Auteri passa al contrattacco: “Non mi dimetto e querelo La Vardera, La7 e Il Domani”

“Non mi dimetterò mai, non ho intenzione di farlo. Non è nemmeno mia intenzione cambiare partito”. Con questa parole all’agenzia Ansa, il deputato regionale Carlo Auteri risponde a chi ha chiesto un suo passo indietro dall’Ars. Il deputato siracusano è al centro di un caso mediatico, dopo alcune inchieste giornalistiche sull’erogazione di fondi pubblici e l’audio con le minacce al collega La Vardera.
Auteri passa anzi al contrattacco e annuncia una querela nei confronti proprio della ex Iena, oggi deputato regionale, e contro La7 e Il Domani.
Per una curiosa ironia del destino, intanto, dopo essersi autosospeso da Fdi, Auteri dovrà probabilmente aderire al gruppo misto in Ars. Ed è lo stesso gruppo di cui fà parte proprio Ismaele La Vardera.




“Auteri si dimetta”, petizione on-line per chiedere il passo indietro del deputato

“L’autosospensione dal partito non basta, Auteri deve dimettersi”. E’ il motivo per cui l’imprenditore palermitano Giuseppe Piraino ha deciso di dare vita ad una petizione online sulla piattaforma Change.org. Considerato un simbolo dell’antiracket siciliano, che ha coraggiosamente denunciato, Piraino parla di “scenari inquietanti sulla gestione dei soldi pubblici” commentando la bufera che investito il deputato regionale siracusano Carlo Auteri. Di più, denuncia una “gestione amichettistica”. Ma sono soprattutto le pesanti parole rivolte ad Ismaele La Vardera, e rese pubbliche dalla trasmissione Piazza Pulita (La7) a far indignare Piraino: “le minacce (…) sono inqualificabili. (…) Auteri non si deve auto sospendere, bensì trovare un minimo di dignità e dimettersi dal Parlamento. L’autosopensione vaga non basta”.
In poco meno di 24 ore, sono state quasi 800 le firme raccolte dalla petizione online (qui il link) con cui si chiedono le dimissioni di Auteri.




I guai della riqualificazione Tisia/Pitia, Scimonelli: “Sindaco e progettisti spieghino in aula”

Non si arrestano le polemiche sui lavori di riqualificazione condotti nell’area Tisia/Pitia, a Siracusa. La zona commerciale e residenziale è ora soggetta ad allagamenti in caso di pioggia, come “prima non accadeva” lamenta il capogruppo di Insieme, Ivan Scimonelli. Il consigliere comunale ha presentato un ordine del giorno con cui chiede che la vicenda venga approfondita in assise cittadina “alla presenza del Sindaco, degli assessori competenti, di funzionari, dirigenti e progettisti coinvolti nei lavori di riqualificazione, affinché si possa fare chiarezza su quanto accaduto”. Quanto alla necessità – evidente – di correttivi ai lavori eseguiti, “siano fatti senza che ciò comporti un aggravio di spese per i cittadini siracusani”, chiede Scimonelli.
“I fondi pubblici vanno spesi con responsabilità e per il bene dei cittadini che oggi invece sono preoccupati per quanto avvenuto”, conclude Scimonelli.
Intanto, il Codacons (associazione consumatori) ha annunciato la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti per esaminare se i lavori di riqualificazione condotti configurino, o meno, eventuale danno erariale.




