Problemi e necessità dello sport siracusano in Consiglio Comunale

Domani alle 10 si terrà una seduta aperta di consiglio comunale dedicata a “Progetti e problematiche dello sport siracusano”. La riunione, richiesta dal capogruppo di Insieme, Ivan Scimonelli, servirà a fare il punto sui bisogni delle società sportive in riferimento agli obiettivi che si sono date.
​All’adunanza sono stati invitati l’assessore Giuseppe Gibilisco, il dirigente comunale del settore Giuseppe Calabretta, i delegati provinciali del Coni e del Comitato paralimpico, Liddo Schiavo e Sebastiano Mazziotta, Elio Gervasi nella veste di presidente del Ansmes (Associazione nazionale stelle, palme e collari d’oro al merito sportivo di Coni e Cip). Parteciperanno i rappresentanti dei centri di promozione sportiva, di tutte le società e singoli atleti. Avranno la possibilità di portare il loro contributo al dibattito iscrivendosi a parlare, al banco della presidenza, prima dell’inizio dei lavori.
​I consiglieri torneranno nuovamente nella sala “Elio Vittorini” di Palazzo Vermexio mercoledì, sempre alle 10. Quattro punti all’ordine del giorno: l’istituzione della Consulta comunale della scuola, la modifica del regolamento della Consulta Giovanile, e due mozioni del gruppo consiliare del Pd, la prima sull’emergenza incendi e la seconda a “Tutela della dignità umana e dell’incolumità di Ilaria Salis”.




Filippo Scerra alla European Parliamentary Week: il deputato del M5S a Bruxelles

(cs) Il parlamentare Filippo Scerra (M5S) partecipa alla European Parliamentary Week di Bruxelles. Conferenza interparlamentare dedicata ai temi della stabilità economica e della governance economica nell’Unione Europea. Lunedì 12 e martedì 13 febbraio, fitto calendario d’incontri con autorevoli rappresentati dei principali organismi della Ue e di ogni Parlamento degli Stati dell’Unione. Ad aprire i lavori, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. A margine della conferenza il deputato siciliano terrà anche degli incontri bilaterali.
Filippo Scerra lo scorso novembre aveva già partecipato alla Conferenza degli organi parlamentari specializzati negli affari dell’Unione dei parlamenti dell’Unione europea (COSAC), a Madrid. Parlamentare nazionale dal 2018, dal 2022 è diventato Questore della Camera dei deputati. Nell’attuale legislatura è anche componente della commissione Politiche dell’Unione Europea, dove segue soprattutto i dossier legati al Mezzogiorno, al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla governance economica europea. È anche componente del Comitato Rapporti europei ed internazionali all’interno della struttura organizzativa del Movimento 5 Stelle.




Avola. Politica, Tonino Barbagallo aderisce a Italia Viva: “Risorsa fondamentale e di grande esperienza”

Nuovo ingresso in “Italia Viva” ad Avola.

Tonino Barbagallo, ex vicesindaco, assessore e consigliere comunale, ha ufficializzato lo scorso fine settimana la propria adesione alla forza politica presieduta in provincia da Alessandra Furnari e nel comune della zona sud da Matteo Basile.Alla presenza del componente dell’esecutivo regionale Giancarlo Garozzo e del dirigente provinciale Tino Manganaro, il medico si è, dunque, unito al progetto politico del gruppo.

“Apprezzato e di comprovata esperienza amministrativa- commentano Furnari e Basile- Bargaballo è una risorsa  fondamentale su cui siamo onorati di poter fare, da oggi, affidamento. La nostra comunità -proseguono-  anche ad Avola, continua a crescere ed a lavorare incessantemente per il bene della città”.-




Gli errori di dirigenti ed uffici del Comune di Siracusa: “vicende gravi, da Corte dei Conti”

