Frattura in Forza Italia, il capogruppo Boscarino lascia e passa al Misto

Frattura nel gruppo consiliare di Forza Italia, a Siracusa. Il capogruppo Gianni Boscarino ha comunicato il suo addio al partito degli azzurri. “La mia esperienza all’interno del gruppo consiliare di Forza Italia a Siracusa è giunta al capolinea. Prassi e modus operandi non consentono più la continuazione della mia attività istituzionale all’interno del gruppo consiliare”, scrive nella nota con cui ufficializza il passaggio al gruppo misto. E sono parole che lasciano immaginare una rottura con il nuovo gruppo dirigente di Forza Italia, di cui Boscarino dice di non condividere “prassi e modus operandi”. Una critica, neanche troppo velata, all’indirizzo dei colleghi (Gennuso, Marino, Messina) che rimbalza sino alla guida provinciale degli azzurri (Corrado Bonfanti). Nessun commento ufficiale dal partito, al momento.
Boscarino è in Forza Italia sin dalla sua fondazione (1994) ed è stato il primo degli eletti nella lista del partito fondato da Silvio Berlusconi, con 836 preferenze. Un dato che conferma le buone affermazioni personali raccolte anche nelle precedenti esperienze. “Continuerò a svolgere la mia attività amministrativa da indipendente di centrodestra – fa sapere sempre nell’interesse esclusivo dei miei concittadini e della mia amata Siracusa”.
Nelle ultime settimane alcuni segnali lasciavano intendere una diversità di vedute all’interno del gruppo consiliare, particolarmente evidente in occasione delle ultime votazioni in Consiglio con Boscarino che ha assunto posizioni diverse rispetto all’orientamento all’opposizione di Forza Italia Siracusa.




L’ora X del rimpasto, lunedì 18 alle 12.30 entra in giunta il Mpa

Per il rimpasto adesso c’è anche una data e un orario: lunedì 18 marzo, alle 12.30. La comunicazione è arrivata questa mattina nei telefonini degli assessori e dei consiglieri comunali di maggioranza. “Primo avvicendamento in Giunta con l’ingresso di due nuovi assessori”, si legge nel testo veicolato attraversato una nota app di messaggistica istantanea. Parole che contengono una serie di indicazioni: la prima è sul numero di nuovi assessori in entrata, due. Come oramai era chiaro, si tratterà di un rimpasto più leggero rispetto a quello che il sindaco aveva in mente e poi arenatosi attorno alle quote rosa. Per cui, per il momento spazio solo ai due nomi proposti dal Mpa – Salvo Cavarra e Marco Zappulla – che prenderanno il posto di Barbara Ruvioli e Giancarlo Pavano. Sin qui, tutto già noto. La seconda indicazione è contenuta in quel “primo avvicendamento” che chiarisce come questa aggiustata alla squadra di governo cittadino non rimarrà la sola e, verosimilmente prima dell’estate, conoscerà presto il suo atto secondo. Perché se per il momento si asseconda l’alleato forte Mpa, bisogna tenere di conto anche dei mal di pancia degli alleati della prima ora. Francesco Italia sa bene che dovrà adesso guardare anche alle sue liste ed al gruppo di Edy Bandiera per non perdere pezzi di una maggioranza larga e coesa, costruita prima e dopo la campagna elettorale.
Sergio Imbrò (Noi per la città) ed Alessandro Spadaro (Sud Chiama Nord), ad esempio, avrebbero dovuto fare il loro ingresso in giunta adesso, in base agli accordi. Gli è stata chiesta pazienza, in attesa di riequilibrare il discorso quota rosa (a chi toccherà proporre il nome?) e potere quindi dare un secondo touch up alla giunta comunale. Da alleati responsabili hanno accettato, “subendo” loro malgrado il sorpasso del Mpa. Mantengono fiducia verso il leader, il sindaco Italia. Adesso pensano però di doversi guardare le spalle anche dal grande appeal che esercitano gli autonomisti. Il lavoro di ricucitura che aspetta il primo cittadino con i suoi (Noi per la città, Francesco Italia Sindaco) è di quelli che richiede attenzione e precisione.
Dei quattro assessori inzialmente dati in uscita, intanto, salutano solo in due. “Ringrazio di cuore Barbara e Giancarlo per il prezioso contributo offerto all’amministrazione e alla Giunta. Due persone per bene e appassionate che, in questa veste inedita per loro, hanno saputo interpretare il ruolo e che, mi auguro, faranno tesoro di questa esperienza continuando a lavorare per il bene della nostra città”, il messaggio rivolto loro dal sindaco.
Ma domani, nello studio verde intitolato alla memoria di Caracciolo, inizia un’altra storia.




