Siracusa. Il Pd fa fuori Giansiracusa con una mail: offende e diffama. Lui: "verifica in esecutivo"

La rottura interna al Pd è sancita con una email. Quella che il segretario provinciale Alessio Lo Giudice ha inviato nel pomeriggio di ieri al suo ex vice, Michelangelo Giansiracusa. Poche righe per certificare l’espulsione dall’esecutivo.
“Una giustificazione a posteriori, visto che avevo letto del mio allontanamento prima sui giornali”, commenta l’ex numero due provinciale del partito democratico.
A motivare l’esclusione, una sorta di incompatibilità politica e personale. “Affermi che ti avrei più volte offeso e diffamato pubblicamente, e rilasciato dichiarazioni al fine di ottenere visibilità personale o difendere la mia area. Ti chiedo di convocare un incontro alla presenza di tutto l’esecutivo per verificare in quale dichiarazione ciò sarebbe avvenuto”, scrive nella sua risposta Giansiracusa.
“Se avere un’opinione politica diversa dalla tua o muoverti una critica significa offendere, allora mi chiedo quale reazione dovrei avere io quando il portavoce della tua area di provenienza (Turi Raiti, ndr) mi da del miserabile sui giornali”, appunta ancora l’ex vice segretario.
“Quanto alla mia presunta smania di visibilità, grazie alle cose fatte in questi anni a Ferla, non ho bisogno certamente di un articolo o di un lancio di stampa in merito alle vicende del partito. Ho lavorato affinché si dialogasse e si trovasse una sintesi al di là delle aree. Attendo di conoscere quando potremmo confrontarci de visu alla presenza dell’esecutivo”, prosegue poi la lettere di Giansiracusa.
La rottura conferma l’esistenza di almeno due Pd paralleli che in comune hanno solo l’affitto della sede provinciale. Coinquilini neanche troppo pacifici. In attesa della classica linea bianca che demarchi ciò che è dell’uno da ciò che è dell’altro. In mezzo, un elettorato sempre più confuso, almeno nel capoluogo.




Siracusa. Precari del Comune, contratti in scadenza. Sfida Pd: "che vuol fare l'amministrazione?"

“Abbiamo chiesto, insieme ad altri consiglieri comunali, un dibattito generale in Consiglio comunale per la stabilizzazione dei precari comunali. Da 15 giorni aspettiamo di conoscere la data di discussione”. Non senza polemica, il capogruppo Pd, Francesco Pappalardo, insieme ai consiglieri Salvo, Acquaviva, Foti e Firenze vanno in pressing sull’amministrazione. “Che intenzioni ha sul personale per il triennio 2016/2018 ed in particolare sul precariato”, spiegano. “Vogliamo capire qual è il futuro lavorativo dei 69 lavoratori precari i cui contratti di lavoro scadono il 31 dicembre. Per questo ci auguriamo che in occasione del dibattito generale in cui è stata richiesta la presenza del sindaco e dell’assessore al ramo intervengano altresì, se ne faranno richiesta, i rappresentanti sindacali di categoria”.




Siracusa. Attacchi alla magistratura, Orgoglio Siracusano critica Garozzo e difende i pm

Il movimento politico Orgoglio Siracusano prende le difese della Magistratura. E bolla come “intollerabili” le “accuse di parzialità rivolte dal sindaco”. Pochi giorni fa, in conferenza stampa, Giancarlo Garozzo ha attaccato alcuni atteggiamenti di due magistrati. E quelle parole, rivolte “a quella parte della magistratura siracusana che sta conducendo inchieste su presunti reati nella pubblica amministrazione” per Orgoglio Siracusano “ledono il principio dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura e tentano di condurla in un campo che non le appartiene, ovvero la politica, per delegittimarla”.
I due pm citati dal primo cittadino sono Marco Di Mauro e Giancarlo Longo di cui i rappresentanti del movimento politico lodano “l’onestà del loro operato”.
Poi un invito a stemperare i toni. “Si consenta alla magistratura siracusana di fare il proprio lavoro con serenità, garantendo il principio dell’imparzialità della legge per tutti i cittadini e mettendo in condizione i siracusani di sapere se sono stati commessi dei reati nella gestione della cosa pubblica. Esprimiamo incondizionata solidarietà ai due magistrati oggetto delle accuse del sindaco e al Procuratore della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano. Li ringraziamo per il lavoro e condanniamo ogni iniziativa politica e giornalistica che, per quanto isolata, sia volta a gettare discredito sull’attività della magistratura, con il preciso scopo di rallentare o fermare la macchina della giustizia”, la chiusura della nota inviata alle redazioni.




