Siracusa. Gennuso: "tumori, mortalità in aumento. Intervenga la magistratura"

Nuova denuncia del deputato regionale Pippo Gennuso. “A Siracusa il dato della mortalità per tumore nell’ultimo anno è in forte aumento”, dice deciso. “Si è passati dai mille morti del 2014 ai 1.150 dello scorso anno. Serve un intervento energico della magistratura contro le lobby del petrolio, anche perchè la legge deve essere uguali per tutti. Chi uccide deve pagare”, il pensiero del parlamentare Ars.
“La zona di Priolo, Melilli ed Augusta è quella più colpita. I cittadini chiedono bonifiche e risposte immediate a quella che è oramai diventata una ecatombe. Soltanto la magistratura può fermare morte e scempi ambientali, portando a termine le inchieste che ha avviato negli anni”, ricorda ancora Gennuso. “E’ arrivato il momento di dire basta”.




Il "caso" Siracusa approda anche in Antimafia Nazionale, la Bindi convoca Garozzo

Anche la commissione nazionale antimafia ha deciso di convocare il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Audizione fissata per mercoledì 19 ottobre, alle 15, a Roma. Il presidente Rosy Bindi, insieme agli altri componenti della commissione, si occuperanno quindi del “caso” Siracusa, scoppiato all’indomani delle dichiarazioni del primo cittadino durante una aspra direzione provinciale del Partito Democratico. Anche Roma, dopo Palermo, vuole chiarire meglio la portata dell’accusa lanciata da Garozzo che ha parlato di esponenti del partito pericolosamente vicini ad esponenti della criminalità. La commissione ha tra i suoi compiti anche quello di capire i rapporti tra mafia e politica e le modalità di infiltrazione nel sistema degli appalti e delle opere pubbliche. Tra i primi a chiedere l’intervento dell’antimafia nazionale era stato il senatore pentastellato Giarrusso.
Il 13 ottobre, intanto, l’antimafia regionale ascolterà Simona Princiotta e l’avvocato Giuseppe Calafiore (legale Open Land), sempre nell’ambito del caso Siracusa. Che si rivela ogni di più intricato.




Melilli. Centri di accoglienza per migranti, il Consiglio comunale si spacca e non decide

Nulla di fatto in Consiglio Comunale a Melilli. All’ordine del giorno la questione inerente l’insediamento di nuovi centri di accoglienza per migranti e la chiusura di quelli esistenti a Città Giardino. Sulla frazione tutti d’accordo ma la stessa convergenza non si è registrata per l’intero territorio melillese. Da qui l’emendamento, presentato dall’opposizione (rappresentata da Cannella, Scibilia, Annino, La Rosa, Nuccio Scollo, Carta, Gigliuto, Castro, Giampapa) alla mozione della maggioranza. Una variante per chiedere di non autorizzare l’apertura di altre strutture neanche a Melilli e Villasmundo. Proposta bocciata perché in 10 (Sorbello, Sbona, Marchese, Pierfrancesco Scollo, Caruso, Magnano, Ribera, Russo, Didato e anche Midolo, consigliere di Città Giardino), su 19, hanno votato no.
Subito dopo, è stata messa ai voti la mozione della maggioranza, ma l’opposizione è uscita dall’aula, facendo venire meno il numero legale. Pertanto, alla fine, il Consiglio comunale ha deciso di non decidere.
“Due ore e mezzo di inutili lavori. Ci siamo confrontati, anche in maniera aspra, su un tema molto delicato cercando di trovare una soluzione unica. Dovevamo essere unanimi, era anche quello che ci aveva chiesto la gente. E invece, forse, è prevalso qualche interesse di parte”, commenta il consigliere La Rosa.
Erano tanti i cittadini presenti in aula. E alla chiusura di seduta hanno manifestato il loro malcontento con fischi sonori. “Evidentemente qualcuno è favorevole ai centri di accoglienza”, attacca ancora La Rosa. “Siamo una piccola comunità, che ha dimostrato nel tempo di essere ospitale ma oggi non possiamo continuare ad assistere allo scempio del territorio per conto di chi vuole solo fare business sulla pelle degli immigrati. Per questa ragione, cercavamo una proposta unanime ma su questo il presidente del Consiglio Salvo Sbona, non volendo accogliere un nostro documento che si opponeva all’apertura di altri centri di accoglienza su un territorio che, complessivamente, conta meno di 15 mila abitanti, ha fatto di tutto per boicottare i lavori”.
Nonostante le divisioni in Consiglio, Città Giardino il suo risultato lo ha raggiunto con una delibera di giunta dello scorso 30 settembre, già inviata al Prefetto, con la quale si chiede al rappresentate di Governo di non autorizzare l’apertura di altri centri di accoglienza nella frazione di Melilli.




