Siracusa. Foibe, giornata del ricordo: il Comune scrive alle scuole, “non dimenticate”

L’amministrazione comunale di Siracusa, con una lettera indirizzata ai dirigenti scolastici a firma del sindaco Francesco Italia e degli assessori alle Politiche scolastiche e alla Cultura Pierpaolo Coppa e Fabio Granata, ha invitato le scuole siracusane a porre in essere iniziative divulgative e di ricordo dell’eccidio delle Foibe.
Questo il testo della lettera.
“La Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo’, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
L’Amministrazione Comunale di Siracusa è sensibile alla memoria delle vittime delle foibe e degli italiani costretti all’esodo dalle provincie italiane della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, e intende commemorare lo sterminio dei quasi ventimila italiani da parte delle milizie di Tito e dei partigiani alla fine della Seconda Guerra mondiale”.
Per l’11 febbraio, intanto, organizzato con la guida della Prefettura un momento di riflessione sulle foibe al Liceo Einaudi. Coinvolti anche gli studenti del Gargallo, del Corbino, del Rizza e del Quintiliano.




Ex Province Regionali, c’è la data per le elezioni (di secondo livello): 30 giugno

Per le ex Province Regionali c’è finalmente la data per le elezioni. Si voterà il 30 giugno. Lo ha stabilito la giunta di governo regionale, riunita ieri a Catania. A votare per quelli che oggi si chiamano Liberi Consorzi Comunali saranno i sindaci ed i consiglieri comunali della provincia, che dovranno eleggere presidente e consiglio mentre nelle tre Città Metropolitane saranno eletti solo i consigli perchè il presidente coincide con il sindaco del Comune capoluogo.
A Siracusa, il difficile compito della nuova rappresentanza politica dell’ente sarà quello di rimettere in sesto i conti. La ex Provincia regionale aretusea è l’unica ad aver dichiarato dissesto e rischia di ritrovarsi in default anche nel 2019.
Stabilite anche le date per le Amministrative che, in provincia di Siracusa, interessano soprattutto Pachino. Cittadini al voto il 28 aprile.




Nuovo ospedale, Zito (M5s) chiama la Commissione Salute: “perplessità su area”

Il deputato regionale Stefano Zito (M5s) ha scritto al presidente della Commissione Salute dell’Ars chiedendo una seduta urgente dedicata al tema del nuovo ospedale di Siracusa. “Vanno valutate con attenzione alcune criticità emerse sull’area individuata per la futura costruzione della struttura sanitaria. Anche l’Asp di Siracusa ha avanzato delle perplessità che non possono essere sottovalutate”, spiega Zito.
E l’occasione di una audizione ad hoc potrebbe essere sfruttata anche per intavolare in Regione un confronto sulla necessità di “trasformare l’ospedale di Siracusa in un Dea di II livello”, aggiunge il deputato pentastellato. Attualmente, il piano regionale della rete ospedaliera “blocca” l’ospedale di Siracusa al primo livello, inferiore per offerta sanitaria.
“Ho chiesto che la commissione venga convocata a Siracusa, anche per poter effettuare un sopralluogo sul posto”, dice ancora Stefano Zito. “Mi auguro che la Commissione colga l’importanza del momento e disponga di conseguenza, invitando all’incontro anche il sindaco di Siracusa e l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza”. Un invito che Zito estende pure ad una delegazione di sindaci della provincia di Siracusa e diversi collegi tecnici.
“Sulla base della documentazione in mio possesso, ritengo utile questo momento di confronto prima della scelta finale. Non possiamo rinviare in eterno la costruzione dell’ospedale di Siracusa, occorre però chiarire se l’area individuata sia idonea e vantaggiosa anche in prospettiva di uno sviluppo futuro che il nosocomio deve avere”.




