Siracusa. Ricorso per una multa e l'incompatibilità non notata: Castagnino porta le carte in Procura

Una banale multa per violazione della Ztl, un banale ricorso al Giudice di Pace. Ma la storia in sè rischia di non essere poi così tanto banale, tanto da finire in Procura. A depositare tutte le carte è stato il consigliere comunale Salvo Castagnino. Spulciando gli atti pubblicati sull’Albo Pretorio del Comune, si è imbattuto nella liquidazione di un contenzioso promosso contro l’amministrazione comunale da una collega d’aula, Simona Princiotta.
Un ricorso al Giudice di Pace contro il Comune è fattispecie che ricade tra quei contenziosi che fanno scattare l’incompatibilità di carica per un consigliere comunale. Lo spiegano gli articoli 63 e 69 del Testo Unico in materia di Enti Locali. Per essere più tecnici, nel caso di sussistenza della causa di incompatibilità per lite pendente, il consigliere comunale interessato può rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di amministratore locale nelle forme e modalità prescritte dalla legge o, in alternativa, rimuovere la causa di incompatibilità rinunciando alla lite in essere. In sintesi, o si rinuncia al ricorso o ci si dimette per incompatibilità per lite pendente.
“Nulla contro la consigliera, sia chiaro”, spiega subito Castagnino. “Il problema è il comportamento degli uffici comunali, in particolare dell’ufficio legale. Avrebbe dovuto immediatamente segnalare quel ricorso e la costituzione in giudizio dell’ente per via di quanto previsto dalle norme vigenti. Ma nessuno negli uffici se ne è ricordato, procedendo alla liquidazione”, dice ancora l’esponente di opposizione.
Sul tema ha anche presentato una interrogazione a risposta scritta. “E la risposta non è stata adeguata. Se non addirittura vaga. Il dirigente del settore legale doveva segnalare il tutto ed aprire la procedura di incompatibilità”. E’ probabile che sul caso venga avviata una indagine interna a Palazzo Vermexio.




Floridia. Tari, c'è stato un errore nel calcolo delle utenze? I Cinquestelle portano il caso in Consiglio

Polemiche a Floridia per l’alto costo delle tasse locali. In un clima politico teso, irrompe adesso anche il presunto errore sul calcolo della Tari. La consigliera comunale Monica Infalletta (M5S) ha fatto sollevato il caso in Consiglio comunale. “Le utenze domestiche inserite nel ruolo Tari dall’amministrazione sono 8.689, mentre quelle dell’ultima Tari erano ben 12.652. C’è una differenza di 4.000 utenze. È inconcepibile avere dati così differenti”, ha detto in Consiglio. Secondo la Infalletta, stando così le cose i 3 milioni circa di gettito Tari sono stati suddivisi, per il pagamento, su poco meno di 9.000 utenze con una incidenza maggiore sui contribuenti floridiani. “Chiediamo una verifica accurata. Se ci sono stati errori da parte di qualcuno, questi devono essere accertati e perseguiti”. Il Consiglio comunale di Floridia torna a riunirsi questa sera.




Per Siracusa solo briciole in Finanziaria regionale, Vinciullo: "Ciapi ed Inda mortificate"

La Finanziaria regionale “mortificati” enti ed istituzioni siracusane, trattate come cenerentole. Parte all’attacco Enzo Vinciullo che fa notare come – rispetto allo scorso anno – al Ciapi di Priolo siano stati assegnati quasi 500.000 euro in meno ed oltre 130.000 euro in meno alla Fondazione Inda. I numeri sono contenuti nell’allegato 1 della legge di stabilità 2018.
E’ un atto di accusa indiretto alla attuale deputazione regionale espressione del territorio. Anche se Vinciullo punta dritto il governo Musumeci. “Se non modificherà la proposta depositata in Commissione Bilancio, è chiaro che i lavoratori del Ciapi non potranno avere gli stipendi fino alla fine dell’anno, mentre il contributo annuo in favore dell’Inda scende in maniera vergognosa sotto la soglia di qualsiasi livello dignitoso. Al teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania vengono però concessi 9,4 milioni di euro e 5 milioni al Massimo di Palermo”, lamenta Vinciullo.




Siracusa. Tari della discordia, riduzioni per tutti dal conguaglio 2018 ma serve ok del Consiglio comunale

Di Tari si torna a parlare in settimana in Consiglio comunale. Dopo l’ok dei revisori dei conti al piano economico finanziario ed alle modifiche al regolamento, tocca all’aula esprimere il parere definitivo. La novità principale è la riduzione secca del costo del servizio pari a 4 milioni di euro, grazie al nuovo capitolato di appalto ed al passaggio alla differenziata. Previsti nuovi sconti ad esempio per chi conferirà l’umido nelle compostiere di comunità (-15% sulla parte variabile). Riduzione per tutti i contribuenti siracusani a partire dalla rata di conguaglio e poi dal 2019. “Confido adesso nel senso di responsabilità del Consiglio comunale”, dice l’assessore al bilancio, Salvo Piccione, che punta ad una approvazione veloce dopo il lavoro condotto dagli uffici nelle ultime settimane.




