Forza Italia: il triumvirato Prestigiacomo-Miccichè-Schifani per il rilancio in Sicilia

Forza Italia in Sicilia si riorganizza in vista delle amministrative della prossima primavera. Nel nuovo ufficio politico che affiancherà Gianfranco Miccichè c’è anche Stefania Prestigiacomo insieme a Renato Schifani. Si tratta di due padri nobili del partito degli azzurri nell’Isola. Con loro gli assessori regionali Bernardette Grasso e Marco Falcone, il capogruppo azzurro all’Assemblea Regionale Siciliana, Tommaso Calderone, e dall’europarlamentare Giuseppe Milazzo.
“L’ufficio politico – dice il commissario regionale Gianfranco Miccichè – sta già calendarizzando gli incontri sul territorio, comune per comune, con l’obiettivo di rinnovare profondamente il partito, così come richiesto dal presidente Berlusconi. Partiremo, a giorni, con le nomine dei nuovi coordinatori provinciali e gli incontri preparatori alle candidature e alle alleanze per le amministrative di maggio 2020”.




La Turchia, i curdi: l’appello social del sindaco di Siracusa, “dalla parte della pace”

Con un post che rompe la monotonia di foto e vicende prettamente locali, il sindaco di Siracusa ha rilanciato nel pomeriggio l’hashtag #dallapartedellapace. Anche Francesco Italia si iscrive così alla grande mobilitazione in atto nel Paese contro la guerra mossa dalla Turchia al popolo curdo.
Il primo cittadino cita un editoriale di Lucia Annunziata, apparso su Repubblica e sul Fatto Quotidiano. “Gli ultimi della terra muoiono senza lacrime versate per loro, e senza telecamere a documentarne la fine. Negati i loro diritti a essere protagonisti della comunità degli uomini fino alla fine. L’annullamento di questa identità è l’ennesima forma che prende il massacro nei tempi moderni – annegare non (solo) nel sangue le minoranze, ma negarne tutto fino alle radici, il suolo dove si è nati, le case, le abitudini, la lingua, la religione, per cancellare ogni pietra, fino alla negazione della memoria, l’ultimo pugno di sale romano. Perciò i loro eroi, specialmente se questi eroi sono donne, devono essere assassinate ai bordi di una strada. Perciò i giornalisti che sono testimoni della loro storia devono essere eliminati”.
Poche le iterazioni, tre ore dopo la pubblicazione del post sulla bacheca del sindaco di Siracusa. Pochi anche i commenti dove, comunque, si ripresenta la profonda divisione tra sensibilità opposte con richiami alle recenti vicende migratorie che hanno visto in prima fila proprio Francesco Italia. Come nei giorni caldi della Sea Watch in rada a Siracusa.




Siracusa. Le nuove antenne della Marina a Santa Panagia: “rischio elettrosmog?”

La Marina Militare vuole costruire ed attivare nuove antenne radiotrasmittenti nell’area di Santa Panagia: due in sostituzione delle quattordici attualmente dismesse. Tutto intorno, però, è intanto cresciuta la città e quegli apparati di nuova costruzione verrebbero piazzati quindi in una zona ad elevata densità abitativa.
“Senza volere creare dell’allarmismo, è naturale che ci si interroghi sull’impatto di simili antenne dentro la città, in mezzo alle case”, spiega il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Roberto Trigilio. Proprio su questo tema, ha predisposto una interrogazione diretta al sindaco di Siracusa. “E’ importante che informi la popolazione su eventuali studi o verifiche condotte o al vaglio di Arpa ed Asp, in merito all’installazione di quelle nuove antenne. Così come importante è che, da garante e responsabile della salute dei cittadini, fornisca rassicurazioni sul rischio di elettrosmog con preventive verifiche sugli eventuali effetti di quella installazione”.
Lo scorso luglio, sopralluogo nell’area della Marina Militare di Santa Panagia del presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, accompagnato dai parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra (M5s) e dai deputati regionali Giorgio Pasqua e Stefano Zito (M5s). “Tra qualche settimana potrebbero essere avviati i lavori. Al primo posto deve esserci sempre la tutela e gli interessi dei cittadini. Servono ampie garanzie sull’assenza di rischi e di nemici della salute invisibili”.




