Siracusa. Trigilio: “Grottasanta e Mazzarrona dimenticate, dov’è la Guardia Medica?”

“Grottasanta e Mazzarona non esistono solo in campagna elettorale. Ho come l’impressione che l’amministrazione si sia dimenticata di un pezzo importante della città. E allora, per rinfrescarle la memoria, abbiamo presentato una proposta di mozione per l’apertura di una Guardia Medica nel quartiere”.
Il consigliere comunale Roberto Trigilio (M5s), insieme alla collega Silvia Russoniello, porta il tema in aula. “In via Barresi ci sono immobili comunali liberi, non sfruttati, comodi da destinare all’importante servizio sanitario di continuità assistenziale. C’era anche stata negli anni scorsi una conferenza stampa con tanto di consegna delle chiavi da parte del sindaco Garozzo all’Asp di Siracusa. Ma della guardia medica ancora nessuna traccia. Nel silenzio di tutti i soggetti deputati, torniamo noi ad alzare la voce: Grottasanta e Mazzarrona meritano quel servizio, non sono aree di serie B da tenere in considerazione solo come bacino di voti. Il Comune deve farsi sentire con l’Asp e garantire l’importante servizio sanitario. Questo chiediamo con la nostra proposta di mozione”, dice ancora Trigilio.




Siracusa. Nulla di fatto in consiglio comunale sul nuovo regolamento del “Di Natale”

E’ slittata a questa sera, in seconda convocazione e sempre alle 18.30, la seduta del Consiglio comunale convocata in aggiornamento.
L’Aula è chiamata a votare i rimanenti emendamenti ed testo finale del nuovo “Regolamento d’uso del campo scuola Pippo Di Natale” che sostituisce quello precedente del 2014.
All’ordine del giorno anche la relazione del “Difensore dei diritti del bambino”; una richiesta urgente del consigliere Zappalà sulla relazione del Sindaco; due odg a firma Castagnino ( sui disservizi all’interno della Ztl ) e Vinci ( su tematiche di politiche sociale); una mozione a firma Buonomo per l’eliminazione delle barriere architettoniche lungo alcune strade cittadine; ed infine due interpellanze: la prima di Ficara sul tratto della SS 115 nei pressi di Cassibile, e la seconda di Vinci sulle “Case dell’acqua”.




Siracusa. Nasce il gruppo consiliare di Italia Viva, Garozzo: “non saremo un taxi”

Si costituisce a Siracusa il gruppo consiliare di Italia Viva, il movimento politico creato da Matteo Renzi. E’ il primo capoluogo siciliano in cui debutta il nuovo soggetto politico. A farne parte sono Antonino Trimarchi, Laura Spataro ed Enzo Pantano. “La costituzione della nuova formazione politica non altererà gli equilibri politici nell’amministrazione comunale di Siracusa – garantisce l’ex primo cittadino Giancarlo Garozzo – unico caposaldo ‘renziano’ in provincia di Siracusa”.
“Per nostra formazione culturale e politica ci riconosciamo nello schieramento di Matteo Renzi e andremo a ricoprire il ruolo di moderati in Consiglio. Gli estremismi non ci sono mai piaciuti”, spiegano i tre consiglieri. “Condividiamo in pieno il programma del ministro alla Famiglia, Elena Bonetti, quando chiede al governo Conte di avere gli asili nido gratis e l’assegno unico per i figli. Anche noi siamo per uno ius culturae. Non possiamo condividere il decreto Pillon, un testo ideologico, perché per le persone fragili serve rispetto”.
Giancarlo Garozzo sottolinea che Italia Viva a Siracusa e nei Comuni della provincia non sarà un taxi. “A bordo saliranno soltanto le persone perbene, così come lo sono i tre consiglieri comunali. Da noi non ci sarà spazio per affaristi della politica e saltinbanchi. Lavoriamo per un futuro migliore dei nostri figli e delle comunità”.
Capogruppo di Italia Viva al Comune di Siracusa sarà Laura Spataro.




