Depuratore consortile, nessuna offerta per la gestione. Cafeo: “avanti con Ias o i Comuni”

E’ andata deserta la gara bandita dalla Regione per la gestione del depuratore consortile di Priolo, oggi Ias. Un evento non esattamente imprevedibile ma che però rischia di avere ripercussioni sul faticoso accordo trovato per poter rispondere positivamente alle prescrizioni in materia ambientale della Procura di Siracusa.
“A questo punto auspico finalmente un intervento risolutivo da parte del Governo Regionale”, dice subito il deputato Giovanni Cafeo. “Anche se in ritardo, potrebbe finalmente dare piena attuazione all’articolo della Finanziaria frutto dell’emendamento che porta il mio nome, come noto fatto proprio dall’assessore Turano ma mai effettivamente applicato”. L’articolo in questione prevede la possibilità per i commissari liquidatori di cedere in concessione d’uso gli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione oggi di proprietà dei consorzi Asi in liquidazione, alle società di scopo che attualmente ne hanno la gestione, fino al definitivo subentro dei competenti gestori unici e fatto salvo l’ammortamento degli investimenti; in mancanza di società di scopo, gli impianti potranno essere trasferiti in concessione d’uso ai Comuni maggiori utilizzatori.
“Spero che il modo con cui è stata gestita l’intera vicenda da parte del Governo non comporti ulteriori disagi ai lavoratori Ias e ai cittadini – conclude l’On. Cafeo – e si possa finalmente dare seguito al rilancio della struttura, strategica per l’intero sistema industriale e civile del territorio”.




Siracusa. Definito l’accordo che salva le ex Province: “Buone notizie per il Libero Consorzio”

“Definito l’accordo del Governo con la Regione per salvare le ex Province. A breve saranno nelle condizioni di erogare i servizi, sbloccare gli investimenti e assicurare il pagamento degli stipendi, ponendo fine all’attuale situazione di emergenza”. Lo annunciano i deputati nazionali e regionale del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, StefanoZito, Pino Pisani, Filippo Scerra, Maria Marzana e Giorgio Pasqua. “Buone notizie, quindi-fanno notare-  anche per la ex Provincia Regionale di Siracusa”.
“L’accordo appena sancito con la Regione Siciliana prevede l’utilizzo di 150 milioni di euro, 140 dei quali provenienti dal fondo di Sviluppo e Coesione, per ripianare i disastrosi bilanci delle ex province siciliane, evitandone il dissesto e garantendo, al tempo stesso, lo sblocco dei finanziamenti già stanziati per l’avvio delle opere pubbliche che i cittadini aspettano da tempo”, aggiungono i portavoce del M5S.
“Oltre a questo, nel Decreto Sblocca-Cantieri inseriremo un altro emendamento che prevede alcune deroghe normative all’approvazione dei bilanci e dei rendiconti, finalizzato allo sblocco dei finanziamenti già stanziati per l’avvio delle opere pubbliche. Ma non è finita qui. C’è l’impegno a intervenire in legge di bilancio 2020, adeguando al resto d’Italia il meccanismo del prelievo forzoso, in modo che le ex province siciliane abbiano fondi adeguati per ristrutturare le nostre scuole e prendersi cura delle strade. Quasi venti milioni di prelievo per Siracusa non sono sostenibili. Queste sono risposte concrete a istanze reali dei territori. Centrodestra e centrosinistra hanno fatto orecchie da mercanti. Per noi, invece-concludono- parlano i fatti”.




Siracusa. Aumenta la tassa per il suolo pubblico, Castagnino: “la giunta revochi subito”

Nuovo fronte polemico in vista per l’amministrazione comunale. Nell’occhio del ciclone la delibera di giunta dello scorso 23 aprile che dispone l’aumento del costo del suolo pubblico per i locali. Una revisione al rialzo che varia dal 20% al 200%, in base alle zone in cui viene richiesto l’utilizzo o l’occupazione di suolo pubblico.
A promettere battaglia è il consigliere comunale Salvo Castagnino. “Per aumentare le entrate, sempre a fronte di zero servizi, l’amministrazione continua a spremere le categorie produttive. Pensare in un sol colpo di aumentare del 101% il costo in Ortigia e addirittura del 200% nelle zone di pregio (piazza Duomo, via Maestranza, via Minerva, etc) è follia”, dice l’esponente di Siracusa Protagonista. “Chiediamo la revoca della delibera perchè l’aumento non è sostenibile. A Siracusa aumenta tutto: parcheggi, asili, ora il suolo pubblico. E ricordo anche il tentativo di aumentare la Tari che siamo riusciti a sventare in Consiglio comunale. La giunta ha le sue prerogative, ma invito sindaco ed assessori a cercare il confronto con il Consiglio quando si assumo decisioni così impattanti per la vita cittadina”, dice ancora Castagnino. “Chi ha pagato sino ad oggi 2.000 euro per il suolo pubblico in Ortigia, adesso ne pagherà 4.000. E chi nelle aree di pregio ne versava al Comune 3.000 arriverà a versarne anche 9.000. Va bene parametrare i costi, ma manca una voce importante di confronto: i servizi”.




