Siracusa. Le dimissioni dell’assessore Nicola Lo Iacono diventano un piccolo giallo

Il diretto interessato non smentisce ed anzi parla di “passo concordo con il sindaco”. Quest’ultimo, però, al momento non ha ricevuto formalmente la lettera di dimissioni dell’assessore Nicola Lo Iacono. Fatto sta che dovrebbe ormai essere solo questione di ore.
La notizia del più che probabile, praticamente certo, passo indietro di Nicola Lo Iacono, con delega al bilancio e tributi, arriva proprio nel giorno in cui si incardina, in Consiglio Comunale, la discussione sul bilancio.
I toni sono comunque soft rispetto all’uscita di Fabio Moschella, con nessuno spazio per le polemiche.
Da settimane Lo Iacono era indicato in uscita, nell’ambito di un rimpasto volto anche ad un allargamento della base di sostegno dell’azione amministrativa. In precedenza si era dimesso anche Giovanni Randazzo.




I temi dalla sanità, Cafeo: “nuovo ospedale di Siracusa e Breast Unit di Lentini”

“Grazie al tema del nuovo ospedale di Siracusa, prendo atto del ritrovato dialogo tra il centrodestra siracusano e in particolare dell’On. Prestigiacomo con il centrodestra al governo della regione. Un rapporto ritrovato dal quale mi aspetto, come immediata conseguenza, un cambio di passo in consiglio comunale, visto che le rassicurazioni fornite dall’assessore Razza sulla qualifica di DEA di II livello destinata all’ospedale di Siracusa escludono ipso facto alcune delle sedi precedentemente scelte dal consiglio”. Il deputato regionale del Pd, Giovanni Cafeo, lo ha detto questa mattina durante un incontro indetto nella sua segreteria per discutere di sanità siracusana e Breast Unit di Lentini. “Ho presentato all’Ars un’interrogazione con la quale in sostanza chiedo la revoca in autotutela del decreto che istituisce i centri di senologia siciliani”.
Accanto a Cafeo, su questo tema, anche il sindaco di Lentini, Saverio Bosco. “L’ospedale di Lentini non è certamente paragonabile come dimensioni ad altri grandi ospedali siciliani, eppure svolge il delicato ruolo di barriera verso i nosocomi del territorio catanese, limitando così la già altissima mobilità passiva che penalizza la nostra provincia. Reputo dunque ragionevole la richiesta di revocare in autotutela il decreto di istituzione dei centri di senologia, sono convinto che questa sia la strada giusta per rivedere questa posizione”.
Anche il primo cittadino di Carlentini, Giuseppe Stefio, sostiene la richiesta. “Quella per il mantenimento della Breast Unit all’ospedale di Lentini non è una battaglia territoriale di tipo campanilistico, ma è una lotta per l’affermazione di un diritto costituzionalmente garantito, quello alla salute per l’intera provincia di Siracusa. I nostri territori hanno un indice di tumori al seno maggiore rispetto alla media, per questo risulta se possibile ancora più paradossale questa decisione, senza contare il rischio di perdere tanti professionisti altamente qualificati e specializzati che saranno costretti ad andare presso altre strutture”.
Oltre 3.000 le firme raccolte dalle associazioni che stanno portando avanti la battagli ain difesa della Breast Unit. “Abbiamo promosso questa petizione popolare per confermare e rafforzare l’Unità di prevenzione e cura del tumore alla mammella in provincia di Siracusa – dice Paolo Censabella, in rappresentanza delle associazioni – perché oltre ai motivi legati al diritto alla salute e alla prevenzione per le donne, riteniamo che a Lentini si è costituita una piccola eccellenza in questo campo, grazie alla qualità dei professionisti e dei macchinari presenti, un’eccellenza che difenderemo con le unghie e con i denti”.




