Siracusa. La guerra nel Pd, cinque dell'esecutivo contro Lo Giudice: "Esprime opinioni personali"

Va ancor più complicandosi la già rovente situazione interna al Partito democratico provinciale in un contesto che appare sempre più simile ad un “tutti contro tutti”. Dopo le polemiche a distanza tra il sindaco, Giancarlo Garozzo e il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice, il presidente dell’assemblea provinciale, Liddo Schiavo e il coordinatore cittadino, Monterosso, sono  cinque componenti dell’ esecutivo provinciale a dire la loro, chiarendo una posizione ben distante da quella espressa da Lo Giudice, contro cui puntano il dito. Duro il documento diffuso oggi da Sonia D’Amico, Sabina Zuccaro, Alessandra Furnari, Massimo Urciullo e Paola Terranova. “Alla luce delle nuove dichiarazioni del segretario,di due componenti dell’esecutivo e di alcuni segretari di circolo-spiegano- sentiamo il dovere di esternare ciò che da mesi denunciamo all’interno degli organismi deputati. Abbiamo dedicato molte delle nostre energie al tentativo di rendere unito, concreto e forte questo partito, ma l’obiettivo che la nomina del segretario Lo Giudice e del suo esecutivo si prefiggeva, non è stato da tutti noi raggiunto perché,nonostante i nostri sforzi, ci ritroviamo un partito più distante dall’opinione pubblica, diviso e lacerato di prima. In un esecutivo in cui il Segretario assume posizione nette e determinanti senza alcun confronto preliminare con gli altri componenti perché, come ci è stato più volte risposto, “esprime opinioni personali non riferibili a tutta la segreteria”, riteniamo assolutamente legittimo e doveroso che chi è contrario esprima pubblicamente la propria opinione, dissociandosi da posizioni che non condivide. Dopo gli innumerevoli tentativi di ritrovare il dialogo e sanare la frattura, dopo che le nostre richieste di delineare congiuntamente le linee e le azioni da adottare sono rimaste inascoltate, non possiamo che prendere e dare atto del totale fallimento di questa esperienza.
Auspichiamo quindi che tutti abbiano l’onestà intellettuale di ammetterlo, per poter restituire al nostro partito la dignità che merita, fermare la squallida rappresentazione che ne emerge sia sui media che tra la gente,individuare un percorso nuovo che ci consenta di superare con senso di responsabilità le difficoltà di questo momento ed individuare una guida che sia in grado di spendersi per il bene di tutto il partito e della comunità”

 




Siracusa. Consuntivo 2015, Progetto Siracusa: "Consiglio comunale a rischio scioglimento? Bene, chiuda l'esperienza Garozzo"

Corsa contro il tempo per l’approvazione del conto consuntivo 2015. Il consiglio comunale rischia lo scioglimento. Il commissario regionale Angelo Sajeva ha concesso all’assise trenta giorni di tempo per varare lo strumento. In caso contrario, come previsto, si sostituirebbe al consiglio comunale che sarebbe automaticamente sciolto. Non ci si arriverà, ma la coordinatrice di Progetto Siracusa, Carmen Perricone auspica, al contrario, che accada. “Ci sembra un’ottima occasione -dice l’esponente del movimento che fa capo a Ezechia Paolo Reale- per staccare definitivamente la spina a questa sventurata amministrazione: i consiglieri abbiano uno scatto d’orgoglio e, come ha già dichiarato il nostro rappresentante Salvo Sorbello, dimostrino di voler chiudere la sciagurata esperienza Garozzo: non votino il consuntivo e sostengano la mozione di sfiducia per mandare a casa il sindaco.Due gesti concreti-prosegue- che farebbero chiudere subito una pagine triste e dannosa e che varrebbero più di mille proclami”.