Siracusa. “Revocare la convenzione con Sicilia Musei”: rinviato il voto del Consiglio

Il protocollo d’intesa con Sicilia Musei sull’utilizzo dell’ex convento di San Francesco d’Assisi all’esame del Consiglio comunale. Al momento del voto dell’atto di indirizzo proposto dai capigruppo di opposizione, è mancato il numero legale.
Ad illustrare il punto in aula è stato il consigliere Ferdinando Messina. Sicilia Musei è la società incaricata di attuare il progetto “Grandi Mostre” all’ex convento di San Francesco d’Assisi, un programma di eventi da realizzare in meno di tre anni. L’opposizione ha chiesto all’amministrazione la revoca in autotutela della delibera di giunta che ha approvato il protocollo e la relativa consegna del sito. L’intesa si configurerebbe come una forma di affidamento a un privato di un bene pubblico e, dunque, si doveva procedere con una selezione tra offerte. Inoltre – sempre secondo i consiglieri di opposizione – l’accordo sarebbe, dal punto di vista dei costi-benefici, “ampiamente sbilanciato a sfavore del Comune”. Inoltre, le recenti polemiche sulla mostra “Per la crocifissione di sant’Andrea” suggeriscono di “valutare l’affidabilità del soggetto” privato “nonché la regolarità della concessione del sito”.
La risposta è arrivata dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata, che ha respinto l’idea che si tratti di una concessione di fatto. In realtà, ha spiegato, l’amministrazione ha approvato un progetto proposto da Sicilia Musei che prevede la realizzazione di grandi esposizioni “con carattere di unicità ed esclusività” in uno spazio adeguato ottenendo in cambio un canone di 28mila euro l’anno più il pagamento di una percentuale sullo sbigliettamento. Essendo mostre importanti e di respiro internazionale, ha spiegato Granata, necessitano di un lungo lavoro preparatorio e gli organizzatori hanno richiesto garanzie. Quanto alle utenze, i costi per l’Ente sarebbero limitati alla mancata riscossione della Tari e ai consumi idrici (“contenuti per una mostra”) mentre per quelli elettrici si sta trovando un’intesa con la Fondazione Inda che occupa già una parte dello stabile. Inoltre, le opere esposte nel cortile esterno, aperto al pubblico, sono fruibili senza pagare il biglietto. In fondo, ha concluso Granata, stiamo facendo “ciò che la città ci chiede: programmare, destagionalizzare e differenziare l’offerta culturale inserendoci nel circuito delle grandi mostre”.
Il dibattito è stato animato dallo stesso Messina, da Michele Mangiafico e da Impallomeni che hanno insistito sul fatto che le selezioni pubbliche sono sempre quelle più favorevoli per gli enti e sono più trasparenti; il vice sindaco Randazzo ha messo in guardia su eventuali pretese che Sicilia Musei potrebbe avanzare in caso di rottura anticipata del protocollo, confermando però che l’evidenza pubblica resta la “strada maestra” e proponendo la predisposizione di un regolamento specifico sull’uso degli spazi per scopi culturali; Carlo Gradenigo e Pamela La Mesa hanno dato un giudizio positivo sull’operato della Giunta e si sono detti d’accordo con l’idea del regolamento.
Alla fine, il presidente Moena Scala ha messo ai voti l’atto di indirizzo ma è mancato il numero legale.




