Augusta, Melilli e Priolo: Consiglio comunale congiunto per l'Autorità Portuale

Prima reazione concreta del territorio dopo lo smacco subito con l’Autorità Portuale di Sistema assegnata a Catania e non Augusta. I presidenti dei Consigli comunali di Augusta, Melilli e Priolo stanno concertando una seduta aperta e congiunta da convocare nella sede amministrativa dell’Autorità Portuale di Augusta. Il tentativo è quello di creare “una mobilitazione generale utile a indurre il Governo nazionale a rivedere le proprie decisioni sull’argomento”, spiega Salvo Sbona, presidente del civico consesso di Melilli. Ne ha già discusso con Lucia Fichera (Augusta) e Giovanni Parisi (Priolo) e nei prossimi giorni sarà definita la data. Saranno invitati i rappresentanti del Governo regionale, i Deputati nazionali e regionali, la Parti Sociali ed i rappresentanti delle Imprese che operano nel Porto.

foto: il consiglio comunale di Melilli




Autorità Portuale a Catania, la rabbia di Vinciullo: "legge calpestata, ci ribelleremo"

Salta dalla sedia Enzo Vinciullo. Il deputato regionale contiene a fatica la rabbia di fronte alla scelta di Catania come sede di autorità portuale di sistema ai danni di Augusta.”Accordi politici e personali, in contrasto con le norme comunitarie e italiane, fanno sì che, unico caso in Italia, Augusta, porto Core, non sarà Autorità Portuale, mentre Catania, unico caso in Italia, pur non essendo porto Core, sarà Autorità Portuale”, sintetizza Vinciullo.
“Di fronte a un provvedimento così iniquo, così ingiusto e così insopportabile da digerire, sento tutto il disgusto umano e politico che si può provare quando la Legge viene calpestata da chi la dovrebbe fare rispettare”, sbotta l’esponente di Ncd.
Vinciullo chiama alla mobilitazione: “invito i cittadini tutti a ribellarsi e ad opporsi a questo atto di arroganza politica”. E anticipa la volontà di rivolgersi alla magistratura per ottenere il rispetto della legge.




Dopo lo scippo Autorità Portuale l'on. Zappulla scarica Crocetta

Autorità Portuale a Catania, “una bruttissima pagina di squallida mediazione politica contro la logica economica e progettuale.Sono indignato contro il nefasto ruolo svolto dal Presidente Crocetta”. Al coro di sgomenti commenti si unisce anche il parlamentare Pd, Pippo Zappulla.
Che non le manda a dire neanche a Del Rio. “Cedendo alle evidenti pressioni, ha assunto una decisione che considero una squallida operazione politica che risponde esclusivamente alla geografia elettorale. Evidentemente Crocetta ha contato gli abitanti di Catania e non i metri delle banchine del porto, gli elettori piuttosto che i servizi e le potenzialità degli scali. Per questa ragione Crocetta non è piu’ il mio Presidente della Regione”, dice con sdegno Zappulla.
“Leggo di una soluzione di chiaro aggiramento dei criteri oggettivi attraverso una sorte di mediazione che vedrebbe i primi due anni a Catania per poi tornare ad Augusta. Una ipotesi assurda e incomprensibile: se infatti Catania ha le caratteristiche tecniche è giusto che mantenga sempre il ruolo, se li ha invece Augusta – come è evidente a tutta Europa – non si capiscono questi due anni”, attacca ancora Zappulla.




Augusta. Sofia Amoddio accusa Crocetta: "lo scippo è colpa sua. Vi svelo perchè…"

La colpa dell’attribuzione a Catania della sede di Autorità Portuale della Sicilia Orientale? “E’ del governatore Crocetta”, la risposta pronta della parlamentare Pd, Sofia Amoddio. “Sono delusa. Ho seguito la vicenda porto di Augusta dal primo momento, interfacciandomi innumerevoli volte con il Ministero e ricevendo sempre risposte tranquillizzanti, ma qualcosa è cambiato negli ultimi giorni in favore di Catania. Le responsabilità sono ben chiare e non possono essere attribuite ai deputati che si sono adoperati per fare in modo che l’autorità portuale venisse destinata ad Augusta. La colpa di questo scippo ai danni di Augusta è del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha forzato la mano e scelto inspiegabilmente Catania”.
La legge prevede infatti l’intesa vincolante con la Regione. Che, invece, ha scelto Catania. “Il Presidente Crocetta ha volontariamente ignorato le caratteristiche dello scalo megarese, il suo ruolo di principale porto petrolifero italiano e la sua centralità lungo le rotte del traffico internazionale del Mediterraneo e adesso dovrà renderne conto ai cittadini della provincia di Siracusa”.
La Amoddio svela, come retroscena, che “di fronte al parere vincolante di Crocetta, il Ministero ha dovuto mediare per affidare per i primi due anni l’Autorità portuale a Catania e per i successivi due ad Augusta, evitando così uno stallo che avrebbe danneggiato tutti perché avrebbe mantenuto il commissariamento. Confido che il presidente Crocetta chiarisca pubblicamente quanto prima le ragioni di questa scelta scellerata e spieghi ai cittadini siciliani per quale motivo continui ad avvantaggiare le città metropolitane a discapito delle altre aree della Regione”.




