Paolo Cavallaro: “Rilanciare FdI, commessi errori in passato. E troppi addii”

Con Salvo Coletta nuovo commissario provinciale di FdI, una delle voci critiche interne ai meloniani siracusani si augura che il partito torni ad avere “una visione aperta ed accogliente, finora non percepibile”. Sono parole di Paolo Cavallaro, consigliere comunale di Siracusa in quota FdI. In passato, ha mostrato di non aver condiviso o gradito alcune scelte e il clima di prolungato scontro con gli alleati del centrodestra.
“Sono certo che Salvo Coletta sarà equilibrato nello svolgimento del proprio ruolo, rispettando le diverse sensibilità che convivono nel partito, ripagando la fiducia che ha ricevuto dai vertici del partito”, dice ancora Cavallaro. Trovano conferma, quindi, le voci di mal di pancia interni al partito per la gestione di questi ultimi mesi. Dopo l’exploit elettorale, due consiglieri comunali lasciarono subito FdI a Siracusa. Nelle settimane scorse, stessa decisione ha assunto Damiano De Simone, riducendo a soli due consiglieri la presenza del partito tra i più votati. La scorsa settimana, poi, le dimissioni del presidente provinciale Peppe Napoli “per impegni professionali”. Dimissioni seguite da quelle del referente cittadino Ciccio Midolo e da quelle di Christiane D’Angelo (collegio probiviri) e Aziz, ex candidato sindaco.
“Auguro a Salvo Coletta un buon lavoro e offro la mia disponibilità, come sempre, per il rilancio del partito strozzato da precedenti gestioni sbagliate che hanno determinato clamorose fuoriuscite e sconfitte elettorali.
Il dibattito e il confronto interno, sulla scia del pensiero storico della destra italiana, deve essere metodo imprescindibile nell’elaborazione di idee e progetti per il territorio”, rincara la dose Paolo Cavallaro.
Coletta conferma la tendenza “avolese” interna a FdI Siracusa, con Luca Cannata indiscusso leader insieme alla sorella Rossana.




Salvatore Coletta nominato commissario provinciale di FdI

Il commissario provinciale di FdI a Siracusa è Salvatore Coletta. La nomina arriva da Roma dopo le inattese dimissioni del presidente provinciale Giuseppe Napoli “per esigenze familiari e impegni professionali”.
Dirigente sindacale della polizia di Stato e presidente del Consiglio comunale di Avola, Coletta ha ricevuto ieri sera la nomina, a firma del presidente nazionale Giorgia Meloni. Soddisfazione viene espressa dai parlamentari di Fratelli d’Italia, Luca Cannata e Carlo Auteri, per la rapida e condivisa soluzione: “andiamo avanti nel segno del fare, del merito e dei nostri valori – dicono i due deputati -. Salvo farà bene e sarà all’altezza dell’incarico, essendo già stato in questi anni responsabile elettorale del partito per la provincia. Una nomina arrivata in tempi rapidi in attesa di un successivo congresso”.
Il partito è al lavoro in vista delle imminenti elezioni europee, senza dimenticare le contestuali elezioni amministrative a Pachino. “Farò del mio meglio per organizzare il partito sin da subito in considerazione delle imminenti elezioni europee. Questo incarico mi consente di esercitare con ancora maggiore dedizione il mio impegno politico che già sin dal 2001 mi ha visto essere partecipe a Palermo del circolo di Alleanza Nazionale con il commissario regionale Giampiero Cannella”.
Salvo Coletta è delegato provinciale del sindacato di polizia Coisp (Coordinamento per l’indipendenza Sindacale delle forze di Polizia). Dal 1999 ad oggi in Polizia di Stato in servizio al Commissariato di Noto. Dal 2001 al 2004 membro del del circolo di Alleanza Nazionale di Palermo. Nel 2017 eletto consigliere comunale lista civica Avola la nostra terra (lista federata a FdI). Nel 2022 eletto nuovamente consigliere comunale lista civica Avola la nostra terra (lista federata a FdI) ed eletto alla presidenza del Consiglio comunale. Nel 2023 eletto come componente nel congresso provinciale di Fratelli d’Italia con il maggior numero dei voti.




