chiedendo la presenza del Revisore, il Segretario e il Gruppo di Maggioranza -tuona una nota di Nello Bongiovanni- ritenendo che non era obbligatorio la presenza del Revisore in aula hanno continuato a discutere e approvare i vari punti all’ordine del giorno. A nostro avviso si tratta di un fatto gravissimo, poiché si è impedito ai consiglieri di svolgere il proprio mandato con efficienza e trasparenza, inoltre oltre ai punti che riguardavano il rendiconto di Gestione si dovevano discutere parecchi debiti fuori Bilancio, quindi la presenza del Revisore a nostro avviso era essenziale”.La vicenda approderà alla Corte dei Conti, a cui il Gruppo di Minoranza invierà il verbale della seduta, cosi’ come al prefetto, Giusi Scaduto.




Sisma 90, rimborso dei tributi: accelerata per far ripartire i pagamenti

Novità per chi attende il rimborso relativo ai tributi “Sisma 90” nelle province di Siracusa, Ragusa e Catania. Entro il 2021 dovrebbe concludersi la trentennale vicenda. Le nuove risorse stanziate nel decreto Milleproroghe, grazie al lavoro dei parlamentari Paolo Ficara e Marialucia Lorefice (M5s) e al sottosegretario Alessio Villarosa, permettono all’Agenzia delle Entrate di avere le risorse a disposizione per effettuare i pagamenti dovuti agli aventi diritto, da troppi anni in attesa.
“In queste settimane di lockdown, siamo stati contattati da tanti cittadini che chiedevano informazioni sulle tempistiche e procedure di rimborso delle somme dovute. Somme che possono certo alleviare le difficoltà economiche che le famiglie stanno attraversando”, dicono i due esponenti pentastellati.
E proprio per fare chiarezza sulle tempistiche, hanno interpellato il Ministero dell’Economia e delle Finanze. “Gli ulteriori rimborsi potenzialmente erogabili nel 2020 saranno circa 32.000, per un importo stimato di 61,4 milioni di euro. Altre 26.000 istanze verranno liquidate nel 2021, per un importo stimato di 49,8 milioni di euro”.
Per gran parte del 2019, Ficara e Lorefice hanno incontrato associazioni e comitati di cittadini nei territori interessati. E le istanze raccolte direttamente nelle tre province di Siracusa, Ragusa e Catania hanno costituito l’ossatura di quell’intervento normativo che rende ora possibili nuovi pagamenti per 160 milioni di euro.
“Dal 2016 al 2019, l’Agenzia delle Entrate ha erogato 57.327 rimborsi, esaurendo le risorse di 90 milioni di euro che erano state stanziate in precedenza. Terminate quelle risorse, figuravano, a gennaio 2020, 9.761 rimborsi convalidati ma non erogati. Di questi – proseguono i due esponenti pentastellati – 5.685 sono già stati pagati nel 2020, mentre i restanti 4.076 rimborsi sono stati posti in pagamento nelle scorse settimane, insieme agli ulteriori rimborsi convalidati dalle Direzione Provinciali interessate, presso le quali risultano altri 57.914 rimborsi da lavorare”.




Progettualità sospese, fondi dal Ministero dei Trasporti per Siracusa e per il porto di Augusta

