Siracusa. Consiglio Comunale in caduta libera: solo offese, niente decisioni

C’era una volta il Consiglio Comunale di Siracusa. Del prestigio che una istituzione dovrebbe avere rimangono ormai le briciole al quarto piano di palazzo Vermexio. L’ennesimo atto che segna probabilmente la rottura definitiva tra opinione pubblica e civico consesso è andato in scena nella serata di ieri.
Quando una mozione presentata dalla (invisa) consigliera Simona Princiotta diventa occasione di (nuovo) scontro interpersonale. E volano parole e offese tra i banchi, con altro protagonista il consigliere Firenze.
Dei provvedimenti di cui si doveva discutere, nell’interesse della collettività, come ad esempio i circa 111.000 euro da pagare per l’errore nella gara per la realizzazione del parcheggio fotovoltaico al tribunale di Siracusa, neanche traccia. Perchè finisce (al solito) che viene a mancare il numero legale, poche tracce della maggioranza in aula e tutto rinviato ad oggi. Forse. Dopo 40 giorni senza riunioni.
E la sconfitta della politica siracusana va così in scena. Per la rassegnazione di una opinione pubblica sempre più perplessa e confusa tra sospetti e avvisi di conclusione indagini. E il Consiglio Comunale? Mestamente arrotolato attorno alla sua pochezza istituzional-decisionale.




Siracusa protagonista con Vinciullo: "Stop alle aggressioni verbali in Consiglio Comunale"

“Basta violenze verbali nel Consiglio Comunale di Siracusa”. La posizione, netta, è assunta dai consiglieri di opposizione Castagnino e Alota, con la condivisione del deputato regionale Enzo Vinciullo. “Ieri sera si è consumata l’ennesima aggressione verbale ad un consigliere comunale da parte della Presidenza”, raccontano i tre che si dicono solidali con la collega Simona Princiotta. “Non vengano soffocate le legittime aspirazioni dei consiglieri comunali.




Siracusa. Nervi tesi in aula Vittorini dopo le indagini, le accuse e gli ultimi due episodi

Cosa agita il Consiglio comunale di Siracusa? Al di là delle indagini e delle accuse – tutte da confermare – su presunte compravendite di voti, sono due gli episodi recenti che fanno emergere la tensione dell’aula Vittorini.
Il primo: la mozione di sfiducia, a firma di Simona Princiotta, contro il presidente Santino Armaro. La mozione sarà discussa nelle prossime settimane. La consigliera aveva chiesto l’immediata discussione con astensione di Armaro dalla presidenza, “perché avrebbe potuto influire sullo svolgimento dei lavori”. Nella mozione, si fa riferimento a una denuncia presentata il 14 aprile scorso dalla consigliera Princiotta su una presunta distruzione di verbali manoscritti dei lavori di due commissione, distruzione che sarebbe stata concordata con il presidente Armaro e con l’ufficio di presidenza. Princiotta ha detto che la circostanza è stata confermata da una dipendente comunale chiamata a testimoniare. Dopo la replica alla consigliera (“non le consentirò di trasformare quest’aula in un tribunale”) il presidente Armaro ha tenuto una breve riunione con i capigruppo e al rientro ha invitato il segretario generale, Danila Costa, a leggere la norma dello Statuto sull’argomento. La mozione di sfiducia al presidente sarà discussa non prima di 10 giorni e non oltre 20.
Il secondo episodio: l’intervento di Gaetano Firenze che ha avuto un violento battibecco, ancora, con Priciotta. In particolare, il consigliere ha fatto riferimento alla dichiarazione resa dalla collega nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso secondo la quale Gepa non avrebbe corrisposto somme al Comune per la gestione dei parcheggi negli anni scorsi. Per Firenze, non si può accettare che “in quest’aula si muovano accuse verso altri” perché accusare senza fare nomi è un “metodo mafioso”.




