Il ministro Toninelli in Sicilia, briefing per la Siracusa-Gela e la Catania-Ragusa

La visita in Sicilia del ministro Danilo Toninelli non ha toccato direttamente Siracusa ma di infrastrutture siracusane si è comunque parlato. In un incontro a porte chiuse con il titolare del Mit, il parlamentare siracusano Paolo Ficara ha puntato attenzioni sulla Siracusa-Gela e la Ragusa-Catania. “Del potenziamento di quest’ultima strada si parla da circa 20 anni”, ricorda il pentastellato. “Manca l’ultimo passaggio al CIPE, convocato per il 4 aprile. Il governo crede nella strategicità dell’opera e vuole portarla a termine, ma con criterio. Le perplessità del Mef e del Mit riguardano la sostenibilità economica del progetto e dello stesso concessionario. Ciò che si vuole evitare sono i precedenti, come quello della Orte-Mestre o quanto accaduto in Sicilia sulla Agrigento-Caltanissetta e la Palermo-Agrigento, dove le difficoltà economiche del concessionario o delle ditte appaltatrici hanno lasciato opere incompiute e aziende del territorio sul lastrico a causa dei crediti non pagati. Non si esclude nulla, anche la formula di superamento del sistema concessorio per evitare che errori e disagi debbano sempre ricadere sui cittadini e sullo Stato. Ma la volontà del governo di avviare e portare a termine l’opera non è in discussione”, ribadisce Paolo Ficara.
Intanto Anas ha redatto un piano dei fabbisogni di manutenzione di ponti e viadotti sulla rete per i prossimi cinque anni. “In Sicilia sono 974 gli interventi, per un ammontare complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro. Viene impegnato quasi un terzo delle risorse totali, a testimonianza del grave gap infrastrutturale e manutentivo che si è accumulato negli anni nella nostra regione”. Dal focus con il ministro Toninelli ed Anas è emerso che “in Sicilia sono pronti a partire 66 interventi, per un importo complessivo di oltre 434 milioni di euro”.
Con il responsabile delle Infrastrutture, il parlamentare siracusano Paolo Ficara ha discusso anche di Siracusa-Gela e del Consorzio Autostrade Siciliane. Duro il giudizio del ministro sul Cas. “Migliaia di inadempimenti a dispetto di una convenzione tanto chiara quanto disattesa. Proprio in coincidenza con la venuta in Sicilia del ministro, la Regione ha nominato la nuova governance del Cas. Tra un mese li convocheremo a Roma per valutare se gli impegni assunti vengono mantenuti o meno. Il punto è semplice: o gestiscono correttamente oppure non è pensabile che in Sicilia si possa continuare con una simile formula. E su questo punto Toninelli è stato chiaro e fermo”.
Tra gli indampimenti del Cas, c’è la manutenzione ed il completamento della Siracusa-Gela. “Inutile ricordare che l’autostrada doveva essere completata nel 1973. Attualmente arriva fino a Rosolini e per allungarla di altri 20km, fino a Modica, non sono mancati i problemi. I lavori sono però bloccati da metà 2017 per i problemi economici del colosso delle costruzioni Condotte spa. Proprio in queste settimane si dovrebbe ripartire, dopo la cessione del ramo d’azienda tra Condotte e Cosedil e il pagamento delle ditte subappaltatrici”, dice Ficara. “E’ una arteria fondamentale per lo sviluppo del sud-est siciliano, collega un’area ricca di prodotti agricoli, sede di numerosi siti patrimonio Unesco e mete turistiche sempre più ambite tra le province di Siracusa e Ragusa. Anche questa autostrada, la cui competenza è del Cas, presenta numerose carenze dal punto di vista manutentivo. Il governo lo sa ma è il concessionario regionale che deve intervenire. Se non vi riuscirà nel breve periodo, non credo ci siano ulteriori margini per evitare un intervento da Roma”.




Parchi archeologici, la Regione razionalizza e Siracusa si “prende” la Villa del Tellaro

Novità per il sistema dei parchi archeologici siciliani. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato il decreto di modifica parziale dell’elenco delle aree archeologiche che mirano all’autonomia gestionale e finanziaria. Dopo la tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, Musumeci ha assunto l’interim dei Beni Culturali in attesa di nominare il nuovo assessore. Rumors sempre più insistenti parlando della ex soprintendente di Siracusa, Rosalba Panvini, in pole position.
Intanto, Musumeci ha decreto una razionalizzazione dei parchi dando una sforbiciata alla precedente pianificazione. Accolte così le segnalazioni di quanti sostenevano che alcuni istituendi parchi non presentavano potenzialità attrattive ed economiche tali da mantenersi autonomamente sulle loro gambe. La razionalizzazione, spiegano da Palermo, evita anche di sforare i parametri sulla rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali.
I parchi saranno in tutto tredici, due in provincia di Siracusa: il Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro e il Parco Archeologico di Leontinoi.




