Siracusa. Piano triennale delle opere pubbliche in Commissione, prime schermaglie

Anche sul piano triennale delle opere pubbliche non avrà vita facile l’amministrazione comunale. In Consiglio l’opposizione-maggioranza affila le armi. E dalle prime schermaglie è già chiaro che sarà battaglia. Si comincia con l’arrivo del piano in commissione. Bisogna incardinare la discussione ed il presidente della quinta commissione, Salvo Castagnino, ha invitato per la riunione di inizio giugno prima l’assessore ai lavori pubblici, Pierapolo Coppa, e dopo il sindaco, Francesco Italia. Entrambi hanno però risposto che non potranno essere presenti per contestuali e precedenti appuntamenti.
“Volevo dar vita ad un primo momento di confronto, considerando la commissione come un organo di studio e controllo degli atti e non come mero passaggio amministrativo voluto dallo statuto. Ho pertanto invitato il dirigente che ha predisposto l’atto e l’assessore che lo ha firmato e lo porta all’esame del Consiglio. Mi spiace non saranno presenti. A questo punto potremmo anche pensare di eliminare le commissioni consiliari se non hanno altra funzione che quella di una veloce presa visione di atti e documenti”.




Marina Resort, “si” dell’Ars alla norma che li regolamenta: “Opportunità per Siracusa”

Approvata dal parlamento siciliano la norma che regolamenta i marina resort, mentre è quasi pronto per l’approvazione il DDL sulla pesca mediterranea; entrambi i provvedimenti vedono ancora una volta protagonista il Partito Democratico”.A darne notizia è Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive e cofirmatario di entrambi i provvedimenti.“I marina resort rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo del turismo in Sicilia e in particolare per il territorio di Siracusa – spiega Cafeo – si tratta infatti di strutture attrezzate che consentono l’attracco alle imbarcazioni di diporto fornendo al contempo servizi utili per chi decide di restare e pernottare. La legge finalmente li riconosce come strutture turistiche oltre a regolamentarne l’istituzione e le agevolazioni per i concessionari demaniali”.“Nella seduta di martedì 4 giugno sarà approvato anche il DDL sulla pesca mediterranea – continua Cafeo – un provvedimento che conferma ancora una volta l’attenzione data alla risorsa mare da parte dell’ARS e del PD in particolare”.“Il provvedimento riguarda molti degli aspetti legati all’attività ittica, come la <<tutela dell’identità e la specificità della pesca mediterranea>> e la <<modernizzazione, innovazione e valorizzazione delle attività degli imprenditori ittici>> – prosegue il Parlamentare del PD – senza dimenticare la valorizzazione delle tradizioni dei borghi marinari, con l’istituzione di un registro dedicato”.“L’iter di approvazione si è bloccato perché siamo in attesa di verificare le coperture del fondo di solidarietà per la pesca, le vittime del mare e per le aziende danneggiate dal maltempo, previsto da un emendamento del Governo – concludeCafeo – fondo dal quale potranno attingere ad esempio la famiglia del pescatore Luciano Sapienza, scomparso lo scorso 4 maggio al largo di Malta e l’azienda di itticoltura Acqua Azzurra di Pachino”.




Ex Province, slittano al 2020 le elezioni: passa con voto segreto emendamento in Ars

Slittano ancora una volta le elezioni di secondo livello per l’elezione dei presidenti delle ex Province Regionali. Previste per il 30 giugno, potranno essere svolte – forse – nella primavera del 2020. Lo ha disposto con voto segreto l’Ars che si è espressa su un emendamento proposto dalla maggioranza.
Durissime le opposizioni. Per il Movimento 5 Stelle, il rinvio “è l’ennesima prova della schizofrenia, soprattutto, dell’irresponsabilità della maggioranza sui cui si si regge l’esecutivo”.
Per il capogruppo Francesco Cappello, “siamo alla farsa, con il presidente della Regione e la sua maggioranza che procedono in direzione diametralmente opposta, e che, soprattutto, non tengono in nessuna considerazione la barca di soldi spesi per separare le elezioni amministrative dalle Europee, proprio per consentire ai Comuni che andavano ad elezioni di poter partecipare alle elezioni per le ex Province”.
Esulta, invece, Cateno De Luca, il sindaco di Messina che guida anche la Città Metropolitana (ex Provincia) peloritana. “Non aveva senso celebrare queste elezioni il 30 giugno, non essendo ancora stata risolta la Finanziaria. Ora pensiamo a risolvere la situazione economica, destinando alle ex Province siciliane 350 milioni di euro da prelevare dagli FSC, così da coprire il disavanzo al 31 dicembre 2018 e garantirne la gestione corrente per gli anni 2019/2021. Solo in tale modo sarà possibile garantire tutti gli investimenti per la messa in sicurezza delle scuole secondarie, delle strade e dei viadotti”.