Siracusa. Piano della Mobilità Sostenibile, “si” in Consiglio: ecco le novità

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato il piano urbano della mobilità sostenibile, in sigla Pums. “Uno strumento di programmazione che può una volta per tutte dare un indirizzo chiaro alla gestione della mobilità cittadina, favorendo tutte quelle forme di trasporto alternative alle auto private e grazie al quale sarà possibile accedere a bandi regionali, nazionali e europei per la realizzazione dei progetti”, commenta entusiasta il consigliere Carlo Gradenigo. Rimane però da dimostrare con azioni concrete l’operatività di un piano verso il quale non sono mancate le critiche, in particolare da parte del Movimento 5 Stelle che ha spiegato perchè sarebbe persino improprio definirlo un piano della mobilità sostenibile. Forse soluzioni più coraggiose, oltre a didascaliche indicazioni, sarebber state più utili in prospettiva. Lo stabiliranno, comunque, da qui a pochi mesi i risultati che il piano porterà a casa.
E tra gli interventi di breve periodo c’è la realizzazione di 2 linee di Bus Rapid Transport (mappa), sino ad oggi mero sogno. Potrebbero diventare realtà anche le spesso annunciate corsie preferenziali su via Malta, via Catania e Corso Umberto per favorire il percorso dei bus navetta.
Giusto avere quindi molte attese per la trasposizione del piano dalla carta alla vita reale di Siracusa.




Question Time: le domande dei consiglieri comunali, le risposte dell’amministrazione

