Siracusa. La sindrome de "Le Iene" si abbatte sul Consiglio? Seduta rinviata

La sindrome de “Le Iene” si abbatte sul Consiglio Comunale. La seduta programmata per ieri sera è slittata ad oggi in seconda convocazione. Mancanza del numero legale e rinvio. Pare che alcuni dei consiglieri assenti abbiano “disertato” la seduta per timore di imbattersi nella troupe della trasmissione di Italia 1, negli ultimi giorni a Siracusa per realizzare un servizio sull’ennesimo caso che agita la politica siracusana: Firmopoli.
Non l’hanno certamente presa bene i circa 80 precari del Comune di Siracusa. Tra i punti all’ordine del giorno c’è anche la discussione delle procedure per arrivare alla loro stabilizzazione a pochi giorni dalla scadenza del contratto (31 dicembre, ndr) e la prossima, inevitabile proroga che viene vissuta come un limbo infinito dai dipendenti, inseriti in pianta organica ma non “organici”.
Ci si riprova oggi alle 18.30, sperando ci siano in aula i 16 consiglieri necessari perchè la seduta possa iniziare e, magari, arrivare ad una conclusione, Iene o non Iene.
Sono comunque cinque i punti da affrontare. Tra questi: una modifica al regolamento su taxi e noleggi con conducente e una a quello sui centri anziani; la scelta del nuovo Difensore dei diritti dei bambini; un ordine del giorno a firma di Francesco Pappalardo sulle procedure di stabilizzazione dei precari dell’ente.




Siracusa. Il Pd e il referendum, Lo Giudice: "risultato netto ma sostegno alla riforma era nell'interesse dei cittadini"

Anche il Pd siracusano prende atto del risultato della consultazione referendario. Il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice, parla di un esito “netto” confermato dalle percentuali del No in tutti i centri della provincia. “Resto tuttavia convinto che la mancata approvazione della riforma rappresenti un’opportunità persa di adeguare il nostro sistema istituzionale”, dice subito Lo Giudice. “Il Pd ha agito nell’interesse dei cittadini sostenendo con impegno questa riforma. D’altra parte, è evidente come molti abbiano espresso il loro voto contrario mossi da valutazioni che non riguardano il merito della riforma. Si tratta di un fatto politico che deve suscitare riflessioni a tutti i livelli. Esso mostra sicuramente come il metodo con il quale si avanza una proposta politica possa rivelarsi, piaccia o meno, determinante quanto e più del merito. In ogni caso, adesso è necessario rammendare gli strappi che si sono prodotti”, è l’ennesimo invito alla pacificazione del segretario provinciale. “Pertanto sarà fondamentale, nei prossimi mesi, agire con passione per rigenerare il centrosinistra, e la sinistra in particolare, quale orizzonte politico inclusivo e adeguato alle condizioni materiali del nostro tempo”.




Referendum: "Matite cancellabili nei seggi siciliani", l'associazione Codici pronta alla denuncia in Procura

La polemica delle presunte matite cancellabili investe in pieno anche la Sicilia. Mentre il Viminale assicura che sulle schede il tratto non è cancellabile, fioccano le segnalazioni che andrebbero in direzione opposta. “Se quanto denunciato da numerosi cittadini circa la presenza in alcuni seggi elettorali della nostra Regione, di matite cancellabili e quindi non autorizzate dalla legge troverà riscontro, è chiaro che saremmo di fronte ad un fatto gravissimo, che inquina del tutto le consultazioni elettorali, considerato che non vi può essere nessuna certezza che il voto liberamente espresso dai cittadini non sia successivamente cancellato e modificato” E’ quanto afferma l’Avv. Manfredi Zammataro, Segretario Regionale dell’Associazione Nazionale dei Consumatori CODICI Centro per i Diritti del Cittadino- che sul punto preannuncia che “l’Associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino- presenterà formale denuncia presso le Procure della Repubblica presso i Tribunali siciliani per chiedere di fare luce su questa vicenda a tutela del sacrosanto diritto di voto sancito e tutelato dalla nostra Costituzione”.
Intanto si continua a votare. Seggi aperti fino alle 23. A Siracusa, alle 19, ha votato il 47, 57 per cento degli aventi diritto, 46 mila e 77 votanti su 96 mila 861.
Alle 12 la percentuale di affluenza è stata del 16,34 per cento (15 mila 825 elettori).
Aperto, fino alla chiusura dei seggi, l’ufficio elettorale di via San Metodio.




