Ex Casa del Pellegrino, appello in Consiglio comunale: “Usarla per i senzatetto”

“Fare della Casa del Pellegrino quel luogo per senza fissa dimora per il quale esiste già un finanziamento”. L’auspicio è della vice presidente del Consiglio comunale di Siracusa, Conci Carbone, all’indomani dall’incendio divampato all’interno della struttura in abbandono, dopo un lungo contenzioso tra Comune ed ente Basilica Santuario della Madonna.
“Le persone che si trovavano all’interno della Casa del Pellegrino quando sono divampate le fiamme -ha aggiunto la vicepresidente – erano probabilmente le stesse che avrebbero potuto occuparla legalmente, secondo un percorso ben definito con le Politiche Sociali. Mi auguro che questa vicenda si concluda bene, dando a chi ne ha bisogno una soluzione seria al proprio problema abitativo”.
La seduta del Consiglio comunale si è aperta con un intervento di Ferdinando Messina (Forza Italia) che ha letto in aula una supplica di mons. Baranzini alla Madonna, proprio in riferimento all’incendio di due notti fa. “Un disastro, nel tempo, quello subito dalla Casa del Pellegrino – ha detto Messina- sia in termini di abusivismo, sia in termini di mancato rispetto, tante volte, della sensibilità di chi è consapevole che, a prescindere dal proprio Credo, nel ’53 a Siracusa si è verificato qualcosa di importante. La Casa del Pellegrino – ha ricordato – è uno strumento del Rettorato per accogliere i fedeli. Mi auguro che l’attenzione sia tale da far tornare la struttura quel luogo che a lungo è stato”.




“Carianni? Tanto suscettibile, non ama la democrazia” :la replica di Auteri al sindaco di Floridia

Si fanno sempre più alti i toni del “botta e risposta” a distanza  tra il sindaco di Floridia, Marco Carianni e il deputato regionale Carlo Auteri. “Stilettate” a vicenda, che sembrano escludere qualsiasi volontà, da parte di entrambi, di alleggerire le tensioni. Dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Floridia, che ha chiaramente detto su FMITALIA di non riconoscere al parlamentare regionale di “Fratelli d’Italia” alcuna rilevanza, nemmeno in qualità di avversario politico, Auteri ridimensiona, invece, il ruolo del sindaco nelle sedi politiche che contano e mette in dubbio il suo peso alla Regione come a Roma. “Il problema di Carianni- ribatte Auteri- è che non sa accettare la democrazia, non tollera nessuna voce diversa rispetto alla sua posizione. Questo sindaco non ha fatto nulla per rilanciare Floridia, limitandosi all’ordinaria amministrazione”. Secondo Auteri, “Carianni è un primo cittadino a cui le critiche danno fastidio al punto di irritarsi se qualcuno, anche sui social, si permette di condividere idee in contrasto con la sua azione amministrativa”. Poi il parlamentare dell’Ars torna su un aspetto già messo in evidenza in passato. “Commette errori-dice l’esponente di “FdI”- perché non conosce la storia dello sviluppo di Floridia degli anni 2000, un po’ per ragioni anagrafiche, un po’ perché non è floridiano. I cittadini spesso evitano di dire la propria perché si sa che il sindaco- il tono di Auteri si fa sarcastico- è particolarmente suscettibile. Inutile che poi rilasci interviste facendo il sindaco modesto”. Auteri usa poi parole particolarmente dure. “A Floridia- tuona- siamo alla vergogna. Abbiamo toccato il fondo. Carianni dimostra di non avere il senso delle istituzioni, che prevedono la maggioranza ma anche l’opposizione, l’idea dell’amministrazione, ma anche quella della minoranza”. Grave, secondo l’esponente di “FdI” che il sindaco dichiari che “il 70 per cento dei floridiani non paga le tasse”. Secondo Auteri questo “è offensivo nei confronti dei cittadini, gli stessi che in questi giorni sono alle prese con carenze idriche importanti in diverse zone del centro abitato. A quattro anni di mandato, il primo cittadino parla di somme inesigibili e ricorre al vittimismo”. Auteri la definisce “una sceneggiata”. Rilancia, inoltre, il tema della zona commerciale di Floridia. “Da tempo chiediamo che l’area artigianale diventi anche commerciale, per liberare energie e investimenti e per potenziare l’economia locale- spiega- ma il documento dorme tra i banchi del consiglio comunale”. Infine un’ulteriore provocazione. “Non ho nemmeno ancora capito- conclude il parlamentare dell’Ars- a quale forza politica appartenga il sindaco Carianni”.




