Regione matrigna, dà a Catania e toglie a Siracusa: l'accusa, "condannati al dissesto"

Schiuma rabbia il deputato regionale Stefano Zito (M5s). “Con un emendamento di Forza Italia all’esercizio provvisorio, passato sotto il silenzio assordante dell’assessore Edy Bandiera, il governo regionale provvede a salvare i conti della Città Metropolitana di Catania togliendo le risorse a tutte le altre ex province regionali. E’ gravissimo”, accusa l’esponente dell’opposizione.
In commissione Bilancio ieri è stato votato il “si” all’esercizio provvisorio fino al 31 marzo. All’articolo 10 del disegno di legge, previsto l’uso di una riserva del fondo ex Province di circa un milione di euro da destinare al personale “ex doposcuolista” dei Comuni di Paternò e di Santa Maria di Licodia (Città Metropolitana di Catania).
“Ennesimo colpo di mano di un governo che continua ad avere figli e figliastri e chiede a noi siracusani di dichiarare nuovamente il dissesto”, taglia corto Zito. “Oltre a togliere circa 1 milione di euro a tutte le altre 8 ex province per darlo a Catania per pagare del personale esterno all’amministrazione, la maggioranza ha bocciato anche il mio emendamento che avrebbe aiutato la ex Provincia Regionale di Siracusa. Il governo Musumeci chiede a Roma una norma salva Siracusa e, intanto, continua a fare i provvedimenti salva Catania. I soldi ci sono, ma solo per una provincia. In aula faremo sentire la nostra voce, anche con azioni forti di protesta”, annuncia Zito in previsione del passaggio in Ars dell’esercizio provvisorio in dodicesimi.




Siracusa. Bilancio preventivo da 180 milioni, ma 22 milioni bloccati dalle tasse non pagate

Ammonta a 180 milioni di euro il bilancio preventivo 2020-2022 approvato dalla giunta comunale di Siracusa. Il documento di programmazione finanziaria dovrà adesso passare per il controllo del Consiglio comunale, rappresentato dal commissario regionale nominato dopo lo scioglimento dell’assise siracusana.
Le somme d’investimento principali sono destinate alle strade ed alla loro manutenzione: quasi 2 milioni di euro. E poi ci sono gli annunciati fondi del bando periferie e per la ristrutturazione della rete fognaria (30 milioni di euro).
Un problema, però, potrebbe essere rappresentato da quei 22 milioni di euro che dovranno prudenzialmente essere accantonati per “coprire” la mancata riscossione delle imposte comunali. Lo ha svelato il ragioniere capo del Comune di Siracusa, Rosario Giannì. Tasto dolente per molti enti locali quello della ridotta capacità di incassare i tributi locali, Imu e Tari su tutti. Le entrate complessive dalle imposte locali dovrebbero ammontare a 88 milioni di euro ma 22 sono bloccati, è stato illustrato dal dirigente di Palazzo Vermexio. “Ci viene imposto di accantonare la somma del quinquennio precedente. Fino al 2018, il Comune ha dimostrato di non sapere incassare”, l’analisi di Giannì.




Siracusa. Rinasce il Museo del Cinema, bando di cinque anni per la gestione

A giugno dello scorso anno, il Comune di Siracusa ha accettato il trasferimento della collezione del museo del cinema di Remo Romeo. Cimeli storici che raccontano la storia della produzione cinematografica e fotografica del 900.
Per valorizzare questo lascito, l’assessore Fabio Granata ha annunciato oggi la volontà di destinare la ex chiesa dei Cavalieri di Malta a sede definitiva per la collezione. Disposto con 15mila euro il trasferimento della collezione Romeo al Comune di Siracusa.
Per la sua gestione, il Comune di Siracusa ha preparato un bando da cinque anni. Niente spese per Palazzo Vermexio che, in cambio, riceverà un canone mensile. Si parte da una base di 8 mila euro l’anno per il museo del cinema. L’aggiudicazione avverrà al rialzo, scegliendo la formula più conveniente per il Comune.




Travolta dalle polemiche, Maria Grazia Brandara si dimette dalla presidenza di Ias

Travolta dalle polemiche per il caso Montante, Maria Grazia Brandara ha lasciato la presidenza di Ias. “Mi sono dimessa per rispetto a me stessa e alle istituzioni”, ha spiegato motivando la sua decisione.
Nei giorni scorsi, la sua posizione era stata duramente criticata da Claudio Fava. “La permanenza di Maria Grazia Brandara alla presidenza della società è un fatto politicamente inaccettabile, visto il suo pesante coinvolgimento nell’indagine sul sistema Montante, l’inchiesta che la vede imputata di associazione a delinquere assieme all’ex presidente di Confindustria Sicilia, e il suo recente rinvio a giudizio a Barcellona Pozzo di Gotto per reati ambientali”, aveva scritto nella sua interpellanza il presidente dell’antimafia siciliana, chiedendo un intervento del governo Musumeci per revocare la nomina nell’Ias di Priolo, società a maggioranza regionale.
Anche il deputato regionale Giorgio Pasqua aveva chiesto il passo indietro della Brandara, arrivato adesso con una lettera di dimissioni ad un mese circa dalla scadenza dell’incarico.




