Siracusa. Le assenze salvano la giunta: niente numero legale, resta il provvedimento sui loculi

Solo 11 consiglieri presenti all’appello e si chiude così, senza neanche iniziare, la seduta in prosecuzione di Consiglio comunale durante la quale si sarebbe dovuta votare una delle più attese modifiche sul rinnovo delle concessioni dei loculi cimiteriali. L’emendamento di Bonafede prevedeva infatti di eliminare la retroattività del provvedimento e di far decorrere il pagamento e la scadenze dal gennaio 2022.
Dopo che ieri era venuto a mancare il numero legale proprio quando l’opposizione pregustava il successo, oggi l’incredibile (ma non troppo) conclusione della vicenda. Le assenze – anche e soprattutto tra chi quella modifica l’aveva pubblicamente più volte sostenuta – finiscono per premiare la linea della giunta che, pur in presenza di una evidente e forte contrarietà dell’opinione pubblica, va avanti con la sua idea originaria. E per questo deve ringraziare soprattutto le improvvise assenze maturate in meno di 24 ore dalla prima seduta.
L’opposizione, quella dura e pura, schiuma rabbia. Salvo Castagnino punta il dito contro il Movimento Cinquestelle: “tutti assenti tranne la Russoniello. Dov’erano gli altri quattro contrari a parole a tassare i cittadini siracusani?”.
Per la cronaca, i presenti erano Fabio Alota, Mauro Basile, Sergio Bonafede, Salvo Castagnino, Chiara Catera, Pippo Impallomeni, Curzio Lo Curzio, Ferdinando Messina, Ezechia Paolo Reale, Silvia Russoniello e Cetty Vinci.
Per le 12 il sindaco, Francesco Italia, ha convocato una conferenza stampa per comunicazioni sul tema.




Siracusa. Rinnovo concessioni loculi, voto rinviato ma l’opposizione pregusta il successo

