Siracusa. Verso il ballottaggio: Fabio Moschella fa chiarezza ("io centrosinistra") e Cutrufo lancia la volata

Fabio Moschella si è affrettato a chiarire “l’equivoco” involontariamente ingenerato dall’ultimo comunicato diffuso alla stampa. Guardando al ballottaggio lasciava intendere che le porte fossero aperte ad entrambi i contendenti (“ascoltiamo le proposte”) con sorpresa dell’elettorato di centrosinistra che considerava pressochè naturale un apparentamento con Francesco Italia. Onde evitare che una interpretazione potesse diventare pensiero dominante, lo stesso Moschella ha dovuto fare chiarezza: “l’unico campo di azione in cui mi riconosco è il centrosinistra. La mia vita politica e la mia campagna elettorale sono di una limpidezza cristallina. Respingo quindi ogni insinuazione che rispedisco al mittente”.
In attesa di comprendere le mosse dei corteggiatissimi grillini – vero ago della bilancia del ballottaggio – nello schieramento di Reale è l’assessore designato Gaetano Cutrufo a lanciare la volata al candidato sindaco. Dopo aver sottolineato l’ottima prova elettorale del suo movimento – Amo Siracusa – Cutrufo vede in queste giornate “una fase importante della campagna elettorale, che deve concludersi con l’elezione del candidato Ezechia Paolo Reale. Un sindaco che potrà rilanciare Siracusa in una visione complessiva e non limitata a spazi e salotti. Siracusa è una città complessa e solo con un programma vasto e articolato può uscire dal torpore”.




Priolo. Il ritorno di Pippo Gianni, 27 anni dopo è di nuovo sindaco: la cerimonia di insediamento

Ventisette anni dopo, Pippo Gianni si è “ripreso” la sua Priolo. Cerimonia di insediamento in Municipio, fascia tricolore indosso, sguardo che poco ha concesso all’emozione. Il suo è certamente un grande ritorno sulla scena politica, dopo il boccone amaro del dicembre 2014 quando venne estromesso dall’Ars in seguito alle elezioni regionali bis in alcune sezioni di Rosolini e Pachino.
Dopo una parentesi commissariale, Gianni riprende le redini di un Comune che proprio con lui alla guida seppe vivere una stagione di rilancio che i priolesi, evidentemente, non hanno dimenticato. Il suo è stato un successo netto, con gli avversari tenuti a distanza.
Certo, rivederlo sindaco di Priolo 27 anni dopo l’ultima volta fa un certo effetto. Specie in quello che è stato il Comune più grillino d’Italia, recentemente. Al punto che diversi quotidiani nazionali hanno giocato nei loro titoli: dal “ritorno della Prima Repubblica” al voto siciliano “a macchia di Gattopardo”.




Rosolini. Il deputato regionale Gennuso da il "benvenuto" al nuovo sindaco: "voto inquinato"

E’ rimasto nel più assoluto silenzio per tutta la campagna elettorale in provincia di Siracusa ed in particolare modo nella città in cui vive, Rosolini. Ma nel giorno della proclamazione di Pippo Incatasciato sindaco, il deputato regionale Pippo Gennuso muove qualche critica alla presunta maggioranza. Lo fa attraverso il suo profilo facebook.
“Ho più di una sensazione che questa nuova amministrazione comunale di Rosolini si muova con la regia di un puparo che dietro le quinte, così come ha fatto in campagna elettorale, muoverà i fili dei burattini. Tra l’altro credo che il voto dei rosolinesi non ha avuto profumo di libertà tanto decantato da certa sinistra giustizialista, che guarda caso oggi si trova in compagnia di personaggi assai discutibili. Sono certo che su questa storia dei voti ci siano in corso indagini perché il rispetto della legalità deve essere a 360 gradi. Per quanto attiene alla mia attività parlamentare, sarò attento e vigile agli atti che verranno prodotti dall’amministrazione e soprattutto passerò sotto la lente d’ingrandimento gli incarichi legali che verranno affidati dal sindaco Incatasciato e quali saranno i criteri stabiliti per il conferimento”, scrive Gennuso. “Rosolini – aggiunge – si trova in una situazione finanziaria difficile e sovraesposta dai debiti, per responsabilità delle amministrazioni di sinistra. Eppure oggi a governare Rosolini, dietro il palcoscenico, ci sono gli stessi artefici del disastro economico della città”.




