Giansiracusa, il sostegno di Auteri e Carta e il monito del centrodestra: “Facciano come il figliol prodigo”

Piccole scosse all’interno di coalizioni e schieramenti in campo per le prossime elezioni del Libero Consorzio Comunale di Siracusa (ex Provincia Regionale, ndr). Si voterà il 27 aprile ma ad esprimere la loro preferenza saranno solo i sindaci ed i consiglieri comunali eletti, con un peso specifico proporzionale al corpo elettorale del Comune di riferimento.
A sinistra come a destra fibrillazioni varie attraversano la scena. Il centrodestra provinciale, ad esempio, “richiama” i deputati regionali Auteri (Misto) e Carta (Mpa). “Uomini del centrodestra che si stanno prodigando, in maniera del tutto disinteressata, a dotare il candidato presidente della sinistra di numerosi endorsment e contribuire a creare una lista ad assetto variabile e componenti variegati”, punge una nota di Forza Italia, FdI e Noi Moderati Siracusa. Il riferimento è al sostegno garantito al sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa ed alla sua candidatura. Con tanto di monito: “Il tavolo regionale che avrà modo e tempo per chiederne conto e ragione”. Non solo, i tre partiti “coerentemente con la loro storia, sono forza di governo, regionale e nazionale, credibile e affidabile. Non è ancora detta l’ultima parola, bene farebbero gli amici a incarnare la buona novella del figliol prodigo”.
Emerge chiaro un certo disordine politico, considerando come peraltro Giansiracusa abbia rifiuto l’etichetta di candidato del centrosinistra, piazzandosi in un ambito di civici e moderati causando la retromarcia del Pd.




Ex Provincia, il M5S si smarca: “Spartizione di potere, nessuna candidatura soddisfacente”

Nel quadro sin qui liquido delle alleanze per le elezioni del Libero Consorzio di Siracusa, si smarca il Movimento 5 Stelle. “Nessuna delle candidature proposte fino ad ora per la presidenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa è coerente con la nostra visione politica. Denunciamo, inoltre, l’assenza di ogni idea programmatica per il futuro dell’ente in dissesto dal 2018, se non dichiarazioni generiche su buona gestione e rilancio. Di certo ci chiamiamo fuori da questo spettacolo di trasversalità spinta per mascherare accordi e spartizioni che tradiscono il chiaro mandato che si è ricevuto dagli elettori nei vari Comuni della provincia aretusea”, dicono il parlamentare Filippo Scerra ed il deputato regionale Carlo Gilistro.
“Avremmo, anche per queste ragioni, preferito il ricorso ad elezioni dirette proprio per evitare la muscolarità prepotente di certa politica siracusana che intende la gestione della cosa pubblica come occupazione quasi militare delle posizioni amministrative di vertice. Come Movimento 5 Stelle ci riserviamo di valutare nei prossimi giorni il dettaglio della nostra posizione. Il punto di partenza è sicuramente la distanza dalle candidature sin qui proposte alla carica di Presidente”, si legge nella nota del M5S di Siracusa.
Probabile che possa riemergere un discorso di intesa con Pd ed Avs, specie dopo il passo indietro del segretario provinciale del Partito Democratico che, in un primo tempo, aveva annunciato supporto alla candidatura Giansiracusa. Anche il segretario regionale Barbagallo aveva però bocciato un’intesa sin troppo trasversale vista la presenza del Mpa nella coalizione di civici e moderati per il sindaco di Ferla.




Ex Provincia, il sindaco di Portopalo sostiene Giansiracusa: “Una scelta di qualità in un clima poco piacevole”