Quanto costano gli errori di dirigenti, impiegati e funzionari del Comune di Siracusa? L’elenco è piuttosto lungo, guardando alla relazione annuale sull’attività di controllo successivo di regolarità amministrativa su atti e provvedimenti. “Una lista di vicende gravi, su cui dovrebbe indagare la Corte dei Conti”, sbotta il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI). “La relazione menziona gravi errori commessi da dirigenti, impiegati e rup a cui ha rimediato l’Ufficio Contratti”, spiega l’esponente di opposizione. La lista di “svarioni” lascia in effetti interdetti: errata indicazione della percentuale di ribasso dell’aggiudicatario, errata individuazione del contraente, incompletezza della certificazione richiesta in ordine alla verifica della posizione delle imprese rispetto al versamento delle imposte e tasse che in alcuni casi non riportava le violazioni non definitivamente accertate, l’omissione in alcuni casi dei dovuti controlli su soggetti posti in relazione con l’aggiudicataria, la mancata verifica postuma di debiti verso l’erario dopo il provvedimento di aggiudicazione, la violazione della privacy su alcuni provvedimenti che riportano dati sensibili, l’utilizzo di forme di contratto non conformi alla normativa, ad esempio l’uso della determina di aggiudicazione, come se fosse un contratto, senza nemmeno la firma del contraente. “La parte più incredibile arriva quando, con riferimento agli affidamenti di importo superiore a 5 mila euro, si parla di mancato rispetto del principio di rotazione così come regolamentato dall’Anac e dal codice dei contratti. E si sottolinea la carenza o la non adeguata motivazione della deroga al suddetto principio in alcuni provvedimenti amministrativi!”, sbotta Cavallaro.
“Ma quello che lascia senza parole è il fatto che alcuni dipendenti abbiano messo in atto forme di incomprensibile riluttanza a conformarsi alle nuove prescrizioni normative sollecitate dall’Ufficio Contratti e persino la condotta di alcuni Rup che, nonostante i solleciti per accertare la veridicità del riscontro negativo della certificazione dell’Agenzia delle Entrate su debiti degli aggiudicatari verso l’erario, non hanno né provveduto a dare riscontro né a revocare l’appalto”, accusa Cavallaro. E sono risvolti seri e degni di approfondimento. Pesa come un macigno poi la constatazione, contenuta sempre nella relazione, secondo cui al Comune di Siracusa difettano “competenze specifiche del personale nella materia della contrattualistica”.
In attesa del dibattito in Consiglio comunale sulla spinosa relazione, l’esponente di FdI chiede all’amministrazione “cosa ha fatto e cosa intende fare per risolvere le criticità sollevate dall’Ufficio Contratti e fatte proprie dal Segretario Generale in modo da innalzare il livello di formazione del personale comunale e soprattutto il livello di fiducia dei cittadini in ordine alla correttezza e trasparenza degli atti amministrativi?”.




Persi 2,5 mln per 10 bus a metano, Fdl: “Pianificare uno sviluppo adeguato all’evoluzione del territorio”

“Siracusa perde il finanziamento di 2,5 milioni di euro per l’acquisto di 10 bus a metano, questa è l’amministrazione incompetente ed inconcludente capitanata dal Sindaco Italia, è ormai consolidata la strategia politica del Sindaco che da sei anni ha ridotto la Città alla fame, affamando la cittadinanza fa apparire straordinarie le iniziative che dovrebbero essere ordinarie, come ad esempio la manutenzione del manto stradale, mentre per la pianificazione delle opere straordinarie nulla si concretizza”, si legge in una nota del Presidente Provinciale Peppe Napoli e del Commissario cittadino Ciccio Midolo di Fratelli d’Italia.
“Il progetto delle esasperate piste ciclabili, si conclama fallimentare in assenza di un adeguato servizio urbano di trasporti pubblici. La viabilità siracusana è un vero e proprio inferno che fa il paio con la vivibilità, altrettanto infernale. La tattica è chiara, abituare la cittadinanza al disservizio totale in modo che una piccola azione ordinaria può apparire straordinaria, in tempi di fame un tozzo di pane può diventare fondamentale. – continuano – L’amministrazione comunale sa di essere incompetente, sa di non conoscere gli strumenti amministrativi per acquisire risorse da spendere per i servizi cittadini, sa di non essere in grado di mettere in atto una progettualità, sa di non sapere pianificare uno sviluppo che sia al passo ed adeguato all’evoluzione del territorio, e quindi sa che l’unica strategia che è in grado di mettere in atto, e lo fa benissimo, è affamare la cittadinanza, concludono Peppe Napoli e Ciccio Midolo.




Autorità portuale, Nicita e Spada: “Bene adesioni alla proposta PD su Port Authority e Siracusa”