Siracusa. Bollette Tari, l'accusa: "il Comune non mantiene gli impegni con i contribuenti"

I consiglieri di opposizione Salvo Sorbello e Cetty Vinci all’attacco delle scelte di Palazzo Vermexio sulla Tari, in questi giorni in arrivo nelle case dei siracusani. “Tralasciando bollette che arrivano a pochi giorni dalla scadenza, dobbiamo purtroppo ancora una volta rilevare come il Comune di Siracusa non mantenga gli impegni assunti con i cittadini”, lamentano i due. “Intanto, nessuna riduzione è stata prevista per l’anno in corso nonostante gli sforzi che vengono compiuti da imprese e famiglie per mettere in atto, tra tante disfunzioni, una raccolta differenziata che raggiunga livelli soddisfacenti. Soltanto promesse verbali di riduzioni future che, in assenza del piano economico-finanziario previsto dalle norme, valgono praticamente zero”, argomentano.
“Non sappiamo poi come definire i motivi della mancata applicazione di quanto determinato con voto unanime del Consiglio comunale il 31 gennaio scorso quando, su nostra proposta, si impegnava il Comune ad inviare a ciascun contribuente un prospetto riepilogativo in merito alla questione relativa alla parte variabile per le pertinenze, calcolata prima in maniera errata dal Comune di Siracusa. Si stabiliva anche di restituire a ciascun contribuente, senza ulteriori costi o aggravi per gli utenti, le somme versate in più negli anni precedenti, mediante conguaglio sulla prima rata del 2018. Nulla di tutto questo è accaduto, nonostante il Comune sia in possesso di tutti i dati”.
Per Sorbello e Vinci, così facendo il Comune di Siracusa dimostra “ancora una volta di non essere amico del contribuente onesto”.




Siracusa. Verso le Amministrative: Garozzo conferma la ricandidatura, Reale trova l'appoggio di Scrofani

A fermare le voci che parlavano di una sua possibile rinuncia alla ricandidatura è proprio Giancarlo Garozzo. “Sono voci completamente prive di fondamento. L’ho già detto e lo confermo nuovamente, alle prossime elezioni amministrative io sarò tra i candidati per continuare un’azione di governo positiva per la nostra comunità”, dice il sindaco in carica.
Resta, a questo punto, solo da capire quali partiti o movimenti sosterranno Garozzo. Di certo non il Pd, partito che a livello cittadino e provinciale non ha mai digerito i renziani, men che meno adesso che vivono un momento di difficoltà politica. Ma il primo cittadino pare non crucciarsi troppo. “La mia candidatura è offerta a tutte quelle forze politiche sane e compatibili con la storia di questa esperienza amministrativa, sociali, economiche e culturali che vorranno sostenerla perché sono convinto che questa città abbia bisogno di continuare il percorso di crescita, innovazione e legalità intrapreso in questi anni”.
Intanto Gianluca Scrofani, ex assessore della giunta Garozzo dimessosi per tornare nell’alveo dei moderati, “sposa” la candidatura a sindaco di Ezechia Paolo Reale. “Il patrimonio civico che si sta unendo, in queste settimane, a Paolo Reale è una base forte e concreta che avvantaggia la riflessione di fare quadrato. Lavoriamo quindi sulla definizione del programma con il contributo di tutti e affidiamolo agli elettori prima possibile, per dare loro la possibilità di apprezzarlo e condividerlo”. Queste le sue parole.
Quanto al Movimento 5 Stelle, pare si stia andando verso le comunarie online. Alla candidata dell’area Zito, Silvia Russoniello, si aggiunge Giovanni Napolitano (ha ricevuto l’ok dal sistema di verifica interno con base a Milano, ndr) e forse anche Lucia Napoli.
Per il centrosinistra, Valeria Troia rimane un nome verso il quale il Pd potrebbe mostrare un qual certo interesse per un appoggio esterno. Ufficialmente ferma ai box, il momento, Forza Italia.




Il fallimento della ex Provincia Regionale di Siracusa, dissesto entro aprile: debiti per 280 milioni

