Giuseppe Gambuzza è il nuovo sindaco di Pachino

Giuseppe Gambuzza è il nuovo sindaco di Pachino. Al turno di ballottaggio Giuseppe Gambuzza è riuscito ad avere la meglio su Barbara Fronterrè, con circa una decina di voti di differenza. Infatti, il neo sindaco di Pachino ha vinto le elezioni con 4284 voti contro i 4275 di Barbara Fronterrè.
Al primo turno nessuno dei candidati ha raggiunto la soglia richiesta per l’elezione. Infatti Barbara Fronterrè, sostenuta da Pachino Crede, Pachino Democratica, Insieme in Azione per Pachino, Democrazia Cristiana e Mpa Pachino-Popolari, ha chiuso al 36,52% davanti a Giuseppe Gambuzza, sostenuto da Rinascita Pachino, Libertà, Pachino Si e Forza Italia, al 31,39%.
“Peppe Gambuzza è Sindaco di Pachino. Abbiamo lavorato per questo e fino alla fine ci abbiamo creduto con coraggio, con il cuore e con determinazione abbiamo portato a casa il risultato sperato”, commenta soddisfatto il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso.




Il Pd entra in maggioranza a Siracusa? Il “caso” Greco e la replica, “noi all’opposizione”

La presidenza della quarta commissione consiliare, alla fine, è andata al Pd con Angelo Greco. Da quando è iniziata la nuova consiliatura, è il terzo presidente della commissione che si occupa di personale, polizia municipale, viabilità, protezione civile, servizi demografici, società partecipate, decentramento. Un fatto che è stato letto come una sorta di implicito ingresso del Partito Democratico in maggioranza o, quanto meno, in posizione di non belligeranza con l’amministrazione comunale. Una considerazione politica nata dal riscontro del dato che ha visto, in precedenza, la presidenza di quella commissione assegnata sempre a rappresentanti della maggioranza.
Voci a cui il gruppo consiliare del pd ha subito voluto replicare: “ribadiamo il nostro impegno quale forza di vigile opposizione e tanto nei lavori di commissione quanto in quelli di aula continueremo ad esercitare le prerogative di ispezione e controllo che ci competono”. Così si legge in coda ad una nota inviata alla stampa dai consiglieri comunale del Partito Democratico. Come leggere allora la nomina quasi all’unanimità di Angelo Greco come presidente della commissione? “Rappresenta – rispondono dal gruppo consiliare del Pd – un indubbio riconoscimento della capacità di studio, di approfondimento, di competenza, di analisi e di soluzione dei problemi del consigliere Greco”.




Amministrative a Pachino, domenica e lunedì il ballottaggio per l’elezione del sindaco

Domenica e lunedì Pachino andrà al ballottaggio per l’elezione del sindaco. I candidati sono Barbara Fronterrè e Giuseppe Gambuzza. Le urne saranno aperte domenica 23 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 24 dalle 7 alle 15.
Nessuno dei candidati ha raggiunto la soglia richiesta per l’elezione al primo turno. Barbara Fronterrè (Pachino Crede, Pachino Democratica, Insieme in Azione per Pachino, Democrazia Cristiana e Mpa Pachino-Popolari) ha chiuso al 36,52% davanti a Giuseppe Gambuzza (Rinascita Pachino, Libertà, Pachino Si e Forza Italia) al 31,39%.
Nel frattempo restano tesi i rapporti tra ex alleati a Pachino: Fratelli d’Italia e Forza Italia. Infatti qualche giorno fa, con un post sui canali social, FdI Pachino rimanda al mittente la proposta di un assessorato ricevuta dal candidato sindaco Giuseppe Gambuzza (FI). “L’unico modo per poter dare il nostro contributo è esserci a pieno titolo con Fratelli d’Italia” e non “con un apparentamento che non abbiamo chiesto”. E ancora “non siamo alla ricerca di sedie” e quindi no, grazie. La versione di Forza Italia invece è che non ci sia mai stata alcuna offerta o trattativa, men che meno una telefonata: “Ci tocca smentire categoricamente la dichiarazione del circolo di Pachino di Fratelli d’Italia in ordine alla presunta, ma mai avvenuta, offerta di un assessorato da parte del candidato Sindaco, Giuseppe Gambuzza, in vista del ballottaggio”.
La Fronterrè può contare, al contrario, sul supporto del Mpa ovvero di un altro pezzo del centrodestra unito a Palermo e a Roma ma che a Pachino corre in ordine sparso.
Durante le operazioni di voto, sul portale elezioni.regione.sicilia.it saranno pubblicate quattro rilevazioni dell’affluenza: alle 12,30, alle 19,30 e alle 23,30 di domenica e alle 15,30 di lunedì. Sullo stesso sito saranno disponibili i dati degli scrutini che inizieranno lunedì, immediatamente dopo la chiusura delle urne.