Nonostante l’approvazione rimandata a causa della caduta del numero legale, vale come primo punto per l’opposizione la seduta odierna di Consiglio comunale dedicata quasi interamente al tema del rinnovo dei loculi del cimitero di Siracusa. All’Urban Center di via Bixio si è discusso dell’emendamento presentato da Sergio Bonafede. Dispone di annullare la retroattività degli effetti del regolamento. Seduta ricca di tecnicismi, lunga e con una votazione che stava vedendo profilarsi un largo schieramento del si, se non fosse intervenuta la mancanza del numero legale. Tutto rinviato a domani. “Abbiamo vinto”, esulta Salvo Castagnino (Siracusa Protagonista).
Il tema del rinnovo dei loculi era il sesto all’ordine del giorno. Il punto è stato prelevato e trattato come prioritario. E’ un nuovo banco di prova sulla materia al centro di un acceso scontro politico, pronto a vivere la sua fase finale nel dibattito sulle modifiche al regolamento comunale di Polizia Mortuaria che “sterilizzerebbero” il rinnovo 25ennale richiesto dall’amministrazione e contestato da opposizioni e alcuni pezzi di società civile.
Fino al momento dello scioglimento della seduta erano stati approvati i due emendamenti più importanti, sostenuti dall’opposizione, che modificano in maniera sostanziale l’articolo 70 del regolamento fissando l’inizio delle concessioni all’1 gennaio 1997.
La questione del cimitero, sollevata da Sergio Bonafede, era oggetto di un ordine del giorno aggiuntivo ma è stato affrontata subito dal Consiglio per effetto di una richiesta di prelievo. Domani, dunque, l’Assemblea dovrà affrontare anche i punti dell’ordine del giorno principale che comprende: il regolamento che introduce in città il compostaggio domestico, locale e di comunità; la ratifica della variazione di bilancio per la realizzazione dei solarium; l’approvazione della scheda progetto per attrezzare le Latomie dei cappuccini per attività culturali, concertistiche e teatrali; una mozione di Franco Zappalà con cui chiede la relazione annuale del sindaco; una mozione di Salvatore Castagnino per uniformare gli orari della Ztl a quelli dei bus elettrici.
La seduta, coordinata dal vice presidente Michele Mangiafico per l’assenza della presidente Moena Scala, è stata aperta dalle comunicazioni dei consiglieri. Il primo a prendere la parola è stato Franco Zappalà, intervenuto proprio sulla mozione a sua firma per dire che essa andava intesa come una richiesta al sindaco di venire in aula e presentare la relazione annuale prevista dalla legge; tale relazione non ci sarà dunque, ha concluso, la mozione poteva anche non essere inserita all’ordine del giorno. Curzio Lo Curzio è intervenuto, invece, per dare l’atto all’Amministrazione di avere collocato, dopo una sua richiesta, le passerelle, 34 in tutto, per l’accesso al mare dei diversamente abili, chiedendo poi un’iniziata nei confronti della Soprintendenza per il decoro dei siti culturali.
Sono stati tutti incentrati sul caso del loculi del camposanto, gli altre tre interventi preliminari. Salvatore Castagnino ha, prima, contestato la formulazione della proposta nell’ordine del giorno perché circoscritta ad alcuni articoli e non a tutto il regolamento; poi ha chiesto se l’assenza della presidente Scala fosse stata giustificata (il vice presidente Mangiafico ha chiarito di essere stato informato telefonicamente da Scala della sua assenza ma che agli atti non c’è alcuna comunicazione scritta). Cetty Vinci ha ricordato che sul cimitero c’era un’altra proposta di Ezechia Paolo Reale che però è stata disattesa. Stessa cosa ha sostenuto Giuseppe Impallomeni ma in riferimento a una propria proposta.
A chiedere il prelievo del punto sul regolamento di Polizia mortuaria è stato Castagnino, motivato con l’urgenza dell’argomento rispetto alle aspettative della gente. La richiesta è passata ad ampia maggioranza. Poi ha preso la parola Sergio Bonafede per illustrare la sua proposta che si limitava a prolungare da 25 a 36 anni i periodi di concessione dei loculi e da 10 a 15 quelli di permanenza delle salme nei campi di inumazione. Tale scelta, secondo il consigliere, è legata ai processi di mineralizzazione delle salme che sono più lunghi rispetto ai tempi, previsti nel regolamento, di concessione dei loculi e di permanenza sotto terra dei feretri. A sostegno di questa impostazione, Bonafede ha presentato un parere rilasciato da direttore del Servizio igiene degli ambienti di vita dell’Asp 8, Vincenzo Ingallinella.
