Elezioni politiche del 4 marzo, le liste sono finalmente fatte: ecco i candidati nel siracusano

Dopo giornate intense per le segreterie dei partiti politici, ad ogni livello, le liste dei candidati alle prossime elezioni politiche sono definite e complete. Non sono mancati scontri, delusioni, esclusioni e novità in una “battaglia” che ha coinvolto Siracusa, Palermo e Roma.
Il 4 marzo si vota con la nuova legge elettorale, il Rosatellum. Liste per il proporzionale e liste per l’uninomale, Camera e Senato, ecco tutti i nomi in corsa nel collegio siracusano.

Sistema Proporzionale – Camera Dei Deputati

PD: Maria Elena Boschi, Fausto Raciti, Sofia Amoddio, Mario D’Asta

Movimento 5 stelle: Maria Lucia Lorefice, Gianluca Rizzo, Maria Marzana, Filippo Scerra

Liberi e uguali: Guglielmo Epifani, Valentina Borzì, Luigi Cottone, Rosetta Noto

Forza Italia: Stefania Prestigiacomo, Giovanni Mauro, Rosi Pennino, Fabio Cancemi

Casapound: Pierluigi Reale, Stefania Longordo, Andrea Insenga Azzaro, Manuela Mormina

Potere al popolo: Milena Angiletti, Luigi Cicero, Sveva D’Antonio, Giorgio Piccione

Il popolo della famiglia: Salvatore Asero, Margherita Campisi, Corrado Salonia, Laura Gurrieri

Sistema Proporzionale – Senato

PD: Valeria Sudano, Giuseppe Picciolo, Alessandra Furnari, Fabio D’Amore

Movimento 5 stelle: Mario Giarrusso, Nunzia Catalfo, Cristiano Anastasi, Barbara Floridi

Liberi e uguali: Franca Antoci, Leo Micali, Ambra Monterosso, Sebastiano Occhino

Forza Italia: Gabriella Giammanco, Bruno Alicata, Gaetana Palermo, Salvatore Torrisi

Uninominale – Camera Dei Deputati

Collegio Avola: Giovanni Giuca (centrosinistra) Daniela Armenia (centrodestra) Maria Marzana (Movimento 5 stelle) Paolo Randazzo (Liberi e Uguali)

Collegio Siracusa: Sofia Amodio (centrosinistra) Nicoletta Piazzese (centrodestra) Paolo Ficara (Movimento 5 stelle) Cristina De Caro (Liberi e Uguali)

Uninominale – Senato

Alessandra Furnari (centrosinistra) Mariella Muti (centrodestra) Giuseppe Pisani (Movimento 5 stelle) Franca Antoci (Liberi e Uguali)




Siracusa. Palazzo Vermexio: Scrofani si dimette da assessore, "io non più centrosinistra"

Con una lettera indirizza al sindaco, Giancarlo Garozzo, l’assessore al Bilancio Gianluca Scrofani ha rassegnato le sue dimissioni. Dopo tre anni e mezzo in giunta ed a pochi mesi dalle amministrative di giugno, l’ex segretario dei Centristi ha deciso di passare la mano. Una scelta “difficile, travagliata, dolorosa” che però è assunta per coerenza: “scelte personali che non mi collocano più nell’alveo del centrosinistra”.
Scrofani rivendica però il lavoro svolto per “gestire un dissesto finanziario praticamente inevitabile” nell’ottica di un risanamento “impopolare all’inizio, ma che adesso da frutti importanti”. Gianluca Scrofani lavorerà adesso alla costruzione dell’area moderata.




