Rimborsi Sisma 90, Scerra e Nicita: “Attivare numero verde per fornire informazioni ai cittadini”

“Attivare numero verde per fornire informazioni ai cittadini in previsione dall’avvio delle liquidazioni dei rimborsi per i tributi Sisma 90”. Così il parlamentare Filippo Scerra (M5S) e il senatore Antonio Nicita (PD) che hanno inviato una pec all’Agenzia delle Entrate. “C’è ancora troppa confusione tra i contribuenti. Per questo abbiamo chiesto per le vie ufficiali all’Agenzia delle Entrate di comunicare in modo chiaro e preciso quanto ed a chi verrà rimborsato quanto versato in eccedenza nel triennio 1990-1992, dopo il famoso terremoto”, commentano.
“Sono molti i contribuenti delle province di Siracusa, Ragusa e Catania che non hanno chiaro se e quanto verrà loro rimborsato. Nel corso delle nostre recenti interlocuzioni con il Mef – spiegano Scerra e Nicita – abbiamo accolto le rassicurazioni secondo le quali si procederà al pagamento del 90% a tutti gli aventi diritto. E’ utile adesso procedere con una comunicazione chiara e precisa nei confronti dei cittadini, specificando attraverso un apposito documento le varie peculiarità delle situazioni e, qualora lo si ritenesse opportuno, anche attraverso l’istituzione di un numero verde dedicato, attraverso il quale – concludono Scerra e Nicita – fornire informazioni precise e dettagliate ai contribuenti, specie su tempi e modalità”.
Nelle scorse settimane Nicita e Scerra hanno annunciato di essere “finalmente vicini alla soluzione dell’annosa questione dei rimborsi sisma 90”. La notizia è arrivata a seguito delle interlocuzioni che i due parlamentari siracusani hanno avuto con le istituzioni governative presenti al tavolo ricognitivo istituito su Sisma 90 con l’emendamento Nicita e che aveva il fine proprio di accertare quanto ancora dovuto per procedere ad azioni conseguenti di rimborso.
Inoltre, oggi pomeriggio alle 18, presso il salone Baranzini del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, si terrà un incontro proprio sul rimborso dei tributi sospesi “Sisma 90”. L’appuntamento è organizzato dal Movimento 5 Stelle e vedrà, tra gli altri, la partecipazione del parlamentare nazionale Filippo Scerra e del deputato regionale Carlo Gilistro.




Porto Grande e porto rifugio, missione rilancio: Cannata, “Ora ci sono risorse e progetti”

L’ingresso formale del Porto Grande di Siracusa sotto la governance dell’AdSP della Sicilia Orientale “è un risultato fondamentale per il rilancio della nostra città e del suo porto”. Lo dice il parlamentare Luca Cannata (FdI). “Mi sono battuto affinché questa annessione fosse inserita nella legge approvata a marzo e ho firmato gli odg collegati e sostenuto gli emendamenti al Senato con i colleghi di Fdi che hanno reso possibile questa transizione. È un traguardo importante, ma ora è necessario lavorare per dare seguito a quanto progettato”, aggiunge.
Il deputato di Fratelli d’Italia ha evidenziato le prime azioni concrete che l’Autorità Portuale ha pianificato con il suo presidente Francesco di Sarcina: “già entro la fine di quest’anno sono stati messi da parte 1,5 milioni di euro per interventi immediati al Porto Grande di Siracusa. Le priorità riguardano la riparazione del molo Sant’Antonio e il ripristino delle banchine interdette, oggi non fruibili a causa di ordinanze della Capitaneria di Porto”. Cannata ha anche ricordato il suo intervento per il porto rifugio di Santa Panagia, un’infrastruttura cruciale per la città. “Con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – ricorda – abbiamo reinserito un finanziamento regionale di 4 milioni di euro, che permetterà all’Autorità Portuale anche con l’implementazione do propri fondi di avviare i lavori necessari per restituire piena funzionalità a questo sito strategico. Ma è stato un iter portato avanti anche con la sensibilità dell’assessore regionale Territorio e Ambiente Giusi Savarino, che si è mostrata attenta e operativa”.
Guardando al futuro, Cannata ha posto l’attenzione sulla crocieristica e sulle aree portuali della rada. “Il Documento di Programmazione Strategica di Sistema deve essere aggiornato per includere Siracusa – sottolinea il parlamentare di FdI – Ho già discusso con il presidente dell’Adsp, Francesco Di Sarcina, e abbiamo concordato di iniziare il lavoro di aggiornamento il prossimo anno, in collaborazione con tutte le istituzioni politiche e territoriali. La crocieristica rappresenta un’opportunità straordinaria per la città, e dobbiamo essere pronti a sfruttarla”. Infine, Cannata ha annunciato l’avvio delle analisi per il dragaggio del Porto Grande, in particolare della banchina due, attualmente interdetta. “Dalla settimana prossima partiranno i rilievi e le analisi tecniche per predisporre la documentazione da inviare al Ministero dell’Ambiente per ottenere le autorizzazioni necessarie – conclude il deputato – Non è una questione di risorse economiche, che l’Autorità Portuale può sostenere, ma di seguire l’iter richiesto per le aree classificate come siti di interesse nazionale. Anche questo è un fronte che seguiremo con attenzione. Il porto di Siracusa deve diventare un punto di riferimento per lo sviluppo economico e turistico della città e dell’intera provincia. Questo è solo l’inizio, ma il lavoro che ci aspetta è chiaro: rilanciare l’infrastruttura portuale e farne il motore del nostro territorio”.