Il regolamento risale al 1996 e gli articoli toccati dalla modifica sostenuta da Bonafede sono il 20, il 23, il 26 e il 42; tuttavia i confini della riforma sono stati ulteriormente ampliati dagli emendamenti delle due commissioni consiliari che, facendo propria la proposta del consigliere Reale richiamata da Cetty Vinci, hanno riguardato soprattutto l’articolo 70, cioè quello che tocca il tema della retroattività dei tempi da cui decorrono le concessioni per 25 anni. L’emendamento alla proposta Bonafede, qualora domani passasse il provvedimento, alla fine avrà l’effetto di fissare la decorrenza all’1 gennaio del 1997 e stabilirà che a questa data dovranno essere fatte risalire tutte quelle concessioni ottenute col regolamento in vigore prima del ’96 e delle quali non esiste documentazione.
Nel dibattito, il primo a parlare è stato Impallomeni che ha specificato meglio quanto detto nel primo intervento: a suo parere, la proposta da portare in aula non doveva essere solo quella di Bonafede ma quella già approvata dal consiglio comunale come atto di indirizzo e che era la sintesi di tutte le altre proposte sui loculi, compresa la sua.
Poi è stata la volta dei pareri tecnici. Il dirigente di settore, Gaetano Brex, ha detto sì alla soluzione dei 36 anni ma ha dato giudizio negativo ad eventuali effetti retroattivi; il dirigente dell’Ufficio tecnico, Natale Borgione, ha sospeso il giudizio in attesa di un parere dell’Ufficio legale; per quanto riguarda il parere contabile, il ragioniere generale, Giorgio Giannì, ha detto di volersi pronunciare solo quando sarà a conoscenza del giudizio dell’Ufficio tecnico; Gianni, tuttavia, si è detto contrario a un’ipotesi di retroattività degli effetti e ha ricordato che il bilancio prevede, dal rinnovo delle concessioni, incassi per 4,3 milioni di euro, somme che, se passasse la modifica del regolamento, verrebbero a mancare e dovrebbero essere recuperate con una variazione di bilancio.
Infine, il segretario generale, Danila Costa, si è espressa per la non ammissibilità degli emendamenti in quanto intervengono su articoli del regolamento non toccati dalla proposta iniziale di Bonafede.
Sull’ammissibilità si è aperto un acceso dibattito. Castagnino ha ricordato che l’argomento della proposta di Bonafede era la modifica del regolamento e che il tentativo di limitarla ad alcuni articoli è stata una forzatura; quanto alla mancanza di pareri, a suo giudizio ciò non blocca l’iter dell’atto. Sulla stessa linea si sono espressi anche Vinci e Mauro Basile, per il quale l’amministrazione avrebbe fatto bene a ritirare la delibera sui rinnovi delle concessioni. Dopo altri due interventi su questioni formali di Ferdinando Messina e Salvatore Costantino Muccio, il vice presidente Mangiafico ha messo ai voti la questione di ammissibilità che è stata respinta con 15 sì, 7 no e un’astensione.
Sul merito del provvedimento, se per Castagnino il rinnovo della concessioni è un tentativo di salvare il bilancio dell’Ente aumentando i prelievi dai cittadini, per Reale gli emendamenti proposti non sono altro che una interpretazione autentica che l’Aula intende dare del regolamento del ’96; la conferma di questa interpretazione è data dal fatto che nessuna Amministrazione finora ha mai chiesto il rinnovo delle concessioni. Le necessità dei cittadini, ha detto Reale, vengono prima del numeri del bilancio comunale e non il contrario.
Radicalmente diversa la posizione dell’Amministrazione espressa dall’assessore ai Servizi cimiteriali, Alessandra Furnari. Il regolamento, ha detto, va applicato perché così è previsto dall’articolo 70 dello stesso, che introduce la retroattività, e perché ci sono le condizioni normative e contabili. La sua modifica potrebbe comportare un danno erariale e un intervento della Corte dei conti. Immediata la replica di Castagnino: nessun rischio di danno erariale, ha spiegato, perché i 4,3 milioni scritti a bilancio, a fronte di una spesa per il cimitero di un solo milione, non sono ancora stati impegnati. Sulla stessa linea anche Silvia Russoniello, per la quale l’Amministrazione sta “vessando i cittadini” mentre ci sono i margini per trovare nel bilancio i soldi che verrebbero a mancare.
Infine, sulla mancanza dei pareri degli uffici si sono pronunciati Costantino Muccio e Andrea Buccheri che ha posto una pregiudiziale di trattabilità: l’approvazione degli emendamenti senza il giudizio tecnico e contabile, ha detto, configura la violazione dell’articolo 49 del Testo unico sugli enti locali. Il vice presidente Mangiafico ha chiamato l’Aula a pronunciarsi la pregiudiziale che è stata però bocciata con due voti di scarto (12 a 10).
A questo punto sono stati messi ai voti gli emendamenti alla proposta Bonafede. Dopo due sì alla modifica dell’articolo 70, il numero legale è mancato quando l’Aula si è pronunciata sulla riforma dell’articolo 41 relativo alla rateizzazione del pagamento delle concessioni.
Da questo punto riprenderà la seduta di domani.