Siracusa. Lo Giudice richiama il "suo" Pd: "abbassare i toni e rispetto per i magistrati"

Il primo luglio il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, sarà a Siracusa per partecipare alla direzione provinciale del partito. Azzeramento di giunta o meno, da quella data il Partito Democratico siracusano vuole dare un segnale politico chiaro con “un netto cambio di passo e di direzione”. Parole del segretario provinciale, Alessio Lo Giudice.
“Prendo atto di come stia maturando, sebbene non da parte di tutti, la consapevolezza della rilevanza della fase che stiamo affrontando. Mi auguro che questo possa condurre tutti, da una parte, a dare il dovuto peso alla crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni politiche cittadine. Dall’altra, a capire, come ho più volte affermato, che a tale fatto politico si può reagire efficacemente aprendo un confronto non solo all’interno del partito ma anche con le forze civiche e politiche del centrosinistra e con la città intera, senza che questo comporti atteggiamenti punitivi nei confronti di qualcuno o qualcosa”.
Lo Giudice invita poi a mettere da parte le accuse personali ed abbassare i toni. E vale come risposta indiretta alle parole del vicesegretario, Giansiracusa, che di fatto “sfiduciava” Lo Giudice. “Sarebbe opportuno – dice il segretario del Pd – che tutti coloro che ricoprono un ruolo politico si astenessero da qualsiasi forma di interferenza o invasione di campo. Mi riferisco agli opposti estremismi di chi pensa di strumentalizzare politicamente l’azione dell’autorità giudiziaria e di chi al contrario vorrebbe minimizzarne i riflessi politici alludendo a presunte anomalie nell’attività della magistratura. Entrambi gli atteggiamenti sono distanti e incompatibili con i principi, le regole e la cultura del Partito Democratico”.




Siracusa. Il gruppo Pd si stringe attorno a Castelluccio: "persona da elevato profilo morale"

Il capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo, si dice “sbigottito” dalla notizia dell’avviso di conclusione indagini recapitato a Carmen Castelluccio, nell’ambito dell’inchiesta Zuimana. “Conosco l’elevato profilo morale, lo spessore politico, oltre all’elevato senso delle istituzioni di Carmen Castelluccio, con cui, tra l’altro, durante le precedenti amministrative, ho condiviso la campagna elettorale. Un giudizio, tra l’altro, che non è soltanto mio ma di tutto il gruppo, di cui mi faccio interprete. Pur non essendo mio compito entrare nel merito della vicenda riportata dalla stampa, voglio, soltanto, auspicare che l’azione della magistratura, in cui ripongo la mia fiducia, restituisca presto la verità dei fatti”.




Siracusa. Altri cinque avvisi, inchiesta Zuimama: c'è anche la consigliera comunale Castelluccio

Altri cinque “avvisi” recapitati dalla Procura di Siracusa colpiscono palazzo Vermexio. Alla conclusione delle indagini preliminari scatta l’accusa di turbativa della procedura amministrativa al fine di determinare l’assegnazione del servizio di campus estivo all’associazione Zuimama, nonché di erogare in favore della stessa un finanziamento pubblico.
Il reato viene contestato in particolare, “per avere predeterminato – scrive la Procura – il contenuto della determina comunale con la quale veniva affidata alla Zuimama la gestione del campus estivo in mancanza di qualunque avviso pubblico e senza alcuna valutazione del progetto”. Agli indagati viene inoltre contestata la tentata truffa in concorso.
I nomi dei cinque: la consigliera comunale del Pd, Carmen Castelluccio (ex segretario provinciale del partito, ndr), il marito e impiegato comunale Giuseppe Pennisi (ritenuto dalla Procura il vero gestore della Zuimana) e poi Rosaria Garufi, dirigente del Comune di Siracusa, Caterina Galasso, funzionaria comunale e Cristina Aripoli, presidente dell’Associazione Zuimama.
A Pennisi venne sequestrato un computer con un archivio contenente “numerosissima documentazione facente capo alla Zuimama tra cui il decreto di sequestro della Procura di Siracusa relativo alla documentazione del campus estivo notificato qualche giorno prima sia al Comune di Siracusa sia al presidente dell’associazione Zuimama, nonchè la querela presentata dalla Aripoli contro la consigliera comunale Simona Princiotta”, annotano gli investigatori.
Galasso e Aripoli hanno inoltre ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini con l’ulteriore accusa di avere anche calunniato in vario modo sia l’assessore comunale Valeria Troia sia la consigliera comunale Simona Princiotta, dalla cui denuncia è scaturita l’indagine.
Nel contesto delle attività istruttorie, è risultata l’estraneità dell’assessore Valeria Troia per la quale è stata avanzata richiesta di archiviazione.




