Siracusa. Nuovo ospedale, la Terza Commissione boccia la proposta dei 5 Stelle: "improponibile"

La Terza Commissione consiliare ha bocciato la proposta avanzata dal Movimento 5 Stelel circa la possibilità di costruire il nuovo ospedale di Siracusa nell’area demaniale di Santa Panagia. Una sortita che ha in effetti sorpreso, quanto meno per la sua tempistica: è arrivata settimana dopo la scelta operata dal Consiglio comunale e con un rischio di effetto rallentamento sul faticoso iter che vede adesso chiamata in causa l’Asp per la progettazione.
“Proposta improponibile”, taglia corto la Commissione. L’area ricade totalmente in una zona, per il piano paesistico, a totale inedificabilità. Inoltre dal punto di vista della viabilità, costringerebbe una consistente fetta di utenza ad attraversare tutta la città.
“In definitiva riteniamo la proposta inattuabile”, recita una nota ufficiale della Commissione.
“Rimaniamo pur sempre a disposizione di chiunque altro volesse un confronto per una soluzione migliore circa l’ubicazione del nuovo ospedale, ma devono essere proposte serie per evitare di perdere tempo”, il pensiero che vale come critica politica all’operato (in questo caso) del Movimento 5 Stelle.




Siracusa. Doggy park nuova priorità, subito soldi per la struttura: l'attacco di Castagnino

Non si arrestano le polemiche sui 25.000 euro prelevati dal fondo di riserva del sindaco per la realizzazione di un secondo doggy park a Siracusa. Dopo Scala Greca, la seconda struttura dovrebbe vedere la luce nella zona di piazza Adda. Anche il consigliere comunale Salvo Castagnino mostra le sue perplessità. “Non sull’opera, ho un cane e so come possono essere utili strutture di questo tipo. Ma posto che vorrei venisse chiarito come funziona l’esistente e il perchè del suo stato non proprio brillante, davvero non capisco come si possa decidere di utilizzare il fondo di riserva per quest’opera e non per cose ben più urgenti. Insomma, il doggy park non è esattamente una priorità eppure improvvisamente lo dobbiamo fare accedendo ai soldi di riserva”, dice l’esponente di Siracusa Protagonista con Vinciullo. “Allora creiamo prima nuove zone gioco per i bambini, mettiamo in sicurezza gli esistenti, doniamo attrezzature alle scuole o aumentiamo la dotazione del fondo per aiutare chi non ha una casa”, continua Castagnino. “Non vorrei che tutta questa operazione, a pochi mesi dalle elezioni, non fosse altro che un favore politico ad un consigliere di maggioranza, molto impegnato nel mondo dell’associazionismo a quattro zampe e già autore del per nulla utile marco DeCo, costato tempo e soldi pubblici senza apprezzabili risultati”, l’affondo del consigliere di opposizione.




Siracusa. Scossone in Fratelli d'Italia, Alessandro Spadaro lascia il nuovo commissario è Napoli

Alessandro Spadaro non è più il commissario provinciale di Fratelli d’Italia-An a Siracusa. L’ex assessore comunale della giunta Visentin ha deciso di rassegnare le sue dimissioni. “Sono stati anni in cui Fratelli d’Italia era considerato un partito minuscolo senza futuro e il successo in Sicilia è frutto di tutta una comunità militante, di cui mi onoro averne fatto parte, che ha creduto in questo progetto senza paura”, scrive nella sua lettera di congedo dalla carica.
“Tra mille difficoltà, in questi tre anni intensi ho cercato di dare il massimo affinché Fratelli d’Italia fosse presente in un territorio particolarmente difficile come è la provincia di Siracusa. Mi aspettavo l’indizione di congressi provinciali per determinare nel territorio una classe dirigente scelta dalla base ma, purtroppo, in questi anni ciò non è avvenuto. Questo rappresenta un evidente limite ed anche un ostacolo alle attività del coordinatore perché consente a chiunque di sentirsi dirigente pro domo sua,frenando la crescita del partito per motivi personali dettati da invidie e gelosie nei confronti di chi è stato nominato pro tempore dai vertici del partito e non da un congresso. Io voglio contribuire a sgomberare il campo da queste meschine dinamiche interne, perché l’obiettivo è crescere e non tutelare una posizione personale con l’auspicio che si arrivi in tempi brevi ad un congresso provinciale”. Da qui le dimissioni.
Il partito di Giorgia Meloni vede adesso come commissario provinciale Peppe Napoli. Avvocato siracusano di 50 anni, è stato indicato dal neo coordinatore regionale del partito, Manlio Messina, consigliere comunale a Catania. Il 34enne Pietro Forestiere è stato eletto al
recente congresso nazionale di Trieste nell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, unico
siracusano. “Sono certo che Peppe Napoli potrà rilanciare l’azione politica della destra siracusana. Siracusa è fondamentale nel progetto politico di Fratelli d’Italia”, il commento del commissario regionale. Napoli si dice onorato e certo che “nonostante il breve tempo
e grazie al coinvolgimento delle comunità di Fratelli d’Italia, saremo pronti ad affrontare le prossime scadenze elettorali”.

