Nuovo ospedale, il sindaco replica al centrodestra: “posizione desolante”

Non si fa attendere la replica del sindaco, Francesco Italia, dopo l’attacco del centrodestra sul nuovo ospedale. “Un centrodestra locale ormai annichilito, tenuto in vita a livello nazionale solo dalle posizioni
estreme di Salvini e, a Siracusa, da una desolante trazione vinciulliana, ricorre ad ogni mezzo, pur di dare in pasto alla stampa l’ennesima inutile polemica. Ma, è ormai chiaro a tutti, visibilità non fa rima con credibilità. La vicenda del nuovo ospedale ne è l’ultima dimostrazione”, dice Italia.
“Mentre io incontravo più volte, da oltre un anno, a Palermo e a Catania, il
presidente della Regione, Nello Musumeci e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza: e mentre a Roma i deputati del Movimento Cinque Stelle incontravano il ministro Grillo, i soliti noti, proprio
come i capponi di Renzo, litigavano sull’area in cui costruire il nuovo ospedale sulla quale, chissà
perché, non riuscivano proprio a mettersi d’accordo. Volevo tenere una posizione pacata sulla vicenda, alla luce dell’importante risultato ottenuto. Sarebbe stato per me fn troppo facile ricordare i nomi di chi, del nuovo nosocomio, parla senza concludere nulla da quasi vent’anni, sin dai tempi del famoso 61 a zero, gli anni in cui il
centrodestra in Italia, in Sicilia e a Siracusa spadroneggiava. Anni di annunci, attese, proclami, promesse sul nuovo ospedale che solo grazie alla serietà e alla determinazione del presidente Musumeci e dell’assessore Razza vedranno, finalmente, la luce”, puntualizza il sindaco.
“Sarebbe stato come fare un goal a porta vuota ricordarlo, anche perché i siracusani conoscono fn troppo bene i nomi di questi emeriti professionisti della politica del nulla. Ecco, oggi quei nomi appaiono tutti insieme appassionatamente sotto ad un nuovo
comunicato stampa. E hanno fatto molto bene a ricordarceli perché, anche se i siracusani sanno fin troppo bene chi sono, non è mai inutile ricordarci cosa hanno rappresentato e quale tipo di politica incarnano”.




Nuovo ospedale. Forza Italia tende la mano al sindaco ma solo in Consiglio comunale

“Il sindaco Italia sul tema ospedale avrà la massima collaborazione dal gruppo consiliare di Forza Italia”. Con questa parole, il capogruppo azzurro Ferdinando Messina fa comprendere come la strada per avviare finalmente l’iter di costruzione del nuovo ospedale di Siracusa potrebbe finalmente essere in discesa. Niente trappole, ottenuta la certezza del Dea di II livello e dei 420 posti letto, la scelta dell’area su cui costruirlo diventa davvero materia per tecnici e non più di scontro politico.
Lo stesso primo cittadino, in fondo, ha chiaramente detto che adesso ci sono “presupposti nuovi” per sbloccare la ventennale impasse. L’area della Pizzuta va verso l’ennesima bocciatura, a vantaggio di altri terreni più vicini alle grande arterie di comunicazione. “Bisogna offrire alla città messaggi positivi su temi che non possono avere colore politico”, dice ancora Messina.
Sempre dal centrodestra, con una nota congiunta viene dato atto all’assessore Ruggero Razza, “col quale pure ci siamo confrontati aspramente nei mesi scorsi”, di aver rispettato gli impegni assunti. “Oggi raccogliamo quindi, con orgoglio, i frutti di una protesta civile e di una rivendicazione politica, in cui siamo stati sostanzialmente soli, noi del centrodestra, con il resto della politica provinciale che è rimasta alla finestra quando non, per voce di qualche notabile, ha commentato con sufficienza la nostra iniziativa”, scrivono Stefania Prestigiacomo, Vincenzo Vinciullo, Ezechia Paolo Reale, Gianluca Scrofani, Leandro Impelluso e Peppe Romano.
Ma se Ferdinando Messina apre alla collaborazione con il sindaco, gli esponenti di primo piano del centrodestra siracusano bacchettano il primo cittadino. “Non ha fatto niente, come se l’ospedale non fosse quello della città che governa invano. Sulla questione dell’area il Consiglio Comunale non è stato messo in condizione di decidere per mancanza di una indicazione, quale che fosse, da parte dell’amministrazione comunale. Ancora oggi, dopo mesi e decine di articoli sui giornali, non sappiamo cosa pensa l’amministrazione delle aree proposte dalla Asp, né è dato sapere quando avremo notizie in merito. A questo punto forse conviene che Italia continui a disinteressarsene e che, visto che un DEA di II livello è una struttura decisamente sovracomunale, sia la Regione a decidere dove realizzare l’Ospedale, sostituendosi con i poteri che la legge le attribuisce in casi come questo, ad una giunta comunale incapace di intendere e soprattutto di volere”.