Bagarre FdI-Mpa, Carta: “Il loro problema sono io”

“Il problema di Fratelli d’Italia è Giuseppe Carta, non il Movimento per l’Autonomia e nemmeno il suo possibile ingresso in giunta, che non è in discussione e resta intenzione convinta e decisione irremovibile”. Il deputato regionale del Mpa non lascia spazio ad alcun dubbio e non si mostra per nulla turbato dall’ “aut aut” lanciato dal segretario di FdI per la Sicilia Orientale, Salvo Pogliese, secondo cui l’eventuale sostegno degli autonomisti al sindaco Francesco Italia metterebbe in crisi la stabilità del Centrodestra regionale.  Carta ne è certo: “Il problema a Siracusa riguarda dinamiche esclusivamente locali, legate ad un fastidio che provoca esclusivamente il mio nome e quello delle persone a me politicamente vicine”. Questa spiegazione dipenderebbe da alcune vicende che il parlamentare regionale spiega partendo da una premessa. “Il Movimento per l’Autonomia -ricorda- non è un partito nazionale e la giunta comunale è ibrida. In diverse realtà siciliane abbiamo sostenuto candidati di Fratelli d’Italia ed anche in diversi comuni della provincia di Siracusa abbiamo fatto spazio ad esponenti di FdI (Sortino, Augusta, Lentini ne sono esempio). Quando nel capoluogo, con due gruppi in Consiglio comunale, decidiamo di sostenere l’amministrazione della città, invece, improvvisamente scoppia il caso. Io mi occuperei e preoccuperei di altro, se fossi al posto dei leader di Fratelli d’Italia. Mi chiederei come mai i consiglieri abbandonano il partito…”. 
Le dichiarazioni di Carta sembrano confermare, nonostante il parlamentare regionale non confermi i nomi, l’indiscrezione secondo cui nel nuovo esecutivo Italia faranno ingresso Salvo Cavarra  e Marco Zappulla, in quota Mpa. Poi estende la sua analisi e parla di “errori commessi dal Centrodestra in provincia di Siracusa. In città  abbiamo perso – sottolinea – Accordi stretti con noi non sono stati rispettati. Il Mpa ha subito un importante tradimento alle ultime amministrative sulla presidenza del consiglio comunale. La coalizione dovrebbe ripartire da zero, aprire una nuova stagione di confronto anziché alzare la voce su questioni che non hanno nessun motivo di essere sollevate”.
Il parlamentare regionale mette, inoltre, in chiaro un altro aspetto. Ed anche in questo caso lancia un messaggio chiaro: “Se non dai, non puoi ricevere. E questa è una regola antica”. Il sostegno degli Autonomisti alla giunta Italia non è comunque in discussione. “Se posso dare un apporto per la città, lo faccio e con fermezza. Nel capoluogo, Italia, come il suo capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa, stanno garantendo un livello di democrazia che non si vedeva da tempo.  In Consiglio comunale l’amministrazione attuale non è mai andata sotto, nemmeno quando il Mpa ha votato contro. Significa stabilità. Faccio, inoltre, presente, che  tutte le forze politiche hanno chiesto al sindaco di entrare nella sua giunta e su questo sono pronto al confronto con chiunque”. Il deputato autonomista non vedrebbe male nemmeno l’ingresso di Forza Italia nell’esecutivo, così come del Partito Democratico. “La politica deve tornare al dialogo”, il suo input. “Le questioni si discutono ai tavoli e non per cambiare idea il giorno dopo o per dare versioni diverse dei fatti, come accaduto dopo il tavolo sulle amministrative di Pachino”.
Carta rincara la dose quando evidenzia che “se è FdI a prendere incarichi, il sostengo del Movimento per l’Autonomia va bene; quando collaboriamo con altri gruppi civici, l’indice ci viene puntato contro. Mi sembra allora che l’intenzione sia fermarci nel territorio, fermare Giuseppe Carta in maniera specifica e le persone che gli sono vicine. Eppure io sono l’ultimo a poter dare fastidio ai partiti – puntualizza- e non ho nessun obiettivo contrastante con nessuno degli altri parlamentari regionali”. A scanso di equivoci, Carta ribadisce che “nessuno può vietarci di fare il bene della città. Vedere questo come una questione partitica è un errore”.