“Siamo lieti che la proposta lanciata per prima dal Partito Democratico inizi a trovare attenzione e consenso nel dibattito pubblico. Occorre ora che la nostra proposta che Siracusa aderisca da protagonista alla AdsP del mare di Sicilia si misuri con un orizzonte concreto di azione”. Sono le parole di Antonia Nicita, vice capogruppo del Pd al Senato, e Tiziano Spada, deputato regionale.
“Come abbiamo più volte evidenziato, l’adesione permetterebbe a Siracusa di entrare nel network dei porti della Sicilia Orientale ed evitare la concorrenza interna tra gli stessi, nonché ottimizzare l’offerta turistica crocieristica e diportistica esaltando le peculiarità dei singoli scali senza inutili duplicazioni. Inoltre, si potrebbero impiegare le somme prodotte dalla rada di S. Panagia per migliorare il quadro infrastrutturale attuale, in termini di fondali, banchine, stazione marittima e servizi. Ricordiamo che S. Panagia eroga alle casse erariali circa 11 milioni di euro l’anno, metà dei quali vanno alla Regione Siciliana e metà allo Stato, perdendosi del tutto da Siracusa. Queste risorse, come abbiamo più volte ripetuto, potrebbero essere spese sul territorio, superando i limiti attuali e fornendo a Siracusa risposte adeguate ai problemi infrastrutturali e organizzativi”.
I due rappresentanti del Partito Democratico sottolineano: “Ci auguriamo che nel Milleproroghe alla Camera il Governo Nazionale inserisca la proposta che Siracusa possa rientrare nell’Autorità portuale e che il Governo Regionale esprima un parere positivo”.




Autorità portuale, Scerra e Gilistro (M5S): “Ripartire dalla proposta del M5S per definire ingresso”

“Che il porto di Siracusa sia ancora oggi fuori dal perimetro di competenza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale è un anacronismo intollerabile. Una bizzarria decisionale che sin qui è costata in termini di occasioni ed investimenti di sviluppo perduti, con una crescita avvenuta slegata, non organica e incapace in questo quadro di affrontare e tenere la prova del confronto internazionale”. Sono le parole del parlamentare Filippo Scerra e del deputato regionale Carlo Gilistro che riprendono la battaglia condotta sin dal 2020 e culminata in un emendamento dell’ottobre 2021. “L’allora vicepresidente della commissione trasporti, Paolo Ficara, aveva proposto al Ministero l’inclusione del porto di Siracusa nella circoscrizione dell’Adsp, ma il no del presidente della Regione Musumeci stoppò tutto. Ora notiamo con piacere che in molti si stanno accorgendo della necessità di questo passo, di cui il M5S si è fatto portavoce in questi anni”, sottolineano i due esponenti cinquestelle.
“Allargare la circoscrizione dell’AdSP significa dotare anche il porto di Siracusa, come è già avvenuto per Pozzallo, di un’adeguata dotazione finanziaria che possa realmente spingere verso un preciso modello di sviluppo strategico, al di là di localismi che oggi non trovano più nessuna giustificazione. – continua Filippo Scerra – Con l’allargamento della circoscrizione al porto di Siracusa, compreso anche quello industriale di Santa Panagia, finalmente potremmo pretendere che le risorse prodotte in loco siano reinvestite sui territori che tale ricchezza generano, invece che finire nelle casse di Palermo. L’inserimento nell’Autorità di Sistema renderebbe possibile anche la definizione di una strategia integrata di sviluppo a medio e lungo termine con la previsione di adeguati interventi infrastrutturali, un modello di marketing congiunto, snellimento delle relative procedure burocratiche ed amministrative”.
“Dobbiamo iniziare a pensare che Catania più Augusta, più Pozzallo e più Siracusa possono diventare insieme, e non una contro l’altra, una influente realtà portuale del Mediterraneo con benefici a cascata, in questo caso si, per i singoli territori in cui operano. Ma non si può più ritenere che sia una guerra contro questo o quel vicino quando tutto attorno, dalla Calabria al resto del Mediterraneo, crescono realtà concorrenti che i nostri porti, da soli, non potrebbero fronteggiare”. Un dato su cui concordano anche gli operatori siracusani del settore che insisono per avviare un percorso di inserimento del porto Grande di Siracusa nel raggio d’azione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
“Le politiche portuali condotte da Catania-Augusta a nord e da Pozzallo a sud, tutte dentro l’Autorità di Sistema, stanno creando un effetto tenaglia che schiaccia ed isola il porto siracusano. Non è più tollerabile guardare a questa occasione e mancarla ancora solo perchè qualcuno ha pensato negli anni che l’economia portuale fosse l’orticello di casa”, sottolinea il deputato regionale Gilistro.




