Fontanarossa e la privatizzazione, secco no di Prestigiacomo (FI) e Ficara (M5s)

La privatizzazione dell’aeroporto di Fontanarossa provoca reazioni anche nella politica siracusana. Due parlamentari, Paolo Ficara (M5s) e Stefania Prestigiacomo (FI), manifestano tutte le loro perplessità e preoccupazioni.
Ficara ha depositato una interrogazione parlamentare. “Privarsi della gestione pubblica di un bene fondamentale per l’economia dell’isola e che serve un territorio vastissimo e produttivo che abbraccia oltre tre province, significherebbe concedere l’ennesimo favore ai grandi gruppi privati. Un errore strategico e potenzialmente dannoso per l’intero sistema aeroportuale ed economico siciliano con ricadute che potrebbero essere devastanti, ad esempio, anche per l’aeroporto di Comiso”, dice in una nota. “Qui si vuole privatizzare una infrastruttura pubblica che negli ultimi anni, pur con tutti i suoi limiti, ha prodotto utili nonostante le ridotte capacità di investimento dei soci pubblici come il Comune di Catania (l’unico a non vendere la sua quota del 2,5%) e l’ex Provincia Regionale di Siracusa, entrambe in dissesto. Ricordiamo che il 12,5% di SAC è della ex Provincia Regionale di Siracusa e dopo aver subito lo smacco della rappresentanza nel C.d.A; adesso la vendita della quota azionaria da parte della CamCom del Sud-est, e quindi la perdita del controllo pubblico, sarebbe un altro duro colpo. Fontanarossa è arrivata ai livelli in cui è grazie ai soldi dei contribuenti – spiega ancora il parlamentare del M5s – mentre ora si pensa di servire la tovaglia apparecchiata ai privati che nulla hanno messo per questi risultati. Se proprio si deve vendere, per ragioni di cassa e di maggiori investimenti, si vendano le quote di minoranza e si assicuri ancora il controllo pubblico sulla gestione dell’aeroporto di Catania”. Poi la pungolatura alla Regione: “ha sin qui disatteso il suo ruolo guida nello sviluppo strategico del settore. Sono mesi che il gruppo M5s all’Ars chiede al presidente Musumeci una seria discussione in Assemblea. Ma come su tanti altri temi, solo silenzio”, conclude Ficara.
Per Stefania Prestigiacomo (FI), “la vicenda della privatizzazione dell’aeroporto di Catania sta assumendo giorno dopo giorno toni e caratteristiche sempre più opachi e preoccupanti. Anche la Regione, nonostante le stentoree dichiarazioni di alcuni esponenti del suo governo, ha dato con il suo rappresentante il via libera all’operazione di svendita del gioiello di famiglia siciliano. Tutta la vicenda, che ha radici nell’era Crocetta e aleggia sugli scandali che hanno travagliato la Regione in quegli anni, appare economicamente e politicamente priva di senso, se l’obiettivo, s’intende, è la tutela e la valorizzazione di un bene pubblico. La SAC, società pubblica, con capitale a maggioranza della SuperCamera di Commercio della Sicilia sud orientale gestita dal presidente Pietro Agen, vero deus ex machina della privatizzazione, è una società in attivo, che produce utili, che non si comprende per quale ragione vada svenduta al privato”, sottolinea l’ex ministro dell’Ambiente. “E’ assolutamente inspiegabile la distanza sciroccosa della Regione da una vicenda chiave per lo sviluppo del trasporto isolano. Perché la Regione non ha bloccato politicamente Agen? Perche non ha voluto vederci chiaro? Se la Regione intende continuare su questa strada dissennata, se intende continuare a sponsorizzare e condividere i progetti di Agen, proceda, ma non nel nome di Forza Italia e sappia che la battaglia per restituire dignità e trasparenza nelle scelte che riguardano il patrimonio pubblico non finisce. E’ appena iniziata”, chiarisce a brutto muso Stefania Prestigiacomo.




