Siracusa. Tutela e benessere degli animali in città, approvato il nuovo regolamento

Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera il nuovo “Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città”. Rispetto alla proposta giunta in aula, il testo è stato modificato con 13 emendamenti migliorativi della Commissione Ambiente, illustrati dal consigliere Michele Mangiafico, la maggior parte dei quali finalizzati ad una maggiore tutela degli animali.
In 37 articoli, il Regolamento disciplina le modalità di detenzione e tutela degli animali da affezione e di compagnia presenti sul territorio comunale, sanzionando i comportamenti lesivi nei loro confronti, provvedendo a regolamentare modalità ed obblighi nella custodia, vigilanza, accesso nei giardini ed aree pubbliche, negli uffici e sui mezzi pubblici.
Tra i punti disciplinati quelli che regolamentano la cattura dei cani vaganti e la gestione dei cani catturati sul territorio; quelli che prevedono il ricorso al “Cane del Comune” come strumento di lotta al randagismo, e quelli che si occupano delle “Colonie feline”. Capitoli a parte sono dedicati anche ad altre tipologie di animali, tra i quali i roditori e gli equipidi, i furetti, i volatili e gli animali acquatici.
“Un lavoro svolto con grande attenzione e con grande interesse”, ha detto il presidente della III Commissione, Cetty Vinci. E alla Commissione e al Consiglio nella sua interezza sono giunti anche i ringraziamenti dell’assessore al ramo, Fabio Granata che ha ricordato come “Il provvedimento supplisca ad un vuoto regolamentare che andava colmato”.




A Siracusa meno reati e stranieri nei centri di accoglienza, “effetto del Decreto Sicurezza”

A Siracusa reati in calo del 12% in questi primi mese del 2019, mentre gli stranieri ospitati nelle strutture di accoglienza sono diminuiti del 38%. A snocciolare i dati è il responsabile siciliano enti locali della Lega, Igor Gelarda. “Sono gli effetti del Decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini”, spiega.
In Sicilia, complessivamente, i reati sono diminuiti dell’8,9% rispetto al primo trimestre di un anno fa: -15,8% a Caltanissetta; -14% ad Agrigento; -2,1% a Catania; 10,3% a Enna; -12,5% a Messina; – 10,2% a Palermo; -9,3% a Ragusa; – 8,7 a Trapani.
Sempre guardando a tutta la Sicilia, si riducono anche gli stranieri ospiti delle strutture di accoglienza. Erano 14.551 al 13 maggio 2018, sono diventati 8.342 al 13 maggio 2019 (-42,67%).
“Il monitoraggio effettuato periodicamente dal Viminale su reati e accoglienza dà ragione alle scelte effettuate dal ministero dell’Interno”, commenta Gelarda. Dal Viminale pronto un Decreto Sicurezza Bis.




WiFi pubblico e gratuito: fondi europei per Noto, Augusta, Ferla e Solarino

I Comuni di Noto, Augusta, Ferla e Solarino accedono ai finanziamenti del bando della Comunità Europea denominato WiFi4EU. Insieme ad altre 3.400 municipalità in tutta Europa, potranno disporre di 15.000 euro da spendere per la realizzazione di una rete wifi pubblica e gratuita. “Un altro passo avanti verso l’ammodernamento della nostra piccola comunità, grazia al lavoro dell’amministrazione”, il commento del sindaco di Solarino, Seby Scorpo.




Siracusa. Variante al piano regolatore: case Iacp o aree a verde? Decide il Consiglio

Rinviata dal Consiglio comunale l’analisi della delibera riguardante una variante urbanistica. La proposta di rinvio è stata formulata dal consigliere Ferdinando Messina, per “conoscere le determinazioni della Giunta sull’argomento”.
Il provvedimento portato in aula è una variante al Prg su aree di proprietà dello Iacp nella zona di Santa Panagia finalizzata a migliorare la “qualità abitativa ed urbana attraverso il recupero degli spazi degradati e la loro rivitalizzazione, con la previsione di attività commerciali di vicinato e di piccoli esercizi pubblici, nonchè la realizzazione di interventi per il verde attrezzato”.
La variante, se approvata, avrebbe permesso la realizzazione di tre blocchi edilizi ove saranno allocati 42 alloggi a canone sostenibile, 16 alloggi a “libero mercato”, 6 “cellule alloggio” composte da camera e bagno, con spazi comuni di relazione destinati a minori, anziani ed invalidi, nonchè locali commerciali.
Prima della discussione sui rimanenti punti all’ordine del giorno, è venuto a mancare il numero legale e la seduta è stata rinviata a stasera alle 18.30.
Particolarmente critico il consigliere comunale Salvo Castagnino che parla di una occasione persa che convincerà la Regione a spostare il finanziamento vero un altro comune della provincia se non direttamente in altra provincia. “Non si tratta di voler cementificare a tutti i costi. Attraverso lo Iacp abbiamo la possibilità di dare risposte a reali esigenze abitative: c’è richiesta di questo tipo di alloggio. Bisogna indicare la destinazione d’uso per non perdere il finanziamento e la possibilità di costruire. La maggioranza – aggiunge Castagnino – è contraria e vorrebbe puntare sull’eventuale creazione di nuove aree a verde. Peccato che poi rimarranno abbandonate esattamente come tutte quelle che oggi esistono. Falso, poi, parlare di operazione speculativa: non è certo nella natura dello Iacp”.