Siracusa. Divisioni a Cinquestelle: accuse, repliche e pizzicate al vetriolo

E’ oramai un botta e risposta a distanza la diatriba tutta interna al Movimento 5 Stelle di Siracusa. Dopo la nota
con cui il MeetUp Siracusa ha “disconosciuto” l’operato dei consiglieri comunali Francesco Burgio, Chiara Ficara e Moena Scala non tarda ad arrivare la replica dei tre.
Burgio, Ficara e Scala derubricano a “surreali sciocchezze” e “falsità che infangano chi le scrive” le accuse e le contestazioni mosse loro da un meetup – i movimenti di base dei cinquestelle – che hanno lasciato autonomamente e per loro scelta otto mesi fa.
Ma Burgio, Ficara e Scala non giocano solo in difesa e passano anche al contrattacco. E prendono di petto i “colleghi” Russoniello e Trigilio. “Nel Movimento Cinquestelle ci sono regole precise che vanno rispettate. Una, importantissima, è che prima di candidarsi è necessario presentare il certificato dei carichi pendenti pulito. Noi lo abbiamo fatto regolarmente, mentre non lo ha fatto con oggettiva evidenza documentale il consigliere Roberto Trigilio. È una violazione grave”. Ma proprio quest’ultimo mostra sui social una mail del maggio 2018 che comproverebbe invece l’invio di documenti ed integrazioni allo staff del M5s che valuta le candidature ed era stato informato del carico pendente. “Di fronte alle falsità, sorrido sereno”, scrive sulla sua pagina Facebook.
“Ci accusano di mancare scientemente il numero legale in Consiglio comunale e che questo sarebbe contrario ai principi del M5S”, aggiungono ancora Burgio, Scala e Ficara. “Anche questa accusa è infondata e ridicola, una diffamazione rispetto alla quale ci riserviamo di adire le vie legali, ancor più grave perché viene da esponenti del M5S che buttano così fango su altri consiglieri del M5S, raccontando una totale menzogna. Anche qui chiediamo prove: come e quando e quante volte si sarebbe scientemente agito così?”. Semmai, spiegano i tre, sarebbe da prendere in considerazione il volume di assenze di Russoniello e Trigilio. “Il consigliere Roberto Trigilio vanta il più alto numero di assenze tra tutti noi consiglieri, sia al cCnsiglio comunale che alle tre commissioni in cui è membro. Sono dati incontrovertibili tanto quanto le nostre altissime presenze ai consigli ed alle commissioni.
Chi è che non rispetta il mandato e i valori del M5S? Un consigliere ha il dovere di presenziare a sedute e commissioni, e un consigliere del M5S trasforma questo dovere in missione: chi non lo fa tradisce il patto con gli elettori, poche chiacchiere. Siamo riusciti a far ottenere due presenze in più per il M5S in commissione, presenze che sono andate ai consiglieri Russoniello e Trigilio i quali purtroppo non hanno onorato questa opportunità distinguendosi per le numerose assenze, spia di un menefreghismo che non onora né il Movimento, né il ruolo di consigliere”.
E non è ancora finita. Perchè i tre ne approfittano dell’occasione anche per chiarire di non aver votato contro i bilanci 2017 e 2018 mentre “sull’aumento del costo dei loculi proprio Trigilio e Russoniello hanno fomentato un clima d’odio nei cittadini, accusandoci di essere la stampella di Italia o di aver votato l’aumento delle tariffe. Questo è completamente falso. Il provvedimento in questione non ha mai riguardato l’aumento delle tariffe sui loculi. Aumento che noi, da bravi portavoce dei cittadini siracusani, mai avremmo accettato e mai accetteremo. Il provvedimento in oggetto era semplicemente inutile, non aveva conseguenze dirette di nessun tipo, e votare come hanno votato i consiglieri Trigilio e Russoniello non avrebbe comportato alcuna variazione sulle tariffe dei loculi, così come il voto da noi espresso non ha comportato nessun aumento della tariffa sui loculi”.
Clima sempre più pesante all’interno del Movimento 5 Stelle siracusano, con il velato richiamo ai probiviri da una o dall’altra anima pentastellata aretuesa. “Forse qui qualcuno crede che il Movimento sia il proprio club privato e mal sopporta chi si è messo a disposizione di una causa nobile con entusiasmo e onestà ed oggi sta dedicando al Movimento la propria esistenza, portando nuovi cittadini, più voti e maggiore peso politico ad una forza che nel progetto originario di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio doveva e deve proprio aprirsi alla società civile e pensare esclusivamente al bene dei cittadini, non alle proprie miserabili carriere”, l’epilogo ad effetto che Francesco Burgio, Chiara Ficara e Moena Scala piazzano in chiusura della lunga nota.