Siracusa. Suolo pubblico, prima rata con gli aumenti: “come e quando i rimborsi?”

Non scende la tensione politica sugli aumenti Cosap, la tassa comunale per la concessione del suolo pubblico. Gli scaglioni proposti dall’amministrazione (+20%, +100%, + 120%) sono stati bocciati dal Consiglio comunale ma non ancora revocati. Servirà un provvedimento ad hoc, forse un emendamento al bilancio. O almeno questa pare essere la linea dell’assessore al ramo, Lo Iacono.
Intanto, però, agli esercenti sono arrivati i bollettini della prima rata con i tre scaglioni di aumento, in base alla zona oggetto di concessione di suolo pubblico. Il presidente della commissione bilancio, Salvo Castagnino, ha chiesto la sospensione della prima rata.
Polemica la consigliera comunale Silvia Russoniello (M5s). “L’assessore Lo Iacono, in questi giorni, dichiara che pagare la prima rata della Cosap non significa che gli aumenti sono confermati, dato che l’importo finale sarà stabilito dal bilancio votato in via definitiva dal Consiglio comunale. Dopodiché potrà procedersi con rimborsi e conguagli. Un’affermazione, questa, che ha dell’assurdo. Quindi i siracusani, che a stento riescono ad arrivare a fine mese, dovrebbero anticipare soldi che poi chissà quando, chissà come, saranno rimborsati? Se la giunta Italia intende abbassare tutte le saracinesche della città e spegnere tutte le sue luci lo dica apertamente. Io contraria a questo modo di fare”, scrive Russoniello.




Il sindaco di Avola, Luca Cannata, eurodeputato a Bruxelles? Possibile se…

Le elezioni europee per Luca Cannata dureranno ancora qualche giorno. Il sindaco di Avola ha chiuso al terzo posto nella lista di Fratelli d’Italia, con 20.028 nella circoscrizione Insulare (Sicilia-Sardegna) e nonostante non sia stato eletto potrebbe comunque diventare un europarlamentare.
Possibile se dovessero verificarsi due circostanze. Partiamo da un dato: nella circoscrizione Insulare spetta un seggio a Fdi. La più votata è Giorgia Meloni che, però, potrebbe optare per la “sua” circoscrizione Italia centro. E allora ad essere eletto sarebbe il secondo della lista: Raffaele Stancanelli. Ma lo stesso senatore – carica peraltro incompatibile con l’elezione a Bruxelles – aveva chiarito nelle settimane scorse di considerare la sua come una candidatura di servizio per il partito. Potrebbe, quindi, preferire di rimanere senatore a Roma e lasciare il seggio, a questo punto, a Luca Cannata.
Il diretto interessato per ora si gode il buon risultato delle urne ma non nasconde di coltivare qualche speranza. “Vediamo come si muoverà il partito. La possibilità potrebbe esserci, vediamo cosa succederà nei prossimi giorni”.