 




Siracusa. Pesca,appello di Bandiera ai deputati: "No all'accordo Italia-Grecia, danno per la nostra marineria"

Il ventilato accordo bipartisan tra Italia e Grecia, che vorrebbe riconsiderare la delimitazione delle acque territoriali tra i due Paesi, con la nascita di una zona economica esclusiva per la Grecia, in un importante tratto di mare Jonio, penalizzerebbe enormemente gli operatori italiani, che come sottolineato dall’Alleanza nazionale delle cooperative del settore della pesca, hanno notevoli interessi a gettare le reti nelle zone ioniche ad est, in direzione Grecia. Un interesse che riguarda soprattutto i pescatori siciliani, siracusani, ragusani, catanesi e trapanesi in primis, che in gran numero dirigono il timone verso oriente”, così  Edy Bandiera, coordinatore di Forza Italia per la provincia di Siracusa.
“Faccio appello ai parlamentari nazionali e agli eurodeputati dell’isola, affinché vigilino e si attivino, per fermare un accordo che andrebbe ad esclusivo nocumento dei nostri pescatori – prosegue Bandiera –. E’ necessario ribadire in modo deciso la contrarietà della nostra terra ad ogni possibile intesa di delimitazione. I pescatori italiani osservano da sempre il diritto internazionale, il diritto europeo, non serve pertanto alcuna ulteriore intesa sulle acque territoriali, serve, invece tenere alta la guardia a tutela di un settore strategico, al quale da sempre riconosco un ruolo di primissimo piano, insieme all’agricoltura e all’agroalimentare, oggi avvalorato dall’enorme sviluppo mondiale dell’economia legata al ‘food’, per promuovere una crescita economica, sostenibile e in armonia con l’ambiente, della nostra isola, dalla quale possono derivare sana economia, sviluppo e occupazione”.




Siracusa. La bufera nel Pd, Garozzo:"La segreteria Lo Giudice è un fallimento, pensino a questo"

Le accuse di Lo Giudice, Monterosso e Schiavo rispedite al mittente, con toni altrettanto duri. Il sindaco, Giancarlo Garozzo replica, parlando fuori dai denti, alla nota con cui il segretario provinciale, il coordinatore cittadino e il presidente dell’assemblea provinciale del Pd rendono nota l’intenzione di prendere le distanze dall’amministrazione comunale. “Come ho dichiarato il giorno del mio insediamento-premette Garozzo-  prima viene la città e poi tutto il resto. È soprattutto in nome di questo impegno che, ancora una volta, non mi sono lasciato imbrigliare.
E’ bene che si sappia che ho incontrato per tre volte il partito e per tre volte mi sono state presentate versioni e assetti diversi. Il tavolo di confronto è saltato non per Giancarlo Garozzo ma perché Lo Giudice e Monterosso, in barba a qualunque reale interesse per il funzionamento dell’amministrazione, pretendevano la sostituzione di assessori che si sono dimostrati con i fatti capaci e competenti. Il loro atteggiamento è il segno tangibile del disinteresse assoluto che hanno per la città”. Garozzo accusa il gruppo dirigente del partito in provincia di muoversi secondo “biechi meccanismi novecenteschi, portati avanti da chi, prima di permettersi di parlare di giunte di alto profilo, dovrebbe capire chi è e cosa rappresenta”. Il primo cittadino non si limita a lasciare intendere. Specifica, al contrario, il senso della sua dichiarazione. “Lo Giudice, Monterosso e Schiavo sanno infatti perfettamente che la loro nomina è frutto di un accordo unitario, fatto a tavolino, non di congressi o elezioni. È di tutta evidenza, quindi, che questo accordo oggi non esiste più e che i “tre moschettieri” rappresentano solo una parte del Pd: i Riformisti e il gruppo Foti. Null’altro”.
Il sindaco precisa di conoscere bene quali siano le sue responsabilità . “Da 3 anni a questa parte-ricorda il primo cittadino-  i vertici del PD, cambiati più volte per le vicissitudini interne al partito, non sono mai stati accanto all’amministrazione nata da una vittoria – voglio ricordarlo nel caso in cui l’avessero dimenticato – che ha riportato il Centrosinistra a governare questa città dopo 15 anni.Ultimamente avevamo avviato un percorso cittadino ma è stato un cammino azzoppato subito da una parte del Pd che non ha quasi mai partecipato agli incontri programmati”. Parole “infuocate” , in particolare, nei confronti di Lo Giudice, che alla guida della segreteria provinciale “ha dimostrato di essere incapace di mantenere gli impegni e tenere a bada gli estremismi, che ha invece avallato, portando il Pd a toccare il punto piu’ basso in termini di consenso, immagine e rapporto con i cittadini”. Garozzo parla di “fallimento dell’esperienza targata Lo Giudice, testimoniato dal risultato ottenuto dal partito alle ultime amministrative nei quattro comuni della provincia nei quali si è votato per la scelta del sindaco”. Infine una sollecitazione: “Pensino a questi aspetti-conclude Garozzo.  invece di avere come obiettivo principale la distruzione sistematica di quanto fa questa amministrazione”.




