Siracusa Risorse, emendamento bocciato in Finanziaria Regionale. Amarezza Cafeo

Bocciato dall’Ars il sub-emendamento alal finanziaria per la salvaguardia dei lavoratori di Siracusa Risorse. Si dice amareggiato il deputato regionale, Giovanni Cafeo, che aveva presentato il provvedimento.
“Nonostante le chiacchiere e i propositi da campagna elettorale, evidentemente alla prova dei fatti le sorti di Siracusa Risorse e soprattutto dei lavoratori della società in house non rientrano tra le priorità della maggioranza di Governo – attacca Cafeo – tanto che anche la proposta dell’assessore Grasso che voleva destinare un milione e mezzo all’ente, è stata bloccata dal suo stesso Governo”.
Il presidente Musumeci avrebbe però garantito misure idonea a tutelare, in caso, anche i lavoratori della partecipata siracusana.




Siracusa. L'attualità irrompe in campagna elettorale: la politica sul sequestro della centrale Fusco

Il sequestro della centrale di sollevamento reflui di contrada Fusco irrompe nella campagna elettorale siracusana. Il candidato sindaco Cicco Midolo (Lega) si congratula con gli investigatori ed auspica una approfondita opera di controllo per comprendere cosa è realmente accaduto. “Ma bisogna soprattutto evitare che eventuali sversamenti possano ancora ripetersi, con rischi ambientali per l’intero ecosistema del porto Grande. E su questo la politica deve intervenire, creando le condizioni per potenziale infrastrutturalmente l’impianto, se e dove carente. Noi pronti a recuperare gap trentennale”, anticipa l’esponente leghista.
Anche il candidato sindaco Giovanni Randazzo interviene sul tema. “L’episodio, ove lo sversamento risulti confermato, è di una gravità estrema se si considera altresì che in condizioni ordinarie il refluo depurato tramite il torrente Grimaldi, convogliato nel tratto di costa in prossimità della foce del fiume Anapo, contribuisce a peggiorare la qualità delle acque del porto. Diventa assolutamente improcrastinabile – prosegue il candidato di Lealtà e Condivisione per Siracusa – l’eliminazione dello scarico del refluo depurato nel torrente Grimaldi che durante i trent’anni di esercizio dell’impianto di depurazione ha prodotto il degrado delle acque del porto grande. Ed è questo il primo intervento che la futura amministrazione della città deve compiere con urgenza”.
“Un plauso all’azione della magistratura e alle indagini svolte da Capitaneria di porto e dal Nucleo operativo del corpo Forestale in qualità di polizia giudiziaria e pene severe per chi inquina e ha inquinato”, lo ha detto Fabio Granata, candidato sindaco per #siracusaoltre2018 . “Per il futuro auspichiamo controlli rigidi da parte degli enti preposti e, per quanto riguarda la prossima Amministrazione comunale, al primo punto riguardo al Porto Grande: il suo disinquinamento”.




Siracusa. Verso le Amministrative: tutti gli ultimi movimenti di partiti e coalizioni