Anche azionisti e risparmiatori siracusani al tavolo ministeriale sul caso Bapr

Si è insediato al Ministero dell’Economia e Finanze il tavolo tecnico di confronto con le rappresentanze degli azionisti e dei risparmiatori di Banca Agricola Popolare di Ragusa. Molti di loro sono siracusani ed hanno così potuto avanzare le loro istanze al Ministero al fine di individuare le tutele più appropriate.
Soddisfatti i parlamentari siciliani del MoVimento 5 Stelle Marialucia Lorefice, Paolo Ficara, Eugenio Saitta, Filippo Scerra, Maria Marzana, Giuseppe Pisani, Stanislao Di Piazza, Stefania Campo e Ignazio Corrao che da mesi hanno avviato un’interlocuzione con il Governo per rassicurare gli azionisti e far sentire loro lo Stato più vicino.
“Al tavolo odierno seguiranno ulteriori incontri del sottosegretario Villarosa con la Banca d’Italia e con i vertici di Bapr – spiegano i parlamentari – si arriverà quindi ad un tavolo conclusivo presso il MEF tra azionisti e vertici di BAPR il prossimo 10 aprile. Apprezziamo l’impegno del governo nel valutare tutte le possibili soluzioni, sia istituzionali che normative, per offrire le giuste garanzie ai risparmiatori”, concludono.

foto: un precedente tavolo di confronto sul caso Bapr




Ospedali Noto-Avola, consiglio comunale con i deputati: rispunta l’ipotesi ricorso

Seduta partecipata, ieri sera, quella del consiglio comunale aperto dedicato alla rifunzionalizzazione della rete ospedaliera, in particolare per l’ospedale unico Avola-Noto, che nonostante l’impostazione formale decisa ormai diversi anni fa, significa gli ospedali “Di Maria”, da una parte  e “Trigona”, dall’altra, che ciascuna delle due comunità vorrebbero “completi”. Con il decreto dell’assessorato regionale alla Salute, retto da Ruggero Razza, a Noto dovrebbero restare soltanto Lungodegenza e Geratria. Gli acuti, destinati all’ospedale di Avola. Passaggi intorno ai quali, in questi mesi, si sono sviluppate aspre polemiche, che hanno visto contro anche i due sindaci, Corrado Bonfanti (Noto) e Luca Cannata (Avola). Anche ieri sera i due primi cittadini non se le sono mandate a dire, accusandosi tra le righe ma non troppo, reciprocamente, di disonestà intellettuale. Alla seduta di ieri erano stati invitati tutti i deputati regionali. Presenti, tuttavia, soltanto i 5 Stelle, Stefano Zito e Giorgio Pasqua. Rossana Cannata, di Forza Italia, invece, ha inviato una lettera, con cui ha garantito il proprio impegno e la propria attenzione alla vicenda. Eppure, al di là del dibattito,a tratti ricco di polemiche, non sembra che si sia individuato un percorso comune. E’ riemersa, tuttavia, l’ipotesi di un ricorso. Il direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu, ha fatto presente come l’azienda sanitaria sia tenuta ad applicare quanto disposto con decreto dalla Regione. Ha, però, garantito che l’ospedale non sarà “toccato” fino a quando la rifunzionalizzazione non sarà davvero completata, con Lungodegenza e Geriatria attive. Resi noti, infine, i risultati di uno studio condotto dalla commissione speciale costituita da tre consiglieri comunali, secondo cui , nel calcolo dei posti letto, verrebbero a mancarne alcuni, che dovrebbero essere pertanto collocati a Noto.




Siracusa e il turismo: luci ed ombre in Consiglio comunale, ma il “boom” è possibile