Novità importanti per la Sicilia nel decreto del ministero dei Trasporti, con finanziamenti anche per il Comune di Siracusa e per il porto di Augusta. “Con questi fondi ora possibile completare la redazione di progetti di fattibilità di piani urbani per la mobilità sostenibile, di piani strategici metropolitani, di progetti attuativi degli stessi e di progetti relativi ad opere portuali”, spiega il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s).
Accede al fondo l’Autorità Portuale della Sicilia Orientale, con sede ad Augusta. “Arriveranno 452mila euro che potranno subito essere investiti per la progettazione di opere non più rinviabili”, illustra Ficara. Altri 593mila euro sono riservati per l’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale; 350mila euro per l’Autorità Portuale dello Stretto. “Per il Comune di Siracusa previsto uno stanziamento di 223mila euro. Le città metropolitane di Catania, Palermo e Messina si divideranno quasi 2,5 milioni (930mila Palermo, 754mila Messina, 800mila Catania)”.
Gli Enti beneficiari possono inviare le richieste entro il 4 agosto 2020. “Potranno farlo anche quegli stessi Enti che non abbiano fatto richiesta dal 10 agosto 2019 al 7 novembre 2019 per gli stanziamenti del precedente decreto”, precisa Paolo Ficara.
Il Fondo, da 30 milioni di euro, come da decreto pubblicato, permette infatti anche l’utilizzo dei residui del triennio 2018-2020, pari a circa 8,864 milioni di euro. “Ne potranno fare richiesta le 16 Autorità di Sistema Portuale, le 14 Città Metropolitane e i 37 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma e i Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti. Risorse fondamentali per la progettazione e l’avvio di opere infrastrutturali non più rinviabili che potranno dare una spinta alla ripresa economica dopo l’emergenza sanitaria dovuta al covid19”.

foto dal web




Baraccopoli di Cassibile, intervento di Giorgia Meloni: "chiederemo sgombero immediato"

Da mesi ormai si parla della Baraccopoli di Cassibile e delle tensioni striscianti tra residenti e braccianti stranieri che lì vivono durante la stagione di lavoro nei campi. Tensioni acuite dal lock down. Giorgia Meloni s è occupata del caso sui suoi canali social, con un post che ha fatto in fretta il giro del web.
“A Cassibile, frazione di Siracusa, centinaia di immigrati irregolari e non, vivono in una baraccopoli abusiva e nel degrado più totale. Una situazione fuori controllo, dal punto di vista igienico-sanitario e della sicurezza, che Fratelli d’Italia denuncia da tempo nell’indifferenza delle Istituzioni competenti”, scrive la leader di Fratelli d’Italia che annuncia una iniziativa in parlamento: “presenteremo un’interrogazione al Ministero dell’Interno per chiedere lo sgombero immediato della baraccopoli e disinnescare una vera e proprio bomba sociale che rischia di esplodere”.

foto: ilriformista.it




Siracusa. Nuovo ospedale, è legge la nomina di un commissario per la sua costruzione

Diventa legge il decreto liquidità ed è il provvedimento che contiene la norma per la nomina di un commissario straordinario per il nuovo ospedale di Siracusa. E’ arrivato ieri il via libera definitivo del Senato che ha licenziato senza modifiche il testo giunto dalla Camera dei Deputati. Soddisfatta la parlamentare Stefania Prestigiacomo che aveva promosso l’inserimento della norma che guarda alla realizzazione della ormai indispensabile nuova struttura sanitaria. “Un bel risultato per la nostra provincia. Un fondamentale punto di partenza, un importante cambio di passo che va seguito immediatamente con atti concreti. Non si perda un giorno e si proceda subito con la nomina del commissario”, le parole della parlamentare azzurra.
In ogni caso, entro i primi giorni di luglio si dovrà procedere con l’incarico.“Sarà probabilmente un funzionario della pubblica amministrazione, perchè queste nomine sono a titolo non oneroso. Di certo una figura di alto profilo, di assoluta garanzia per tutti, capace di garantire il rispetto della tempistica”, spiegava a SiracusaOggi.it proprio Stefania Prestigiacomo pochi giorni addietro.
L’obiettivo diventa quello di completare il nuovo ospedale di Siracusa in due anni. E’ possibile? “Si. In fondo la realizzazione materiale dell’edificio, una volta partiti lavori, non è che richieda dieci anni. A rallentare tutto sono di solito i mille procedimenti che accompagnano un’opera pubblica. Seguirà tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione”, dice la Prestigiacomo. Il modello da applicare è lo stesso sperimentato per il ponte Morandi. “Il ponte di Genova è qualcosa di incredibile: riuscire a completarlo in due anni lì è stato possibile. Ora dobbiamo applicare qui quel modello. Ci dobbiamo credere, l’obiettivo è possibile. Il commissario dovrà occuparsi di tutto, in deroga alla maggior parte delle normative del codice appalti, tranne ovviamente quelle di carattere europeo e quelle penali e antimafia, da cui non si deroga”.
La deputata forzista non ha dubbi. “E’ la volta buona per riuscire a realizzarlo”. Dietro l’angolo, però, c’è l’insidia del ‘si poteva fare prima’. La Prestigiacomo non si sorprende. “E comunque no, non potevo farlo prima. Gli ospedali non li fa il governo nazionale o il parlamento. Vengono programmati e finanziati dalla Regione. E’ un dato di fatto che centrodestra e centrosinistra non hanno mai ritenuto Siracusa una priorità. Con questo nuovo governo regionale, anche se non senza difficoltà, abbiamo cambiato una rotta che voleva tagliare fuori ancora una volta la nostra provincia, per rafforzare realtà che sono già avanti a noi. E comunqie serviva un modello di riferimento come quello del ponte di Genova, che prima non c’era”.

