Siracusa. Cecile Kyenge vuol salire a bordo della Sea Watch: “porto solidarietà”

L’eurodeputata Cecile Kyenge, ex ministro del governo Letta, ha raggiunto questa mattina il porto rifugio di contrada Targia. Anche lei è pronta a violare l’ordinanza che interdice la navigazione nei pressi della Sea Watch. Lo conferma in diretta su Fm Italia: “voglio salire a bordo, voglio portare la mia solidarietà”, spiega al telefono. Per la visita a bordo della nave dell’ong tedesca sono stati indagati Maurizio Martina e Matteo Orfini, saliti ieri a bordo. “Ne sono al corrente”, si limita a commentare. “In Europa stiamo discutendo di modifiche al trattato di Dublino ma il governo italiano continua a smarcarsi. C’è larga convergenza dei paesi europei per una revisione delle regole”, spiega ancora l’ex ministro che ieri ha partecipato al presidio degli attivisti e delle associazioni in largo XXV Luglio. “Grazie al sindaco e grazie a quella parte di Siracusa che continua a manifestare civiltà. Serve resistenza civile, dentro e fuori le istituzioni. I migranti devono subito essere sbarcati ma le regole europee vanno riviste”. A breve intervista con Cecile Kyenge.




Siracusa. Matteo Orfini in procura, esposto contro il governo. “Violata la legge”

Lo aveva annunciato ieri sera e questa mattina il presidente del Pd, Matteo Orfini, si è recato in Procura a Siracusa per presentare un esposto contro il governo, sulla gestione del caso Sea Watch. “Sono ancora a Siracusa e ho appena depositato un esposto per segnalare le gravi violazioni della legge commesse a nostro avviso dal governo”, ha scritto su twitter. Ad accompagnarlo c’era anche il parlamentare Fausto Raciti. Con l’avvocato Giuseppe Calvo si sono recati dal procuratore Scavone per depositare il loro esposto.
Ieri Orfini era salito a bordo della Sea Watch insieme a Maurizio Martina ed entrambi sono adesso indagati per aver violato il dispositivo di polizia che vietava l’avvicinamento all’imbarcazione della Ong.




La scelta di Palazzo Chigi: “corridoi umanitari” per trasferire i migranti in Olanda

Corridoi umanitari per i migranti a bordo della Sea Watch, ma solo per permetterne il trasferimento in Olanda. E’ questa la scelta di Palazzo Chigi che chiede però venga riconosciuto che la giurisdizione su questa vicenda appartiene ai Paesi Bassi, “in quanto stato di bandiera della nave che ha effettuato il salvataggio in acque internazionali”.
Il governo è pronto a sollevare la questione anche alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo. Il vicepremier Di Maio lo conferma in tv: “siamo pronti ad un incidente diplomatico con l’Olanda. E’ tempo di rialzare la testa”.
Nel frattempo, resta nell’occhio del ciclone l’ong Sea Watch, accusata dal governo di “condotta temeraria” nelle decisioni assunte nel raggiungere l’Italia dalla Libia. Per Di Maio, ospita di Quarta Repubblica su Rete 4, la nave”ha deciso di venire in Italia perché l’Italia è il palcoscenico dell’immigrazione, il loro sito internet raccoglie le donazioni…”.




Visita sulla Sea Watch, Martina e Orfini indagati rilanciano: “esposto contro il governo”

La lunga giornata siracusana dell’ex ministro Maurizio Martina e di Matteo Orfini si conclude con una sorpresa. Dopo essere saliti nel pomeriggio a bordo della Sea Watch, al rientro raccontano ai giornalisti di essere indagati. Lo racconta proprio Orfini. “La nostra presenza sulla nave costituirebbe reato, ci viene contestata la violazione di un dispositivo di polizia”. Il riferimento è all’ordinanza che vietava la navigazione nei pressi dell’imbarcazione con 47 migranti a bordo. “Pensiamo di esserci mossi nell’ambito delle nostre prerogative parlamentari”, spiega ancora Orfini ricordando il potere ispettivo concesso anche al di fuori del Parlamento nell’ambito della attività istituzionale. “Riteniamo che quanto stia avvenendo qui sia illegale, presenteremo un esposto in Procura su atti del governo”, annuncia il presidente del Pd.
Maurizio Martina torna ad accendere le attenzioni sulla presenza di minori a bordo. “La situazione è tesa, difficile. Ho guardato i volti e sicuramente lì ci sono minori. Lo dico perchè guardandoli si capisce. Questo dovrebbe fare riflettere chi, in qualche palazzo romano, si inventa via social che qui non esistono minori”.