Siracusa. La stangata non piace al M5s: “votiamo no al Bilancio, pesa tutto sui cittadini”

Il Movimento 5 Stelle anticipa il suo voto contrario alla discussione sul bilancio che dovrebbe approdare entro poche settimane in aula. Quattro consiglieri comunali su cinque firmano una nota congiunta attraverso la quale si dicono “pronti a votare no al bilancio in Consiglio comunale ed a presentare una mozione di sfiducia all’assessore al Bilancio”. Francesco Burgio, Roberto Trigilio, Silvia Russoniello e Chiara Ficara pungono l’amministrazione: “Ad alzare le tasse sono bravi tutti. Servono invece amministratori competenti, non promoter. Fare le verginelle agli occhi dell’opinione pubblica non aiuta. E’ un modo di fare che il Movimento 5 Stelle non accetta”. E il riferimento è alle tariffe riviste tutte al rialzo. Manca all’appello la firma di Moena Scala, la presidente del Consiglio comunale che anche questa volta si tiene distante dalle posizioni del “suo” gruppo politico.
“Siamo sinceramente preoccupati per la tenuta dei conti del Comune di Siracusa. La recente raffica di aumenti alle tariffe, attuata dalla giunta con tre delibere, colpisce solo e sempre i cittadini e contribuenti onesti, I ristoratori, le associazioni sportive, i servizi cimiteriali e non interviene sugli evidenti problemi dell’evasione e dell’elusione. Ma soprattutto è misura, forse inevitabile, ma ingiusta per riparare a guasti causati da anni di cattiva gestione della cosa pubblica”, affermano Ficara, Trigilio, Russoniello e Burgio.
A dar manforte ai consiglieri comunali anche i parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra e il deputato regionale Stefano Zito (sempre M5s) che ricordano come “la Corte dei Conti fece rilievi già ai bilanci precedenti, le cui responsabilità erano delle giunte di centrodestra che hanno governato Siracusa fino al 2013. Criticità che sono rimaste nei bilanci 2014 e 2015 per poi peggiorare, fino agli attuali rilievi sul bilancio 2016, quindi Garozzo (sindaco) e Italia (vicesindaco). Spieghino questo ai cittadini, spieghino come hanno sbagliato mosse e previsioni. Dei mancati interventi sui canoni di concessione delle strutture sportive pubbliche e degli edifici pubblici dati ai privati per due soldi, oltre alle allegre gestioni di parcheggi e strisce blu ai tempi del centrodestra. Tanto alla fine arriva ‘pantalone’ e a pagare sono sempre i siracusani”.
“Se i conti sono in rosso è però l’ovvio risultato di scelte politiche e amministrative scellerate, compiute negli ultimi 20 anni almeno. Mentre il Titanic affondava, nessuno ha fatto nulla per salvare Siracusa. Una irresponsabilità diffusa di cui è scorretto oggi presentare il conto ai cittadini”, concludono Zito, Ficara e Scerra.




Siracusa. “Revocare la delibera che aumenta le tariffe per la sosta”, così Castagnino

Si alza la tensione politica a poche settimane dall’arrivo del bilancio in Consiglio comunale. L’aumento delle tariffe dei servizi a richiesta scatena le opposizioni. Il consigliere di Siracusa Protagonista, Salvo Castagnino,
mette nel mirino la delibera di giunta del 23 aprile scorso che dispone l’aumento delle tariffe per la sosta e check point bus turistici. “I disservizi sono costanti e l’amministrazione non ha coinvolto in alcun modo il Consiglio comunale in una simile scelta. Motivi per cui chiedo la revoca immediata della delibera che produce come effetto l’aumento dei costi per la sosta”.