Rimpasto in slow motion, chi conta i giorni e chi i numeri in Consiglio. “Faremo messa a punto”

Assessori in carica, altri pazientemente in pectore, altri ancora con le valigie in mano. Non che Palazzo Vermexio si sia improvvisamente dotato di porte girevoli, semmai si è ormai perso il conto delle settimane trascorse senza novità sostanziali sull’inevitabile aggiustata alla squadra di governo cittadino. Tra impazienti e attendisti, i giorni scorrono. L’unica certezza è che il rimpasto ci sarà, come conferma il sindaco Francesco Italia: “è chiaro che dovremo fare una messa a punto nella squadra”. I tempi, oggi come ad inizio ottobre, sono imperscrutabili.
Ufficialmente nessuno ha fretta, ufficiosamente non mancano i segnali incrociati. Per tutti, il primo cittadino piazza il suo avviso. “L’equilibrio per amministrare si compone di diversi fattori. Se ne manca uno, cadono gli altri. E’ opportuno mantenere gli equilibri, anche in Consiglio comunale”. Anche per chi non è pratico di politichese, pare un messaggio piuttosto chiaro. Compreso da tutti gli alleati di Italia? “Io vado molto d’accordo con loro. Hanno piena consapevolezza di questa attenzione agli equilibri”, risponde sereno il sindaco.
Tra quelli che sembravano interessati ad accelerare le mosse, c’è indubbiamente il Mpa. In tal senso, eloquente l’uscita dall’aula consiliare poche settimane addietro, al momento di una votazione. Non un gesto di rottura, ma di certo un segnale agli alleati.
“Ai miei consiglieri comunali ho solo detto di valorizzare idee per il 2025. Italia ha piena delega del Mpa, con imprimatur del nostro leader Raffaele Lombardo”, spiega Giuseppe Carta, uomo forte degli Autonomisti siciliani. “Dobbiamo ora concentrarci su alcuni temi per il 2025: rifiuti, viabilità, servizi e come migliorare ulteriormente l’immagine della città. Quanto alle classifiche sulla qualità della vita, nelle cose si arriva piano piano. La crescita di questi anni è innegabile. Il problema è collegato ai servizi. Vi assicuro che alzeremo l’asticella anche per quel che riguarda gli indicatori della qualità della vita. Dentro cui, deve essere chiaro, ci sono cose che dovevano esser state fatte decenni addietro a Siracusa…”, analizza ancora Carta.
Si, ma il rimpasto? “A Italia chiediamo di rendere la coalizione più larga, attraente e collegiale in Consiglio comunale. Oggi non possiamo ragionare più in termini di maggioranza o opposizione. Dobbiamo dare all’assise cittadina il ruolo principale che merita nell’inquadrare e affrontare i problemi maggiori della città. Questa è una giunta mista, è chiaro che c’è un pò di centrodestra, un pò di centro e un pò di centrosinistra. Si mettano insieme le forze – dice Carta – e ci si metta nelle condizioni di dare risorse ai dirigenti ed agli assessori in modo da poter risolvere e sistemare temi e vicende, con la giusta serenità per programmare”. Insomma, non c’è fretta. Ma i numeri in Consiglio sono oggi dalla parte del Mpa che, tra le righe, chiede spazio ed anche prima della chiusura dell’anno.