Siracusa. “Fuori le relazioni”, attivata procedura di verifica del rispetto degli emendamenti

I consiglieri comunali Salvo Castagnino e Fabio Alota hanno attivato la procedura di verifica del rispetto degli impegni di bilancio derivanti dagli emendamenti approvati in aula. In particolare su quelli presentati dal gruppo di Siracusa Protagonista di cui sono parte integrante insieme al collega Mauro Basile.
“L’iter seguirà in una prima fase la verifica finanziaria di impegno e successivamente la verifica del settore competente al fine di garantire gli interventi finalizzati a dare risposte nell’intero territorio”, dicono Castagnino e Alota. “Non vogliamo che vengano dimenticatele zone poco curate da sempre come Cassibile, Mazzarona, Belvedere, le zone dell’isola e le zone balneari. I dirigenti dovranno presentarci le relazioni che verificheremo e sulle quali vigileremo”.




Siracusa. Buste non sigillate e altri elementi: amministrative 2018, nuovo materiale per il Tar

Diventa più corposo il faldone del ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale al Tar di Catania e relativo ai risultati delle elezioni amministrative del 2018. Sono stai infatti prodotti dall’avvocato Antonio Catalioto motivi aggiuntivi. Prendono peraltro spunto anche da quanto messo nero su bianco al termine della verifica disposta dagli stessi giudici amministrativi ed eseguita in Prefettura nei mesi scorsi.
All’attenzione del collegio, che dovrà pronunciarsi il 7 novembre prossimo, viene così portato – tra i motivi aggiuntivi – il dato della non coincidenza delle schede: in 7 sezioni, tra consegnate e verificate, mancherebbero complessivamente 43 schede. In altre quattro sezioni – si legge nel testo presentato al Tar dall’avvocato Catalioto – vi sarebbero 29 schede in più.
Ci sarebbe poi da valutare, dal punto di vista di Reale, anche la carenza di alcuni dati e la conseguente difficoltà di verifica: sezioni in cui manca l’indicazione del numero dei votanti, altre dove non vi sarebbe corrispondenza tra votanti e schede scrutinate conteggiate o tra elettori iscritti e schede conteggiate.
E poi la condizione delle “buste”, i plichi contenenti le schede con i voti validi e quelle autenticate e non utilizzate e le buste con schede non autenticate. Come accertato dal verificatore, in trenta sezioni risultano prive dei sigilli e delle firme sui lembi di chiusura. “Spesso le stesse buste risultano squarciate in modo tale da consentire il prelievo diretto delle schede. (…) Tale dato, riscontrabile in ogni singolo verbale di verifica, non è stato evidenziato nella relazione finale”, si legge nell’integrazione del ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale.
Elementi aggiuntivi che, nella versione del legale, finirebbero per confermare “diffuse e sistematiche irregolarità nelle operazioni elettorali” tali da inficiare la trasparenza del risultato finale perchè “gravemente compromessa, in quanto si ha una complessiva inattendibilità dell’esercizio del voto e dello scrutinio”. Motivi per cui si torna a chiedere al Tar l’annullamento delle operazioni elettorali.




Floridia. Lunedì in aula la mozione di sfiducia al sindaco, polemiche per l’orario scelto

Ore calde per la politica floridiana. Lunedì pomeriggio, alle 15.30, il Consiglio comunale è chiamato ad esprimersi sulla mozione di sfiducia al sindaco, Giovanni Limoli. Polemiche sul’orario scelta per la convocazione dell’assise, con accuse dirette al presidente del Consiglio comunale, Antonio Caccamo. “Non sono mai venuto meno al mio ruolo di imparzialità. Ho convocato il Consiglio alle 15.30 perchè ritengo doverosa la presenza del primo cittadino. In altro orario non poteva per impegni precedentemente assunti. Questo non è il tempo dell’odio politico. Dobbiamo preservare i conti dell’ente approvando il bilancio specie in vista della delibera della Corte dei Conti ed evitare il dissesto comunale”.