Siracusa. Stangata sui servizi cimiteriali, adesso si paga anche la fine concessione

In Consiglio comunale si affaccia il tema del “caro” tariffe. Aumenti diffusi, richiesti dalla Corte dei Conti, che toccano tutto anche i servizi cimiteriali. Ferdinando Messina fortemente critico: “al cimitero siamo al degrado assoluto, altro che servizi offerti. Chiederemo la revoca della delibera che prevede l’aumento per i servizi cimiteriali”, ha detto l’esponente di Forza Italia. “Volete aggiustare il bilancio? Bene, fatelo con scelte giuste e importanti”, ha tuonato ancora Messina, rivolto all’amministrazione.
Gli aumenti previsti ai servizi cimiteriali hanno causato la reazione del Comitato Gli Angeli che da anni si batte per il decoro del cimitero di Siracusa. “Tutti i servizi cimiteriali aumentano del 20% e al tempo stesso viene introdotta la fine concessione: dopo 25 anni si deve ricomprare il loculo con 650 euro. E’ accanimento, non è giustificato. Non si fa così, le soluzioni alternative c’erano e ne avevamo discusso insieme, collaborando. Poi hanno deciso di fare di testa loro”, spiega deluso il presidente del comitato, Giacinto Avola.
Il Consiglio comunale ha comunque approvato le modifiche al “Regolamento di Polizia mortuaria”. Via libera a 7 degli 8 emendamenti presentati dalla III Commissione, illustrati all’aula dal consigliere Sergio Bonafede, proponente e primo firmatario degli stessi.
Con un emendamento all’articolo 16, all’interno dei “reparti speciali” viene prevista la possibilità dell’inumazione dei feti abortivi; all’articolo 17 un altro emendamento prevede la possibilità di accogliere nel cimitero o nei reparti speciali “le salme la cui sepoltura è disposta dall’Ufficio territoriale del Governo”; con un emendamento all’articolo 19, si determina in 5 anni, e non più in 10, l’obbligo per il Comune di revisionare il Prg cimiteriale, per valutare possibili variazioni nella tendenza delle sepolture. Modifiche anche all’articolo 43 sulle modalità di concessione in uso delle sepolture. Con un sub emendamento del gruppo M5S, illustrato dal consigliere Roberto Trigilio, viene previsto la possibilità che concessione possa essere richiesta in via eccezionale da “fratelli e sorelle non coniugati o che non abbiano stipulato contratti di convivenza regolarmente registrati all’anagrafe, nella misura fino all’1% dei loculi disponibili costruiti”. Ultima modifica sostanziale il sub emendamento, sempre del gruppo M5S, all’emendamento della Commissione che all’articolo 36, tra i divieti speciali, vieta “l’utilizzo della sala autoptica nel caso in cui, dopo precedente autopsia, non sia stato dato corso ad immediata, accurata e diligente pulizia del luogo, salvo provvedimento d’urgenza dell’autorità giudiziaria”.
L’unico emendamento proposto dalla Commissione, e non approvato dall’aula, quello riguardante l’art.35 sulla disciplina di accesso al Cimitero, che prevedeva la possibilità di ingresso di animali domestici a condizione che fossero assicurate tutte le misure di sicurezza e garantito il rispetto delle norme in materia igienico sanitaria; e la modifica dell’età di accesso per i minori non accompagnati da 8 a 14 anni. Nonostante l’approvazione di un sub emendamento del consigliere Ferdinando Messina che vietava l’accesso agli animali di affezione nei giorni prefestivi, festivi ed in occasione della commemorazione dei defunti, nonchè nei campi interni al cimitero, al termine di un prolungato dibattito, l’emendamento della Commissione è stato respinto.




Sanità, Vinciullo: “Scippo alla Regione. Dove sono i soldi per l’ospedale di Siracusa?”

