Siracusa nell’Autorità Portuale, Scerra (M5S): “La Regione stoppò nostro emendamento”

“Un “si” certo, convinto e certamente non nuovo, all’adesione di Siracusa all’Autorità di Sistema Portuale con Augusta, Catania e Pozzallo”.
Il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra esprime una posizione netta su una vicenda su cui il M5S si è già soffermato nei giorni scorsi, avviando un pressing nella direzione dell’inserimento del Porto di Siracusa all’interno del sistema portuale.
Ne spiega le ragioni ripartendo dal 2020, “quando abbiamo fortemente spinto per l’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale, presentando, come nell’anno successivo, emendamenti specifici. Uno di questi- ricorda Scerra – aveva anche ottenuto il parere favorevole dell’allora Sottosegretario Giancarlo Cancelleri, ma purtroppo non della Regione. Se oggi si è risvegliato un interesse della politica, anche del Centrodestra, non può che farmi piacere, ma occorre essere chiari”.
Poi il deputato del Movimento 5 Stelle spiega la ragione per cui l’adesione di Siracusa sarebbe opportuna. “In un mondo globalizzato- osserva Scerra- essere al centro del Mediterraneo allargano può essere un’opportunità enorme. Il piccolo porto di Siracusa, da solo, non può di certo farcela. Inserito in un sistema, invece, potrebbe giocare un ruolo strategico. Aderire vuol dire accedere a fondi e ad una progettualità diversa rispetto a quanto si può arrivare ad ottenere alle condizioni attuali”.
Il Movimento 5 Stelle manifesta attraverso Scerra la propria disponibilità a sostenere, anche a Roma, eventuali iniziative della maggioranza di Centrodestra finalizzate a questo risultato.
“Così come ci saremo nel caso in cui si decide di intervenire per modificare- conclude Scerra- le regole di governance dando piena titolarità a Siracusa all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale”.




Tensioni da rimpasto nel centrodestra, Cannata mette alla porta il Mpa e avvisa Forza Italia

Il rimpasto annunciato dal sindaco Francesco Italia agita il centrodestra. Il prossimo ingresso in giunta del Mpa, alle elezioni schierato con il centrodestra che appoggiava la candidatura di Ferdinando Messina, spiazza la coalizione che si è presentata come opposizione alla proposta politica di Francesco Italia. Il parlamentare di FdI, Luca Cannata, chiarisce la posizione del suo partito. “Se Mpa entra in giunta con Italia è chiaro che sta tradendo il mandato ricevuto dagli elettori di Siracusa. Il centrodestra sta da una parte, Italia dall’altra. Hanno scelto Italia. Bene, ma noi abbiamo una visione diversa. Se gli Autonomisti, neanche dopo un anno dalle elezioni, entrano in giunta dopo aver voluto il presidente del Consiglio comunale, significa che condividono appieno il programma dell’avversario. Allora è giocoforza conferma di un tradimento, peraltro seguendo una modalità non lineare e non coerente”.
Insomma, è evidente dalle parole di Cannata che il Movimento per l’Autonomia a Siracusa non troverà posto nel tavolo del centrodestra. “No, non potrà sedersi con noi per discutere dei prossimi appuntamenti elettorali, come ad esempio per Pachino, dove proseguiremo il percorso regionale. Che poi, di cosa dovremmo parlare? Di una lista che a Siracusa sta con Italia sindaco di Azione ed a Pachino vorrebbe stare con noi, e poi magari a Rosolini con altri? La linearità politica ti rende credibile con la gente. Stiamo insieme perchè condividiamo un percorso. Ma se poi a ogni svincolo cambi strada, non possiamo stare insieme”, taglia corto il parlamentare meloniano. E sono parole che equivalgono a mettere fuori dal tavolo del centrodestra provinciale il Mpa di Giuseppe Carta e Roberto Di Mauro. “Se parlerò con Carta? Mi incontro con tutti, l’ho sempre fatto. Se qualcuno mi chiede dialogo, io ci sono sempre. Però, se mi deve dire che domani entra in giunta con Italia, non c’è neanche bisogno di parlare e men che meno bisogno di incontrarsi”. La porta si chiude.
Attenzione adesso anche alle scelte di Forza Italia, tentata in una sua componente di avvicinarsi alla maggioranza “bulgara” a cui sta lavorando il sindaco di Siracusa. “Non voglio e non posso credere che Forza Italia entri in giunta”, dice ancora Cannata che sente scricchiolare eccessivamente il centrodestra siracusano. “Forza Italia aveva il suo candidato sindaco, Ferdinando Messina. Se ora iniziassero a dialogare con Italia, direi che sono tutti confusi. E’ chiaro che affronteremo il caso al tavolo regionale del centrodestra. Anche se poi, alla fine, saranno sempre gli elettori a votare ed a punire chi è stato incoerente”.
Un giudizio su questo clima politico da fibrillazione altissima nel centrodestra siracusano? Luca Cannata non si tira indietro. “State assistendo a pure operazioni di poltrona. Dov’è la credibilità della politica? Si può collaborare per singoli temi anche stando su fronti diversi e rispettando il proprio elettorato. Non è che domani vado a chiedere l’assessore perchè sto collaborando da parlamentare all’ingresso di Siracusa nell’AdSp o perchè a settembre ci sarà qui il G7 Agricoltura su mia richiesta…”.