Verso il nuovo Bilancio, Amo Siracusa: “Rateizzazioni per i meno abbienti e convenzioni per la tassa di soggiorno”

Una serie di proposte e considerazioni, in vista dell’analisi del nuovo Bilancio del Comune, da oggi incardinato in consiglio.Il gruppo Amo Siracusa fa una disamina di alcuni aspetti legati alla gestione dei conti di palazzo Vermexio, affrontando tematiche che spaziano dalla tassa sui rifiuti all’imposta di soggiorno. ” I capitoli 1505 e 1660 cui fa riferimento la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani -raccontano Gaetano Favara, Michele Mangiafico e Carlos Torres- ammontano complessivamente nelle previsioni di bilancio 2019 a 30.619.240,37 euro. Trattandosi della voce di entrata dove maggiore risulta essere l’evasione, già tre settimane addietro avevamo fatto notare come all’inizio di luglio il reale incasso del Comune di Siracusa si attestasse intorno al 16%. Venerdì 26 luglio, con l’approssimarsi della scadenza della terza rata, la somma incassata dall’ente è salita a 8.093.116,00 euro, pari al 26,4%. Una percentuale ancora bassa che merita il nostro periodico controllo affinché gli intendimenti dell’Amministrazione comunale non restino sul piano delle intenzioni ma dimostrino efficacia”. Tra le previsioni contenute nella proposta dell’amministrazione comunale nel Documento Unico di Programmazione finanziaria,  la volontà  di lavorare a “rateizzazioni da concedere per i soggetti che versano in particolari situazioni di difficoltà per ridurre gli evasori totali per indurli gradualmente alla legalità fiscale”. Un aspetto su cui Amo Siracusa ritiene che si possano incontrare “numerosi cittadini che vorrebbero contribuire alle entrate del Comune ma hanno bisogno di un maggior numero di rate per poter sostenere economicamente quanto dovuto”.
Altrettanta attenzione, per Mangiafico, Torres e Favara,  va posta sui capitoli di entrata riguardanti le contravvenzioni per infrazioni del codice della strada. “Ci riferiamo ai capitoli 5632, 5672 e 5702 della proposta di bilancio di previsione 2019, che ammontano complessivamente a 7.551.250,00 euro. Alla data del 23 luglio scorso, ci risultano incassi per soli 1.157.911,60 pari al 15,3%. Anche volendo sottrarre all’entrata iscritta in bilancio i crediti di dubbia esigibilità che la Ragioneria ci dice caratterizzino questa voce, l’incasso sale al 32% del previsto a 7/12 esimi dell’anno. Manca, in particolare una politica -argomentano- efficace di perseguimento dei trasgressori non residenti nel Comune di Siracusa e un’azione amministrativa efficiente di gestione del contenzioso. Non vediamo da parte dell’Amministrazione comunale iniziative utili ad invertire la tendenza che emerge dalla nostra analisi del bilancio”. Infine l’imposta di soggiorno. In questo caso, stando alla disamina del gruppo consiliare, “la distanza tra incassato e previsione nel 2018 è molto inferiore perché nel 2018 si contano reversali per 850.874,67 euro pari all’89% di quanto iscritto nella previsione di bilancio. Il punto qui è allargare la platea della posta prevista in bilancio in quanto molte strutture alberghiere non si sono ancora messe in regola con il pagamento dell’imposta. E’ notizia dello scorso 5 luglio, per esempio, quella che due grandi strutture alberghiere cittadine debbono al Comune quasi 400 mila euro. Su questo versante, noi proponiamo due cose: da una parte un collegamento tra il Comune e il portale alloggiati affinché il Comune possa periodicamente scrivere alle strutture di cui ha contezza degli alloggiati ma dalle quali non provengono gli incassi dell’imposta al fine di regolarizzare le posizioni; dall’altra delle convenzioni con le società di trading on line come già avvenuto in altre città italiane affinché il Comune riceva l’imposta direttamente da queste società al momento della prenotazione e le società trattengano al posto del proprietario dell’alloggio quanto previsto per il pagamento dell’imposta”.

