Centro per immigrati di Cassibile, Romano (Fdl) “Protesta contro la Reinaugurazione del centro“

“Con grande disappunto e profonda preoccupazione, esprimiamo la nostra ferma opposizione nei confronti della reinaugurazione del centro per immigrati di Cassibile e della delibera di approvazione del relativo regolamento, avvenute durante la seduta del 27 Febbraio 2024 del Consiglio Comunale”, sono le parole del consigliere comunale Paolo Romano (Fdl), in merito all’inaugurazione del centro per immigrati di Cassibile.
“Il sindaco e la sua maggioranza hanno voltato le spalle alla volontà dei cittadini e hanno approvato il regolamento di gestione del centro per immigrati, ignorando completamente le legittime preoccupazioni e le obiezioni sollevate dalla comunità locale. Questo ennesimo atto di imprudenza amministrativa rappresenta un grave danno per il nostro territorio e per il tessuto sociale che lo caratterizza”, continua Romano.
Il consigliere comunale lamenta “la profonda divergenza di visione riguardo all’accoglienza e all’integrazione degli immigrati, sostenendo “la difesa dei valori di solidarietà, inclusione e rispetto dei diritti umani. “Il sindaco e la sua maggioranza sembrano privilegiare altri interessi a breve termine, senza tener conto delle conseguenze a lungo raggio sul benessere della nostra comunità”, sottolinea Paolo Romano.




Siracusa nell’Autorità Portuale Sicilia Orientale, ne discute il Consiglio Comunale

Dopo giorni di discussione sui media, il tema dell’adesione di Siracusa all’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale approda in Consiglio comunale. Una seduta aperta, convocata alle 17 del primo marzo, con la partecipazione prevista anche del presidente dell’AdSP, Francesco Di Sarcina. Invito esteso anche
“Il gruppo consiliare Insieme (Scimonelli, Rabbito, Vaccaro) ha chiesto e ottenuto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per discutere l’importante questione”, dice Scimonelli sorpassando il Pd che, con Massimo Milazzo, aveva riproposto nelle settimane scorse il dibattito sulla vicenda.
“La proposta è stata avanzata dal gruppo Insieme attraverso la conferenza dei capigruppo, un’azione politica in un immobilismo che ormai si protrae da decenni nella progettazione infrastrutturale portuale della nostra città”, afferma ancora il capogruppo di Insieme.
“L’adesione all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale rappresenterebbe un passo significativo verso una gestione integrata e ottimale delle risorse portuali, consentendo una maggiore sinergia tra le diverse realtà portuali della regione e una migliore valorizzazione delle potenzialità dei nostro porti”, l’analisi del gruppo consiliare, ampiamente condivisa in chiave bipartisan.




Risorse da destinare alla Siracusa-Gela. Risoluzione M5S in Commissione Bilancio all’ARS

