Siracusa. La morte di Sebastiano Tusa: “senza di lui, parco archeologico più difficile”

“Quella di Sebastiano Tusa è una perdita immensa. Avverto un vuoto incolmabile e un dolore che mi lascia senza fiato e distrutto dopo decenni di condivisione di battaglie, visioni, progetti e amicizia”. L’ex assessore regionale, Fabio Granata, oggi assessore del Comune di Siracusa, ha la voce rotta dall’emozione nel parlare della morte dell’amico e collega Sebastiano Tusa.
“Siamo stati insieme protagonisti di innovazioni legislative e progetti avventurosi: dalla Soprintendenza del Mare a quel sistema dei Parchi archeologici che stava con rigore e passione completando, nonostante molti ostacoli posti dai soliti difensori di interessi speculativi. Anche per questo senza Sebastiano sarà tutto più difficile e si capirà solo in prospettiva quale perdita abbia subito non solo la Sicilia ma la cultura italiana”, dice ancora Granata che di Tusa ricorda il “coraggio nel combattere le battaglie più estreme e difficili, senza mai perdere la gentilezza e la speranza. Mancherà in maniera indicibile a tutti coloro i quali credono che la Sicilia non sia irredimibile. Il suo è un lascito inestimabile per tutti noi: cerchiamo di esserne degni e all’altezza”.




Siracusa. Comitato di Quartiere, in Consiglio comunale arriva l’istituzione

Il Consiglio comunale di Siracusa torna in aula mercoledì 13, alle 18.30, in aggiornamento della seduta del 4 marzo.
Tre i punti all’ordine del giorno: la delibera di istituzione del “Comitato di quartiere” ed il relativo Regolamento che ne disciplina funzionamento, competenze, ed organizzazione; un ordine del giorno a firma di Carlo Gradenigo, riguardante l’impatto sul territorio della Legge 1 dicembre 2018, n. 132 di conversione DL 4 ottobre 2018, meglio conosciuto come “Decreto sicurezza”; ed infine la proposta avente ad oggetto il “riequilibrio finanziario nascente dalla riduzione del decreto di finanziamento dei fondi, da parte della Regione, delle rette per il ricovero dei minori per l’anno 2016”.




Rimborsi sisma del 90: “vicenda lunga e contorta lavoriamo per una soluzione”

Dei contributi bloccati post sisma del 1990 si è tornato a parlare ieri a Ragusa. La vicenda interessa da vicino anche la provincia di Siracusa. In sala Avis, partecipata assemblea pubblica con la partecipazione dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle Marialucia Lorefice e Paolo Ficara. “Occasione per fare il punto sugli aspetti normativi e giuridici di una vicenda che va avanti da troppi anni ormai, più di 28, per ribadire l’impegno nostro e del Governo a trovare una soluzione al mancato rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate dei contributi versati negli anni 1990-91-92 dai contribuenti delle province di Ragusa, Siracusa e Catania colpite dal terremoto del 13 e 16 Dicembre del 1990”, hanno spiegato i due.
Attraverso l’impegno del sottosegretario del ministero dell’Economia, Alessio Villarosa, è stato possibile ottenere alcuni dati sui quali i cittadini interessati hanno più volte chiesto delucidazioni. “Dei 90 milioni di euro stanziati con la legge di bilancio 2015, al 31 dicembre 2018 ci conferma esser stati utilizzati circa 52 milioni di euro per il pagamento dei rimborsi liquidati. Mentre, in merito all’ordine in base al quale vengono esaminate le istanze di rimborso, il Mef e l’Agenzia delle Entrate ci fanno sapere che le istanze di rimborso vengono esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione, indipendentemente dagli anni d’imposta ai quali le stesse si riferiscono. Infine, in merito alle risorse necessarie per poter rimborsare tutti gli aventi diritto, in ragione dei dati a oggi disponibili occorrerebbero, oltre l’attuale stanziamento di 90 milioni, ulteriori 165 milioni, di cui 130 milioni per la quota capitale e 35 milioni per la quota interessi”, le parole di Ficara e Lorefice.
Nel corso dell’incontro ci si è confrontati su molteplici aspetti e sono emerse incongruenze che richiedono ulteriori approfondimenti. “Siamo certi -concludono Lorefice e Ficara- che grazie al supporto del sottosegretario Villarosa, dell’associazione Sisma 90, degli esperti che da tempo seguono la vicenda sarà possibile mettere la parola fine a questa lunga e contorta vicenda caratterizzatasi soprattutto per la disparità di trattamento tra i contribuenti.”