Un “Piano di destinazione turistica” da redigere attraverso un gruppo di lavoro permanente e che permetta di ragionare di turismo oltre alla tradizionale offerta basata sulla semplice capacità attrattiva del territorio. E’ questa la proposta che il Consiglio comunale di Siracusa ha presentato stamattina attraverso un atto di indirizzo, depositato al termine dell’adunanza aperta convocata dalla presidente Moena Scala proprio sul tema del turismo.
Il documento, rivolto all’amministrazione e che sarà discusso nelle prossime settimane, è stato illustrato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Chiara Ficara ed è stato sottoscritto da tutti i consiglieri presenti. L’atto è stato corredato da slide esplicative.
In un quadro fatto di luci, rappresentate dalla crescita tendenziale di tutti i parametri, e di ombre, che consistono nella qualità dei servizi offerti e delle infrastrutture, la soluzione indicata è di innovare il prodotto turistico e di istituire una forte collaborazione tra pubblico e privato. Il gruppo di lavoro permanente, attraverso tavoli tematici, avrà il compito di lavorare sull’offerta valorizzando le cosiddette “materie prime” e coinvolgendo le competenze del settore e gli stakeholder.
I lavori sono stati introdotti da Michele Buonomo, primo firmatario della richiesta di seduta aperta. Le prospettive turistiche della città, ha detto, sono in crescita e ciò rende utile un confronto tra operatori e amministrazione comunale per fare il quadro dell’offerta alberghiera ed extra-alberghiera. La città ha grandi potenzialità ma bisogna curarla: questo è compito degli amministratori e degli operatori del settore, ha aggiunto il consigliere, che ha concluso parlando di destagionalizzazione possibile sfruttando le potenzialità offerte dal turismo religioso, da quello convegnistico e da quello sportivo.
Giuseppe Impallomeni ha dato merito agli operatori per quanto fatto per il rilancio del turismo a fronte del poco realizzato dalle amministrazioni che si sono susseguite. Poi ha criticato la decisione di convocare una seduta aperta di consiglio comunale senza farla precedere da un confronto nella sedi opportune, a partire della competente commissione consiliare.
Bene, secondo Michele Mangiafico, il confronto in consiglio comunale, per le informazioni e il patrimonio di conoscenze degli operatori e che mettono gli amministratori nelle condizioni di potere decidere. Anche in chiave di destagionalizzazione, Mangiafico ha evidenziato le potenzialità del turismo religioso soprattutto quello legato alla lacrimazione delle Madonna, che rappresenta il più importante miracolo mariano della storia.
I dati sono interessanti, in prospettiva: turismo in crescita fino al 2014 ed aumento costante dell’occupazione alberghiera. Ma attraverso le analisi proposte durante la seduta aperta di Consiglio da diversi esponenti della vita cittadina, chiare sono apparse lacune base in termini di servizi, accoglienza, immagine e programmazione imputabili a più categorie che pure potrebbero essere protagoniste del boom turistico.
Per l’amministrazione, l’assessore Fabio Granata ha respinto un approccio solo pessimistico ricordando qual’era la situazione di partenza in termini di promozione delle città e di valorizzazione del patrimonio monumentale, artistico e storico. “Pur compiendo degli errori, sono stati compiuti molti passi in avanti”, ha detto ricordando l’iscrizione della città all’Unesco. “L’amministrazione – ha aggiunto – presto disporrà delle informazioni necessarie per combattere l’illegalità e, dunque, recuperare la tassa di soggiorno che oggi non entra nelle casse comunali”.
La conclusioni sono state affidate al vice sindaco, Giovanni Randazzo, per il quale Siracusa “sta vivendo un momento di crescita in chiave turistica e per questo occorre fare le mosse giuste mantenendo l’identità. Bisogna puntare sulla destagionalizzazione ma evitare che l’offerta sia riferita solo al centro storico. Importante per il successo saranno la capacità dell’amministrazione a confrontarsi con il territorio e il ruolo dell’università che deve guardare ai Paesi, come quelli africani, che hanno la necessità di formare la classe dirigente”.




Siracusa. Nessuno tocchi la biglietteria del Parco Archeologico: “resti a Casina Cuti”

La biglietteria del parco archeologico della Neapolis resta a Casina Cuti, Gli assessori Fabio Granata e Fabio Moschella lo hanno chiarito spiegando che “l’attuale collocazione della biglietteria non può essere messa in discussione poiché frutto di un patto tra i titolari delle attività, il Comune e la Regione. All’epoca dello spostamento degli esercizi commerciali fu infatti posta come condizione la presenza della biglietteria a Casina Cuti, in modo da agevolare il transito dei visitatori del Parco archeologico anche all’interno dell’area commerciale creata all’esterno della vasta area della Neapolis”.
Per Granata e Moschella, pensare di spostare la biglietteria “costituirebbe non solo un venir meno di un patto sottoscritto ma un sostanziale isolamento dell’area commerciale delle rivendite dei souvenirs. Apriremo un immediato confronto con i responsabili del Parco per evitare decisioni penalizzanti per i nostri operatori”.