Gruppo FdI, i pareri: tocca al Consiglio comunale decidere su scioglimento o meno

Sarà il Consiglio comunale di Siracusa a decidere le sorti del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: può esistere come gruppo autonomo pur essendo composto da meno di tre consiglieri o i suoi due componenti devono confluire nel gruppo misto? A sollevare il caso era stato Franco Zappalà (Fuorisistema) e per dirimerlo il presidente dell’assise, Alessandro Di Mauro, ha chiesto prima il parere del segretario generale del Comune di Siracusa e poi quello dell’assessorato regionale agli Enti Locali. Nelle ore scorse sono arrivate entrambe le note. E coincidono nella conclusione, ovvero che la decisione ultima “compete al Consiglio Comunale nella sua autonomia” e quindi dovrà “fornire una interpretazione autentica delle norme di cui si è dotato valutando, eventualmente, l’opportunità di apportare le necessarie modifiche per disciplinare la materia in esame”. In sintesi, il Consiglio comunale dovrà votare si o no sulla permanenza del gruppo consiliare composto da Paolo Cavallaro e Paolo Romano. In caso di scioglimento, i due confluirebbero automaticamente nel gruppo misto e questo comporterebbe anche una variazione nella composizione delle commissioni consiliari. Non solo, si perderebbe anche un capogruppo tra Boscarino (Misto) e Romano (FdI).
Le norme a cui si fa riferimento nei pareri di Regione e Segretario generale del Comune di Siracusa sono lo Statuto e il Regolamento comunale che, ad oggi, vincolano a tre il numero minimo di consiglieri per la costituzione e mantenimento di un gruppo consiliare. Pur richiamando il principio della rappresentatività dei partiti che hanno superato alle elezioni la soglia di sbarramento e l’assenza di un vincolo di mandato, oltre a qualche pronunciamento dei Tar, la decisione ultima spetta al Consiglio comunale.
Da comprendere se la votazione avverrà a scrutinio segreto o con votazione aperta.




Carta: “Cavarra e Zappulla? Li apprezzo, ma come Mpa avremmo fatto altre scelte”