Siracusa. “Intitolare a Jano Battaglia la rotatoria di Santa Panagia”, riparte il pressing sul Comune

Intitolare a Jano Battaglia la nuova rotatoria di Santa Panagia o la strada di collegamento con viale Scala Greca. La proposta parte da Vincenzo Vinciullo e Salvo Cavarra. “Battaglia-ricordano- da oltre nove anni, non è più con noi e da tempo è stata avanzata alla Commissione Toponomastica della Città di Siracusa la richiesta di dedicargli una strada, ma è stato superato da tanti che sono deceduti dopo di lui, senza ottenere il giusto riconoscimento per la sua presenza onesta, incisiva, amichevole, seria, capace, competente, al servizio della Città e dei siracusani”. Vinciullo e Cavarra ricordano la figura di Battaglia, “impegnato nello sport senza altri fini se non quelli agonistici e della partecipazione nel puro spirito di Pierre De Coubertin, al servizio dei siracusani più poveri nella gestione e programmazione degli interventi di edilizia popolare ed agevolata, amico sincero e vero, a prescindere dai colori politici. Tutti sappiamo ed è fatto noto che ha lasciato, non solo in città, ma anche a livello provinciale e regionale, una bellissima immagine di sé che merita di essere ricordata a posteri, perché è stato un cittadino esemplare e un siracusano verace e degno della più alta considerazione possibile”.




Siracusa. “Si” del consiglio comunale al Quoziente Familiare per chi ha più figli

Un tavolo tecnico con l’assessorato alla Pubblica istruzione, il recupero e la riqualificazione delle aree destinate a servizi urbani per l’infanzia e pronto soccorso pediatrico. Sono i punti chiave su cui, secondo Carla Trommino, difensore dei diritti del bambino, il Comune dovrebbe concentrare le proprie attenzioni nei prossimi mesi. La relazione del Difensore è stata illustrata durante la seduta di ieri del consiglio consiglio comunale. Prioritarie, secondo l’input lanciato dall’avvocato Trommino, devono essere  tutte le problematiche riguardanti il mondo della scuola, da quelle degli asili nido al dimensionamento scolastico. Trommino  ha illustrato all’Aula il “Piano cittadino per l’infanzia” perchè tutti gli attori che se ne occupano individuino temi che mettano al centro il bambino sotto vari aspetti, dalla sicurezza all’alimentazione, alle tematiche ambientali; dalla non violenza al diritto al gioco e allo sport. Il Difensore ha poi consegnato una delibera contenente lo schema di accordo, sottoscritto tra l’omologo Ufficio presso il Comune di Palermo e quell’Amministrazione, per l’avvio di interlocuzioni con Enti ed associazioni per la realizzazione di eventi promossi dall’Ufficio, che sarà presto collocato all’Urban Center. Slitta l’argomento Casa dell’acqua, sottoposto da Cetty Vinci che chiede informazioni sulle analisi chimiche effettuate sull’acqua alla spina erogata dai distributori. La supposizione era che le ultime risalissero a due anni fa, ma l’assessore Andrea Buccheri ha sostenuto che siano disponibili anche su internet dati recenti. Altra proposta, che ha ottenuto l’ok del consiglio, l’introduzione del quoziente familiare per andare incontro alle necessità economiche delle famiglie con più figli. Si tratta dell’introduzione, nell’ambito dei servizi erogati alla persona, di strumenti di equità e flessibilità che tengano conto del numero di figli e dei carichi familiari, quali ad esempio, il Fattore Famiglia, già applicato in altri Comuni d’Italia”.
L’Aula si è poi occupata delle problematiche riguardanti l’abbattimento delle barriere architettoniche in città. Dopo un breve dibattito, dalla mozione a firma del consigliere Michele Buonomo, che impegnava l’Amministrazione a provvedere all’eliminazione delle barriere architettoniche nell’area tra le vie Algeri, Lazio e Barresi, si è arrivati al richiamo al Peba, lo specifico Piano in materia, che in sede di Triennale delle Opere pubbliche prevede la realizzazione di interventi su tutto il territorio.




Siracusa. Il Consuntivo 2018 ai raggi X in commissione Bilancio: “variazioni dubbie”

La commissione bilancio passa al setaccio il consuntivo 2018. Venerdì torna in aula per ascoltare i revisori legali (ex revisori dei conti) insieme al dirigente ed all’assessore al Bilancio. “Già nella prima seduta abbiamo attestato l’esistenza di variazioni al bilancio dubbie e non corrispondenti al bilancio preventivo”, rivela il presidente della commissione, Salvo Castagnino.
Ai dirigenti dei settori interessati è stata chiesta una relazione che attesti la copertura di spese necessarie e che le stesse sono siano state coperte con anticipazioni di cassa e quindi costi aggiuntivi per l’ente.