Caso Siracusa in Antimafia nazionale, Simona Princiotta convocata a Roma

La commissione nazionale Antimafia ha convocato Simona Princiotta a Roma. Giovedì 15 dicembre la consigliera comunale siracusana che con le sue denunce ha dato la stura a molte delle indagini che si sono abbattute su palazzo Vermexio, siederà di fronte a Rosy Bindi ed agli altri componenti dell’Antimafia.
E’ la seconda “puntata” dedicata al caso Siracusa dopo che lo scorso 19 ottobre era stato ascoltato, sempre a Roma, il sindaco Giancarlo Garozzo. “Per quel che mi riguarda, credo di avere messo un ulteriore ed importante tassello per ripristinare verità e legalità a Siracusa”, fu il suo commento subito dopo gli oltre 90 minuti di audizione.
A differenza dell’Antimafia regionale, che può solo fornire un giudizio etico sulla politica, la commissione nazionale ha poteri di polizia giudiziaria. Pertanto è lecito immaginare che i contenuti dell’audizione romana saranno differenti rispetto al precedente di Palermo considerando che potranno essere trattati nel dettaglio anche temi attualmente oggetto di indagine della Procura di Siracusa.




Siracusa. Firmopoli e l'indagine della Procura, Favara: "se ne scaturirà un processo, io parte civile"

A seguire con un certo interesse le notizie relative alla presunta firmopoli siracusana con al centro la lista Rinnoviamo Siracusa Adesso c’è anche Gaetano Favara.
Favara era stato eletto consigliere con la lista Garozzo Sindaco, poi a gennaio del 2015 ha dovuto cedere il suo posto in seguito ad un ricorso al Tar presentato proprio da alcuni esponenti di Rinnoviamo Siracusa Adesso, tra cui l’attuale presidente del civico consesso, Santino Armaro.
“Per il momento si parla solo di sospetti e dubbi da chiarire. Ma se la vicenda dovesse poi dare vita ad un procedimento io sarò il primo a costituirmi parte civile”, spiega proprio l’ex consigliere Favara. Non ha ancora digerito la sua improvvisa uscita dal Consiglio. “Avevo preso decisamente più voti dei tre che sono subentrati dopo il pronunciamento del Tar basato sul principio di una discrasia matematica”. In ogni caso, Favara anticipa che non si fermerebbe alla costituzione di parte civile. “Chiaro che no, mi muoverei anche per chiedere il risarcimento dei danni causatemi da parte di quei consiglieri che hanno firmato quel ricorso”.




Siracusa. Libero Consorzio, la salvezza è distante solo una conferenza dei servizi. "Convocata martedì"

Al termine di una seduta particolarmente nervosa, in particolare attorno all’articolo 12 ed all’eredità della ex Tabella H, è arrivato il voto favorevole dell’Ars alla minifinanziaria regionale. Quarantuno i voti favorevoli su 57 presenti.
Un’approvazione attesa con apprensione da Siracusa, in particolare dai 532 dipendenti del Libero Consorzio Comunale ed i 104 di Siracusa Risorse, la società partecipata. L’assestamento di bilancio regionale mette, infatti, a disposizione 15,6 milioni di euro per la ex Provincia Regionale di SIracusa, precipitata in una crisi senza precedenti.
“Per avere quelle somme disponibili ho chiesto all’assessore alle autonomie locali, Lantieri, di convocare la necessaria conferenza dei servizi con i commissari dei Consorzi”, spiega il deputato regionale, Pippo Sorbello. Una convocazione attesa questa mattina con appuntamento lunedì o, al massimo, martedì della prossima settimana. “In conferenza si provvederà così al riparto delle somme che diventerebbero subito disponibili”, aggiunge ancora Sorbello. Mercoledì, infatti, potrebbe procedersi in via eccezionale con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione, passaggio che darebbe via libera ai mandati di pagamento.




Fine dell'incubo per la ex Provincia di Siracusa? L'Ars stanzia 15,6 milioni di euro

“Un risultato straordinario a cui nessuno credeva e che fin dall’inizio mi aveva spinto a dire che era una sorta di trincea del Piave, irrinunciabile per la vita della nostra provincia”. Sono le parole con cui il presidente della commissione bilancio Ars, Enzo Vinciullo, saluta l’approvazione dell’articolo della mini-finanziaria che stanzia 15,6 milioni di euro per il Libero Consorzio di Siracusa. L’Assemblea Regionale Siciliana ha votato favorevolmente quanto era stato emendato proprio da Vinciullo.
A sostenere in aula la necessità dell’approvazione i deputati regionali Pippo Sorbello e Marika Cirone Di Marco, insieme allo stesso Vinciullo ed all’assessore Marziano. “Essere riusciti a far approvare senza modifiche il provvedimento che riguarda la ex Provincia Regionale di Siracusa è un segnale importante di presenza ed attenzione che premia un difficile lavoro di mediazione ed accordo, senza arrendevolezza, cominciato in Commissione e concluso in aula”, dice soddisfatto Pippo Sorbello. “Adesso -aggiunge insieme alla collega Di Marco – manca solo il voto finale e si potrà poi procedere alla pubblicazione in Gazzetta ed alla liquidazione nei tempi che avevamo assicurato in questa corsa contro il tempo, prima della chiusura delle Tesorerie”.
Ok anche ai fondi per l’assistenza ai diversamente abili. “Cinque milioni sono stati stanziati per i servizi e le attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche e sensoriali, svolte fino ad ora dall’ex Provincia”, spiega Vinciullo. “Sono anche in questo caso molto soddisfatto per il risultato raggiunto frutto del mio emendamento”.