carta chi è?
Operazioni solo di poltrona. se fratelli d’italia entrasse tradirebbe il voto dei cittadini . Noi lavoriamo per la città ma su fronti diversi dal punto di vista politico. io lavoro per la citta e farà altrettanto il sindaco come istituzione ma non chiedo di certo un assessore per governare la città

Chi è Carta? Non ci parleremo specificatametne su questo. Di certo ne tengo conto




Futuro del porto di Siracusa, PD “Mancano i soldi, non si può perdere altro tempo”

Il futuro del porto di Siracusa si è discusso ieri nella seduta del consiglio comunale. All’assemblea erano presenti deputati nazionali e regionali, segretari provinciali di diversi partiti, rappresentanti di varie organizzazioni produttive, titolari di agenzie marittime e i cittadini interessati all’argomento.
Nello specifico si è parlato dei tre porti: porto grande, porto piccolo, porto di Santa Panagia. Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa allora evidenzia: “un porto che funziona e che è luogo di continui arrivo e partenza di navi costituisce un motore per lo sviluppo socioeconomico della città che ha la fortuna di averlo e l’intelligenza di saperlo fare funzionare. – continua – Allora la domanda che deve porsi la politica è quella se oggi i porti di Siracusa funzionano. La risposta è sotto gli occhi di tutti: mancano i soldi per dragare i fondali e per rendere agibile la banchina destinata all’approdo delle grandi navi; mancano i soldi per elettrificare le banchine; mancano i soldi per costruire una moderna stazione porto ove i passeggeri possano comodamente espletare le operazioni di imbarco e sbarco; mancano i soldi per costruire i parcheggi ancillari ad una stazione porto; mancano i soldi per le opere di manutenzione necessaria del porto di Santa Panagia, che potrebbe essere costretto a chiudere con inimmaginabili ripercussioni sulle attività a supporto delle grandi petroliere che accostano al vicino pontile di carico e scarico di prodotti petroliferi”, sottolinea il Pd.
Il Partito Democratico con il sen. Antonio Nicita, l’on. Tiziano Spada ed il gruppo consiliare composto da Massimo Milazzo, Sara Zappulla, Angelo Greco, non ha nessun dubbio sul fatto che il futuro dei porti di Siracusa passa dall’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale.
“Non si può perdere ulteriore tempo anche perché il pericolo è quello di essere tagliati fuori dalle rotte delle navi delle grandi compagnie di navigazione che potranno scegliere di fare scalo nei porti, già inseriti nell’Autorità di Sistema Portuale di Sicilia Orientale, di Catania e di Pozzallo perché lì troveranno infrastrutture e servizi migliori e più funzionali”, conclude il Partito Democratico.




Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, Gilistro (M5S) “Porterebbe grandi benefici”