Elezioni Europee. Il Movimento 5 Stelle tiene ma solo al Sud. Ficara: “Meno selfie, più lavoro”

“E’ stata una sconfitta, senza se e senza ma. Al sud, soprattutto in Sicilia, otteniamo ancora un ottimo risultato, segno che l’impegno che ci mettiamo tutti i giorni dà i suoi frutti. ma al centro e al nord è stato un tracollo”. Il portavoce del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara commenta così, basandosi sui numeri ma anche dandone un’interpretazione, l’esito delle Elezioni Europee di ieri, che hanno punito il M5S in Italia, confermando, invece, in Sicilia (e in provincia di Siracusa) la fiducia degli elettori. Nella circoscrizione Sicilia-Sardegna,infatti, il M5S ha sfiorato il 30 per cento  (29,84%), precedendo la Lega (secondo partito con il 22,42%) e il Pd (18,48%). Ancor dopo, Forza Italia, ferma al 14,77%. In provincia di Siracusa, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 34,78% delle preferenze. Nel solo capoluogo, invece, primo partito con il 34,93%.
“Il voto di ieri-ritiene Ficara-  è un voto  volatile, non è più legato alle ideologie, e può cambiare molto rapidamente corrente. La sconfitta per il M5S è dovuta a tanti fattori, interni ed esterni, ma noi dobbiamo sapere guardare ai nostri errori, correggerli e ripartire sulla scia di quelle cose buone fatte in questi mesi”. Il parlamentare non ha dubbi. Per lui, quello che serve ai pentastellati è un cambio di rotta.
“Meno selfie-tuona- e più lavoro concreto e ascolto della gente e del territorio”. Passando ai risultati e alle conseguenze in seno al parlamento europeo, Ficara ricorda che “per quanto ci riguarda, sembra che saranno tre i seggi che scatteranno nella circoscrizione Isole. Complimenti al riconfermato eurodeputato Ignazio Corrao e a Dino Giarrusso, incrociamo le dita per il terzo seggio. Ma un grazie all’impegno che ci hanno messo tutti e 5 gli altri candidati”. Incitazione, infine, alla sua forza politica: “Rimbocchiamoci le maniche”. Riscontro significativo per Flavia Di Pietro, candidata della provincia di Siracusa, quarta in lista nella circoscrizione insulare e scelta da 45.686 elettori.

 

 




Europee a Siracusa: l’avanzata della Lega, primo partito a Pachino e Portopalo

La Lega, alla fine, è riuscita a sbarcare in Sicilia ma non ancora a sbancare. In Sicilia, il Movimento 5 Stelle si conferma prima forza politica con il 31,18% delle preferenze ma il partito che voleva spaccare in due l’Italia, profondamente riformato da Matteo Salvini, arriva a percentuali mai viste prima d’ora a queste latitudini: 20,77%. Il dato provinciale siracusano rispecchia l’andamento regionale: M5s al 34,78%, poi Lega al 18,78% quindi il Pd al 16,01%. Quanto al capoluogo, premiato il M5s (34,93%), quindi il Pd (20,79%) e la Lega (17,94%) seguita da Fratelli d’Italia (11,04%). Forza Italia si ferma all’8,45%.
Curioso come la Lega sfondi soprattutto nella zona sud della provincia: è il primo partito a Pachino (28,36%) ed il primo a Portopalo (37,36%). E dire che Portopalo è comune più a sud di Tunisi…La Lega riesce a dare forti segnali anche ad Augusta, città che si conferma pentastellata ma con gli alleati di governo al 23,87%. Solo a Buscemi la Lega non è ancora pervenuta: 3,71%. Ma Buscemi è la città della candidata grillina Flavia Di Pietro ed infatti il Movimento 5 Stelle fa il pieno con una delle migliori performance in provincia: 54,36%. E’ però la cittadina industriale di Priolo Gargallo a confermarsi roccaforte grillina con il 55,83% delle preferenze.
Ad Avola il miglior dato per Fratelli d’Italia, primo partito con il 54,94%. Tra i candidati della Meloni c’era proprio il sindaco di Avola, Luca Cannata. E questo spiega il successo nella città della mandorla, dove l’avanzata della Lega non supera l’8,75% e il M5s si conferma vivo e vegeto.
Per il Partito Democratico, dato provinciale al 20.79% e buona presenza in tutti i centri del siracusano quasi sempre alle spalle di M5s e Lega. Miglior risultato a Buccheri (33,88%), bene anche Ferla.
Forza Italia ottiene i risultati migliori a Francofonte (24,39%) ed a Solarino (24,94%). Nelle altre città siracusane fatica a superare la doppia cifra.