Caso Siracusa in Antimafia: il 13 ottobre convocata Simona Princiotta

Lo aveva chiesto a gran voce. Adesso Simona Princiotta è stata “accontentata” dalla commissione regionale Antimafia. La consigliera comunale, grande accusatrice di palazzo Vermexio, è stata convocata dal presidente Nello Musumeci. A Palermo la attendono alle 10 del 13 ottobre, pochi giorni dopo l’audizione dell’avvocato Calafiore, legale di Open Land e della stessa Princiotta.
Il suo nome era stato fatto durante l’audizione a porte chiuso del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo di cui lei è grande accusatrice.
La Princiotta conferma che porterà a Palermo cd con registrazioni audio “per far capire chi è e con chi parla Giancarlo Garozzo”, spiega. E poi ancora documenti e faldoni con “denunce non ancora pubbliche sugli affari siracusani che ho già depositato”.
Ma con la commissione antimafia potrebbe anche toccare il tema dei rapporti tra consiglieri comunali e cosa pubblica, su cui si è scontrata anche nelle aule di giustizia con Alberto Palestro. Peraltro lo stesso Palestro è stato indicato dal sindaco Garozzo, nella precedente audizione, come vittima della Princiotta.
La seduta si svolgerà a porte chiuse. I “segreti” però dureranno poco. L’indomani, il 14 ottobre, Simona Princiotta svelerà in conferenza stampa i contenuti della sua audizione in commissione regionale antimafia.




Siracusa. L'opposizione rimette sotto scacco la maggioranza in Consiglio: nuovo rinvio

Non è un buon viatico in vista dell’avvio della discussione sul bilancio comunale di previsione 2016. Il tema arriva in aula con notevole ritardo e dovrà essere incardinato nei prossimi giorni. La legge concede 30 giorni di tempo per l’approvazione. La maggioranza vorrebbe fare in fretta, l’opposizione frena. E vedendo come vanno le cose al quarto piano di palazzo di città, c’è poco da stare allegri.
Se la minoranza voleva lanciare un segnale, è arrivato chiaro e tondo. Chiusa per mancanza del numero legale la seduta di ieri sera, con all’ordine del giorno l’atto di indirizzo per l’istituzione del tavolo istituzionale per la cultura dell’infanzia. I consiglieri si erano ritrovati in seconda convocazione dopo che, sempre sullo stesso tema, si era deciso per il rinvio – su richiesta dell’opposizione – perchè in aula non era presente l’assessore al ramo. Ieri sera, gli stessi esponenti dell’opposizione hanno fatto mancare il numero legale uscendo dall’aula senza produrre quelle richieste di chiarimento per cui, invece, avevano ottenuto il rinvio in precedenza.
Una mossa politica che mette in scacco una maggioranza spaccata che, pur avendo i numeri per procedere spedita in Consiglio, si fa spesso mettere sotto scacco tra assenze, lotte interne e distrazioni.
Per l’approvazione del bilancio servirà ben altra attenzione mettendo per una volta davvero al centro l’interesse di una città bloccata.




Floridia. Rimpasto in giunta? Per Petruzzello è "ritorno al Medioevo della politica"

“Un ritorno al Medioevo della politica floridiana”. E’ secca la bocciatura dell’ultimo rimpasto in giunta da parte di Stefano Petruzzello, segretario di Primavera Floridiana.
“L’inesorabile processo di restaurazione, iniziato con l’accordo di tre anni addietro con Cantiere Popolare, è stato completato con l’ultimo rimpasto in cui tutti i pezzi del puzzle sono stati rimessi al loro posto. La città viene riconsegnata probabilmente alle lobbies del cemento che tanti guasti hanno arrecato nel passato”, l’accusa.