 

 

 




Siracusa. Il Bilancio approda in consiglio comunale: pioggia di emendamenti dall’opposizione

Si incardina domani, in consiglio comunale,il nuovo Bilancio. La seduta è fissata per le 10,30 all’Urban Center. La proposta della giunta sarà al vaglio dei  consiglieri,pronti a presentare i loro emendamenti Dopo l’acquisizione dei pareri tecnici e contabili degli uffici, nonché del parere dei Revisori dei Conti, Bilancio e relativi emendamenti saranno portati in aula per essere approvati entro il termine che l’aula determinerà nella giornata di domani.
Prima di questo adempimento, il Consiglio sarà chiamato alla surroga del consigliere Rita Gentile, che di è dimessa dopo la nomina ad assessore, con Simona Cascio. Successivamente si affronteranno gli altri due provvedimenti la cui approvazione precede quella del Bilancio: il “Piano Triennale delle Opere Pubbliche” ed il “Piano di alienazione”.L’avvio del dibattito, che si preannuncia caldo, è stato anticipato dal parere negativo espresso dalla commissione Bilancio. Il presidente, Salvo Castagnino ha parlato di  “spese inutili ed entrate ipotetiche e non realizzabili. E poi fitti passivi per immobili inaccessibili al pubblico”. La commissione si è anche soffermata sulla voce tributi locali. “Nello schema di bilancio-ha spiegato Castagnino- è previsto un gettito di 10 milioni circa quando lo scorso anno sarebbe stato nettamente inferiore”. Centinaia gli emendamenti che,soprattutto dalle fila dell’opposizione, sono pronti ad essere presentati. Una battaglia che si preannuncia impegnativa.




Nuovo ospedale, Prestigiacomo: “ora ci sono le premesse per un Dea di II livello”

“Si sono create le premesse per poter davvero credere che a Siracusa si realizzerà un ospedale di secondo livello”. Così la parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, dopo l’incontro a Palermo con l’assessore regionale Ruggero Razza. “La riunione è stata schietta e alla fine soddisfacente. C’è l’impegno di correggere entro una settimana la delibera di giunta che riguardava il nuovo ospedale di Siracusa, integrando la dotazione di posti letto con i reparti che mancano (le chirurgie toracica, maxillofacciale, plastica, pediatrica oltre a un incremento dei posti di terapia intensiva oggi solo 8 posti) per la realizzazione di un presidio di secondo livello. Contestualmente dovranno essere integrate le risorse destinate alla realizzazione del nuovo nosocomio visto che è stato considerato in 450mila euro il costo per posto letto e che i posti letto dovranno passare dagli attuali 355 a 420, attingendo a riserve di posti letto non ancora assegnati. Sono, quindi, felice del risultato, lieta anche dell’attenzione che il ministero della salute che avevo coinvolto ha dedicato Siracusa e ciò fa ben sperare per il parere che il nucleo di valutazione nazionale dovrà dare sul nuovo assetto”.
Rimane a questo punto da definire la questione dell’area. “Sono certa che non sarà difficile individuare una soluzione condivisa”, dice ancora Stefania Prestigiacomo che non dimentica i problemi del pronto soccorso dell’ospedale di Noto. “L’assessore ci ha garantito tempi celerissimi per la riapertura del pronto soccorso”.