Siracusa. Un direttore tecnico-sportivo per il camposcuola, novità nel nuovo Regolamento

Il Consiglio comunale di Siracusa tornerà a riunirsi lunedì 30 settembre alle 18.30. A proporre di aggiornare i lavori a quella data è stato il consigliere Ricupero dopo che l’aula aveva incardinato il nuovo Regolamento sull’utilizzo del Campo scuola “Pippo Di Natale”, approvando i primi 4 articoli.
In apertura di seduta il sindaco, Francesco Italia, ha presentato i tre nuovi assessori e comunicato le relative deleghe.
L’avvio dell’iter per l’approvazione del nuovo Regolamento sull’utilizzo del Campo scuola “Pippo Di Natale”, è stato preceduto da un lungo dibattito scaturito a seguito di una pregiudiziale sulla trattabilità dell’atto presentata da Salvatore Castagnino. Lo stesso consigliere e Franco Zappalà hanno successivamente sollevato dubbi sulla correttezza dell’iter amministrativo seguito, con particolare riferimento al mancato coinvolgimento del Coni e delle diverse Federazioni presenti in città nella predisposizione del Regolamento.
Superata questa fase è toccato al presidente della IV Commissione, Ferdinando Messina, introdurre il contenuto del nuovo “Regolamento” che sostituisce quello precedente del 2014. Struttura in comproprietà con il Libero Consorzio, il “Campo Scuola” viene gestito direttamente dal Comune ed è aperto alla fruizione degli Istituti scolastici della provincia nonchè alle società ed associazioni sportive presenti sul territorio. Dopo la recente omologazione dell’impianto da parte della Fidal e gli interventi sulla struttura, si è messo mano al nuovo Regolamento che ha anche tenuto conto delle proposte e delle integrazioni che sono venute dalle società sportive che utilizzano l’impianto.
Rispetto al testo giunto in Aula, il Consiglio ha approvato emendamenti migliorativi della IV Commissione, illustrati dal consiglieri Bonafede, e di Castagnino.
La modifica più importante riguarda la figura del Direttore tecnico sportivo che sarà scelto dopo una selezione pubblica tra i “Maestri dello Sport” , laureati in Scienze motorie, o diplomati Isef. Avrà un incarico di consulenza gratuita la cui durata sarà legata al mandato del Sindaco. Il Direttore affiancherà il dirigente del settore Politiche sportive in ordine alla conduzione tecnica della struttura ed esprimerà il proprio nulla osta in ordine alla concessione degli spazi. Dovrà infine trasmettere 3 volte l’anno una relazione sullo stato di conservazione della struttura, indicando gli eventuali interventi da attuare.




Siracusa. “Pippo Ansaldi è ineleggibile” : il Tribunale conferma la scelta del consiglio comunale

Il Tribunale di Siracusa ha confermato la decadenza dal ruolo di consigliere comunale di Pippo Ansaldi. L’ordinanza è stata emessa in ordine al ricorso presentato contro la delibera del consiglio comunale del 7 agosto scorso. “Lealtà e Condivisione” commenta la decisione assunta dal tribunale attraverso le parole del presidente Ezio Guglielmo. “L’ordinanza- premette Guglielmo- va, come tutti i pronunciamenti giudiziari, rispettata, anche quando, come nel caso in esame, non convince”.Il provvedimento sarà impugnato , “per consentire una ulteriore e più approfondita disamina”. Ma il gruppo fa anche delle valutazioni politiche. “Il consiglio comunale -prosegue il presidente di Lealtà e Condivisinoe- è stato privato dell’apporto di una persona che gode di diffusa stima per l’impegno generosamente e disinteressatamente profuso per decenni con riconosciuta competenza su ampie tematiche di interesse cittadino, a cominciare da quelle ambientali. Ci auguriamo, nell’interesse della nostra comunità, che questo contributo non venga meno, quale che sia l’ambito, istituzionale o meno, nel quale sarà possibile espletarlo”.




Efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, contributi per i Comuni

Il Comune di Siracusa può accedere ad un contributo pari a 210.000 euro per realizzare progetti di investimento nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile, in attuazione del DL Crescita approvato dal Parlamento lo scorso giugno. “Sono ammessi a contributo servizi e iniziative per ciclomobilità e pedonalità, quali ad esempio il pedibus e i servizi di sharing. E poi anche interventi di efficientamento dell’illuminazione pubblica, risparmio energetico degli edifici pubblici, installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e sviluppo territoriale sostenibile tra cui mobilità sostenibile, adeguamento e messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, abbattimento delle barriere architettoniche”, illustra presentando la misura, il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s).
“Ma è una buona occasione di investimento anche per tutti gli altri Comuni della provincia di Siracusa che, in base al numero di abitanti, possono accedere al contributo. Si va dai 50.000 euro per i centri con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti (Portopalo, Ferla, Buscemi, Buccheri, Cassaro), ai 70.000 euro per i Comuni fino a 20.000 abitanti (Canicattini, Solarino, Sortino, Palazzolo, Priolo, Francofonte, Melilli, Carlentini), 130.000 fino a 50.000 abitanti (Augusta, Avola, Noto, Floridia, Lentini, Rosolini, Pachino) e 170.000 per quelli con popolazione fino a 100.000 mila abitanti”.
L’erogazione del contributo avviene in due quote: la prima, pari al 50% del contributo totale assegnato, subito dopo la verifica da parte del Ministero del rispetto del termine di inizio lavori, che è appunto il 31 Ottobre 2019; la seconda, a saldo, solo a seguito del collaudo dell’intervento realizzato.
“Mi auguro che tutti i Comuni sappiano cogliere questa importante opportunità per iniziare a dare un segno tangibile di sostenibilità alle nostre comunità”, l’auspicio espresso da Paolo Ficara che vale come implicito invito alle amministrazioni comunali interessate.




Siracusa. Movimento 5 Stelle, rischio scisma: la base “disconosce” Burgio, Ficara e Scala

La frattura politica era evidente all’interno del Movimento 5 Stelle di Siracusa. Adesso però diventa evidente anche a livello di elettorato. Uno scisma o quasi, con la presa di distanza della base. Il Meetup Siracusa, ovvero gli attivisti da cui è poi nato in città il M5s, sconfessa l’operato dei consiglieri comunali Francesco Burgio, Chiara Ficara e Moena Scala. I sorrisi del primo giorno a Palazzo Vermexio dei cinque rappresentanti pentastellati sono definitivamente consegnati alla storia.
L’elenco delle “accuse” mosse dal Meet Up è dettagliato. “Il Meetup Siracusa non si riconosce nell’operato di chi, scientemente, durante le votazioni in Consiglio comunale fa cadere il numero legale alzandosi e uscendo dall’aula. Questo atteggiamento è eticamente contrario a quelli che sono i principi che devono ispirare l’operato di un portavoce a cinquestelle. Cosi come contrari a quei principi sono astensioni, assenze o uscite dall’aula registrate durante la votazione del bilancio consuntivo 2017 e previsionale 2018. Comportamenti che di fatto hanno salvato l’amministrazione, dandole il tempo di costituire delle nuove alleanze e realizzare una migrazione dei consiglieri che oggi è sotto gli occhi di tutti”, si legge nella nota. Dove non manca il riferimento all’ultima materia di scontro, il rinnovo delle concessioni dei loculi. “Nonostante almeno due di loro (consiglieri, ndr) avessero partecipato alla manifestazione di piazza, al Pantheon, contro l’aumento della concessione in oggetto, hanno poi votato a favore. Un cambio di orientamento repentino e mal giustificato che ha prodotto un provvedimento che appesantisce la situazione economica dei siracusani”.
Troppo per la base storica del Movimento secondo cui “qualcuno gioca troppo dalla parte dell’amministrazione”. Motivo per cui gli attivisti dicono ora di “riconoscere” come portavoce in Consiglio comunale solo Silvia Russoniello (ex candidata sindaco) e Roberto Trigilio.
Burgio, Ficara e Scala – secondo il MeetUp Siracusa – non avrebbero compreso “né principi, né ideali, né metodologia di lavoro” del Movimento 5 Stelle. Una stoccata che provocherà ulteriori reazioni, rendendo praticamente impossibile la convivenza sotto lo stesso tetto.




Mobilità Sostenibile, a Siracusa poche alternative all’auto: “intermodalità parola chiave”

