E’ una battaglia (politica) che si combatte ormai a colpi di accuse, querele e controquerele. L’ultima in ordine di tempo è annunciata dalla consigliera comunale Carmen Castelluccio. “Le ennesime dichiarazioni diffamatorie della signora Princiotta nei miei confronti e di mio marito, Pino Pennisi, in conferenza stampa” valgono una nuova querela “per le gravi e false affermazioni”.
Castelluccio e Pennisi vengono tirati in ballo con l’accusa di aver condizionato, nel dicembre 2014, funzionari comunali per concedere un contributo all’associazione Zuimama, affiliata ad Arciragazzi nazionale, per lo svolgimento di un campo estivo, nell’estate del 2015, per bambini meno abbienti. “Io e mio marito avremmo agito – secondo la Princiotta – in concorso con gli stessi funzionari per definire la determina di affidamento e accelerarne l’approvazione, ricevendone un vantaggio economico perché Zuimama, pur essendo una autonoma associazione nata nel 2013 con un suo gruppo dirigente e una sua sede, era di fatto, secondo la falsa ricostruzione della Princiotta, governata da mio marito presidente dal 1988 di Arciragazzi Siracusa. La sottoscritta – dice ancora Castelluccio – per ricevere questo contributo avrebbe patteggiato la disponibilità a votare favorevolmente il bilancio del 2014”.
Una ricostruzione falsa per l’ex segretario provinciale del Pd. Che bolla come assolutamente falso che “tra i file trovati nel pc di Arciragazzi Siracusa, fornito da mio marito come presidente e ascoltato a novembre 2015 come semplice persona a conoscenza di fatti, ci sia la bozza della determina poi usata dai funzionari comunali per affidare il progetto a Zuimama, come ha affermato la Princiotta”. Il materiale trovato e riferibile a Zuimama sarebbe stato acquisito sul pc di Arciragazzi Siracusa solo tramite una mail list “a cui Zuimama, a fine ottobre 2015, trasmette documentazione per testimoniare la bontà dei suoi comportamenti”, spiega Carmen Castelluccio.
L’esponente Pd bolla come diffamatoria l’affermazione della Princiotta secondo cui “in una qualche registrazione, un consigliere comunale attesti che ho ricevuto un contributo di 12.000 euro per votare per l’approvazione del bilancio 2015 in cambio dell’approvazione del progetto di Zuimama”. Non solo, sarebbe “una falsità dimostrata dagli stessi atti di indagine”, rivela la Castelluccio. “Comprese la trascrizione delle registrazioni: non mi risulta viene mai citata questa cifra da alcuno e vi è un generico e incomprensibile riferimento al mio ruolo di segretaria provinciale dunque la ricostruzione riproposta dalla Princiotta è frutto solo delle sue teorie diffamatorie”.
Subito dopo aver ricevuto l’avviso, Carmen Castelluccio ha deposito in Procura, insieme al marito Pennisi, una voluminosa memoria difensiva. Documenti, foto, video, rassegne stampa, materiale da cui – si dice certa – “emerge con chiarezza che io e mio marito siamo totalmente estranei alla ideazione, preparazione e gestione dell’atto amministrativo e del progetto ad esso collegato. Attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini”.