Siracusa. Indagini e avvisi: nel Pd volano gli stracci. "Lo Giudice non è garante di tutti"

Le indagini giudiziarie e gli avvisi che si sono abbattuti sul Comune di Siracusa hanno dato la stura ad una nuova guerra all’interno del Pd locale. Il partito di governo cittadino si spacca e si prepara ad una nuova lacerante stagione. Non sono piaciuti alla corrente renziani gli inviti all’azzeramento della giunta arrivati dal segretario provinciale del Pd, Lo Giudice, dall’assessore regionale Bruno Marziano e dal deputato Pippo Zappulla. “Sembrano rispondere più ad un’esigenza di delegittimazione di una parte nei confronti di un’altra che ad una reale volontà di leale confronto”, dice diretto il vice segretario, Michelangelo Giansiracusa.
“L’attenzione dell’opinione pubblica e la naturale preoccupazione che ne discende di fronte alle recenti vicende giudiziarie sono del tutto evidenti ma il ruolo di guida e di responsabilità di un partito dovrebbe spingere non ad alimentare populismi giustizialisti, attraverso processi sommari o confondendo responsabilità individuali e responsabilità politiche, bensì a chiarire e a distinguere vicende e ruoli”, il ragionamento di Giansiracusa.
“In analoghe situazioni in cui iniziative giudiziarie hanno coinvolto amministratori locali e dirigenti del partito democratico, il segretario Lo Giudice non ha chiesto l’azzeramento di cui oggi si fa promotore ed è, quindi, inevitabile pensare che, nel caso in oggetto, sia animato da motivazioni che stridono col ruolo di terzietà e garanzia per il quale è stato nominato”, il sospetto neanche troppo velato.
“Sembra paradossale, inoltre, che il segretario rivendichi l’azzeramento di una giunta per la quale, fino a una settimana prima, l’area dei cosiddetti riformisti da lui rappresentata reclamava un posto di assessore”, aggiunge a mò di “carico” il vicesegretario.
“Nella misura in cui i comportamenti contestati a singoli esponenti Pd venissero accertati dalla magistratura, il sindaco Garozzo e la sua giunta sarebbero da considerare soggetti fortemente lesi e non, certamente, corresponsabili. Fino ad allora, augurandomi che la magistratura possa continuare a svolgere un lavoro serio ed efficace di contrasto ad ogni forma di illegalità in ogni settore della pubblica amministrazione, continuerò, come ho fatto, ad esprimere la mia personale solidarietà umana e politica ai compagni coinvolti perché possano dimostrare la propria innocenza ed estraneità ai fatti contestati”.




Siracusa. "Ma che aspetta la Scorpo a dimettersi?", invettiva di Ezechia Paolo Reale

Si infiamma lo scontro politico tra il leader di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale, e l’assessore alle politiche sociali, Rosalba Scorpo. Dopo la mozione di sfiducia al sindaco presentata dal movimento di opposizione (con il Pd che ha subito “blindato” l’amministrazione, ndr) e il botta e risposta a distanza, Reale torna a chiedere le dimissioni della responsabile del settore.
“Grazie per aver risposto alle nostre domande, anche se non lo ha fatto in Consiglio Comunale. Comunque ci ha fornito un quadro desolante dell’agire amministrativo”, il nuovo affondo del portavoce di Progetto Siracusa. “Noi lo chiediamo da tempo, ma oggi lo ribadiamo con ancora più forza e convinzione: di fronte all’incredibile serie di disservizi e grossolani errori che ha, forse involontariamente, dovuto ammettere cosa aspetta ancora a dimettersi?”.
Quali sono i temi che avrebbero imbarazzato le politiche sociali? Il primo riguarda la divisione della gara in quattro lotti distinti, scelta – ha spiegato la Scorpo – effettuata seguendo le istruzioni dell’ Autorità Nazionale Anticorruzione al fine di scongiurare possibili episodi corruttivi. M”a la divisione in più lotti di una gara di appalto, seppur certamente consentita, a determinate condizioni, per favorire la partecipazione alla gara di piccole e medie imprese, nulla c’entra con il contrasto a possibili episodi corruttivi che, anzi, il frazionamento dei lotti, in linea teorica, addirittura favorisce, come insegnano anche le cronache”, replica Reale .”Il bando del Comune di Siracusa prevedeva una clausola che vietava l’aggiudicazione di un lotto in favore dell’impresa già vincitrice di altro lotto ed era quindi programmato per fare vincere, in ogni caso, quattro imprese diverse, una per ciascuno dei lotti in cui era divisa la gara. Pur con accurate ricerche, non abbiamo ancora trovato nessuna istruzione dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione che suggerisce tale particolare modalità di gara”, l’affondo.
Progetto Siracusa insiste sui soldi pubblici che sarebbero stati assegnati a strutture private “pur essendoci posti ancora liberi negli asili comunali, peraltro già pagati con altri soldi pubblici attraverso il meccanismo del vuoto per pieno. Che poi, una volta scoppiato lo scandalo, l’amministrazione abbia dovuto fare marcia indietro, ci può consolare solo parzialmente”. Riferimento agli impropriamente detti voucher, poi effettivamente ritirati – alcuni – ad anno scolastico in corso.
Rimarrebbe poi il dubbio sul regolamento consegnato al Ministero: è o no diverso da quello approvato dal Consiglio Comunale? Dubbio che rimane visto che la Scorpo fa riferimento “al regolamento adottato dalla Conferenza dei Sindaci del Distretto”. Progetto Siracusa fa però notare che la Conferenza dei Sindaci “non può approvare nessun regolamento comunale ma solo suggerire uno schema uniforme da sottoporre all’approvazione dei Consigli Comunali del Distretto”. Uno schema non approvato dall’assise siracusana ma scambiato comunque dall’assessore “per un regolamento vigente”. Anche solo per questo motivo il Ministero avrebbe dovrebbe rifiutare di finanziare il servizio.
Ad oggi, inoltre, il Comune non sarebbe riuscito a rendicontare al Ministero le spese “e quindi non ha ottenuto i relativi fondi”, aggiunge Reale. “Apprendiamo invece con favore che si sta provvedendo al pagamento degli stipendi degli operatori degli asili nido, prelevando le somme direttamente dal bilancio comunale. Speriamo solo che non siano fondi di bilancio sottratti ad altri servizi essenziali”.
La stilettata finale è al vetriolo. Il leader di Progetto Siracusa, neanche troppo velatamente, accusa la Scorpo di firmare comunicati non suoi: “provi a formulare autonomamente pacate riflessioni, utili, nel pubblico interesse, ad evitare per il futuro la disastrosa gestione che emerge dalle sue stesse risposte”.