Siracusa. Asili nido, Cetty Vinci: “Gravissimo ritardo e meno posti disponibili”

“Gravissimo il ritardo nell’apertura degli asili nido in città”. La consigliera comunale Cetty Vinci interviene sulla vicenda che riguarda le strutture dedicate ai bambini da 0 a 36 mesi, alla luce delle risposte ottenute dopo avere presentato una specifica interrogazione. “Come è noto-ricorda-  le domande di iscrizione agli asili nido, secondo la normativa regionale, scadranno solo il 31 ottobre e non c’è alcun dubbio che il gravissimo ritardo nell’apertura (ancora oggi è incerta la data esatta di inizio) abbia comportato una comprensibile contrazione che il prossimo anno, invece, non avrà motivo di verificarsi.Eppure il numero massimo di bambini che potranno accedere alle strutture comunali rimarrà invariato, proprio mentre il governo nazionale ha annunciato che dal settembre del 2020 gli asili nido saranno gratuiti per pressoché tutte le famiglie”. Vinci giudica “miope e in palese contraddizione con la necessità di contrastare la crisi demografica, la scelta adottata dall’Amministrazionedi ridurre i posti disponibili negli asili.
Peraltro – prosegue la consigliera Vinci – continuo a ritenere che il costo orario del personale non sia in linea col nuovo ccnl di settore, anche alla luce degli adeguamenti salariali già sanciti e in corso di applicazione; lo stesso livello di riferimento considerato nel bando risulterebbe difforme rispetto al ruolo degli educatori professionali.
Il capitolato, oltre spese per pasti, manutenzione, pulizia, igiene, giardinaggio, arredi (che rimarranno alla fine di proprietà del Comune), pone a carico dell’impresa aggiudicataria anche la non indifferente spesa per il coordinatore pedagogico e tutto ciò per un totale di meno di 30 euro mensili a bambino. Altri costi appaiono  inseriti inappropriatamente nel progetto qualitativo, come ad esempio quelle relative alla prestazione di ulteriore personale, all’integrazione oraria e, incredibilmente, financo per rispettare quanto previsto dal regolamento comunale, che stabilisce l’apertura garantita per undici mesi; l’Amministrazione chiede al gestore di assicurare l’undicesimo mese, non contemplato nel bando”.




Siracusa. Centri comunali di raccolta rifiuti: “5 milioni dalla Regione ma il Comune non ha progetti”

Ci sarebbe l’opportunità di accedere a fondi pubblici, mancherebbe, tuttavia, il progetto da proporre. I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Silvia Russoniello e Roberto Trigilio, hanno rivolto una interrogazione all’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Andrea Buccheri, facendo presente una possibilità che palazzo Vermexio potrebbe cogliere, nonostante si tratterebbe di una corsa contro il tempo. “La Regione ha prorogato al 30 ottobre la scadenza del bando per realizzare o ampliare i centri comunali di raccolta dei rifiuti. Vengono messi a disposizione 16 milioni di euro per la costruzione di nuovi impianti e 5 milioni per migliorare gli esistenti-spiegano i due pentastellati-  Alla luce della emergenza rifiuti che Siracusa sta attraversando, riteniamo si tratti di una occasione da non perdere per la realizzazione di un terzo centro di raccolta, come era stato inizialmente pensato con il punto di Cassibile mai reso operativo.Purtroppo, però, davanti a ghiotte occasioni come questa, il Comune di Siracusa tende a rimanere alla finestra. Mancano i progettisti in pianta organica ed il continuo ricorso a professionisti esterni rende antieconomico partecipare ai bandi. Un problema serio per il quale chiediamo all’assessore al personale come intenda procedere per colmare la lacuna che, con il ricorso a professionisti esterni, lascia purtroppo aperta la porta ad una discrezionalità che non sempre una amministrazione pubblica può permettersi, per trasparenza. Non solo – concludono Russoniello e Trigilio – l’impreparazione che l’assenza di simili figure determina nella partecipazione ai bandi, zavorra quella che resta l’unica vera voce a cui attingere per investimenti”.