Aliquota Imu al massimo (10,6 per mille): Forza Italia, Pd e FdI contro la maggioranza

Si è chiusa in tarda serata, ieri, la seduta del Consiglio comunale di Siracusa dedicata, in particolare, al tema Imu. Rimane invariata l’aliquota comunale, al 10,6 per mille (il massimo). “Purtroppo si è persa l’occasione di approvare l’emendamento di Fratelli d’Italia, che prevedeva la riduzione dell’ aliquota Imu all’8,60 per mille, per quegli immobili a disposizione che insistono su strada pubblica non raggiunta dalla rete idrica e/o fognaria e/o dall’ illuminazione stradale ed a condizione che non fossero immobili di lusso e che non fossero destinati ad attività di locazione turistica imprenditoriale”, dice amareggiato il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI).
“Pure bocciati gli altri due emendamenti che venivano incontro ai piccoli imprenditori agricoltori e pensionati che coltivano la propria terra e a quelli rientranti nella categoria catastale C”, aggiunge il collega di gruppo Paolo Romano.
“Da oltre 11 anni l’amministrazione Italia lascia immutate le aliquote nella misura massima, incurante della sofferenza che vivono le famiglie, in difficoltà persino per soddisfare le esigenze personali indispensabili. E non si tiene conto della difficoltà delle nuove generazioni, che hanno ereditato le seconde case dai genitori e non riescono più a pagarne gli oneri con stipendi assai più modesti in euro”, accusano i due consiglieri di FdI.
E anche Forza Italia aveva proposto suoi emendamenti per ridurre il peso dell’Imu a specifiche categorie. Bocciata la proposta di riduzione dello 0.60 per mille della tassa sulla seconda casa. “Si è anche persa l’occasione di scongiurare l’emissione e la notifica di cartelle non dovute ai proprietari delle aree di PRG fabbricabili ma rese non fabbricabili dall’entrate in vigore dei divieti del Piano Paesaggistico e dal Parco Archeologico; anche per questa proposta la miopia e l’arroganza della maggioranza ha prodotto la bocciatura dell’emendamento proposto”. I consiglieri Ferdinando Messina, Luigi Gennuso e Leandro Marino (Forza Italia), con il sostegno di Burti e De Simone (Misto) non nascondono la loro delusione per le scelte della maggioranza. “Il consiglio comunale di Siracusa dopo quattro anni di commissariamento continua a non rappresentare le ragioni di un territorio martoriato e malgovernato, ma a pagare non sono gli assessori lautamente stipendiati bensì i poveri siracusani che continuano a vedere mal spesi i propri soldi”.
Critiche arrivano anche dal Partito Democratico che aveva chiesto di esentare dall’Imu le seconde case di nonni e genitori concesse con comodato registrato ai parenti in linea retta e collaterale sino al secondo grado, nell’ottica di aiutare le giovani coppie che intendono formare una nuova famiglia. L’emendamento è stato bocciato, come anche quello che proponeva di esentare dalla tassa i fabbricati e i terreni degli enti del terzo settore adibiti a scopi istituzionali, “nell’ottica di agevolare chi giornalmente svolge attività di volontariato in favore di minori, persone disagiate, ex detenuti, persone che intraprendono il difficile percorso di affrancamento dalla droga e dall’alcool”. Bocciato come anche l’altro emendamento con cui il Pd aveva chiesto di esentare dall’Imu “i terreni agricoli colpiti nell’anno precedente da incendio dovuto a caso fortuito o a fatto di terzi, nell’intento di aiutare concretamente i proprietari che hanno visto letteralmente andare in fumo le loro coltivazioni”.
Duro il commento del capogruppo Massimo Milazzo: “a due giorni dall’approvazione della esosa tassa di soggiorno il sindaco Italia ha dimostrato di anteporre tasse ed imposte ad ogni serio confronto sui bisogni della città e sulle scelte politiche per migliorarla. Siracusa si ritrova oggi con l’Imu confermata nell’aliquota massima a fronte di scarsi servizi in termini di traffico cittadino, di parcheggi, di illuminazione pubblica, di rete idrica, di strade periferiche”.