Trasporti studenti pendolari, Cafeo: “Ast potenzierà il servizio, più bus da fine mese”

Più autobus per il trasporto degli studenti pendolari in provincia di Siracusa. Dalla seconda metà di ottobre, Ast potenzierà il servizio con ulteriori mezzi. Lo ha confermato il presidente dell’Azienda Siciliana Trasporti, Gaetano Tafuri, in risposta ad una precisa richiesta del deputato regionale Giovanni Cafeo.
“A seguito del confronto , il presidente Tafuri mi ha assicurato un incremento dei mezzi già dalla fine del mese di ottobre, destinati ai Comuni che hanno regolarmente attivato il servizio di abbonamento per gli studenti”.




Siracusa. Camposcuola: si a tutti gli sport Coni, emendamento Castagnino-Alota

Al camposcuola di Siracusa potranno essere praticate tutte le discipline sportive riconosciute dal Coni. Lo permettono gli emendamenti presentati dai consiglieri comunali Castagnino ed Alota. “Dopo aver studiato il regolamento ed aver rilevato delle imperfezioni, che limitavano l’utilizzo della struttura solo ad alcune Federazioni – spiegano i due esponenti di Siracusa Protagonista – abbiamo prodotto degli emendamenti che consentiranno di dare accesso, in orari più elastici, a tutti gli sportivi. Emendamenti che hanno modificato anche le proposte della commissione che andavano migliorate. Il campo di calcio non sarà più vincolato ad un singolo sport ma a tutte le attività compatibili con la struttura. Adesso l’ultimo passo, garantire una manutenzione straordinaria che rilanci l’intera struttura portandola ad essere di alto livello”.




Siracusa. Affaire Fontana, Russoniello e Trigilio (M5S): “Verifiche sui suoi incarichi professionali”

“Anziché vedere nemici e congiure dove non ci sono, il sindaco di Siracusa meglio avrebbe fatto a rispondere alla vera domanda di fondo nella ingarbugliata vicenda della nomina dell’assessore Maura Fontana”. Così i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Silvia Russoniello e Roberto Trigilio commentano la presa di posizione del primo cittadino, Francesco Italia sull’affaire Fontana. “Non lo ha fatto sua sponte, pertanto lo interroghiamo noi sul punto-proseguono i due consiglieri- il Comune di Siracusa vuole mantenere il piano paesaggistico o apre alle modifiche? In breve, il paesaggio è un valore che il comune di Siracusa intende tutelare?.  Comprendiamo che non possa fare a meno di difendere una scelta che ha avallato, ovvero la nomina all’Urbanistica di Maura Fontana. Ma non giochi a far finta di non capire. Sarà anche vero che il ricorso al Tar da cui nasce la presunzione di incompatibilità venne presentato dalla Fontana contro la Soprintendenza e la Regione. Però è anche presentato “nei confronti del Comune di Siracusa”. Vale a dire che l’attuale assessore all’Urbanistica riteneva allora (e forse anche oggi?) corretto agire anche nei confronti del Comune di Siracusa. Se tutta la vicenda si riassume, come fa il sindaco, nel mancato uso dell’allocuzione “contro il Comune di Siracusa”, allora si sta solo sottovalutando l’intelligenza delle persone”. Russoniello e Trigilio chiedono, inoltre, la verifica di alcuni aspetti legati all’attività di libera professionista di Fontata, appurando se “rivesta altri incarichi che possano essere incompatibili con la sua posizione alla guida dell’Urbanistica. Non è un settore come un altro, da lì passa lo sviluppo e il futuro di Siracusa. Permettere con tanta nonchalance che ombre si allunghino su di una attività vitale per il comune, rasenta il limite della irresponsabilità politica”, concludono Silvia Russoniello e Roberto Trigilio.