Siracusa. Barriere architettoniche, la spinta di Mangiafico: “serve molto di più”

L’ex consigliere comunale Michele Mangiafico sollecita l’adozione da parte del Comune di Siracusa del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). “Le barriere architettoniche sono una delle tante discriminazioni subite dai disabili e sono condannate per legge. L’impegno del Consiglio comunale sulla questione c’è stato”, ricorda Mangiafico. Come nel caso dei 30mila euro ottenuti “grazie all’impegno del consigliere Sergio Bonafede, ma soprattutto all’ampia condivisione da parte del civico consesso dell’iniziativa”.
Ma l’amministrazione dovrebbe fare di più, insiste Mangiafico. “Dopo tre mesi, nonostante ci siano le risorse economiche, nessun procedimento amministrativo è stato attivato per redigere un piano che consenta il pieno raggiungimento degli obbiettivi indicati dal legislatore. E tra questi l’accessibilità degli spazi urbani, percorsi accessibili, semafori acustici per non vedenti e rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone disabili”.
Utile sarebbe, a tal proposito, la figura del “disability manager” di cui potrebbe dotarsi l’assessorato alle Politiche Sociali a tutela dei diritti delle persone con disabilità.
Inoltre, Mangiafico invita il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a sostenere “il superamento di due grandi limiti: il servizio di trasporto per i non vedenti e il servizio di interpretariato per i non udenti. Si tratta di due grandi battaglie di civiltà che hanno segnato in questo anno e mezzo buona parte del mio impegno per una città più giusta, più solidale e più equa e per le quali il Consiglio comunale non ha lesinato risorse economiche. Al tempo dell’alibi secondo il quale ‘non ci sono le risorse’, segue il tempo della verità sul programma che intende seguire il governo della città”.




Crisi della ex Provincia Regionale, spiragli per gli stipendi di novembre e dicembre

“Dopo oltre novanta minuti di audizione in commissione bilancio dell’Ars, siamo riusciti a convincere l’assessore Grasso a riconvocare la conferenza delle Province”. La notizia, attesa dai dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa arrivati ieri a Palermo con due pullman, arriva dal deputato regionale Stefano Zito (M5s) che aveva richiesto l’appuntamento in commissione.
“Operando sul decreto di riparto dei mutui si possono trovare risorse per garantire il pagamento delle mensilità di novembre e dicembre. L’assessore Grasso ha assicurato che già domani partiranno le convocazioni per cui mi auguro che in tempi brevi il decreto venga riformulato ed aprrovato in sede di variazione di bilancio, con l’ok della Corte dei Conti”, dice ancora il deputato regionale Zito. “Accantonando risorse per i muti, si libera una quota di liquidità per i pagamenti degli stipendi, in forte rischio altrimenti fino ad. Aprile del prossimo anno. Saranno inseriti i due milioni che servono quanto meno per la chiusura dell’anno”.
Le notizie positive che arrivano da Palermo rappresentano però l’ennesima toppa ad una crisi senza fine. “Questo deve essere l’ultimo anno di sacrifici e sofferenze per i dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa. Meritano la giusta serenità lavorativa e su questo abbiamo concentrato il nostro impegno, a Palermo come a Roma”, dice il parlamentare nazionale Paolo Ficara (M5s). “Stiamo lavorando affinchè nella legge di bilancio 2020 ci siano le risorse per garantire finalmente sostenibilità economica alle 9 ex Province Regionali siciliane e Siracusa su tutte. Anche se il governo regionale è riuscito a vanificare i risultati prodotti dal Movimento 5 Stelle con i fondi extra per gli enti, inseriti nel Decreto Crescita per l’anno 2019, con la follia dell’ultimo riparto operato dalla Regione, con le briciole a Siracusa. Triste che Musumeci ed Armao giochino a fare finta di non sapere”, attaccano Ficara e Zito.
“Siamo con i dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa. Lo abbiamo dimostrato incontrando insieme il ministro Di Maio in visita ad Augusta ed andando insieme oggi in commissione bilancio Ars, per portare all’attenzione del governo regionale il problema e trovare le risorse da destinare subito al più penalizzato degli enti di secondo livello”.
Come illustra Ficara, “il prossimo obiettivo, per il quale siamo già a lavoro a Roma, è la risoluzione definitiva del problema creato dai tagli avviati nel 2010 e dal prelievo forzoso in vigore dal 2015. In questo anno abbiamo prodotto la revisione migliorativa degli accordi Stato-Regione, aperto più tavoli di confronto sull’autonomia fiscale, inserito fondi extra nel decreto crescita e ora siamo al lavoro per la legge bilancio 2020. Atti concreti, davanti agli occhi di tutti. A questo punto, se la Regione non farà altri scherzi, riusciremo a chiudere la pagina più nera per la ex Provincia Regionale di Siracusa ed avviare un lento cammino di risalita e ripresa anche sul fronte servizi”.