Nuova sede del Movimento 5 Stelle di Siracusa, inaugurazione in viale Teocrito

Sabato 16 marzo, alle ore 18, in viale Teocrito 85, si terrà l’inaugurazione della nuova sede del Movimento 5 Stelle di Siracusa. “Un luogo di incontro e dibattito, aperto anche a simpatizzanti e curiosi che vorranno partecipare ad incontri settimanali per analizzare le principali tematiche cittadine e raccogliere istanze e necessità dei cittadini”, scrive in una nota Movimento 5 Stelle di Siracusa.
“La nuova sede si trova in un’area centrale di Siracusa, segno della volontà del Movimento 5 Stelle di rimanere forza politica davvero vicina al cittadino e disposta all’ascolto senza il filtro di quelle segreterie spesso utilizzate come centri di potere”, continua.
All’evento parteciperanno anche il parlamentare Filippo Scerra e il deputato regionale Carlo Gilistro, insieme agli attivisti del gruppo territoriale guidato dalla referente cittadina Cristina Merlino.




Nuovo corso di laurea in Infermieristica a Siracusa, Gilistro (M5S) e Spada (PD) “Finalmente”

“Finalmente” è la parola che hanno utilizzato più volte i deputati regionali Carlo Gilistro (M5S) e Tiziano Spada (PD) per esprimere soddisfazione in merito all’avvio ufficiale del nuovo corso di laurea in Infermieristica.
Questa mattina il Comune di Siracusa e l’Università di Catania hanno ufficializzato l’avvio del nuovo corso di laurea in Infermieristica, frutto anche dell’accordo attuativo siglato dall’ateneo e dall’Asp di Siracusa.
Si comincia con l’anno accademico 2024-2025, nella rinnovata sede di Palazzo Impellizzeri già in passato indicato come sede universitaria. Accoglierà un massimo di 100 studenti. Il corso di laurea è inserito nel Piano Strategico dell’ateneo catanese 2022-26 e ambisce negli anni a soddisfare la domanda di infermieri del territorio provinciale.




