Di Mauro: “Senza riforma della governance, ingresso in AdSP vale poco”

L’ingresso di Siracusa nell’Autorità Portuale della Sicilia Orientale, ma senza riforma della governance, è una notizia buona a metà. Questo il giudizio che traspare dalle parole di Alessandro Di Mauro. Il presidente del Consiglio comunale di Siracusa, spiega che certamente la portualità siracusana diventa più competitiva, “ma è inevitabile che restino delle perplessità per quanto concerne la governance”.
E così, secondo l’esponente Autonomista, “il ruolo di Siracusa è limitato ai soli argomenti di interesse del porto aretuseo. Necessita definire con chiarezza il ruolo e rivendicare dignità del nostro capoluogo al cospetto di altre città poste all’interno del sistema. Infatti secondo il quadro normativo tanto enfatizzato, il rappresentante della città di Siracusa non avrebbe, al momento, nessuna voce in capitolo in macro argomenti quali la programmazione e il bilancio. Non avrebbe neanche un ruolo consultivo.
Se l’obiettivo, che condividiamo con il mio gruppo consiliare, è quello di riformare un sistema in cui la governance sia ripensata dando pari dignità a Siracusa, d’accordo, altrimenti, con lo stato attuale, si accentuerebbe un concetto retrogrado e campanilistico poco propenso alla visione futuristica che si merita il comparto, relegando la città ad un ruolo marginale nelle grandi scelte dello sviluppo del territorio e regalando i soldi del nostro porto alle sedi naturali di Catania e Augusta”, analizza Di Mauro.
In sintesi, senza riforma della governance il percorso di Siracusa rimarrebbe a metà. Un concetto che Di Mauro ribadisce, in controtendenza rispetto all’ottimismo di PD e FdI, subito dopo l’approvazione dell’emendamento in Senato.
“Siracusa vuole e deve inserirsi, in sinergia con gli altri attori coinvolti, in un contesto di programmazione e di gestione che alla lunga porti sviluppi concreti al sistema portuale dell’intera Sicilia sud orientale”.




Percorso pedonale in via Regia Corte, Cavallaro (Fdl) “I bambini potranno recarsi a scuola in sicurezza”

“Negli ultimi mesi sul tema sicurezza, dei bambini in particolare, sulla via Regia Corte dove insiste l’ Istituto scolastico Vittorini, ho presentato interrogazioni, mozioni e sono intervenuto più volte per rimarcarne l’importanza, chiedendo anche l’audizione in Seconda Commissione dell’Assessore Pantano. Finalmente dopo anni la problematica è stata definitivamente risolta, anche per la sensibilità dell’Assessore, e del Dirigente arch. Amato, che ha accolto le istanze dei cittadini e fatto ampliare il percorso pedonale esistente, realizzando ex novo l’ultimo tratto in modo che quello esistente prosegua su un unico lato della carreggiata. I bambini e ragazzini delle medie potranno recarsi a scuola in tutta sicurezza.” Si esprime soddisfatto il consigliere comunale Paolo Cavallaro (Fdl) sulla realizzazione del percorso pedonale nei pressi dell’Istituto scolastico Vittorini, in via Regia Corte, per permettere ai bambini e ragazzi di recarsi a scuola in sicurezza.
“A scanso d’ equivoci, – continua Cavallaro – ribadisco la mia ferma posizione all’opposizione di questa amministrazione, ribadendo tra le altre cose le contraddizioni e le carenze sul bilancio preventivo già evidenziate dal consigliere Romano in quinta commissione, come anche l’opposizione al progetto complessivo sulla viabilità e sul servizio trasporti e parcheggi, fatto di improvvisazioni e scelte scellerate verso il totale caos. Dai banchi dell’opposizione con Fratelli d’Italia continuerò ad essere inflessibile difensore degli interessi dei cittadini”, sottolinea il consigliere comunale di Fratelli d’Italia.
“Con questa nota voglio provare ad affermare uno stile diverso da quello a cui ci ha abituato da anni la politica, cioè a dire quello del giusto riconoscimento del lavoro speso per la collettività a prescindere dall’appartenenza a questo o quel partito o a questo o a quello schieramento di chi lo ha svolto”, conclude Cavallaro.