Siracusa. Iacp verso l'accorpamento con Ragusa, Sorbello(Udc): "Percorso positivo"

Cura “dimagrante” per le Iacp siciliane. In Ars si va verso l’accorpamento degli enti, in modo da aumentare il valore del patrimonio immobiliare e ridurre le passività. “E’ una soluzione di buon senso”, spiega il deputato regionale Pippo Sorbello (Udc). “Nel disegno dell’Ars, Siracusa non rischia di ritrovarsi relegata in una situazione di secondo piano. Valuto come positivo l’accorpamento con Ragusa. Da un punto di vista territoriale e di parametri di edilizia popolare sono diversi i punti in comune delle due realtà, con due Iacp dalle limitate passività”, spiega Sorbello che sta seguendo l’iter degli accorpamenti in Commissione.
“Come anche per le Camere di Commercio, evitiamo così il rischio che Catania possa giocare un ruolo egemone. All’interno della nuova Iacp che accorpa Siracusa e Ragusa, la provincia aretusea avrà due rappresentanti, garantendosi così un non indifferente peso specifico nelle scelte che influenzeranno le nuove politiche di edilizia popolare a guida Iacp”, la rassicurazione di Pippo Sorbello.




Siracusa. Ars, incardinato il disegno di legge che stanzia 9 milioni per i dipendenti delle ex Province

Incardinato il disegno di legge che, tra gli altri interventi, stanzia nove milioni di euro da destinare al personale delle ex Province. A darne notizia è il deputato regionale Vincenzo Vinciullo che martedì sera, in aula, aveva avanzato proprio questa richiesta. Il disegno di legge stanzia anche 3, 7 milioni di euro per gli agricoltori e 2, 4 milioni di euro per le scuole paritarie.




Siracusa. Giunta, mini rimpasto e deleghe rimodulate: fuori Gasbarro e Scorpo, entrano Miceli e Sallicano