Rifiuti, il M5S attacca: “E’ scomparsa la tariffa puntuale mentre aumentano le discariche”

“Siracusa arranca nella gestione dei rifiuti” e questo dato preoccupa non poco Cristina Merlino, portavoce del gruppo territoriale M5S di Siracusa. Non migliora il dato della raccolta differenziata e restano le tante criticità del servizio nel capoluogo aretuseo. “Da tempo il Comune di Siracusa non pubblica i dati sulla raccolta differenziata. Forse perché dopo il passaggio fisiologico dal 10% al 50% non c’è più stato alcun progresso? Ma che fine hanno fatto i tanto attesi ‘strumenti già predisposti’, annunciati in campagna elettorale per fare il salto e arrivare al 65% di raccolta differenziata? La ‘tariffa puntuale’ che dovrebbe far pagare a ciascuno in base a quanti rifiuti produce? I fondi del PNRR per la costruzione dei nuovi centri comunali di Raccolta? Quale sarà la verità sul CCR Arenaura e l’attesa infinita per l’apertura di quello a Cassibile? Domande lecite che meriterebbero una risposta”.
Ma il M5S Siracusa torna anche su un argomento già affrontato in passato: “Non dimentichiamo la figura del direttore di esecuzione del contratto (DEC) che avrebbe il compito di vigilare costantemente sull’esecuzione dei vari aspetti del servizio di igiene urbana. Torniamo a chiedere trasparenza attraverso, ad esempio, la pubblicazione degli stati di avanzamento redatti mensilmente dal DEC sulla gestione del servizio, perché sono troppe le ombre e i disservizi a discapito dei cittadini”.
Problema centrale è l’eccessiva quantità di indifferenziata, ormai raccolta quasi quotidianamente. “Hanno notato gli addetti ai lavori che i rifiuti indifferenziati vengono raccolti più volte durante la settimana anziché solo il giovedì, come da calendario? Cosa pensa di fare l’Amministrazione contro quei cittadini e attività indisciplinate che continuano a conferire in maniera errata sia per quanto riguarda gli orari che i giorni? Cosa sulla giungla di carrellati disseminati in tutta la città senza il minimo ordine e decoro? Cosa è stato fatto contro le utenze Tari fantasma, visto che le ultime meritevoli azioni risultano datate novembre 2022? Chiediamo, ancora una volta, risposte su un servizio essenziale che incide sulla qualità della vita, sull’ambiente e, da non sottovalutare, anche sul lato economico, visto il recente aumento di oltre un milione di euro del costo del servizio per il 2024”.




Emergenza sicurezza a Rosolini, il presidente della Commissione Difesa annuncia visita