Chiusa la seduta di Consiglio comunale dedicata al Question time. Discusse 13 delle 19 interrogazioni poste all’ordine del giorno.
Alla prima, a firma della consigliera Ficara sulla mancata attivazione dello Sportello Asp a Belvedere e Cassibile, ha risposto in aula l’assessore Moschella: “A fronte delle circa 400 richieste complessive evase ogni giorno dagli uffici di via Italia e via Barresi, a Cassibile e Belvedere, nello stesso periodo di riferimento, ne sono state presentate 28 e 18. Oltre a quello dei numeri, contestualmente esiste un problema di personale che comunque non impedirà all’Asp l’apertura di uno sportello (dalle 15 alle 17,30) il lunedì a Cassibile ed il mercoledì a Belvedere”.
Due le interrogazioni del consigliere Buonomo. Alla prima, sulla gestione dello stadio “De Simone”, ha risposto per iscritto il dirigente Caligiore, comunicando come “l’avviso pubblico fatto dall’Ente sia andato deserto e che è stato chiesto al Siracusa Calcio la disponibilità ad una sua gestione con affidamento diretto. Ad oggi il presidente non ha ancora risposto”. Con la seconda interrogazione Buonomo chiedeva notizie in merito al progetto “Il tuo bosco in comune”. Per l’amministrazione, l’assessore Genovesi ha confermato la volontà dell’Ente di aderire all’iniziativa che adesso sarà formalizzato con tutti gli adempimenti burocratici per giungere entro la fine dell’anno alla piantumazione degli alberi nell’area già individuata tra i viali Scala Greca e Santa Panagia.
Delle interrogazioni riguardanti la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade (le due del consigliere Di Mauro su via Reimann, e la manutenzione dei terreni limitrofi alle spiagge; quella del consigliere Boscarino sulla raccolta della spazzatura nelle zone extraurbane, quali la via per Floridia; quella del consigliere Burgio sulla sfalciatura dell’area di Carancino che dovrebbe ospitare il nuove canile; e quella del consigliere Ricupero sul verde pubblico e sulla presenza di colonie di ratti in via Monviso) l’Aula si è occupata solo di quest’ultima. “L’area insieme ad altre- ha detto l’assessore Genovesi- non è inserita in quelle oggetto dell’appalto sulla manutenzione del verde pubblico. Vanno quindi trovate altre risorse per un sesto lotto. Intanto c’è da risolvere il problema dell’igiene urbana e su questo ci stiamo già muovendo”.
Alla seconda interrogazione di Burgio sulla convenzione tra il Comune e la Erga, la società che gestisce alcuni beni culturali, sui costi delle utenze dei singoli siti, e sulle intenzioni dell’Amministrazione in merito all’affidamento per il futuro di altri beni comunali, ha risposto per iscritto il dirigente Borgione. “Per l’Artemision e per i Giardini di Villa Reimann non esistono utenze per i consumi elettrici ed idrici, perché i costi vengono fatturati unitamente a quelli di Palazzo Vermexio e Villa Reimann, e quindi non è possibile determinarli; per il Teatro comunale le spese di energia sono pari a 1.350 euro per il 2016, 19.783 euro per il 2017, e 29.295 euro per il 2018. Per le Latomie dei Cappuccini per il 2015 ammontano a 440 euro, per il 2016 a 507 euro, per il 2017 a 472 euro, e per il 2018 a 195 euro. Come per questi – ha concluso Borgione- anche gli altri beni comunali saranno affidati con bando pubblico”.
Due le interrogazioni del consigliere Vinci. Alla prima, sullo stato di attuazione del Piano di Zona del Distretto 48 e sull’esistenza di somme inutilizzate a fronte della grande domande di assistenza, ha risposto per iscritto il dirigente Di Stefano che ha fatto il punto della situazione, con l’elencazione delle azioni programmate nel Piano, del loro stato di attuazione, dei progetti già conclusi e di quelli non avviati. “Per quel che concerne le somme non impegnate- ha detto in replica l’assessore Furnari- esse saranno spalmate su altri progetti. Anche se parlando di Piano di Zona occorre l’accordo con gli altri Comuni e le altre parti coinvolte”.
La seconda interrogazione riguardava la società Idealservice che gestisce il servizio tributi. “La nuova società- scrive il direttore responsabile dell’esecuzione del contratto, Morabito- sta riorganizzando il lavoro e nei prossimi giorni incontrerà l’Amministrazione per programmare i primi interventi all’ufficio Tributi”. In merito all’individuazione della nuova società, l’assessore Lo Iacono ha precisato come essa “Sia stata una sostituzione in seno al Consorzio e che quindi il Comune non ha operato alcuna scelta”.
Non trattate, invece le due interrogazioni del consigliere Reale, sulla rottamazione delle sanzioni sulle ingiunzioni di pagamento ai cittadini per il periodo 2000/2017; e l’altra sulla presenza universitaria in città. Non trattata anche quella sui totem in piazza Duomo del consigliere Messina.
Due anche le interrogazioni del consigliere Buccheri, la prima sulla situazione dei beni confiscati alla mafia ed assegnati al Comune, per conoscerne utilizzo e destinazione. I beni assegnati al Comune sono in tutto 12, due dei quali, un appartamento in via Arsenale e un terreno di contrada Isola, in attesa di consegna. Gli altri sono tre appartamenti, in viale Scala Greca, in via Alagona ed in via Ierone II, destinati rispettivamente a fini istituzionali, ad alloggio temporaneo per indigenti e a deposito; tre immobili, in via Grottasanta, Bainsizza e Murri, destinati a fini sociali ed istituzionali; un deposito in via Ierone II, ed uno in largo Nedo Nadi; un garage in viale Scala Greca; un terreno in contrada Pizzuta.
La seconda interrogazione di Buccheri riguardava le politiche di reclutamento del personale comunale alla luce delle numerose collocazioni a riposo di dipendenti. Nella risposta scritta, a firma dell’assessore Furnari, peraltro intervenuta in aula, e del dirigente Di Stefano, è stata comunicata la recente approvazione in Giunta del Piano del fabbisogno del personale improntato a criteri di priorità e nel rispetto dei limiti delle risorse economiche. Nel triennio le assunzioni previste sono quelle di dirigente amministrativo e di avvocato, e di personale di categoria D e C, quali agenti di polizia municipale, funzionario tecnico e contabile, istruttore tecnico geometra, istruttore contabile, assistente sociale, specialista di vigilanza urbana.
L’interrogazione del consigliere La Mesa verteva sulla chiusura del plesso scolastico di via Algeri dell’Istituto Chindemi, sulle iniziative per la sua ristrutturazione, e sull’eventuale sua destinazione a sede di presidio H24 per le Forze dell’Ordine. “Un patrimonio pubblico sempre più vandalizzato- ha detto La Mesa- in un quartiere con grandi problematiche sociali dove la presenza dello Stato potrebbe essere un segnale forte per i residenti”. Nella sua risposta il vice Sindaco Randazzo ha comunicato la richiesta di un incontro in Prefettura con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni e le Forze dell’Ordine. La Mesa, nel suo intervento di replica, ha proposto all’aula una seduta aperta del Consiglio comunale dedicata a questo argomento.
Le ultime due interrogazioni, a firma del consigliere Impallomeni, riguardavano la mancata attuazione dell’atto di indirizzo per la previsione, nelle aree con maggiori problematiche in materia di viabilità, sicurezza ed abusivismo, della figura del “Vigile di quartiere”; la chiusura al transito delle strade San Michele e Spinagallo; e notizie sull’occupazione abusiva di aree dello spiazzale del Cimitero.
A rispondere per iscritto il comandante della Polizia municipale Miccoli, che ha sottolineato la presenza continua di agenti sul territorio, e ricordato il ricorso a personale appiedato nei quartieri di Belvedere, Cassibile, Santa Lucia ed Ortigia.
Sulla chiusura al transito, in quanto arbitrariamente ostruite da massi, delle strade San Michele e Spinagallo, Miccoli ha comunicato “l’avvio delle procedure nei confronti dei proprietari delle aree limitrofe alle strade per sgomberarle da inerti e rifiuti”.
Sull’occupazione abusiva di aree dello spiazzale del Cimitero, Miccoli ha comunicato la “verbalizzazione ai danni dell’occupante per violazione delle normative in materia di occupazione del suolo pubblico, l’ordine di ripristino dei luoghi e la trasmissione degli atti all’Autorità giudiziaria”.