Amministrative a Pachino, Ricupero “Sostenibilità e interventi sulla viabilità per valorizzare Marzamemi”

Emiliano Ricupero, candidato a sindaco di Pachino in vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, ha incontrato commercianti di Marzamemi per confrontarsi sui temi che interessano il borgo marinaro.
Diverse le tematiche affrontate, molte delle quali hanno caratterizzato l’attività di Ricupero nei due anni da consigliere comunale: dalla gestione della zona a traffico limitato alla regolamentazione degli spettacoli musicali, dalla tutela dell’ordine pubblico alle problematiche di carattere idrico e fognario che hanno interessato la zona.
“È stato un confronto costruttivo – ha detto Ricupero – caratterizzato da un atteggiamento propositivo. Abbiamo posto l’attenzione sui tanti problemi che affrontano gli imprenditori ogni giorno, prospettando le soluzioni possibili. Chi amministra, infatti, deve fare gli interessi dei commercianti, creando i presupposti affinché godano delle condizioni migliori per svolgere le rispettive attività. Il nostro obiettivo, inserito nel programma elettorale, è rendere Marzamemi un luogo attrattivo e sostenibile. Puntiamo al noleggio a lungo termine – da parte del Comune – di autobus elettrici gestiti da cooperative sociali che permettano il collegamento tra il borgo, Pachino, il cimitero e le contrade limitrofe”.
Sulla viabilità, il candidato a sindaco ha aggiunto: “Serve una rivalutazione di via Marzamemi e del Lungomare Starabba, che passa necessariamente da una revisione del regolamento della Ztl. L’unico modo per fornire soluzioni ai commercianti è collaborare con loro, avere un confronto aperto e costante con le categorie e le associazioni, con l’obiettivo di tutelare e far crescere il borgo”.
Lo sviluppo del borgo marinaro passa anche da una gestione oculata della movida. Negli ultimi anni, la regolamentazione della movida è stato un argomento spinoso. A chi amministra tocca fare scelte equilibrate, gestendo spazi e orari per gli spettacoli live ed evitando sovrapposizioni tra le attività. Marzamemi non è solo una vetrina ma una realtà territoriale da tutelare” conclude Ricupero.




Nuova adesione a Fratelli d’Italia: entra Lucia Saraceno

Una nuova adesione a Fratelli d’Italia in provincia di Siracusa: Lucia Saraceno, imprenditrice di Melilli. Il parlamentare FdI, Luca Cannata, vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, esprime il suo benvenuto all’ingresso dell’imprenditrice e consigliere comunale nelle file di Fratelli d’Italia. “La scelta ragionata e motivata di Lucia Saraceno di aderire a Fratelli d’Italia arricchisce il partito con la sua esperienza e il suo impegno per il territorio – dichiara il parlamentare – La sua decisione di unirsi a noi riflette il crescente consenso e la fiducia nel nostro progetto politico, improntato ai valori della libertà, della solidarietà e della tutela del patrimonio culturale italiano. L’ingresso di Lucia rappresenta un ulteriore rafforzamento delle nostre fila, dimostrando che Fratelli d’Italia continua a essere il punto di riferimento per chiunque condivida il nostro impegno per un’Italia più giusta, sicura e prospera. Sono contento di poter contare sull’apporto e l’energia di Lucia, che si impegna a lavorare insieme per portare avanti le istanze e le necessità dei cittadini, nel rispetto della tradizione e dell’innovazione”.
Il partito è in attesa del nuovo presidente provinciale, dopo le dimissioni di Giuseppe Napoli.