Taser per la Polizia Municipale, contrario il PD: “servono più agenti non più armi”

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato la sperimentazione del taser per la Polizia Municipale. Saranno acquistate due pistole ad impulsi elettrici, affidate ad agenti appositamente formati e per un utilizzo rigorosamente normato e limitato a servizi di ordine pubblico.
Il via libera alla sperimentazione non è stato unanime. Contrario, ad esempio, il gruppo Pd (Milazzo, Zappulla e Greco) che ha votato “no”. Una posizione motivata da Angelo Greco. “Non crediamo che l’introduzione di un’arma come il taser possa garantire più sicurezza in città”, dice subito. “Siamo per una condivisione delle regole e dei comportamenti tra istituzioni e cittadini, non con la repressione o con la minaccia dell’utilizzo dello strumento taser. Servono più vigili urbani non più armi, semmai”. E sollevando ulteriori perplessità, Greco ricorda anche che il taser ha provocato anche incidenti spiacevoli laddove è consentito oggi l’utilizzato. A Siracusa, come in gran parte d’Italia, le forze dell’ordine sono già dotate di taser.




Vaccinazioni obbligatorie, lunga lista d’attesa a Siracusa. Gilistro: “Tavolo tecnico a Palermo”

(cs) “Ho chiesto ed ottenuto la convocazione di un tavolo tecnico a Palermo per risolvere quei problemi che causano ritardi negli appuntamenti per le vaccinazioni obbligatorie a Siracusa. Insieme ai vertici del Dasoe regionale e dell’Asp aretusa, sarà valutata ogni strada possibile per abbattere da subito la lunga lista d’attesa”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) al termine della seduta della Commissione Salute dell’Ars.
“Per diverse ragioni, tra cui la carenza di medici, ottemperare all’obbligo vaccinale dei bambini è diventata operazione difficile per molte famiglie siracusane”, spiega Gilistro. “Vista l’importanza e la delicatezza del tema, non è più il caso di tergiversare. Non dobbiamo vanificare gli sforzi compiuti in tanti anni che ci hanno portato ad una copertura vaccinale obbligatoria del 90%. Sono sicuro – afferma il deputato cinquestelle – che in tempi brevissimi Dasoe ed Asp troveranno il modo più indicato per sbloccare l’impasse, nell’interesse dei bambini e delle famiglie siracusane”.




Insularità, in Commissione Bilancio approvato emendamento del senatore Nicita

È stato approvato oggi in Commissione Bilancio al Senato un emendamento promosso dal senatore siracusano Antonio Nicita (Pd). Il testo inserisce, tra gli obiettivi della perequazione infrastrutturale per il Mezzogiorno, quello di contrastare gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità ai sensi dell’art. 119, comma 6 della Costituzione. Conseguentemente, con l’approvazione dell’emendamento, il Fondo perequativo infrastrutturale per il Mezzogiorno dovrà adesso inserire il tema dell’insularità tra le sue priorità.