in foto, Alessandro Spadaro




Siracusa-Gela, l'eterna incompiuta. Gennuso pronto ad incatenarsi all'Ars: "Rosolini-Modica, si paghino i lavori"

“Sono pronto ad incatenarmi all’Ars se non verranno pagati i crediti alle aziende che stanno eseguendo i lavori nel tratto autostradale Rosolini – Modica”. Il deputato autonomista Pippo Gennuso rispolvera un suo cavallo di battaglia e sceglie la via della protesta con tanto di catene per l’autostrada eterna incompiuta, la Siracusa. “Il governo della Regione deve assumersi le proprie responsabilità e soprattutto evitare che decine di società falliscano. Queste imprese non hanno più accesso al credito e le banche aspettano soltanto il rientro dei soldi prestati per affrontare i lavori di un’opera pubblica. Il presidente Musumeci – prosegue il parlamentare – intervenga presso Cas e Anas affichè paghino, anche utilizzando le riserve per le imprese chiamate dalla committente alla realizzazione della infrastruttura viaria”.
Secondo il deputato regionale non c’è oramai tempo da perdere, perché a rischio ci sono anche centinaia di posti di lavoro. “Il tratto Rosolini – Modica è stato interamente finanziato, quindi i soldi ci sono. Ma ci sono anche enormi inadempienze dagli Enti che dovrebbero erogarli. In mancanza di tempi certi metterò in atto la protesta che ho già deciso da tempo”.




Siracusa. Ciccio Midolo si candida a sindaco e attacca: "Imbarazzanti inversioni ad U dell'assessore Italia"

Il candidato sindaco di Siracusa, Ciccio Midolo (Destra), attacca l’assessore Francesco Italia. “Eufemisticamente direi che non ha a cuore i siracusani”, esordisce in una lunga nota nella quale attacca alcune recenti scelte amministrative. “La coerenza in politica è cosa rara. Ma quando si amministra una città, almeno una idea di fondo tornerebbe utile averla e mantenerla negli anni. A meno di non ammettere di muoversi a casaccio”, il suo pensiero.
Midolo critica costi e criteri dei movimenti di fine anno, tra Natale e Capodanno. “Le tanto sbandierate politiche smart naufragano mestamente sotto un albero di Natale oggettivamente brutto e costoso (15.342 euro) e un Capodanno che prima era a costo zero, strombazzato come un grande successo in conferenza stampa nel 2015 e nel 2016 ma che diventa improvvisamente costoso nel 2017, ultimo Capodanno di questa giunta”, le sue parole. “Il Comune paga, con soldi dei siracusani miracolosamente recuperati. Prima non c’erano, adesso ci sono. Peccato non funzioni allo stesso modo per le strade o per i servizi…”, punge Ciccio Midolo. “E’ curioso come fino al 14 dicembre, in una determina dirigenziale delle Politiche Valorizzazione Territorio sul Capodanno, viene confermato che ‘l’amministrazione quest’anno per cause contingenti è impossibilitata a promuovere l’iniziativa’ e chiede l’aiuto di sponsor privati. Poi, pochi giorni dopo, visto il flop della manifestazione di interesse smart (una sola proposta presentata e poi ritirata), si mette in moto una macchina pubblica che trova e sposta migliaia di euro dei siracusani. Adesso si spende per Capodanno non più a costo zero. Si ma quanto? Ancora non è dato saperlo”.
Il candidato sindaco de La Destra parla di “imbarazzante inversione ad U compiuta da Francesco Italia. Visto che ci si è sempre mossi con bandi pubblici e l’amministrazione si è vantata sempre della sua trasparenza, perchè non ha ritenuto di procedere con una manifestazione di interesse, anche ad inviti, pure questa volta? Per quale motivo abbandona d’improvviso quella strada per spendere una somma considerevole?”.
Midolo è un fiume in piena e guarda anche al Teatro Comunale. “Come lo scorso anno, sotto le feste spuntano gli spettacoli. Il Comune, che è proprietario del Teatro, cosa ci mette e cosa ci guadagna? E’ tollerabile che vivacchi solo su percentuali a beneficio dei privati che gestiscono anche l’attività teatrale? Sarebbe interessante anche rendicontare quanto incassato sin qui con convegni e spettacoli magari chiarendo quanto e come è stato versato realmente dai privati nelle casse comunali in base agli accordi presi e francamente poco lungimiranti visto che non c’è stata volontà politica di predisporre un modello di gestione per il teatro, concesso ai privati per le visite ed agli stessi privati per gli spettacoli”.
Ciccio Midolo ne ha anche sul recente affido di tre edifici comunali, sempre a privati, a canoni risibili: “meno di 10.000 euro l’anno per Palazzo Montalto, ad esempio. Quindi circa 700 euro al mese. Un palazzo storico nel cuore di Ortigia concesso ai privati come fosse un appartamento ammobiliato in periferia. Non servono commenti”.