Maria Elena Boschi, Siracusa è uno dei suoi "paracadute". L'Area Orlando è letteralmente furiosa

Nel collegio plurinominale della Camera di Siracusa, capolista nel Pd è Maria Elena Boschi. L’ex ministro, fedelissima renziana, non esattamente una rappresentante del territorio e sulla cui conoscenza di temi e problematiche siracusane si potrebbe disquisire per ore, può così vantare una ulteriore “blindatura” in una candidatura da guinness o quasi.
Oltre a correre nel collegio plurinominale della Camera a Siracusa, infatti, la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio nel governo Gentiloni è capolista nel collegio di Bolzano, Cremona-Mantova, nel collegio Guidonia-Velletri, nel collegio di Marsala-Bagheria e in quello di Messina-Enna. Ma in nessun collegio toscano, la sua regione.
Malumori e tagliente ironia nel Pd siracusano dove la corrente Orlando è in aperto contrasto con le scelte di Roma. E potrebbe sostenere – più o meno occultamente – altri pezzi di sinistra ma non il Pd “ufficiale”. La decisione sarebbe nell’aria ed elementi più concreti in questo senso potrebbero arrivare dopo la riunione degli orlandiani di Siracusa, guidati dall’ex assessore regionale, Bruno Marziano, prevista per venerdì. Agli amici più vicini avrebbe confidato tutta la sua profonda amarezza nel vedere la Boschi capolista, seguita dal segretario regionale Raciti e con la Amoddio soltanto in terza posizione. “Siamo una colonia, mortificata da scelte calate dall’alto. E’ banditismo politico”, avrebbe ripetuto ai collaboratori più stretti. Certo, Bruno Marziano ha il dente avvelenato per quel tratto di penna che lo ha escluso dalle candidature per il Senato. “Ma sapevo di essere in posizione tale da poter fare solo il portatore di voti. Volevo comunque essere della partita, per il partito”, ha ripetuto nei giorni scorsi. “Qualcuno dovrà spiegare…” è poi il sospeso che lascia presagire rotture sempre più nette nel dilaniato Pd siracusano.
Non solo logiche interne ma anche di prospettiva: dalle scelte di Marziano e dell’area Orlando potrebbero dipendere anche gli equilibri futuri del centrosinistra verso le elezioni amministrative di giugno.




Siracusa. Lite in famiglia, danneggia anche l'ambulanza: arrestato 34enne

Lesioni personali,danneggiamento ai beni dello Stato,interruzione di pubblico servizio e porto ingiustificato di coltello. Gli uomini delle Volanti sono intervenuti in via Milano per una segnalazione legata ad una lite in famiglie e aggressione del personale del 118, nonchè danneggiamento dell’ambulanza. Arrestato Jail Mahadi, 34 anni, marocchino. L’uomo, in preda all’ira, nemmeno all’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi si è placato,aumentando, al contrario,la sua aggressività all’impazzata.




Siracusa. Fabio Granata rompe gli indugi: "io, candidato sindaco per rigenerare la città"

C’è un altro nome pronto a scendere in campo nella corsa per la poltrona di sindaco di Siracusa. L’ex parlamentare Fabio Granata rompe gli indugi e annuncia il suo passo avanti. Lo fa con una nota sulla sua pagina facebook. “Ho deciso: farò questa battaglia per la mia ‘Siracusa Bellissima’ e per andare oltre questo centrodestra impresentabile e questo centro sinistra vecchio e mummificato. Lancerò – scrive – una battaglia civica e politica intransigente per ‘rigenerare’ Siracusa con le donne e gli uomini che ci staranno.
Senza condizionamenti, senza padroni: solo in difesa dei beni comuni, dei cittadini, del popolo e dei diritti degli ultimi”.




Siracusa. Elezioni: mal di pancia in Forza Italia: Prestigiacomo detta i nomi, Cannata scalcia

