Siracusa. Voto dei circoli Pd, Matteo Renzi fa il pieno di consensi: 74,4%. Staccato Orlando, 22,8%

Anche nei circoli del Pd siracusano si impone Matteo Renzi nella corsa a tre per la segreteria. L’ex premier, secondo i primi e non ancora ufficiali dati, avrebbe ottenuto il 74,4% delle preferenze (71% nella sola Siracusa), staccando la mozione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando (22,8%, a Siracusa 26%) ed Emiliano (2,4%, a Siracusa 2). Al voto, nelle convenzioni aperte nei vari circoli provinciali, gli iscritti al Partito Democratico.
Percentuali in linea con il dato regionale dove Renzi arriva al 72,3%, Orlando al 22,2% ed Emiliano al 5,29%.
Il segretario provinciale Pd, Alessio Lo Giudice, si sofferma sulla partecipazione. “Un momento di confronto democratico sui contenuti. E’ una buona pratica interna che caratterizza il Pd rispetto agli altri partiti”. Nessun commento sul risultato siracusano, in attesa degli ultimi conteggi e delle verifiche. Mercoledì convenzione provinciale per incontrare i delegati eletti dai circoli. “Avvieremo così la fase che condurrà al confronto politico in vista delle primarie del 30 aprile”.




Discarica Cisma a Melilli, il caso approda alla Camera: "relazioni dei consulenti ideologicamente false"

“Le relazioni dei consulenti grazie alle quali la Cisma Spa ha ottenuto l’accoglimento del ricorso al Tar e il conseguente ampliamento sono ideologicamente false e tendenti a fare ottenere illegittimamente alla predetta società, un’autorizzazione alla gestione dei rifiuti illegittima”. Sono le parole usate dal sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, nella risposta alla interpellanza di Sofia Amoddio, durante il question time alla Camera.
“Le consulenze tecniche sono state svolte in sede penale per incarico della Procura e ritenevano non necessaria una nuova valutazione di impatto ambientale”, un altro passaggio emerso.
Per la Amoddio, “la devastazione di un territorio da parte di coloro che non si fanno scrupoli e giocano sulla salute dei cittadini non può essere più tollerata. E’ necessaria una presa di posizione dello Stato che, contemporaneamente alle indagini della magistratura, attivi ogni azione per capire se si profila il reato di disastro ambientale”.
Dal ministero si sono limitati a specificare che “le attività di controllo, di prevenzione, di contrasto agli illeciti ambientali e l’irrogazione delle sanzioni, spettano al Libero Consorzio Comunale di Siracusa che, con il supporto dell’Arpa, ha il compito di garantire un controllo periodico dei siti di stoccaggio e lavorazione rifiuti”.




Il Pd di Siracusa sceglie Matteo Renzi, l'annuncio del segretario Lo Giudice. Marziano resta con Orlando

Il Partito Democratico siracusano raddoppia. Chiuso il tesseramento, gli iscritti in provincia passano da 2.000 a 4.000. Gongola il segretario, Alessio Lo Giudice, in vista dell’appuntamento congressuale. “Nonostante i tentativi di metterlo in discussione, il Pd cresce come soggetto politico”.
Ed a Siracusa decide di sostenere la corsa alla segreteria dell’ex premier Matteo Renzi. Nei gironi scorsi, Lo Giudice ha incontrato Renzi accompagnato dal segretario regionale, Raciti. “C’è una riconfigurazione evidente rispetto agli schemi del passato, sia per l’enfasi
politica posta sulla questione sociale attraverso proposte serie ed efficaci, sia per la contaminazione culturale che guarda a contributi come quelli, tra gli altri, di Matteo Orfini e Maurizio Martina”.
Il Pd provinciale diventa quindi ufficialmente “renziano”, cosa che potrebbe prefigurare un riavvicinamento tra il partito ed il sindaco Giancarlo Garozzo, da sempre esponente di primo piano della corrente che fa capo all’ex premier. Minoritaria, a questo punto, la posizione dell’assessore regionale Bruno Marziano che ha, invece, anticipato di voler appoggiare Andrea Orlando come segretario nazionale del Pd.