“Stiamo presentando in commissione bilancio una risoluzione che mira a recuperare i fondi che sono andati persi per quanto riguarda le strutture sanitarie quali l’ospedale di Gela, Carini e Siracusa e trovare i fondi all’interno di questa riprogrammazione che destini coperture per realizzare opere che i siciliani attendono da anni come la Siracusa – Gela. Vediamo da che parte sta Schifani”. Sono le parole dei deputati M5S all’Ars, Nuccio Di Paola e Stefania Campo, a proposito dello Schema di accordo per lo Sviluppo e la Coesione presentato dal governo Schifani in Commissione Bilancio all’ARS.
“Dei 6,8 miliardi della dotazione complessiva del Fondo di Sviluppo e Coesione – dichiara Stefania Campo – il governo regionale individua 12 aree tematiche. Per le infrastrutture, sottratti 1,3 miliardi assegnati per il ponte, restano 1,15 miliardi cioè poco più di un miliardo per tutte le infrastrutture siciliane, cifre assolutamente irrisorie se si pensa a tutte le opere di cui necessita la nostra Isola. L’assessore Aricò in questi giorni aveva preso impegni ben precisi per il completamento del lotto 9 della Siracusa – Gela di cui c’è già un progetto esecutivo e che la precedente programmazione aveva finanziato con 350 milioni. Ad oggi del precedente finanziamento non c’è più traccia ma nemmeno dell’impegno assunto da Aricò che prometteva di destinare ulteriori 150 milioni a quell’impegno. Impegno minimo e già ritrattato. L’assessore Sammartino presente durante i lavori di commissione, ci ha assicurato che si sta lavorando a un nuovo accordo di programma ANAS- MIT per finanziare tutti i lotti fino al Lotto 16, ovvero quello del territorio di Gela. Bene anzi doveroso che il governo nazionale intervenga dopo lo scippo fatto alla Sicilia, ma visto che ad oggi non ci sono impegni assunti e non c’è certezza di date, chiediamo che si riveda il miliardo assegnato alle infrastrutture inserendo almeno il Lotto 9 che è già pronto per essere appaltato e che riconfermerebbe il finanziamento precedente più l’integrazione. Alla nostra isola servono certezze, infrastrutture che inneschino collegamenti fra le città e intermodalità, opere sicuramente prioritarie rispetto a tutto” – conclude il deputato M5S.




Aumenta il costo di concessione del teatro greco, Spada: “Tutelare spettacoli classici”

“L’aumento del costo di concessione del Teatro Greco di Siracusa rischia di essere un danno grave per lo svolgimento della stagione di rappresentazioni classiche”. A lanciare l’allarme è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico. La Regione Siciliana ha recentemente recepito una norma nazionale – il Decreto Ministeriale dell’11 aprile 2023 che disciplina la determinazione minima dei canoni per la concessione d’uso dei beni in consegna a istituti e luoghi della cultura statali – che aumenta in maniera esponenziale il canone di concessione per l’utilizzo del monumento.
“Dai 150 mila euro attuali – aggiunge Spada – si passerebbe a circa 710 mila euro, tra i 340 mila di canone, i circa 200 mila da calcolare sul costo dei biglietti e i 170 da corrispondere al Parco Archeologico di Siracusa. Per questo ho presentato una richiesta di audizione urgente in V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, in cui sono stati convocati il direttore generale dei Beni Culturali, l’assessore al ramo Roberto Scarpinato e il sindaco di Siracusa in qualità di presidente della Fondazione Inda. La norma nazionale prevede che gli enti partecipati dallo stato, come l’Inda, non debbano essere soggetti all’aumento del costo di concessioni, ma nel recepimento da parte della Regione Siciliana questa parte è stata esclusa”, spiega Spada.
“La realizzazione della stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco è fondamentale per la provincia di Siracusa, non solo dal punto di vista turistico ma anche da quello economico grazie all’indotto non indifferente di spettatori provenienti da tutto il mondo”. Ecco perchè, secondo il deputato Pd, bisogna scongiurare ogni rischio.




Palestre degli istituti comprensivi, Imbrò “Abbassare le tariffe delle strutture scolastiche”

Due atti d’indirizzo in materia di politiche sportive sono stati presentati dal consigliere comunale Sergio Imbrò, capogruppo di “Noi per la città”. Il primo, con i consiglieri Salvo Ortisi e Martina Gallitto, chiede all’amministrazione comunale di “rivedere e rimodulare le tariffe che le associazioni sportive dilettantistiche e senza scopo di lucro pagano per l’utilizzo delle palestre degli istituti comprensivi”.
“Le tariffe delle palestre scolastiche risultano più alte di quelle in vigore per l’utilizzo di altri spazi comunali, come gli impianti della Cittadella dello Sport, del Palazzetto dello Sport e del Campo Scuola. – spiega Imbrò –  Queste società sportive offrono anche un importante servizio sociale, operando spesso nei quartieri a rischio della città, assicurando a ragazzi e ragazze in condizioni di disagio economico la possibilità di socializzare”. Per questi motivi, Sergio Imbrò chiede all’assessorato allo Sport di parametrare le tariffe di utilizzo delle palestre sportive a quelle in vigore per gli altri impianti sportivi comunali.
Il consigliere di “Noi per la Città”, inoltre, ha presentato un secondo atto di indirizzo per sollecitare l’amministrazione a “sostituire i fari esistenti nella struttura della Cittadella dello Sport con corpi illuminanti a led in numero congruo a garantire maggiore illuminazione ma abbassando i costi della bolletta energetica”.