“Leggo da settimane, attraverso la stampa, quanto sta accadendo in Provincia di Siracusa per le Elezioni del Libero Consorzio Comunale di Siracusa. Non posso negare come il clima non sia né piacevole, né collaborativo. La collaborazione dovrebbe essere alla base di tale competizione, al di fuori degli steccati, guardando allo stato di criticità economica e strutturale in cui versa il Libero Consorzio, le condizioni delle scuole e delle strade e tanto altro ancora. Non si possono ammettere certi screzi in questo momento storico, non me lo aspettavo”. Così il sindaco di Portopalo di Capo Passero, Rachele Rocca, sulle elezioni per il Libero Consorzio in programma per il 27 aprile.
“Ci vorrebbe solo un atto di responsabilità da parte dei Deputati della Provincia, dei Sindaci e dei Consiglieri Comunali, che non devono e non possono essere “marionette” nelle mani dei Parlamentari, ma i veri protagonisti di tale competizione”.
“È chiaro palesare il mio sostegno a Michelangelo Giansiracusa, – dice Rachele Rocca – con tutta la stima nei confronti del collega Daniele Lentini, che non ho né visto, né sentito dal momento dell’annuncio della sua candidatura. E questa mia posizione è da esempio per tutti: Michelangelo proviene da una storia politica totalmente opposta alla mia sia a livello di Partito, che a livello di ideologia, che come piazzamento politico Regionale e Nazionale. Ed è questo il più grande messaggio a tutti i Sindaci e Parlamentari della Provincia: supero la barriera ideologica e politica per sostenere la qualità del candidato, pur politicamente lontano da me.
Conosco Michelangelo, la sua conoscenza e la disponibilità di tempo è una garanzia per tutti, una scelta di qualità e non di quantità. Nell’ottica di Partito è inutile dire che da sempre sono stata vicina a Fratelli d’Italia, come tutti i rappresentanti locali, regionali e nazionali sanno, con una storia alle spalle, ma soprattutto risultati elettorali nel mio paese che mai si erano visti, percentuali di voto superiori anche alle grandi città della Provincia. È indubbio che lo scontro tra Auteri e Cannata ci mette in fortissimo disagio, noi abbiamo sostenuto il Partito sempre, abbiamo lavorato tanto attraverso Fratelli d’Italia con Carlo Auteri che è stato rappresentante Provinciale.
Speravamo seriamente in un “sotterramento delle asce di guerra politiche” da parte delle forze di Centro Destra, con una grande apertura di Giansiracusa che si è messo a servizio di tutti, attraverso il forte gesto di escludere di fatto il Partito Democratico dall’eventuale ed ampia coalizione. La Provincia di Siracusa non fa una bella figura a livello regionale, continuiamo a rimanere deboli, divisi, in preda alle lotte intestine per appendersi la bandiera di essere primi nel Centro Destra. Attendiamo quindi la chiusura delle liste ascoltando tutti da protagonisti, con la valutazione di una candidatura al Consiglio Provinciale del Comune di Portopalo di Capo Passero, continuando in totale libertà e con determinazione nella scelta di Michelangelo Giansiracusa, con rispetto e nella fiducia del Partito a cui siamo vicini, rimanendo comunque sbigottiti dal livello di scontro a cui si è arrivati che non fa assolutamente bene alla nostra Provincia ed al Centro Destra tutto”, conclude il sindaco di Portopalo di Capo Passero.




La provocazione di Gilistro (M5s), in Ars con l’elmetto: “Scuole fatiscenti, cadono a pezzi”

Sfidando il rigido protocollo di Sala d’Ercole, il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) si è presentato in Aula indossando un elmetto protettivo, come quello che si usa nei cantieri. Ha voluto così sollevare con forza il problema della sicurezza nelle scuole siciliane, in particolare negli istituti superiori. “Tema su cui il governo Schifani non sembra volerci sentire. Se non vuole investire sugli edifici scolastici, quantomeno investa in elmetti protettivi e scarpe antinfortunistiche da dare in dotazione ai nostri ragazzi che in tanti istituti siciliani, specie a Siracusa, rischiano seri infortuni”, la provocazione del deputato siracusano in chiusura di un intervento di denuncia delle fatiscenti condizioni di classi e laboratori. Assieme ad alcuni colleghi del gruppo, ha quindi indossato il caschetto protettivo.
“Definire fatiscenti le condizioni delle classi di tanti istituti scolastici siciliani e soprattutto della provincia di Siracusa, dove si sono verificati distacchi di intonaco e ripetute cadute di calcinacci, è quasi un eufemismo. Quella del caschetto – ha detto Gilistro – è fino a un certo punto una provocazione. Nelle scuole siciliane ci sono chilometri quadrati di reti verdi per proteggere i ragazzi dagli ormai frequenti distacchi di intonaci dai tetti; agli alunni manca solo l’elmetto per poter fare lezione, visto che non si provvede alla necessaria e doverosa ristrutturazione. Occorrono risorse economiche immediate per le scuole. Abbiamo presentato a questo scopo un emendamento di 4 milioni nella scorsa finanziaria, che è stato totalmente ignorato. È solo lo 0,5 per cento di quanto inutilmente sperperato in Albania e una parte infinitesimale rispetto a quanto si vuole investire per le armi”.
Poi, con tono ancora più alto, “sulla sicurezza non si scherza e spero che la mia provocazione serva a risvegliare qualche attenzione in mezzo a tanta distrazione. Troppo spesso abbiamo assistito a inutili scuse postume piuttosto che a provvidenziali interventi preventivi. Dio non voglia che accada anche per le scuole”, conclude Gilistro.