Rosolini. Il sindaco Incatasciato passa a Italia Viva, con lui l’assessore Di Stefano

Il sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato aderisce a Italia Viva, con un assessore e due consiglieri. Il primo cittadino del comune della zona sud si unisce, dunque, al progetto politico di Matteo Renzi. Sabato 30 novembre alle 18, al Mad di Corso Savoia si svolgerà l’incontro di ufficializzazione dell’adesione del sindaco,dell’assessore Di Stefano e dei consiglieri comunali Chindemi e Modica,del movimento politico-culturale PiazzaCivica e dei simpatizzanti. Saranno presenti i deputati regionali Giovanni Cafeo e Luca Sammartino del gruppo Sicilia Futura-Italia Viva all’Ars. “Non posso che apprezzare l’entusiasmo che anche tra gli amministratori e i cittadini della provincia sta montando attorno al nuovo progetto Italia Viva – ha dichiarato Cafeo – sintomo di un evidente bisogno di rinnovamento e confronto all’interno di un contenitore innovativo, fresco, moderato e democratico. L’adesione del sindaco Incatasciato, rafforza ancora di più la presenza già capillare di Italia Viva nel nostro territorio – conclude Cafeo – un percorso appena iniziato e certamente destinato a proseguire con sempre più successo”.




Siracusa. Sospeso il Consiglio comunale, il commissario è Maria Concetta Moavero

Con decreto dell’assessorato regionali alle Autonomie Locali, il Consiglio comunale di Siracusa è stato ufficialmemte sospeso.
Contestualmente, viene nominata Maria Concetta Moavero commissario straordinario in sostituzione del civico consesso.
Dirigente regionale responsabile dell’Area Affari generali, relazioni esterne e comunicazione dell’assessorato Autonomie Locali, laureata in lingue letterature straniere moderne, in passato è stata nominata commissario nel messinese.




Il ministro degli Esteri in Sicilia: per Di Maio tappa anche a Rosolini, Noto ed Augusta

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio sarà in Sicilia questo fine settimana per visitare alcune città colpite dal maltempo e incontrare attivisti e portavoce M5S del territorio. Tappa anche in provincia di Siracusa: sabato il ministro degli esteri sarà alle 17.30 a Rosolini e poi a Noto per incontrare i sindaci Incatasciato e Bonfanti. Poi alle 20.00, ad Augusta, è in programma un incontro pubblico con i cittadini insieme agli attivisti e ai portavoce del MoVimento 5 Stelle nella sala comunale Rocco Chinnici, in piazza Duomo.




Nuovo ospedale di Siracusa, mesi di silenzio: Zito pizzica la Regione: “lo vogliono o no?”

“Musumeci e Razza quando hanno intenzione di occuparsi del nuovo ospedale di Siracusa?”. A domandarselo è il deputato regionale Stefano Zito (M5s) che pizzica il governo regionale sugli ultimi ritardi per un’opera che i siracusani di tutta la provincia attendono con trepidazione.
“Domani verranno ad inaugurare il Centro Regionale per le patologie da amianto di Augusta. Il centro era stato previsto nel 2014 e, seppur in forma limitata, era già operativo. Per carità – precisa Zito – è un bene che si venga a potenziare così l’offerta sanitaria in un territorio fortemente interessato dal problema. Vorremmo però un presidente della Regione che venisse non a tagliare nastri ma a presentare l’area ed il progetto del nuovo ospedale di Siracusa. E’ quello che chiedono i siracusani. E adesso tutto dipende dalla Regione, specie dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Siracusa. Il governo regionale può procedere direttamente per la variante, in quanto progetto sovracomunale. Perché questi tentennamenti? Perché ancora ritardi? Un altro anno è passato senza passi concreti per la costruzione dell’ospedale di Siracusa. Tante parole spese da Palermo ma i fatti sono ancora a zero. Elenchiamo perizie, pareri, incontri e riunioni. Manca ora l’atto concreto. I soldi ci sono, lo ha detto proprio Razza. Venga allora a presentare l’avvio della perizia di variante ed il progetto. Ci metta nella condizione di credere che vogliono davvero costruirlo il nuovo ospedale di Siracusa e non solo parlarne”, dice ancora il deputato regionale Stefano Zito.




Nasce “Azione”, il sindaco di Siracusa aderisce al partito di Carlo Calenda

Alla fine il sindaco di Siracusa ha scelto “Azione”, il nuovo partito fondato dall’ex ministro Carlo Calenda. Francesco Italia era questa mattina a Roma, alla presentazione del nuovo soggetto politico di area moderata, fondato sul “liberalismo sociale” e sul “popolarismo di Sturzo”. Il primo cittadino di Siracusa fa parte del comitato promotore.
Calenda indica il primo cittadino di Siracusa tra i nomi forti di “Azione” insieme ad Alberto Baban, ex presidente dei piccoli industriali, a Cimmino di Yamamay, l’ex presidente della commissione Affari Costituzionali, Mazziotti.
“Azione” raccoglie l’eredità di “Siamo Europei”, il movimento politico che Carlo Calenda aveva lanciato alle Europee del 2019.
Ormai rotti i rapporti con il Pd, suo partito di “origine”. All’indomani dell’alleanza di governo con i 5 Stelle, Carlo Calenda abbandonò infatti il Partito Democratico. Ora la nuova sfida, con vista sulle prossime grandi tornate elettorali.