Mpa-FdI, c’eravamo tanto amati. Gli (ex?) alleati mai così distanti a Siracusa, accuse e ripicche

L’intervento di Salvo Pogliese, nome forte di FdI in Sicilia, è letteralmente rimbalzato sulle manovre di rimpasto in corso a Siracusa. Sabato, forse già venerdì secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe chiudersi il primo e complesso aggiustamento della giunta comunale, con l’ingresso di due assessori in quota Mpa. Fratelli d’Italia mal digerisce quello che legge, a Siracusa, come un tradimento dell’unità del centrodestra. E lo ha ribadito Pogliese, paventando ripercussioni a Palermo.
Ma a Siracusa, in casa Mpa, le acque sono chete. “Mi spiace dover ancora riaffermare la nostra visione politica che, della credibilità, ha fatto un baluardo”, replica 24 ore dopo il coordinatore provinciale degli Autonomisti, Roberto Di Mauro.
“Non abbiamo ingaggiato una battaglia contro FdI. Forse prima di puntare il dito su altri, bisognerebbe guardare a Palermo dove il vicesindaco e co-segretario di FdI, Giampiero Cannella, non sembra disdegnare il compagno di giunta Fabrizio Ferrandelli che sicuramente è politicamente più vicino a Calenda che alla Meloni. Se quel senso di appartenenza alla coalizione di centrodestra vacilla non è per una causa da imputarsi a noi, bisognerebbe riflettere sulle ripercussioni che questi continui attacchi nefasti hanno sugli alleati. La responsabilità del ‘libera tutti’ a Pachino non è certo da imputarsi a noi che in ogni modo abbiamo tentato di placare queste immotivate ire”.
Parole a cui replica il presidente provinciale di FdI, Giuseppe Napoli. “Palermo non calza a paragone per giustificare il comportamento politico del Mpa, difatti nel capoluogo di Regione la coalizione di centrodestra amministra compatta la Città, avendo vinto con il sindaco Lagalla sostenuto da tutto il centrodestra, recentemente entra nella Giunta di Centrodestra Ferrandelli, il quale lascia il partito Azione, insieme al collega Canto, per aderire alla Lista Civica Lavoriamo per Palermo che fa riferimento a Lagalla e quindi il gruppo di Azione sparisce dal consiglio comunale di Palermo. A Siracusa, invece – prosegue Napoli – è il Mpa che si stacca dalla coalizione di centrodestra per entrare in giunta con la coalizione antagonista, dalla quale il Mpa in campagna elettorale prendeva le distanze dichiarandosi alternativa e facente parte naturale della coalizione di centrodestra”.
Quanto agli accordi per la presidenza del Consiglio comunale, “nessun accordo ne prevedeva l’assegnazione, tout court, al Mpa. L’accordo sottoscritto – dice ancora Napoli – prevedeva che nel caso in cui il candidato sindaco del centrodestra fosse stato eletto, FdI avrebbe rinunciato alla posizione relativa alla Presidenza del consiglio comunale”. Una condizione che non si è poi verificata, con la vittoria al ballottaggio di Francesco Italia. “A quel punto, per dare un segnale di unità dei partiti di centrodestra, FdI ha proposto di eleggere alla presidente del Consiglio comunale Ferdinando Messina, uomo su cui la coalizione di centrodestra aveva trovato la sintesi ed unico
soggetto che incarnava la figura del garante dell’intera coalizione. Una proposta condivisa da tutte le liste componenti la coalizione di centrodestra, ad eccezione del Mpa”.
Al di là di accordi interni su poltrone che poco appassionano l’opinione pubblica, Fratelli d’Italia rinnova la sua posizione: “l’ingresso del Mpa nella giunta Italia violerebbe il patto di coalizione, con inevitabili ripercussioni su tutto il fronte provinciale”.




Crisi agricola, incontro all’Ars. Gennuso (FI): “Misure di sostegno e taglio delle accise sul diesel”