8 Marzo, l’intervento di Moena Scala: “le donne armonizzano le diversità”

Oggi è la festa della donne e in occasione della giornata riportiamo gli interventi del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e della presidente del Consiglio comunale, Moena Scala.
“L’8 marzo prima di essere una giornata di festa per le donne, deve esserlo di impegno verso le donne. La festa deve nascere dal sentirsi partecipi di un percorso comune: la scuola, le Istituzioni, i mezzi di comunicazione attraverso i valori che trasmettono sono chiamati a favorire il cammino verso una parità sostanziale, mentre alle donne tocca offrire validi modelli di comportamento”, scrive il primo cittadino. “A 70 anni dal riconoscimento dell’uguaglianza tra uomo e donna, il riequilibrio di genere in Italia è ancora lontano dall’essere completamente realizzato, forse per il persistere di resistenze dure a scomparire, o per una certa visione culturale che non ritiene le donne capaci di svolgere ruoli di vertice, tanto nel settore pubblico quanto, per la verità, in quello privato. Falsando un dato: il confronto di titoli, capacità organizzative o leadership, evidenzia come le donne siano dotate di capacità sorprendenti in tutti gli ambiti. Portando per la prima volta una donna alla Presidenza del Consiglio comunale, seconda carica più importante della Città, Siracusa ha lanciato un segnale forte, arrivando prima di molti altri Comuni a completare questo percorso. E’ la conferma di come le distanze si stiano riducendo, facendo crescere la consapevolezza che la scarsa valorizzazione delle energie e delle competenze femminili rappresenta non solo un’ingiustizia, ma un fattore di debolezza del processo di crescita economica e sociale. Le Istituzioni hanno bisogno delle donne, della loro concretezza, del loro punto di vista per arrivare a scelte che rispecchino meglio le istanze della società”.
E proprio Moena Scala interviene sull’8 marzo. “Le donne forse più degli uomini sono dotate di una innata capacità di armonizzare le diversità riuscendo ad andare oltre la fredda logica del potere. Le donne sono capaci di conferire anima alla politica; di ridarle profondità e umanità, quell’umanità che la politica sembra aver smarrito: ne è testimonianza un linguaggio sempre più ineducato, prepotente e a volte feroce. Ridare quell’anima che affonda le proprie radici nella democrazia intesa come intolleranza alle gerarchie, soprattutto di genere, così come all’arroganza sfrontata del privilegio di chi gestisce il potere”.
“Il panorama politico cittadino si è arricchito di preziosi elementi femminili che occupano ruoli istituzionali di primo piano dalla Presidenza del Consiglio ricoperta per la prima volta nella storia da una donna, alle presidenze e vicepresidenze di Commissioni consiliari. Certo l’affermazione “equivalente” nelle cariche pubbliche è ancora lontana, se si considera ad esempio che solo il 14% dei Sindaci italiani sono donne e solo 2 Presidenti di Regione. Nonostante nel 1948 la Costituzione avesse riconosciuto l’uguaglianza formale tra i sessi, la reale conquista dei diritti civili si e’ fatta più nitida e concreta negli anni Sessante e Settanta. Per esempio nell’adesione alla mobilitazione del 1968 può rinvenirsi una forma di iniziazione alla politica. Tante sono state le importanti conquiste ottenute negli anni ma tanto è il lavoro da fare, un lavoro “educativo” affidato anche alla politica, finalizzato alla creazione di una società “umana” che garantisca pari dignità e giustizia sociale e che si muova secondo una logica di equità ed uguaglianza”.