Elezioni, riemerge a Siracusa il Pd e adesso Giovanni Cafeo chiede scelte radicali

La cura Zingaretti pare fare bene al Partito Democratico che anche in Sicilia, ed a Siracusa, riemerge dopo gli ultimi scatafasci elettorali. D’accordo, sono pur sempre le Europee, elezioni indicative si ma fino ad un certo punto. Il dato è comunque interessante.
A livello nazionale, il Pd si piazza alle spalle della Lega come secondo partito con una percentuale di poco superiore al 22%. In Sicilia, la forza di centrosinistra chiude terza alle spalle di M5s e Lega ed una percentuale del 16,99%. A Siracusa Pd al 16,01% (dato provinciale), nel solo capoluogo 20,79% e seconda forza.
“Sono contento per il risultato, visto anche da dove siamo partiti”, commenta il deputato regionale Giovanni Cafeo. “La mia soddisfazione poi è doppia per il risultato dei candidati espressione d’area: Bartolo e Chinnici sono i più votati. Non parliamo però di una vittoria, il risultato della Lega ci dice che non è finita e che occorre maggiore impegno ancora. L’avanzata leghista in Sicilia è voto di rabbia, elettori delusi che si sono spostati dai cinquestelle al partito di Salvini”, aggiunge il deputato Pd. “Chiusa la campagna elettorale, adesso spazio a chiarimenti nel partito e scelte radicali”, l’invito di Cafeo che appare pronto a prendere la guida provinciale del Pd con un ritorno alla segreteria.




Europee: i candidati siracusani, buona performance per Di Pietro (M5s) e Cannata (FdI)

I risultati dello spoglio delle Europee danno l’immagine di una Italia spaccata in due. Al nord il trionfo della Lega, al sud regge il Movimento 5 Stelle mentre il Pd ritorna un pò dappertutto in scena. Il primo partito si conferma quello dell’astensionismo.
Nella circoscrizione Sicilia-Sardegna, il Movimento 5 Stelle sfiora il 30% (29,84%), la Lega è il secondo partito (22,42%), poi Pd (18,48%) e Forza Italia (14.77%). Il dato provinciale siracusano si discosta leggermente: M5s al 34,78%, poi Lega al 18,78% quindi il Pd al 16,01%. Quanto al capoluogo, premiato il M5s (34,93%), quindi il Pd (20,79%) e la Lega (17,94%) seguita da Fratelli d’Italia (11,04%). Forza Italia si ferma all’8,45%.
Ottima la performance dei candidati siracusani. Nella circoscrizione Sicilia-Sardegna, la più votata è stata Flavia Di Pietro (M5s) con 45.686 voti nella circoscrizione insulare, quarta in lista. Per un soffio non scatta per lei un seggio a Bruxelles. Luca Cannata, sindaco di Avola candidato con Fratelli d’Italia, è terzo in lista con 20.028 preferenze. Qui i risultati in provincia di Siracusa, lista per lista.
Nella circoscrizione, il più votato è Salvini (239.004), poi Bartolo (Pd) 135.037 e Giarrusso (M5s) 116.759.




Le Europee: affluenza in calo. Siracusa, dato provincia 36.11% vedi Comune per Comune

Il primo dato netto, alla chiusura dei seggi, è l’elevato numero di persone che hanno deciso di non andare a votare. Astensionismo sempre più su. La Sicilia è penultima in Italia (peggio fa solo la Sardegna) con 37,51%.
In provincia di Siracusa affluenza al 36,11%, quasi quattro punti in meno rispetto alle Europee del 2014.
Il Comune con l’affluenza maggiore, in provincia, è Buscemi con il 51,16%. Il “peggiore”, Buccheri 22,64%. Siracusa non va oltre il 35,73%.
Clicca qui per i dati affluenza in provincia di Siracusa, Comune per Comune.