Politica. Siracusa contro Crocetta, Vinciullo passa all'opposizione: "ci ha mortificati"

Anche il deputato regionale Enzo Vinciullo si smarca dal governo Crocetta. Non ha ritirato il provvedimento con il quale “ha offerto il fianco al Ministro Delrio” – riferimento all’istituzione della sede dell’Autorità Portuale a Catania e non ad Augusta – e pertanto ha deciso di passare all’opposizione. Lo ha comunicato ufficialmente in Ars.
Il presidente della Commissione Bilancio ribadisce che “la vicenda di Augusta è inaccettabile, una mortificazione inflitta, senza limiti, alla provincia di Siracusa, una mortificazione di cui non si comprende la natura; una mortificazione che non porterà certamente del bene né alla coalizione che ha retto il Governo, né alla Sicilia. Una mortificazione sciocca, inutile e frutto di arroganza”.




Autorità Portuale di Sistema, on.Sorbello: "esco dalla maggioranza se Crocetta non risolve il problema"

“Sono pronto ad uscire dalla maggioranza. E non sono il solo”. Il deputato regionale centrista, Pippo Sorbello, lancia il suo messaggio all’indirizzo del presidente Crocetta. “Se non risolverà a dovere la questione Autorità Portuale di Sistema per la Sicilia Orientale, riconoscendo ad Augusta la priorità su Catania”, l’uscita dalla maggioranza sarà la reazione inevitabile.
“Altri colleghi centristi, di altre province, convengono con me. E chiedo anche agli altri deputati regionali siracusani di maggioranza di prendere posizione concreta a difesa del territorio. O Crocetta risolve il problema che ha causato oppure si ritroverà senza pezzi importanti siracusani a sostegno della sua incerta azione amministrativa”.
La prima prova sarà l’arrivo in aula della Finanziaria, “con richiesta di voto segreto, articolo per articolo”.




Siracusa. Tutele per gli ex Sai 8 in finanziaria Regionale, Vinciullo alza la voce

“Una volta e per tutte, in Finanziaria regionale ci sia spazio per i sacrosanti diritti dei lavoratori ex Sai 8 e per i doveri di coloro i quali dovranno gestire il servizio idrico integrato”. Il monito parte da Enzo Vinciullo, Presidente della Commissione Bilancio all’ARS.
“E’ chiaro che la norma non sarebbe necessaria se le società avessero rispettato la legge attualmente in vigore, ma, di fronte alle incertezze e ai comportamenti non lineari, l’unica possibilità che ha la Regione è quella di legiferare su un argomento che, ripeto, è già ben chiaro e ha fissato, ormai da anni, diritti dei lavoratori e doveri di chi prende in appalto il servizio. Il settore non è una giungla selvaggia in mano a chi alza la voce di più e a chi pensa di essere più furbo degli altri”.




Siracusa. Giunta comunale, intesa Pd sull'azzeramento con il placet del sindaco

A metà tra una resa dei conti e una prova generale di dialogo, la direzione cittadina del Pd siracusano si è conclusa con una certezza: l’azzeramento di giunta ci sarà. Non solo, l’avvicendamento chiesto a gran voce dal partito per rilanciare l’azione amministrativa di palazzo Vermexio toccherà anche la presidenza del Consiglio Comunale e, probabilmente, pure l’incarico di capogruppo.
Passaggi su cui ha convenuto il sindaco Garozzo che, nel suo intervento, ha mostrato una apertura nuova, anche verso gli oppositori interni al partito. Che però, dal canto loro, non si sono mostrati teneri con il primo cittadino, non risparmiando critiche feroci, in particolare l’area che viene definita fotiana, con l’ex alleato Giovanni Cafeo.
Ad instradare la discussione è stato il segretario cittadino, Marco Monterosso, che ha tracciato una analisi politica dell’operato dell’amministrazione comunale che dovrebbe fare riferimento al Partito Democratico ma che, per un lungo tratto, ha preferito andare avanti da sola, senza confronto interno. E i risultati, lascia alla fine intendere Monterosso, non sono stati dei migliori. Nessun riferimento alle inchieste giudiziarie, rimaste fuori dal dibattito.
L’area riformista, che fa capo ai deputati Pippo Zappulla e Bruno Marziano, non ha assunta una posizione netta, limitandosi per lo più a seguire il confronto in atto. Una posizione che potrebbe sorprendere, considerando i recenti attacchi, ma solo fino ad un certo punto. I riformisti avrebbero, infatti, preparato un documento – che sarebbe stato condiviso e firmato dalla gran parte dei componenti della direzione cittadina – nel quale si tracciano le linee future riguardo alla compilazione delle liste Pd per i prossimi appuntamenti elettorali, con scelte anche clamorose. Il documento, al momento, è rimasto chiuso in un cassetto.
I tempi dell’azzeramento non sono ancora ben definiti. La direzione non è stata dichiarata chiusa, con un escamotage tecnico si “protrarrà” per altri 15 giorni. In quell’arco di tempo, il Pd siracusano si augura di vedere completato un azzeramento che deve essere totale e riguardare anche assessori non tesserati Pd e quindi di altre aree politiche. Questo potrebbe essere l’unico “scoglio” tecnico da superare.




