Siracusa. Verso le Amministrative: Fratelli d'Italia firma il programma con Reale

Anche Fratelli d’Italia rompe ogni indugio e rende ufficiale il suo sostegno ad Ezechia Paolo Reale. Questa mattina la firma del programma comune che, in barba ad ogni scaramanzia, consta di 17 punti.
Riqualificazione delle periferie, dismissione delle locazioni, sostegno alle famiglie bisognose, nuovo ospedale e decoro pubblico sono alcuni dei “titoli” del programma sottoscritto anche da Giuseppe Napoli, Aldo Ganci, Marco Mastriani e Francesco Finocchiaro.
“Dimostriamo la capacità di aggregazione su una proposta importante per la città”, commenta il candidato sindaco Ezechia Paolo Reale. “Numerose liste civiche e formazioni tradizionali, verificata la bontà del programma, hanno deciso di sostenere la mia candidatura creando un fronte compatto e unitario sempre più ampio e che può dare speranza alla città. Sono sicuro che con una simile, importante realtà condivisa riusciremo a ottenere risultati che trasformeranno Siracusa partendo da chi ha bisogno”.




Siracusa. La proposta di Garozzo ai candidati sindaco: "Un impegno solenne a rifiutare voti di corrotti e mafiosi"

Un appello agli elettori in cui si fa pubblico giuramento di rifiutare i voti dei corrotti e dei mafiosi. A proporlo a tutti i candidati alla carica di sindaco di Siracusa è l’attuale primo cittadino, Giancarlo Garozzo. “Finalmente, dopo un silenzio tombale che molti continuano a praticare, si torna a parlare di voto di scambio e di corruzione”, dice di fronte alle prese di posizione pubbliche da collegare in massima parte alla vicenda Gennuso. “Questo non può che essere utile per la democrazia e per chi mette al centro della sua vita i temi dell’onestà. Ma tra i troppi silenzi che ancora parlano ci sono quelli dei candidati a sindaco delle prossime amministrative che ad oggi risultano ancora silenti. A questo proposito mi permetto di avanzare una piccola proposta. Quando le candidature saranno presentate inviterò tutti i candidati a firmare un appello agli elettori in cui si fa pubblico giuramento di rifiutare i voti dei corrotti e dei mafiosi. Sono certo che in questa battaglia saremo tutti insieme”.




Caso Gennuso, il Pd rompe il silenzio e dichiara guerra: "clientelismo ha impedito rinnovamento"

La vicenda Gennuso fa discutere la politica siracusana. Dopo l’intervento del coordinatore provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata (“basta sciacalli dello scaricabarile”) rivolto in particolare alla presa di distanze di Idea Sicilia-Popolari e Autonomisti, l’accusa di Garozzo (“opacità nel centrodestra”) arriva adesso la posizione del Pd. “La vicenda relativa all’arresto di Pippo Gennuso è rappresentativa di un modus operandi che, purtroppo, ha inquinato e condizionato la vita politica della provincia di Siracusa negli ultimi venti anni, in particolare nella zona Sud”, commenta il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice. “Il sistema di clientela richiamato da tale vicenda sembra aver pesantemente condizionato la libertà del voto impedendo in molti casi un rinnovamento necessario, in termini di competenze e qualità, della classe dirigente della nostra provincia”, dice quasi anticipando sentenze.  E il Pd? “Il Partito Democratico ha sempre osteggiato e denunciato pubblicamente i metodi oggetto dell’indagine della Magistratura. Lo ha fatto, per citare alcuni esempi fra i tanti, Giovanni Giuca a Rosolini il quale, per anni, ha battagliato politicamente e alla luce del sole contro Gennuso. Lo ha fatto il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, in tante occasioni e anche attraverso la costituzione di parte civile del Comune di Pachino nel processo che vede Gennuso imputato per adulterazione delle acque e frode in relazione all’erogazione dell’acqua da parte del Consorzio Granelli. Le denunce del Partito Democratico e il nostro essere alternativi culturalmente, prima ancora che politicamente, a qualsiasi sistema di natura clientelare, rappresentano un autentico tratto distintivo ma, al contempo, ci inducono a rimpiangere la qualità morale e civica che si sarebbe potuta raggiungere nei nostri territori in presenza di un voto libero e privo dei condizionamenti esercitati da un ceto politico troppo spesso incline a chiedere ed ottenere consensi con metodi illeciti”. Parole taglienti, destinate a spaccare ancora di più il mondo politico provinciale spesso tacciato di lunghi silenzio su inchieste e fatti di cronaca.  

foto: Alessio Lo Giudice, secondo da destra, accanto al deputato regionale Cafeo




"Con il presunto voto di scambio ad Avola non c'entro nulla", Daniela Ternullo puntualizza e attacca