Gli ultimi, in ordine di tempo, ad ironizzare sull’ingresso in giunta a Siracusa del Mpa sono stati il deputato regionale Riccardo Gennuso (FI) ed il parlamentare Luca Cannata (FdI). Entrambi hanno sottolineato “la confusione” degli Autonomisti che a Siracusa sono entrati in giunta con due assessori (Salvo Cavarra e Marco Zappulla) che però hanno subito voluto precisare di non avere tessere di partito.
Giuseppe Carta è l’uomo forte Mpa in provincia di Siracusa. E dopo i pizzicotti arrivati dagli alleati di centrodestra, parte all’attacco. “La verità è che il centrodestra ha fatto diversi errori a Siracusa”, esordisce. “I gruppi consiliari hanno piena autonomia e non dipendono da questo o quel deputato. I gruppi in Consiglio a Siracusa si sono mossi in autonomia. Al sindaco Italia ho solo detto di nominare persone non elette, perchè così abbiamo potuto portare valore aggiunto al gruppo consiliare sui temi che fanno il bene della città. Ma se cercate con attenzione – spiega ancora Carta – abbiamo alle volte votato anche contro la posizione espressa dai gruppi che sostengono direttamente il sindaco, con Forza Italia o Insieme. Quindi diciamo che siamo vicini ma non contigui ad Italia”.
Una specifica che vale come discrimine, prima di rivolgersi indirettamente agli altri maggiorenti del centrodestra siracusano. “Non capisco perchè tutti parlano di me. Ad esempio, non ho sentito Luca Cannata dire una parola su Italia. Io mi preoccuperei di unire il centrodestra che è diviso a Pachino, mi preoccuperei di chiedere perchè in alcuni comuni della provincia il centrodestra non è rappresentato in maggioranza ed è fuori dai governi cittadini. Grazie a me – puntualizza il deputato regionale Autonomista – Lentini, Sortino ed Augusta hanno partecipazione importante del centrodestra. Dove si può stare insieme, dobbiamo farlo”. Come dire, però, che a Siracusa non è possibile. “No, qui a Siracusa non possiamo per un precedente nei miei confronti. Ho rapporti sereni con Forza Italia e avrei fatto di tutto per portare anche loro in maggioranza”, rivela Giuseppe Carta.
E a proposito di rivelazione, una riguarda proprio gli assessori comunali. “Se Mpa avesse avuto la possibilità di far entrare i suoi uomini, avremmo fatto altre scelte e avremmo portato in giunta persone della nostra lista e votate dalla gente. Se sono stati alla fine scelti dei tecnici è perchè sono vicini ai consiglieri comunali Mpa. Non si è partitizzato l’ingresso in giunta. Chiedete a Cavarra e Zappulla chi hanno votato alle regionali, chiedete delle loro simpatie e appartenenze politiche. Li ho conosciuti, li apprezzo ma provengono da altri riferimenti territoriali. A Siracusa si è fatta questa scelta, anche Lombardo ha parlato di amministrazione movimentista e non partitica, eletta in maniera antitetica tanto a FdI quanto al Pd. E’ vero però che siamo disponibili a collaborare con Italia, gli avversari se vogliono ironizzare dicano che i due nuovi assessori sono persone vicine a Carta, ma non sono diretta promanazione del Mpa”.
Anche perchè, a quanto sostiene il sindaco di Melilli e presidente della Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, se non fossero entrati in giunta Cavarra e Zappulla erano già pronti i nomi di altri gruppi del centrodestra. “Si perchè il loro obiettivo è isolare politicamente me. Ma si mettano l’anima in pace, se sono in lista generalmente finisco eletto. Piuttosto, se vogliamo riunire davvero il centrodestra lo dico chiaramente a tutti: io sono stra-disponibile. Ma si deve partire da posizioni paritarie e non con la pretesa che qualcuno valga più di altri”. Il messaggio politico è lanciato. Non resta che attendere la risposta dei vari destinatari tra Forza Italia, FdI, Lega e Dc.




Marco Carianni parcheggia il suo aplomb: “Carlo Auteri? Non lo conosco…”

“Carlo Auteri? Non lo conosco…”. Marco Carianni lo dice senza cambiare espressione, quando gli si chiede dei recenti screzi a distanza con il deputato regionale di FdI. “Fra i miei avversari politici, a cui attribuisco una certa rilevanza e del rispetto, non contemplo l’on Auteri”, rincara il sindaco di Floridia. I due si sono pizzicati a più riprese, in particolare con affondi sui social da parte di Auteri. “Non ci siamo mai incontrati, da lui ricevo solo attacchi. Non mi piace il suo atteggiamento, non coincide con quello che secondo me dovrebbe essere il comportamento di un uomo delle istituzioni. E per questo non riesco a riporre fiducia istituzionale nei suoi confronti. La cosa bella è che poi nega o mistifica quando gli chiedono delle parole che mi rivolge…”. Il tono resta pacato, ma le parole di Carianni sono pesanti come macigni.
“Non minaccio la gente, come alle volte mi pare abbia lasciato intendere. Altrimenti non sarei a piede libero. In alcuni filmati sui social ho sentito cose che fanno cadere nel ridicolo il dibattito politico. Ad esempio mi accusa di non essere floridiano. E’ vero, la mia storia la conoscono tutti. Credo di stare dando qualcosa alla comunità che mi ha accolto, visto che a Floridia arrivo dopo la morte di mia madre. Sono stato coccolato e plasmato come uomo. Mio nonno acquisito era l’onorevole Santacroce, un parlamentare che è stato cinque volte sindaco. A lui – continua Carianni – devo tanto ed a lui mi sono ispirato per moralità”.
Il momento della pace tra Marco Carianni e Carlo Auteri pare ancora lontano. La colomba con il ramoscello d’ulivo dovrà provare con un altro giro.




