Elezioni Regionali, Forza Italia pensa a Stefania Prestigiacomo presidente: "candidato migliore"

Potrebbe essere la parlamentare siracusana Stefania Prestigiacomo la candidata a governatore in Sicilia per il centrodestra. A rompere gli indugi è il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè. “Stefania Prestigiacomo sarebbe il candidato migliore”, dice a margine della convention “Energia per la Sicilia”, organizzata a Palermo.




Siracusa. La formazione professionale degli amici? La Sgarlata attacca Marziano: "difesa debole"

Torna il cosiddetto “sistema” Genovese nella formzione professionale siciliana? A domandarselo è l’ex assessore regionale Maria Rita Sgarlata, presidente dell’associazione Democratici per la Città.
La vicinanza tra l’assessore regionale Bruno Marziano e Sergio Pillitteri, esponente del Pd siracusano impegnato in più enti di formazione in posizione utile per fondi importanti dal contestato Avviso 8 è il caso del momento.
“Un assessore regionale alla Formazione non può liquidare l’accusa di avere favorito un amico nella distribuzione dei fondi dell’Avviso 8 con una brevissima replica del tipo ‘nessuno vieta ad un assessore di conoscere persone del mondo della Formazione’. Perché il paradosso non sta nel fatto che un assessore conosca gente nel mondo della Formazione ma che la persona beneficiata sia molto più di un conoscente. Il rapporto tra Bruno Marziano e Sergio Pillitteri è consolidato da tempo e ci meraviglia che la stampa siracusana, sempre presente a eventi e manifestazioni del partito come dell’associazione guidata dal consigliere di circoscrizione, abbia ritenuto sufficiente la risposta dell’assessore regionale. Diversamente – insiste la Sgarlata – noi crediamo invece che, per i ruoli istituzionali e all’interno del Partito sia di Marziano che di Pillitteri, si sarebbe dovuto chiedere di più. Negli ultimi anni – ricorda – Sergio Pillitteri è stato uno dei responsabili del tesseramento nel Pd a Siracusa, orientandolo e stoppandolo quando non si
trattava di iscrivere persone vicine all’area del suo mentore”.




Siracusa. Assestamento di Bilancio, Vinciullo: "Ex Provincia mortificata. Fondi per i Comuni in dissesto"

“Ancora una mortificazione per l’ex Provincia di Siracusa”. Arriva, secondo il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo, dall’assestamento che dovrà essere esaminato e che prevede 1, 3 milioni di euro per i comuni in dissesto, includi quelli di Augusta e Lentini, per far fronte al fatto che i precari sono raddoppiati, passando da 22 a 519, con un incremento di 297 unità rispetto a quanto programmato. Un incremento che Vinciullo giudica eccessivo e imprevedibile.
“Ciò posto-aggiunge Vinciullo- devo però fare rilevare al Governo che lo stanziamento di 20 milioni di euro non è assolutamente sufficiente per far fronte alle esigenze delle ex Province. Servono ulteriori risorse se l’assestamento deve essere approvato. Per quanto riguardo le ragazze e i ragazzi diversamente abili, sarà la Regione a farsi carico del problema, stanziando 5 milioni di euro fino a dicembre e ulteriori 19 milioni 150 mila euro dal primo gennaio 2017”. Infine un riferimento specifico all’ex Provincia di Siracusa. “A nessuno-conclude il parlamentare dell’Ars-,consentirò di mortificare i dipendenti, che da troppo tempo sopportano le scelte incoerenti di questo Governo e della sua maggioranza che da ieri sera può contare sul sostegno di Forza Italia e alla destra pura e dura”




Siracusa. "Commissione Politiche Sociali nell'immobilismo", riparte la richiesta di abolirla

“Abolire subito la seconda commissione consiliare che si occupa di politiche sociali, scolastiche, turismo e cultura”. La richiesta non rappresenta una novità ma viene oggi reiterata da Cetty Vinnci, capogruppo di opposizione al Comune. “Le norme vanno sempre rispettate e torno quindi a chiedere – dichiara Vinci – di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale la mozione, sottoscritta, oltre che da me, dai consiglieri Simona Princiotta e Salvo Sorbello”. La ragione alla base della richiesta è legata all’attività poco proficua, secondo i consiglieri firmatari, dell’organismo consiliare. In termini più espliciti, la consigliera spiega che “non si comprende come mai la nostra proposta continui ad essere incredibilmente messa da parte .Forse perché evidenzia l’incredibile stallo in cui si trova da circa sette mesi una commissione che dovrebbe occuparsi di servizi sociali, scuola, asili nido, cultura, turismo e che, per l’incapacità della maggioranza di esprimere un presidente, resta bloccata, senza che il presidente del consiglio cerchi in qualche modo di risolvere la paradossale situazione”. Abolendo la seconda commissione, secondo Cetty Vinci, si potrebbe dare ad altre commissione la possibilità di occuparsi “di problemi di fondamentale importanza per la comunità siracusana”.