Siracusa. "Armaro dimettiti", l'opposizione contro il presidente del consiglio comunale

Dura nota dell’opposizione nei confronti del presidente del consiglio comunale, Santino Armaro. Dopo la seduta di ieri, i consiglieri di minoranza Cetty Vinci,Salvo Sorbello,Massimo Milazzo e Fabio Rodante invitano Armaro a “scollarsi dalla poltrona”. La ragione della sollecitazione è legata a quanto accaduto nell’aula Vittorini di palazzo Vermexio. “Il presidente del consiglio comunale-scrivono i consiglieri- non solo non prende atto della sfiducia che il consiglio ha formalmente manifestato sul suo operato, ma continua a mostrarsi inadeguato al ruolo che senza più fiducia continua a ricoprire. Ieri nella foga di polemizzare con il consigliere Sorbello, che evidenziava giustamente l’incredibile assenza di assessori e dirigenti alla seduta del consiglio, Armaro non ha saputo neppure leggere il verbale della seduta precedente, nella quale era assente, confondendo addirittura la votazione sulla quale era caduto il numero legale. E non contento di questo grossolano errore, del quale non si è neppure accorto, ha trascinato l’istituzione che rappresenta nel ridicolo, sostenendo con veemenza cose non veritiere”.




Siracusa. Nuovo ospedale nell'area ex Onp, il sindaco plaude per la scelta

“Ringrazio il Consiglio comunale per la decisione adottata ed esprimo soddisfazione per una scelta che doterà la città di un polo sanitario rispondente a criteri moderni”. Lo ha detto il sindaco, Giancarlo Garozzo, commentando la decisione di ieri sera dell’assise cittadina sull’area per il nuovo ospedale.
“Il Consiglio – ha aggiunto – ha scelto in assoluta autonomia e secondo un principio di trasparenza, come dimostra il fatto che ha individuato un’area non compresa tra quelle indicate dall’Ufficio tecnico. Il nuovo ospedale sorgerà accanto alla cittadella della salute, dunque in un’area funzionale per gli utenti che avranno tutti i servizi concentrati nello stesso spazio. Inoltre non sarà necessario ricorrere ad espropri, dunque sarà risparmiato denaro che potrà essere investito in infrastrutture di servizio e renderà più agevole il reperimento delle somme necessarie. Credo che – conclude il sindaco Garozzo – il dibattito di ieri in Consiglio abbia anche fatto chiarezza rispetto a molti dubbi sollevati nei mesi scorsi rispetto all’uso delle strutture esistenti e ai vincoli cui sarebbero sottoposti. Auspico che in tempi brevi si possa avere un progetto cantierabile, che significa posti di lavoro nel settore dell’edilizia”.




Siracusa. Sul nuovo ospedale opposizione spaccata: c'è chi ha votato "si"

“Finalmente in Consiglio comunale abbiamo votato l’area per la costruzione della nuova struttura ospedaliera, non si sa quando né come sarà realizzata ma, in ogni caso, dopo anni e anni di polemiche è stato fatto un passo importante”. È soddisfatta Cetty Vinci, Consigliere comunale e capogruppo di “Opposizione” per la scelta dell’area ex Onp.
Un’area che sin dal primo momento Vinci ha indicato come l’unica possibile per la realizzazione dell’opera. Così come, sin dal primo momento, ha sostenuto che la decisione spettasse esclusivamente al Consiglio comunale “che, finalmente, ieri ha espresso il proprio parere – continua -. Dopo mesi e mesi di lavoro l’amministrazione si è ravveduta con un semplice emendamento che, comunque, ho sostenuto perché ritengo che questa sia la scelta giusta e non capisco le motivazioni per le quali sii sia lavorato su altre tre aree”.




Siracusa. Il segretario Pd Lo Giudice, "Garozzo ha perso il senso dell'orientamento"

Un ironico Alessio Lo Giudice replica alle dichiarazioni del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, in merito al momento vissuto dal partito di cui è segretario provinciale. Il primo cittadino ha spiegato come la situazione siracusana sarebbe seguita con attenzione da Roma che potrebbe inviare ispettori e poi decidere per il commissariamento.
“Garozzo mostra di possedere una singolare concezione della democrazia”, dice Lo Giudice. Se, tutte le volte in cui si viene messi in minoranza, si dovesse reagire chiedendo di commissariare gli organismi, la democrazia interna ai partiti non potrebbe esistere”.
Per Lo Giudice, il sindaco di Siracusa avrebbe ormai “perso l’orientamento”.