Siracusa. Discarica di eternit a cielo aperto a Tremilia, Russoniello: “telecamere”

A Tremilia, lungo la provinciale 77, all’altezza degli svincoli per Belvedere e la statale 114, sono state abbandonate diverse lastre di eternit con la probabile presenza di fibra di amianto. A segnalare la discarica a cielo aperto è la consigliera comunale Silvia Russoniello che ha raccolto le lamentele degli abitanti della zona. Nonostante bonifiche ed interventi ad opera della polizia provinciale, non si riesce a porre un argine al fenomeno. “Sarebbe il caso di ampliare il sistema di videosorveglianza pubblico, in modo da distogliere i malintenzionati dal conferire ovunque, convinti di farla franca”, il pensiero della consigliera pentastellata.




Siracusa. Riduzioni di emissioni di Co2, il Comune aderisce al Patto dei Sindaci/Paesc

Il Consiglio comunale di Siracusa ha votato l’adesione al Patto dei Sindaci per la redazione del nuovo PAESC, il Piano di azione dell’energia sostenibile ed il Clima. L’argomento era stato oggetto di trattazione in una precedente seduta ed il provvedimento era poi tornato alla competente Commissione che ha presentato un emendamento migliorativo della proposta portata in aula dall’amministrazione. Illustrato dal presidente della III Commissione, Cetty Vinci, l’emendamento prevede l’adesione del Comune al “Patto dei Sindaci” dando altresì “mandato al sindaco di porre in essere tutti gli atti dovuti per l’adesione all’avviso pubblico Programma di ripartizione di risorse ai Comuni della Sicilia per la redazione del PAESC, il Piano di azione dell’energia sostenibile ed il Clima. Questo al fine di promuovere la sostenibilità energetico-ambientale nei Comuni siciliani attraverso il Patto dei Sindaci, pubblicato in GURS 53/2018, compresa la propedeutica sottoscrizione”.
Altro punto qualificante dell’emendamento è la previsione della scelta dell’Energy Manager tra il personale interno dell’Ente. Il “Piano” è voluto dall’Unione Europea con l’obiettivo di abbassare l’emissione di CO2, mentre il “Patto” impegna i Comuni a ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030. Con la delibera di adesione al “Patto dei Sindaci”, anche Siracusa potrà essere ammessa al contributo a fondo perduto pari a 33mila euro, stanziato dalla Regione Siciliana. Nel dibattito precedente l’approvazione dell’emendamento, della proposta e la sua immediata esecutività, sono intervenuti i consiglieri Reale, Messina, Mangiafico ed il vice sindaco Randazzo.




Messaggi trasversali all’interno del Pd che cerca rilancio: Cafeo replica ad Amoddio

Non si fa attendere la replica alle parole di Sofia Amoddio (leggi qui) da parte di un’altra delle principali anime del Pd siracusano: il deputato regionale Giovanni Cafeo. “Non capisco cosa voglia dire quando dichiara che se non c’è una candidatura unitaria ci sarà ‘un clima ben differente da quello che si respirava tempo fa’. Spero intenda che a differenza di quando è stata presenta la candidatura di Salvatore Adorno sui giornali, con la specifica ‘mai dialogo con Cafeo’, oggi l’atteggiamento sia diverso e quindi sono disposti al dialogo. Se è così ne sono ovviamente contento”.
Poi, per chiarire ancora il quadro, Cafeo precisa che “il nostro candidato alla segreteria, sostenuto da me ma soprattutto da una parte molto ampia del partito, è Salvatore Palermo. L’unità di azione del Pd però prescinde dalla candidatura unica così come si è dimostrato anche a livello nazionale. Sono sicuro che anche gli amici che sostengono la candidatura di Salvatore Adorno saranno della stessa idea, senza contare che comunque a Siracusa la situazione è ben diversa dalle altre province. Qui infatti non c’è mai stata nessuna prevaricazione e si è sempre dato molto peso ai rapporti tra le diverse anime del partito”.
In ogni caso, niente diktat “ma nono sono disposto neanche ad accettare minacce”, aggiunge ancora. “Per quanto ci riguarda, accetteremo qualsiasi risultato che verrà fuori dal congresso provinciale. Se vogliamo cambiare il clima del partito dobbiamo dimostrare tutti lo stesso spirito già visto a livello nazionale ed un minuto dopo il congresso provinciale il segretario eletto sarà, come naturale conseguenza, il segretario di tutti”.