Siracusa. Consiglio comunale all’Urban Center, sei punti in discussione

Il consiglio comunale torna a riunirsi domani (20 agosto), alle 10,30 all’Urban center, per discutere 6 punti all’ordine del giorno.
Il primo è il regolamento che introduce in città il compostaggio domestico, locale e di comunità. Seguiranno: la ratifica della variazione di bilancio per la realizzazione dei solarium; l’approvazione della scheda progetto per attrezzare le Latomie dei cappuccini per attività culturali, concertistiche e teatrali; una mozione di Franco Zappalà con cui chiede la relazione annuale del sindaco; una mozione di Salvatore Castagnino per uniformare gli orari della Ztl a quelli dei bus elettrici; una proposta di modifica del regolamento di Polizia mortuaria presentata da Sergio Bonafede.




Siracusa. Conti pubblici, Comune al 595.o posto per rischio di controllo

Per la Corte dei Conti, a conclusione dell’analisi dei controlli interni degli enti locali relativa all’esercizio
2017, il Comune di Siracusa ha un “rischio di controllo” del 66,13%. Indica una bassa capacità di prevenire, individuare e correggere le irregolarità gestionali e gli errori contabili più significativi.
Su 820 amministrazioni locali sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti per l’anno 2017, il Comune di Siracusa si è collocato al 595° posto, collocandosi nella penultima fascia individuata dalla Corte dei
Conti, ovvero quella relativa alle amministrazioni locali con rischio medio-alto.
“Senza girarci intorno, visto che parliamo di dati pubblicati oggi ma su documenti del 2017, si tratta dell’ennesima cartina di tornasole della situazione critica, soprattutto dal punto di vista finanziario, che ha trovato il Consiglio comunale al momento del suo insediamento nell’estate del 2018”, spiega il vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico. “Delle sei tipologie di controllo che vanno a costituire i cosiddetti controlli interni, il Consiglio comunale
ha lavorato molto nei tredici mesi che abbiamo alle spalle soprattutto sul controllo sugli equilibri finanziari, in particolare attraverso l’individuazione, a dicembre del 2018, dei processi correttivi, in grado di interrompere i trend gestionali incompatibili con le previsioni di bilancio e di ripristinare il corretto equilibrio dei saldi economici e finanziari. La delibera di adozione delle misure correttive trasmesse alla Corte dei Conti è uno degli atti più significativi dell’assemblea elettiva di Palazzo
Vermexio, non solo nella forma ma anche nella sostanza della tipologia degli impegni assunti. Adesso è compito del Consiglio comunale quello di verificare, da questo punto di vista, l’attuazione
delle stesse misure correttive e gli effetti sulla tenuta dei conti”, dice ancora Mangiafico.
“Un dato da sottolineare del documento della Corte dei Conti è quello relativo alla composizione degli indicatori che portano il Comune di Siracusa al 595° posto. Se, infatti, si colloca al 325° per efficienza, è altrettanto vero che l’indicatore dell’efficacia pone Siracusa al 656° posto, nella fascia
di maggiore criticità. Ritengo rilevante quest’ultima riflessione perché, impegnati come siamo nel regolarizzare la situazione finanziaria dell’ente, minore attenzione viene posta ad una tipologia di controllo interno che caratterizza gli enti locali più virtuosi, ovvero il controllo sulla qualità dei servizi erogati, capace di intercettare, attraverso la misura della soddisfazione del cittadino, i bisogni dell’utenza e, quindi, di fornire all’Amministrazione le reali dimensioni dello scostamento esistente tra i risultati della gestione e il grado di utilità effettivamente conseguito. Non basta fare. I cittadini devono avere la percezione concreta che un servizio venga erogato e corrisponda alle
proprie aspettative”.




Siracusa. Dallo stadio alla Madonnina, gli emendamenti al bilancio di Amo Siracusa

Sono 8 gli emendamenti al bilancio 2019 presentati dal gruppo consiliare Amo Siracusa. “Si tratta di un numero contenuto di iniziative – spiegano i consiglieri comunali Gaetano Favara, Michele Mangiafico e Carlos Torres – che risponde alla consapevolezza di uno strumento finanziario che fotografa le attuali difficoltà di cassa del Comune di Siracusa, ma nel contempo, grazie alla possibilità di anticipare la fase dell’approvazione al mese di agosto rispetto agli ultimi anni permette alcuni significativi spostamenti di risorse in funzione delle somme non ancora impegnate dall’Amministrazione attiva”.
Nel dettaglio, i consiglieri propongono l’aumento delle risorse per la manutenzione e l’installazione di giochi per i più piccoli nelle aree a verde cittadine; la realizzazione delle cosiddette “zone 30” in città per ridurre la velocità del traffico veicolare, soprattutto in alcune arterie considerate particolarmente rischiose; la pulizia dei canali di scolo in vista dell’inizio della stagione delle piogge; l’acquisto di un numero di compostiere per la cittadinanza volto a soddisfare tutte le domande presentate attualmente presso l’ufficio verde pubblico; l’attivazione di un servizio di interpretariato per i cittadini non udenti; l’attivazione di un servizio di trasporto per i cittadini non vedenti; la manutenzione dello stadio “Nicola De Simone”; la compartecipazione alle spese del 66° anniversario dalla Lacrimazione di Maria”.
“Si tratta – concludono Gaetano Favara, Michele Mangiafico e Carlos Torres – di uno spostamento di risorse tra capitoli del bilancio di previsione dell’anno in corso che incide complessivamente per 120 mila euro circa, attingendo fondamentalmente a capitoli dei settori del turismo e del commercio che non erano stati ancora impegnati o che lo erano stati solamente in parte e a servizi che secondo la nostra disamina avrebbero per l’anno in corso somme a disposizione superiori rispetto a quelle che concretamente potranno essere impegnate”.