Piste ciclabili e car sharing, occasione per Siracusa con il progetto PriMus

Siracusa potrebbe ricevere nuovi contributi dal Ministero dell’Ambiente per incentivare la mobilità sostenibile. E’ stata infatti inserita nell’elenco degli 80 Comuni italiani che possono aderire al programma “PriMus” del ministero dell’Ambiente. “L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di promuovere ed incentivare la mobilità sostenibile, mettendo a disposizione 15 milioni di euro per cofinanziare progetti e lavori nei Comuni italiani con più di 50mila abitanti”, spiega il parlamentare nazionale Paolo Ficara (M5s).
Il bando è stato pubblicato l’8 febbraio scorso, c’è tempo fino al 9 giugno prossimo per presentare le domande. “L’obiettivo – spiega Ficara – è quello di incentivare sistemi di spostamento alternativi all’auto privata, a basse emissioni, in modalità condivisa e tali da spingere i cittadini a cambiare abitudini a favore della mobilità sostenibile”. Privilegiate nella selezione per il cofinanziamento sono quelle aree oggetto di una procedura d’infrazione europea per aver superato i limiti di legge in materia di polveri sottili e biossido di azoto.
“Per essere ammessi al cofinanziamento i Comuni dovranno presentare progetti per nuove piste ciclabili, sviluppo della mobilità condivisa in città, formazione del mobility manager pubblico e aziendale”. Questa ultima figura professionale può essere impiegata dall’amministrazione pubblica, oltre che nelle scuole e università, per promuovere la realizzazione di scuolabus, pedibus e bicibus, per favorire il car pooling tra i lavoratori e la formazione degli studenti in materia di sicurezza stradale.
A proposito di uso condiviso di mezzi, anche privati c’è la possibilità di costruire stazioni ad hoc per il car, bike e scooter sharing in punti strategici delle città, dotati di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, impianti di video sorveglianza, illuminazione e infomobilità. “I Comuni dovranno anche presentare una serie di incentivi o buoni mobilità per chi usa sistematicamente un veicolo condiviso per i suoi spostamenti, riducendo il numero di auto private in transito. Bisogna incentivare il cambiamento delle abitudini e dei comportamenti per favore una sempre più necessaria mobilità sostenibile nelle ormai caotiche città siciliane che non a caso occupano gli ultimi posti nelle annuali classifiche sulla qualità della vita proprio per il poco peso che la mobilità sostenibile ha nella programmazione politica locale”, conclude il parlamentare nazionale M5s Paolo Ficara.
Siracusa aveva partecipato anche alla precedente misura del ministero dell’Ambiente, ottenendo 1 milione di euro come co-finanziamento.




Siracusa. Ok alla convenzione con la Regione per Agenda Urbana: piano da 21mln

Agenda urbana promette per Siracusa 21 milioni di euro in progetti ed interventi. Oggi è stata firmata la convenzione con la Regione, un altro passo verso l’avvio della misura. Il documento, proposto lo scorso settembre dall’Amministrazione alla giunta regionale (che, a sua volta, lo aveva approvato a gennaio e inviato ai dirigenti per la firma) adesso è tornato a Siracusa per essere sottoscritto in maniera digitale dal primo cittadino.
Consumato questo atto, si passerà alla presentazione dei progetti. Tutto avverrà secondo un cronoprogramma di dettaglio, condiviso con la Regione, coerente con un piano strategico integrato – messo a punto dagli Ufficio Europa del Comune – per l’utilizzo razionale delle risorse. I progetti saranno selezionati attraverso un’apposita commissione comunale prevista dal Sistema di gestione e controllo dell’organismo intermedio, il cosiddetto Sigeco.
I fondi di Agenda urbana saranno destinati a 4 assi di intervento. Quelli principali sono: contenimento dei consumi di energia, soprattutto negli edifici pubblici, e mobilità urbana; servizi socio-sanitari e social housing contro l’emergenza abitativa. A seguire: dissesto idrogeologico, fruizione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; inclusione sociale.
Soddisfatto il vice sindaco (con competenza sull’Ufficio Europa e programmi complessi), Giovanni Randazzo, che sottolinea come presto la città disporrà di “somme di cui ha estremo bisogno” per diventare più efficiente in termini energetici e di mobilità, oltre che per migliorare la qualità dei servizi e di vita delle persone che si trovano in situazioni di disagio.




Siracusa. Il sindaco Italia sfida la Regione: “parco archeologico entro maggio”