Fuori dalla giunta Garozzo anche Teresa Gasbarro e Rosalba Scorpo,  dimissionarie come Alfredo Foti. Da questa mattina, rimpiazzano le due dimissionaria Grazia Miceli e Giovanni Sallicano. Hanno giurato a palazzo Vermexio e contemporaneamente si sono presentati ufficialmente alla città. Un percorso legato al delicato momento politico per l’amministrazione comunale, con la pesante “guerra” interna al Pd, il partito di maggioranza, di cui il primo cittadino è espressione. A prescindere da veleni, polemiche e sollecitazioni, Garozzo conferma, con i fatti, l’intenzione di non procedere nella direzione dell’azzeramento. E’, invece, un nuovo mini rimpasto a potergli garantire, in base alle sue valutazione, la governabilità della città. Grazia Miceli è una commercialista.  Giovanni Sallicano, un noto avvocato.  Resta ancora vuota la rubrica dei Lavori Pubblici. Dopo le dimissioni di Alfredo Foti, il sindaco ha deciso di reggere la rubrica “ad interim”. Garozzo ritiene che “a tre anni è normale avviare verifiche e qualche modifica in giunta. Con Sallicano, l’amministrazione comunale punta sulla rubrica della Legalità. Lo supporterà Ettore Leotta come supporto esterno, noto magistrato ed ex assessore regionale . Miceli si è mesa a disposizione di un importante progetto politico”. Restano a Garozzo Lavori Pubblici, Urbanistica, Sviluppo Economico, Risorsa Mare, Sviluppo Europa, Pianificazione territoriale. Abela reggerà anche il Verde Pubblico. Coppa non avrà più la Legalità e lo Sport. Italia avrà, invece, anche le Politiche Sportive. Miceli si occuperà di Protezione civile, Contenzioso e Personale, Decentramento, Servizi demografici e Pari Opportunità. Sallicano reggerà le Politiche Sociali e Abitative, oltre alla rubrica della Legalità e Trasparenza . Valeria Troia aggiungerà alle sue rubriche Volontariato e Periferie. A Scrofani resterà il Bilancio, con Tributi, Attività Produttive, Agricoltura e Pesca, Aziende partecipate. Il sindaco ha voluto ringraziare gli assessori dimissionari, ricordando alcuni tra i principali interventi portati a termine. Per Foti, Garozzo ha ricordato la bretella di Targia, la banchina della Marin e i lavori di riqualificazione del Molo Sant’Antonio, il piano spiagge,i lavori della scuola di via Calatabiano. Nel caso di Rosalba Scorpo: “la consegna di 10 alloggi popolai, l’avvio di progetti finanziati con la legge 328 per i minori disabili e di assistenza domiciliari e, tra le altre iniziative, l'”assegno civico”. Gasbarro, infine, lega il suo nome al Doggy Park, ai mercati rionali  e al progetto  “una scelta in comune” con la quale si può esprimere la volontà di diventare donatori di organi e tessuti nel momento in cui si chiede il rilascio o il rinnovo della carta d’identità.




Siracusa. Il Pd scarica Garozzo e "prende le distanze dall'amministrazione comunale"

Il Pd “prende le distanze dall’amministrazione comunale”. Dopo il rimpasto della giunta, con l’ingresso di Giovanni Sallicano e Grazia Miceli al posto di Rosalba Scorpo e Teresa Gasbarro, il segretario provinciale, insieme al presidente dell’assemblea provinciale, Liddo Schiavo e al segretario cittadino, Monterosso, mettono “nero su bianco” quanto in precedenza soltanto minacciato. “Come previsto-scrivono i tre esponenti del Partito Democratico- il sindaco di Siracusa, dopo aver interrotto unilateralmente il confronto con il partito, ricorrendo all’inutile logica dell’ultimatum, ha partorito il suo ennesimo ritocco di giunta. Avevamo invocato, vista la fase delicata che la comunità cittadina sta attraversando, un profondo rinnovamento attraverso la costituzione di una giunta di alto profilo, sottratta a logiche di partito o di area, e con il coinvolgimento di personalità di prestigio, riconosciute dai cittadini per il loro valore e la loro competenza. Ci troviamo invece di fronte ad un mero maquillage”. Valutazioni a cui Lo Giudice, Monterosso e Schiavo fanno seguire le conseguenze di questa analisi, annunciando la decisione di  “prendere le distanze dall’amministrazione comunale di Siracusa.
Una compiuta valutazione politica verrà effettuata in occasione della prossima Direzione Provinciale del PD. Nel frattempo, raccogliendo con convinzione l’invito che ci è stato rivolto da molte forze politiche, lavoreremo affinché si costruisca un fronte unico del centrosinistra in grado di dare una precisa identità politica ai progetti di ampio respiro che, seguendo l’ideale della giustizia sociale, intendiamo realizzare a Siracusa e in provincia”.