Siracusa. Rinnovo loculi e modifiche al regolamento forse in aula il 20 agosto

Corsa contro il tempo per portare in Consiglio comunale il tema del rinnovo delle concessioni dei loculi cimiteriali e le modifiche al regolamento predisposte dall’opposizione. Lunedi proasimo ee due commissioni consiliari competenti, la 3a e la 4a, si riuniranno congiuntamente per esprimere il loro parere in ordine alla proposta di modifica del regolamento in modo da poter trattare il tema nella seduta del 20 agosto, prima della scadenza del 24 indicata dall’amministrazione per le autodenunce. Il Consiglio comunale si riunirà il 20 agosto alle 10.30 all’Urban Center di via Nino Bixio.




Aree Zes, Scerra e Di Pietro: “Il porto di Augusta sia al centro, proposta della Regione da rivedere”

E’ un atteggiamento d’attesa quello del deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, dopo l’incontro di ieri a Palermo sulle aree Zes. “Abbiamo chiesto a gran voce che l’assessore Turano accogliesse tutte le nostre osservazioni -commenta il parlamentare- nel presentare un piano che ovviamente mi riserverò di valutare nella sua pienezza una volta rimodulato”. Alla riunione, anche il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro. La presentazione dello schema di piano strategico ed alla delimitazione delle aree che faranno parte della Zes della Sicilia Orientale non convinceva i rappresentanti del territorio. Le Zes, istituite nel 2017 sono state successivamente potenziate dal ministro Barbara Lezzi che al contempo ha invitato le regioni italiane a fare in fretta nell’individuazione delle stesse, sollecitando l’adozione del piano. Sia il sindaco di Augusta, sia il deputato nazionale hanno avuto una fitta interlocuzione con l’assessore regionale alle Attività Produttive, Girolamo Turano. “All’assessore – conclude il deputato nazionale – abbiamo fatto presente come la normativa nazionale non lasci dubbio sul fatto che le basi della Zes debbano essere i porti Core della rete Ten-t, e che attorno ad essi debba svilupparsi l’area da individuare. Purtroppo la proposta della cabina di regia rendeva marginale il Porto di Augusta, porto Core, l’aria che insiste su di esso, e accoglieva solo parzialmente le proposte dei Comuni siracusani. Non riteniamo giusto che la provincia aretusea possa essere penalizzata”.




Siracusa. Peppe Patti in polemica con i Verdi: “il nostro partito non è un autobus del consenso”