In fermento il centrosinistra siracusano. Il tentativo aggregante tentato da Fabio Moschella, che ha cercato di agganciare Garozzo e Milazzo, non sembra destinato ad avere felice esito. Sul tavolo c’è però una controproposta con il nome di un candidato sindaco terzo che potrebbe mettere d’accordo le tre anime (Moschella-Garozzo-Milazzo) disposte quindi al passo indietro. E’ il nome di Francesco Italia, attuale vicesindaco ed assessore. Ma anche in questo caso l’intesa non è totale. Si decide, in un senso o in un altro, nelle prossime 48 ore.
Chi ha le idee chiare è invece Ciccio Midolo. Che, come ha sempre affermato dall’inizio della campagna elettorale, è e resta candidato sindaco per la Lega. La conferma della decisione del partito di Salvini di scendere in campo con un proprio candidato giunge al termine di un proficuo vertice tra il neo commissario delle Lega in Sicilia, il senatore Stefano Candiani, il responsabile provinciale Leandro Impelluso e il candidato sindaco Ciccio Midolo.
“Ci dispiace che solo a Siracusa non si sia riusciti a compattare tutto il centrodestra – ha dichiarato Leandro Impelluso – ma la responsabilità non è da addebitare alla Lega, dal momento che da oltre un anno si è tentato di preparare le primarie attraverso le quali poter scegliere il candidato voluto veramente dal popolo, ma invano”.
Quanto agli altri candidati, Ezechia Paolo Reale incassa anche il sostegno della lista Italiani in Movimento di Peppe Giganti.
Fabio Granata sabato 28 aprile alle 11 incontrerà i cittadini in largo XXV luglio. Per quel che riguarda Giovanni Randazzo, la lista a supporto “Lealtà e Condivisione X Siracusa” ha aperto la raccolta delle firme necessarie per la presentazione: ne servono 700. “Tutto sta procedendo secondo le tempistiche che avevamo stabilito – dice proprio Randazzo – finalmente possiamo andare avanti. Vogliamo vivere in una città plurale, armonica, capace di restituire dignità e vivibilità a tutto il tessuto urbano e di sviluppare le potenzialità di tutte le zone di Siracusa, ricucendo tra loro i quartieri e individuandone attitudini e vocazioni”.




Siracusa. Verso le Amministrative: Moschella a caccia di alleati, messaggi per Milazzo e Garozzo

Le strategie politiche siracusane corrono anche su Facebook. O quanto meno è questo lo strumento scelto dal candidato sindaco Fabio Moschella per “cucire” alleanze. L’esponente di Futura chiama a raccolta Massimo Milazzo – che nelle ore scorse ha rinunciato a correre per la sindacatura – ed il primo cittadino uscente, Giancarlo Garozzo. Chiara la volontà di costruire un grande polo di centrosinistra, capace di andare oltre il Pd. Per questo, Milazzo e Garozzo sarebbero preziosi alleati nel sostenete la candidatura Moschella, che tesse la sua tela.
Il primo, in effetti, ha annunciato il suo passo indietro. Garozzo, però, rimane attualmente in corsa per il secondo mandato e sostenere il suo ex assessore Moschella significherebbe rinunciare a Palazzo Vermexio. Da vedere, allora, le reazioni.
Intanto, partono i messaggi. A Massimo Milazzo il primo, per riconoscergli di essere “una delle migliori risorse di questa nostra città”. E il passo indietro annunciato contro gli accordi che guardano alle poltrone ma non agli interessi della collettività “è una prova ulteriore di pulizia morale e politica ma anche di comprensibile delusione personale”, scrive ancora Moschella. Poi l’invito, “torna a dare il tuo, indispensabile, contributo alla nostra Siracusa”. Chiaro il senso.
Ma Fabio Moschella guarda anche a Garozzo. “Il tuo lavoro deve andare avanti e non essere disperso. Non si può, tuttavia, non prendere atto lucidamente che nell’opinione pubblica è prevalso un sentimento negativo su questa esperienza amministrativa. Ma è anche il generale clima politico del paese che alimenta umori distruttivi. La nostra gente ci chiede solo questo: non dividetevi. Oggi è il 25 aprile. Non è una giornata qualunque. Sono certo che saprai valutare e spero condividere questa mia riflessione”, scrive su facebook Fabio Moschella. Che adesso attende le risposte dei suoi due potenziali alleati.