Pachino. Gelate 2014, niente ancora rimborsi agli agricoltori, Vinciullo: "Regione che lede i diritti"

“A quasi due anni dagli eventi calamitosi che hanno colpito gli agricoltori dei Comuni di Pachino, Portopalo e Noto, l’assessorato regionale alla Agricoltura, pur avendo da mesi le risorse disponibili continua a perdere tempo, creando gravissimi danni agli agricoltori della zona sud della provincia”. La denuncia è chiara e parte dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilancio dell’Ars. Vinciullo definisce questo “comportamento omissivo e lesivo dei diritti degli agricoltori di Pachino, Portopalo e Noto”. Duro l’affondo del parlamentare regionale. “Chi vuole fare l’assessore-commenta-deve sapere che prima di fare propaganda deve pensare ai problemi della gente altrimenti il rischio concreto, come in questo caso, è che di eccessiva propaganda alla fine si muoia”. Il tema è stato discusso ieri a palazzo dei Normanni.




Siracusa. Gennuso: "tumori, mortalità in aumento. Intervenga la magistratura"

Nuova denuncia del deputato regionale Pippo Gennuso. “A Siracusa il dato della mortalità per tumore nell’ultimo anno è in forte aumento”, dice deciso. “Si è passati dai mille morti del 2014 ai 1.150 dello scorso anno. Serve un intervento energico della magistratura contro le lobby del petrolio, anche perchè la legge deve essere uguali per tutti. Chi uccide deve pagare”, il pensiero del parlamentare Ars.
“La zona di Priolo, Melilli ed Augusta è quella più colpita. I cittadini chiedono bonifiche e risposte immediate a quella che è oramai diventata una ecatombe. Soltanto la magistratura può fermare morte e scempi ambientali, portando a termine le inchieste che ha avviato negli anni”, ricorda ancora Gennuso. “E’ arrivato il momento di dire basta”.




Il "caso" Siracusa approda anche in Antimafia Nazionale, la Bindi convoca Garozzo

Anche la commissione nazionale antimafia ha deciso di convocare il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Audizione fissata per mercoledì 19 ottobre, alle 15, a Roma. Il presidente Rosy Bindi, insieme agli altri componenti della commissione, si occuperanno quindi del “caso” Siracusa, scoppiato all’indomani delle dichiarazioni del primo cittadino durante una aspra direzione provinciale del Partito Democratico. Anche Roma, dopo Palermo, vuole chiarire meglio la portata dell’accusa lanciata da Garozzo che ha parlato di esponenti del partito pericolosamente vicini ad esponenti della criminalità. La commissione ha tra i suoi compiti anche quello di capire i rapporti tra mafia e politica e le modalità di infiltrazione nel sistema degli appalti e delle opere pubbliche. Tra i primi a chiedere l’intervento dell’antimafia nazionale era stato il senatore pentastellato Giarrusso.
Il 13 ottobre, intanto, l’antimafia regionale ascolterà Simona Princiotta e l’avvocato Giuseppe Calafiore (legale Open Land), sempre nell’ambito del caso Siracusa. Che si rivela ogni di più intricato.




Melilli. Centri di accoglienza per migranti, il Consiglio comunale si spacca e non decide