“Dal 2020 il Movimento 5 Stelle spinge perchè Siracusa entri nel sistema che regola e e pianifica lo sviluppo della portualità. Nell’ottobre del 2021 presentammo un emendamento che però si scontrò sul no ideologico della Regione, allora presieduta da Musumeci”. Sono le parole del deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), che ha partecipato alla seduta aperta di Consiglio comunale dedicata al tema dell’adesione di Siracusa all’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
“Che il porto di Siracusa sia ancora oggi fuori dal perimetro di competenza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale è un anacronismo intollerabile. Una bizzarria decisionale che sin qui è costata in termini di occasioni ed investimenti di sviluppo perduti, con una crescita avvenuta slegata, non organica e incapace in questo quadro di affrontare e tenere la prova del confronto internazionale. Serve unità politica, da Siracusa a Palermo e Roma, per chiudere felicemente questo percorso che abbiamo indicato come necessario già negli anni scorsi. Entrare nella governance dell’autorità portuale, con un rappresentante che possa incidere sulle scelte portuali del territorio, darà quella svolta necessaria per la competitività del proto Grande in termini di crocierismo internazionale e per la piena operatività del porto rifugio di Santa Panagia. Non dimentichiamo che l’AdSP regola le politiche di sviluppo dei porti contando su adeguate risorse proprie, quindi significherebbe cura e sviluppo. Quelle somme che prima andavano alla Regione, poi, potranno rimanere in loco. Sarebbe assurdo privarci di un vantaggio indiscutibile per paura di non si capisce cosa. La competenza e la professionalità del presidente dell’AdSP, Francesco Di Sarcina, è indiscutibile. Non sarà un salto nel buio, bensì un salto in avanti”, ha sottolineato in aula Carlo Gilistro.
“L’inserimento nell’Autorità di Sistema renderebbe possibile anche la definizione di una strategia integrata di sviluppo a medio e lungo termine con la previsione di adeguati interventi infrastrutturali, un modello di marketing congiunto, snellimento delle relative procedure burocratiche ed amministrative”, evidenzia il deputato regionale.
“Dobbiamo iniziare a pensare che Catania più Augusta, più Pozzallo e più Siracusa possono diventare insieme, e non una contro l’altra, una influente realtà portuale del Mediterraneo con benefici a cascata, in questo caso si, per i singoli territori in cui operano”, conclude Gilistro.




Siracusa nell’Autorità Portuale? Cannata (FdI): “Si, poi le eventuali modifiche alla governance”

La sollecitazione è chiara: “Siracusa deve subito chiedere l’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale per non perdere opportunità e investimenti importanti”.

Questo il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata ha detto ieri al sindaco, Francesco Italia ed al consiglio comunale durante la seduta aperta dedicata proprio al tema Porto.

“La domanda che mi sono posto e che rivolgo quindi alla città è la seguente- premette Cannata- Perché Siracusa non fa parte dell’Autorità di Sistema e resta fuori dagli investimenti che stanno, invece, vedendo crescere Augusta, Catania e Pozzallo? “.

Il parlamentare di maggioranza entra più nel dettaglio. “Entrando a far parte di un sistema integrato- aggiunge- Siracusa vedrebbe un grande sviluppo del Porto, sia per la parte turistica e crocieristica, sia integrandosi con il Rifugio Panagia che serve la zona industriale. Rinunciare a potenziare tutto questo sarebbe insensato e si tradurrebbe nella rinuncia ad accedere e gestire risorse che di certo oggi non abbiamo e non avremmo senza un cambiamento di questo tipo”.

Le remore espresse dal sindaco Francesco Italia riguardano, come spiegato nei giorni scorsi, il “peso” che Siracusa avrebbe in seno all’Autorità. La richiesta sembra quella di una legislazione che dia alla città voce in capitolo sulle scelte, per tutti i territori, non solo per il capoluogo.

“L’attuale legislazione vigente- argomenta Cannata- nel caso di adesione di Siracusa prevede la possibilità per i rappresentanti della città di avere un ruolo nella governance per tutto quello che riguarda il Comune di Siracusa, trattandosi di capoluogo. Non succede, dunque,  nel caso di Pozzallo. Credo che l’aspetto positivo di un passaggio di questo tipo sia stato molto sottovalutato fino ad oggi. Abbiamo perso investimenti e possibilità che ci vedrebbero adesso in un’altra posizoine”.

A questo il parlamentare di Fratelli d’Italia fa seguire un appello ancora più chiaro.

“Non si perda tempo: capitalizziamo subito risorse che ci sfuggirebbero altrimenti. La città chieda l’adesione”.

Un’idea condivisa tanto dal presidente della Regione, Renato Schifani quanto dall’Assessore alle Infrastrutture Aricò-

Dal punto di vista tecnico potrebbe essere il consiglio comunale ad avanzare tale richiesta, che andrebbe al vaglio dei Ministeri delle Infrastrutture e delle Politiche del Mare. Ultimo adempimento toccherebbe alla Conferenza Unificata, a cui spetterà l’approvazione dell’adesione.

Sulla possibilità di dare un maggiore peso a Siracusa nella governarce, invece, il parlamentare di maggioranza mostra apertura.