“No alla Spacca-Italia”, anche il parlamentare siracusano Scerra in piazza a Roma

Anche il parlamentare siracusano del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, ha partecipato alla manifestazione di piazza Santi Apostoli, a Roma, contro le riforme “Spacca-Italia” del governo Meloni. Quasi seimila partecipanti per dire “No” all’autonomia differenziata ed al premierato. “Questi progetti cari alla destra negheranno servizi e assistenza a milioni di cittadini del Sud, abbandoneranno le aree interne delle nostre regioni al loro destino e colpiranno alle fondamenta la coesione territoriale dell’Italia”, spiega Scerra. “Non c’è nessuna volontà di aiutare il Sud o di stimolare una sana concorrenza ad armi pari tra aree territoriali. Per farlo veramente, sarebbe bastato intervenire per colmare il gap infrastrutturale e di servizi. Da oggi, chi è indietro verrà abbandonato al suo destino; e scuola, ambiente, sanità, politiche sociali del Meridione precipiteranno nel baratro. Purtroppo si respira un clima pesante nelle istituzioni ed anche un simbolo di unione come il Tricolore viene vissuto come una provocazione o, peggio, un’offesa. Dalla piazza al Parlamento, restiamo in prima linea contro un piano di riforme mai così anti-meridionalista. Ma anche in ogni città del Sud è importante che si prenda coscienza dei piani della destra e dell’impatto che, a breve, avranno su ogni aspetto della nostra vita, dagli stipendi ai servizi”.




Giovanni Magro nominato nel direttivo regionale della Democrazia Cristiana

Il segretario regionale della Democrazia Cristiana, Stefano Cirillo ha nominato Giovanni Magro nel direttivo regionale della Dc. “Sono sicuro che saprai riportare la Dc agli antichi fasti”, scrive nel suo biglietto di nomina Cirillo.
“Grazie a chi ha creduto nel mio impegno, nel mio lavoro. Lavorerò con la squadra indicata in provincia alla costruzione ed al radicamento del partito in tutti i Comuni del siracusano”, replica Magro appena raggiunto dalla nomina nel direttivo regionale.




Ballottaggio a Pachino, Forza Italia e FdI mai così distanti. Botta e risposta sui social

Restano tesi i rapporti tra ex alleati a Pachino. A una settimana dal ballottaggio, un nuovo caso agita Forza Italia da una parte e Fratelli d’Italia dall’altra. Al primo turno, i due partiti della coalizione di centrodestra si sono presentati divisi, sostenendo ciascuno un diverso candidato sindaco: Gambuzza per FI e Fortunato per FdI. Il primo sfiderà al ballottaggio la Fronterrè che conta, tra gli altri, sul supporto del Mpa ovvero di un altro pezzo del centrodestra unito a Palermo ed a Roma ma che a Pachino corre in ordine sparso.
Con un post social, FdI Pachino rimanda al mittente la proposta di un assessorato ricevuta dal candidato sindaco Giuseppe Gambuzza (FI). “L’unico modo per poter dare il nostro contributo è esserci a pieno titolo con Fratelli d’Italia” e non “con un apparentamento che non abbiamo chiesto”. E ancora “non siamo alla ricerca di sedie” e quindi no, grazie.
A breve giro di posta, la risposta di Forza Italia. “Ci tocca smentire categoricamente la dichiarazione del circolo di Pachino di Fratelli d’Italia in ordine alla presunta, ma mai avvenuta, offerta di un assessorato da parte del candidato Sindaco, Giuseppe Gambuzza, in vista del ballottaggio”. La versione di Forza Italia è che non ci sia mai stata alcuna offerta o trattativa, men che meno una telefonata. “Le forze che hanno sostenuto lealmente il candidato Gambuzza sono state finora premiate dall’elettorato per una scelta precisa, decisa e coerente che verrà portata fino in fondo e rispetto alla quale non sono previsti passi indietro, specie nei confronti di chi ha inteso osteggiare sin dall’inizio e platealmente fino alla fine la stessa candidatura Gambuzza”, punge Forza Italia.
L’unico apparentamento ufficiale in vista del ballottaggio, per quel che riguarda FI, è quello sottoscritto con la lista ‘Pachino con Emiliano – Emiliano Ricupero Sindaco’ espressione peraltro del centrosinistra. “La scelta di apparentarci con la coalizione che fa capo a Giuseppe Gambuzza muove dalla volontà di offrire il nostro contributo alla città, ma non ci avvicina in alcun modo agli ambienti di centro-destra”, prova a spiegare proprio Ricupero. “Noi restiamo fedeli al nostro credo politico e non intendiamo farci fare la predica da chi ha scelto sin dall’inizio di aprire la porta a qualsiasi forza politica, pur di raggiungere il risultato al primo turno”.
L’accordo con la lista di Giuseppe Gambuzza, in caso di vittoria al ballottaggio, permetterebbe a Emiliano Ricupero di conquistare uno scranno in Consiglio comunale.