Siracusa. Rimpasto in giunta, sull'ipotesi tornano a dialogare Garozzo e il Pd

A pochi giorni dalla direzione cittadina del Partito Democratico, arrivano le parole del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Sono disponibile a ragionare su di un azzeramento della giunta, ma senza imposizioni”, ha ripetuto nelle ultime ore il primo cittadino. Una apertura dopo mesi di scontro duro, con lo stesso Pd che era arrivato a “disconoscere” l’amministrazione Garozzo. Parole che il segretario cittadino, Marco Monterosso, accoglie con un sonoro “finalmente”. Mentre il responsabile provinciale, Alessio Lo Giudice, preferisce attendere la direzione per dire la sua, Monterosso non nasconde il suo giudizio positivo. “Certo, si poteva fare prima. L’8 luglio avevo chiesto proprio questo. In ogni caso, è un fatto positivo. Su cui, però, l’ultima parola spetta alla direzione. Il discorso non è tra me e Garozzo”, spiega il segretario cittadino.
Quanto al toto-nomine dei nuovi assessori e alle “imposizioni” a cui fa riferimento il sindaco, Monterosso chiarisce di “non avere interessi sulle nomine. Quello che conta è il gesto politico: abbiamo perso il rapporto con la città, dobbiamo ricominciare con persone rappresentative di tutti e capaci di parlare con tutti. Non è un discorso di correnti”, assicura il segretario cittadino del Pd.
Rimane da stabilire quando finalmente andrà in scena l’attesa direzione cittadina. Dopo il primo rinvio della scorsa settimana, si profila un nuovo spostamento di data. Alla convocazione di domenica, infatti, il sindaco Garozzo non potrebbe rispondere presente per altri impegni istituzionali. “Ed è importante che ci sia anche lui”, spiega Monterosso, impegnato a trovare una nuova data che possa mettere d’accordo tutti i 100 circa componenti della direzione cittadina.




Siracusa. Igiene Urbana, ritardi e ricorsi: discussione in Consiglio. "Amministrazione vuole andare avanti"

Seduta consiliare dedicata interamente al dibattito sull’appalto del servizio di Igiene urbana. È toccato all’assessore Pietro Coppa ripercorrere le tappe dell’iter amministrativo dell’appalto e degli ultimi ricorsi al Tar che hanno complicato il percorso verso il nuovo servizio. Vicende che “hanno determinato un ritardo che comunque non ci ha impedito di aggiudicare l’appalto in maniera definitiva a fine dicembre”, ha detto Coppa. “La proroga tecnica ad Igm scade il 28 febbraio ed il Tar ci ha imposto di evitarne altre: andremo quindi all’affidamento all’aggiudicataria”. Questa, in sintesi, la comunicazione dell’amministrazione sulla quale si è poi aperto il dibattito d’aula.
Per Salvatore Castagnino “l’aggiudicazione della gara, in attesa della decisione sul merito prevista il 20 aprile, potrebbe creare un danno erariale qualora il Tar dovesse dare un giudizione favorevole alla ricorrente. L’Ente – ha aggiunto – sarebbe costretto ad un risarcimento milionario che di fatto creerebbe un altro pesante debito fuori bilancio”. Castagnino ha poi chiesto la trasmissione degli atti procedurali alla Procura della Corte dei Conti.
Francesco Zappalà, invece, ha parlato di “argomento non di competenza del Consiglio. Sarebbe stato meglio aspettare la decisione di aprile, senza dimenticare al contempo la sorte dei dipendenti coinvolti”. Sono quindi intervenuti i consiglieri Giuseppe Assenza, che si è detto “stupìto, vista la complessità giuridica dell’intera vicenda, della mancanza di un parere dell’ufficio legale dell’Ente”; Gaetano Firenze, per il quale “si corre il serio rischio di un’altra Open Land senza che il Consiglio sia stato messo in condizione di dare un contributo”; Elio Di Lorenzo ha attaccato su di “un’aggiudicazione defintiva, 40 giorni prima della sentenza del Tar, dimostra l’incapacità di questa amministrazione a gestire problematiche importanti, esponendo l’Ente al rischio di un risarcimento milionario”; Cetty Vinci, che lamentando al pari del collega Firenze, la mancata comunicazione ai consiglieri degli atti trasmessi al presidente, si è detta “preoccupata dai rischi derivanti da una decisione che a questo punto appare obbligata”; Alfredo Foti, che ricordando la mancata acquisizione del parere legale dell’Avvocatura, ha invitato l’amministrazione “a procedere con cautela e prudenza nell’iter procedurale”; Carmen Castelluccio, che ha dato atto all’Amministrazione “di aver fatto una gara che finalmente farà uscire dal regime delle proroghe, che assicurerà servizi più efficienti alla città e che salvaguarderà i livelli occupazionali”; Salvo Sorbello ha parlato invece di “amministrazione incapace e presuntuosa, che continua a mortificare il ruolo del Consiglio”; Giuseppe Rabbito è tornato a chiedere le motivazioni dell’assenza del parere dell’Avvocatura comunale, mentre Fortunato Minimo ha plaudito al “Decisionismo dell’Amministrazione”.
Conclusioni affidate ancora a Coppa: “L’aggiudicazione definitiva era un atto dovuto. Come l’affidamento all’aggiudicatario, visto che non si può più andare in proroga affidando il servizio ad un soggetto che non ha vinto la gara”; e al dirigente del settore, anche Rup del procedimento, Vincenzo Migliore: “Iter procedurale corretto. É chiaro che ci troviamo in presenza di un appalto importante e non si può impedire alle ditte non aggiudicatarie di avvalersi di tutti gli strumenti a loro disposizione. Allo stato del procedimento, ormai definito, e alla luce delle indicazioni fornite dall’Anac e confermate dalla recente sentenza del Tar di Catania sull’impossibilità di ricorrere ad ulteriori ordinanze di proroga non si poteva assumere determinazione diversa”.
Consiglio in aula di nuovo stasera alle 18.30. Provvedimenti in materia urbanistica e privatizzazione del servizio dei parcheggi gli argomenti di maggiore rilievo.