Ex Provincia, il sindaco di Floridia sostiene Giansiracusa: “La scelta più idonea per il rilancio”

Anche il sindaco di Floridia, Marco Carianni, si schiera dalla parte di Michelangelo Giansiracusa e appoggia la sua candidatura alla guida del Libero Consorzio comunale di Siracusa (ex Provincia Regionale). “Michelangelo Giansiracusa rappresenta la scelta più idonea per il rilancio della provincia di Siracusa dopo anni difficili per l’ente”, dichiara il primo cittadino floridiano.
“Negli anni da sindaco di Ferla, divenuto grazie a lui comune virtuoso, Giansiracusa ha dimostrato di conoscere benissimo le esigenze di chi amministra i territori e si trova costretto a lavorare in emergenza – aggiunge Carianni -. Al Libero Consorzio di Siracusa, da anni in condizioni di dissesto finanziario e quindi difficile da gestire, serve una guida che unisca, sappia interpretare le esigenze e trasformarle in soluzioni concrete. Per questo ci schieriamo al fianco del collega e amico Michelangelo”.
In merito alle elezioni di fine aprile, il sindaco di Floridia ha fatto anche un’analisi del quadro politico a livello provinciale: “La candidatura di Giansiracusa va inquadrata in un contesto civico fatto di movimenti e partiti moderati, legati da un rapporto solido e continuativo con i cittadini. Non credo ci sia bisogno di logiche particolari o voli pindarici per decidere chi deve governare il Libero Consorzio. Serve soltanto unità di intenti e, soprattutto, la volontà di mettersi dalla parte dei cittadini”, conclude il primo cittadino floridiano.
Le elezioni per il Libero Consorzio sono in programma per il 27 aprile. Si tratta di elezioni di secondo livello, per cui a votare saranno solo i sindaci ed i consiglieri comunali della provincia di Siracusa. Ogni voto ha un peso percentuale collegato alla rappresentanza elettorale dei vari Comuni.




Ex Provincia, il sindaco di Sortino: “Giansiracusa candidato ideale per la presidenza”

Anche il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, si schiera dalla parte di Michelangelo Giansiracusa e appoggia la sua candidatura alla guida del Libero Consorzio comunale di Siracusa (ex Provincia Regionale). “Ha il profilo ideale”, spiega Parlato (Mpa). “Finalmente ritorna la politica nell’ente Provincia e ci sono temi importantissimi da riprendere con una guida certa, specie per la zona montana siracusana che Giansiracusa ben conosce”, aggiunge. Facile indovinare a cosa si riferisca: la manutenzione delle scuole superiori, la viabilità provinciale. “Ma sarebbe un errore trascurare l’aspetto sanitario della zona montana che è lontana dai presidi ospedalieri. Mi auguro che con la presidenza di Giansiracusa si possa dare vita ad un lavoro congiunto per migliorare così anche la qualità della vita dei centri montani. Ed è uno dei motivi per cui da Sortino c’è pieno sostegno verso questa candidatura”, conclude Parlato.
Le elezioni per il Libero Consorzio sono in programma per il 27 aprile. Si tratta di elezioni di secondo livello, per cui a votare saranno solo i sindaci ed i consiglieri comunali della provincia di Siracusa. Ogni voto ha un peso percentuale collegato alla rappresentanza elettorale dei vari Comuni.