Nulla di fatto in Consiglio Comunale a Melilli. All’ordine del giorno la questione inerente l’insediamento di nuovi centri di accoglienza per migranti e la chiusura di quelli esistenti a Città Giardino. Sulla frazione tutti d’accordo ma la stessa convergenza non si è registrata per l’intero territorio melillese. Da qui l’emendamento, presentato dall’opposizione (rappresentata da Cannella, Scibilia, Annino, La Rosa, Nuccio Scollo, Carta, Gigliuto, Castro, Giampapa) alla mozione della maggioranza. Una variante per chiedere di non autorizzare l’apertura di altre strutture neanche a Melilli e Villasmundo. Proposta bocciata perché in 10 (Sorbello, Sbona, Marchese, Pierfrancesco Scollo, Caruso, Magnano, Ribera, Russo, Didato e anche Midolo, consigliere di Città Giardino), su 19, hanno votato no.
Subito dopo, è stata messa ai voti la mozione della maggioranza, ma l’opposizione è uscita dall’aula, facendo venire meno il numero legale. Pertanto, alla fine, il Consiglio comunale ha deciso di non decidere.
“Due ore e mezzo di inutili lavori. Ci siamo confrontati, anche in maniera aspra, su un tema molto delicato cercando di trovare una soluzione unica. Dovevamo essere unanimi, era anche quello che ci aveva chiesto la gente. E invece, forse, è prevalso qualche interesse di parte”, commenta il consigliere La Rosa.
Erano tanti i cittadini presenti in aula. E alla chiusura di seduta hanno manifestato il loro malcontento con fischi sonori. “Evidentemente qualcuno è favorevole ai centri di accoglienza”, attacca ancora La Rosa. “Siamo una piccola comunità, che ha dimostrato nel tempo di essere ospitale ma oggi non possiamo continuare ad assistere allo scempio del territorio per conto di chi vuole solo fare business sulla pelle degli immigrati. Per questa ragione, cercavamo una proposta unanime ma su questo il presidente del Consiglio Salvo Sbona, non volendo accogliere un nostro documento che si opponeva all’apertura di altri centri di accoglienza su un territorio che, complessivamente, conta meno di 15 mila abitanti, ha fatto di tutto per boicottare i lavori”.
Nonostante le divisioni in Consiglio, Città Giardino il suo risultato lo ha raggiunto con una delibera di giunta dello scorso 30 settembre, già inviata al Prefetto, con la quale si chiede al rappresentate di Governo di non autorizzare l’apertura di altri centri di accoglienza nella frazione di Melilli.




Caso Siracusa in Antimafia: il 13 ottobre convocata Simona Princiotta

Lo aveva chiesto a gran voce. Adesso Simona Princiotta è stata “accontentata” dalla commissione regionale Antimafia. La consigliera comunale, grande accusatrice di palazzo Vermexio, è stata convocata dal presidente Nello Musumeci. A Palermo la attendono alle 10 del 13 ottobre, pochi giorni dopo l’audizione dell’avvocato Calafiore, legale di Open Land e della stessa Princiotta.
Il suo nome era stato fatto durante l’audizione a porte chiuso del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo di cui lei è grande accusatrice.
La Princiotta conferma che porterà a Palermo cd con registrazioni audio “per far capire chi è e con chi parla Giancarlo Garozzo”, spiega. E poi ancora documenti e faldoni con “denunce non ancora pubbliche sugli affari siracusani che ho già depositato”.
Ma con la commissione antimafia potrebbe anche toccare il tema dei rapporti tra consiglieri comunali e cosa pubblica, su cui si è scontrata anche nelle aule di giustizia con Alberto Palestro. Peraltro lo stesso Palestro è stato indicato dal sindaco Garozzo, nella precedente audizione, come vittima della Princiotta.
La seduta si svolgerà a porte chiuse. I “segreti” però dureranno poco. L’indomani, il 14 ottobre, Simona Princiotta svelerà in conferenza stampa i contenuti della sua audizione in commissione regionale antimafia.




Siracusa. L'opposizione rimette sotto scacco la maggioranza in Consiglio: nuovo rinvio

Non è un buon viatico in vista dell’avvio della discussione sul bilancio comunale di previsione 2016. Il tema arriva in aula con notevole ritardo e dovrà essere incardinato nei prossimi giorni. La legge concede 30 giorni di tempo per l’approvazione. La maggioranza vorrebbe fare in fretta, l’opposizione frena. E vedendo come vanno le cose al quarto piano di palazzo di città, c’è poco da stare allegri.
Se la minoranza voleva lanciare un segnale, è arrivato chiaro e tondo. Chiusa per mancanza del numero legale la seduta di ieri sera, con all’ordine del giorno l’atto di indirizzo per l’istituzione del tavolo istituzionale per la cultura dell’infanzia. I consiglieri si erano ritrovati in seconda convocazione dopo che, sempre sullo stesso tema, si era deciso per il rinvio – su richiesta dell’opposizione – perchè in aula non era presente l’assessore al ramo. Ieri sera, gli stessi esponenti dell’opposizione hanno fatto mancare il numero legale uscendo dall’aula senza produrre quelle richieste di chiarimento per cui, invece, avevano ottenuto il rinvio in precedenza.
Una mossa politica che mette in scacco una maggioranza spaccata che, pur avendo i numeri per procedere spedita in Consiglio, si fa spesso mettere sotto scacco tra assenze, lotte interne e distrazioni.
Per l’approvazione del bilancio servirà ben altra attenzione mettendo per una volta davvero al centro l’interesse di una città bloccata.