“Entro la fine dell’anno- ricorda- è prevista una Riforma dei Porti a livello nazionale. In tale ambito- ipotizza- potremmo anche inserire eventuali modifiche che possano eventualmente incidere anche per Siracusa”




FdI in Questura a Siracusa: “Le forze dell’ordine sono il nostro presidio di sicurezza”

Questa mattina i vertici provinciali di Fratelli d’Italia hanno incontrato il Questore di Siracusa, Roberto Pellicone. Come spiega una nota diffusa dal partito della premier Meloni, FdI ha voluto solidarizzare con le forze dell’ordine, “prese di mira in particolare nelle ultime settimane da inaccettabili aggressioni fisiche, ma anche mediatiche e politiche”. A guidare la delegazione c’era il parlamentare Luca Cannata, con il presidente provinciale Peppe Napoli e il commissario cittadino Ciccio Midolo.
“Le forze dell’ordine sono il nostro presidio di sicurezza, per questo ci batteremo sempre per proteggerle”, spiegano. “Le istituzioni hanno il dovere di sostenere con convinzione gli agenti impiegati nella pubblica sicurezza, dobbiamo respingere con ogni mezzo i gravi tentativi di delegittimazione messi in atto nei giorni scorsi. E’ necessario – sottolineano – fermare immediatamente questo clima d’odio, che rischia di provocare conseguenze come quelle accadute a Torino, dove una volante e gli agenti che stavano fermando un irregolare per condurlo in un centro di rimpatrio sono stati aggrediti dai manifestanti dei centri sociali. Ci aspettiamo che anche la sinistra, che è stata prontissima nel mettere sotto processo mediatico polizia e carabinieri, esprima oggi solidarietà alle forze dell’ordine e condanni senza tentennamenti le violenze fisiche messe in atto con regolarità da centri sociali e antagonisti”.
Ieri a Siracusa, intanto, corteo degli studenti e delle associazioni in segno di solidarietà verso le comunità studentesche di Pisa e Firenze. Una delegazione ha poi consegnato un documento al prefetto.




Fondi per il nuovo ospedale, Scerra (M5S) “100 mln? Non c’è nulla da festeggiare, siamo in ritardo”

“Nuovo ospedale di Siracusa, nessun festeggiamento: accumulato ritardo e mancano 47 milioni”. Intervine così il deputato Filippo Scerra (M5S), a margine dell’attività parlamentare, dopo l’approvazione del finanziamento aggiuntivo per il nuovo ospedale di Siracusa, con i 100 milioni per consentire la realizzazione della struttura.
“Relativamente al Nuovo Ospedale non mi sento di fare manifestazioni di giubilo per quanto deliberato stamane in giunta regionale. E non lo farò fino a quando l’opera non sarà realizzata. Il provvedimento odierno arriva con mesi di ritardo e non finanzia integralmente l’opera. Quindi nessun festeggiamento. Già a novembre scorso avevo chiesto l’indicazione di un percorso certo e definito sulle fonti di finanziamento. Adesso, a marzo 2024, quasi quattro mesi dopo, la Regione Siciliana partorisce finalmente questo documento. La nostra richiesta era quindi corretta già allora ed i nostri dubbi sul fatto che il finanziamento non sarebbe poi rientrato nell’ Accordo di Coesione assolutamente fondati. Forse mancava la volontà, forse bisognava avvicinare il nuovo ospedale di Siracusa alle elezioni europee. Ma queste vecchie tattiche ormai non conquistano nessuno e voglio pensare che nessuno abbia intenzione di speculare sulla sanità a fine elettorali. Lo spettacolo offerto dal centrodestra sulla spartizione dei manager provinciali delle Aziende Sanitarie è già stato particolarmente triste”, aggiunge Scerra.
“Nel 2020 il M5S ha sostenuto in maniera convinta l’emendamento che ha permesso l’adozione del metodo commissariale, e delle relative semplificazioni, per la costruzione del nuovo presidio ospedaliero. Ed è stata la prima svolta decisiva. Non l’unica – ricorda Scerra – perché nel corso del 2021 abbiamo seguito la procedura del nucleo investimenti del Ministero che ha portato poco dopo allo stanziamento di 200 milioni di euro, già disponibili per l’opera”.
Il parlamentare siracusano, nel corso dell’ultimo anno, ha sollecitato con più interrogazioni tutti quegli atti e provvedimenti governativi necessari per mettere in sicurezza l’avvio della costruzione. Un pressing condotto anche a Palermo, dove si è recato a novembre chiedendo anche in quella sede l’indicazione nero su bianco di un percorso di finanziamento che mettesse l’infrastruttura sanitaria al riparo da ogni possibile sorpresa, dopo le fibrillazioni sulla proroga del metodo commissariale prima e sull’indicazione del nuovo commissario straordinario, poi.
“E’ stato indicato un cronoprogramma preciso, su cui vigileremo con la solita attenzione. La mia preoccupazione rimane quella di evitare che si possa ipotizzare di costruire ‘a rate’ il nuovo ospedale di Siracusa, dividendolo in più lotti e affidando il completamento alla speranza di finanziamenti futuri. Non dimentichiamo che mancano all’appello ancora 47 milioni di euro. Non vorrei che l’ottimismo del governo, secondo cui basteranno i ribassi d’asta, si infrangesse nel momento più delicato dell’intera vicenda proprio contro la realtà”.