Ex Provincia, crisi senza fine. Vinciullo: "risorse in Finanziaria insufficienti"

La ex Provincia Regionale di Siracusa si avvita in una crisi economica senza fine. “Le risorse destinate dal Governo regionale, nella Finanziaria, sono del tutto insufficienti e non contribuiscono ad aiutare gli Enti ad uscire dalla crisi in cui si dibattono da tempo a causa dal prelievo forzoso imposto dallo Stato”, pungola a Palermo il deputato regionale Enzo Vinciullo.
Secondo una stima, le risorse previste dal Governo regionale “forse bastano solo per pagare gli stipendi di gennaio e, in alcune province, anche quelli di febbraio, ma come faranno a sopravvivere le ex Province e le famiglie dei lavoratori dal 1° marzo in poi?”, si domanda il presidente della Commissione Bilancio.
Chiesto con forza un emendamento per recuperare nuove risorse altrimenti, “come Commissione Bilancio, saremo costretti ad intervenire in maniera autonoma, recuperando almeno ulteriori 50 milioni di euro”, anticipa Vinciullo, pronto a bloccare in Commissione la Finanziaria se non si troveranno fondi per i lavoratori delle ex Province.




Melilli. Verso le amministrative: si presenta Un Passo Avanti

A Villasmundo presentate le candidature di Un Passo Avanti alle prossime elezioni amministrative di Melilli. Presenti Francesco Coppa e Costanza Castello, coordinatori regionali del movimento politico, Dario Saggio, già candidato sindaco a Lentini lo scorso giugno, e Francesco Saggio, ex consigliere provinciale. Mirko Caruso, consigliere comunale uscente, e Serena Mazzio, componente della consulta giovanile, saranno i candidati di Un Passo Avanti in lista in posizione alternativa all’attuale amministrazione comunale.
“La scelta di Un Passo Avanti – spiega Mirko Caruso – sta nel desiderio di restituire al centro dell’impegno politico giovani professionisti e imprenditori. Rappresentano per noi priorità amministrative la riqualificazione di piazza Risorgimento e delle vie limitrofe a Villasmundo e il miglioramento della gestione idrica attraverso la realizzazione di un nuovo indispensabile pozzo di acqua potabile”
Rinnovare la parola chiave. “Cerchiamo – afferma Costanza Castello – di costruire in provincia di Siracusa una classe dirigente competente, ma nel contempo entusiasta e determinata. Un Passo Avanti promuove il rinnovamento ma attraverso personale politico in grado di dare risposte adeguate al territorio”.
E ancora, Francesco Saggio: “Sottolineo nel nostro percorso uno spirito di amicizia che va oltre le aspettative personali. Ciascuno di noi mette a servizio degli altri le proprie capacità e la propria esperienza. Abbiamo l’obiettivo di riavvicinare alla politica la gente con semplicità”.




Siracusa.CamCom, Sorbello: "primo passo per revocare l'accorpamento"

“Bene questo primo passo per revocare l’accorpamento della Camera di Commercio di Siracusa con Catania e Ragusa. Ma non pensi il governatore Crocetta di calmierare così, con un contentino, una provincia giustamente in subbuglio dopo le ultime mosse”. Il deputato regionale Pippo Sorbello non le manda a dire e punta dritto il presidente della Regione. “Ci aveva assicurato che non avrebbe firmato l’accorpamento e poi ha fatto esattamente il contrario. Adesso il ripensamento e guarda caso mentre infuria la polemica sulla scelta della sede dell’Autorità Portuale di Sistema. Non pensi il governatore di farci fessi”, incalza Sorbello. “Siracusa, la provincia di Siracusa, vuole la sua autonomia nella gestione delle sue risorse e delle sue infrastrutture. Capisco facciano gola ad altri ma i tempi dei coloni sono finiti da secoli. Questo sia solo un primo passo per restituire a Siracusa tutto quello che le è stato scippato”.