in foto, il metaprogetto per il nuovo ospedale di Siracusa




Siracusa. Dopo il Cga: quando rilancio fa rima con rimpasto

Senza più la spada di Damocle di un giudizio sospeso, l’amministrazione Italia può ora muoversi nel pieno dei suo poteri. Via quella condizione frenante e, al tempo stesso, via quell’alibi.
Non è un caso se le forze politiche alleate del sindaco di Siracusa tornano a chiedere – chi sottotraccia, chi apertamente – un cambio di passo invocato a più riprese anche in passato. Ma che, effettivamente, da dicembre ad oggi non si è potuto o voluto tradurre in azioni concrete proprio per via dell’attesa del giudizio del Cga. Tolto quel senso di precarietà, ora la giunta può e deve rilanciarsi. Magari guidando ed agevolando la necessaria ripresa economica e sociale del capoluogo postl lockdown.
Una delle prime azioni sarà un inevitabile rimpasto. Almeno due cambi in giunta. Erano nella mente del primo cittadino già da mesi, serviva però scrivere prima la parola fine sul lungo caso del ricorso elettorale.
Ora si può. E sarà fatto. Questione di tempo, poco tempo. Giorno, al massimo. Giusto un paio di consultazioni tra forze politiche alleate e poi si procederà con le aggiustate alla squadra di governo cittadino.
Tutti da valutare i rapporti con Italia Viva che però mira a mantenere la doppia rappresentanza in giunta (Furnari, Burti). Nel gioco di forze c’è da valutare anche il “peso” elettoral-rappresentativo dei singoli assessori, cosa che potrebbe lasciare immaginare delle sorprese. Indiscrezioni. El




Cassibile, Avola, Noto e Rosolini: "c'è attenzione per gli svincoli"

“Sicurezza in primo piano negli svincoli autostradali di Cassibile, Avola, Noto e Rosolini”. Così Rossana Cannata, deputato regionale di Fratelli d’Italia, che spiega: “Come avevo annunciato lo scorso febbraio, sono stati avviati i lavori per ripristinare l’illuminazione nelle 4 uscite autostradali in questione. Da ieri sera è tornata la luce nel piazzale di Avola, terminati i lavori anche nello svincolo di Rosolini, mentre in quelli di Cassibile e di Noto si sta procedendo con gli interventi di sostituzione sui cavidotti”.
La componente della commissione regionale Attività produttive aggiunge: “I lavori nel frattempo continuano e prevedono anche il ripristino sui semafori e l’illuminazione delle corsie in entrata e in uscita dai caselli. Ma intanto il Cas, di concerto con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha voluto avviare questi interventi in emergenza per dare una prima risposta al territorio. Sulla problematica avevo presentato anche un’interrogazione parlamentare, in cui si invocava il necessario ripristino per garantire maggiore sicurezza per gli automobilisti, messa a rischio dalla mancata illuminazione causata dai furti di rame”.