Credito di imposta 5.0, abbattuto limite di 40mila euro per l’accesso

“Il credito di imposta 5.0, abbattendo il limite di investimento di 40 mila euro per l’accesso delle imprese, consentirà di investire senza limiti anche a quelle più piccole. Un ottimo risultato a cui il Governo è prevenuto a seguito di interlocuzione con le categorie rappresentative delle piccole imprese e come voluto da fratelli d’Italia”. Sono le parole dell’on. Luca Cannata, vicepresidente della commissione bilancio del Dipartimento economia di FdI, oggi al ministero con la collega Eliana Longi della commissione Trasporti per un incontro con il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto sulle tematiche del credito d’imposta. “Il limite dei 200 mila euro previsto invece dalla Zes unica sarà valutato a seguito di una riforma, compatibilmente e cumulativamente con il credito 5.0. Siamo così vicini alle aziende e diamo risposta anche a quelle di minori dimensioni, con investimenti nella transizione energetica e digitale – dichiara Cannata -. Con la Zes unica già attiva la struttura darà poi sostegno al modello di semplificazione burocratica delle imprese, senza lasciare indietro nessuno. Il ministro Fitto con il Premier Meloni dimostrano ancora una volta vicinanza al tessuto produttivo e alle piccole imprese e artigiane mettendo a disposizione risorse e semplificazione nelle procedure”.

Inoltre, dopo l’approvazione in Senato che inserisce la rada di Santa Panagia e del Porto grande di Siracusa all’interno dell’Autorità portuale di sistema della Sicilia orientale, il parlamentare di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, dichiara: “in attesa del dl che diventi legge con il passaggio alla Camera, Siracusa sarà dunque strategica e protagonista negli investimenti portuali. Ho già interloquito con il presidente Francesco Di Sarcina, con cui siamo d’accordo sul coinvolgimento di tutti gli operatori portuali del capoluogo con i quali affrontare un percorso che li vedrà al centro dell’attenzione. Necessario ascoltare tutte le esigenze così da definire investimenti e operatività dell’autorità portuale”. Il parlamentare FdI sottolinea, infatti, che ci sarà pari gestione di Siracusa nelle scelte di bilancio con Augusta e Catania dei fondi e delle risorse Pnrr per le infrastrutture portuali.




Ingresso nell’Autorità Portuale: la gioia Pd, il peso di FdI e il precedente del M5S