Politica, retromarcia Pd per la presidenza ex Provincia. “Non sosterremo Giansiracusa”

Il Partito Democratico fa un passo indietro e alle elezioni di secondo livello per eleggere il presidente del Libero Consorzio di Siracusa (ex Provincia Regionale) non sosterrà la candidatura di Michelangelo Giansiracusa. Dopo avere inizialmente proposto un sostegno nell’alveo del centrosinistra – definizione respinta dallo stesso Giansiracusa che ha parlato di civici e moderati – adesso il segretario provinciale del Pd ha preso atto della volontà del partito che non collima con la volontà di supportare il progetto che vede all’apice il sindaco di Ferla e capo di gabinetto del sindaco di Siracusa. “Ho proposto di fare alcune verifiche ed esplorazioni con il gruppo di Azione e delle realtà civiche ad esso riconducibili in questa tornata elettorale, avendo preso atto che quel gruppo si orientava verso la candidatura di Michelangelo Giansiracusa. Alla luce del sole, ho verificato una possibile coalizione di centrosinistra in questa particolare tornata elettorale potendo aspirare, nei numeri, a costruire una proposta contendibile e alternativa a quella delle destre. L’esplorazione ha dato esito negativo”, dice oggi il segretario Gerratana.
“Il punto politico che riguarda la nostra riflessione è l’ancoraggio della nostra proposta all’ambito del centrosinistra e in netta alternativa alle destre che oggi governano a Palermo e a Roma. L’ambito politico nel quale i nostri interlocutori hanno manifestato l’intenzione di volersi muovere è quello di una aggregazione senza steccati ideologici che, ovviamente, non possiamo accettare come PD e come forze di centrosinistra”, sterza oggi il segretario del Pd.
Gerratana rivendica la bontà del suo operato. “Il nostro percorso – spiega – ha avuto il merito di chiarire pubblicamente il campo politico che si va delineando, di superare equivoci e ambiguità da parte di tutti. Comprese le forze di destra che ad oggi non hanno ancora comunicato la loro proposta. Capisco che questo metodo di trasparenza sia una novità e che possa pertanto aver generato incomprensioni, specie alla luce dei personalismi che spesso caratterizzano le dinamiche locali e che non c’entrano nulla con il ragionamento politico”.
A votare, il 27 aprile, saranno i sindaci ed i consiglieri comunali della provincia di Siracusa, ciascuno con un peso elettorale parametrato alla popolazione del comune di riferimento. Il Pd disporrebbe di un peso pari circa all’8/9% dei voti, “con la possibilità di conseguire un solo seggio con ragionevole certezza e aspirare a due seggi con il calcolo dei resti, dato il metodo elettorale di imputazione”, illustra ancora il segretario a proposito della particolarità di una simile elezione. “Si tratta di una legge elettorale fortemente distorsiva”, commenta non a torto specie considerando la mancata rappresentanza di forze pure presenti a livello nazionale e regionale.
Il Pd, da solo e senza tradizionali alleati del campo largo, non ha la forza di competere per la presidenza. Motivo per cui “abbiamo provato a costruire una proposta di governo, non già per animo di governismo, ma per costruire l’alternativa in provincia come nel resto del Paese, seguendo le indicazioni della segreteria regionale e nazionale. Lavorare, nelle condizioni date, per costruire l’alternativa alle destre è non solo un nostro diritto, ma soprattutto un nostro dovere”. Operazione, però, che si è infranta sui confini larghi del progetto che ha in Giansiracusa il presidente in pectore.




Giuseppe Mirabella è il nuovo referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa

Giuseppe Mirabella è il nuovo referente territoriale del Movimento 5 Stelle a Siracusa. La nomina è arrivata al termine delle partecipate votazioni del gruppo territoriale, nella sede di viale Teocrito. Succede a Cristina Merlino, che rimane organica al gruppo M5S, ed a cui è andato il ringraziamento unanime della struttura territoriale e dei deputati Filippo Scerra e Carlo Gilistro.
Laureato in economia, imprenditore e consulente nel settore delle rinnovabili, Giuseppe Mirabella mostra subito idee chiare. “Ci impegneremo per riguadagnare la fiducia dei tanti cittadini delusi o rassegnati. E insieme a chi vorrà accompagnarci in questo percorso, lavoreremo per proporre e realizzare progetti e idee valide per migliorare sempre più la nostra città”.
Il nuovo referente territoriale del Movimento 5 Stelle vede un grande rischio nel preponderante ‘illusionismo machiavellico’ delle politica locale, “concentrata a far credere che tutto vada bene, all’ombra di scambi e spartizioni”. Un quadro in cui, spiega Mirabella, “rimane poco spazio per occuparsi davvero delle esigenze reali del territorio o anche solo per ascoltarle. Rispetto a questo modo di concepire il governo di un territorio, noi ci poniamo come ‘altro’ e non vogliamo rassegnarci e neanche fermarci alle sole lamentele”.
Il parlamentare Filippo Scerra, nel rivolgere a Giuseppe Mirabella i migliori auguri di buon lavoro, ha sottolineato la costante crescita del gruppo territoriale, anche nella componente giovanile. “Segnale della vitalità e della bontà del lavoro sin qui condotto dalla struttura siracusana del Movimento 5 Stelle. Con Mirabella rilanciamo ulteriormente la presenza sul territorio, focalizzando le attenzioni sulla gestione cittadina in modo da dare voce e peso alle istanze di famiglie ed imprese che avvertono un preoccupante scollamento con la visione dell’amministrazione. E non saranno trascurati i grandi temi di impatto anche locale come la sanità, le politiche dello sport, l’accesso ai servizi e, in generale, la qualità della vita”.
Gli fa eco il deputato regionale Carlo Gilistro, secondo cui “l’azione di collegamento a livello cittadino, regionale e nazionale renderà ancora più incisiva l’azione del Movimento 5 Stelle a Siracusa. Restiamo un punto di riferimento a difesa dei diritti, della legalità e del bene comune”.
A salutare l’elezione di Giuseppe Mirabella anche la referente uscente, Cristina Merlino. “Ringrazio il gruppo territoriale di Siracusa che in quest’ultimo anno mi ha sostenuta e supportata. Ringrazio i deputati Carlo Gilistro e Filippo Scerra che con la loro onestà, energia e proposta sono stati esempio di buona politica. È stato un onore essere rappresentante del gruppo territoriale dei 5 Stelle di Siracusa, un’esperienza intensa e ricca di emozioni”.




PD, la mossa di Gerratana spacca il partito. Scalorino: “Velleitario e presuntuoso”

Prima il dichiarato sostegno alla candidatura di Michelangelo Giansiracusa alla guida della ex Provincia Regionale. Poi le critiche interne, a cui ha dato voce Sara Zappulla. Quindi i distinguo del sindaco di Siracusa e dello stesso Giansiracusa. L’uscita del segretario generale del PD, Gerratana, rischia di trasformarsi in un boomerang. E la fronda interna si coalizza attorno ad Orazio Scalorino.
“Chi ha la responsabilità di coordinare e guidare il Partito Democratico nella nostra provincia non può e non deve operare con forme di velleitarismo presuntuoso e irresponsabile che minano la credibilità e l’autorevolezza della nostra comunità e del suo gruppo dirigente. Il dato politico che deve emergere chiaramente è che il Partito Democratico non può essere la stampella di un progetto che non si riconosce nel centro-sinistra. La nostra appartenenza politica ci impone di avviare sicuramente un dialogo con le forze moderate, ma senza che questo possa snaturare la nostra precisa collocazione politica. Giansiracusa oggi rappresenta altro rispetto al Partito Democratico, pur essendone stato in passato un militante e anche vice-segretario provinciale. Ma oggi è un dato inconfutabile che il Pd ha sempre avuto un ruolo di netta contrapposizione all’amministrazione Italia, e l’apertura di un eventuale dialogo non poteva prescindere dal coinvolgimento diretto dell’intero partito e soprattutto dei tre Consiglieri comunali di Siracusa, cosa che, purtroppo, non è stata fatta”. E per rendere ancora più netta la censura, ecco l’affondo. “Il segretario ha agito senza un mandato politico della direzione e senza alcuna concertazione con i soggetti direttamente interessati alla votazione per l’elezione del presidente della provincia. Con tale spirito di autosufficienza, del tutto improprio e preoccupante, ha consegnato improvvidamente la dignità del Partito Democratico alle manovre tattiche del centro-destra. Per tutte queste ragioni chiediamo, con la massima urgenza, la convocazione della direzione provinciale del partito, allargata a tutti i consiglieri comunali della provincia. Siamo convinti che la sede opportuna per trovare la sintesi politica”.