L’appuntamento con la settimana mobilità sostenibile diventa occasione per sviluppare diverse riflessioni su di un tema che impatta ogni giorno sulla qualità della vita di migliaia di siracusani. A tenere desta l’attenzione sul problema tutt’ora sottostimato a livello locale è stato il Movimento 5 Stelle che ha organizzato un doppio appuntamento in bici tra Priolo e Siracusa, rilanciando anche l’idea della intermodalità. “Tocca alle amministrazioni locali e alla Regione pianificare gli spostamenti nel territorio, e con investimenti limitati ma dal sicuro ritorno, si potrebbero rivitalizzare le piccole stazioni della provincia, come quelle di Targia, Priolo ed Augusta ad esempio. Debitamente collegate con bus navetta alla zona industriale, permetterebbero di tagliare drasticamente il volume di vetture in circolazione verso quelle affollate aree di lavoro. Una idea già avanzata qualche mese fa dal consigliere comunale di Siracusa Carlo Gradenigo ed i cui vantaggi abbiamo potuto toccare con mano oggi. Ma questo è solo un esempio. Il treno sempre immaginato come soluzione economica per lunghi spostamenti è in realtà anche un poco costoso mezzo per spostarsi a pochi chilometri da casa e permette di riscoprire il territorio e un ritmo lento che una moda troppo frettolosa giudica out. Eppure meno auto e meno traffico significa subito meno pm10 e meno stress. La mobilità è materia con impatto immediato sulla vita dei cittadini ma nonostante questo assioma sia universalmente considerato esatto, da noi è ancora tema poco considerato”, hanno spiegato durante gli incontri della Settimana Europea della Mobilità i parlamentari del M5s Paolo Ficara e Filippo Scerra, presenti alla manifestazione per tutta la sua durata insieme ai deputati regionali Pasqua e Zito.
“Quanto a mobilità sostenibile, Siracusa è in fortissimo ritardo. Nonostante nel 2018 abbia ottenuto un finanziamento di 1 milione di euro dal Collegato Ambientale del Ministero dell’Ambiente, il Comune non è ancora riuscito ad acquistare neanche uno dei due bus elettrici per cui quei soldi erano stati ottenuti. Solo ora con avviso pubblico si sta tentanto di riuscire ad ottenerne uno. E poi, collegata allo stesso finanziamento, c’era anche la realizzazione di due grandi piste ciclabili in città, da Santa Panagia alla Pizzuta: un progetto rimasto sulla carta e che potrebbe comportare la restituzione a Roma del finanziamento”, ricorda Paolo Ficara (M5s). “Al sindaco di Siracusa, tra un assessore nuovo e l’altro, chiedo se ha davvero intenzione di migliorare la mobilità per i siracusani”, pungola sarcastico. “Chissà poi se il Comune di Siracusa ha partecipato al bando Primus dello scorso febbraio, scaduto a giugno? Per farla facile, abbiamo presentato progetti? Speriamo che i circa 420mila euro che il decreto del Mit dello scorso agosto assegnava alla città per progetti di fattibilità relativi al piano urbano della mobilità sostenibile saranno utilizzati al meglio per iniziare a rendere più vivibile la nostra splendida città”.




Siracusa. Un assessore, autocandidature e riunioni carbonare: la sferzata di Cafeo al Pd

A chi, anche all’interno del Pd siracusano, festeggia per la “fuoriuscita” dei renziani, tira le orecchie il deputato regionale Giovanni Cafeo. “Non è più concepibile pensare alla gestione del partito come ad un piccolo feudo governato dai signorotti, chiuso, immobile e isolato, dove se qualcuno che non la pensa esattamente come te decide di andar via addirittura si festeggia. Non può valere il principio del meno siamo, meglio comandiamo. Questo, indubbiamente, non sarà mai il mio partito, quanto meno finché ci sarò io”.
Parole dure che però non fanno da prologo all’addio al Pd da parte di Giovanni Cafeo. “Non credo che lasciare il Partito Democratico dopo aver contribuito in maniera decisiva alla sua fondazione sia una scelta saggia”, taglia corto il deputato regionale che sferza il Pd chiedendo di andare oltre anacronistiche chiusure e immobilismo.
Quanto al rimpasto di giunta ed all’attesa dell’indicazione di un nome in quota Pd, è “stucchevole il toto-nome sull’assessore comunale che dovrebbe rappresentare il partito”. Tra autocandidature (“rispettabili ma che rappresentano sé stesse”) e “riunioni carbonare perché organizzate senza invitare l’unico deputato eletto del territorio”, Giovanni Cafeo guarda con più interesse al congresso della prossima primavera. “Inutile ribadire che il mio obiettivo sarà quello di proporre per la segreteria volti nuovi e pieni di entusiasmo”.
Una porta sbattuta in faccia alle aree oggi minoritarie del partito locale (zingarettiani e franceschiniani-dem) che pure avrebbero manifestato ambizioni da assessore. “Sono quasi certo che l’eventuale nome proposto dopo una riunione di minoranza non potrà essere considerato rappresentativo del Pd da parte del sindaco il quale, ovviamente, conserva però tutta la sua autonomia nella scelta dei suoi collaboratori”.