Laboratorio politico Vermexio, Gennuso (FI): “Avrei voluto essere coinvolto, per capire”

“Avrei preferito essere coinvolto, non per entrare in giunta con qualche assessore ma per capire quali sono stati i contenuti dell’accordo che c’è stato”. Il deputato regionale Riccardo Gennuso parla della situazione politica venutasi a creare a Palazzo Vermexio in particolare della situazione “ibrida” del Mpa (“c’è un pò di confusione…sono assessori Mpa, non lo sono, potrebbero diventarlo…”, ironizza, ndr), dopo il primo rimpasto di giunta. “Una decisione che poteva essere condivisa per capirne il motivo”, aggiunge a proposito dell’alleato di governo a Palermo che a Siracusa ha deciso di appoggiare Italia.
Il che non significa – spingendo l’interpretazione – che Forza Italia fosse pronta ad entrare in giunta, seguendo l’esempio degli Autonomisti. “Abbiamo avuto e abbiamo interlocuzioni con il sindaco Francesco Italia – conferma Gennuso – ma per cercare di fare cose nell’interesse della città, io come deputato regionale di Forza Italia e lui come sindaco di Siracusa”. Insomma, una collaborazione sui temi e nell’interesse dei cittadini si dice in questi casi. “Non pensando all’ingresso in Giunta”, taglia corto Gennuso.
A dieci mesi dalle elezioni, di certo tutto lo scenario siracusano di riferimento è cambiato. Avversari che diventano alleati, aperture e dialogo da destra a sinistra. Un clima da grande intesa, ma che lascia una domanda sullo sfondo: chi è opposizione?




Pachino verso le elezioni, FdI punta su Fortunato sindaco e tende la mano a Forza Italia

Fratelli d’Italia ha scelto il suo candidato sindaco per Pachino. E’ Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio di Tutela Pomodoro Pachino Igp. “Ha condiviso la voglia di metterci la faccia ed è la persona giusta per risollevare le sorti del Comune, valorizzando i tanti aspetti positivi di Pachino come già fatto in questi anni con la promozione dell’oro rosso”, annunciano dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia. Fortunato ha incassato il gradimento dei deputati Auteri e Cannata.
Il centrodestra si presenta diviso a Pachino. Forza Italia, ha infatti deciso di correre accanto a Giuseppe Gambuzza. I meloniani provano a ricucire: “sarebbe auspicabile proporre una candidatura unica e noi ci siamo, quindi troviamo una soluzione insieme pensando al bene del territorio”, il messaggio del presidente provinciale di Fdi, Peppe Napoli.




Nuova sede dei Vigili del Fuoco, il gruppo consiliare del PD e Spada “Consegna non più prorogabile”