Siracusa. Post primarie, Pd verso il congresso provinciale. “Si lavori a candidatura unitaria”

“E’ finito il tempo delle guerre all’interno del Pd , nazionale come provinciale”. Ne è convinta Sofia Amoddio, componente dell’assemblea nazionale del partito, alla luce dei risultati delle primarie del Pd che hanno eletto Zingaretti segretario nazionale del Partito Democratico. Siracusa  ha espresso per il nuovo segretario 1095 voti, mentre per Maurizio Martina hanno votato 438 cittadini e per Giachetti 217. Alta l’affluenza nei seggi siracusani. Amoddio sottolinea l’importanza di questo dato e sollecita il partito a tenerlo in altissima considerazione per il lavoro da svolgere nel territorio. “Quello che è successo vuol dire tantissimo, come tantissimo vuol dire l’alta voglia di partecipare, non solo da parte di iscritti ma di molti cittadini che non sono direttamente legati al partito. E’ stato fondamentale-aggiunge l’ex parlamentare- ascoltare le preoccupazioni di gruppi, ad esempio, di donne che hanno voluto votare perchè fortemente preoccupate dal clima di odio e discriminazione che si è venuto a creare in Italia”. La parola d’ordine a questo punto, secondo Amoddio, è “stop alle lotte intestine, a livello nazionale esattamente come a livello locale. I presupposti-aggiunge- mi sembra ci siano tutti”. Certamente il dato delle primarie diventa anche un dato che orienta in merito al peso delle varie componenti. “Nel caso di Zingaretti- sottolinea l’ex deputata- la dimostrazione che abbiamo avuto vuol dire che evidentemente unire le forze significa ottenere risultati. Occorre tenerlo a mente anche in prospettiva dei prossimi appuntamenti per il Pd”. Questo è il mese del congresso provinciale. Si contenderanno il ruolo di segretario provinciale Salvatore Palermo, ex sindaco di Francofonte vicino al deputato regionale Giovanni Cafeo e, alle ultime primarie, espressione delle mozione Martina e Salvo Adorno (Mozione Zingaretti), sostenuto anche dalla componente che si riferisce all’ex deputato regionale Bruno Marziano. “L’auspicio è che si arrivi ad una candidatura unitaria- conclude Sofia Amoddio- ma se questo non dovesse accadere, credo che tutto si snoderà in un clima ben differente da quello che si respirava tempo fa”.




Siracusa. Migliorare la sicurezza a Cavadonna, interrogazione al ministro Bonafede

“Abbiamo presentato un’interrogazione che chiede al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, di intervenire per garantire maggiori condizioni di sicurezza nel carcere di Siracusa”. Così i deputati del Movimento Cinque Stelle Maria Marzana, Paolo Ficara, Filippo Scerra e Gianluca Rizzo cofirmatari dell’atto parlamentare (primo firmatario Eugenio Saitta).
“Alla casa circondariale di Siracusa è stato aggiunto un nuovo padiglione e il numero di detenuti è passato da 400 a 600 unità, ma il personale penitenziario è rimasto pressoché invariato. Risulta così del tutto inadeguato a garantire gli standard di sicurezza. Inoltre i molti detenuti stranieri richiedono una maggiore disponibilità di mediatori linguistici, come occorre un maggior numero di educatori e professionisti della rieducazione al fine di favorire il reinserimento sociale e lavorativo di tutti i detenuti”, aggiungono in una nota.
“Le risse fra detenuti e le aggressioni nei confronti degli agenti che si sono verificati nei mesi scorsi rendono evidente l’urgenza con cui è doveroso intervenire per risolvere i problemi denunciati ormai da tempo. La nostra interrogazione ha lo scopo di sollecitare il Governo a un intervento per affrontare la carenza di personale e aumentare così le condizioni di sicurezza della struttura”.




Primarie Pd, anche Siracusa sceglie Zingaretti segretario

Anche Siracusa “premia” Zingaretti. Il nuovo segretario del Pd fa il pieno anche alle primarie aretusee. Al termine dello spoglio, sono 1095 i voti per Zingaretti. Maurizio Martina ne totalizza 438. Per Giachetti 217 preferenze.
Alta l’affluenza di votanti per le primarie del Pd nei seggi siracusani.