Politica. Ma a Siracusa il Pd esiste ancora? Quattro consiglieri del partito di maggioranza non votano il Bilancio

La decisione di quattro consiglieri comunali del partito di maggioranza, tra cui il capogruppo, di abbandonare l’aula al momento del voto di approvazione del bilancio di previsione pone un interrogativo: esiste ancora il Pd a Siracusa? Quando Francesco Pappalardo, Stefania Salvo, Tanino Firenze e Alfredo Foti escono dalla sala del Consiglio comunale, probabilmente tentando di far venire meno il numero legale e far saltare la votazione, dimostrano la chiara esistenza di almeno due Pd: quello di maggioranza che resta e vota favorevolmente lo strumento finanziario presentato dalla amministrazione di riferimento; e quello di lotta che sfrutta l’occasione per tentare di mandare un messaggio politico allo “sfiduciato” (dal Pd stesso) Garozzo, sfruttando l’occasione del bilancio.
Coerenza imporrebbe ora al segretario provinciale del partito, Alessio Lo Giudice, una valutazione di opportunità, prima di tutto per il bene stesso del Pd e poi anche per mettere gli elettori in grado di capire quale, chi o cosa è il Pd a Siracusa.
Pertanto o quei quattro consiglieri (di area fotiana) rappresentano il partito vero e allora tutti gli altri (9) vanno messi alla porta o devono passare all’opposizione oppure, per la proprietà transitiva, sono quei quattro che dovrebbero passare apertamente all’opposizione. O al limite rendere palese la rottura e dimettersi.




Siracusa. Bilancio di previsione approvato, ma col dubbio maxi-emendamento: presentato in tempo?

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato a metà pomeriggio il bilancio di previsione 2016. Unico voto contrario quello di Alessandro Acquaviva ma poco prima del voto finale gli ultimi esponenti rimasti dell’opposizione rimasti in aula, Salvatore Castagnino e Fabio Alota, avevano abbandonato l’aula in disaccordo con la decisione del presidente, Santino Armaro, di mettere ai voti il maxi emendamento della maggioranza sul quale c’era il sospetto che fosse stato presentato un minuto oltre la scadenza fissata (le ore 12 del 17 ottobre).
L’Assise ha approvato anche l’immediata esecutività del bilancio, mentre il successivo punto all’ordine del giorno – la ratifica di tre delibere di Giunta – non è stato trattato perché il fascicolo era incompleto.
In tutto, nei lavori del pomeriggio sono stati approvati 7 emendamenti; gli altri, moltissimi firmati da Cetty Vinci, Salvo Sorbello e Francesco Pappalardo, sono stati dichiarati dall’aula non trattabili per l’assenza dei presentatori; consistente anche il numero di proposte ritirate da Castagnino.
Tra quelli approvati c’è il maxi emendamento della maggioranza (primo firmatario Cosimo Burti) che è passato con due astensioni. Si tratta di una mini-manovra che sposta per il solo 2016 oltre 5 milioni di risorse a vari settori, la metà delle quali vanno ai servizi sociali. L’emendamento incide anche sul bilancio pluriennale, nella misura di 3,5 milioni per il 2017 e di 183mila euro per il 2018.
Prima del voto, il segretario generale, Danila Costa, aveva letto all’aula la relazione del responsabile dell’Ufficio protocollo generale secondo il quale il maxi emendamento è stato consegnato dai firmatari pochi minuti prima delle ore 12, quindi nei termini, e che la procedura di protocollo si è conclusa un minuto dopo le 12.
Dopo il chiarimento, Castagnino ha preso la parola per insistere sulla non trattabilità del documento annunciando l’uscita dell’aula assieme ad Alota, se la presidenza lo avesse messo ai voti.
Degli altri 6 emendamenti approvati nel pomeriggio, 3 portano la firma di Castagnino e Alota e assegnano: duemila euro all’istituzione del servizio di logopedia; duemila euro all’istallazione di un semaforo per favorire l’uscita dei mezzi dalla caserma dei vigili del fuoco; 5mila al servizio di assistenza alle famiglie con soggetti autistici.
Una proposta a firma di Fortunato Minimo e prevede l’istituzione di un nuovo capitolo per borse di studio agli alunni meritevoli di terza media, finanziato in prima battuta con 300 euro.
Gli ultimi due erano stati presentati da Pappalardo ma, con dichiarazione di Sonia D’Amico, sono stati fatti propri dal gruppo del Pd. Assegnano 50mila euro al finanziamento di concorsi di idee e 295mila euro a un fondo di rotazione destinato alla progettazione di opere pubbliche.