La Regione sceglie Catania e butta Siracusa: imbarazzo in giunta per Marziano

La decisione del governatore Crocetta, che ha spinto per Catania in danno di Augusta e della provincia siracusana, ha messo sotto pressione l’assessore regionale Bruno Marziano. Lui, siracusano, schiacciato dall’urto del provvedimento che scippa il territorio aretuseo di quello che è suo. Non sono mancate le richieste di dimissioni per sottolineare e rendere palese il suo contrasto e la disapprovazione della manovra ordita – secondo alcuni sospetti – dal catanese assessore alle Infrastrutture, Pistorio, e il presidente della Regione.
“Ritengo di avere più peso se continuo a fare l’assessore”, replica pacato Marziano. “Non escludo le dimissioni, ma sarebbe una decisione di coscienza personale che non sposterebbe di una virgola la soluzione del problema. Non è un problema rinunciare eventual,ente alla poltrona ma non so se è una mossa utile adesso. Dovessi farlo – precisa – lo farò quando sarà utile alla causa. Ora è meglio condurre una battaglia dentro la giunta per ottenere il risultato che Siracusa merita”. Tradotto, niente passo indietro. Nonostante un evidente problema di correttezza in giunta. La giunta di cui fa parte Bruno Marziano.
In ogni caso, quali siano le mosse in cantiere per contrastare la giocata sporca della Regione non è ancora chiaro. “Io ho criticato la decisione di Crocetta. C’è sottotraccia la pressione della politica catanese, forse legittima, ma non la condivido e non la accetto. Ho posto il problema in giunta e spero che insieme alla mobilitazione istituzionale in atto e con il supporto dell’opinione pubblica siracusana si arrivi alla revoca del provvedimento”, il pensiero di Marziano. Che vede ancora spiragli per un passo indietro di Crocetta e della Regione. “Si può e si deve fare. E’ una violazione di un patto che aveva una base giuridica, legale e legislativa. Mi sento libero di sostenere ed adottare tutte misure tendenti al ritiro del provvedimento”.




Il caso Siracusa, in Commissione Enti Locali audizione di Simona Princiotta: "Procura equilibrata"

E’ durata quasi due ore l’audizione in commissione Enti Locali, a Roma, di Simona Princiotta. Una lunga seduta per ascoltare la consigliera comunale siracusana che ha fornito le sue verità e tutta una serie di chiarimenti sui fatti che hanno avuto tanta eco anche sui media nazionali tra inchieste, sospetti, veleni e denunce.
E’ stato il senatore Giarrusso (M5S) a dettare i tempi e i temi dell’incontro a porte chiuse. Il pentastellato ha chiesto in apertura tutto un excursus sulle vicende segnate da una forte contrapposizione, specie all’interno del Pd di Siracusa.
E proprio parlando del partito, la Princiotta avrebbe tenuto a puntualizzare come le accuse di vicinanza ad ambienti della criminalità locale non avrebbero alcun fondamento, specie “ad personam”. Riferimento all’intervento in direzione provinciale del sindaco Garozzo.
Voluminoso l’incartamento depositato dalla Princiotta: atti, documenti, note sulle principali vicende che hanno “inquinato” la vita politica siracusana negli ultimi mesi. Non è mancato un passaggio dedicato alle accuse rivolte alla magistratura. La consigliera avrebbe ribadito la massima fiducia nell’operato di un procuratore capo come Giordano, definito “equilibrato pur in una situazione non sempre di facile gestione” al termine dell’incontro, difendendo l’operato della Procura. Pare che la commissione Antimafia si sia anche soffermata su passaggi più specifici, relativi a tempi di indagini ed inchieste chiedendo ulteriori approfondimenti ai documenti prodotti dalla Princiotta.




Noto. Rimpasto in giunta, Bonfanti presenta i suoi nuovi assessori: Solerte e Andolina

A pochi mesi dall’insediamento del Bonfanti bis, rimpasto di giunta a Noto. Proprio il sindaco Corrado Bonfanti ha presentato i cambiamenti alla squadra di governo cittadino nel salone degli specchi di palazzo Ducezio.
Entrano in giunta Giusy Solerte (Orgoglio Netino) e Stefano Andolina (Impegno per Noto). Alla prima vanno Turismo, Legalità e Personale mentre il secondo reggerà le rubriche Polizia municipale, Sviluppo economico e Sport. Pinuccio Genovesi. Riconfermata Sabina Pancallo mentre Corrado Frasca è il nuovo vicesindaco. Salutano, invece, Salvatore Lucifora e Pinuccio Genovesi.