Siracusa. L'affondo del M5S, il Comune "sperpera a Natale 21.000 euro dei siracusani"

Altro che a Natale si diventa tutti più buoni. Uno dei simboli per eccellenza delle feste, l’albero di Natale, diventa terreno di scontro politico. Ad accusare il Comune di Siracusa di spese lievitate per negligenza ed incuria è il Movimento 5 Stelle. Che fa i conti: oltre 21.000 euro spesi per due alberi di Natale, tra piazza Duomo e viale Tisia, seguendo criteri non sempre trasparenti.
Si parte dall’albero led installato in piazza Duomo ed affittato per oltre 15.000 euro. “Lasciando da parte il lato estetico, da prendere in considerazione è il possibile sperpero di denaro pubblico. Con determina dirigenziale è stata impegnata la spesa di 15.372 euro compresa Iva per noleggiare fino all’Epifania quell’albero – spiegano i pentastellati – ma perché invece non è stato fatto un avviso pubblico o un concorso di idee per scegliere l’albero e soprattutto in base a quali parametri è stata fissata la cifra del noleggio?”. L’interrogativo ci sta tutto, in assenza di criteri noti per la valutazione della spesa e dopo anni in cui si è seguita per tutto o quasi la via della procedura pubblica e trasparente. Ma non finisce qui per i 5 Stelle, che fanno emergere anche come con una seconda determina dirigenziale siano stati spesi altri 6.000 euro per trasporto, montaggio e smontaggio dell’albero tortile in viale Tisia. Somme necessarie soprattutto perchè “la struttura di tale albero interamente realizzato in legno – si legge nel documento pubblico – è rimasta per tutto il tempo esposto alle intemperie ed è quindi necessario prima del montaggio procedere ad una radicale pulizia”.
Il dubbio del Movimento 5 Stelle è che allora “l’albero di piazza Duomo non sia lì per una scelta estetica dell’amministrazione, ma perché si è dovuto rapidamente procedere alla sostituzione dell’albero in legno che si era rovinato in quanto custodito in malo modo. La domanda sorge spontanea, a chi dovrebbero essere attribuite le responsabilità di tale incuria? Non lo sapremo forse mai – la chiosa – l’unica cosa che si sa per certo è chi paga, ovvero, i siracusani”.
L’albero tortile in legno fu scelto nel 2014 tramite un concorso di idee che (dichiarazione del tempo) “doveva contribuire a consolidare un modello culturale basato sulla sostenibilità applicando l’idea di riciclo creativo in campo artistico e tecnologico”. Alle casse del Comune costò 15 mila euro (il concorso, ndr). L’assessore Italia affermò che “ci aspettiamo idee che siano non solo belle e sostenibili ma capaci di dare alla città il respiro internazionale che merita”.
Ma dopo “nessuno dell’amministrazione si è preoccupato che l’albero fosse conservato in maniera adeguata in questi mesi e solo a pochi giorni del Natale si è deciso di spendere altri 6.193,78 euro per rimetterlo in sesto e montarlo in Viale Tisia”, la nota critica dei pentastellati.
“Se il Comune ha fatto una delibera per ripulire l’albero di proprietà, per quale motivo è servito affittare un altro albero? Quello in legno non poteva essere rimontato, visto il periodo di grave crisi economica? Si rimane in attesa di qualche risposta concreta agli interrogativi posti. Per il momento, si può’ sostenere che, tra vecchio e e il nuovo albero, si siano spesi complessivamente oltre 21 mila euro di denaro pubblico a causa della negligenza e dell’incuria da parte dell’amministrazione”.Replica il vice sindaco, Francesco Italia. “Dopo anni in cui per l’albero di Natale in piazza Duomo si spendevano non meno di 40mila euro l’anno, già dal 2013 la nostra amministrazione ha cambiato totalmente rotta e, oltre ad aver abbattuto drasticamente i costi, ha promosso iniziative sostenibili all’insegna del riuso-ricorda- L’Albero Tortile è stato riutilizzato nei 4 anni successivi alla realizzazione ed appare normale che avesse bisogno di manutenzioni. Sarà comunque mia cura valutare se una negligente custodia da parte dei responsabili ne abbia aggravato le condizioni”. Riguardo all’albero di piazza Duomo, Italia sostiene: “Alcuni hanno apprezzato, altri no. Ma questo, si sa, fa parte del gioco quando si decide di scegliere invece di stare a guardare tentando di rosicchiare consensi”.