Daniela Ternullo subentrerà in Assemblea Regionale Siciliana a Pippo Gennuso, dopo l’arresto di lunedì sera. Per la vice sindaco di Melilli, però, il debutto regionale è condito da polemica. “Sono indignata ed amareggiata per essere finita nel tritacarne mediatico, ma allo stesso tempo lucida da capire che qualcuno pagherà il conto per essere stata diffamata”, dice con riferimento ad alcune notizie che hanno ripreso intercettazioni su presunte preferenze comprate.
“Non voglio pensare male, ma i miei sospetti sono su una regia politica occulta che ha l’obbiettivo di colpirmi. Io non ho nulla da temere, perchè nella mia vita di madre, moglie e politica ho sempre agito nella massima trasparenza e nel rispetto della legalità”, rivela la Ternullo. “Non sono indagata, né tantomeno persona informata sui fatti ed io con la vicenda del presunto voto di scambio che sarebbe avvenuto ad Avola non c’entro un bel nulla. Puntualizzo, inoltre che non conosco questi signori che avrebbero fatto il mio nome e non vorrei che ci fosse stato un abbaglio con uno scambio di persona. Anche perchè non sono stata l’unica donna candidata alle Regionale del 2017. Per la parità di genere dovevano essere due per ogni lista”.
E poi ancora: “ad Avola, lì dove risiedono i presunti procacciatori di voti, ci sono andata una sola volta in campagna elettorale per incontrare i cugini di mio marito ed ho ottenuto soltanto 46 preferenze, attribuibili a parenti e qualche amico. La mia – conclude Ternullo – è stata soltanto una candidatura di servizio per gli Autonomisti e Popolari senza alcuna ambizione di potere arrivare all’Ars. Al contrario di altri che correvano per vincere sperando magari nelle disgrazie altrui”.




Siracusa. Diritti degli animali e di chi con loro vive, Reale sigla un'intesa sul programma con Movimento Animalista

Domani alle 17, il candidato sindaco Ezechia Paolo Reale incontrerà la coordinatrice regionale del Movimento Animalista, Veronica Musumeci. I due sigleranno un’intesa sui punti del programma di Reale relativi ai diritti degli animali e dei cittadini che con loro vivono.
In collegamento telefonico interverrà anche Simona Bazzoni, responsabile organizzativo nazionale del Movimento Animalista, rappresentato nella lista dei candidati al Consiglio comunale di Progetto Siracusa da Carmela Aliotta e da Michele Mangiafico, i quali parteciperanno all’incontro di domani.




Siracusa Risorse, Cafeo: "No al cambio di asset societario, dalla Regione proposte concrete"

“Non demagogia, ma proposte concrete sul destino di “Siracusa Risorse”. A dirlo è il deputato regionale Giovanni Cafeo alla luce della prospettiva emersa, secondo cui la partecipata potrebbe diventare Srl in luogo dell’attuale forma che la vede Spa. “Ho appreso dal comunicato congiunto inviato nella giornata di ieri dalle organizzazioni sindacali del terziario Filcams, Fisascat Uil e UGL che la Commissaria del Libero Consorzio, la dottoressa Floreno, ha riscontrato “punti di fragilità” nel contratto proposto a Siracusa Risorse- premette Cafeo – Non posso che essere soddisfatto della presa di posizione della Commissaria, soprattutto alla luce della delicata situazione in cui si trovano oggi i lavoratori di Siracusa Risorse – prosegue Cafeo – una sorta di paradosso che vede da un lato la società <<in house>> teoricamente virtuosa e con bilanci sempre in attivo ma dall’altro la proprietà, cioè l’ex Provincia di Siracusa in dissesto dichiarato. Auspico quindi – continua  Cafeo – che si trovi il modo per scongiurare la trasformazione di Siracusa risorse da S.P.A. a S.r.l. a causa del default del Libero Consorzio e non certo per cattiva gestione. Cambiando l’asset societario si avrebbe come conseguenza un danno triplo: a rischio i posti dei lavoratori, un maggiore costo dei servizi per lo stesso ente nonché un mancato introito per servizi non forniti e tasse non riscosse, come detto un vero e proprio paradosso”. Al presidente della Regione, Nello Musumeci, Cafeo chiede proposte concrete, in luogo della “demagogia spicciola da campagna elettorale. Nello specifico, ad esempio, stanziare un contributo straordinario a Siracusa Risorse pari ai debiti che vanta dalla provincia, dimostrando con i fatti che vuole veramente ridare linfa all’ente potenziandolo nei servizi”




Forza Italia sulla vicenda Gennuso: "deprecabile scaricabarile, noi non rinneghiamo amicizia"