Una fondazione per Siracusa Capitale della Cultura, 50mila euro dal Consiglio comunale

Cinquantamila euro per sostenere la candidatura di Siracusa a Capitale Europea della Cultura 2033, attraverso una costituenda Fondazione di partecipazione. Il Consiglio comunale ha approvato l’emendamento, presentato dal gruppo Insieme (Scimonelli, Rabbito, Vaccaro). Le risorse arrivano dalla tassa di soggiorno. Un’iniziativa, si legge nel testo dell’emendamento, con cui si vuole “consolidare il rango acquisito da Siracusa nel settore della cultura e della creatività, attrarre e valorizzare la creatività attraverso nuovi talenti ed investimenti, attuare un modello di cittadinanza culturale di dimensione europea fondato sulla co-creazione, coproduzione e condivisione di pratiche artistiche, di favorire l’inclusione sociale attraverso l’arte e la cultura, di promuovere l’innovazione sociale, tecnologica e culturale”.
La Fondazione di partecipazione “è un istituto di diritto privato che persegue uno scopo preciso, definito sin dalla sottoscrizione dell’atto costitutivo. Ne fanno parte soggetti pubblici e privati, tra cui il Comune di Siracusa, quale socio fondatore”, spiega Ivan Scimonelli, capogruppo di Insieme.
“La fondazione di partecipazione è per sua propria natura uno strumento adatto a favorire forme di progettazione partecipata ed ha caratteristiche tali da farne strumento funzionale per il perseguimento di interessi generali, particolarmente in un frangente politico caratterizzato da esigenze di riordino dei conti pubblici e da massicce operazioni di privatizzazione”, aggiunge Scimonelli.
Una forma di partenariato pubblico-privato “attraverso la quale le pubbliche amministrazioni si sono avvalse delle risorse e delle capacità gestionali dei privati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, limitandosi ad esercitare un controllo sul corretto perseguimento degli obiettivi sottesi”.
Siracusa aveva già tentato negli anni scorsi a candidarsi come Capitale Europea della Cultura 2019, senza riuscire ad entrare però nella short-list italiana. Da un paio d’anni, nuovi fermenti per preparare al meglio la candidatura 2033.




Nuovo ospedale, i timori dei sindaci. Pippo Gianni: “Mancano somme, alziamo la voce”

I sindaci della provincia di Siracusa si ritroveranno tra una settimana, lunedì 29 aprile, a Palazzo Vermexio. Discuteranno di sanità ed in particolare della costruzione del nuovo ospedale. A promuovere l’incontro è il primo cittadino di Priolo, Pippo Gianni, che ha raccolto la condivisione interessata del sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
L’attesa dell’avvio dei lavori per l’importante infrastruttura sanitaria si è fatta lunga, come la scia di disillusione trentennale che accompagna ogni discorso sulla futura costruzione del nosocomio. “C’è un’assenza totale delle politica”, lamenta Gianni, lungo curriculum alle spalle da deputato regionale e nazionale. “Mancano all’appello altri 47 milioni di euro, forse sono già 50 adesso se non di più perchè nel frattempo la legge sugli appalti è cambiata e bisognerà aggiornare il progetto”, sottolinea su FMITALIA. Ecco allora il motivo che lo ha spinto a chiamare a raccolta i sindaci di una provincia altrimenti senza voce. “Dobbiamo parlare dell’impostazione complessiva. Il commissario straordinario, l’ingegnere Monterforte Specchi, deve essere messo nelle condizioni di esercitare il proprio lavoro. E serve l’intero budget disponibile”.
Il percorso dei sindaci – che non hanno invitato nessun rappresentante dell’Asp di Siracusa – prevede l’invio di un documento al presidente della Regione che a Siracusa aveva assicurato fondi e timing esatti per la costruzione dell’ospedale. “E se non dovessimo trovare ascolto, vorrà dire che ci rivolgeremo come sindaci direttamente al Presidente della Repubblica”.