Siracusa. Agevolazioni Tari: modifiche al regolamento chieste da Foti, Salvo, Pappalardo e Firenze

Modifiche all’articolo dell regolamento Tari che prevede agevolazioni fiscali in favore di nuclei familiari di cui uno o più componenti svolgono attività lavorativa o di studio all’estero o fuori il territorio regionale ma non, invece, per chi svolge attività lavorativa o di studio fuori dal territorio comunale. Le propongono i consiglieri Pd Alfredo Foti, Stefania Salvo, Francesco Pappalardo e Tanino Firenze. “Viste le osservazioni sollevate dai cittadini che lamentano una evidente disparità di trattamento fiscale, riteniamo sia opportuno correggere la portata dell’articolo precisando che vale anche per chi studia o lavora fuori dal territorio comunale e non più solo regionale. Va poi inserita la frase che prescrive la presentazione di documentazione attestante che lo stesso soggetto versa la tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani presso altro Stato o Comune ove svolge l’attività di studio o di lavoro”.




Siracusa. Il Comune cancella il debito con il Consorzio Universitario, transazione al 30%

L’assessore con delega alle Società partecipate, Gianluca Scrofani, e il presidente del Consorzio universitario “Archimede”, Salvino La Rosa, hanno firmato stamattina la transazione per l’azzeramento del debito determinato dai contributi non corrisposti dal Comune.
Secondo quanto concordato negli incontri avuti nelle scorse settimane, ai quali ha partecipato anche il ragioniere generale, Giorgio Giannì, l’Ente verserà al consorzio il 30 per cento del debito accumulato a partire dal 2013: su un totale di 96 mila euro saranno pagati 28mila 800 euro. Si tratterà dell’ultimo versamento a favore del Consorzio universitario; così come previsto dalla nuova normativa, già nel prossimo bilancio di previsione sparirà la posta ad esso dedicata poiché il Comune ne sosterrà l’attività mettendo a disposizione strutture e servizi anche attraverso il proprio personale.
“Questo intervento, come tanti altri messi in campo negli ultimi anni – spiega l’assessore Scrofani – si muove nel rispetto dei principi di una necessaria spending review che comincia a mostrare i suoi frutti positivi. Una politica che non nasce oggi ma sempre attuata dalla nostra Amministrazione coerentemente con le mutate condizioni finanziarie. Oggi tale politica trova conferma in un accordo che avrà effetti duraturi senza intaccare la funzionalità del Consorzio. L’intesa – conclude l’assessore Scrofani – è in linea con il mandato che l’Amministrazione ha avuto dal consiglio comunale in applicazione delle più recenti normative, in particolare con il decreto legislativo 175 del 2016 che coniuga contenimento della spesa ed efficienza delle partecipate. Lungo questa linea ci stiamo muovendo in vista del bilancio di previsione del 2017”.
Nelle scorse settimane lo stesso tipo di intesa, per il quale manca solo la firma finale, era stata raggiunta dall’assessore Scrofani con il Consorzio area marina protetta del Plemmirio.
Critici i consiglieri di Opposizione Cetty Vinci e Salvo Sorbello. “Prima di elargire somme al Consorzio Universitario Archimede, che nel recente passato si è distinto purtroppo per folte partecipazioni ad eventi in Canada e per complicate conferenze del compianto Bauman, si ristabilisca il pieno rispetto dello Statuto del Consorzio stesso. Ci riferiamo infatti all’elezione dei due rappresentanti degli studenti, eletti tra gli iscritti ai corsi di laurea del Consorzio, al momento non presenti, almeno esaminando il sito ufficiale del Consorzio. Sito che riporta inoltre, come ultimo rendiconto pubblicato, addirittura quello del 2014! È giusto che i soldi dei siracusani vengano utilizzati in maniera proficua e non per mantenere enti di cui non si conosce bene neppure l’attività. Va quindi rilanciata la presenza universitaria a Siracusa, anche per far restare nella nostra città i tanti giovani che scelgono di andare a studiare altrove”.