Nuovo ospedale, Cannata (Fdl) “Con l’arrivo dei 100 mln si potrà procedere alla definizione della gara”

Esprime soddisfazione anche il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, per l’approvazione del finanziamento aggiuntivo per il nuovo ospedale di Siracusa: cento milioni di euro per consentirne la realizzazione.
“Come già anticipato e detto, la Giunta regionale del presidente Schifani ha approvato il finanziamento da 100 milioni di euro per il nuovo ospedale di Siracusa, allontanando ogni uccello del malaugurio. Adesso si potrà procedere alla definizione della gara e non ci sono problemi diciamolo subito. Si potrà procedere a uno stralcio del progetto per mandare in gara i lavori sulla struttura ospedaliera più importante del territorio. Continuiamo adesso a seguire da vicino il prosieguo dell’iter con il commissario straordinario Guido Monteforte Specchi – conclude – voluto con nostro emendamento dal governo Meloni”.




Ospedale Siracusa, arrivano altri 100 mln. Gennuso (FI) “Schifani mantiene impegno”

“Come previsto, stamattina la Giunta del Governo Schifani ha deliberato l’ulteriore stanziamento di 100 milioni per l’ospedale di Siracusa.
Il Presidente mantiene quindi il suo impegno assunto con i nostri cittadini.” Il deputato regionale Riccardo Gennuso (FI) commenta così
il voto di stamattina in Giunta, con l’approvazione del finanziamento aggiuntivo per il nuovo ospedale di Siracusa: cento milioni di euro per consentirne la realizzazione, in aggiunta ai 200 milioni di euro già finanziati con lo specifico accordo di programma.
“Con questo stanziamento si fa un enorme passo avanti perché la nostra provincia possa avere questa fondamentale infrastruttura, essenziale per la salute e per la qualità della vita dei cittadini. Una conferma – conclude Gennuso – dell’attenzione del Presidente Schifani e del suo Governo per il nostro territorio e tutta la provincia di Siracusa.”




Trovati 100 milioni per l’ospedale di Siracusa, l’on Carta (Mpa) “Restano in sospeso 47 milioni”

Dopo l’approvazione del finanziamento aggiuntivo per il nuovo ospedale di Siracusa: cento milioni di euro per consentirne la realizzazione, l’on Carta, deputato regionale Mpa e presidente della commissione Ars Territorio e Ambiente, espirme soddisfazione, evidenziando, però, che all’appello mancano ancora 47 milioni di euro.
“Notizie positive per l’ospedale di Siracusa. Il primo punto all’ordine del giorno, della giunta regionale odierna, riguardava le somme per coprire gli extracosti necessari alla realizzazione del nosocomio aretuseo. Arrivano i frutti di un lavoro sinergico e appassionato, si avvicina sempre di più la realizzazione dell’ospedale di Siracusa – afferma l’on. Giuseppe Carta – In questi giorni il MPA, nella sua interezza, ha seguito con vivo interesse questa delicata vicenda. Ringrazio il presidente Renato Schifani per aver dato seguito alle promesse – continua l’on. Carta – Resta ancora da sciogliere il nodo dei restanti 47 milioni. Speriamo che sia scongiurata ogni possibilità di ricorrere a fondi privati; auspichiamo, come è giusto che sia, di offrire ai cittadini un ospedale tutto pubblico, accessibile e al completo servizio della collettività senza ulteriori costi verso i cittadini come in tutte le province siciliane.”