Siracusa. Il sindaco a difesa di Maura Fontana: “polemica montata ad arte”

“La presunta incompatibilità dell’assessore Maura Fontana è solo il contenuto di una polemica priva di fondamento giuridico e montata ad arte da chi usa il sospetto come arma politica”. Lo dice con forza il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che interviene a difesa dell’esponente della giunta cittadina, insediatasi lo scorso 16 settembre. “Ho apprezzato la decisione dell’assessore di rinunciare al ricorso per meri motivi di opportunità legati alla rubrica (Urbanistica, ndr) che le ho assegnato, pur non avendo l’obbligo giuridico di farlo, e per eliminare ogni elemento di strumentalizzazione politica”.
Per il sindaco le polemiche sarebbero solo frutto di “malevoli interpretazioni” perchè “non c’era incompatibilità neppure prima. Maura Fontana aveva presentato un ricorso innanzi al Tar avverso provvedimenti della Soprintendenza e dell’assessorato regionale ai Beni culturali ed ambientali e non aveva impugnato alcun atto del Comune. Questi sono i fatti. Chiunque sostenga il contrario ha interesse a creare un casus belli che non esiste”.




Siracusa. Incompatibilità o inconferibilità, forse decadenza: caos nomina Fontana

Potrebbe non bastare l’annunciata rinuncia al ricorso presentato al Tar nel 2018 per evitare l’uscita dalla giunta dell’assessore Maura Fontana. Anzi, secondo una rigida interpretazione, in giunta oggi non ci sarebbe neanche più un assessore all’Urbanistica. E questo perché trascorsi i dieci giorni concessi dalla normativa per “sanare” la posizione di incompatibilità dopo l’insediamento, si decadrebbe dalla carica. E dal 16 settembre ad oggi quel termine è ampiamente scaduto.
Ma secondo alcune letture a Maura Fontana sarebbe stata addirittura inconferibile la carica, al momento della chiamata in giunta. Materia per giuristi. Le norme si sovrappongono e tra legge statale e legge regionale i passaggi si complicano. Per l’amministrazione comunale è comunque una bella grana.
Da Palazzo Vermexio filtra una certa fiducia, nonostante tutto. Ci sarebbe una giurisprudenza più elastica sui termini, poi non così perentori. Ma il caso politico è servito, con tutto il contorno di imbarazzi vari ed assortiti. Senza considerare che nella formula di giuramento siglata al momento dell’insediamento, ogni assessore dichiara l’assenza di motivi di incompatibilità.
La coda di interrogativi è lunga: sono validi gli atti di giunta siglati anche dalla Fontana? Sono validi gli atti e i provvedimemti emanati dall’assessore Fontana? La Fontana è ancora assessore all’Urbanistica?
Trovare le risposte esatte non è semplice per lo stesso Palazzo Vermexio. Riunioni e consultazioni telefoniche avviate dalla serata di domenica scorsa non hanno ancora chiarito tutti i dubbi. Si attende il rientro a Siracusa del segretario generale per capire il da farsi, in un paradossale clima da fermi tutti che rischia di paralizzare una settimana intera della macchina amministrativa.
Quale è la “colpa” di Maura Fontana, nominata assessore con delega all’Urbanistica? Negli anni scorsi ha presentato, da cittadina, ricorso al Tar di Catania contro la Soprintendenza e nei confronti del Comune di Siracusa per l’annullamento del Piano Paesaggistico e, prima, osservazioni contrarie all’istituzione della riserva della Pillirina.
E’ una storia che parte da lontano, dal 2011, quando presentò una variante – per utilizzo a fini turistici – al progetto di realizzazione di quattro unità residenziali in contrada Massoliveri. L’intervenuta adozione del Piano Paesaggistico apportò sull’area il livello di tutela 3 e pertanto da quel momento, per gli uffici pubblici, andava rivista la concessione precedentemente rilasciata.
Posizione non condivisa da Maura Fontana che – legittimamente – presenta prima delle osservazioni (respinte dall’Osservatorio Regionale, ndr) e poi nel 2018 ricorso al Tar.
Ora però l’articolo 10, comma 4 della legge n.31/86 stabilisce che tra le cause di incompatibilità dei pubblici amministratori (tra cui anche gli assessori comunali) figura l’avere “lite pendente, in quanto parte in un procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con la Provincia o il Comune”.
Ed a voler allargare la questione, il quesito potrebbe non riguardare strettamente solo l’incompatibilità dell’assessore Fontana ma allargarsi sino a toccare la delicata questione del Prg e della Siracusa del futuro (che passano dal suo assessorato, ndr): vale ancora come caposaldo il “cemento zero” promesso in campagna elettorale o si apre alla revisione dei vincoli paesaggistici?
Anche questo de busillis, capirete, diventa interessante all’interni stesso della maggioranza. E pericolosamente sdrucciolevole per i protagonisti, diretti ed indiretti.