“Mi fa sorridere la recente campagna acquisti del sindaco di Siracusa Francesco Italia che per accreditarsi insieme alla sua giunta come soggetti di centro sinistra, si arricchisce di tre novelli consiglieri comunali Verdi”. Sceglie la via dell’ironia Peppe Patti, da sempre storica voce del partito del sole che ride a Siracusa, commentando il recente passaggio dei Democratici per Siracusa alla federazione dei Verdi.
Ma l’ironia finisce qui. “Contesto l’utilizzo, da parte di questi soggetti e soprattutto dell’ispiratore di questa operazione, del glorioso simbolo come un autobus sul quale salire pagando il biglietto. Ma lo contesto ancora di più a chi sta ai vertici nazionali e regionali della Federazione e voglio tralasciare di narrare l’iter politico dei tre consiglieri e del loro ispiratore. Penso che non ci si scopre amanti dell’ambiente dall’oggi al domani e soprattutto non si disconosce il passato, perché passare per ignoranti, nel senso dell’ignorare, è un attimo”.
Patti non accetta la versione secondo cui sarebbe stato assente a Siracusa negli anni un partito ambientalista e ricorda e rivendica tutte le battaglie le iniziative condotte sotto il simbolo del sole che ride.
“Da quando mi sono insediato nel settembre del 2012 siamo sempre stati presenti sul territorio portando avanti battaglie importanti e a tratti significative: la richiesta di creazione della riserva terrestre sul Plemmirio e la denuncia in procura degli sversamenti del depuratore comunale nel Porto Grande, ad esempio. Nel 2013 abbiamo denunciato le criticità legate alle discariche dismesse nella zona sud della provincia a seguito degli sversamenti di percolato nel mare prospicente la Riserva di Vendicari. Continuo ricordando che nel 2014 abbiamo presentato un esposto alla Comunità Europea sul mancato monitoraggio della qualità dell’aria, che ho trasformato in un esposto alla Procura della Repubblica, e non mi è difficile pensare che i recenti sequestri degli impianti Esso e Lukoil siano anche frutto del nostro lavoro. Nel 2015 ci schieriamo al fianco di una imprenditrice agricola del netino che lotta contro la realizzazione di un impianto di solare termodinamico da costruire in contrada Bonivini, ottenendo il rinvio a giudizio del soprintendente ai beni culturali dell’epoca e scoprendo gli interessi di imprenditori vicino alle cosche mafiose trapanesi. Nel 2016 abbiamo seguito e partecipato attivamente alla campagna referendaria contro le Trivelle raggiungendo a Siracusa il 28% dei NO. Abbiamo denunciato tutti i retroscena del trasporto del polverino Ilva nella discarica Cisma e gli affari poco limpidi all’autorità portuale di Augusta a seguito dell’indagine Tempa Rossa. Denunciamo in Procura insieme a padre Palmirio Prisutto, Luigi Solarino e Paolo Pantano le presunte irregolarità del Registro Tumori della Provincia di Siracusa. Siccome l’ecologia serve solo a proteggere l’ambiente in cui viviamo ho denunciato le Firme False alle elezioni amministrative del 2013. Nel 2017 vengo nominato responsabile nazionale per la Legalità e il contrasto alle ecomafie della Federazione Nazionale dei Verdi. Nel 2019 lancio sulla piattaforma online Change.org una petizione per liberare Siracusa e il suo territorio dall’inquinamento del polo petrolchimico più grande d’Europa, raccogliendo ad oggi più di 175.000 sottoscrizioni e ottenendo anche una risposta dal ministro per l’Ambiente Sergio Costa. Inutile ricordare che siamo sempre stati attenti e presenti alle iniziative sulla tutela del territorio e delle nostre bellezze paesaggistiche, chiedendo la revisione del Piano Regolatore e difendendo strenuamente il Piano Paesaggistico e il Parco della Neapolis, ci siamo schierati al fianco dei dirigenti della Soprintendenza attaccati da imprenditori senza scrupoli. Abbiamo partecipato a tutte le iniziative legate all’accoglienza dei migranti a supporto delle associazioni del settore”. La rottura con la Federazione dei Verdi di un suo storico rappresentante siracusano pare ad un passo. Peppe Patti sorride. Ma non smentisce e non conferma.




Siracusa. Affidamento di Artemision, Teatro Comunale, Latomie e Giardino Reimann: interrogazione di Zito all’Ars