Bilancio 2024, maratona in consiglio comunale: manovra da 150 mln di euro

Incardinata questa mattina in consiglio comunale la discussione sul nuovo Bilancio di Previsione del Comune di Siracusa Una manovra da 150 milioni di euro,come spiegato dal vicesindaco Edy Bandiera nel corso dell’intervento introduttivo in aula. “Uno strumento perfettibile- ha detto Bandiera dopo un primo intervento critico del consigliere Franco Zappalà- in cui abbiamo previsto interventi ad ampio raggio: dal sociale, alle opere pubbliche; dall’impiantistica sportiva alle manutenzioni. Tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale hanno potuto dare il proprio contributo, perché attraverso gli emendamenti fossero apportate le modifiche ritenute necessarie. Questo è un Bilancio in salute, nonostante le tare ereditate dai decenni scorsi, con le sentenze che sono state anche oggetto di discussione in aula”. La proposta della giunta comunale vede la presentazione di 69 emendamenti.
L’Assessore al Bilancio, Pierpaolo Coppa è entrato nel merito dei “numeri” dello strumento finanziario. “La spesa più importante è quella relativa al personale, per 32 milioni di euro – ha detto- ed è un elemento positivo, visto che attraverso i dipendenti, si erogano i servizi ai cittadini. Nel 2015 il Comune di Siracusa contava 930 dipendenti. Oggi siamo al minimo storico di 632 dipendenti”.
Per 45 milioni di euro incide l’esternalizzazione dei servizi: Igiene Urbana, Servizi Informativi, Supporto ai Tributi. Altra voce “pesante” è quella relativa a interessi passivi e mutui.
Coppa ha ricordato un dato. “Nel 2015 fu approvata la copertura per un disavanzo di circa 20 milioni di euro, da ripianare in 30 anni. Ogni anno, dunque, dobbiamo mettere da parte 683.782 euro”.
L’assessore ha ricordato che “l’unico vero timore riguarda i contenziosi, sempre però coperti grazie a degli accantonamenti. Come negli anni precedenti abbiamo coperto anche con un fondo per i debito fuori bilancio questi rischi. Il principio di prudenza, trasparenza e correttezza sono sempre evidenti”. In tema di capacità di indebitamento, “si registra un’ulteriore possibilità di circa 12 milioni di euro per interessi passivi”.
In estrema sintesi, le entrate previste ammontano a: 30 milioni per l’Imu, 9 milioni 340 mila per l’Irpef, 2 milioni 700 mila euro per l’Imposta di Soggiorno, 30 milioni per la Tari. In merito alle previsioni di spesa, per l’ordine pubblico e la sicurezza la proposta del Comune parla di 10 milioni 265 mila euro. Per la missione legata alle Spese di Politiche Sociali, lo stanziamento di competenza ammonta ad oltre 52 milioni di euro.
Un auspicio è stato espresso dal sindaco, Francesco Italia. “Dimostriamo alla città oggi che possiamo andare oltre il gioco delle parti, a prescindere da maggioranza e opposizione. Mi piacerebbe-ha detto- pacificare la città.Veniamo da una stagione di conflitti improduttivi. Normalmente l’idea della tesi e antitesi genera sintesi, che è progresso. Nel nostro caso, la città ha pagato un prezzo alto ad una contrapposizione spesso sterile e improduttiva. L’idea non è quella del volersi tutti bene perché tutti la pensiamo nello stesso modo. Abbiamo, però, ricevuto un mandato dai nostri cittadini, che hanno scelto di averci qui oggi e per i prossimi anni. Ciò che deve animarci è il desiderio di rendere questa città un posto migliore. L’invito che faccio non è quello di promuovere questo sindaco ma di votare in coscienza, pensando che dall’altra parte ci sono i siracusani”.
Al momento della sospensione delle 14, il Consiglio si è determinato su 7 dei 69 emendamenti presentati. Una volta ripresa la seduta, alle 15.30, si riprende con l’avvio dell’esame degli emendamenti.




Elezioni amministrative 2024 a Pachino, Barbara Fronterrè: “Spero in una campagna elettorale leale”