Il parlamentare Nino Minardo, presidente della commissione Difesa della Camera dei Deputati, interviene sugli ultimi episodi di delinquenza a Rosolini. “Questa recrudescenza impone alle Istituzioni di dare una risposta non solo in termini di presidio del territorio ma anche sociale. Bisogna comprendere come si è arrivati a questa situazione e intervenire sulle cause”. A lanciare l’allarme era stato il sindaco della cittadina siracusana, Giovanni Spadola, dopo l’ennesimo episodio nei giorni scorsi: due autovetture distrutte dalle fiamme, in una zona residenziale. Peraltro, una delle auto era di proprietà del collaboratore del parroco della Chiesa di Santa Caterina. “Un atto gravissimo che turba l’animo di tutti”, ha detto Spadola. “Mi auguro che ci sia una ulteriore forte presa di posizione delle istituzioni e della società civile tutta, per isolare quella minoranza deviata che pensa di potersi permettere di minacciare la tranquillità di qualunque onesto cittadino”.
Minardo anticipa allora la sua disponibilità “per lavorare a individuare le soluzioni più idonee per rafforzare il dispositivo di sicurezza a presidio del territorio. Le Forze dell’Ordine, a cui va il mio ringraziamento, sono impegnate al massimo ma è chiaro che dobbiamo anche metterle nelle condizioni di operare in maniera efficace rispondendo alle loro specifiche esigenze operative”.
Per il Presidente della Commissione Difesa di Montecitorio “è fondamentale pensare ad una strategia multi agenzia, ovvero da costruire tra tutte le istituzioni politiche, economiche e sociali e che coinvolga tutta la comunità rosolinese. I fenomeni di micro-criminalità sono il sintomo più evidente di un disagio sociale del territorio che bisogna comprendere e sanare. Adesso è fondamentale accendere i riflettori su questa situazione e prossimamente sarò a Rosolini per contribuire a costruire i percorsi necessari per attivare questa strategia”, conclude.




Soldi per i Comuni che stanno risanando i conti, Carta: “Liquidità per migliorare i servizi”

Arrivano i decreti attuativi e si liberano risorse per i comuni siciliani in difficoltà economiche. Le risorse erano state previste nelle manovre finanziare recentemente approvate in Regione e diventano ora disponibili per le casse degli enti. “Accogliamo con grande soddisfazione i provvedimenti che permettono di distribuire importanti risorse in favore dei comuni impegnati nel difficile percorso di risanamento dei conti”, commenta il deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa) insieme al collega Giuseppe Lombardo.
Come detto, le risorse erano state stanziate già con la manovra estiva e poi incrementate con la recente variazione di bilancio delle settimane scorse. “I provvedimenti che riconoscono queste importanti risorse ai comuni in difficoltà finanziaria costituiscono la naturale conclusione di un percorso avviato, con intensa partecipazione dei deputati del Mpa, già in seno alle commissioni di merito che hanno consentito di formulare, all’interno delle manovre approvate, le norme che oggi trovano concreta attuazione”, spiegano Carta e Lombardo.
Nel dettaglio, in provincia di Siracusa banno 251.347,42 euro al Comune di Canicattini Bagni per assicurare la sostenibilità del piano di riequilibrio finanziario approvato. Ulteriori risorse, tra i comuni fino a 25 mila abitanti in condizioni di dissesto finanziario, vanno a Lentini (400.110,80), Noto (434.695,09) e Pachino (401.081.07).
“La misura – spiegano con soddisfazione i deputati – è frutto di un intenso lavoro condotto già in commissione bilancio nel corso dei lavori che hanno portato all’approvazione dell’articolo 1, commi 5 e 6, della legge regionale 25/2024, originariamente formulato per comuni fino a 15.000 abitanti, che ha permesso di ampliare la platea dei beneficiari”.
Lombardo e Carta vedono in questa azione “una priorità della politica regionale: sostenere le amministrazioni locali impegnate nel difficile percorso di risanamento dei conti”.




Vertice sull’industria siracusana, il ministro Urso ai sindaci: “Non avete chiesto di partecipare”

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy risponde ai sindaci di Siracusa, Augusta, Mellilli e Priolo che lamentavano il mancato invito ai tavoli convocati a Roma sulla zona industriale aretusea. “In relazione alle notizie di stampa riguardanti il presunto mancato coinvolgimento nelle discussioni sul futuro del polo petrolchimico di Priolo e del depuratore consortile Ias, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy precisa che, contrariamente a quanto riportato, non è pervenuta a oggi al Dicastero alcuna richiesta di partecipazione al tavolo da parte dei suddetti comuni”.
Dal Mimit, quindi, ribaltano il tema ed invitano i sindaci a chiedere di poter partecipare come da “consolidato protocollo”. Cosa prevede? “La rappresentanza degli enti locali viene esercitata dalla regione interessata, in questo caso la Regione Siciliana. Tuttavia, come da prassi, dinanzi a una richiesta specifica degli enti locali, il Mimit può valutare d’intesa con la regione l’estensione della partecipazione. Ad oggi, nessuna richiesta formale è stata avanzata: quando ciò avverrà, il Mimit la esaminerà con la dovuta attenzione e ne terrà conto per le future convocazioni”.
E in agenda c’è l’incontro del 3 dicembre, ribattezzato Tavolo Versalis. Ma per i sindaci del siracusano le porte, a quanto pare, resteranno chiuse anche in caso di richiesta di partecipazione. “Le tematiche trattate riguardano non solo più comuni italiani, ma anche più regioni, aspetto che emerge ancor più chiaramente nel contesto del Tavolo sull’industria chimica nazionale: motivo per cui – spiegano dal Ministero – la rappresentanza dei territori e delle loro istanze sarà garantita dalle regioni competenti e, per il Tavolo sull’industria chimica italiana, dalla regione capofila in materia”.