Siracusa. Prime mosse verso le Amministrative 2018: la destra unita punta su Midolo, attesa per Forza Italia

Cominciano le manovre politiche in vista delle amministrative 2018 a Siracusa. A muovere i primi passi è il centrodestra siracusano, con Forza Italia però in posizione ancora defilata. Nel frattempo, ufficializzato anche in città l’accordo tra la Lega e il Movimento Nazionale per la Sovranità. Accordo che, a livello nazionale, individua in Matteo Salvini il premier, scelto anche dal movimento di Alemanno e Storace.
Il responsabile siracusano del Mns, Aldo Ganci, ha poi aperto alle primarie per l’individuazione del candidato sindaco dello schieramento di centrodestra. La federazione dei movimenti di destra, nel corso di una conferenza stampa, ha ufficializzato la volontà di puntare su Ciccio Midolo, imprenditore con un passato da assessore comunale. Proprio Midolo, seduto accanto ad Aldo Ganci, ha accettato l’investitura. Attesa adesso la mossa di Forza Italia che, dopo la buona performance alla Regionali, potrebbe decidere di correre con un proprio candidato. “Evitiamo divisioni nell’elettorato di centrodestra, per questo puntiamo alle primarie. Ci sia convergenza su di un nome unico”, l’invito di Midolo.
Intanto, il consigliere della circoscrizione Neapolis, Giovanni Scala, ha aderito al Movimento Nazionale per la Sovranità.




Siracusa. Le circoscrizioni non vogliono sparire, consegnata una proposta a Musumeci: "presidenti ma senza gettone"

Le circoscrizioni non vogliono sparire. Ma non riescono a muoversi compatte. E così, mentre Cassibile e Belvedere vanno avanti per lo loro strada, battendo una pista simil-autonomista, gli altri sette quartieri hanno deciso di rivolgersi personalmente a Musumeci.
L’incontro, molto rapido ma con tanto di consegna di documenti, è avvenuto una settimana fa, sfruttando la visita del presidente della Regione in città durante la festa di Santa Lucia.
A lui hanno consegnato la loro richiesta di modifica della legge regionale del 2015 che cancella le circoscrizioni (presidente e consiglio di quartiere, non gli uffici) nelle città sotto i 250.000 abitanti. La proposta che parte da Siracusa è quella di mantenere la rappresentanza politica delle circoscrizioni, ma senza gettone di presenza. In sostanza, cariche a costo zero per tenere in vita quello che i sette presidenti definiscono “un raccordo tra il cittadino e l’amministrazione comunale”.
Il presidente Musumeci ha ascoltato e poi portato con sè l’incartamento. Badando bene a non sbilanciarsi su di un tema che dovrebbe essere di competenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.