Siracusa. Approvato il bilancio consuntivo 2017: sono 16 i “si”, tra le polemiche

Approvato il bilancio consuntivo 2017 ed evitato così lo scioglimento del Consiglio comunale. Tra la perplessità di alcuni consiglieri, è arrivato (l’atteso) via libera allo strumento finanziario preparato ma non approvato dalla passata consiliatura.
I voti favorevoli sono stati 16, tra cui anche quelli di Forza Italia e del gruppo che fa riferimento a Michele Mangiafico. Sono stati 4 i no (Castagnino, Reale, Russoniello e Trigilio) e una sola l’astenuta, ovvero la presidente dell’assise Moena Scala.
Molto critico con l’aula ed alcuni suoi componenti è Salvo Castagnino. “Non ho mai condiviso quel documento e dalla sua redazione all’approvazione ha sempre votato contro. Purtroppo però oggi ha vinto l’attaccamento alla poltrona e qualche non troppo chiaro accordo politico”. Parole che sembrano far riferimento al voto favorevole di Forza Italia ed alla decisione di astenersi della presidenza.




Anno 2019, da approvare c’è il consuntivo del 2017: “un assurdo da non ripetere”

Dovrebbe essere il giorno “buono” per l’approvazione del bilancio consuntivo 2017. Consiglio comunale chiamato a pronunciarsi, in seconda convocazione, ma c’è malumore tra i 32 di aula Vittorini. La lettera del commissario ad acta è stata chiara, se non provvede l’assise ci penserà lui in sostituzione con un atto che causerà la sospensione prima e lo scioglimento poi del civico consesso.
Consiglieri comunali con le spalle al muro, quindi. E non tutti hanno “digerito” la situazione. A dar voce ai contrariati è Carlo Gradenigo. “Il consuntivo 2017 è stato prodotto ma non approvato da 40 consiglieri dei quali il 90% non siede più nell’attuale Consiglio Comunale. Un’eredità di responsabilità sulla quale siamo chiamati a esprimerci noi. Approvare il bilancio di un sindaco, di un’amministrazione e di un consiglio non più in carica è un assurdo che ritengo non possa mai più ripetersi”, si sfoga.
“Confido in un nuovo modo di operare che parta dalla presentazione entro marzo del bilancio preventivo 2019. Un segnale forte di discontinuità verso un modus operandi assolutamente sbagliato, portato avanti negli anni da sindaci di destra e di sinistra che hanno abdicato al loro compito fondamentale: programmare insieme il futuro della città. A cominciare proprio dallo strumento più importante che è il bilancio comunale”, il messaggio che Gradenigo rivolge all’amministrazione.




Siracusa. Consuntivo 2017, tensioni in consiglio comunale: “M5S incoerente”

Tensioni in consiglio comunale dopo il rinvio della seduta di ieri a questa mattina per l’approvazione del Bilancio consuntivo 2017. I Democratici per Siracusa sono convinti che non si possa più perdere tempo e Salvatore Costantino punta l’indice contro i due consiglieri del Movimento 5 Stelle, che ieri hanno abbandonato l’aula facendo venir meno il numero legale. “Non avere la maggioranza-commenta Costantino- è stato solo un fatto legato ad uno schieramento politico, una strategia che posso rispettare ma non comprendere, in quanto credo fortemente che le forze politiche, in questo momento, dovrebbero costruire un punto di partenza che possa tracciare la mappa di un consiglio comunale che punti alla programmazione. E’ chiaro – proseguono gli altri consiglieri del gruppo Democratici per Siracusa,  Michele Buonomo e Andrea Buccheri – che ciascuno di noi mantenga la propria posizione, ma astenersi o non votare all’unanimità o quanto meno con una larga maggioranza, soprattutto di quelle forze politiche che oggi esprimono cariche istituzionali in consiglio comunale, un bilancio che appartiene alla vecchia amministrazione non fa altro che posizionare uno scoglio per ciò che invece dovrebbe essere un consiglio comunale volto alla programmazione. In questo momento storico la città ha davvero bisogno che si lavori bene>. La scelta compiuta da Chiara Ficara e Francesco Burgio che hanno abbandonato l’aula, secondo la lettura di Costantino, potrebbe essere legata “al rischio emerso di scioglimento del consiglio.