Siracusa. Approvato bilancio preventivo 20/22: migliorano gli equilibri, avanzo di gestione positivo

Con un anticipo che non ha precedenti nella storia recente del Comune di Siracusa, la giunta comunale ha approvato la proposta di bilancio preventivo 2020/2022. Un documento che mette al riparo i conti di Palazzo Vermexio quanto a tenuta ed equilibri, nel rispetto delle prescrizioni della Corte dei Conti e del Consiglio comunale.
Emergono evidenti miglioramenti sulle anticipazioni di tesoreria (azzerate al 31.12.2019) e sui rendiconti di cassa: il Comune di Siracusa passa dal passivo di 8 milioni di euro del 2018 al saldo positivo a dicembre 2019 di 3 milioni.
“Registriamo con soddisfazione il netto miglioramento degli equilibri finanziari dell’ente, un avanzo di gestione finalmente in positivo e una migliorata capacità di riscossione”, commenta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “E’ un traguardo storico, ringrazio la giunta ed i dirigenti per il lavoro svolto”.




Caro-voli, non solo un contributo: prezzi calmierati da e per Comiso e Trapani

Non solo un contributo per l’acquisto di biglietti aerei da e per Catania e Palermo (a partire dall’estate), la legge di bilancio contiene un’altra buona notizia per i siciliani. “Abbiamo previsto prezzi calmierati da e per Comiso e Trapani a partire dal 29 marzo 2020”, annuncia il parlamentare Paolo Ficara (M5s), componente della commissione Trasporti della Camera.
“Già a luglio del 2019 l’allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, aveva firmato il decreto ministeriale che impone i cosiddetti oneri di servizio pubblico su alcune rotte da e per gli aeroporti di Comiso e Trapani”, dice ancora Ficara. Gli oneri di servizio diventeranno obbligatori dal 29 marzo 2020. “Saranno soggette a oneri di servizio pubblico le rotte da Comiso a Roma Fiumicino e Milano Linate e viceversa, da Trapani a Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli e viceversa. Per ogni singola tratta il vettore dovrà garantire all’utenza frequenze minime, orari e un numero minimo di posti. Il decreto prevede anche le tariffe massime da applicare per tutto l’anno su ciascuna rotta onerata, sia per i residenti in Sicilia che per i non residenti. In particolare, per fare alcuni esempi, i siciliani potranno viaggiare da Comiso a Roma con una tariffa massima di 38 euro oppure da Comiso a Milano con tariffa massima di 50 euro. Il costo rimane identico anche per la tratta di ritorno”.
Il fabbisogno finanziario massimo complessivo è stato stimato in 48,3 milioni di euro con partecipazione anche della Regione. “Adesso, a quelle risorse abbiamo aggiunto 25 milioni per l’istituzione delle tariffe sociali per il 2020 e altri 50 milioni per la continuità territoriale nel biennio 2021-2022“, puntualizza Ficara a pochi giorni dalla pubblicazione della legge di Bilancio. Una volta finanziata la misura, tocca alla Regione fare richiesta e lavorare alla proposta che deve incassare il necessario via libera della Commissione Europea.
“Se ne parla poco, quasi non si volessero riconoscere i meriti del Movimento 5 Stelle che non ha mai abbandonato la Sicilia e le promesse fatte ai tanti siciliani che ci hanno votato. Evidentemente in Italia non fa ancora notizia un partito che mantiene gli impegni assunti con il proprio elettorato. Noi continuiamo a metterci impegno per far uscire dall’isolamento economico, sociale e infrastrutturale la nostra splendida regione”, la risposta indiretta di Paolo Ficara alle critiche che recentemente si sono abbattute sul Movimento.




Ias, la presidenza della Brandara è un caso politico: Fava chiede la revoca alla Regione