I problemi del comparto agricolo  in Sicilia e la prospettiva di misure di sostegno diretto al centro di un confronto che si è svolto ieri all’Assemblea Regionale Siciliana, con una delegazione di agricoltori delle province di Siracusa e Ragusa ricevuta dal deputato regionale Riccardo Gennuso di Forza Italia. L’aumento dei costi di produzione, il caro carburante agricolo e l’aumento dei prezzi delle materie prima si accostano al crollo dei prezzi di vendita all’ingrosso, determinando una situazione particolarmente difficile da sostenere per le imprese agricole del territorio. “Una situazione – hanno detto i rappresentanti degli agricoltori – che rischia di portare ad un collasso totale del comparto non solo nelle nostre provincie ma in tutta la Sicilia.” Gennuso ha ricordato che alcuni istituti di credito hanno deciso di sospendere la riscossione del credito agrario, su input della Regione. Ulteriori interlocuzioni- ha garantito- sono in corso con l’Abi.
Gennuso ha garantito che si farà portavoce delle  richieste degli agricoltori locali “in particolare con l’Assessore Luca Sammartino, che su più fronti ha mostrato grande attenzione e sensibilità su questi temi, affinché si studino misure di sostegno diretto e si intervenga con lo Stato per un taglio delle accise sul diesel agricolo, che costituiscono oggi una grande parte del costo sostenuto per la produzione.”



Mpa nella giunta Italia, scoppia il caso alla Regione. FdI avverte: “A rischio l’unità del Centrodestra”

Il possibile ingresso del Mpa nella giunta comunale di Siracusa diventa un caso e mette a rischio la tenuta della maggioranza di Centrodestra alla Regione. A dirlo in maniera chiara è il coordinatore regionale per la Sicilia Orientale di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese. Se nel territorio il parlamentare Luca Cannata, il deputato regionale Carlo Auteri, così come  il presidente provinciale ed il coordinatore cittadino, Peppe Napoli e Ciccio Midolo hanno già espresso da giorni forti perplessità sull’alleanza tra la forza politica del parlamentare dell’Ars Peppe Carta e l’amministrazione retta dal sindaco Francesco Italia, la questione si sposta adesso “all’attenzione del tavolo regionale- fa presente Pogliese- per discuterne con gli alleati”.  Il coordinatore di Fratelli d’Italia per la Sicilia Orientale parla fuori dai denti e dice chiaramente che “il possibile sostegno dell’Mpa alla giunta Italia sarebbe un fatto di estrema gravità”. Pogliese ricorda che “gli autonomisti hanno sostenuto in campagna elettorale, coerentemente e così come avviene a livello regionale, il candidato a sindaco del centrodestra mentre adesso si sta profilando un avvicinamento all’amministrazione di centrosinistra. Siracusa, un Comune capoluogo e una realtà importante a livello regionale, vedrebbe un’alleanza inedita che romperebbe l’unità della coalizione di centrodestra”. Così Fratelli d’Italia lancia un chiaro “aut aut” agli autonomisti, paventando in caso contrario una spaccatura a Palermo. Poi un’ulteriore osservazione. “La compattezza del centrodestra-conclude Salvo Pogliese-  è stato elemento imprescindibile per le vittorie elettorali ed è elemento di credibilità della nostra compagine. Non seguire questa linea in una città importante come Siracusa costituirebbe un gravissimo vulnus”.




Porto Piccolo e baia di Ognina nell’Autorità Portuale, Cannata (Fdl) “Porterà benefici”

(cs) La Camera dei Deputati ha impegnato il Governo a valutare l’opportunità di adottare, con il primo provvedimento utile, le disposizioni necessarie per inserire anche il porto Piccolo e la baia di Ognina nell’Autorità del Sistema portuale della Sicilia Orientale.
È stato approvato, infatti, l’Ordine del giorno firmato dal deputato FdI Luca Cannata in un’ottica di potenziamento dei porti aretusei “che porterà benefici – sottolinea – sia per quanto concerne l’indotto del Polo petrolchimico siracusano, sia in ambito turistico e diportistico, sarebbe opportuno, soprattutto nell’ottica di una maggiore funzionalità logistica”. L’inserimento del porto piccolo e di Ognina “rafforza ancor di più l’intero sud est isolano e dà nuova linfa e slancio alle opportunità di crescita del territorio – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – Continueremo ad ascoltare con attenzione le richieste del territorio nei prossimi provvedimenti legislativi”.