Il ministro Toninelli in Sicilia: veloce passaggio sulla Siracusa-Catania, attese novità

Torna in Sicilia il ministro Danilo Toninelli. Oggi e domani visita istituzionale con incontri a Catania e a Messina ma si parlerà anche di infrastrutture siracusane. Previsto un sopralluogo nelle gallerie della Siracusa-Catania per i lavori di ammodernamento e sono attese dichiarazioni sul ponte Cassibile, i lavori della Siracusa-Gela e Siracusa-Ragusa.
L’arrivo dell’esponente di governo all’aeroporto di Catania alle 11.30, poi subito trasferimento presso il cantiere Rfi di Catenanuova, in provincia di Enna, per l’avvio dei lavori di costruzione del raddoppio ferroviario della tratta Palermo-Catania.
Alle 14.10 previsto l’arrivo sull’Autostrada A19 Palermo-Catania presso il cantiere del viadotto Morello, in provincia di Enna, in occasione del completamento dei lavori di ripristino strutturale e riqualificazione del viadotto e della riapertura al traffico della carreggiata in direzione Palermo. Poi il rientro verso Catania, in località San Gregorio sulla A18 dir, per visita ai cantieri della Tangenziale di Catania. Successivamente, sopralluogo presso il cantiere della Tangenziale di Catania e trasferimento presso il cantiere delle Gallerie Cozzi Battaglia e San Fratello sull’autostrada Siracusa-Catania, per lavori di ammodernamento gallerie e strumenti tecnologici. Alle 17.10 il ministro Toninelli partecipa al convegno “Aeroporti e aerei per la Sicilia – Nuova strategia e nuovi modelli di sviluppo”.
Alle 18 punto della situazione con Rfi su mobilità ferroviaria, collegamenti con lo Stretto e piano di investimenti per la Sicilia. A seguire, briefing con Anas su cantieri visitati e su altre iniziative attivate da Anas in Sicilia e, ancora, l’incontro con il direttore marittimo di Catania, contrammiraglio Gaetano Martinez, e con il presidente dell’Autorità Portuale di Augusta, Andrea Annunziata.
Domani il ministro delle Infrastrutture si muoverà nel messinese prima di far rientro a Roma.




Floridia. Ridotto il numero delle commissioni consiliari: da cinque a tre

“Si” alla riduzione del numero delle commissioni consiliari a Floridia. La proposta era stata avanzata dai 5 Stelle un anno e mezzo fa. Il consiglio comunale , riunito giovedì sera, ha dato il “via libera” alla composizione di tre organismi consiliari. Il Comune conta, quindi, adesso sulla Commissione Affari Generali e Programmazione, composta dai consiglieri Bonanno, Guardo, Carpinteri, Gallo, Pirico; la commissione Bilancio,  Finanze – Patrimonio – Attività Produttive – Servizi Sociali – Cultura – Sport – Tempo Libero – Turismo, di cui fanno parte Bordonaro, Infalletta, Vassallo, Beltrami, Gozzo.Infine la commissione commissione Urbanistica – Lavori Pubblici – Ambiente – Protezione Civile – Scuola. Ne sono componenti i consiglieri  Tata, Tralongo, Di Mauro, Cianci, Carianni.
Soddisfatto il M5S, ssecondo cui “in questo modo si potrà avere, oltre ad un risparmio per le casse comunali, anche una migliore efficienza delle stesse commissioni.Ci auguriamo che le commissioni si mettano al lavoro quanto prima per il bene della città, soprattutto la commissione bilancio vista la grave situazione finanziaria in cui versa l’ente comunale”.




Melilli. La maggioranza perde pezzi: Cannata e Ternullo nel Gruppo Misto. Polemiche