“La permanenza di Maria Grazia Brandara alla presidenza della società Ias (Industria Acqua Siracusa) è un fatto politicamente inaccettabile, visto il suo pesante coinvolgimento nell’indagine sul ‘Sistema Montante’, l’inchiesta che la vede imputata di associazione a delinquere assieme all’ex presidente di Confindustria Sicilia ed il suo recente rinvio a giudizio a Barcellona Pozzo di Gotto per reati ambientali”. È quanto denuncia Claudio Fava che, con una interpellanza, chiede al Governo regionale, e segnatamente agli Assessori per l’Economia e per l’Energia e i Servizi di pubblica utilità, di adoperarsi con il CdA dell’IAS perché venga revocata la nomina della Brandara.
“In questi anni è emerso in modo evidente che la Brandara è stata il braccio operativo di Montante in un settore delicatissimo come quello della depurazione delle acque” continua Fava, “fatto ancora più inquietante proprio alla luce del recente rinvio a giudizio di Barcellona Pozzo di Gotto”.
“L’interesse di Montante in questo settore – ha ricordato il presidente della Commissione Antimafia – risulta acquisito nella sentenza di condanna emessa dal GIP di Caltanissetta che dedica un ampio approfondimento alla vicenda con un titolo emblematico: ‘L’ingerenza di Montante nell’IAS Spa’”.
Per Fava “il Governo regionale non può trincerarsi dietro tecnicismi giuridici: tre consiglieri d’amministrazione su cinque dell’IAS sono nominati dall’IRSAP, ente regionale. Occorre un’indicazione politica coerente e rigorosa: invece da oltre un anno e mezzo (l’indagine sulla Brandara risale al maggio 2018) il Governo regionale fa finta di non sapere, di non capire, di non poter intervenire.”
revoca della nomina della dottoressa Brandara quale presidente della società Ias”, dice ancora Claudio Fava.




La Regione "trova" 1,2 milioni per la ex Provincia di Catania, niente per Siracusa

La Regione è in esercizio provvisorio ma riesce a recuperare 1,2 milioni di euro per la Città Metropolitana di Catania, ovvero la ex provincia regionale etnea. Per Siracusa, dove il Libero Consorzio è in agonia continua, niente. Il deputato regionale Stefano Zito (M5s) salta dalla sedia alla vista del provvedimento. “Siamo di fronte all’ennesima discriminazione del Governo Musumeci nei confronti della città di Siracusa. Posso pure capire che ci sia un occhio di riguardo verso la città metropolitana di Catania, che è poi quella dello stesso presidente, ma così non va affatto bene”, le sue parole rilanciate su facebook.
“Giusto supportare i lavoratori della Città Metropolitana di Catania ma sarebbe stato opportuno prevedere anche una somma per il Libero Consorzio di Siracusa così da poter pagare le tredicesime dei dipendenti e qualche altra spesa visto che mancano 5,5 mln per chiudere il bilancio. Ovviamente questa ingiustizia non può passare nel silenzio. In commissione bilancio sarà battaglia”, annuncia Zito.




Siracusa. Alla ex Provincia arriva il nuovo commissario ma i problemi restano gli stessi

Si è insediato questa mattina il nuovo commissario straordinario della ex Provincia Regionale di Siracusa. Domenico Percolla, ex questore, ha incontrato l’uscente Carmela Floreno per il formale passaggio di consegne.
Il primo problema sul tavolo è quello – annoso – degli stipendi a singhiozzo per il personale, peraltro ancora senza tredicesima. E c’è poi da recuperare un feeling con la forza lavoro che sembra essersi appannato negli ultimi mesi della gestione Floreno. Non del tutto apprezzata la linea morbida dell’ex commissario verso la Regione.
Ci sono poi gli interventi da avviare, con scuole superiori e strade provinciali osservati speciali. Paradossalmente, le somme per gli investimenti ci sono e sono abbondanti.




Siracusa. Il deputato regionale Giovanni Cafeo traccia un bilancio con vista sul nuovo anno

Dalle Zes alle zone franche montane passando per la rete ospedaliera, Ias, riserva Saline di Priolo e Libero Consorzio. Anche attraverso queste tematiche, il deputato regionale Giovanni Cafeo traccia un bilancio del suo 2019 con vista sulle sfide del nuovo anno. “Nonostante il quadro politico frammentato e l’evidente difficoltà del Governo e della sua maggioranza, siamo riusciti a portare a termine l’iter di approvazione di emendamenti e leggi in alcuni casi davvero fondamentali per la Sicilia, grazie al lavoro delle commissioni e dell’Aula – spiega Cafeo – penso ad esempio alla vicenda IAS, affrontata con l’approvazione del mio emendamento al collegato sulla gestione degli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione, alla legge sulla riforma della Formazione Professionale, all’Istituzione dell’Ufficio del Garante per i Disabili, alla legge sui Marina Resort, a quella sul Diritto allo Studio e alla legge sulle Politiche Giovanili, senza dimenticare i DDL già presentati su temi altrettanto importanti come l’Economia Circolare, la riforma del CIAPI e lo Sportello Unico della Famiglia”.
Ma è sulla capacità del territorio di essere attrattivo per gli investimenti che si gioca ancora la partita più importante. Le Zone Economiche Speciali rappresentato uno strumento potenzialmente strategico per il rilancio della economia e la recente perimetrazione che include anche nuovi “pezzi” del territorio siracusano è – per Cafeo – un successo ed allo stesso tempo una occasione da cogliere subito.