Melilli. Inchiesta Cisma, Zappulla (Mdp): "Bloccare nuove autorizzazioni a discariche, piena luce sulle complicità politiche"

Subito la revisione del Piano Rifiuti in Sicilia, per impedire il proliferare di discariche private. E’ la sollecitazione che parte dal deputato nazionale Mdp, Pippo Zappulla, che torna così sull’inchiesta legata alla discarica privata Cisma di Melilli, sotto sequestro nell’ambito dell’operazione Piramidi. Secondo il parlamentare occorre bloccare nuove autorizzazioni, anche relativi ad allargamenti di discariche esistenti, “almeno fino a quando non sarà fatta chiarezza sull’iter, sulle eventuali coperture politiche e infiltrazioni criminali e di tutte le discariche”. L’esponente di Articolo1, Movimento Democratico e Progressista conferma il suo massimo sostegno al lavoro della magistratura, “impegnata in indagini che gli abitanti del triangolo industriale seguono con grande attenzione. Bisogna fare piena luce sulle eventuali complicità e compiacenze, anche a livello politico, di chi aveva il compito di autorizzare e sorvegliare”. Il parlamentare Mdp sottolinea come questa “popolazione martoriata da cancro e inquinamento pretenda risposte chiare e soluzioni immediate.Utili-aggiunge Zappulla- le verifiche della Commissione Parlamentare sui rifiuti così come importante una sessione della Commissione Nazionale Antimafia perché in Sicilia si dice che chi tocca i rifiuti muore e non di malattia”.




Melilli. Disastro ambientale? "Alla Cisma ispezione della Commissione nazionale rifiuti"

Come anticipato da SiracusaOggi.it, la parlamentare siracusana Sofia Amoddio ha chiesto alla Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, di occuparsi della vicenda relativa alla discarica Cisma di Melilli. “Da valutare anche l’opportunità di ascoltare in audizione le istituzioni e le autorità locali che hanno avuto rapporti istituzionali in ordine alla Cisma Ambiente spa”, aggiunge la deputata nazionale PD. “La vicenda giudiziaria che ha portato al sequestro della discarica Cisma di Melilli ed a numerosi arresti delinea uno scenario inquietante di reati che vanno dal traffico illecito di rifiuti, all’associazione di stampo mafioso; dall’usura, alla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Si tratta di una gigantesca commistione di interessi economici che forma un’asse con mafia, imprenditoria, funzionari regionali e comunali, consulenti vari e senza scrupoli. Occorre – dice ancora Amoddio – fermare la devastazione del territorio da parte di coloro che per affari non si fanno scrupoli e giocano sulla salute dei cittadini. Non vogliamo diventare una clone della terra dei fuochi. Saranno i giudici a valutare ma potrebbe delinearsi il disastro ambientale, reato introdotto dal Partito Democratico. Ritengo sia necessaria una presa di posizione da parte dello Stato, tramite l’intervento della Commissione d’inchiesta che indaga su illeciti legati al ciclo rifiuti”.




Siracusa. Nomina direttore Irsap, Vinciullo: "Violata la legge, la giunta resuscita i morti"

“La nomina del direttore esterno dell’Irsap è stata effettuata in contrasto con la volontà del Parlamento che aveva bocciato più volte l’ipotesi di ricorrere ad un esterno”.  Lo dichiara  Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. “Nella scelta del nuovo direttore-protesta il deputato regionale- cosa non prevista dalla legge, si è ricorso alla prassi errata dell’intutu personae, che, in questo caso, essendo un ente e non un assessorato, non può assolutamente essere presa in considerazione”. Vinciullo ha presentato due interrogazioni in merito, chiedendo al governo regionale la revoca della nomina, procedendo “nel rispetto della legge e nel rispetto dei diritti dei dipendenti dell’Irsap”.




Siracusa. Servizio di igiene urbana, fase transitoria. "Troppi balbettii, ordinanza non rispettata"

Non parte ancora la differenziata di plastica ed alluminio. Non è aumentato il numero delle campane di raccolta per il vetro. Nessuna campagna di comunicazione per informare i cittadini sui nuovi servizi. I consiglieri comunali di Siracusa Protagonista tirano le orecchie all’amministrazione comunale per la mancata attuazione di quanto previsto dall’ordinanza con cui, a fine febbraio, è stato temporaneamente riorganizzato il servizio di igiene urbana. “Amministrazione balbettante, siamo sicuri che quella ordinanza non produce una proroga, vietata dal Tar, e che garantisca servizi?”, si domandano i consiglieri Castagnino, Di Lorenza ed Alota. I tre hanno preparato una interrogazione con la quale chiedono una relazione dettagliata, “con cadenza settimanale”, su quanto accade nel periodo interessato dall’ordinanza che scade a giugno. Anche la notizia di un potenziamento dello spazzamento stradale tramite ricorso a subappalto e nuove assunzioni a tempo al centro della richiesta di chiarimenti presentata dai consiglieri di Siracusa Protagonista.