Definite le candidature di Forza Italia in provincia di Siracusa per le prossime politiche di marzo. A dettare la linea è Stefania Prestigiacomo, peraltro capolista nel plurinominale a Siracusa e Messina. Più donne che uomini, una valanga rosa “che intende giocare sulla qualità politica una campagna elettorale che altri vogliono giocare su demagogia e populismo”, spiega l’ex ministro.
Per la Camera, ecco i nomi: Mariella Muti, ex soprintendente ed ex assessore comunale. Nicoletta Piazzese, una giovane avvocato esperta in materia ambientale. E poi Daniela Armenia, manager impegnata nel sociale. Quindi Catia Bruno, da anni attivista del centrodestra nel ragusano, è una esperta di politiche europee”.
Nel proporzionale al Senato, Gabriella Giammanco, parlametare uscente che ha condotto in questi anni una campagna per la difesa dei bambini promuovendo l’istallazione di telecamere anti-abusi negli asili.
“E c’è anche una novità di grande rilievo politico nelle liste del proporzionale della Sicilia sud orientale. Si candida con Forza Italia Rosi Pennino, una donna con una storia di impegno nelle battaglie per l’inclusione dei disabili, per una società di uguali non di diversi. E’ una persona di valore che viene da una storia politica diversa dalla nostra e che accogliamo con piacere e onore nelle nostre liste”, commenta Stefania Prestigiacomo.
Ma non tutti dentro Forza Italia assistono e accettano. Si ripropone, come dopo le elezioni regionali, la contrapposizione con la forte componente Cannata, il sindaco di Avola Luca e la sorella deputato regionale Rossana.
“La gente è stufa dei vecchi metodi verticistici e lontani dal confronto con il territorio. C’è bisogno di un vero cambiamento nel fare politica”. Insomma, la corrente Cannata non si sente coinvolta e non si rivede nelle decisioni prese in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. “Mi aspettavo quantomeno un confronto sui nomi e sul metodo e non la sola informativa a cose fatte”, lamenta il sindaco rieletto con il 70% delle preferenze.
“Non c’è stata alcuna condivisione né partecipazione – dice – dimostrando ancora una volta l’incapacità nell’ascoltare la base e sottovalutando quindi le ultime dinamiche politiche regionali e amministrative. L’on. Prestigiacomo ha detto che Forza Italia non può permettersi il lusso di essere debole nella zona sud della provincia di Siracusa e per questo ha proposto la candidatura di Daniela Armenia, nuora dell’on.Pippo Gennuso. Inoltre dice che tale candidatura mi servirà politicamente. Così dicendo, l’ex ministro non solo non tiene conto di chi in Forza Italia ha anni di militanza, ma offende il nostro elettorato e il nostro lavoro svolto per portare un’ondata di speranza e di vero cambiamento nella politica della nostra provincia”.
Dunque Cannata non comprende il senso delle scelte operate dalla Prestigiacomo, ritenendo che operazioni calate dall’alto non solo non rafforzano, ma rischiano di deludere la base e l’elettorato. “È un’operazione a perdere tutto ciò che non prevede la partecipazione di tutti ed è -conclude Cannata- dunque palese che il nostro elettorato attende segnali di coinvolgimento e di discontinuità altrimenti si comporterà di conseguenza”.




Siracusa. Le scelte del Pd, Marziano fuori dalla lista: "logiche in mano ad una sola componente"

L’ex assessore regionale Bruno Marziano mastica amaro dopo le decisione assunte dalla direzione nazionale del Pd. La sua esclusione dalla lista dei candidati spinge l’esponente della corrente Orlando a parlare di un partito che così condanna “a meno di un miracolo, la provincia di Siracusa a non avere più nessun rappresentante nelle istituzioni parlamentari nazionali perché, pur con tutti gli sforzi che si potranno fare le candidature nei collegi uninominali partono da condizioni di svantaggio elettorale”.
Marziano conferma comunque il suo sostegno al Partito Democratico in campagna elettorale ma “non condividiamo le logiche che consegnano in mano ad una sola componente interna le scelte politiche in generale, ed in questo caso le scelte sui nomi dei candidati”. Messaggio che politicamente ha un solo destinatario.