Stato di calamità naturale per l'agricoltura siracusana: Sorbello e Gennuso in pressing sull'Ars

Stato di calamità per i produttori del settore ortofrutticolo siracusano. Il deputato centrista Pippo Sorbello chiede una procedura urgente che possa garantire un accesso veloce alle risorse disponibili. Ne discute oggi con il presidente dell’Ars, Ardizzone, “a cui chiedo sin da ora una sorta di corsia preferenziale per consentire ai produttori danneggiati dal maltempo eccezionale degli ultimi giorni di poter ripartire“.
La dotazione è di 120 milioni di euro. “Gli operatori di Protezione Civile devono subito occuparsi del censimento dei danni, analizzando caso per caso in un conteggio dell’emergenza“, spiega ancora Sorbello.
Tra le province colpite c’è anche Siracusa, da nord a sud. “Penso al settore agrumicolo di Lentini, Carlentini e Francofonte e ai produttori agricoli di Pachino e centri limitrofi. Non dobbiamo lasciarli soli di fronte a questa enorme difficoltà. Ne vale dello stesso tessuto produttivo della Regione. Per questo si deve procedere con la massima velocità, evitando gli errori di un recente passato”.
Dello stesso avviso un altro deputato regionale, Pippo Gennuso. Ne ha discusso con l’assessore Antonello Cracolici. “Il maltempo è stato ancora una volta inclemente con le nostre aziende agricole del sudest della provincia di Siracusa. L’acqua tracimata dal Tellaro ha messo in ginocchio le produzioni nei territori di Noto e Rosolini. Danni pure a Pachino e Portopalo. Voglio dare la mia solidarietà all’azienda Candiano che ha subito danni incalcolabili. Adesso – prosegue il parlamentare di Rosolini – occorre che il governo siciliano si occupi del comparto che è letteralmente in ginocchio. E’ indispensabile attivare il governo centrale, altrimenti saranno migliaia le persone che resteranno senza occupazione. Un lusso che la Sicilia non può permettersi”.




Siracusa. Gestione privata dai parcheggi? Il Movimento 5 Stelle dice no

L’idea di tornare ad affidare la gestione di parcheggi e strisce blu ai privati non piace al Movimento 5 Stelle di Siracusa. Che parla di “incredulità e stupore” di fronte alla ventilata ipotesi.
“All’uomo della strada sorgerebbe spontaneo un dubbio e nascerebbe immediatamente una domanda: se gli utili dei parcheggi andranno al privato, al Comune non resterà altro che continuare ad utilizzare le forze dell’ordine per multare i poveri cittadini? Mentre, sia cittadini che vigili sono vittime di un sistema di viabilità caotico, inefficace e sostanzialmente indegno di una città civile”, si legge nella nota dei pentastellati.
Il Comune di Siracusa rinuncerebbe così al milione di euro che attualmente incassa e i 5 Stelle sono dubbiosi sul fatto che con la gestione privata quella somma possa comunque continuare ad entrare nelle casse municipali. “Può il Comune permettersi di rinunciare a questa cifra senza battere ciglio?”, l’interrogativo del meet up siracusano.
Il Movimento 5 Stelle prende poi di mira il sindaco, Giancarlo Garozzo, che da capogruppo dell’opposizione nel 2010 chiedeva la commissione d’inchiesta sulla società che gestiva i parcheggi privatamente: “è per caso un omonimo del nostro sindaco attuale oppure, invece, siamo di fronte all’ennesimo cambiamento in corso d’opera?”, la domanda finale.