Alternativa al dissesto non c’è. La ex Provincia Regionale di Siracusa da ieri è tecnicamente fallita. Mancano solo i documenti ufficiali e la relativa delibera che, nei prossimi giorni e comunque entro il mese di aprile, non potrà far altro che certificare il default dell’ente siracusano.
Il commissario straordinario, Carmela Floreno, ne ha discusso ieri a Palermo con il presidente della Regione, Musumeci. I numeri contenuti nel report definitivo redatto dagli ispettori regionali sono paurosi: l’ente ha accumulato debiti per 280 milioni di euro. Una enormità che non può essere giustificata con il semplice prelievo forzoso dello Stato e che parla chiaro di decenni di cattiva gestione. A fronte della quale, hanno convenuto in Regione, non c’è altro da fare se non dichiarare il dissesto. Come era ormai chiaro a tutti da anni e come si è cercato di evitare con decisioni tampone tra una elezione e l’altra. Chiara era stata anche l’assessore alle Autonomie Locali, Bernadette Grasso, quando a metà marzo disse: “Non so se riusciamo a salvare la ex Provincia Regionale di Siracusa dal dissesto”.
Qualcuno adesso però, da Palermo come da Siracusa, dovrà spiegare come la ex Provincia Regionale di Siracusa abbia accumulato una simile passività. E magari accertare la sussistenza di responsabilità di carattere erariale. Fallisce l’ente e fallisce quella classe politica e dirigenza che lo ha guidato negli anni in un’alternanza di centrodestra e centrosinistra che può solo equamente spartire le eventuali responsabilità.
La procedura di dissesto, una volta deliberato dall’ente, prevede la nomina di un commissario ministeriale. I dipendenti diretti sono tutelati, non rischierebbero cioè di perdere il posto di lavoro. Ma potrebbero essere destinati ad altri uffici, in altre province. A rischiare grosso sono gli 84 lavoratori della società in house Siracusa Risorse, privi di ogni copertura in quella ipotesi. Per loro un paracadute normativo non c’è.




Agricoltura in crisi, crollo dei prezzi e invasione di prodotti stranieri. Musumeci incontra agricoltori locali

Una riunione con gli agricoltori di Pachino che più di altri hanno risentito della crisi del comparto. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, la prossima settimana ne incontrerà una delegazione. I problemi sono noti: la crisi dei prezzi del comparto e l’invasione di prodotti ortofrutticoli esteri.
A proporre l’incontro e fare da tramite, la deputata regionale Rossana Cannata. “Gli agricoltori mi hanno chiesto la possibilità di fissare un incontro con il presidente Musumeci per avere un confronto diretto con il governo regionale, per esporre di persona i loro problemi. Il presidente – racconta l’esponente forzista – si è mostrato disponibile e la prossima settimana incontrerà una delegazione di agricoltori della fascia trasformata”.




Verso le Amministrative: candidati sindaco e partiti, tra "mascheramento" e loghi ufficiali

Mentre i grandi partiti tradizionali giocano al “mascheramento”, altri scelgono di metterci…il logo. Nella corsa verso le amministrative di giugno, ad esempio, non è ancora chiaro chi o cosa sarà il Pd. Una ampia fetta del partito sembra interessata al progetto di Valeria Troia e la lista Prossima. Ma Bruno Marziano non ha nascosto il suo gradimento, invece, per Ezechia Paolo Reale.
A destra, Forza Italia per ora lascia spazio a Gianluca Scrofani e alla sua lista Forza Siracusa, chiaro riferimento forzista pur senza il logo ufficiale.
Niente problemi e niente vergogna per chi ha primeggiato alle ultime politiche: Movimento 5 Stelle e Lega. Per il primo, anzi, problemi di abbondanza perchè a sgomitare per la candidatura ufficiale a sindaco di Siracusa sono in tre. C’è Silvia Russoniello (il nome proposto da Stefano Zito), c’è Giovanni Napolitano e c’è anche Lucia Napoli.
Per la Lega, il nome è quello di Ciccio Midolo. Simbolo in bella vista, con sotto la specifica Midolo sindaco. Pronta anche una seconda lista a sostegno della candidatura, quella di Noi con Midolo. Qui il riferimento a “Noi con Salvini” è piuttosto esplicito.




Siracusa. "Prossima", Valeria Troia lancia la sua candidatura a sindaco: "Bisogna scegliere se assistere, fuggire o partecipare"

“Bisogna soltanto scegliere se assistere, fuggire o partecipare.”  Da questa premessa parte la decisione di Valeria Troia, ex assessore alle Politiche Scolastiche di tentare la corsa verso palazzo Vermexio. La sua candidatura a sindaco del capoluogo è stata, anche nei mesi scorsi, una delle ipotesi emerse rispetto al futuro dell’amministrazione comunale della città. Poi una serie di passaggi, vicissitudini, anche interne al Partito Democratico. Infine le sue dimissioni dalla dirigenza del Pd provinciale e la scelta di correre da sola. Il movimento civico che la sosterrà in questa campagna elettorale si chiama “Prossima”. Questa mattina, nella sede di via Piave 122, la presentazione ufficiale. Hashtag dalla forte connotazione locale #camaffari. Valeria Troia ha parlato ai giornalisti e ai simpatizzanti presenti. “Noi scegliamo di partecipare, di ripartire da noi, di ripartire dalle persone, che non consideriamo numeri, ma valore”. La candidata sindaco riconosce che  “sarà un percorso coraggioso, contro corrente, fuori schema, dipenderà da ciascuno di noi cosa potrà diventare, intanto si parte- Poi aggiunge un altro passaggio-  Questo è il nostro tempo; se sarà anche quello per candidarsi non ci tireremo sicuramente indietro. Quando ci si ritrova a condividere certi valori, certa passione, non si può avere alcuna paura. “Prossima” c’è!“.