"Ciapi, bisogna uscire dallo stallo": in commissione Lavoro Ars anche il caso Priolo

“Chiediamo un impegno preciso dell’assessore regionale del Lavoro per migliorare la situazione del Ciapi, un ente strumentale strategico della Regione che potrebbe essere valorizzato al meglio, ma da alcuni anni è bistrattato. Ad oggi non si trovano nemmeno le risorse per assicurare la copertura degli stipendi ai 42 dipendenti. Ora bisogna uscire dallo stallo”. Questa la posizione dei deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Giorgio Pasqua, Roberta Schillaci, Stefano Zito, Nuccio Di Paola, Giovanni Di Caro e Ketty Damante, al termine dell’audizione in commissione Lavoro nel corso della quale le sigle sindacali hanno evidenziato la situazione del Ciapi (Centro interaziendale addestramento professionale integrato), ente che opera tra Palermo e Priolo occupandosi degli avvisi del dipartimento del Lavoro nell’ambito della formazione.
“Non solo è sempre più urgente reperire le somme necessarie per gli stipendi – proseguono – ma vanno anche programmati investimenti per rilanciare l’ente, dopo aver individuato esattamente la visione politica e gestionale che si intende dare. L’assessore Scavone ci dica come intende muoversi per far uscire dallo stallo il Ciapi, considerando anche che l’ente è commissariato dal 2015 e che il commissario Zuccarello si è dimesso proprio ieri. Riteniamo sia un peccato che proprio in questo momento storico di particolare necessità non si valorizzi l’attività dell’ente, che potrebbe essere strumento concreto e operativo per le politiche attive del lavoro della Regione. Ci attendiamo tra dieci giorni, così come previsto oggi, un preciso programma di azione da parte dell’assessore che metta la parola fine a questa annosa situazione e restituisca finalmente serenità ai dipendenti”, concludono i deputati M5S.




Ospedali, la deputata Cannata (FdI): "inizi la fase due anche per la Sanità"

“Occorre restituire ad Augusta l’ospedale nella sua interezza, con i reparti di Medicina e di Chirurgia, e iniziare la fase di dismissione del Covid center del Muscatello. A Noto si proceda contestualmente con il graduale ripristino dei reparti di Geriatria e Lungodegenza”. Lo chiede la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata.
“Il sistema sanitario regionale ha retto alla diffusione del Covid-19. E mentre ci si avvia alla fase della ripartenza economica – aggiunge la Cannata – è giusto che anche la sanità torni gradualmente ad avere le strutture ospedaliere funzionali nell’interezza dei reparti”.
La vicepresidente della Commissione regionale Antimafia continua: “Il virus purtroppo non è ancora sparito ma i numeri ci dicono che a Siracusa, come nel resto della Regione, è in ritirata. Le postazioni Covid, che in base ai criteri scientifici rapportati alla popolazione dovrebbero essere un centinaio, potrebbero quindi essere collocate nel padiglione allestito a Siracusa, individuato proprio per questa patologia ma anche su Noto, consentendo comunque anche il ripristino dei reparti di Geriatria e Lungodegenza nonché l’avvio dei servizi da implementare secondo le disposizioni della rete e la partecipazione dei privati. Così come su Siracusa occorre procedere a riallocare il reparto di Oncologia e su Avola proseguire il graduale processo di rifunzionalizzazione che già ha consentito l’apertura del reparto di Pediatria, così come, appunto, negli altri presidi”.
Rossana Cannata aggiunge anche che “a breve, l’assessore regionale della Salute diramerà le linee guida regionali con l’apertura dei presidi ambulatoriali prevista dal 25 maggio. La sanità regionale deve uscire rafforzata dopo questa fase di emergenza e, di conseguenza, tutti gli ospedali della provincia devono poter contare sull’implementazione di servizi sanitari e risorse umane necessarie per garantire cure di qualità nella sua totalità. È questo l’unico obiettivo che deve continuare a perseguire la sanità siciliana che non può e non deve identificarsi con chi si macchia di gravi reati”. Rossana Cannata fa riferimento all’ultimo episodio di corruzione che ha coinvolto la sanità in Sicilia. “Una vicenda che merita la massima attenzione – conclude la vicepresidente della Commissione Antimafia – per continuare con fermezza, da parte della Regione, l’azione di contrasto e prevenzione della corruzione nei bandi di gara di sanità e in qualsiasi altra procedura e settore che possa prestarsi a deviazioni anomale”.