Un’interrogazione per verificare se gli affidamenti di lavori e servizi presso i siti culturali dell’Artemision, del Teatro Comunale, del Giardino di Villa Reimann e delle Latomie dei Cappuccini, di proprietà comunale, disposti dall’amministrazione fra il 2016 e il 2017, siano conformi alle disposizioni dettate in materia di contratti pubblici” . L’ha presentata Stefano Zito, deputato regionale all’ARS del Movimento 5 Stelle. Un’interrogazione di 18 pagine, con cui il portavoce regionale M5S intende far luce sui provvedimenti adottati dal Comune di Siracusa successivamente alla gara per “l’appalto di gestione, fruizione, valorizzazione e visite” dei siti comunali .
“Lasciando da parte altri profili messi in evidenza nell’interrogazione-commenta- è necessario stabilire se la delibera di giunta e il conseguente atto integrativo alla convenzione del 21/10/2015, stipulato fra il Comune di Siracusa e la società aggiudicataria, siano pienamente legittimi o se, piuttosto, abbiano apportato delle modifiche sostanziali all’originaria concessione/appalto di servizi, allora in corso di validità, che avrebbero richiesto l’avvio di una nuova gara ad evidenza pubblica. Vi è il rischio, in altre parole, che nel corso della fase esecutiva del contratto siano stati introdotti alcuni elementi di novità che, se previsti sin dall’inizio della procedura di aggiudicazione, avrebbero potuto suscitare un maggior interesse alla partecipazione alla gara e determinare quindi esiti differenti”.
Con la delibera appena richiamata, oltre a fissare le tariffe da versare per la realizzazione di eventi al loro interno, la Giunta stabiliva di concedere – per tutta la durata del servizio di gestione, fruizione, valorizzazione e visite – l’utilizzo dei siti in questione alla ERGA per convegni, congressi ed altre attività e manifestazioni e, contestualmente, determinava la quota percentuale della tariffa da riconoscere alla società in considerazione dei servizi resi durante lo svolgimento degli stessi.
“Non è di certo mio interesse muovere accuse infondate, ma ritengo opportuno che si faccia chiarezza sulla questione e ciò vale ancor più alla luce dei risultati della recente gestione, da parte dell’amministrazione, dei siti sopra menzionati che non mi sembra possano essere ritenuti positivi per il bilancio comunale”, prosegue Stefano Zito.
Il portavoce regionale evidenzia che, in base ai documenti in suo possesso – con riferimento al periodo ricompreso tra il mese di giugno 2015 e quello di dicembre 2018 –, a fronte di incassi il cui importo è stimabile intorno ai 107.000 euro, il Comune di Siracusa avrebbe sostenuto spese significative per i lavori di manutenzione straordinaria, effettuati da ERGA ma a carico dell’amministrazione (si tratta di circa 90.000 euro), e per le utenze per i consumi elettrici e idrici (oltre 50.000 euro), di cui si è parlato in articoli giornalistici. Notevoli perplessità solleva poi il mancato coinvolgimento della Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa nonostante si sia in presenza di beni culturali, per loro natura soggetti alle norme di tutela dettate dal D.Lgs. n. 42 del 2004 e in particolare a quelle che richiedono che le concessioni per l’uso individuale degli stessi, anche laddove si tratti di manifestazioni della durata di pochi giorni, siano previamente autorizzate dagli organi preposti alla tutela.
“In risposta a una richiesta di accesso agli atti che ho presentato lo scorso 11 aprile, la Soprintendenza ha espressamente affermato di non aver mai rilasciato alcuna autorizzazione o parere in ordine a concessioni dei siti del Demanio Culturale di proprietà del Comune di Siracusa. Da qui la necessità di investire della questione anche l’Assessore regionale dei beni culturali per le verifiche di sua competenza”.
Un accenno infine alle nuove procedure di affidamento dell’Artemision e del Teatro comunale, oggetto, rispettivamente, delle determine dirigenziali n. 55 del 28/06/2019 e n. 63 del 10/07/2019. “Mi sembra chiaro che il Comune abbia tentato di superare alcune delle criticità verificatasi nel corso della precedente gestione ed evidenziate nell’interrogazione, il che è sicuramente apprezzabile ma non sufficiente. Con riferimento all’Artemision mi chiedo, ad esempio, se l’amministrazione abbia inteso concederne l’uso a fronte del pagamento di un canone, come invero lascerebbe intendere la determina del 28 giugno, o se venga in rilievo, piuttosto, una concessione di servizi specificamente disciplinata dal codice dei contratti. La questione è di notevole rilevanza pratica ai fini della determinazione del valore della concessione e, conseguentemente, della corretta instaurazione del confronto concorrenziale fra tutti i soggetti potenzialmente interessati a partecipare alla gara. Per tali ragioni, ho chiesto agli Assessori regionali di effettuare accertamenti sulla vicenda e invito l’amministrazione comunale ad ovviare alle eventuali irregolarità delle procedure di affidamento di recente avviate” conclude Zito.




Siracusa. Asili nido comunali, Vinci: “si deve garantire la regolare riapertura”

La consigliere comunale di Siracusa, Cetty Vinci, ha presentato un’interrogazione per sapere se rispondono a verità le notizie riguardo la mancata regolare apertura degli asili nido nel prossimo mese di settembre.
“In una fase storica in cui, giustamente, viene evidenziata la necessità di sostenere la famiglia e la natalità – rileva Cetty Vinci – è incredibile come il Comune di Siracusa, che pure ha fruito negli ultimi anni di ingenti finanziamenti statali proprio per incrementare l’attività degli asili nido, non riesca a garantire la regolare apertura di tali strutture. Le famiglie devono poter programmare per tempo – conclude la Vinci – ed è indispensabile che gli asili nido pubblici rispettino quindi i tempi di apertura previsti non solo dalle normative nazionali e regionali ma anche dal buonsenso, che impedisce di considerare i bambini come “pacchi” che possono essere spostati nel corso dell’anno da una struttura educativa all’altra”.