Michele Mangiafico, Giancarlo Confalone, Franco Zappalà, Carmelo Fileti, Concetto La Bianca, Cetty Vinci. Tornano, insieme, sulla scena politica e presentano il loro progetto. Ad esclusione di Cetty Vinci, consigliere comunale, si tratta di esponenti politici che hanno occupato a lungo ruoli istituzionali e scritto pagine della politica locale. Oggi, dopo un periodo trascorso lontano dalla politica attiva, hanno illustrato il loro nuovo programma,. Partono dal presupposto che “tutti gli indicatori sociali più importanti, in un ipotetico grafico, sono in discesa, dalla sicurezza sanitaria, nonostante l’abnegazione al lavoro della maggioranza dei medici e paramedici (fra l’altro alcuni di loro sono delle vere e proprie eccellenze), dall’assistenza alle fasce deboli (anziani, donne, disabili, minori, famiglie in difficoltà, nuovi poveri), ai dati su occupazione e disoccupazione, in particolare giovanile e delle donne e degli espulsi dalla zona industriale. Tutto ciò rappresenta oramai uno spartiacque-sono convinti i rappresentanti del gruppo di associazioni e movimenti- tra ciò che era prima e la triste emergenziale situazione di oggi, che non può essere affrontata e superata con le vecchie logiche degli schieramenti solo apparentemente posizionati l’uno contro l’altro o con il neo-populismo emergente, senza che nessuno abbia una reale visione della nuova Siracusa. Da qui la condivisione di un progetto/programma e di un crono programma, capace di chiamare a raccolta ogni sensibilità, individuale e collettiva, che abbia voglia -concludono- di dare il suo contributo per la rinascita di Siracusa”.
“Davvero un brutto segnale alla città quello dato dalla maggioranza del consiglio comunale, che ha votato contro l’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta sugli asili nido”. Questo il commento del parlamentare del Pd, Pippo Zappulla alla luce di quanto stabilito ieri dall’assise cittadine. “La commissione, prevista dal regolamento comunale, infatti, non ha tra i suoi compiti quello di sostituirsi alle azioni e alle iniziative della magistratura -ricorda il parlamentare del Partito Democratico- ma di alzare il livello di attenzione su una delle vicende più delicate della città. Una commissione consiliare è proprio l’opposto del giustizialismo, è la politica che riprende in mano le vicende amministrative della città”. Zappulla è convinto che “una commissione consiliare d’Inchiesta possa accompagnare l’azione dell’amministrazione comunale e sostenerla nell’alzare il livello di trasparenza e rigore, aprendo ulteriormente un canale di comunicazione importante con la città, le famiglie, gli operatori, l’opinione pubblica. Gli asili nido, inoltre, rappresentano uno dei parametri più rigorosi su cui si concentra la vigilanza dell’intera comunità, proprio perché hanno al centro la qualità del servizio per le fasce piu’ delicate dei bimbi e della sensibilità delle famiglie. Avere scelto, come maggioranza, di impedirne la costituzione -aggiunge Zappulla- rappresenta, quindi, un brutto segnale di timore e di opacità all’intera città, quanto grave tanto incomprensibile”.Il deputato non si riconosce nelle scelte del gruppo consiliare del Pd. Difende, invece, le scelte compiute da Simona Princiotta, “che pur in evidente minoranza-conclude- mantiene atti e comportamenti coerenti e rigorosi”. L’istituzione della commissione è stata bocciata con 9 voti contrari, 10 astenuti e 3 favorevoli.
Si va verso il “no” alla commissione di inchiesta sugli asili nido comunali. In Consiglio comunale, questa sera, la votazione durante la seduta in seconda convocazione. Ieri è venuto a mancare il numero legale ma chiare le indicazioni di voto durante il dibattito, a tratti nervoso. La maggioranza – pur ribadendo di non temere alcuna commissione di inchiesta- ha però anticipato il suo voto contrario e compatto.
“La verità è che hanno paura”, ripete invece la consigliera Simona Princiotta che da molte settimane spinge perchè si dica “si” alla commissione, per fare luce su di un servizio ed un appalto che – a suo dire – presenterebbe zone d’ombra. “Sarebbe per altro una commissione gratuita, senza gettone di presenza. Con il solo obiettivo di capire”, spiega poco prima di un “acceso” chiarimento poco fuori l’aula Vittorini con il consigliere Firenze.
“Siracusa esclusa dal giro siciliano del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha sottoscritto un patto per Palermo ed uno per Catania, ignorando il territorio locale”. Il segretario politico di Evoluzinoe Civica, Gaetano Penna grida allo scandalo e si chiede la ragione per cui “Renzi abbia snobbato Siracusa, dimenticando che questa città, nonostante i suoi problemi, è tra le mete turistiche che ha fatto segnare il più alto incremento di presenze a livello nazionale. E mentre si parla tanto di Siracusa città Smart-prosegue Penna- meno veloci e snelli appaiono i lavori di completamento di alcune opere, come il Teatro Comunale (diventato un museo) e il viadotto di Targia, che forse vedranno la luce, ma dopo aver svuotato le casse comunali”. Penna esprime anche un timore. “Non vorremmo che Siracusa- aggiunge Penna- si trasformasse da forziere di straordinarie testimonianze storiche e culturali in contenitore elettorale per il partito di Governo e per i suoi rappresentanti nel territorio. Il capoluogo ci sembra marginalizzato, fisicamente e politicamente, con un presidente del Consiglio, forse imbarazzato, che si tiene a distanza di sicurezza dopo gli avvenimenti che hanno portato la città agli onori della cronaca giudiziaria e politica” .
Nuova adesione a “Sistema Politico”, movimento nato da una costola di Progetto Siracusa con Massimo Milazzo e Fabio Rodante. Ha aderito Stefania Truddaiu, funzionaria di banca ed esponente dell’associazionismo culturale di Sortino. Soddisfazione viene espressa proprio da Milazzo, consigliere comunale di Siracusa e fondatore di Sistema Politico.