Siracusa. La commissione “boccia” il bilancio, da lunedì l’esame in aula

Lo schema di bilancio predisposto dall’amministrazione comunale arriverà lunedì in aula con il parere negativo della commissione bilancio. Una bocciatura “politica” della proposta di bilancio, illustrata dal suo presidente, Salvo Castagnino: “spese inutili ed entrate ipotetiche e non realizzabili. E poi fitti passivi per immobili inaccessibili al pubblico. L’amministrazione deve cambiare rotta”. La commissione si è anche soffermata sulla voce tributi locali. Nello schema di bilancio è previsto un gettito di 10 milioni circa quando lo scorso anno sarebbe stato nettamente inferiore. “Mi domando come sia possibile. D’accordo, gli aumenti decisi dalla giunta. Ma non è mica aumentata improvvisamente la popolazione residente di Siracusa. Previsione di incasso molto più che ottimistica”.
La bocciatura della commissione non blocca comunque l’iter del bilancio. Lunedì verrà incardinata la discussione in aula consiliare. E sarà battaglia: pronti centinaia di emendamenti. L’opposizione serra le file e prova a mettere ancora all’angolo l’amministrazione.
Intanto, attenzione puntata sulla proposta allegata al bilancio: si tratta del piano di alienazione dei beni immobili. Non è stata deliberata dal Consiglio comunale e, sul punto, potrebbero non mancare gli attacchi sulla proceduta adottata.




Nuovo ospedale, la vittoria del centrodestra: più posti letto e impegno per Dea di II livello

Concluso l’incontro a Palermo tra i rappresentanti del centrodestra siracusano e l’assessore alla salute, Ruggero Razza. Presente anche il direttore dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. “Ho raccolto e condiviso la richiesta di procedere il più velocemente possibile per dare a Siracusa un nuovo ospedale, la cui localizzazione dovrà essere rapidamente individuata, ed una sanità degna del nostro tempo. Questa è stata sempre la indicazione che mi ha impartito il presidente della Regione”. E’ il commento dell’assessore Razza al termine della riunione con la delegazione siracusana di Forza Italia, guidata dall’on. Stefania Prestigiacomo, alla presenza del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Alla riunione erano presenti Bruno Alicata, Vincenzo Vinciullo, Gianluca Scrofani, Mauro Basile e Gianmarco Vaccarisi.
“Mi è stata prospettata – prosegue Razza – a maggior significato di una effettiva decisione di realizzare l’ospedale di Siracusa come DEA di II Livello, la necessità di determinare un finanziamento maggiormente adeguato ad un aumento di posti letto sul capoluogo della provincia. Tale richiesta appare ampiamente condivisibile e di offrire a tal fine una maggiore dotazione di posti letto, traendoli dalla riserva posta nella rete ospedaliera, sottoponendo la stessa alla valutazione dei competenti Ministeri”.
Razza ha anticipato che dopo il parere della Commissione Sanità dell’Ars, provvederà “ad adottare il conseguente decreto e trasmettere gli atti al Nucleo Investimenti del Ministero della Salute”.
“La nostra richiesta è stata quella di avere per l’ospedale di Siracusa non meno di 400 posti letto e la deroga per ottenere la qualifica di Dea di II livello”, spiega Enzo Vinciullo. “Non abbiamo parlato di aree per la costruzione dell’ospedale. Si seguiranno le procedure di legge, quindi con variante al Comune o con l’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Aspettiamo adesso le mosse dell’Asp”.
L’assessore regionale alla Salute ha poi ricordato che nei giorni scorsi il Ministro della Salute ha personalmente invitato ad una maggiore attenzione verso Siracusa, che da decenni sconta un effettivo depotenziamento.
“Alla delegazione di Forza Italia ed a tutte le forze politiche e sociali – conclude l’assessore – desidero confermare il desiderio del nostro governo di recuperare gli anni perduti con una pianificazione adeguata”.




Sanità. L’invito di Gianni a Vinciullo: “ecco come ottenere oggi il Dea di II livello”