“Ennesimo scippo alla Sicilia, nel silenzio di tutti”. L’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo grida allo scandalo dopo la decisione assunta dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha deciso “di ripartire i 4 miliardi di euro destinati agli investimenti in sanità assegnando alla Regione Sicilia 334 milioni 231 euro circa”. Significa l’8,36 per cento della somma complessiva. Si tratta di fondi che serviranno per interventi di ristrutturazione edilizia, ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie e per la costruzione di nuovi ospedali. Anche la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, pertanto, rientra tra i progetti da finanziare con l’importo stanziato. Lo “scippo” a cui fa riferimento Vinciullo è legato al fatto che “la legge 191 del 2009 aveva destinato alla Regione oltre 803 milioni di euro “ma di questa somma, così significativa ed importante, alla Regione, con comunicazione del Ministero del 21/11/2017, sono stati assegnati solo 211.788.574,79 euro, dovevano essere ancora assegnati, quindi, 591.341.750,00 euro che dovevano essere oggetto di una nuova proposta programmatica da parte della Regione, non appena i Ministeri competenti avrebbero dato la disponibilità. Questa disponibilità non è mai arrivata, anzi i Ministeri competenti hanno accettato la proposta delle Regioni di utilizzare tutte le risorse residue della Legge 191/2009”.
Facendo dei calcoli, Vinciullo ne deduce che “nella migliore delle ipotesi, la Regione Siciliana verrebbe scippata di 591.341.750,00 euro, quasi 1200 miliardi delle vecchie lire. Cosa farà-si chiede l’ex deputato regionale- il Governo regionale? Mi auguro-conclude- che, prima che il provvedimento venga approvato dal Cipe, il Presidente della Regione sconfessi l’Accordo, pretenda il rispetto della Legge 191/2009, revochi l’incarico a chi ha firmato questo Accordo, convochi tutti i Deputati e Senatori della Sicilia per intraprendere idonea azione di lotta al fine di scongiurare questo ennesimo scippo”.




Depuratore consortile, nessuna offerta per la gestione. Cafeo: “avanti con Ias o i Comuni”

E’ andata deserta la gara bandita dalla Regione per la gestione del depuratore consortile di Priolo, oggi Ias. Un evento non esattamente imprevedibile ma che però rischia di avere ripercussioni sul faticoso accordo trovato per poter rispondere positivamente alle prescrizioni in materia ambientale della Procura di Siracusa.
“A questo punto auspico finalmente un intervento risolutivo da parte del Governo Regionale”, dice subito il deputato Giovanni Cafeo. “Anche se in ritardo, potrebbe finalmente dare piena attuazione all’articolo della Finanziaria frutto dell’emendamento che porta il mio nome, come noto fatto proprio dall’assessore Turano ma mai effettivamente applicato”. L’articolo in questione prevede la possibilità per i commissari liquidatori di cedere in concessione d’uso gli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione oggi di proprietà dei consorzi Asi in liquidazione, alle società di scopo che attualmente ne hanno la gestione, fino al definitivo subentro dei competenti gestori unici e fatto salvo l’ammortamento degli investimenti; in mancanza di società di scopo, gli impianti potranno essere trasferiti in concessione d’uso ai Comuni maggiori utilizzatori.
“Spero che il modo con cui è stata gestita l’intera vicenda da parte del Governo non comporti ulteriori disagi ai lavoratori Ias e ai cittadini – conclude l’On. Cafeo – e si possa finalmente dare seguito al rilancio della struttura, strategica per l’intero sistema industriale e civile del territorio”.




Siracusa. Definito l’accordo che salva le ex Province: “Buone notizie per il Libero Consorzio”

“Definito l’accordo del Governo con la Regione per salvare le ex Province. A breve saranno nelle condizioni di erogare i servizi, sbloccare gli investimenti e assicurare il pagamento degli stipendi, ponendo fine all’attuale situazione di emergenza”. Lo annunciano i deputati nazionali e regionale del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, StefanoZito, Pino Pisani, Filippo Scerra, Maria Marzana e Giorgio Pasqua. “Buone notizie, quindi-fanno notare-  anche per la ex Provincia Regionale di Siracusa”.
“L’accordo appena sancito con la Regione Siciliana prevede l’utilizzo di 150 milioni di euro, 140 dei quali provenienti dal fondo di Sviluppo e Coesione, per ripianare i disastrosi bilanci delle ex province siciliane, evitandone il dissesto e garantendo, al tempo stesso, lo sblocco dei finanziamenti già stanziati per l’avvio delle opere pubbliche che i cittadini aspettano da tempo”, aggiungono i portavoce del M5S.
“Oltre a questo, nel Decreto Sblocca-Cantieri inseriremo un altro emendamento che prevede alcune deroghe normative all’approvazione dei bilanci e dei rendiconti, finalizzato allo sblocco dei finanziamenti già stanziati per l’avvio delle opere pubbliche. Ma non è finita qui. C’è l’impegno a intervenire in legge di bilancio 2020, adeguando al resto d’Italia il meccanismo del prelievo forzoso, in modo che le ex province siciliane abbiano fondi adeguati per ristrutturare le nostre scuole e prendersi cura delle strade. Quasi venti milioni di prelievo per Siracusa non sono sostenibili. Queste sono risposte concrete a istanze reali dei territori. Centrodestra e centrosinistra hanno fatto orecchie da mercanti. Per noi, invece-concludono- parlano i fatti”.