Cavallaro sveglia il centrodestra: “Troppi equivoci e dicerie, serve vera opposizione”

I guai dei lavori di riqualificazione dell’area Tisia/Pitia riescono a dare una scossa all’opposizione consiliare. Significativa la posizione di Paolo Cavallaro (FdI), invero uno dei più attivi tra i consiglieri di minoranza. Parte dalla delusione per la riqualificata zona che oggi pare mostrare più problemi di quelli del passato ma Cavallaro dà una spallata ad un certo andazzo in Consiglio comunale.
“I cittadini sono stanchi di assistere alle vicende denunciate ripetutamente dall’opposizione politica – dice Cavallaro – I partiti che non si ritrovano in questa maggioranza e che avevano sostenuto il candidato Messina, si stanno riorganizzando per costruire un’alternativa di governo in questa città. Non è difficile mettere in difficoltà questa Amministrazione, il cui operato è pieno di carenze e approssimazioni, ma c’è bisogno che la cittadinanza si ribelli e alzi il livello dell’indignazione. E’ necessario, altresì, che tutte le forze politiche d’opposizione escano da equivoci e dicerie, comprese quelle che vedrebbero il sindaco Italia in odore di passaggio a Forza Italia, e facciano fronte comune per mettere una pezza durante questi altri 4 anni di governo della città, attraverso proposte e suggerimenti, e per preparare un’alternativa seria e credibile, fatta di progetti concreti e realizzabili ma soprattutto di metodi diversi da quelli approssimativi e improvvisati a cui assistiamo quotidianamente”. Parole, quelle di Cavallaro, che suonano come una sorta di ‘sveglia’ per quei partiti di centrodestra che rischiano di passare come eccessivamente morbidi verso le scelte dell’amministrazione comunale.
“Rivolgo, quindi, un appello a tutte le forze politiche e associative, che non condividono metodi e azioni della maggioranza che sostiene il Sindaco Italia, perché si faccia fronte comune e si prepari sin d’ora l’alternativa di governo, di cui la città ha decisamente bisogno”, chiosa Paolo Cavallaro.




Bufera su Carlo Auteri, il deputato si auto-sospende da FdI. “Situazione strumentalizzata”

Dopo lo scandalo che lo ha investito, tra inchieste giornalistiche e audio con minacce a La Vardera, il deputato regionale Carlo Auteri ha deciso di “auto-sospendersi” da Fratelli d’Italia. Resta comunque in Ars.
“In queste ore, a seguito della vicenda che mi ha coinvolto – si legge nella nota stampa – ho deciso di autosospendermi dal partito di Fratelli d’Italia per tutelare il buon nome della mia comunità e della politica che rappresento. Voglio che sia fatta piena chiarezza su ogni aspetto delle accuse che mi sono state rivolte, e lo farò carte alla mano, con la massima trasparenza e serenità”.
Auteri aggiunge di sentirsi “vittima” di una situazione strumentalizzata, “dove dettagli e tempistiche sono stati riportati in modo parziale. I fondi di cui si parla risalgono al periodo Covid e sono stati erogati prima che io entrassi all’Ars, il 18 gennaio 2023. Questo fatto, che ritengo cruciale, è stato ignorato. Sono quindi determinato a dimostrare la mia integrità e il rispetto della legge che ha sempre guidato il mio operato. Nel frattempo, sospendo ogni mia attività nel partito, in attesa che la verità venga chiarita in tutte le sedi opportune”.




Caso Auteri, Cannata (FdI): “Bene l’autosospensione dal partito e le scuse a La Vardera”

“Un politico deve sempre essere al di sopra di ogni sospetto, e ha il dovere di agire con trasparenza, spiegando ogni questione che lo riguarda sul piano pubblico. Per questo motivo, è apprezzata la decisione di Carlo Auteri di autosospendersi dal partito e dal gruppo di FdI, con l’auspicio che riesca a dimostrare la sua estraneità alle inchieste e alle accuse mediatiche che lo hanno coinvolto in questi giorni”. A dirlo è Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera per Fratelli d’Italia, che esprime piena solidarietà al parlamentare regionale Ismaele La Vardera, come già fatto dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e dal capogruppo Giorgio Assenza. “Condanniamo senza riserve ogni forma di violenza o minaccia – conclude – riaffermando la necessità di un confronto politico che sia sempre rispettoso, costruttivo e moralmente corretto. Prendiamo le distanze da qualsiasi comportamento inopportuno o contrario ai principi che ispirano la nostra azione politica. Continueremo a portare avanti i nostri valori, con impegno e responsabilità, al servizio del Paese”.