Abuso dei cellulari in tenera età, esperti a convegno alla Camera. Gilistro: “Il nostro un grido d’allarme”

“Smartphone e minori, i rischi e le prospettive”: è il titolo del convegno che si svolgerà a partire dalle 9.30 di domani alla Camera dei deputati. Pediatri, psichiatri, sociologi e parlamentari illustreranno il pericolo derivante dall’abuso delle apparecchiature digitali da parte dei bambini. L’incontro è stato organizzato dal deputato M5S Filippo Scerra, che a Montecitorio ha presentato un ddl che mira a regolamentare l’uso di smartphone e tablet in tenera età.
La proposta di legge romana ha comunque la sua origine in Sicilia, dove il deputato-pediatra M5S, Carlo Gilistro, ha depositato all’Ars un disegno di legge- voto che ha avuto già il via libera in commissione Salute e che punta a vietare l’uso delle apparecchiature digitali ai bambini fino a tre anni di età e a limitarne fortemente l’utilizzo in età adolescenziale.
“Siamo consapevoli – dice Gilistro – che un divieto del genere è difficile da fare rispettare e quindi da sanzionare: ma la nostra vuole essere soprattutto una provocazione, un disperato grido d’allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori che molto spesso scambiano un cellulare per un baby-sitter e, per tenerli buoni, affidano ai propri figli, anche molto piccoli, uno smartphone o un iPad, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica”.
Sarà possibile seguire il convegno online dal sito della Camera, all’indirizzo webtv.camera.it




Scerra ad assemblea Confartigianato: “Abbassare soglia investimento Zes e rendere strutturale decontribuzione Sud”

“I nostri artigiani sono una risorsa fondamentale dell’economia. Affrontano mille difficoltà ogni giorno e coriacei contribuiscono in modo determinante a sostenere il tessuto produttivo del Paese”. A dirlo è il parlamentare Filippo Scerra (M5S), partecipando all’assemblea nazionale di Confartigianato. Durante l’incontro, si è anche soffermato con il presidente di Confartigianato Sicilia, Daniele La Porta, e con il segretario provinciale di Confartigianato Siracusa, Enzo Caschetto.
Tra le proposte principali, il parlamentare Scerra ha evidenziato la necessità di abbassare la soglia di investimento per potere usufruire del credito d’imposta Zes. “La normativa richiede oggi un minimo di 200mila euro: troppo per un’impresa artigiana del Sud Italia. E così decine di migliaia di aziende si trovano tagliate fuori dal beneficio. Per questo, con un mio emendamento, ho proposto di portare a 100mila euro la soglia minima, in modo da rendere la misura realmente utile per spingere e sostenere gli investimenti in Sicilia e nel Mezzogiorno”, spiega Scerra.
Sul tema della Zes, lo stesso esponente pentastellato siracusano ha presentato un emendamento per consentire alle imprese di usufruire del credito di imposta anche per investimenti di beni strumentali, non solo per l’acquisto di immobili, ed anche in caso di ristrutturazione, ad esempio, di un capannone. “Così – spiega Scerra – si incentiva il recupero di immobili esistenti e si limita il consumo del suolo”.
Per il deputato cinquestelle è importante, poi, superare il vincolo imposto dal decreto Sud, per cui Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% dell’investimento agevolato. “L’acquisto di uno stabilimento o la sua ristrutturazione assorbe buona parte dell’investimento di partenza di un’attività produttiva. Fissare limiti significa escludere buona parte dei progetti ed essere scollegati dalle realtà del Mezzogiorno”.
Ed a proposito del tessuto economico del Mezzogiorno, “è anche necessario rendere strutturale decontribuzione sud, in scadenza a dicembre. Finalmente anche la politica regionale ha iniziato a comprendere l’importanza di quello strumento, utile per favorire le assunzioni, stimolando il governo Meloni per una proroga. Come fatto nei mesi scorsi, sono pronto a sollecitare nuovamente la necessità di rendere strutturale la misura, il cui positivo impatto è tutto nei numeri, eppure inopinatamente definanziata”.