Gennuso (FI): “Questo governo realizzerà l’ospedale di Siracusa”

“Chi ha messo in dubbio la serietà con cui il presidente Schifani sta lavorando per affrontare e risolvere i problemi della sanità in Sicilia è stato oggi ancora una volta clamorosamente smentito”. Il deputato regionale Riccardo Gennuso (FI) commenta così le ultime notizie sul nuovo ospedale di Siracusa. “Così come ci ha sempre garantito, oggi il presidente ha illustrato in modo chiaro e inequivocabile in che modo il Governo si sta adoperando, non avendo mai accantonato il progetto, perché il nuovo ospedale di Siracusa sia finalmente una realtà. Trecento milioni sono già disponibili grazie alla rimodulazione di fondi assegnati alla Sicilia, mentre per i 47 milioni mancanti vi è un ampia possibilità di individuare risorse aggiuntive, oltre quelle che potranno essere recuperate grazie all’inevitabile ribasso d’asta”. Poi l’esponente di maggioranza punge le opposizioni. “Chi ha fatto polemica strumentale nei giorni scorsi e chi sperava di avere argomenti per proseguire in sterili dibattiti, può mettersi il cuore in pace: l’ospedale di Siracusa si farà e si farà grazie al lavoro e all’impegno personale del Presidente Schifani e del suo Governo”.




Gilistro (M5S): “Schifani dia risposte sulla caserma dei Vigili del Fuoco e sul porto rifugio”

“Se Schifani pensa di organizzare la solita passerella, per fornire informazioni fredde e preconfezionate, sappia che l’intera provincia di Siracusa si aspetta decisamente altro. Riuscirà a deluderla anche questa volta?”. A dare il “benvenuto” al governatore è il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). L’esponente dell’opposizione “da cittadino di questa provincia” si aspetta “notizie concrete” sulla nuova caserma dei Vigili del Fuoco e sui lavori urgenti per il porto rifugio di Santa Panagia, entrambe vicende a guida regionale.
“Ricordo al presidente Schifani – dice Gilistro – che da troppo tempo attendiamo di conoscere la data esatta in cui verrà finalmente consegnata ai Vigili del Fuoco di Siracusa la loro nuova caserma, da mesi pronta alla Pizzuta. E ricordo al presidente che il porto rifugio di Santa Panagia, tra marosi e paradossi politici, sta lentamente affondando. E’ incredibile che ad un anno dal clamoroso finanziamento rimandato indietro per i ritardi nell’aggiudicare i lavori, la Regione non abbia mosso letteralmente un dito per la salvaguardia del porto rifugio, fondamentale per la sicurezza dei servizi nautici a Siracusa”.




“Io basito, riunione per il depuratore di Priolo ma non invitano il sindaco di Priolo”