Lasciano la maggioranza i consiglieri comunali Salvo Cannata e Daniela Ternullo. L’hanno ufficializzato durante la seduta del consiglio comunale convocato  per l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, tema poi rinviato per via di un vizio formale riscontrato proprio da Cannata. I due consiglieri chiudono, cosi’, un’esperienza politica che riassumono senza mezzi termini parlando dell’ultimo anno come di un periodo “fatto di precaricazioni, riunioni ovattate con l’unico obiettivo di mettere all’angolo noi”. Cannata e Ternullo confluiscono nel Gruppo Misto e aprono quella che definiscono “Primavera Melillese”. Alla base della decisione ci sarebbe anche il presunto mancato rispetto degli accordi pre-elettorali. “Si è assistito lungo tutto questo anno da semplici spettatori ad azzeramenti, rimpasti, nuove giunte, avvicendamenti con apertura alle minoranze, alla società civile, senza aver fatto mai una riunione preventiva di maggioranza-commenta Cannata- e senza alcun confronto. Azioni politiche “impacchettate” e “servite”. I due consiglieri comunali sono i primi eletti (Cannata primo eletto uomo, Ternullo, prima eletta donna) della coalizione. Ternullo ricorda la vicenda Versalis.  “Ho messo alla base del mio operato sempre la coerenza con me stessa e con la collettività, non mi identifico nell’attuale Giunta e di riflesso in questa maggioranza-spiega- composta da egregie persone ma che non rispecchiano democraticamente il nostro elettorato”
Non si fa attendere la replica del gruppo di maggioranza Uniti per Cambiare. “Al di là della pretestuosa motivazione addotta, bisogna fare chiarezza sul perché i consiglieri Ternullo e Cannata si sono progressivamente allontanati dal gruppo di maggioranza, quando pretendevano di essere assessore e presidente del Consiglio Comunale. Una pretesa esagerata che non consentiva a tutto il gruppo consiliare di avere pari opportunità, ma mirata esclusivamente ad occupare le poltrone. Tutti noi siamo espressione dei nostri elettori e dei nostri cittadini e non ci sembrava giusto che ci fosse un accaparramento di ruoli istituzionali e delle rendite di posizione, soprattutto dopo che la Ternullo è stata ininterrottamente componente di giunta dall’amministrazione Cannata a quella del sindaco Carta, con l’appoggio di una parte di questa maggioranza. Nella vita politica ci vuole un pò di sana umiltà e collegialità, se si vuole fare squadra e rappresentare al meglio i cittadini. Rispediamo al mittente le accuse e desideriamo affermare che siamo più uniti che mai per cambiare Melilli e portare avanti efficacemente il programma elettorale che la popolazione melillese ha scelto”, scrivono i consiglieri di maggioranza Concetta Bafumi, Vincenzo Coco, Rosario Cutrona, Sebastiano Gigliuto, Alessai Mangiafico, Teresa Riggio, Santo Miceli, Antonino Scollo e Barbara Valenti.




L’attacco dei Cinquestelle: “Ias e il sequestro, fallimento della politica regionale”

E’ un duro attacco alla Regione quello lanciato dai deputati nazionali e regionali del M5s eletti in provincia di Siracusa. Lo scontro verte su Ias e il depuratore consortile che – secondo i pentastellati – si prepara a passare in mani private per inerzia della politica ed evidenti carenze.
“Gli ultimi risvolti nel caso del sequestro del depuratore consortile di Priolo, gestito da Ias, segnano inequivocabilmente il fallimento della politica regionale. Se il pubblico dovrà adesso uscire dalla gestione dell’importante impianto, lasciandola ai privati, la colpa ricade tutta sulla disastrosa politica regionale degli ultimi venti anni almeno, del governo Crocetta e in parte anche sull’attuale governo Musumeci”, dicono i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, Pino Pisani, Filippo Scerra, Maria Marzana e i deputati regionali Stefano Zito e Giorgio Pasqua. “Una cosa deve essere subito chiara, e per questo ci batteremo alla Regione e sottoporremo la questione all’attenzione del Ministero dell’Ambiente: il sistema dei controlli, che andranno potenziati, deve rimanere in mani pubbliche, a prescindere dalla titolarità della gestione, con il coinvolgimento di Arpa e Ispra”.
I cinquestelle plaudono al lavoro della Procura di Siracusa “che si è dovuta sostituire agli enti ed agli organi di controllo regionale che avrebbero dovuto funzionare negli anni”. Adesso la priorità è scongiurare il rischio di uno stop degli impianti di depurazione, dei licenziamenti e le conseguenti ricadute su tutto il sistema industriale, “con un occhio più che attento alla protezione ed alla salvaguardia dell’ambiente”.
Ficara, Scerra, Marzana, Pisani, Zito e Pasqua non hanno dubbi: “le storture attuali sono figlie del fallimento del governo Crocetta, in particolare. Non si è mai andati oltre le proroghe e gli anni sono passati senza mettere mano ad una situazione che già allora appariva precaria. Parlare di disattenzione è quasi eufemistico. Quanto a Musumeci, più volte il suo governo ha dichiarato l’indisponibilità a finanziare i lavori necessari dell’impianto, e ha solo prodotto un bando di gara nato a quanto pare già morto. E così sembra quasi inevitabile il passaggio della gestione del depuratore consortile in mani private”.
Uno scenario che – questo il sospetto avanzato – era già scritto. “Forse, ma questo lo appureranno i giudici che stanno indagando anche sul sistema Montante. Ma al di la dei sospetti una cosa deve essere chiara, il M5S non arretrerà di un passo continuando a chiedere un potenziamento dei controlli ed una maggiore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, unitamente alla salvaguardia dei posti di lavoro”.