Mobilitazione per la zona industriale, il M5s aderisce allo sciopero del 12 novembre

Anche il Movimento 5 Stelle di Siracusa aderisce allo sciopero dei lavoratori della zona industriale, indetto da Cgil e Uil. “Martedì 12 novembre saremo in strada, accanto ai lavoratori di cui comprendiamo la preoccupazione in questa fase caratterizzata da incertezze. Giusto, quindi, mantenere alta l’attenzione, anche attraverso iniziative di mobilitazione”, dicono il parlamentare nazionale Filippo Scerra e il deputato regionale Carlo Gilistro.
Nei giorni scorsi, anche Pd e Sinistra Italiana avevano reso pubblica la loro adesione alla giornata di mobilitazione, in un clima di incertezza circa il futuro del polo petrolchimico siracusano.
Alle 9 di martedì 12 novembre, i lavoratori si raduneranno alla portineria Ovest della zona industriale per lo sciopero di 8 ore. “Basta dismissioni e false promesse, chiediamo ai governi regionale e nazionale un piano di investimenti pubblici e privati per la riqualificazione del petrolchimico”, si legge nel volantino diffuso per l’occasione da Cgil e Uil. La Cisl, invece, darà vita ad un sit-in in piazza Archimede, sotto la sede della Prefettura di Siracusa.




Fondi pubblici e parentele, a Piazza Pulita esplode il caso Carlo Auteri (FdI)

Esplode il caso Carlo Auteri. Il deputato regionale di Fratelli d’Italia finisce al centro di un’inchiesta giornalistica della trasmissione Piazza Pulita (La7) che solleva più di un interrogativo sulla gestione dei fondi pubblici in Sicilia. In particolare, il servizio si sofferma su centinaia di migliaia di euro che l’Ars ha erogato in tre anni per attività artistiche e culturali a beneficio anche di società e associazioni riconducibili – secondo la ricostruzione andata in onda su La7 – a familiari del deputato di Sortino.
Il giornalista Danilo Lupo ha raggiunto la cittadina siracusana e poi a Palermo “per capire come vengono assegnati e gestiti questi fondi e per approfondire la questione”. Ne ha parlato anche con lo stesso deputato siracusano che ha spiegato come davanti alla professionalità “non importa il grado di parentela”. E ancora, “non ritengo ci sia nulla di male se una società di famiglia riceve soldi e finanzia FdI. Faccio quello che voglio con i miei soldi”.
E se non bastasse il servizio, ad accendere ulteriormente i toni sono le registrazioni effettuate dal deputato del gruppo misto, Ismaele La Vardera, con parole minacciose che sarebbero state indirizzate alla ex Iena dallo stesso Auteri.
E sui quotidiani nazionali la vicenda tutta siciliana, nel bene o nel male, diventa pane quotidiano. Dopo alcune anticipazioni pubblicate su La Sicilia e da Il Domani. Auteri precisa che i fondi sono relativi al periodo covid, “quando non ero ancora deputato regionale”.
Qui il link al servizio di Piazza Pulita.




La replica di Auteri: “Rinnego i toni ma la mia famiglia vittima di una sorta di persecuzione”