Qualità dell’aria, seduta aperta del consiglio comunale. Burti: “Non abbassare la guardia”

La qualità dell’aria a Siracusa e le prospettive in termini di gestione della zona industriale, tra bonifiche e riconversione. Il consiglio comunale si è riunito ieri in seduta aperta per fare il punto della situazione, come richiesto dalla Commissione Consiliare Ambiente, soprattutto a seguito di due episodi che hanno allarmato la cittadinanza: l’incendio a ridosso dell’area ex Spero e la pioggia oleosa dello scorso agosto. Il presidente (dimissionario) della commissione, Cosimo Burti racconta di un lavoro certosino condotto dal gruppo di lavoro durante l’anno e dell’esigenza di affrontare la questione inquinamento in maniera costante e non “a spot”. La richiesta sarebbe quella di un tavolo di confronto permanente e di una costante informazione ai cittadini. Secondo Burti, il nuovo sistema di Mobilità a Siracusa non starebbe producendo buoni risultati in termini di qualità dell’area, appesantendo, anziché rendendo più fluido, il traffico veicolare. Scarsa, a suo dire, sarebbe anche “la gestione del verde, che necessiterebbe di nuove piantumazioni in grado di ridurre la concentrazione di anidride carbonica”. Il confronto di ieri sera si è concentrato anche sui dati della qualità dell’aria. Di questo ha parlato, tra gli altri, Mario Lazzaro in rappresentanza del Cipa, il consorzio per la protezione dell’ambiente di cui fanno parte anche i rappresentanti delle aziende della zona industriale. “Controllore e controllato- fa notare Burti -coincidono, aspetto che non lascia particolarmente tranquilli” .Lazzaro ha messo a confronto i dati relativi alle emissioni nel territorio di Siracusa con realtà come le città metropolitane siciliane o alcune realtà del nord Italia, evidenziando come numeri come quelli relativi al benzene siano, a Siracusa, ben al di sotto rispetto a città come Ravenna, in Emilia Romagna, Catania o Palermo, per restare in regione. Tra i responsabili delle molestie olfattive figura l’idrogeno solforato. A questo proposito, Lazzaro ha puntualizzato che l’olfatto è in grado di percepirlo già in concentrazioni minime e ben al di sotto dei parametri stabiliti.

Da rilanciare e rendere ancor più noto ai cittadini, secondo Arpa, rappresentata ieri da Marcello Farina, il progetto Nose, l’app a cui chiunque può segnalare forti odori di presunta natura industriale percepiti, affinché siano avviati i dovuti controlli. Farina ha messo in evidenza il tema delle bonifiche, i cui percorsi procedono troppo a rilento, a causa di una burocrazia particolarmente complesse.Non ha preso parte alla seduta l’Asp, invitata anche per rendere noti i dati aggiornati del Registro Tumori. A proposito dell’incidente del 26 agosto scorso, il responsabile delle relazioni esterne di Isab, Luigi Cappellani ha confermato che gli impianti della raffineria sono “dotati di analizzatore, strumento che preleva un campione d’aria ogni cinque secondi, lo analizza e restituisce il dato grezzo, a disposizione h24 dell’ente di controllo. Le nostre emissioni, quindi- ha ribadito- sono in qualunque momento verificabili. Quello di agosto è stato un incidente, non il segno di un disimpegno da parte dell’azienda, che vuole restare sul territorio e sta rivedendo la propria conformazione impiantistica per rispondere alle nuove esigenze di mercato”.