Il borsino del rimpasto: Mpa fa la voce grossa, gli altri alleati restano sereni

La prima mossa l’hanno fatta gli Autonomisti, con la richiesta di un terzo assessore in giunta. A Siracusa si sono aperte le grandi manovre (politiche) per un probabile nuovo rimpasto nella squadra di governo cittadino? Forse. Ma ci sono anche equilibri da aggiornare e posizioni da rivedere, in virtù dell’esito delle Europee. Quelle elezioni, a livello provinciale, hanno rafforzato nei numeri proprio il Mpa mentre il dato di Azione crea qualche mugugno tra gli alleati della prima ora del sindaco Italia (dirigente nazionale del partito di Calenda). In mezzo, accordi stretti un anno addietro e che i diretti interessati vorrebbero adesso venissero rispettati. Per semplificare con un’immagine, è il classico calderone che bolle.
Mpa fa la voce grossa e rischia di rivelarsi alleato ingombrante. “Avevamo messo in guardia su quest’eventualità…”, si lasciano sfuggire a mezza bocca alcuni fedelissimi di Francesco Italia. Ma il fronte a sostegno del sindaco si mostra comunque unito e compatto. Niente fibrillazioni, insomma. Edy Bandiera, ad esempio, non si lascia trascinare in ansie da rimpasto. Il suo gruppo ha incassato nei mesi scorsi la designazione di Alessandro Spadaro come assessore subentrante. “I problemi vogliamo toglierli al sindaco e non crearglieli”, taglia corto l’attuale vice con delega anche alle Attività Produttive. “La vicenda rimpasto è in capo al sindaco. Saprà trovare i giusti equilibri, garantendo sempre la qualità della compagine amministrativa”, aggiunge.
Anche il consigliere comunale Sergio Imbrò, capogruppo di Noi per la Città, è stato indicato nei mesi scorsi come prossimo assessore. “C’è un accordo ed abbiamo fiducia nella parola del sindaco, anche perchè non esistono motivi per cui non dovremmo credergli”, dice proprio Imbrò.
Ma della partita è anche il gruppo Francesco Italia Sindaco che – sino ad ora – ha dato prova di compattezza. L’aria è serena anche da quelle parti, senza turbamenti causati dall’esplicita richiesta degli Autonomisti. Nessuno tra i cinque consiglieri eletti ritiene che ci sia bisogno di puntare i piedi, considerato che viene percepito “nella normalità della politica” che il gruppo abbia sua rappresentanza in giunta.
Bisognerà però tenere in considerazione la posizione del gruppo Insieme. Fari spenti, niente proclami ma interlocuzioni sempre aperte. “Nulla di strano, il nostro è sempre stato un rapporto di confronto aperto sui temi della città. Quanto al resto, compete al sindaco scegliersi i compagni di viaggio. Noi non rivendichiamo nulla”, spiega Giovanni Cafeo. “Di certo non basiamo il confronto sugli assessorati. Ci troviamo su alcuni temi, per i quali lavoriamo anche d’intesa. Ma il sindaco è lui – conclude l’ex deputato regionale – e farà le sue scelte”.