Siracusa. “Non fui relatore della legge sui consigli comunali” : l’ira funesta di Vinciullo

“A tutti i miserabili, che in questi giorni hanno pubblicato o mandato in giro due paginette accostate di una Gazzetta Ufficiale, tralasciando invece tutto il contenuto della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, vorrei ricordare che non esistono leggi buone e leggi cattive, esiste solo la Legge e va applicata” . L’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo non ci sta e dopo la notizia diffusa ieri,secondo cui sarebbe stato primo relatore della legge sullo scioglimento degli organi comunali, manifesta senza mezzi termini tutto il suo disappunto. Si tratta di ira vera e propria, che l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars non ha alcuna intenzione di contenere. Al contrario, già da ieri, rende evidente il suo stato d’animo e punta l’indice all’indirizzo di quanti ritiene abbiano deliberatamente utilizzato quelle “due paginette” per infangarlo.  Usa anche parole che spostano l’attenzione su altri versanti rispetto a quello politico. Dal suo profilo Facebook, infatti, Vinciullo parla di “calunniatori”. Il leader di Siracusa Protagonista ricorda che “sebbene relatore di 35 leggi su 115 approvate in Parlamento, un risultato mai raggiunto da altro deputato in tutta la storia Legislativa dell’Assemblea Regionale Siciliana, non sono stato-tuona-  purtroppo per loro, relatore della legge 7/2017 “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”.
Vinciullo non ha dubbi: “Hanno cercato di infangarmi e non ci sono riusciti .La melma è ricaduta su loro stessi, tant’è vero che lo stesso Capo di Gabinetto del Sindaco della Città di Siracusa, in un’intervista rilasciata all’emittente radiofonic FMITALIA, ha dovuto ammettere che la legge fu chiesta dall’Anci e suggerita o quasi imposta dal Cga, il consiglio di giustizia amministrativa, in seguito ad alcune sentenze emanate sulla decadenza di alcuni sindaci”. Usa aggettivi particolarmente duri l’ex deputato regionale. Parla fuori dai denti quanto parla di “questi calunniatori seriali che con perfidia e infamia hanno invece diffuso altre notizie. Vorrei ricordare alla loro intelligenza e conoscenza, seppure scarse e scadenti, che il Disegno di Legge 1276 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale” ha dato vita alla Legge regionale 8 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale.”, quindi assoluta coerenza fra quanto stabilito dalla Commissione Bilancio e quanto votato dall’Assemblea. Non sono stato il relatore ed infatti i verbali lo dimostrano chiaramente. Non mi viene mai chiesto ad esempio il mio parere, che sarebbe stato altrimenti obbligatorio. Quell’emendamento è diventato norma autonoma, separata dalla Finanziaria e votata dopo.  Il Disegno di Legge 1276 Stralcio II/A , dunque, è diventato “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”, quindi nulla ha a che fare col testo originario”. Infine Vinciullo si toglie un altro sassolino dalla scarpa. “Così come accaduto con il dossieraggio relativo alle risorse prese dal fondo di riserva, che non erano state prese da me ma da un Assessore dell’attuale Giunta Italia-conclude- anche in questo caso, nel tentativo di sporcarmi, avete fatto un ulteriore autogol”.




Siracusa. Arrivano le “sardine”: il movimento sui social prepara il debutto in piazza

Anche a Siracusa arrivano le “sardine” che tanta attenzione si sono guadagnate sulla scena pubblica italiana. Il movimento nato a Bologna sta contagiando varie realtà locali. Un sano contagio che tocca anche Siracusa dove le “sardine” si presentano con una pagina Facebook ed un gruppo social.
“Siamo un gruppo apartitico, unito contro ogni forma di intolleranza, di violenza e di arroganza nella vita politica e sul web”, spiegano i promotori siracusani. “Vogliamo una politica più attenta alle minoranze, ai diritti civili e all’ambiente. Siamo aperti alla partecipazione di tutte e tutti”, aggiungono.
E già fervono le attività per un primo battesimo pubblico, probabilmente nella prima decade di dicembre. Giusto il tempo di serrare i ranghi e scegliere un luogo. “Un flash mob o una manifestazione. In ogni caso un appuntamento colorato, pieno di fantasia”.

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