Ripartizione Ex Province, Ficara e Zito: “Grasso venga a spiegare perchè a Siracusa le briciole”

“L’assessore regionale alle Autonomie Locali venga a spiegare di persona ai lavoratori della ex provincia perché non potranno essere pagati i loro stipendi”. I deputati nazionale e regionale del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara e Stefano Zito replicano così all’assessore Grasso sulle polemiche scaturite dalla ripartizione dei 28 milioni di euro spettanti alle province in difficoltà finanziaria.
“L’assessore Grasso spieghi – proseguono i due esponenti del M5S  – anche perché si dovrebbe ricorrere a un’ulteriore legge speciale per il Libero Consorzio di Siracusa e come dovrebbe fare Siracusa a utilizzare i fondi per gli investimenti, che sono vincolati proprio a quell’uso, per pagare gli stipendi”. Ficara e Zito spiegano ancora che quei fondi “non si possono utilizzare a discrezione del libero consorzio. Sembra davvero curioso come suggerisca tale soluzione. Così come ci sembra strano -osservano – che la maggior parte dei fondi siano andati a Messina. Guarda caso, proprio la città dell’assessore Grasso”. Poi una serie di interrogativi. “Gli 11 milioni al comune Catania? Non dovevano servire solo ai liberi Consorzi e alle città metropolitane?”. Ficara e Zito si chiedono perchè  “cittadini siracusani che pagano le tasse perché non dovrebbero avere stipendi, scuole sicure dove far andare i figli o strade decenti da percorrere”. Le loro supposizioni non sono, ad ogni modo, convincenti per i due rappresentanti del Movimento 5 Stelle- ” Forse solo perché già in passato il libero consorzio ha ricevuto altri aiuti? E di chi è la colpa del fallimento della provincia? Della politica che l’ha amministrata o dei lavoratori e dei cittadini siracusani?”- le osservazioni dei portavoce pentastellati, che chiamano al raccolta gli altri deputati regionali siracusani Rossana Cannata e Pippo Gennuso.”Dovrebbero alzare un polverone per l’ingiustizia che paga Siracusa- tuonano – Facciano sentire anche loro la propria opinione a difesa della ex provincia”




Siracusa vuole diventare una “green city”: alberi e foreste urbane per il clima

L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo decreto sul clima costituisce il primo atto del cosiddetto “Green new deal”. Grazie ad esso un cospicuo fondo sarà destinato alla piantumazione e al reimpianto degli alberi e alla creazione di foreste urbane e periurbane. E Siracusa è già pronta ad operare, su questo fronte. Lo assicura il sindaco, Francesco Italia. “La sostenibilità si ottiene attraverso gesti concreti e quotidiani. La piantumazione del Bosco delle troiane, frutto della sinergia tra Inda, Comune, Regione, associazioni, scuole e cittadini ne è un esempio concreto. Ecco perché l’intuizione condivisa con il Soprintendente dell’Inda, Calbi, e con Stefano Boeri assume adesso un significato ancora più pregnante. Studi specifici- dice ancora il sindaco- hanno confermato come la messa in rete di infrastrutture verdi inneschi effetti positivi sul territorio e sulla qualità della vita dei cittadini. Ma la loro efficacia dipende dall’essere parte integrante di un network di aree in grado di fornire servizi aggiuntivi rispetto ad una semplice area a verde”.
Anche l’assessore Giusy Genovesi sposa l’idea di Siracusa green city. E ricordando i primi passi mossi sin dallo scorso anno, individua come obiettivo finale “la costruzione di una comunità di buone pratiche a favore della riforestazione urbana della città, la pianificazione e proposizione di regole ed azioni per una migliore qualità della vita”.
A giugno, peraltro, il Comune ha aderito alla “Dichiarazione di Milano per l’adattamento climatico della green city”, programma che impegna le Amministrazioni a mettere in atto politiche che contribuiscano a limitare i cambiamenti climatici dovuti all’effetto serra: Siracusa è stata tra le prime in Italia ad adottare questo provvedimento. L’adesione ha comportato una dichiarazione simbolica di “stato di emergenza climatica ambientale”, dalla quale scaturirà una serie di atti per arrivare a ridurre entro il 2030, anche a Siracusa, le emissioni di gas serra che sono la causa principale dei cambiamenti climatici.
Conclude l’assessore Genovesi: “Miglioramento della qualità della vita dei cittadini, lotta ai cambiamenti climatici, sussidiarietà orizzontale, ovvero partecipazione dei cittadini alle attività di pubblico interesse: sono i capisaldi di un progetto complessivo che ci permetterà di pianificare e realizzare, anche attraverso linee di finanziamento che sicuramente saranno previste, uno specifico programma di riforestazione. La nostra è una scelta che guarda al futuro e soprattutto alle nuove generazioni. Non a caso uno degli input a prendere questa decisione è giunto proprio dal gruppo di giovani siracusani che da mesi ormai si impegna in iniziative a difesa dell’ambiente”.