Siracusa. La protesta dei dipendenti della ex Provincia, Gennuso chiama Salvini

Il deputato regionale Pippo Gennuso chiede l’intervento del ministro Salvini in soccorso dei dipendenti dell’ex Provincia Regionale di Siracusa, da oggi in rabbiosa protesta. “Non è accettabile che salgano sulle impalcature per chiedere il sacrosanto diritto agli stipendi. Il vicepremier e Ministro Matteo Salvini venga a Siracusa e rassicuri con garanzie reali i dipendenti del Libero Consorzio, ridotti alla fame”, le parole di Gennuso.
Colpa del governo centrale sarebbe il mancato trasferimento di dieci miliardi alla Regione. “L’emergenza non riguarda soltanto l’immigrazione tanta cara al Ministro Salvini – afferma Gennuso – qui ci sono problematiche serie e la gente è stanca di continuare a sentire spot elettorali con l’obbiettivo di prendere voti alle Europee. L’ex Provincia regionale di Siracusa ha dichiarato il dissesto, centinaia di famiglie sono sul lastrico. Salvini faccia una visita lampo a Siracusa parli con i lavoratori, compresi quelli della partecipata, per rendersi conto che la misura è oramai colma”.
Il parlamentare autonomista chiede anche che si definisca una volta per tutte la questione legata alle accise. “In provincia di Siracusa, così come a Gela e Milazzo – dice il deputato – raffiniamo benzina, gasolio e materie plastiche. Insomma produciamo morte e veleni e delle accise non abbiamo nulla perché finiscono nelle casse dello Stato. Ministro Salvini – conclude Gennuso – la situazione nell’isola è drammatica, lo venga a constatare di persona”.
Poche settimane fa, intanto, a Roma nuovo accordo Stato-Regione. “Rispetto al 2018, è stato ridotto il contributo della Regione al risanamento della finanza pubblica, che passerà da 1,6 miliardi a 1 miliardo, con una riduzione di ulteriori 300 milioni rispetto a quanto già previsto. Il governo si è anche impegnato a riconoscere alla Regione un trasferimento di 540 milioni di euro da destinare ai Liberi Consorzi e Città Metropolitane per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole, da erogare nei prossimi sei anni. Entro il 30 settembre 2019 assunto l’impegno congiunto per aggiornare ed attuare le norme presenti nello Statuto siciliano in materia di autonomia finanziaria”, riassume il parlamenta siracusano Paolo Ficara (M5s).




Asacom, si riparte: Castagnino termina lo sciopero della fame, “Floreno si dimetta”

“Le famiglie tirano un sospiro di sollievo”. Sono poche parole, ma significative, quelle scelte dalla presidente di Coprodis, Lisa Rubino, per salutare la ripartenza del servizio Asacom. Le famiglie in questione sono quelle dei ragazzi diversamente abili che si erano ritrovate dall’oggi al domani private dell’assistenza alla comunicazione ed al trasporto fondamentali per frequentare con regolarità le scuole della provincia.
“Adesso bisogna pensare ai prossimi interventi”, anticipa Lisa Rubino guardando al tavolo tecnico di domani alla ex Provincia Regionale. “Il 31 marzo è vicino e bisogna adoperarsi affinchè le risorse preventivate dalla Regione aumentino”, il suo pensiero.
Intanto, il consigliere comunale Salvo Castagnino ha interrotto lo sciopero della fame appena raggiunto dalla notizia del riavvio del servizio. “E’ evidente che il commissario del Libero Consorzio aveva torto. Infatti non è stato necessario alcun tavolo tecnico per riattivare il servizio. Le carte, com’erano il 29 gennaio così sono oggi. Si dimetta chi ha privato i ragazzi del servizio per due giorni, pur essendoci i soldi”, dice rinnovando quello che è stato il suo pensiero dal primo momento in cui si è palesato il rischio di uno stop all’asacom.




Siracusa. Bilancio di previsione 2018, “perchè non c’è sull’albo pretorio del Comune?”

La consigliera comunale di Progetto Siracusa, Cetty Vinci ha rivolto un’interrogazione per conoscere i motivi per i quali non è stata ancora effettuata la pubblicazione all’albo pretorio del Comune, obbligatoria per legge, del Bilancio di previsione del 2018.
“Non solo il bilancio è stato approvato con un ritardo abnorme – scrive la Vinci – ma a febbraio dell’anno successivo i siracusani non ne conoscono ancora il contenuto e ciò in violazione non solo delle norme di legge ma soprattutto di quei principi di trasparenza che sono di fondamentale importanza quando si tratta dell’utilizzo del denaro pubblico. Non sappiamo quindi neanche se abbiano trovato applicazione concreta gli emendamenti approvati, dopo lunga trattazione, dal consiglio comunale. Peraltro non è stato ancora portato in consiglio neppure il rendiconto del 2017 e siamo già nel 2019”.