Le parole del ministro Urso non scaldano Nicita, Gilistro e Cgil

“In un momento straordinario è necessario un intervento straordinario da parte di tutti. Per risolvere la crisi del petrolchimico saranno necessari provvedimenti urgenti e mirati a fermare la deriva in atto nel breve termine e una programmazione, se necessario anche decennale, finalizzata a rendere la nostra produzione industriale efficiente e competitiva in Italia e nel mondo”. A dirlo è Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia, presente all’incontro in Confindustria con il ministro Urso, in rappresentanza dei sindaci dell’area.
“Il grido d’allarme lanciato la scorsa settimana, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Vermexio a Siracusa, è stato raccolto dalle aziende che ci hanno illustrato il piano industriale rassicurandoci ampiamente sul mantenimento del livello occupazionale in atto e dai rappresentanti del Governo regionale e del Governo nazionale che hanno dato la propria disponibilità ad intervenire per risolvere le forti criticità in atto, causate, in particolare, dai gravosi costi dell’energia nel ciclo di produzione e dalla sanzione per l’emissione di CO2 particolarmente onerosa nel nostro Paese”, aggiunge Amenta.
Giudizio critico è quello espresso dal senatore Nicita (PD). “Sulle questioni specifiche e immediate, tracciate anche dalle imprese dei settori della raffineria, della chimica e del cemento, legate soprattutto alla decarbonizzazione (alla luce del nuovo deal europeo che mette in campo 100 miliardi) e agli alti costi dell’energia e dell’abbattimento emissioni, non sono arrivate proposte concrete. Come nessun passo avanti è stato compiuto sui temi IAS e degli effettivi impegni assunti da Isab in sede di Golden Power, oltre alla rassicurazione del pieno controllo del ministro di azioni delle quali sappiamo poco o nulla”. Il senatore si mostra critico sulla scelta Eni di abbandonare la chimica di base e sollecita l’adozione di proposte concrete. “Noi abbiamo avanzato quella di istituire Zone industriali d’interesse nazionale strategico, al fine di fornire a un polo strutturato come quello di Priolo, strumenti e obblighi di coordinamento come di investimenti d’area per le attività fortemente della intera zona.
Continueremo a porre questa iniziativa in parlamento perché appare evidente che servono strategie di lungo periodo da realizzare tuttavia in tempi brevi se si vuole garantire la sostenibilità economica, ambientale e occupazione del polo industriale”.
Perplesso anche il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). “Apprezzabile la venuta a Siracusa e il confronto diretto con le aziende del polo industriale aretuseo. Mi aspettavo, però, indicazioni più nette e non ancora generici impegni che poco risolvono nell’immediato per un polo industriale alle prese con marcati segni di crisi ed alla ricerca di una prospettiva su come affrontare e vincere la sfida della transizione. Rimangono così preoccupazioni e perplessità sulle possibili ricadute, da qui a pochi anni, di scelte che restano appena tratteggiate nelle parole del Ministro, eppure ineludibili. Mi auguro che la regia del Governo e della Regione sia attenta e performante nei tempi. Noi continueremo a monitorare la situazione, dando priorità alla sostenibilità ambientale ed occupazionale in ogni mossa che potrà avere una ricaduta sul tessuto produttivo industriale siracusano, diretto o indotto. Quest’area può e deve diventare modello di sviluppo, attraverso la transizione. per l’intera industria energetica italiana. Nessun altro ha le caratteristiche del sito produttivo siracusano. Occorrono però idee precise, da trasferire in sede Europea, e volontà chiare di applicazione”.
Per il segretario della Cgil, Roberto Alosi, la visita del ministro si è risolta in “un’occasione mancata”. E non lesina critiche. occasione mancata. “Chiudendosi nel recinto rassicurante di Confindustria, ha evitato il confronto con le forze sociali dimostrando scarsa sensibilità e preoccupazione per il futuro industriale e occupazionale del territorio. Le rassicurazioni del Ministro- continua Alosi- non cancellano l’incoerenza di un esecutivo che, da un lato, accetta passivamente il disimpegno di Eni dalla chimica di base, e dall’altro sostiene in Europa, insieme ad altri Paesi, la necessità di un Critical Chemical Act per tutelare la produzione di molecole chimiche strategiche. Una contraddizione inspiegabile”.