Maurizio Martina a Siracusa, prima a Stentinello poi incontro con ong Sea Watch

E’ arrivato questa mattina a Siracusa l’ex ministro Maurizio Martina. L’esponente del Partito Democratico si è recato a Stentinello, accompagnato dal deputato regionale Giovanni Cafeo. In città anche Davide Faraone insieme a Fausto Raciti. Il candidato alla segreteria del Pd avrebbe voluto recarsi a bordo ma il tratto di mare attorno alla Sea Watch è stato interdetto alla navigazione da questa mattina per cui ha incontrato sulla terraferma i responsabili della ong.  Nel corso dell’incontro i rappresentanti della Sea Watch non hanno nascosto la propria amarezza per l’ordinanza di interdizione emanata dalla Capitaneria di Porto, ritenendola una specifica richiesta del ministro Matteo Salvini, assecondata dal comandante Luigi D’Aniello per bloccare la staffetta del Pd annunciata ieri da Graziano Delrio. “È una follia lasciare in mare persone che vanno salvate. L’Italia è altro da tutto questo”, ha detto Martina. “I deputati del Pd parteciperanno alla staffetta democratica per garantire una costante presenza sulla Seawatch. Saremo a bordo finché ai 47 migranti, a partire dai minorenni, non sarà permesso di sbarcare in Italia”.




Siracusa. Ramzi Harrabi: “troppe bandiere sui migranti, non siano strumento”

Di certo non lo si può definire un radical chic. Ramzi Harrabi, origini tunisine ma una vita spesa a Siracusa per l’integrazione tra le culture, non butta parole a caso. “Finchè gli immigrati saranno solo un strumento nelle mani degli pseudo-comunisti, usati come una spina nel momento giusto contro il nemico giusto, la nostra non sarà mai una causa d’etica e di sacrosanto diritto”, analizza lucido.
“Bisogna riflettere seriamente sul perchè l’80% degli italiani si dichiara non razzista ma al contempo non vuole l’immigrazione forzata. Forse perchè la vedono come alibi di una politica fallimentare”. E sulla eccessiva politica attorno ai 47 migranti della Sea Watch, prova a lanciare un messaggio diretto a chi oggi sarà a Siracusa, al presidio organizzato alla Darsena. “Se andiamo a protestare per un diritto non c’è bisogno di portare bandiere. Basta il cuore. E non c’è bisogno neanche di arancini, perchè tanto gli immigrati non li mangiano. Per cambiare il mondo dobbiamo capire perchè non riusciamo ad arrivare al cuore di ognuno”.




Siracusa. Sea Watch, l’opinione pubblica si spacca. CasaPound: “blitz strumentale”

Sulla presenza a bordo della Sea Watch del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e di tre parlamentari tra cui Stefania Prestigiacomo, fioccano sui social le reazioni. Una già spaccata opinione pubblica siracusana torna a dividersi sull’opportunità o meno di una simile iniziativa. Tra favorevoli e contrari, sono centinaia i commenti e non tutti sono improntati al bon ton. Segnale di una strisciante tensione sociale, con un mantra di continuo ritorno – in molteplici forme – che prende forza dai diktat salviniani “prima gli italiani” ed è “finita la pacchia”.
Duro anche il commento di CasaPound Siracusa. “Troviamo assolutamente strumentale il comportamento dei due esponenti siracusani in cerca di qualche vetrina politica per far fronte al calo dei consensi personali e dei loro rispettivi schieramenti. Li invitiamo – conclude CasaPound nella nota – a pensare soprattutto ai propri concittadini come noi facciamo ogni mese presso la nostra sede con distribuzioni di prima necessità”.




Fondi Paesc, proroga per i Comuni siciliani: c’è tempo fino al 13 marzo

“Fondi Paesc, c’è tempo fino al 13 marzo”. Il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra e il deputato regionale all’Ars, Luigi Sunseri, confermano la proroga dei termini per consentire così ai comuni siciliani di poter presentare tutta la documentazione per accedere ai fondi.
I Paesc hanno l’obiettivo di sostenere la transizione energetica dei comuni dell’isola, accelerare la decarbonizzazione dei territori, rafforzando la capacità di adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico e consentendo ai cittadini di accedere a un’energia sicura, sostenibile e accessibile. L’impegno è quello di sostenere l’attuazione dell’obiettivo comunitario di riduzione del 40% dei gas a effetto serra entro il 2030.
Nuova scadenza fissata alle 12 del 13 marzo 2019. “Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto insieme al collega Sunseri e per la risposta positiva ottenuta dall’assessorato. I Paesc sono un importantissimo strumento di sviluppo per la nostra regione che può sviluppare un nuovo modo di fare energia attraverso le sostenibili. Il nostro impegno però non si ferma qui perchè adesso attraverso gli attivisti, i meetup e i Consiglieri comunali, monitoreremo e stimoleremo le amministrazioni comunali ad assolvere tutti gli adempimenti entro la nuova scadenza”