Dopo alcune ore di silenzio, il commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata, interviene con una sua dichiarazione sull’arresto del deputato regionale Pippo Gennuso.
“Vi è in atto il tentativo non tanto velato di coinvolgere per forza nella brutta vicenda dell’onorevole Gennuso il partito di Forza Italia. Noi non siamo quaquaraqua e non rinneghiamo i sentimenti di amicizia nei confronti di chi oggi vive sulla propria pelle un dramma giudiziario”, dice Alicata. “Il voto di scambio ci fa orrore ed è una pratica diffusa in altre storie politiche, ma, fino a prova contraria e a sentenza definitiva, continuiamo a pensare che Gennuso sia migliore dei tanti sciacalli di paese che giocano a scaricabile. È bene ricordare che l’ipotesi accusatoria riguarda fatti accaduti in prossimità delle scorse elezioni regionali, allorquando Gennuso era candidato nella lista Popolari e autonomisti e non con Forza Italia”.




Siracusa. Verso le Amministrative: Milazzo, si rompe l'asse con Vinciullo. "Corro da solo"

Il barometro della politica siracusana vira su “instabilità”. Non passa ormai giorno senza alleanze che saltano subito dopo esser state siglate. Uno spettacolo che spiazza l’elettorato cittadino, perplesso e confuso davanti alla nascita ed al disfacimento di patti che durano l’arco di una notte o di una conferenza stampa.
Si è spaccato definitivamente l’asse Vinciullo-Milazzo. Dopo note congiunte ed un – pare – brindisi anche con Cutrufo, di quella intesa elettorale a tre oggi restano briciole. Cutrufo ha fatto pace con Amo Siracusa e ufficializzato il suo supporto a Reale. Massimo Milazzo, invece, ha deciso di correre da solo. Candidato sindaco al momento autonomo, con il sostegno delle sue due liste. Enzo Vinciullo pare non curarsi ed evita al momento commenti. Dall’entourage di Milazzo spiegano ufficiosamente che non si tratterebbe di una porta chiusa definitivamente ma di una scelta di coerenza. Qualcosa, evidentemente, deve essere accaduta nelle ultime ore, al punto da scompaginare le carte sul tavolo. E questo qualcosa potrebbe essere legato al “piazzamento” di Garozzo e dei suoi nello scacchiere.
Chi cerca spiegazioni è, intanto, l’elettorato siracusano. Che si chiede come sa possibile che nella più grande Catania i candidati sindaco siano 4 mentre a Siracusa si frantumano e moltiplicano schieramenti e nomi in corsa. Ad oggi i candidati per la carica di primo cittadino sono Reale, Milazzo, Vinciullo, Granata, Garozzo, Moschella, Randazzo, Midolo, Russoniello e Giganti. Fanno dieci nomi. Una enormità destinata a rientrare poco prima dell’appuntamento con le urne, a seguito di accordi di “responsabilità” ma che poi rischiano di tradursi in giunte con assessori a tempo e ricambi inevitabili ogni tot.




Siracusa. Verso le Amministrative: Moschella candidato sindaco ma (per ora) senza Pd

La parola d’ordine è “partecipazione”. E non a caso la candidatura di Fabio Moschella a sindaco di Siracusa sarà presentata nell’antico foro romano, nei pressi del Pantheon. Domattina alle 10.00 verrà lanciato da lì il progetto civico che vede insieme Futura Moschella Sindaco, Prossima e Motu Proprio. Manca il Pd ma si sa che i grandi partiti giocano a nascondersi in questa tornata elettorale.
Saranno i rispettivi coordinatori, Fabio Moschella, Valeria Troia e Ninni Gibellino, a presentare il progetto che poggia su una visione di una città delle persone dove l’ascolto, la condivisione, la programmazione e l’innovazione sono valori centrali.
Insieme ai coordinatori dei tre movimenti, altre espressioni del territorio. Ogni quartiere rappresentato in un’ottica di città d’insieme e di sviluppo omogeneo.




Siracusa. Stipendi per i provinciali dopo la Finanziaria e Musumeci: "sosterrò la commissaria Floreno"

La Regione monitorerà l’iter del dissesto della ex Provincia di Siracusa la cui competenza è del governo nazionale. E il presidente Musumeci seguirà la vicenda a sostegno dell’azione del commissario straordinario Floreno. Lo ha spiegato lo stesso governatore nel corso di un incontro con Fabio Granata, candidato sindaco di Siracusa e amico di vecchia data di Musumeci.
“Appena a Palermo sarà approvato lo strumento contabile, saranno pagate le mensilità arretrate al personale”, aggiunge appena fuori dal mini-vertice. “Non va dimenticato – ha aggiunto Granata – che gli enti di Area vasta sono stati messi in ginocchio dall’incapacità dell’ex governatore Crocetta di attuare ciò che aveva annunciato in maniera propagandistica in tv”.