Fa festa il Pd siracusano, rivendicando il successo dell’inserimento dei porti di Siracusa (il porto rifugio e il proto Grande) nell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale. In Senato è stato approvato l’emendamento presentato dal senatore Antonio Nicita ed inserito nel decreto ex Ilva. Al momento della votazione il Pd si è astenuto sul provvedimento complessivo, ma ha votato a favore dell’emendamento. Soddisfazione viene espressa anche da FdI per “un risultato nell’interesse di Siracusa”, come segnala il parlamentare Luca Cannata.
E’ vero però che si arriva a questo primo risultato anche in seguito alla posizione assunta dal gruppo consiliare del Pd nella seduta del consiglio comunale di Siracusa del 9 gennaio scorso, subito dopo l’incidente occorso alla MSC Sinfonia. “Un incidente che ha riportato di attualità la necessità di rilanciare il Porto Grande di Siracusa: ciò passa dalla necessità di dragare i fondali e rendere utilizzabile la banchina numero 2 destinata all’approdo delle grandi navi, di elettrificare tutte le banchine, di costruire una moderna stazione porto e i parcheggi ancillari alla stessa”, ricorda il capogruppo, Massimo Milazzo. “Al tempo stesso – aggiunge – occorre porre in essere anche gli onerosi e non più procrastinabili interventi di manutenzione necessaria a sostegno del porto di Santa Panagia, senza i quali lo stesso rischia di chiudere”.
La soluzione non poteva che passare dall’ingresso di Siracusa nell’Autorità di Sistema Portuale. “Il Partito Democratico siracusano, con il senatore Antonio Nicita, il deputato regionale Tiziano Spada, e tutti i suoi dirigenti, non ha mai avuto dubbi sul percorso da seguire e oggi plaude con entusiasmo al successo conseguito in Parlamento e ringrazia il suo artefice sen. Nicita”, chiosa Milazzo.
Soddisfazione viene espressa anche dal deputato regionale Tiziano Spada. “Il Partito democratico ha sin da subito fatto propria questa battaglia, mobilitandosi a livello sia regionale sia nazionale, arrivando adesso all’approvazione di questo emendamento in Senato. Fondamentale è stato il confronto costante e continuo sui temi, oltre a una virtuosa sinergia sia con l’Autorità Portuale”. Tiziano Spada conclude: “Si tratta di un passaggio determinante per rilanciare l’attività portuale della città e non solo. In questo modo, Siracusa potrà fare una serie di investimenti che negli anni sono mancati, incrementando, di conseguenza, anche l’occupazione”.
Il cammino per l’ingresso di Siracusa nella AdSP della Sicilia orientale iniziò, invero, nel 2020 ai tempi del governo Conte. L’anno seguente, con un emendamento del parlamentare Paolo Ficara (M5S) si profilò per la prima volta l’opportunità di una simile soluzione, nel silenzio di larga parte della politica locale. Tanto che la Regione riuscì a far bloccare tutto con il suo parere negativo, su richiesta del Ministero delle Infrastrutture. Clima diverso oggi. Tanto che proprio l’ex parlamentare Ficara rimarca “il cambio di prospettiva del centrodestra siracusano e siciliano che negli anni scorsi si era sempre opposto alla proposta. Oggi sorrido leggendo le dichiarazioni degli esponenti del centrodestra locale sull’ingresso in Adsp dopo che per anni quella parte politica ha osteggiato la soluzione”.
“Pd e M5S erano al governo prima di noi, ma non sono riusciti ad ottenere questo risultato. Noi di FdI siamo adesso alla guida del Paese ed abbiamo cercato una soluzione per l’ingresso in Adsp di Siracusa”, replica Cannata. “Abbiamo sottolineato io e il ministro Musumeci la necessità di intervenire. Lo abbiamo detto anche a mezzo stampa. E sulla scorta di tale richiesta di confronto nasce poi anche il Consiglio comunale aperto dei giorni scorsi e quindi la successiva approvazione del provvedimento in Senato. Avrebbero potuto farlo gli altri, quando erano al governo. Lo abbiamo fatto noi e ancora una volta dimostriamo con i fatti concretezza, per migliorare infrastrutture di Siracusa. Detto questo, credo che sul tema c’è stata e c’è una condivisa visione e dunque non comprendo chi fa polemica. Ma a questo punto è chiaro che è necessario puntualizzare chi è oggi al governo e chi fa le cose”.




I porti di Siracusa nell’Autorità di Sistema, in Senato arriva il “si”. Ora modificare governance