Siracusa. Consiglio comunale, doppio rinvio: si torna in aula il 31 gennaio

Chiusa per mancanza del numero legale la sessione consiliare cominciata venerdì e poi rinviata a sabato per lo stesso motivo. La proposta all’ordine del giorno, l’adesione del Comune al “Patto dei Sindaci” per la redazione del nuovo Paesc, il “Piano di azione dell’energia sostenibile ed il Clima”, torna quindi in Commissione per il parere di competenza. Sarà inserita in un prossimo ordine del giorno.
Anche se non deliberato in questa sessione, il finanziamento regionale collegato all’approvazione dell’atto sarà comunque salvo, attesa la firma del decreto assessoriale che proroga al 13 marzo il termine per la sua adozione, in luogo del precedente, fissato al 28 gennaio.
Il Consiglio torna in aula giovedì 31 gennaio alle 10 per una seduta interamente dedicata al question time.




Siracusa. Piano di miglioramento dei servizi dei vigili urbani: “ok” del consiglio comunale

Disco verde al Piano di miglioramento dei servizi della Polizia Municipale 2019. Il consiglio comunale ha approvato il documento nel corso della seduta poi aggiornata a questa sera, per continuare nella trattazione del punto riguardante l’adesione del Comune al “Patto dei Sindaci” per la redazione del nuovo PAESC, il “Piano di azione dell’energia sostenibile ed il Clima”. Dopo avere osservato, su richiesta del consigliere Andrea Buccheri, un minuto di raccoglimento in memoria di Giulio Regeni, l’aula ha affrontato la discussione sul “Piano di miglioramento dei servizi del Corpo di Polizia municipale e l’erogazione delle relative indennità per il 2019”. Riguarda tutta una serie di attività, compresa la formazione, finalizzate ad aumentare anche qualitativamente le prestazioni della Polizia municipale; ed interessa quel personale chiamato a svolgere funzione di polizia giudiziaria, polizia stradale e collaborazione con le altre forze di Polizia. Si attingerà in massima parte a fondi appositamente messi a disposizione dalla Regione, per un ammontare complessivo di 143mila euro. Il provvdimento riguarda, oltre il Comandante, 3 commissari, 95 ispettori, 11 assistenti e 6 agenti.
Il proposta è stata approvata e resa immediatamente esecutiva con voto unanime dell’aula. Rispetto al testo illustrato dal Comandante Vincenzo Miccoli, il provvedimento approvato è stato modificato con un emendamento migliorativo della IV Commissione, presentato all’aula dal suo Presidente, Ferdinando Messina.
Tra i punti più qualificanti dell’emendamento “La previsione di un maggiore controllo sul territorio ricorrendo a specifiche “pattuglie a piedi” come deterrente ad una serie di attività illegali, quali l’abbandono delle autovetture; la vigilanza sulle aree mercatali anche sotto il profilo dell’igiene e del decoro, con riguardo all’abbandono dei rifiuti al termine della giornata”. L’erogazione della premialità passerà infine attraverso una “relazione di risultato che andrà comunicata dal dirigente alla Commissione competente. Essa dovrà tenere anche conto della presenza di requisiti morali ed amministrativi dei dipendenti”.
Al dibattito che ne è seguito hanno dato il loro contributo i consiglieri Impallomeni, Vinci, Mangiafico, Reale, Castagnino, Buccheri, Basile, Alota, e Costantino.

Il numero legale è venuto a mancare al termine della discussione su una pregiudiziale in merito alla trattabilità del secondo punto all’ordine del giorno, l’adesione del Comune al “Patto dei Sindaci” per la redazione del nuovo PAESC, il “Piano di azione dell’energia sostenibile ed il Clima”. Il “Piano” è voluto dall’Unione Europea con l’obiettivo di abbassare l’emissione di CO2, mentre il “Patto” impegna i Comuni a ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030. Il provvedimento era giunto in aula con urgenza stante la precedente scadenza fissata al 28 gennaio per essere ammessi al contributo a fondo perduto pari a 33mila euro, stanziato dalla Regione Siciliana, per la eleborazione del Piano.
Ad inizio di trattazione, erano stati il consigliere Paolo Reale ed il presidente della III Commissione Cetty Vinci ad evidenziare la non trattabilità del punto per un vizio procedurale, legato al mancato rispetto del termine per il parere della competente Commissione. Anche se non approvato in questa sessione, il finanziamento sarà comunque salvo, attesa la comunicazione del segretario generale Danila Costa dell’avvenuta firma di un decreto assessoriale regionale che proroga al 13 marzo il termine per la sua adozione. L’orientamento emerso è stato così quello di rimandare l’atto in Commissione per poi portarlo di nuovo in aula per la sua approvazione.