Siracusa. Verbali con dati mancanti e i risultati delle elezioni restano appesi: interviene la Commissione

Solo domattina il dato relativo ai candidati sindaco di Siracusa diventerà ufficiale. Bisognerà, invece, attendere qualche giorno in più per i dati ufficiali e completi relativi alle liste ed alle preferenze per il Consiglio comunale. Passa tutto alla commissione elettorale centrale, a lavoro al quarto piano di Siracusa con il presidente del Tribunale di Siracusa, Maiorana.
Alcuni dei presidenti delle 123 sezioni non si sono rivelati esattamente pratici di meccanismi e procedure. E nonostante uno spoglio “monstre” (in alcuni casi 28 ore al seggio), ci sono verbali che contengono indicazioni parziali. Mancano dati, insomma. Ricorderete come alla costituzione dei seggi, 31 presidenti di sezione hanno rinunciato richiedendo sostituzioni dell’ultimo minuto. Esiste un albo dei presidenti, gestito dalla Corte d’Appello di Catania.
Cosa succederà adesso? Si dovranno riaprire le buste e recuperare le schede di spoglio – compilate nei seggi durante le infinite operazioni – lì contenute. Operazione che solo la commissione elettorale può mettere in atto. Quanto era in potere dell’ufficio elettorale, è stato correttamente fatto.
Recuperati i dati mancanti, si avrà certezza del risultato. Se certo è il ballottaggio per la scelta del sindaco, tra liste e preferenze, “balla” l’elezione di qualche candidato appeso ai numeri delle otto sezioni mancanti.
I dati mancanti riguardano una sezione per la scelta del sindaco, 5 per l’indicazione dei voti di lista e 9 per le preferenze dei candidati al consiglio comunale.
Ciascuna sezione, durante lo scrutinio, compila due verbali: uno destinato all’Ufficio elettorale centrale e uno all’Ufficio elettorale comunale cui spetta il compito di rendere pubblico l’esito del voto. Ma quelli giunti in via San Metodio dai seggi in questione, proprio perché incompleti o errati, hanno impedito di concludere l’inserimento dei dati relativi a tutte le 123 sezioni.
Il lavoro dell’Ufficio elettorale centrale, cui spetta il compito di proclamare gli eletti, sarà allora di controllare i verbali in loro possesso e, in caso di incertezza, verificare l’esito del voto andando a leggere le tabelle di scrutinio inserite nei plichi portati a palazzo Vermexio.
L’Ufficio elettorale centrale non può riconteggiare le schede, facoltà questa concessa solo ai giudici amministrativi.




Siracusa. Eletti, riconfermati e sconfitti: i primi nomi (ipotetici) del rinnovato Consiglio comunale