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, prova a sfidare i tempi lenti della Regione e prova a mettere spalle a muro l’assessore regionale ai beni culturali, Sebastiano Tusa. “Istituire il Parco archeologico prima delle Rappresentazioni classiche del prossimo maggio affidando, se è il caso, gli approfondimenti in sede consultiva a un Commissario”. È la richiesta contenuta in una lettera inviata all’esponente della giunta Musumeci.
La creazione del Parco è stata decisa nelle scorse settimane dal Consiglio regionale dei beni culturali ma la sua istituzione (a differenza di altri siti siciliani) è stata sospesa per consentire un’ulteriore istruttoria prima della firma finale. Adesso, il sindaco Italia chiede all’assessore di procedere in “tempi quanto mai celeri, definiti e prefissati, sicché, acquisito il parere prescritto, la S.V. possa contestualmente emettere il decreto istitutivo”. Un parere per il quale “Le chiedo di volere intervenire con la nomina di figura autorevole di Commissario che possa coadiuvare il Consiglio regionale, o anche sostituirsi parzialmente o totalmente a tale Organo”.
Il sindaco Italia si dice consapevole della complessità della materia ma sottolinea come il Parco rappresenti uno aspetto fondamentale per una città che assegna al turismo culturale una funzione primaria. “Senza continuerebbero a rimanere inaccessibili a cittadini e viaggiatori aree di enorme importanza quale il Castello Eurialo, il Ginnasio Romano, il Tempio di Giove”. Inoltre “resterebbe preclusa la possibilità della creazione di una straordinaria area urbana da trasformare e valorizzare come Parco a ridosso della Neapolis” e verrebbe meno la possibilità di dotare il sito “di servizi adeguati e manutenzione ordinaria e straordinaria”.
Si attende ora la risposta della Regione. L’assessorato di certo non può fare scena muta davanti ad una richiesta così precisa e diretta.




Precari della scuola, stabilizzazioni e salari: interrogazione di Stefania Prestigiacomo

Precari della scuola, interrogazione parlamentare presentata da Stefania Prestigiacomo. “Appare di fondamentale rilevanza dare continuità alla professionalità e alla sicurezza di stabilizzazione a tutti i precari, considerato che si tratta di lavoratori che svolgono le loro mansioni nella scuola da molti anni e che tale continuità contribuirebbe favorevolmente alla maggiore efficienza e qualità dei plessi scolastici”. E per questo chiede al governo “quali iniziative intenda assumere circa l’integrale utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla legge di bilancio e di garantire loro una remunerazione quanto meno non inferiore a quella percepita in precedenza con il contratto in qualità di collaboratori coordinati e continuativi” oltre ad “immediate e tempestive iniziative affinché sia superata la situazione di ingiustizia e discriminazione che rende possibile solo per una minoranza di questi lavoratori la trasformazione dei contratti part-time in contratti a tempo pieno”.




Buccheri. I consiglieri comunali di maggioranza rinunciano al gettone di presenza

Hanno rinunciato al gettone di presenza. I consiglieri comunali di maggioranza hanno ufficializzato la loro scelta. Con un atto ufficiale i 6 esponenti della maggioranza, che percepivano un gettone di presenza per le sedute di consiglio, durante la prima legislatura guidata dal sindaco, Alessandro Caiazzo, hanno deciso di devolvere la cifra al progetto “DONiAMo”.A Buccheri, il costo complessivo della giunta, con il sindaco e il presidente del consiglio comunale, ammonta a mille e 600 euro nette. I consiglieri del gruppo RipartiAmo Buccheri che hanno adesso rinunciato al loro gettone sono: Paolo Vinci, Marinella Mazzone, Antonino Trigila, Giovanna Labruna, Francesco Dangelo e Rosy Corsico, con esclusione del consigliere indipendente  Riccardo Parisi.




Ragusa-Catania, la realizzazione all’ordine del giorno del Cipe: “si all’infrastruttura”

La Ragusa-Catania si farà, niente stop per la realizzazione dell’attesa infrastruttura. Dopo giornate in cui le voci si sono rincorse, provano a fare chiarezza i parlamentari M5s Paolo Ficara e Marialucia Lorefice. “Non ravvisiamo che vi siano le condizioni per allarmismi. Più ministri, con un segnale di attenzione importante, stanno seguendo la progettazione di questa arteria fondamentale per il nostro territorio. Siamo tutti consapevoli dell’importanza della realizzazione della Ragusa-Catania e, di concerto con il Governo, stiamo lavorando per portare avanti il progetto”.
E come maggiore garanzia, Lorefice e Ficara citano anche le rassicuranti dichiarazioni del ministro per il sud, Barbara Lezzi. “La realizzazione dell’ordine sarà all’ordine del giorno della prossima riunione del Cipe, ad inizio aprile”.
Al Ministero delle Infrastrutture si sta lavorando “per trovare una soluzione che sia davvero sostenibile a livello economico, per scongiurare problemi nella realizzazione dei lavori che potrebbero avere pesanti ricadute sul pubblico e sulle aziende coinvolte”, fanno sapere ancora Ficara e la Lorefice.