Approvato in Senato un emendamento a firma di Antonio Nicita, che, anche al fine di valorizzare gli asset strategici del siracusano, inserisce il porto rifugio Santa Panagia e il Porto Grande di Siracusa all’interno dell’Autorità portuale di sistema della Sicilia orientale. Manca adesso la modifica della governance, per permette al capoluogo aretuseo di avere un suo rappresentante negli organismi interni dell’AdSP, paritario a quelli prodotti da Augusta e Catania.
“Alla prima occasione utile – spiega il senatore siracusano del Pd – mi propongo di intervenire anche sulla modifica della governance, con un emendamento alla legge del 1994 così da equiparare i capoluoghi di provincia della Sicilia e della Sardegna, afferenti alle authorities, alle città metropolitane. In modo da attribuire eguale posizione a tutti i capoluoghi di provincia che afferiscano. Questo sulla base delle oggettive peculiarità dell’insularità sui porti delle isole rispetto alla incidenza delle coste in altre regioni italiane”.
Nicita si dice certo che con questi passaggi “rilanceremo l’attività portuale tutta della Sicilia orientale in generale, e anche di Siracusa in particolare. La politica europea dei porti, tanto in materia di aiuti di Stato quanto in materia antitrust, richiede aggregazioni forti e competitive, in grado di attrarre investimenti pubblici e privati nei porti, nella prospettiva del rilancio del commercio internazionale, della sostenibilità e dell’occupazione”.
Adesso la norma passerà all’attenzione dalla Camera dove si prevede in tempi brevi l’approvazione del medesimo testo già passato in Senato. “Ringrazio per il confronto costruttivo e per l’intesa bipartisan conseguita in Senato, il Presidente della nona Commissione De Carlo, il relatore del DDL Pogliese, il Governo e il Presidente della Regione Siciliana. Ringrazio infine i consiglieri comunali del PD di Siracusa, Milazzo, Greco e Zappulla, e il deputato regionale Spada, con i quali abbiamo istruito assieme il dossier”.
Anche parlamentari siciliani di Fratelli d’Italia (Luca Cannata, Salvo Pogliese, Manlio Messina, Francesco Ciancitto, Eliana Longi, Ella Bucalo, Raoul Russo, Salvo Sallemi, Ella Bucalo, e il deputato regionale Carlo Auteri) hanno espresso soddisfazione per l’approvazione, nell’ambito del DL Ex Ilva, dell’emendamento che ha consentito l’inserimento di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale del mare della Sicilia Orientale.
“Oggi si sana un vulnus – dicono gli esponenti di Fratelli d’Italia – durato per troppo tempo. L’approvazione dell’emendamento consente l’ingresso di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale della Sicilia Orientale rafforzando così l’intero sud est isolano e conferendo nuova linfa e slancio alle opportunità di crescita del territorio. Abbiamo convintamente sostenuto questa opportunità votando favorevolmente l’emendamento in un’ottica di potenziamento dei porti aretusei che porterà benefici sia in ambito turistico e diportistico, sia per quanto concerne l’indotto del Petrolchimico”.
Nel decreto legge è prevista la razionalizzazione all’interno della medesima Autorità di sistema portuale, le attività, la logistica e gli investimenti nelle strutture portuali serventi gli stabilimenti del settore della raffinazione ricadenti all’interno del Polo petrolchimico siracusano e riconosciuti di interesse strategico nazionale. Quindi Siracusa con il porto rifugio di Santa Panagia e il Porto Grande entrano a pieno titolo nell’autorità portuale. “Lo avevo anticipato durante la seduta di Consiglio comunale – conclude Cannata – avevo garantito il mio impegno per arrivare al risultato con Siracusa al centro della portualità regionale con pari dignità e importanza rispetto ad Augusta e Catania. Ho condiviso con il gruppo parlamentare di FdI l’esigenza del territorio e di accelerare e trovare subito soluzione e in Senato abbiamo reso concreto e fattivo l’impegno preso in consiglio comunale. Tutto questo significherà la pari gestione di Siracusa con Augusta e Catania dei fondi e delle risorse PNRR per le infrastrutture portuali. Prossimamente come già anticipato in consiglio comunale nella riforma dei porti provvederemo a valutare la modifica del testo sulla governance. Ancora una volta si dimostra la nostra politica del fare”.




Bilancio di previsione, melina in attesa del rimpasto ma la capigruppo domani decide