Chi siederà nel nuovo Consiglio comunale di Siracusa? L’elenco dei 32 oggi non è ancora ben definito e non potrebbe esserlo, in attesa dei dati ancora mancati relativi ad otto sezioni e del cosiddetto calcolo a scalare D’Hont.
Ma alcuni sono già con un piede in aula Vittorini e attendono solo l’ufficializzazione. Vediamo lista per lista, con le prudenze del caso. Il Movimento 5 Stelle dovrebbe portare con certezza in Consiglio comunale Roberto Trigilio e Moena Scala, ma potrebbe arrivare a cinque consiglieri. In Forza Italia i nomi caldi sono quelli di Giovanni Boscarino, Federica Barbagallo e Alessandro Di Mauro con Ferdinando Messina in attesa degli eventi. Restando nello schieramento di centrodestra, Progetto Siracusa si presenta forte di tre nomi: Lo Curzio, Michele Mangiafico e Simone Ricupero.
Per Siracusa Protagonista con Vinciullo i consiglieri eletti dovrebbero essere 3: Fabio Alota, Salvo Castagnino e Mauro Basile. Quando ad Amo Siracusa, 2 i papabili: Gaetano Favara e Carlo Torres. Per Cantiere Siracusa sono due i consiglieri probabili: Sergio Bonafede e Pippo Impallomeni ma attenzione a Chiara Catera, pronta a prenotare il terzo eventuale “posto”.
Nell’area del centrosinistra, Siracusa Futura con Moschella (e il Pd) ad oggi si ritroverebbe con un consigliere: Andrea Buccheri. Per Libertà e Condivisione (Giovanni Randazzo sindaco), un nome: Carlo Gradenigo. Quanto a Fuorisistema per Siracusa (Francesco Italia sindaco), potrebbe scattare un secondo consigliere: in questo caso, a fare compagnia ad Enzo Pantano potrebbe essere Laura Spataro. Siracusa 2023 (Francesco Italia sindaco): Michele Bonomo. Ogni altra valutazione va rimandata al premio di maggioranza ed al complicato conteggio dei resti.
Sono fuori da palazzo Vermexio (con i dati attualmente disponibili): Diventerà Bellissima, Presenza Cittadina, Idea Sicilia Popolari e Autonomisti, Francesco Italia Sindaco, Prossima, Fratelli d’Italia, Udc, Oltre e Lega.
Nella lista degli “esclusi” anche consiglieri comunali uscenti di peso come l’ex presidente del consesso, Santino Armaro (Fuorisistema, 189 voti), Fortunato Minimo (Fuorisistema, 177), l’ex assessore Dario Abela (Amo Siracusa, 143), Cosimo Burti (Siracusa 2023, 342), Elio Di Lorenzo (Siracusa Futura Pd, 94), Cetty Vinci (Progetto Siracusa, 281), Alberto Palestro (Siracusa Protagonista con Vinciullo, 300), Alfredo Foti (Presenza Cittadina, 557), Francesco Pappalardo (Presenza Cittadina, 192), Dario Tota (Francesco Italia Sindaco, 419) e Simona Princiotta (Idea Sicilia, 201).




Siracusa. Crisi in casa Pd, lascia il segretario provinciale Lo Giudice: "serve più responsabilità"

Alessio Lo Giudice lascia la segreteria provinciale del Pd. Alla luce soprattutto del risultato elettorale riportato a Siracusa, con il partito che supera appena la soglia del 5%, il segretario ha deciso di passare la mano. “Credo che sia necessario un gesto che possa spingere a una maggiore e diffusa assunzione di responsabilità, quanto meno a livello locale. Un gesto che possa sollecitare il movimento di chi è fermo, a tutti livelli. Un gesto che possa favorire l’apertura di nuovi spazi di azione e di unità”, scrive nella nota con cui annuncia di voler rimettere il suo mandato nelle mani del presidente dell’Assemblea provinciale del Pd, Liddo Schiavo. “Ci sarà tempo e modo per fare un bilancio di questi tre anni da segretario provinciale del Pd. Per il momento, desidero soltanto ringraziare gli iscritti e i militanti di tutta la provincia perché mi hanno concesso l’onore di servire una comunità politica così nobile e importante”, il commiato di Lo Giudice.
“Non abbiamo ottenuto i risultati sperati”, dice con riferimento ai risultati riportati a Siracusa con Fabio Moschella, a Priolo con Alessandro Biamonte e a Buccheri con Seby Bennardo.