Floridia. Bilancio di previsione, approvazione il 28? Pd e 5 Stelle all'attacco: "via Limoli"

A Floridia è bagarre sul ritardo nell’approvazione del bilancio di previsione. Pd e Movimento 5 Stelle uniti nell’attacco rivolto alla giunta Limoli. “Cambiano le amministrazioni ma Floridia rimane sempre la stessa, anzi peggio”, tuonano i pentastellati.
“Il bilancio di previsione va approvato in consiglio all’inizio dell’anno, proprio perché prevede le spese che dovranno essere affrontate nel corso dell’anno”, ricordano prima di segnalare tutte le criticità attuali: “parere negativo dei revisori contabili, lievitazione delle criticità del bilancio precedente (sistema idrico integrato, ndr) e bilancio che prevede le spese del 2017 portato in aula il 28 dicembre 2017. “Cosa vogliamo prevedere quando ormai tutto è stato speso?”, si domandano non senza polemica. “Se il sindaco ha la maggioranza necessaria per governare, lo faccia. Altrimenti tolga il disturbo”, l’affondo dei 5 Stelle floridiani.
Anche il Pd carica contro Limoli e la sua giunta. “Continuano nel tentativo maldestro di nascondere le proprie responsabilità ed i propri fallimenti politici e amministrativi, tentando di addossare all’amministrazione Scalorino la responsabilità dei ritardi nell’approvazione di questo bilancio di previsione e del parere negativo del collegio di revisione contabile”, scrive in una nota il segretario cittadino, Mario Bonanno.
“La verità è che questa amministrazione, entrata in carica a fine giugno, è riuscita a deliberare il bilancio solo dopo 5 mesi dall’insediamento . Ricordo che l’amministrazione Scalorino deliberò il primo bilancio appena 40 giorni dopo il proprio insediamento e nei primi 30 giorni di attività produsse circa 40 delibere. In 5 mesi, questa amministrazione, oltre a qualche debito fuori bilancio, non ha prodotto nulla di politicamente rilevante
Se oggi questa amministrazione non riesce a chiudere il bilancio, o lo fa annunciando lacrime e sangue, è per responsabilità ben individuabili e circoscritte”, argomenta il segretario Pd floridiano.
“Se oggi la mensa scolastica non riparte e si propone un aumento della compartecipazione al costo della stessa e se per il trasporto alunni pendolari si deliberano aumenti sostanziosi la responsabilità non può essere trasferita ad altri. Singolare – prosegue – che si cerchi di colpevolizzare il Pd ed i suoi consiglieri comunali per non aver aderito alla richiesta di riduzione dei termini per la presentazione degli emendamenti al bilancio di previsione. I ritardi sono tutti dell’amministrazione”.




Bruno Marziano eletto nel consiglio nazionale di Dems, l'associazione del ministro Orlando

Bruno Marziano e’ stato eletto nel consiglio nazionale dell’associazione DEMS (Democrazia, Europa e Società) che fa capo all’aera di sinistra del Pd, guidata dal Ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando. L’elezione nel corso dell’assemblea a Roma, grazie al sostegno degli oltre 1.200 associati della provincia di Siracusa.
Marziano si è recato alla assemblea nazionale di Roma con una folta delegazione di soci DEMS, fra cui amministratori locali come il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Francofonte, Francesco La Rocca, Salvatore Foti consigliere comunale a Carlentini e la presidente del consiglio di quartiere Grottasanta (Siracusa), Pamela La Mesa, oltre ad alcune decine di giovani soci e simpatizzanti.
Prossimamente, oltre Marziano, altri siracusani entreranno, per elezione , nel Consiglio Nazionale della associazione che ha come obiettivo, fra gli altri, quello di fare dialogare tutte le anime della sinistra, sia quella interna al Partito Democratico che quella esterna al Pd.