Siracusa. Un esposto per interruzione di pubblico servizio: Asacom, nubi pesanti

Continuano a piovere critiche sulla commissaria della ex Provincia Regionale di Siracusa, Carmela Floreno. Lo stop imposto al servizio Asacom – quando la Regione avrebbe offerto garanzie per il sui proseguimento – e le interlocuzioni con Palermo avviate solo nell’ultima parte della settimana scorsa spingono Fratelli d’Italia a minacciare la presentazione di un esposto in procura per interruzione di pubblico servizio. “E’ evidente che la situazione le sia sfuggita di mano, è evidente che la sospensione del servizio sia da imputare a colpevoli disattenzioni del Libero Consorzio comunale, che la stessa amministra in regime commissariale. E’ evidente che il commissario Floreno non abbia agito con la necessaria speditezza e delicatezza che il tema trattato, cioè l’assistenza a soggetti fragili, richiedeva”, spiegano Peppe Napoli e Paolo Cavallaro (FdI).
La deputare regionale Elvia Amata ha raccolto l’invito dei due responsabili siracusani di Fratelli d’Italia, impegnandosi ad assumere ogni iniziativa presso il governo perché venga subito ripreso il servizio di assistenza ai disabili.
“Manifestiamo solidarietà all’iniziativa del consigliere Castagnino ma lo invitiamo ad interrompere lo sciopero della fame, perché potrebbe compromettere le sue condizioni di salute. Ed allo stesso tempo diffidiamo nuovamente il commissario del Libero Consorzio ad attivare immediatamente il servizio già da domani, attivandosi oggi stesso a dare disposizioni perché non ci sono giorni festivi che tengono quando sono in gioco i sacrosanti diritti dei più deboli e della loro famiglie”, l’imperativo di Napoli e Cavallaro. Per i quali, però, il dado è tratto: “la Floreno tragga le conclusioni e rassegni le dimissioni; non si possono tollerare ulteriori sbavature nell’amministrazione di un ente che eroga servizi indispensabili come quello a tutela dei disabili”.




L’eurodeputato La Via: “solidarietà a Castagnino, no allo stop Asacom”

“Esprimo tutta la mia solidarietà all’azione politica condotta da Salvatore Castagnino a Siracusa, volta a difendere i diritti degli alunni disabili”. L’europarlamentare Giovanni La Via sta seguendo la protesta del consigliere comunale che chiede una soluzione al pasticcio che si è venuto a creare con la sospensione del servizio Asacom da parte della ex Provincia Regionale. “Mi unisco, pertanto, alla sua battaglia, tra l’altro intrapresa a rischio della propria salute, e chiediamo con forza al Libero Consorzio Comunale di Siracusa di autorizzare la prosecuzione del servizio di assistenza alla comunicazione e integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap, così come previsto dalla nota del 29 gennaio dell’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Siciliana”, ha detto La Via. “La sospensione del servizio arrecherebbe danni proprio a questi giovani ragazzi diversamente abili ed è nostro dovere agire a tutela dei loro diritti. Mi auguro che questo appello, a sostegno dell’azione di Castagnino e Vinciullo, possa trovare concreto riscontro e disponibilità da parte delle autorità competenti”, l’auspicio.




Siracusa. Maschere di Italia, Bonfanti e Orlando: CasaPound “contro i sindaci accoglienti”

Il movimento di estrema destra CasaPound contro i sindaci “accoglienti”. Decine di militanti ieri hanno percorso il centro di Siracusa indossando le maschere di Orlando, Italia, Bonfanti e Tranchida e distribuendo volantini in cui si invitano i cittadini ad accogliere gli immigrati nelle proprie abitazioni “come indubbiamente faranno i sindaci di Palermo, Siracusa, Noto e Trapani che hanno lanciato lo slogan aprite i porti”.
In una nota, CasaPound illustra con sarcasmo la trovata: “abbiamo pensato di dare una mano ai sindaci più accoglienti d’Italia che finora sono apparsi come paladini di umanità e misericordia sulla carta, senza ospitare allo stato attuale alcun migrante in casa propria”.
Poi l’affondo politico: “sappiamo bene che l’attenzione ai bilanci comunali e la cura dei cittadini siciliani in difficoltà economica sono tra le priorità di questi sindaci e che quindi non vorrebbero mai sottrarre a questi le già scarse risorse di cui dispongono, è per questo motivo che li aiutiamo a rendere concreto lo spirito d’altruismo così elevato che li ha fatti balzare alle cronache nazionali non certo per brama di passerelle politiche”.
Distribuiti in Largo XXV Luglio decine di inviti ad accogliere “a proprie spese e nelle proprie abitazioni” gli immigrati che le Ong trasportano “a proprio piacimento dalle coste libiche a quelle italiane”.




Siracusa. Teatro comunale, avanti con Erga. “In futuro, gestione pubblica”

Il teatro comunale di Siracusa avrà gestione pubblica e un direttore artistico. Sulla forma dell’ente gestore deciderà il Consiglio comunale. I privati, che sino ad oggi hanno assicurato l’apertura della struttura ed i primi spettacoli, non saranno tagliati fuori ma coinvolti per la logistica ed i servizi aggiuntivi. Questo il piano dell’assessore alla cultura, Fabio Granata. I tempi sono piuttosto stretti: entro il 30 giugno Palazzo Vermexio deve farsi trovare pronto.
Scadrà in quella data, infatti, la proroga che è stata concessa alla Erga srl. Ragioni tecniche hanno suggerito di ricorrere alla proroga: le autorizzazioni per il funzionamento del teatro sono allo stato in capo alla stessa società privata e c’era il rischio di dovere interrompere la stagione di prosa. Lo ha spiegato proprio Granata rispondendo ad una interrogazione del consigliere Simone Ricupero.