Foto: Lo Giudice (a destra) con Matteo Orfini (cx) e Fausto Raciti (sx)




Siracusa. Verso il ballottaggio: Moschella, "valuteremo sui contenuti le nostre scelte"

Voto disgiunto protagonista del primo turno a Siracusa. E’ evidente in più casi: eclatante per Ezechia Paolo Reale fermo al 37% mentre le liste a supporto hanno superato il 45%. Ma tutti, chi più e chi meno, possono lamentare di essere stati danneggiati dal voto disgiunto. Ne è convinto anche Fabio Moschella, candidato sindaco quarto classificato. “Il primo turno è stato deciso dal voto disgiunto che ha premiato Italia e non ha consentito a Reale di raggiungere il quaranta per cento. I miei voti corrispondono alla somma dei voti delle tre liste, non avendo dato vita ad alcuna iniziativa trasversale”, dice oggi Moschella. Che ora vuol far pesare il suo 13%. “E’ determinante ai fini del risultato del secondo turno”. E non è scontato che quel sostegno possa andare ad Italia – civico ma espressione del centrosinistra – alla luce delle citate manovre trasversali. “A chi ha raggiunto il ballottaggio spetta il dovere di esprimersi per primo. Valuteremo i contenuti politici e programmatici della proposta”.




Siracusa. Elezioni amministrative, ballottaggio il 24 giugno sarà Ezechia Paolo Reale vs Francesco Italia

Ci vorrà il turno di ballottaggio per decidere chi sarà il nuovo sindaco di Siracusa. Il nuovo inquilino di palazzo Vermexio sarà uno tra Ezechia Paolo Reale (centrodestra) e Francesco Italia (liste civiche). Appuntamento elettorale il 24 giugno.
Quando manca solo una sezione alla chiusura dello scrutinio ufficiale Reale ha il 37,09% delle preferenze, seguito da Francesco Italia con il 19,62%.
Staccata la candidata del Movimento 5 Stelle, Silvia Russoniello che però porta a casa un più che positivo 16,30% (meglio della lista). Delusione per Fabio Moschella, area centrosinistra con l’appoggio del Pd, che si attesta poco sopra il 13% (13,11). Buona la performance di Giovanni Randazzo (6,75%) e Fabio Granata (5,79%). La Lega non sfonda e Ciccio Midolo si attesta, al momento, all’1,34%.




Siracusa. Amministrative 2018, Consiglio comunale: le preferenze candidato per candidato, lista per lista

C’era attesa per dati quanto più indicativi possibili, anche se non ancora definitivi, relativi ai voti dei singoli candidati delle 19 liste che hanno preso parta alla tornata elettorale del 10 giugno. Tra questi 670 pretendenti al Consiglio comunale solo 32 potranno accedere a sala Vittorini, secondo calcoli che riguardano anzitutto il superamento della soglia di sbarramento della propria lista (5%), poi i resti ed il premio di maggioranza che spetterà al sindaco eletto. Di seguito il dettaglio, candidato per candidato, quando sono stati validati i numeri di 114 sezioni su 123.

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Siracusa. Lo scrutinio infinito, i ritardi e le presunte discrepanze sui dati: Reale all'attacco, "io preoccupato"

“Sono allarmato dal mancato completamento dello scrutinio, a quasi 24 ore dalla chiusura delle urne, e dalle notizie che trapelano su gravi carenze e discrepanze esistenti in alcuni dei verbali consegnati alla commissione elettorale”. Una frase secca ma che da voce ale indiscrezioni che dalla mattinata avevano preso a girare attorno allo spoglio infinito ed al ritardo monstre nell’arrivo di dati ufficiali. A pronunciarla è Ezechia Paolo Reale, candidato sindaco che al ballottaggio affronterà il vicesindaco uscente, Francesco Italia. “È necessario non solo avere certezza del numero esatto dei voti espressi dai cittadini di Siracusa ma anche la serenità di conoscere che quanto contenuto nei documenti ufficiali corrisponda esattamente alla volontà dei siracusani”.