Sac, Prestigiacomo e Vinciullo contro Agen: “offende Siracusa”

Le parole di Pietro Agen e le sue valutazioni sulla politica siracusana provocano la reazione di due cavalli di razza: Enzo Vinciullo e Stefania Prestigiacomo.
La vicenda è quella relativa al nuovo cda della Sac ed alla mancanza di rappresentanti siracusani.
“Abbiamo, come territorio, in questi giorni, protestato perché, pur possedendo il 25% delle quote societarie della Sac, Siracusa non ha alcun rappresentante nel Consiglio di Amministrazione, quando perfino la provincia di Caltanissetta ha, inspiegabilmente, un proprio rappresentante. Il presidente della Camera di Commercio, anche di Siracusa – dice Vinciullo – nel replicare alle legittime attese e rivendicazioni del territorio, in modo saccente e supponente, ha fatto sapere che la mancata nomina di un siracusano è la giusta punizione per una classe politica da lui definita perdente. Della serie: noi siamo noi e voi siete nessuno, perché perdenti, brutti e sporchi.
Spero che, dopo questa esternazione, qualcuno si svegli, batta un colpo e ci dica che esiste. Ringrazio Agen per averci ricordato il nostro stato di sudditanza e prostrazione. Della serie: siete ormai colonia di Catania.
Stia sereno- ha concluso Vinciullo – sapremo riscattarci e si ricordi che questi comportamenti creano solcati e ferite difficilmente guaribili e rimarginabili nel prossimo futuro”.
Nel video sotto le parole di Stefania Prestigiacomo.




Siracusa. Piano del Traffico e Mobilità Sostenibile, il M5s attacca e annuncia il suo “no”

Il piano del traffico e il piano della Mobilità Sostenibile non potranno contare sul voto favorevole del Movimento 5 Stelle. Il Consiglio comunale di Siracusa dovrà pronunciare il 6 maggio sullo strumento magnificato dal presidente della Quarta Commissione, Ferdinando Messina. “Tono trionfalistico fuori luogo. Dalla commissione viene fuori un documento quantomeno anomalo”, dicono infatti Silvia Russoniello e Roberto Trigilio.
“Il M5S da sempre sostiene che un Piano Generale del Traffico Urbano e un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile sono strumenti pianificatori/urbanistici profondamente diversi e, pertanto, risulta incomprensibile come un unico progetto possa contemplare contemporaneamente sia l’uno sia l’altro”, è l’analisi dei due.
I portavoce del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Siracusa continuano: “Il PUMS, per sua natura, mira a una complessiva ridefinizione del sistema di trasporto urbano per dare risposte ai bisogni di mobilità attuali e futuri, garantendo, al tempo stesso, il raggiungimento di specifici obiettivi climatici ed energetici fissati dai leader europei. Ed incoraggia all’uso di modalità di trasporto sostenibili. Ma un aggiornamento, per essere tale, presuppone che ci sia cosa aggiornare e il Comune di Siracusa non si è mai dotato di un PUMS. Peraltro, quello proposto alla Commissione consiliare manca dei requisiti fondamentali per essere considerato un piano di mobilità sostenibile”.
Varie, comunque, le criticità che sarebbero ancora irrisolte dal piano siracusano: “non si comprende come i dati sull’inquinamento abbiano influenzato le scelte di progetto e le soluzioni sono solo descritte od indicate in modo sommario in cartografia, senza schema di funzionamento della circolazione stradale.
“Siamo sorpresi di come l’amministrazione comunale stia tentando di mettere una pietosa pezza a un errore colossale commesso dalla passata giunta che aveva adottato un aggiornamento del PGTU+PUMS privo di quanto richiesto dal decreto ministeriale del 4 agosto 2017. Faremo valere le nostre ragioni durante il prossimo Consiglio. Per reperire fondi per completare il parcheggio Mazzanti si usi il piano mobilità del 2010”.