Siracusa. Verso le elezioni politiche: grana per Liberi e Uguali, con Zappulla di traverso: "no a logiche Rosatellum"

Appena nato ma subito sotto pressione: per Liberi e Uguali nasce a Siracusa il caso Pippo Zappulla. Il parlamentare uscente – amareggiato dalle indiscrezioni che vederebbero in prima posizione in provincia personalità “calate” da Roma – si dice pronto al passo indietro. Niente candidatura alle prossime politiche. “La gente che si è spesa insieme a me non può essere mortificata, né devono essere delusi i nostri elettori. Se la mia presenza nelle liste elettorali deve soddisfare solo le logiche del Rosatellum anziché quelle della Politica, allora preferisco fare un passo indietro”, il suo pensiero. “La scelta assunta di definire pluricandidature tesa solo a garantire piccolissimi gruppi cancellando e mortificando i territori – rincara la dose Zappulla – è politicamente sbagliata e indebolisce la capacità di conquistare consenso nei territori e la coerenza del progetto stesso”.




Siracusa. Per il nuovo ospedale il M5S non molla: sopralluogo a Santa Panagia. "E' l'area migliore"

Il Movimento 5 Stelle non demorde sull’area del nuovo ospedale. E insiste con la zona demaniale di Santa Panagia. Alcune mattine fà, sopralluogo sul posto da parte dei deputati del Movimento 5 Stelle Gianluca Rizzo, Maria Marzana, Giorgio Pasqua e Stefano Zito. Verificata la possibilità, da parte della Marina Militare, di cedere una parte dell’area per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa.
“Sarebbe il luogo ottimale. Speriamo che la Marina, l’ASP, il Comune e la Soprintendenza riescano a fare sintesi per un accordo concreto”, spiegano i pentastellati nonostante alcune pronunce fortemente critiche, specie da palazzo di città. “L’area che abbiamo ipotizzato potrebbe a nostro avviso essere più adatta ad un ospedale che a nuovi apparati radiotrasmittenti le cui antenne si troverebbero all’interno di un quartiere e, quindi, circondate da abitazioni. A tal proposito vogliamo ringraziare la Marina per la disponibilità e sensibilità che ci ha mostrato”.
Per Stefano Zito, “serve aprire le porte al dialogo e trovare una soluzione che possa finalmente dare alla cittadinanza un ospedale nuovo, risolutivo per tantissimi problemi di salute che coinvolgono il territorio anche per via degli insediamenti industriali. La scelta di quest’area, tra Santa Panagia e la Mazzarrona – spiega ancora Zito – non è assolutamente casuale perché oltre ad un risparmio di 14,8 milioni di euro (espropri, ndr) condurrebbe alla riqualificazione di un nodo che tocca due quartieri popolari considerati difficili e da sempre dimenticati dalle istituzioni”.




Scambio di poltrone tra i sindaci di Avola e Rapallo: curioso esperimento Nord-Sud

Dal prossimo lunedì, Luca Cannata, sindaco di Avola, diventerà primo cittadino di Rapallo, in Liguria. E il sindaco ligure, Carlo Bagnasco, si metterà a capo del Comune siracusano. Ma solo per quattro giorni, in uno scambio di sindaci che ha già attirato la curiosità dei media nazionali.
Ufficialmente, e per non violare alcuna norma, saranno i rispettivi vicesindaci a fare da reggenti. Ma Cannata e Bagnasco potranno confrontarsi su opere, infrastrutture e turismo per capire le differenze tra amministrare una città del nord e una del sud.
Avola e Rapallo partono da una base comune: entrambe città di mare, con circa 30.000 abitanti e due sindaci giovani (38 anni Cannata, 40 Bagnasco).
Cannata sarà accolto da varie associazioni, incontrerà dipendenti e politici del Comune e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Poi visiterà le realtà produttive locali. Bagnasco, invece, sarà accolto dalla Pro loco e dalla rete di imprese turistiche e visiterà Avola Antica, il centro e il teatro Garibaldi per finire con la cena a base di prodotti locali. Martedì accoglienza in Comune e poi visita al depuratore e al centro comunale di raccolta. E ancora sopralluogo al lungomare e al borgo, al museo dei sapori di Avola, e alle aziende della filiera della mandorla, dei limoni e del vino.
Lo scambio terminerà giovedì quando in Anci nazionale i due sindaci si scambieranno le proprie impressioni.