“Nonostante ritenga un fatto grave quello di essere stato oggetto, a mia insaputa, di una registrazione da parte del deputato regionale Ismaele La Vardera, riconosco e rinnego i toni da me utilizzati durante quel colloquio”.
Dopo la messa in onda del servizio di Piazza Pulita su “La 7”, in cui si fa riferimento a contributi regionali, erogati per finanziare attività dell’associazione culturale “Teatrando” di Sortino, riconducibile a familiari del deputato regionale Carlo Auteri di “FdI” , il parlamentare sortinese fa alcune puntualizzazioni sulla vicenda, mettendo innanzitutto in evidenza le “provocazioni, non registrate, pesanti e personali, del parlamentare regionale La Vardera, rivolte alla mia famiglia”. Al collega dell’Ars, dunque, Auteri porge le sue “scuse per le parole utilizzate, ma non posso non evidenziare- aggiunge- che sono state da me proferite a valle dell’ennesima provocazione rivoltami, insieme ad un’azione mirata, continua, insistente e logorante, con il solo obiettivo di attaccare la mia persona e il mio percorso politico”. Azione che, secondo Auteri, ha visto lui e i suoi “affetti più cari, la moglie e la madre, oggetto di una sorta di persecuzione nelle ultime settimane”. Fin qui l’aspetto emotivo. Poi il deputato regionale di “FdI” affronta nello specifico il tema dei contributi a cui si fa riferimento nel servizio andato in onda su “La 7”. “Tutte le procedure- assicura- hanno seguito un percorso lecito all’interno del quadro normativo che le governa, secondo le competenze degli uffici preposti”. Auteri entra, poi, ulteriormente nel merito. “Quell’elenco si riferisce al periodo del Covid- precisa il deputato regionale- Mi sono attenuto alla legittima prerogativa di ogni deputato, compreso il collega La Vardera, che ha scelto, per la propria parte, a chi destinare i fondi all’interno del maxi emendamento oggetto della discussione”.




Caso Auteri, le reazioni della politica regionale. “Gravi le minacce, si dimetta”

“Il metodo-Auteri è la punta di un iceberg, è questo il modo in cui il centrodestra costruisce consenso in Sicilia, dove ancora una volta emerge il ‘sistema Fratelli d’Italia’: dopo Cannes e SeeSicily con i milioni di euro inghiottiti nei meccanismi dei finanziamenti al turismo, ecco i soldi alle associazioni dei familiari dei deputati meloniani”. Così il segretario regionale del Partito Democratico Anthony Barbagallo e il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro dopo l’esplosione del caso Carlo Auteri (FdI). Il deputato regionale di Fratelli d’Italia, infatti, è finito al centro di un’inchiesta giornalistica della trasmissione Piazza Pulita (La7) che ha sollevato più di un interrogativo sulla gestione dei fondi pubblici in Sicilia. In particolare, il servizio si è soffermato su centinaia di migliaia di euro che l’Ars ha erogato in tre anni per attività artistiche e culturali a beneficio anche di società e associazioni riconducibili – secondo la ricostruzione andata in onda su La7 – a familiari del deputato di Sortino.
“Il partito di Giorgia Meloni continua a scambiare la politica per un ‘affare di famiglia’ – aggiungono Barbagallo e Catanzaro – quello che emerge, anche attraverso i toni minacciosi ed i metodi utilizzati, è preoccupante: ci aspettiamo una presa di posizione dei responsabili di Fdi in merito a questa vicenda. Così come è necessaria un controllo, anche da parte dei vertici dell’assessorato regionale, sulle procedure adottate per questo finanziamento”.
Ancora più duro il M5S siciliano. “Le minacce del deputato di Fratelli d’Italia Carlo Auteri al collega del gruppo misto Ismaele La Vardera sono inaccettabili, ancora di più se si considera che sarebbero state fatte all’interno del Parlamento regionale siciliano”. “Non ci si può voltare dall’altra parte – dicono i deputati siciliani cinquestelle – il fatto è gravissimo, il deputato di FdI si dimetta e se non è lui a farlo, sia il suo partito a metterlo alla porta. I parlamentari non sono chiamati solo a legiferare, ma anche a controllare, e se trovano qualcosa che non va è giusto che la denuncino, senza che per questo debbano trovarsi in situazioni spiacevoli anche all’interno del Parlamento. E sui contributi regionali e sui criteri di assegnazione va fatta grande chiarezza”.