Domani alle 11 convocata la conferenza dei capigruppo per definire la data per la trattazione del bilancio preventivo in Consiglio comunale ed i tempi per la presentazione degli emendamenti. Un momento che finisce giocoforza per inserirsi nel delicato momento del rimpasto di giunta. Con una maggioranza “rinsaldata”, post rimpasto, il cammino dello strumento finanziario dovrebbe essere in discesa in aula, altrimenti c’è il rischio di ostruzionismo vario e persino fuoco amico. Con la scadenza dietro l’angolo, 15 marzo, l’amministrazione preferirebbe evitare sorprese. Ecco allora spiegata l’accelerazione sul rimpasto, congelato a gennaio per meglio definire gli equilibri interni.
Intanto, i consiglieri comunale Ferdinando Messina e Luigi Gennuso (Forza Italia) insieme a Damiano De Simone (Misto) hanno presentato i primi quattro emendamenti al bilancio di previsione 2024. Saranno trattati giovedì 7 in commissione bilancio, presieduta da Simone Recupero. I tre consiglieri di centrodestra propongono di utilizzare parte della tassa di soggiorno “in modo più idoneo alle finalità per le quali sono destinate”. Nello specifico,
gli emendamenti – per complessivi euro 144mila, oltre a 170mila di partita di giro – prevedono di destinare i fondi “a favore della Fondazione Inda quale concorso spese; per la realizzazione e manutenzione di bagni pubblici; per la realizzazione di postazioni info-point turistici”.
Se gli emendamenti proposti non dovessero superare l’esame della commissione, i tre consiglieri sono pronti a portarli comunque in aula, “con i necessari correttivi”, non appena calendarizzata la sessione di bilancio da
parte della conferenza dei capigruppo.




Provocazioni, offese e minacce di querele: volano gli stracci nel centrodestra siracusano

Tra Fdi e Mpa volano gli stracci a Siracusa. Provocazioni, offese e minacce di querele: si consuma così la frattura tra (ex?) alleati che, invero, non hanno mai dato l’impressione di amarsi troppo. Sullo sfondo pare intravedersi una “lotta” per la leadership provinciale, non solo tra due partiti del centrodestra ma anche tra i rispettivi nomi forti: Luca Cannata da una parte e Giuseppe Carta dall’altra, sebbene non pubblicamente impegnati nella tenzone.
Roberto Di Mauro, coordinatore Mpa di Siracusa, piazza l’ultimo affondo all’indirizzo di FdI. Senza andare per il sottile, battezza il referente provinciale meloniano, Peppe Napoli, e il coordinatore cittadino, Ciccio Midolo, “il ‘Duo Lescano’ della politica siracusana” che “si ostina a cantare la musica stonata che l’eventuale ingresso in giunta a Siracusa da parte del Mpa inficerà i successivi rapporti in ambito provinciale”.
Poi la minaccia di querela per l’accusa – per FdI gli Autonomisti stanno per entrare in giunta comunale a Siracusa “per interessi personali” – che a detta di Di Mauro vale “un grave reato diffamatorio”. Senza scuse pubbliche, “sarà dato mandato legale a tutela della dignità del nostro Movimento politico e di chi lo rappresenta a Siracusa”.
Fine dell’alleanza? Non proprio, la politica è terreno del possibile per cui neanche il Mpa esclude “futuri accordi o disaccordi di coalizione” con FdI ma serve – a detta degli Autonomisti – una maggiore “maturità politica” da parte dei meloniani di Siracusa a cui oggi mancherebbe, accusa Di Mauro, ed ecco perchè FdI “ha già visto restringersi non poco la rappresentanza consiliare a Siracusa”.
Con Napoli-Midolo il Movimento per l’Autonomia non ha intenzione di sedersi allo stesso tavolo (del centrodestra). “Auspichiamo di avere alle riunioni provinciali persone che abbiano potere decisionale, ad oggi hanno parlato in un modo e agito in un altro”. Un invito a scendere in campo, neanche troppo velato, rivolto a Luca Cannata.

Non tarda ad arrivare la netta replica di Napoli e Midolo,che  esprimono rammarico per “le offese personali” mosse al loro indirizzo da Di Mauro. “Noi abbiamo sempre criticato l’azione del Mpa nel pieno rispetto dei ruoli e senza mai scendere sul personale- fanno notare i vertici locali di FdI- Il nostro è un partito nazionale, serio e democratico. Indirizzi politici e strategie vengono assunte collegialmente dopo ampio confronto fra i dirigenti. Il presidente è legittimato ed eletto dalla base e le istanze vengono portate avanti dalla classe dirigente, con la condivisione del leader, il deputato Luca Cannata”.