“Importantissima e non più prorogabile”. Parole precise del gruppo consiliare del PD e del deputato regionale Tiziano Spada (PD), che esprimono preoccupazione in merito alla consegna dei locali della nuova caserma del Comando dei Vigili del Fuoco, considerata un’opera di “importanza strategica”, anche per la protezione civile dell’intera provincia.
Ieri il gruppo consiliare PD ha presentato un’interrogazione sull’argomento per chiedere all’Amministrazione di monitorare il processo, mantenendo alta la concentrazione su una struttura “così importante per l’intera città”.
Le precarie condizioni in cui si trova lo stabile attuale e il ruolo che i Vigili del Fuoco occupano nella gestione di tutte le emergenze: sono queste le tematiche su cui battono il gruppo consiliare del PD e Tiziano Spada.
“Risulta noto a tutti che la struttura sia stata realizzata dalla Regione Siciliana con fondi a valere sulla legge 433 del 91 e che, a distanza di più di trent’anni, qualche settimana fa una delegazione abbia annunciato la consegna della struttura per metà aprile. La stampa di questi giorni consegna, tuttavia, all’opinione pubblica forti perplessità sui tempi di consegna – temendo che questi possano essere prorogati ulteriormente – e sulla possibilità che l’utilizzo della struttura possa essere concesso all’Amministrazione dei Vigili del Fuoco solo dietro pagamento di canone di affitto.Timori che trovano, d’altronde, riscontro nelle dichiarazioni e informative della Regione che annunciano un canone annuo di 299.855,22 €”, si legge nel comunicato stampa del gruppo consiliare del PD e del deputato regionale Tiziano Spada (PD).
La necessità, quindi, di consegnare il prima possibile al Comando dei Vigili del Fuoco la nuova sede.
“La stagione estiva è ormai alle porte e, con questa, il susseguirsi di incendi e fenomeni atmosferici estremi: ogni istituzione deve fare la sua parte perché si rintracci la soluzione migliore e si possa procedere rapidamente alla consegna. Nessuno comprenderebbe dispute con i vigili del fuoco a discapito di tutti i cittadini. Nessuno vuole vedere ancora un’opera quasi pronta e sempre vuota”, chiosano.




Bilancio di previsione, aprile il mese dell’approvazione in Consiglio comunale

Comincerà l’11 aprile l’iter di approvazione del bilancio di previsione, in Consiglio comunale. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo, riunita dal presidente Alessandro Di Mauro. Dopo alcuni preliminari nei giorni scorsi, si entra nel vivo del cammino dell’importante strumento finanziario dell’ente.
Sono stati calendarizzati gli appuntamenti di aprile e, dopo la relazione annuale del sindaco (4 aprile), toccherà subito dopo (11 aprile) agli atti propedeutici al bilancio come il Piano di Alienazione e Valorizzazione Immobili Comunale per il triennio 2024-2026; il programma triennale degli acquisti di beni e servizi per il triennio 2024- 2026; il programma triennale dei lavori pubblici per il triennio 2024-2026; e la verifica aree e fabbricati da alienare e/o cedere nell’anno 2024. L’approvazione definitiva del bilancio di previsione e dei suoi allegati è all’ordine del giorno nella seduta del 22 aprile.
Aprile è anche il mese in cui si tratterà la richiesta di avvio del nuovo iter per la redazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Siracusa (18 aprile, ore 17.30 – odg dei consiglieri di FdI).




Palazzolo, il consigliere comunale Giordano aderisce al MPA : “Continueremo a crescere”

Il consigliere di Palazzolo Acreide Sebastiano Giordano nel MPA. Nella seduta del consiglio comunale del 27 marzo Giordano ha annunciato il suo ingresso. A Palazzolo nasce il direttivo MPA locale che conta già 5 aderenti: Lucio Bucello (coordinatore zona Montana), Filippo Scrofani, Margherita Caccamo (ex consigliera comunale), Rossella Santoro e Sebastiano Giordano. “Da anni sono vicino alla linea politica del leader Raffaele Lombardo – afferma Sebastiano Giordano – credo che in realtà montane come Palazzolo Acreide lo spirito autonomista, che anima il movimento, sia la chiave per la valorizzazione della nostra città. Siamo certi che il gruppo sarà destinato ancora a crescere.”
L’on. Giuseppe Carta soddisfatto per la crescita del MPA in provincia di Siracusa sottolinea: “Palazzolo Acreide è un gioiello turistico, uno scrigno di tradizioni che merita una giusta valorizzazione. Serve una maggiore attenzione alla viabilità sia in termini di sicurezza per i cittadini che per i turisti. Sono certo che il gruppo MPA a Palazzolo Acreide, come già fanno gli altri gruppi in provincia, sarà punto di riferimento per tutta la città.”