Siracusa. Verso le amministrative: Milazzo lascia e attacca, "si parla di poltrone non di problemi"

Dopo una serie di insistenti voci, arriva la conferma: Massimo Milazzo ha deciso di fare un passo indietro e ritirare la sua candidatura a sindaco. Non per aggregarsi a quello od a quell’altro candidato. Anzi, Milazzo ha proprio scelto “di non saltare su uno dei tanti carri elettorali” e di seguire come un privato cittadino la fase più accesa della campagna elettorale.
Spiega, con una vena di amara delusione, di aver lavorato “per costruire un polo civico di forze politiche responsabili, le quali, in un momento di crisi economica, sociale, etica della città, potessero condividere una visione dei problemi di Siracusa e delle soluzioni amministrative da attuare”. Ma sulle proposte avanzate “non ho registrato alcuna seria disponibilità ad un confronto sincero sui problemi di Siracusa e sullo studio dei rimedi. E non ho colto alcuna volontà di cooperare davvero ed insieme nell’esclusivo interesse della gente”. Una frase, quest’ultima, che suona come una accusa. Che Milazzo implicitamente conferma quando rivela di aver ricevuto “da ogni parte, proposte di poltrone in cambio di un mero apporto elettorale”.
Da qui, “per dignità personale e coerenza politica”, la decisione di non prendere parte alla campagna elettorale (“non lascia presagire nulla di buono per la città”), lasciando spazio a quelli che Massimo Milazzo racconta come “rappresentanti litigiosi e incapaci di comprendersi e di lavorare insieme sulle tante necessità di Siracusa”.




Siracusa. Il sindaco Garozzo traccia il bilancio dei suoi 5 anni: "battaglia antisistema, porto e conti sicuri"

La battaglia per la legalità, la riqualificazione del porto, gli investimenti per gli impianti sportivi, la valorizzazione del patrimonio culturale con la riapertura del Teatro comunale, i finanziamenti ottenuti per riportare le periferie al centro dell’azione del Comune: sono questi alcuni dei temi toccati dal sindaco, Giancarlo Garozzo, nell’incontro di oggi all’Urban Center. Ha tracciato un bilancio dei cinque anni di governo cittadino che stanno per concludersi. Un evento al quale hanno partecipato i vertici istituzionali e che ha visto nelle prime file anche gli assessori e gli esponenti politici che hanno condiviso l’esperienza.
Il sindaco Garozzo ha riassunto il lavoro di questi anni in una quindicina di punti, partendo dalla vicenda Open Land, nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto “sistema Siracusa”, per poi passare all’ampia materia dei lavori pubblici, nei quali, ha detto, sono stati spesi poco meno di 44 milioni di euro. Spazio anche al tema degli investimenti futuri, come quelli per il nuovo mercato ittico o per il centro commerciale naturale delle vie Tisia e Pitia oppure per via Crispi, finanziati, come tanti altri, con i 18 milioni del “Bando periferie”.
Il sindaco si è soffermato anche sul lavoro fatto per mettere in sicurezza i conti del Comune così come sul binomio cultura e turismo alla luce dell’incremento dei visitatori registrato in questi anni, dell’apertura dei siti comunali di interesse, a cominciare dal Teatro Massimo, e delle sue ricadute economiche. Rilevante in tal senso è l’importanza data ai lavori sul porto, all’inaugurazione della prima delle due banchine per navi da crociera (già 70 gli attracchi annunciati nel 2018) e alla riapertura della banchina della Marina per gli yacht di grande stazza con la storica passeggiata.
Infine, un riferimento agli appalti (asili nido, servizio manutenzioni, nettezza urbana con l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta) e le prescrizioni ottenute al ministero dell’Ambiente per ridurre l’inquinamento causato dalla zona industriale e percepito con i cattivi odori che arrivano fino in città.