Mancato acquisto di bus a metano, Gradenigo: “Danno colossale”. La replica di Pantano

“Un danno colossale”. Così il presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo, commenta la perdita da parte del Comune di Siracusa di un finanziamento da 2,5 milioni di euro per l’acquisto di 10 bus a metano. Le somme arrivavano da Agenda Urbana. La notizia, incluso il dettaglio del prossimo arrivo di tre nuovi bus elettrici entro giugno, era stata anticipata da SiracusaOggi.it (clicca qui). Il tema è stato anche al centro di una interrogazione del gruppo Pd in Consiglio comunale.
“L’incubo così è diventato realtà, abbiamo mandato indietro 2.5 milioni di euro stanziati nel 2020 con Agenda Urbana, disponibili per il Comune di Siracusa già dal febbraio del 2021. Due anni di tempo, 48 mesi per poter acquistare da una qualunque azienda europea tramite un bando internazionale 10 nuovi bus a metano che confrontati alle 10 attuali linee di trasporto SAIS (escludendo quella del cimitero) avrebbero dovuto raddoppiare il numero di mezzi circolanti dimezzando i tempi di attesa con minori emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, rispetto agli attuali bus a gasolio”, dice d’un fiato Gradenigo.
L’assessore Vincenzo Pantano ha illustrato l’iter seguito dagli uffici. Dei due lotti finanziati per l’acquisto di 6 e 4 bus di diversa tipologia, dopo l’aggiudicazione della fornitura del primo lotto a seguito di procedura Consip, l’aggiudicataria ha comunicato l’impossibilità della fornitura nei termini per la carenza delle materie prime di costruzione legata alle vicende internazionali che hanno bloccato i mercati dal 2020 in poi. Di conseguenza non si è proceduto nemmeno per il secondo lotto, atteso che nessuna ditta poteva assicurare la fornitura nei termini richiesti da Agenda Urbana ai fini della rendicontazione.




Il caso De Simone turba FdI, Auteri: “Il partito non è un bus”

Il caso De Simone turba Fratelli d’Italia a Siracusa. Dei cinque consiglieri eletti, solo 2 sono rimasti fedeli al partito della Meloni (Cavallaro e Romano). Porto e Ricupero hanno salutato all’indomani dell’elezione, De Simone dopo pochi mesi. Il deputato regionale Carlo Auteri non nasconde la sua amarezza. “Fratelli d’Italia non è un autobus dal quale si sale e si scende a piacimento. È un partito frutto di un’ideologia e un’organizzazione e noi puntiamo in chi decide di aderire. La fuoriuscita di De Simone, dopo quella di Porto e Ricupero, per andare a finire in altri partiti non può che turbarmi”.
I primi fuoriusciti sono approdati in area Mpa, De Simone è al misto ma si vocifera di imminente adesione a Forza Italia. “Ci vuole onestà intellettuale – stigmatizza Auteri – vero è che non ci sono vincoli di mandato e che ormai pensare di rispondere a un elettorato è cosa non da tutti, ma ritengo abominevole questo modo di concepire la politica. Altrimenti è ovvio e naturale che la gente, gli elettori, abbiano sempre meno stima di chi ci rappresenta”.
FdI, come specificato dal coordinamento provinciale e comunale del partito, resterà all’opposizione di questa amministrazione comunale con il gruppo dei due consiglieri Paolo Romano e Paolo Cavallaro. “Noi non facciamo promesse di poltrone, non vogliamo corteggiare consiglieri di altre liste che semmai devono sceglierci per quello che siamo”, conclude.




Napoli (FdI): “De Simone va via? Ha perso una chance e approfittato degli elettori”

Il presidente provinciale di FdI, Peppe Napoli, commenta la decisione di Damiano De Simone di lasciare il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. “Ci dispiace di averlo appreso dalla stampa e proprio un paio di ore prima della riunione convocata con i consiglieri del gruppo di FDI”, spiega. Una riunione che si è comunque tenuta ed a cui hanno partecipato il coordinatore cittadino Ciccio Midolo e i consiglieri comunali Cavallaro e Romano che compongono lo zoccolo duro, anche in Consiglio comunale, del gruppo di Fratelli d’Italia, che non sparisce.
“Sarebbe stato il minino parlare con noi dei suoi dissapori o di qualche perplessità di permanere nel gruppo, anche solo per la riconoscenza di essere stato candidato con il simbolo del partito di Governo. Supponiamo che De Simone abbia tradito, non il partito in sè, bensì i suoi elettori che gli hanno dato fiducia proprio perché appartenente alla lista di FdI”, aggiunge ancora Napoli.
De Simone ha annuncia di aderire al gruppo misto. “Forse non si sente di appartenere all’unica forza del centrodestra che fa opposizione all’interno del Consiglio comunale, preferendo molto probabilmente la comoda azione politica all’interno della maggioranza”, pungono i vertici provinciale di FdI. “Ha perso una chance importante, gli auguriamo comunque buon lavoro”, chiosa Ciccio Midolo.