Siracusa. Firme false per le amministrative 2013? L'esposto in Procura. "Si dimetta Armaro"

L’ombra di un presunto caso di firme false si allunga sull’agitato contesto politico siracusano. A sollevare il caso è Peppe Patti, architetto ambientalista, portavoce dei Verdi in città ed ex candidato sindaco con Rivoluziona Siracusa poi finito capolista in Rinnoviamo Siracusa Adesso alle ultime amministrative.
Ha presentato un esposto chiedendo alla Procura, come racconta il quotidiano La Sicilia, di “verificare la correttezza degli atti relativi alla presentazione di questa e di tutte le altre liste concorrenti” alle ultime amministrative e in particolare per “controllare se le firme dei sottoscrittori sono depositate in originale e se corrispondono alla reale volontà dei sottoscrittori”.
Non è un mistero che Patti abbia da tempo smesso di sostenere Garozzo, il sindaco che era sostenuto anche dalla lista Rinnoviamo Siracusa Adesso. Una rottura dentro la quale si infila adesso questa mossa. Raggiunto al telefono, Peppe Patti ha spiegato di avere ripetuto in Procura i suoi dubbi sulle firme. “I moduli per la raccolta delle sigle a me sembrano immacolati, troppo. Niente segni, stropicciature. E anche la calligrafia sembra piuttosto uniforme. Li ho visionati dopo aver fatto richiesta di accesso agli atti. I miei sono soltanto dubbi, sono sicuro la magistratura andrà avanti e fornirà risposte al mio esposto”. Sul perchè abbia aspettato tre anni prima di esternare i dubbi sulla presentazione della lista, Patti spiega sereno che “a farmi scattare la molla del sospetto sono stati i casi di Palermo e Bologna. Mi sono chiesto come sia stato possibile presentare 750 firme per la lista quando i tempi, dopo aver accettato io la candidatura, erano davvero stretti. A mio avviso non c’erano margini per riuscire in quella operazione”.
Quale sarà la ricaduta politica di questa nuova vicenda che finisce per avvolgere anche il palazzo di città è presto per stabilirlo. Ma Peppe Patti sembra avere le idee chiare. “Mi aspetto che Armaro si dimetta da presidente del Consiglio comunale, intanto”. Armaro, espressione di quella lista oggi chiacchierata, entrò in sala Vittorini (con Trimarchi e Spuria, ndr) solo a gennaio 2015 in seguito ad un ricorso al Tar ed al riconteggio delle schede. “Voglio anche sperare che i renziani si diano una registrata politica. Forse non sono così puri come lasciano intendere”.




Siracusa. Il Movimento 5 Stelle prende coraggio: "Garozzo via, stiamo arrivando"

Comune più indagato d’Italia, 109.o posto nella classifica sulla qualità della vita elaborata da Italia Oggi: per il Movimento 5 Stelle può bastare. “Adesso abbiamo toccato il fondo. Ultimi in Sicilia e penultimi in Italia”, analizzano i pentastellati, preoccupati – lo ammettono – più dai dati presi in considerazione dallo studio statistico che ha portato alla elaborazione della classifica che delle indagini. Al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, chiedono di fare “qualcosa di utile per la nostra città, almeno per una volta: se ne vada. E lo faccia in fretta, prima che Siracusa perda definitivamente la pazienza”, si legge nella nota inviata alle redazioni, dove fioccano i punti esclamativi. Poi la profezia: “Stia sereno, stiamo arrivando!”.




Siracusa. "Salva Liberi Consorzi" verso l'approvazione, Sorbello: "Evitare brutte sorprese"

Si va verso l’approvazione dell’assestamento di bilancio regionale con gli attesi fondi per salvare i Liberi Consorzi in crisi: Siracusa, Ragusa ed Enna.
“Evitate brutte sorprese”, commenta il deputato regionale Pippo Sorbello che conferma la corsia preferenziale per il cosiddetto “salva Siracusa”, un iter complesso seguito da settimane con grande attenzione. “E non poteva essere diversamente visto il coinvolgimento di 532 dipendenti diretti del Libero Consorzio ed i 104 della partecipata Siracusa Risorse, da mesi in attesa dello stipendio e di certezze sul futuro”, ricorda Sorbello.
“Ieri sera in Ars – spiega poi – ha prevalso il buon senso e quello spirito leale che mi aveva spinto a chiedere un accordo responsabile tra deputati. Un accordo che mette un freno ai contributi a pioggia ex tabella H e ad assalti alla diligenza, mettendo al centro le reali esigenze ed i problemi della Regione, riassumibili in tre punti: fondi per i Comuni, fondi per i Liberi Consorzi e fondi per gli strumenti a sostegno dei diversamente abili a scuola. Entro una settimana – assicura Sorbello – arriveremo all’approvazione, anche con votazione ad oltranza. Subito dopo si passerà alla pubblicazione in Gazzetta con gli uffici regionali pronti a liquidare in tempi rapidi e certamente prima della chiusura della Tesoreria regionale (13 dicembre, ndr)”.