Siracusa. Consiglio comunale, è game over: l'opposizione vince l'ultimo round. "Tari, si doveva fare di più"

Il Consiglio comunale si congeda senza concludere l’analisi di tutti gli emendamenti al Regolamento sulla Tari. Dopo l’approvazione di quello proposto da Carmen Castelluccio (allargamento della tipologia delle apparecchiature elettriche ed elettroniche che conferite in discarica permettono una riduzione del tributo e compostaggio di comunità con riduzione del 15% della quota variabile della tariffa) è venuto a mancare il numero legale.
L’assessore al bilancio, Salvatore Piccione, ha illustrato il terzo punto all’ordine del giorno, riguardante altre modifiche migliorative al regolamento sulla Tari, poi i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula (Alota, Di Lorenzo, Impallomeni, Princiotta, Sorbello e Vinci.
“Il provvedimento approvato ieri- ha detto Simona Princiotta riferendosi al piano tariffario – prevede una riduzione minima della Tari. Si poteva e si doveva fare di più, ma nessuna risposta è venuta dall’amministrazione sui criteri di riduzione adottati. Non ci soddisfano e confermano Siracusa come la città italiana con la Tari più alta”.
Da oggi il Consiglio comunale potrà essere convocato solo per l’approvazione di atti straordinari, contingibili ed urgenti, come i debiti fuori bilancio.




Siracusa. Si dimette l'assessore Moscuzza, a un mese dalle elezioni la giunta perde un pezzo

Si è dimesso l’assessore all’Urbanistica, Politiche sanitarie e Rapporti con il Consiglio comunale, Antonio Moscuzza. Ha inviato una lettera al sindaco, Giancarlo Garozzo, al segretario generale, Danila Costa, e, per conoscenza, al presidente dell’Assise, Santino Armaro. La rinuncia all’incarico è stata motivata con ragioni di ordine professionale “che mi vedranno costretto a trascorrere lunghi periodi lontano dalla nostra città”. Con orgoglio, nella sua lettera, l’ex assessore sottolinea l’impegno ed i risultati nel rimettere in moto il complesso iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa.

foto: Moscuzza (sx) con il sindaco Garozzo (dx)




Siracusa. Amministrative: Moschella-Garozzo, prove di centrosinistra unito? Intanto "si" al giuramento

Tra Fabio Moschella e Giancarlo Garozzo potrebbe scattare la pax elettorale, con i due alleati in un progetto di centrosinistra unito da contrapporre ad Ezechia Paolo Reale ed al centrodestra. Indiscrezioni danno in corso incontri distensivi, dopo la defenestrazione di Moschella proprio dalla giunta Garozzo di cui era assessore, non senza polemiche. In attesa di capire quanto concreta potrebbe essere l’alleanza tra i due che – peraltro – dovrebbe portare ad un solo nome di candidato sindaco (Moschella?), c’è una prima intesa sulla firma del “giuramento” di rifiuto ai voti di mafiosi e corrotti.
“Giancarlo Garrozzo può considerare già messa la mia firma in calce all’impegno solenne a rifiutare voti di corrotti e mafiosi che propone a tutti i candidati a sindaco di Siracusa”, dice Moschella. “Non esito a farlo sebbene non abbia mai avuto il timore di ricevere quel genere di sostegno elettorale e avendo anzi dato per scontato di essere contrastato da questi personaggi. Ma sono anche convinto – aggiunge – che l’onestà personale del sindaco sia una condizione necessaria ma non sufficiente. Per questo è mia intenzione assumere davanti ai siracusani un altro impegno: quello di combattere i corrotti, i corruttori, i mafiosi e i criminali in genere. Il sindaco può fare molto sul fronte della lotta per la legalità e per la difesa dei cittadini onesti, e io intendo caratterizzare la mia candidatura in questo senso”.




Siracusa. Verso le Amministrative: Napolitano lascia Vinciullo per abbracciare la Lega e Midolo

Giovanni Napolitano lascia Vinciullo. Non ha digerito l’alleanza con Reale e così ha deciso di cambiare aria. Ha quindi annunciato il suo sostegno al candidato sindaco della Lega, Ciccio Midolo. “La Lega da il benvenuto a Giovanni Napolitano, imprenditore di successo, uomo di sport che ama la sua Siracusa”, scrive su facebook proprio Midolo.