Si terrà nel pomeriggio a Palermo l’incontro tra l’assessore regionale alla salute, Razza, e gli esponenti del centrodestra siracusano che, nei giorni scorsi, hanno portato sin sotto l’assessorato la loro protesta per una migliore offerta sanitaria a Siracusa. Nuovo ospedale e qualifica di Dea di II livello i temi sul tavolo ma non sono gli unici. In ballo, ad esempio, c’è l’ospedale di Lentini per il quale viene chiesta la qualifica di Dea di I livello e rimane ancora aperto il caso del Pronto Soccorso di Noto, da riaprire prima possibile.
Al tavolo siederanno Stefania Prestigiacomo, Enzo Vinciullo, Bruno Alicata. Ci sarà anche il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.
Prova a ricucire le distante tra le parti in causa l’ex parlamentare Pippo Gianni, che per il nuovo ospedale di Siracusa propone una soluzione in grado di far uscire dall’impasse legata alla qualifica di Dea di II Livello. “Si utilizzino i 20 milioni di euro in più, stanziati per la costruzione della struttura sanitaria, per dotare oggi l’Umberto I di tutti i reparti chiusi o mancanti, così da ottenere subito la qualifica di Dea di II livello. Senza dover attendere l’avvenuta costruzione del nuovo ospedale”. I reparti da andare ad aprire all’Umberto I sarebbero chirurgia pediatrica, rianimazione pediatrica, chirurgia toracica, broncoscopia interventistica e radiologia interventistica. O almeno alcuni di questi. Sin qui la proposta che il sindaco di Priolo ha “consegnato” anche a chi presenzierà all’incontro.
Ma questa idea non convince, ad esempio, Enzo Vinciullo. Già nelle settimane scorse, a proposito di nuovi reparti per Siracusa, aveva richiamato il decreto di adeguamento della rete ospedaliera pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione l’8 febbraio. A proposito di chirurgia toracica si legge: “con D.A. 629/2017 erano state programmate due strutture complesse in esubero rispetto agli standards da D.M. 70/2015. Il presente provvedimento ha previsto la rifunzionalizzazione di una di queste strutture. L’eventuale ulteriore rifunzionalizzazione sarà valutata nell’ambito dell’attività di monitoraggio previsto per i volumi e gli esiti”. Quindi è stato disposto il “taglio” di una delle due strutture complesse. Sarebbe difficile allora immaginare una nuova apertura a Siracusa.
Quanto a chirurgia pediatrica si legge: “al fine di garantire una copertura assistenziale omogenea su tutto il territorio regionale sono state individuate 4 strutture complesse rispetto alle 3 disponibili, per la quale si chiede il mantenimento in deroga. Tale progettualità è motivata dalla necessità contenere la mobilità extra-regione di pazienti pediatrici, con contestuale riduzione degli oneri a carico della Regione, nonché di garantire l’assistenza in emergenza-urgenza nel rispetto dei tempi previsti dalla reti tempo-dipendenti”. In un comunicato dello scorso febbraio, proprio Vinciullo chiudeva sarcastico: “non si può promettere ciò che la legge vieta, così come puerile appare la proposta di far diventare l’ospedale di Siracusa di II livello non appena vi saranno le condizioni”.




Siracusa. Faraone sfida l’ordinanza anti-blocchi: venerdì manifestazione ai cancelli

“Sfido l’ordinanza che vieta le manifestazioni nella zona industriale di Siracusa e per difendere il lavoro e il diritto di manifestare”. Il senatore del Pd, Davide Faraone, annuncia così la sua “sfida” al prefetto di Siracusa che a maggio scorso ha vietato con ordinanza i blocchi (assembramenti di persone e mezzi) alle portinerie della zona industriale siracusana. Lo farà venerdì, a partire dalle 11, piazzandosi davanti ai cancelli di Lukoil.
Il provvedimento della Prefettura è al centro di un presunto caso “internazionale”. Una anticipazione de La Repubblica parla di una lettera dell’ambasciatore russo in Italia diretta al ministro dell’Interno per chiedere maggiori tutele per gli impianti. “Salvini deve spiegarci perché si rifiuta di rispondere in Parlamento in merito alle sue relazioni con la Russia e, nel caso dell’Isab di Priolo, risponde immediatamente signorsì alle rimostranze dell’ambasciatore russo Razov, impedendo ai lavoratori il sacrosanto diritto di manifestare per difendere il proprio posto di lavoro”.
Anche il deputato regionale Giovanni Cafeo (Pd) interviene sulla vicenda. “Se fosse vero, si tratterebbe di un fatto gravissimo, lesivo sia del diritto di sciopero dei lavoratori sia, soprattutto, della sovranità e del prestigio della Nazione. Ferma restando l’inopportunità di alcune uscite rivolte al prefetto da una parte del sindacato proprio nei giorni che avrebbero dovuto precedere un’importante riunione delle parti sociali – prosegue Cafeo – c’è anche da considerare che il Tar ha di recente considerato legittima l’ordinanza prefettizia, quanto meno nel merito; questo, in attesa anche del ricorso presentato al Cga, non sana però la ratio del provvedimento, qualora derivasse realmente da influenze di uno stato estero all’Italia. Oggi più che mai è necessaria chiarezza e trasparenza”.