Siracusa. Tutti contro Carmela Floreno, accerchiata la commissaria ex Provincia

Tutti contro Carmela Floreno. La commissaria straordinaria della ex Provincia Regionale di Siracusa è riuscita a mettere d’accordo una solitamente litigiosa politica siracusana. Da Enzo Vinciullo a Paolo Ficara fino ad arrivare a Stefania Prestigiacomo: piovono critiche aspre e pesanti all’indirizzo della ex prefetto. E perfino richieste di dimissioni ed il sospetto che, nella vicenda Sac, abbia giocato per interessi più filo governo regionale che siracusani. Anche questo, purtroppo, è il risultato di sei anni di commissariamento. E il sospetto trova qualche elemento di appiglio in scelte non esattamente chiare, come aver presentato per il cda della società che gestisce l’aeroporto Fontanarossa un professionista catanese in quota Siracusa (25% delle quote scoietarie).
“La dottoressa Floreno ha perpetrato l’ennesimo oltraggio nei confronti di un territorio che dovrebbe tutelare e invece sembra disprezzare”, tuona l’ex ministro Prestigiacomo. “L’indicazione da parte del Commissario della ex Provincia di Siracusa di un avvocato di Catania come candidato per il consiglio di amministrazione della Societa Aereoportuale di Catania, poi nemmeno votato, è inaccettabile, vergognosa e pone pesanti interrogativi. Chi ha passato questo nome alla Floreno? È stata una sua autonoma scelta? O forse ha ricevuto ordini da qualcuno? Saremmo grati se ci spiegasse come e perchè ha compiuto questa scelta”, insiste la parlamentare azzurra. “Ci dica perchè ha ritenuto che nessun siracusano fosse degno di essere indicato alla Sac. L’esito del suo magistrale operato è che Siracusa non sarà rappresentata da nessuno, nemmeno da un catanese nella società dell’aeroporto Fontanarossa, di cui deteniamo una rilevante quota. Questa è l’ennesima rapina ai danni della nostra provincia e conferma che Floreno è inadeguata e dannosa per il nostro territorio”.
Anche Prestigiacomo chiede le dimissioni della commissaria e chiede l’intervento del governatore Musumeci: “intervenga sollecitamente, altrimenti accrediterebbe in prima persona il sospetto che davvero la Regione consideri Siracusa solo il bancomat di Catania sia economicamente che politicamente”.




Torna educazione civica a scuola, la soddisfazione di Cannata: “proposta di legge condivisa”

“Per formare buoni cittadini si parte dai banchi di scuola con lo studio della Costituzione il recupero del valore della memoria, lo studio dei principi giuridici e di diritto fondamentali, l’affermazione di concetti di pace, l’educazione ambientale, digitale e alimentare, l’approfondimento del funzionamento delle istituzioni”.
Aveva firmato la proposta di legge invitando amministratori locali e cittadini a fare altrettanto, chiedendo di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado l’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma, con voto indipendente. Per questo Luca Cannata, consigliere nazionale Anci (Associazione nazionale comuni italiani) di cui è vicepresidente regionale vicario, si dice soddisfatto oggi per l’approvazione in Parlamento della legge che introduce l’educazione civica come materia curriculare nella scuola primaria e secondaria.
“L’obiettivo – dice il candidato di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni europee – è imparare a essere buoni cittadini educando i nostri ragazzi al bene comune, alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco migliorando comportamenti e stili di vita promuovendo la partecipazione civica. Ogni giorno ci confrontiamo con tutti i cittadini e vogliamo educare gli studenti e quindi i giovani a un rapporto più sano con le istituzioni e a un maggiore rispetto dei beni pubblici e dei beni comuni. Anche grazie a loro vogliamo promuovere la partecipazione civica, alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco, all’utilizzo sano della rete e al miglioramento di comportamenti e stili di vita sostenibili”.