Poi un riferimento alle “ipotesi di reato avanzate da Di Mauro”. Napoli ricorda di essere “un avvocato e di conoscere molto bene i ragionamenti logico-giuridici”. Infine una dichiarazione che lascia intuire che gli animi non accennano ancora a placarsi. “Consiglio a Di Mauro- conclude- di consultarsi prima con un legale”.




Primi emendamenti al bilancio, le proposte firmate Messina-Gennuso-De Simone

I consiglieri comunale Ferdinando Messina e Luigi Gennuso (Forza Italia) insieme a Damiano De Simone (Misto) hanno presentato i primi quattro emendamenti al bilancio di previsione 2024. Saranno trattati giovedì 7 in commissione bilancio, presieduta da Simone Recupero. I tre consiglieri di centrodestra propongono di utilizzare parte della tassa di soggiorno “in modo più idoneo alle finalità per le quali sono destinate”.
Nello specifico, gli emendamenti – per complessivi euro 144mila, oltre a 170mila di partita di giro – prevedono di destinare i fondi “a favore della Fondazione Inda quale concorso spese; per la realizzazione e manutenzione di bagni pubblici; per la realizzazione di postazioni info-point turistici”.
Se gli emendamenti proposti non dovessero superare l’esame della commissione, i tre consiglieri sono pronti a portarli comunque in aula, “con i necessari correttivi”, non appena calendarizzata la sessione di bilancio da
parte della conferenza dei capigruppo.




FdI-Mpa, guerra di muscoli. Di Mauro: “Minacce puerili da FdI, noi pronti al dialogo”

Dopo gli strali di FdI, non rimane certo in silenzio il Movimento per l’Autonomia. Il prossimo ingresso in giunta a Siracusa degli Autonomisti ha dato il via ad una serie di critiche da parte dell’alleato, culminate nelle parole del presidente provinciale di FdI, Peppe Napoli, e poi rilanciate dal parlamentare Luca Cannata che ha messo fuori dal tavolo provinciale del centrodestra il Mpa. “Attacchi scomposti e fanciulleschi”, commenta il referente provinciale degli Autonomisti, Roberto Di Mauro. E le alleanze per le prossime amministrative a Pachino diventano il nuovo terreno di scontro. “Avevamo espresso da subito la nostra disponibilità a convergere sulla candidatura a sindaco dei coordinatori Ciccio Midolo o Giuseppe Napoli, comprendo entrambi due ruoli apicali nel partito – dice ancora Roberto Di Mauro – Nulla osta quindi da parte del nostro partito né tantomeno esiste alcuna volontà di confondere le dinamiche locali”.
La possibilità di un futuro ingresso in giunta del Mpa a Siracusa è risultata indigesta a FdI che ha tacciato di tradimento gli Autonomisti. “Questo atteggiamento minaccioso non farà il bene della coalizione e dimostra un approccio politico, seppur legittimo, poco maturo – continua Di Mauro – Respingiamo al mittente le accuse di interessi personali che non trovano riscontro nella realtà e restano pertanto illazioni passibili di denuncia. Concludo, ricordando che in ogni trattativa FdI ha sempre voluto il doppio delle posizioni di giunta e/o sottogoverno, senza averne diritto elettorale e senza rispettare gli accordi residui. Un esempio per tutti è la composizione della giunta elettorale nelle ultime elezioni comunali di Siracusa nel 2023. Al netto di ogni sterile polemica, che non giova a nessuno, confermiamo la nostra volontà di proseguire i lavori iniziati confermando la nostra presenza alla prossima riunione di coalizione”.




Elezioni Europee, Bandiera verso la candidatura con Sud Chiama Nord

Edy Bandiera è stato eletto nel coordinamento nazionale di Sud Chiama Nord. Per il vicesindaco di Siracusa, già assessore regionale all’Agricoltura, un altro prestigioso incarico all’interno del partito di Cateno De Luca, arrivato durante l’assemblea nazionale di ScN (di cui è anche vice coordinatore regionale).
Il prossimo passo potrebbe essere la candidatura alle Europee, come riconoscimento dell’impegno e del valore all’interno di Sud Chiama Nord. Ed a domanda diretta, lo stesso Bandiera risponde che “le premesse sembrano esserci tutte”.