“La nostra città va ricostruita con responsabilità e collaborazione. Il mio invito rivolto ai candidati e a tutti i pachinesi è di dar vita a una pacifica campagna elettorale mirata al bene della comunità”. Sono le parole di Barbara Fronterrè, candidata sindaco di Pachino per le prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, affinché la competizione elettorale si svolga in un clima di lealtà e serenità, focalizzandosi sulla ricostruzione pacifica della città.
“In un momento fondamentale per il futuro di Pachino – ha sottolineato Barbara Fronterrè – è importante che la competizione politica sia basata sul rispetto reciproco e sulle proposte per Pachino. Isoliamo sciacalli e avvelenatori di pozzi: sono coloro che hanno distrutto questa città e vorrebbero continuare a farlo. Restiamo uniti nelle differenze ideologiche e di coalizioni: l’unico obiettivo che ci deve guidare è quello di costruire un futuro migliore per Pachino”.
Fronterrè aprirà la propria campagna elettorale mercoledì 24 aprile alle 19 in piazza Colonna e presenterà le forze politiche che fanno parte della sua coalizione: Pachino Crede, Pachino Democratica, Insieme in Azione per Pachino, Democrazia Cristiana e MPA Pachino/Popolari e autonomisti.
“In maniera trasparente e senza sotterfugi abbiamo unito forze politiche con sensibilità e culture diverse, collegate da un programma e da una visione comune su ciò che serve a pachino in questa fase.
La nostra Pachino ha bisogno delle cose essenziali: garantire che l’acqua arrivi nelle case dei cittadini, strade riqualificate per migliorare la sicurezza stradale, la pulizia del territorio, l’assistenza sanitaria, interventi nelle scuole e nelle strutture sportive e tutto ciò che serva a garantire un futuro per bambini e ragazzi. Per ricostruire la città c’è bisogno della collaborazione di tutti: forze politiche e cittadini”, conclude Barbara Fronterrè.




Dopo il presidente Napoli si dimette anche Ciccio Midolo: continua lo scossone in Fdl

Continua lo scossone in Fratelli d’Italia in provincia di Siracusa. Dopo le dimissioni del presidente provinciale, Giuseppe Napoli, la forza politica di Governo deve dire addio anche a Ciccio Midolo, commissario cittadino di Fratelli d’Italia.
“Facendo seguito alle dimissioni dell’avv. Giuseppe Napoli dal ruolo di responsabile provinciale del partito, avverto l’esigenza, quantomeno per bon ton politico, di lasciare l’incarico, a suo tempo dallo stesso conferitomi, di Commissario cittadino di FdI. Ringrazio quanti hanno inteso sostenermi nel periodo del prestigioso ruolo ricoperto, che ha rinvigorito una passione per la politica mai venuta meno”, conclude Ciccio Midolo.




Carlo Calenda (Azione) a Siracusa, “Meno si va a votare e più pesano i voti ‘controllati'”

Il segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, ha presentato a Siracusa il suo ultimo libro “Il Patto: oltre il trentennio perduto”. Il senatore romano era accompagnato dal sindaco Francesco Italia, dirigente nazionale di Azione. Nel libro analizza in maniera critica i trent’anni dalla nascita della cosiddetta Seconda Repubblica. “Nessuna riforma incisiva è stata varata. I salari reali italiani hanno perso il due percento contro un aumento superiore al trenta percento in Francia e Germania. Abbiamo letteralmente buttato trent’anni. In questo vuoto ultradecennale di governo – spiega Calenda – i protagonisti del dibattito pubblico hanno preso la forma di poteri storti: l’occupazione della Rai e dei giornali, la scomparsa della forza di rappresentanza dei sindacati e di Confindustria, le influenti signorie locali dei governatori regionali, l’ego smisurato di leader politici che si circondano di circoli magici e guardano al loro particolare più che al bene dell’Italia”.
Di fronte ad una nutrita platea, nell’elegante cornice del Momento con vista sulla latomia del Paradiso, ha parlato anche del prossimo appuntamento con le Europee e della situazione in Sicilia. “Lo sapevano tutti come prendeva i voti Sammartino, come sanno tutti come prende i voti Cuffaro”, la sferzata del segretario di Azione. “Tutti lo sanno ma tutti facciamo tutti finta di niente. E la Regione Siciliana è ridotta nello stato in cui è ridotta, penso ad esempio alla sanità. Se i cittadini non si svegliano e dicono basta, la Sicilia rimarrà così”. Parole che rilancia poco dopo anche sui suoi canali social: “Meno andiamo a votare, più i voti controllati da quelli che dicono a caratteri cubitali sui titoli di giornale che hanno 140mila preferenze, avranno un peso. Piuttosto che ridurre Azione a questo, smetto di fare politica”, provoca Carlo Calenda.
“Il nostro progetto è chiaro: candidature di persone libere, oneste e competenti”, ha poi aggiunto parlando di Palazzolo e Sonia Alfano.