Siracusa. Rete ospedaliera verso l'ok, nessun taglio. "Ora i concorsi e si potenzino Augusta e Lentini"

Il piano di riordino della rete ospedaliera siciliana piace al governo nazionale. Primo si, informale, dal ministero della Sanità. Atteso per il 4 aprile l’ok definitivo. “La provincia di Siracusa viene premiata”, spiega il deputato regionale, Pippo Sorbello. Nessun ridimensionamento, nessun rischio chiusura. Salvi tutti i presidi e gli ospedali, con una serie di specifiche. “Siracusa-Avola-Noto danno vita ad uno Spoke di II° livello con Noto che, peraltro, mantiene il pronto soccorso. Lentini è sulla carta ospedale di base ma con quattro strutture complesse. C’è da potenziare Augusta ed è un lavoro per il quale mi sto battendo in Commissione perchè il Muscatello deve diventare struttura di riferimento oncologica e per le patologie da amianto, come da legge regionale. E poi c’è la necessità di mettere mano a Rianimazione, ad Augusta come a Lentini”, spiega ancora il deputato centrista.
“La sfida che come provincia dobbiamo adesso vincere è quella dei concorsi. Con l’approvazione della nuova rete ospedaliera, di concerto con l’Asp di Siracusa, dobbiamo riuscire in ogni modo a sbloccare le immissioni in ruolo per specialistica e amministrativo. Stabilizzazioni e mobilità, certo. Ma anche nuovi concorsi da bandire entro l’estate”, l’obiettivo che Pippo Sorbello ha indicato anche in aula all’Ars.




Dopo Cisma discariche sotto esame, Cirone Di Marco: "riesaminare le concessioni, specie per Armicci"

Anche la parlamentare regionale Marika Cirone Di Marco si appella al Governo regionale dopo il caso Cisma a Melilli. “Si attivi ogni azione per fare chiarezza e allontanare ogni sospetto sull’intrigo di relazioni deviate emerse con le indagini”, spiega in una interrogazione con la quale chiede il riesame delle concessioni date in materia di discariche e l’eventuale revoca di quelle sulle quali grava l’alea dell’irregolarità, come tra le altre quella di contrada Armicci a Lentini.
La parlamentare regionale chiede, inoltre, i motivi per i quali il direttore del Dipartimento Acqua e Rifiuti non ha risposto alle ripetute insistenti note dell’assessore regionale all’Energia e Rifiuti, Vania Contrafatto, sul tema. “Solo atti concreti e inattaccabili – afferma Cirone di Marco – possono dare il senso di una reale svolta che il Governo regionale vuole imprimere”.




Siracusa. Ok del Consiglio Comunale a due debiti fuori bilancio: "ma mai indicati i responsabili dei procedimenti"