Priolo e l’arsenico in atmosfera: “polemica stucchevole, con Simage avremmo evitato”

Il superamento della soglia di arsenico in atmosfera a Priolo rilancia il tema di un sistema di monitoraggio continuo della qualità dell’aria. “Già in commissione bilancio è pronto il disegno di legge che istituisce una vera e propria stazione meteorologica dell’inquinamento costante e fruibile da tutti i cittadini anche tramite smartphone”, anticipa il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Pasqua. “Dopo aver avuto il via libera della commissione Ambiente – spiega Giorgio Pasqua – il mio progetto di legge, adesso unificato al ddl del collega Calderone (presidente gruppo parlamentare di FI all’ARS) che determina nuove sanzioni per i superamenti spero presto potrà essere trattato presto in aula per la votazione finale. Si tratta del SIMAGE, Sistema Integrato Monitoraggio Ambientale Gestione delle Emergenze che consente di scoprire scoprire chi, con cosa e da dove sta inquinando”.
Nel disegno di legge è prevista l’acquisizione di tutti i dati di tutti i sensori e rilevatori esistenti nelle zone industriali, la interpolazione con dati meteorologici e la costruzione di rappresentazione grafica delle sostanze fuori soglia, con indicazione della provenienza, qualità e quantità. “Si tratta di una sorta di stazione metereologica dell’inquinamento che incrociando i dati consentirà ai cittadini di conoscere in tempo reale, tramite un’apposita applicazione sul telefonino la qualità dell’aria che stanno respirando”.
I Comuni potranno dotarsi di proprie stazioni di rilevamento che siano messi in rete con il sistema. “La tecnologia – continua il deputato – ha prodotto dei ‘nasi elettronici’ il cui prezzo è decisamente più accessibile rispetto al passato, quindi anche un piccolo comune con un piccolo investimento potrebbe avere la propria rete. Si tratta in sostanza di raggruppare in un’unica banca dati che opera in tempo reale tutti i valori raccolti dai vari sensori che opportunamente processati anche da un punto di vista grafico, permetterà agli utenti di conoscere il momento esatto e il luogo da cui provengono gli eventuali valori inquinanti. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione di efficienza di cui gioverebbe l’ambiente e la salute della popolazione a costo praticamente zero per la Regione Siciliana”, dice ancora Pasqua.
Deputato regionale priolese, segue con particolare interesse quanto sta accadendo nella cittadina siracusana. “La stucchevole polemica alla quale stiamo assistendo non avrebbe ragione d’esistere se il progetto di legge che giace in Ars fosse pienamente operativo. Stiamo assistendo ad uno scambio di responsabilità tra il sindaco precedente e quello attuale: il primo punta il dito oggi per i dati del 2018 ma non cita i dati analoghi del 2012 quando lui era sindaco, l’altro attribuisce la responsabilità di questi superamenti alle ceneri di pirite, mentre la stessa Arpa, nei superamenti del 2012 attribuiva questi ai processi industriali allora in atto. Questa polemica poteva essere benissimo superata con un ddl chiaro e immediatamente applicabile. La politica per una volta, smetta di litigare e faccia la sua parte concreta”, conclude Pasqua.