Augusta. Per i precari del Comune 21.000 euro in più dalla Regione

Riunione in Commissione Bilancio Ars per discutere della situazione dei precari dei Comuni siciliani in dissesto. Sul tavolo anche il caso Augusta. Al municipio megarese sono stati assegnati altri 21.000 euro come era stato anticipato dallo stesso presidente della commissione, Enzo Vinciullo, agli stessi lavoratori.
“Ritengo che sia stata positiva la riunione di questa mattina”, il commento proprio di Vinciullo. “E’ emerso che le procedure a suo tempo attivate per quanto riguarda il pagamento degli stipendi ai lavoratori precari erano corrette, con 235 mila euro in più rispetto a quanto oggettivamente necessario. Così come concordato oggi pomeriggio sono state ripartite le ulteriori risorse, pari a 6 milioni e 400 mila euro che, alla data del 30 dicembre 2015, non erano state ancora ripartite ai Comuni”.




Siracusa. Palazzo Vermexio visto dall'esterno: il M5S, "paralisi amministrativa"

Le indagini che stanno facendo tremare palazzo Vermexio hanno boccato l’attività amministrativa. Parola di Movimento 5 Stelle. “Le docce gelate non sono d’insegnamento e con mille pretesti si rallentano le attività consiliari”, spiegano gli osservatori pentastellati.
Che si soffermano sulle dimissioni dei segretari delle commissioni. “Il regolamento prevede che sia il consigliere più giovane ad adempiere al ruolo di verbalizzatore. Ma i nostri consiglieri non accettano questo disagio, giustificando il diniego con la scusa che tale incombenza comporterebbe il rallentamento delle loro attività di commissione. Pertanto, i presidenti delle varie commissioni, hanno invitato palazzo Vermexio a trovare una soluzione in merito alla mancanza della figura del segretario”.
Il M5S allora propone “un bando pubblico per ricercare la figura di segretario fra i giovani inoccupati e disoccupati, che abbiano requisiti adatti a svolgere tale compito secondo i principi della trasparenza”.
A Siracusa, intanto, il Consiglio Comunale non si riunisce dal 23 maggio. “Ricordiamo anche che entro il 30 aprile avrebbe dovuto essere approvato il bilancio di previsione 2016 ma, al momento, non vi è nessuna traccia di tale documento”. Intanto il primo cittadino aretuseo, insieme al vicesindaco Italia, si è recato in Cina per promuovere la nostra città che ha lasciato nel caos più totale.