Siracusa. Anche il Consiglio comunale chiede un ospedale di Secondo Livello

Con un atto di indirizzo approvato all’unanimità, il Consiglio comunale di Siracusa ha giudicato “insoddisfacente” la rete ospedaliera regionale ed ha chiesto per Siracusa un nosocomio di secondo livello. Il documento è l’esito di un lungo dibattito su una richiesta del consigliere Franco Zappalà per l’istituzione di un Osservatorio incaricato di seguire la vicenda, richiesta che poi è stata momentaneamente ritirata per dare spazio, appunto, ad un atto su quelle che sono le reali aspettative della comunità siracusana.
Rispetto agli altri punti all’ordine del giorno, la seduta proseguirà domani (in seconda convocazione) per discutere il bilancio consuntivo del 2017: è infatti mancato il numero legale al termine di un lungo confronto su una pregiudiziale di trattabilità della proposta sollevata da Cetty Vinci. Ritirato invece dalla proponente, Chiara Catera, l’ordine del giorno dedicato ai controlli sulla qualità dell’aria perché – come detto dalla stessa consigliera – l’argomento in questo momento è oggetto di un approfondimento nella commissione competente.
La riunione è iniziata con l’osservanza di un minuto di raccoglimento, chiesto dal presidente Moena Scala, per ricordare l’ex consigliere comunale Sergio Claudio, recentemente scomparso a causa di una lunga malattia.
Poi ha preso la parola Ferdinando Messina che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione sulle modalità di utilizzo dell’Urban center, che sarà oggetto di una successiva seduta.
Sempre in fase preliminare, di contenuto più politico è stato l’intervento di Giuseppe Impallomeni che ha annunciato l’abbandono di Cantiere Siracusa per passare al Gruppo misto. Impallomeni ha lamentato un distacco della politica locale da quella nazionale: “Una forza locale priva di un respiro nazionale e regionale e privo di riconoscibilità ha un’azione limitata”, ha detto.
Sul tema del nuovo ospedale, la proposta di Zappalà era per la costituzione di un Osservatorio formato da tre poche persone che, “senza spreco di tempo e di denaro”, seguisse la vicenda e avesse il preciso mandato di incontrare il presidente della Regione e il ministro della Salute. La proposta ha dato però l’opportunità di aprire un dibattito sul nuovo nosocomio con la partecipazione di diversi consiglieri. Per Ezechia Paolo Reale, che ha proposto di organizzare un presidio davanti la Regione, siamo in una fase molto fumosa, sulla quale ha chiesto al sindaco di fare chiarezza; Mauro Basile ha evidenziato le responsabilità della rappresentanza politica siracusana nei ritardi accumulati e la preoccupazione che altri se ne possano accumulare; Salvatore Castagnino ha chiesto la conferma dell’area della Pizzuta perché ha le caratteristiche necessarie e ha bollato come sperpero di soldi il nuovo incarico dato dalla Regione a un tecnico per valutarne l’idoneità; Salvatore Costantino Muccio, Federica Barbagallo e Curzio Lo Curzio hanno insistito sulla necessità di avere un ospedale di secondo livello tenendo anche conto della presenza di uno dei petrolchimici più grandi di Europa; per Michele Mangiafico l’Asp è tenuta a produrre un progetto che tenga conto delle caratteristiche dell’area, avanzando il sospetto che qualcuno non voglia far fare il nuovo ospedale; per Andrea Buccheri la decisione sul progetto deve comunque tenere conto della decisione del consiglio comunale sull’area.
Anche l’amministrazione è interventa sull’argomento. Il sindaco, Francesco Italia, ha detto che in tutte le sedi ha sempre sostenuto la necessità di avere un ospedale di secondo livello, evidenziando come l’Asp non abbia finora detto cosa pensa dell’area scelta e non abbia mai mostrato un progetto; l’assessore Fabio Moschella ha invitato tutti a concentrarsi sulla procedura più breve da seguire, poiché la caratteristica modulare del nuovo nosocomio consentirà di adattarlo ai reparti che si deciderà di attivare e poiché ci sono i margini finanziari per dotare la struttura della viabilità necessaria.
Dopo il dibattito, il presidente Scala ha concesso una breve pausa per consentire una sintesi e la stesura dell’atto di indirizzo che poi è stato approvato dall’aula. Il documento affronta tre questioni. Innanzitutto dichiara “insoddisfacente” la destinazione a Siracusa di un ospedale di primo livello e “rivendica la necessità che nel territorio sia individuata una struttura di secondo livello”. Chiede, dunque la modifica della rete ospedaliera regionale e, intanto, l’immediata previsione di “reparti ospedalieri aggiuntivi” che tengano conto della presenza del più grande polo petrolchimico di Europa con tutte le ricadute in termini di salute e di sanità”. Infine, che la progettazione da parte dell’Asp abbia caratteristiche idonee alla classificazione di secondo livello e “abbia caratteristiche di modularità”.