Siracusa. Centri per anziani, il Comune usa il pallottoliere: "Epipoli lo accorpiamo con Belvedere"

Il presidente della seconda commissione, Sonia D’Amico, replica alle accuse del coordinatore provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera. Quest’ultimo ha attaccato palazzo Vermexio per la decisione di chiudere il centro per anziani ad Epipoli.
“Per quel centro il Comune supporta una spesa annuale per l’affitto della struttura pari a 10999,90€, con contratto di locazione scaduto lo scorso 1 aprile. Il proprietario ha già protocollato 3 disdette in quanto non è più disponibile al rinnovo del contratto”, spiega la D’Amico.
“Durante la riunione della commissione convocata a febbraio, si è evinto che il centro è commissariato non ha un presidente e viene frequentato soltanto il sabato da circa 20 anziani: 11.000,00 € annue per 4 incontri mensili è un pò eccessivo”, dice la presidente che giustifica con le ragioni sopra esposte la chiusura.
“Abbiamo posto attenzione sul centro anziani di Belvedere che ha un costo annuo di 9.544,40 €, con contratto in scadenza il 31 ottobre 2016. Anche in questo caso abbiamo diversi protocolli di disdetta da parte del proprietario perchè non accetta la decurtazione del canone del 15% ( così come previsto per legge, ndr). L’idea della commissione, in accordo con l’amministrazione, è quella di accorpare i due centri Epipoli/Belvedere, trovare una struttura idonea a poter accogliere gli anziani ed attivare un bus navetta che garantisca il trasporto fino al centro”.




Siracusa. Bufera nel Pd, il segretario Lo Giudice: "Basta alle accuse reciproche, danno incalcolabile"

“Toni alti, accuse reciproche, conferenze stampa, strumentalizzazione mediatica di vicende giudiziarie. I protagonisti politici di tutto questo rispettino un silenzio istituzionale sulle questioni che li riguardino, in ossequio alle autorità e ai nostri concittadini”. E’ il monito che parte dal segretario provinciale del Pd, Alessio Lo Giudice ed è chiaramente indirizzato da un lato al deputato nazionale Pippo Zappulla e alla consigliera Simona Princiotta e dall’altro al sindaco, Giancarlo Garozzo, che proprio questa mattina ha convocato una conferenza stampa nella sala stampa di piazza Minerva per tornare sulla vicenda, anche giudiziaria, legata ai rapporti tra la cooperativa “Stes” e l’amministrazione comunale. Vicenda per la quale 10 tra dirigenti e funzionari comunali risultano indagati, in alcuni casi anche per concussione. “La strumentalizzazione mediatica delle vicende giudiziarie produce paralisi amministrativa-osserva Lo Giudice- incapacità di concentrarsi sui veri problemi, disaffezione da parte dei cittadini e incalcolabili danni di immagine. Insomma un vero disastro. Per queste ragioni, a nome di tanti militanti e simpatizzanti del PD chiedo a tutti i soggetti politici, coinvolti nelle polemiche di queste settimane, di abbassare radicalmente i toni. Chiedo loro di concentrarsi esclusivamente sull’attività politica concreta a servizio delle nostre comunità e soprattutto di coloro che stanno peggio”. Lo Giudice aggiunge che “naturalmente, qualora anche una sola delle gravi accuse reciprocamente lanciate dovesse risultare fondata, la nostra reazione politica dovrà essere ferma, rigorosa e senza sconti. Ma per quanto mi riguarda, i metodi, il tono, lo stile che caratterizzano lo scontro in atto, con i comunicati, i paracomunicati, le conferenze stampa, i detti e non detti, le allusioni, gli stralci di audizioni secretate o semisecretate, gli annunci di querele e denunce, sono insopportabili e inaccettabili, da qualunque parte provengano. Tanto l’autorità giudiziaria, quanto autorevoli organismi istituzionali, regionali e nazionali, stanno accertando le vicende giunte alla pubblica attenzione, e soltanto a loro, in uno Stato di diritto, spetta tale prerogativa.
A nessun Partito può essere chiesto di emettere sentenze, decidendo chi ha torto e chi ha ragione su questioni complesse, a volte oscure, tra l’altro senza avere a disposizione elementi certi. Un partito non è un tribunale. Il Pd non è un oggetto da utilizzare ed invocare quando conviene, disconoscendolo quando le valutazioni politiche diventano sfavorevoli. Gli organismi sovrani del Pd, rispetto all’Amministrazione di Siracusa, hanno espresso un orientamento negativo che ha natura esclusivamente politica e che ha per oggetto la valutazione di scelte amministrative di tipo strategico. Un orientamento che-conclude il segretario provinciale del partito- proprio perché politico, può sempre essere ridiscusso sulla base di scelte e comportamenti politici discontinui, senza che questioni di altra natura intervengano a confondere i piani”.