 




Siracusa. "Programmazione agricola in ritardo, aziende in difficoltà", j'accuse di Bandiera

“Imprese agricole e agroalimentari in grave difficoltà a causa dei ritardi della programmazione (PSR 2014-2020) e dei relativi finanziamenti”. Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera parla di un impegno disatteso da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, “che in più occasioni, anche recenti, aveva annunciato per il mese di luglio l’attivazione dei bandi relativi alla ex misura 121”. Un macigno, secondo Bandiera, per gli agricoltori e i tecnici di settore, in attesa delle risorse per avviare le iniziative di miglioramento fondiario e le relative progettazioni. “I territori rurali siciliani, rappresentano un contenitore strategico per l’affermazione di un nuovo modello di sviluppo per la Sicilia – prosegue Bandiera –, che parta dalla consapevolezza che il vero “Made in Sicily” rappresenta l’esclusiva leva strategica a costo zero affinché si possa ritornare a competere attraverso la produzione di beni e servizi ad alto valore aggiunto, arricchiti dei fattori ambientali e storico-culturali che rendono unica la nostra regione. Si tratta di un modello di sviluppo virtuoso che intreccia processi di integrazione lungo la filiera, con percorsi di diversificazione e interazione con altri settori, quali turismo, artigianato, commercio, e strategie di innovazione. In Sicilia, i ritardi, ormai patologici, della Regione in materia di agricoltura, sono a dir poco scandalosi e avviliscono gli sforzi dei tantissimi imprenditori agricoli che continuano ad investire, nonostante le immani difficoltà e ritrovandosi soli e, spesse volte, sommersi dalle cartelle esattoriali. La Regione non perda altro tempo prezioso e avvii la programmazione in ogni suo punto, sostenendo altresì tempestivamente, con misure adeguate e anche queste solo annunciate, i giovani che vogliono fare dell’agricoltura la loro scommessa professionale e di vita”.




Siracusa. I "veleni" nel Pd, Marika Cirone Di Marco invita alla "calma". Minimo: "Garozzo va sostenuto"

Il Pd provinciale non trova pace e, a dispetto delle molteplici dichiarazioni dei diversi esponenti delle “anime” della forza politica, in provincia le tensioni si acuiscono ulteriormente. Dopo i “botta e risposta” e le polemiche che hanno riguardato il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice, come i suoi vice, Michelangelo Giansiracusa e Orazio Scalorino, sindaci rispettivamente di Ferla e Floridia, la deputata regionale Marika Cirone Di Marco parla di un confronto “che si sta caricando di inutili asprezze” e di “un confronto interno al Pd, in merito alle questioni cittadine, che rivela una distanza siderale tra i problemi veri della città e la classe dirigente”. La parlamentare regionale ritiene che il “Pd non se lo possa permettere e  soprattutto che chi ha ruoli di responsabilita’nel partito e nell’amministrazione comunale nonpossa pensare di procedere a strappi in un insensato sforzo muscolare” . Chiarisce meglio nel passaggio successivo, quando puntualizza che “certi giovanilismi , utili e anzi necessari in alcuni casi,qui rischiano di produrre danni che peseranno in modo indelebile proprio sulle giovani generazioni su cui tanto ha investito il Pd”. Cirone Di Marco lancia l’invito alla calma e ad abbandonare questa “rissa delle rivalse e delle vanità”. Si dovrebbe ripartire, secondo la deputata regionale, dal Documento unico di programmazione, predisposto dall’amministrazione comunale e che l’assise cittadina dovrà adesso approvare.

Dell’attuale momento politico-amministrativo parla anche il consigliere comunale Fortunato Minimo, convinto che sia “giusto e vantaggioso continuare a sostenere l’ iniziativa e l’ azione politico-amministrativa del sindaco, Giancarlo Garozzo, e della sua giunta. Oltre a condividere il programma elettorale dell’amministrazione in questione-spiega il consigliere. vorrei sottolineare come lo stesso, difatti, sia stato già in parte realizzato; inoltre, il notevole impiego di risorse umane mi rendono ottimista per la piena attuazione di altre opere, che stanno già rappresentando il cambiamento di rotta nel modo di amministrare questa splendida città.

Garozzo, dunque, avendo mantenuto gli impegni presi in campagna elettorale, merita piena solidarietà e sostegno.
Si parla spesso di voglia di cambiamento: un’esigenza molto sentita negli slogan elettorali, tra gli elettori e nell’intera collettività”.