Il Consiglio Comunale torna in aula mercoledì mattina, con un ordine del giorno composto
da 15 punti. Nella seduta di ieri, intanto, via libera a due debiti fuori bilancio e all’adesione alla “Strada del vino del Val di Noto”. Rinviate ad altra data le proposte relative al nuovo regolamento sul procedimento amministrativo e alla modifica del regolamento sui contributi alle società sportive dilettantistiche: prima che fossero affrontati questi due punti, infatti, tre esponenti della minoranza (Salvo Sorbello, Cetty Vinci ed Elio Di Lorenzo) hanno annunciato l’abbandono dell’aula. È così venuto a mancare
il numero legale – che ieri era di 16 consiglieri – ma la causa va ricercata anche nelle numerose assenze nei settori della maggioranza.
Il primo debito fuori bilancio approvato per presa d’atto è stato quello vantato dal “Circuito dei giovani artisti italiani”, discusso già nella seduta di giovedì. Si tratta di 12.035 euro di mancato pagamento di quote di adesione relative a prima del 2013, quando l’Amministrazione decise di non farne più parte. Il provvedimento e la sua immediata esecutività sono stati approvati a maggioranza e senza ulteriore dibattito.
Più consistente il secondo debito fuori bilancio, che ammonta a 103.386 euro compresi gli
interessi e la rivalutazione monetaria, relativo all’esproprio della parte monumentale di palazzo Montalto. La vicenda risale al 1983, quando il Comune decise di entrare in possesso di quella zona del palazzo prospiciente via dei Mergulensi e che dal punto di vista legale è stata definita nel 2015; nel 2002 il Tar aveva disposto la restituzione ai legittimi proprietari di una parte dello stabile.
La prima a prendere la parola è stata Cetty Vinci che, così come accaduto giovedì, ha sottolineato l’assenza dall’aula dell’assessore e del dirigente competenti (ieri a rappresentare l’Amministrazione c’era il vice sindaco, Francesco Italia). La consigliera ha anche chiesto se ci fosse la disponibilità economica da parte del Comune ad affrontare la spesa; la risposta è arrivata dal segretario generale, Danila Costa, che ha
fatto riferimento a un recente parere espresso dalla Corte dei conti, secondo la quale i debiti frutto di contenzioso posso essere pagati anche in caso di mancata approvazione del bilancio provvisorio.
Dopo un intervento di Salvatore Castagnino che ha insistito sull’assenza di rappresentanti
dell’Amministrazione, Salvo Sorbello ha stigmatizzato la mancata indicazione nella delibera del responsabile del debito. Definendo il Comune un “porto delle nebbie”, l’esponente dell’opposizione ha parlato di un consiglio comunale mortificato perché “ancora una volta non riesce ad avere le risposte ai quesiti posti”, invitando poi la maggioranza a non “andare avanti su questa strada”.
Se per Elio Di Lorenzo le assenza dell’assessore e del dirigente sono una “mancanza di rispetto verso la presidenza e verso tutto il Consiglio”, Carmen Castelluccio, dai banchi della maggioranza, ha evidenziato anche l’assenza del presidente della commissione Bilancio che avrebbe dovuto relazionare sul punto. Pur non volendo giustificare il dirigente e l’assessore ed evidenziando la necessità di risalire ai responsabili del debito, la consigliera si è detta pronta a votare il provvedimento ritenendo soddisfacente il contenuto della proposta e i chiarimenti forniti dal segretario generale.
Messa ai voti dal presidente Armaro, la presa d’atto del debito è passata a maggioranza così come la sua immediata esecutività.
Quanto all’adesione del Comune all’associazione “Strada del vino del Val di Noto”, Giuseppe Impallomeni ha presentato la proposta e la sue possibili ricadute positive per la città. Per Impallomeni lo scopo non è solo economico ma anche culturale poiché, a fronte di una spesa di soli 2.500 euro l’anno, attraverso la partecipazione alle attività dell’associazione, già operativa da una decina di anni, si offre al territorio e a tutte le imprese la
possibilità di avere una visibilità internazionale.
Il vice sindaco Italia ha parlato di occasione da cogliere poiché la “Strada del vino del Val di Noto” offre un’importante proiezione turistica destina a trasformarsi in opportunità economica. L’associazione, ha spiegato il vice sindaco, si muove in collegamento con altre iniziative, come la “Strada dei sapori”, e con le attività svolte nel territorio e le partecipazioni alle fiere internazionali, consente alle imprese di affrontare le
sfide dei mercati.
Critica la posizione di Alfredo Foti, per il quale gli argomenti portati a favore dell’adesione sono in netto contrato con il difficile momento vissuto dalla città e con le condizioni in cui si trovano le casse comunali, incapaci di affrontare le criticità e le richieste che arrivano dai servizi sociali. Perplessità sull’efficacia dell’iniziativa sono state manifestate anche da Sorbello. Il consigliere, dopo avere evidenziato che la validità della seduta era merito della minoranza che stava garantendo la permanenza del numero legale, ha detto di essersi aspettato dati più certi sui vantaggi che scaturiranno dalla
partecipazione all’associazione.
Chiuso il dibattito, il provvedimento è stato messo ai voti dal presidente Armaro che ha poi
dichiarato chiusa la sessione.