Siracusa. Commissione Bilancio senza "testa", si dimette la vicepresidente Salvo

La Commissione Bilancio perde anche il vicepresidente. Si è dimessa dalla carica, infatti, la consigliera comunale Stefania Salvo. Da un mese e mezzo, da quando aveva rassegnato l’incarico di presidente Alessandro Acquaviva, aveva presieduto ad interim la commissione.
“Ma l’attività del vicepresidente dovrebbe essere temporanea e legata a circostanze eccezionali”, spiega la Salvo. “Oggi la commissione bilancio, sebbene investita dalla richiesta di numerosi pareri su varie proposte, si trova in una fase di stallo; da un lato si chiedono ripetuti rinvii dell’elezione del presidente perché mancano i presupposti ed numeri per garantire l’elezione del presidente e dall’altro si gioca sulla figura del vice per prendere tempo e rimandare ad oltranza un problema che investe l’intero Consiglio comunale. Mi auguro – conclude Stefania Salvo – che le mie dimissioni possano rappresentare lo stimolo per l’avvio di un percorso, oggi interrotto, di dialogo e di attenzione alla corretta funzionalità delle commissioni consiliari”.




Siracusa. Libero Consorzio verso l'elezione del presidente, intesa Pd-Ncd-Udc e Sicilia Futura

Il Partito Democratico apre a Ncd, Udc e Sicilia Futura. L’idea di una possibile intesa in vista delle prossime elezioni del presidente e del consiglio del Libero Consozio piace al segretario provinciale del Pd, Alessio Lo Giudice. “Il mio invito a costruire un quadro politico ampio- spiega Lo Giudice- in grado di coinvolgere le forze più importanti del nostro territorio, è stato accolto positivamente. D’altra parte, le interlocuzioni che ho avuto in questi giorni con i rappresentanti delle forze politiche in questione mi inducono a ritenere che da subito sia possibile condividere anche nella nostra provincia, un percorso politico importante, a servizio delle nostre comunità”. Lo Giudice è certo che ci siano le condizioni per individuare una candidatura a presidente unitaria e una o più liste a sostegno, raccogliendo “un ampio consenso e incarnare con credibilità l’idea del rilancio dell’ente e dei territori”. Lo Giudice ricorda la situazione economica drammatica in cui l’ex Provincia versa. “Questa crisi -prosegue il segretario provinciale del Pd- si riflette sulla difficoltà di soddisfare esigenze di base come quelle relative all’edilizia scolastica in tutta la provincia, alle infrastrutture essenziali per la vita sociale
ed economica dei nostri cittadini, alle politiche sociali a sostegno delle persone più
svantaggiate. Per non parlare dei riflessi sulle condizioni di vita di centinaia di
dipendenti. Di fronte a tale crisi, la classe politica della nostra provincia -conclude- non può non assumersi la responsabilità del governo, anche superando steccati politici o partitici, per giungere ad un’ampia condivisione che garantisca forza e stabilità. È giunto il momento di pensarsi come comunità unica, la comunità del SUD-EST”.




Siracusa. Libero Consorzio ed elezioni: Udc, Ncd e Sicilia Futura guardano al Pd

Partono le grandi manovre attorno la Libero Consorzio di Siracusa. A meno di un mese dalle elezioni di secondo livello (i cittadini non saranno chiamati alle urne), la politica tesse e conclude alleanze.
A Siracusa il Pd incassa a distanza il sostegno di Udc, Ncd e Sicilia Futura. Incontro tra i deputati regionale Sorbello, Vinciullo e l’ex parlamentare Pippo Gianni. I tre lanciano un messaggio al Partito Democratico: pronti all’intesa per guidare il Libero Consorzio di Siracusa fuori dalle secche in cui si trova.