“Sono basito. Anzi, preoccupato. Si indicono riunioni in cui si parla di Priolo, senza però chiamare il sindaco di Priolo”. Pippo Gianni non nasconde il fastidio per il mancato invito all’appuntamento di quest’oggi in Prefettura a Siracusa. Alla presenza del presidente della Regione, si insedierà il tavolo tecnico per gli interventi di adeguamento dell’impianto consortile.
“Tre anni fà, con atti ufficiali, avevo chiesto alla Regione ed al governo centrale di stanziare 22 milioni di euro per mettere a posto quell’impianto. Non ho mai ricevuto una risposta o un segno di attenzione verso un problema che c’è, che era evidente già prima e di cui adesso Palermo ha deciso di accorgersi”, dice ancora il primo cittadino di Priolo, raggiunto da SiracusaOggi.it.
“Cosa avrei detto oggi a Schifani? Gli avrei chiesto se ha letto il libro che gli ho inviato (Mare colore veleno, ndr). Mi ha risposto con una missiva, dicendo che ha gradito. Ecco, se lo ha letto, vorrei sapere cosa ne pensa…”, provoca Pippo Gianni. Poi si fa serio.. “A Priolo abbiamo bisogno di interventi concreti per le bonifiche, magari trovando il modo di utilizzare i fondi del Pnrr. Anche per la realizzazione di dissalatori per Priolo. Sappiamo che ci sono varie sostanze depositate sui terreni e forse in caduta in falda idrica”.




Zona scolastica di via Tucidide, Andrea Buccheri “Lavorare per una soluzione condivisa”

Dopo la bocciatura, da parte del consiglio comunale, dell’atto di indirizzo sull’istituzione di una zona scolastica nei pressi di via Tucidide, Andrea Buccheri, capogruppo di Francesco Italia sindaco, sottolinea come “la tutela e l’incolumità dei cittadini, pedoni e non, e la garanzia di condizioni di sicurezza attorno alle scuole sono tra le priorità del consiglio comunale e dell’Amministrazione. Occorre, però, – sottolinea – tenere in considerazione le caratteristiche dei luoghi oggetto di intervento, i flussi veicolari coinvolti e lo stato delle strade. Proprio a questo ultimo aspetto si è prestata particolare attenzione durante il consiglio comunale di mercoledì 21 febbraio.”
“L’aria di via Tucidide, negli ultimi due anni, è stata argomento di molteplici interventi di riqualificazione e messa in sicurezza attraverso l’emissione di ben otto ordinanze per interventi di: scarifica e rifacimento del manto stradale; riqualificazione generale e realizzazione di marciapiedi larghi oltre due metri; installazione di due attraversamenti pedonali rialzati proprio in prossimità dei due istituti scolastici presenti, il Comprensivo Karol Wojtyla e l’istituto nautico. – continua Buccheri – La proposta di istituzione della zona scolastica portata in consiglio comunale prevedeva la chiusura al traffico veicolare di via Tucidide, tra la scuola Wojtyla e piazza Matila, e l’istituzione del doppio senso di marcia su via Paolo Caldarella. Queste modifiche comporterebbero un appesantimento eccessivo per tutto il comprensorio viario limitrofo (via Senatore di Giovanni, via Filisto, via Akradina, via Delfica e via Corinto) nonché l’eliminazione di tutti gli stalli per la sosta in via Paolo Caldarella, che sono utili soprattutto a chi frequenta la Cittadella dello sport. Per tali problemi di non facile soluzione, durante il dibattito, alcuni consiglieri comunali hanno suggerito, a chi proponeva l’istituzione della zona scolastica, di portare la discussione nelle apposite commissioni consiliari di studio dove ci sarebbe stata la possibilità di avvalersi del contributo dei tecnici del settore Viabilità. Tale soluzione, da me formalizzata come proposta da mettere ai voti, è stata bocciata ma allo stesso tempo, il giorno successivo, la zona scolastica non ha trovato in aula i voti sufficienti per essere approvata.
La complessità delle questioni sul tappeto ha, di fatto, impedito l’emergere in Consiglio di un’idea prevalente. Chi voleva tutto e subito ha solo ottenuto di chiudere con un nulla di fatto una vicenda che, a questo punto, è difficile prevedere quando potrà essere affrontata. Meglio sarebbe stato tenere vivo il confronto tra i gruppi consiliari e lavorare per una soluzione condivisa”, conclude Andrea Buccheri.




Mangiafico (Civico 4) “In disaccordo sulle politiche di assunzione del personale al Comune”

“Politiche di assunzione del personale al Comune di Siracusa poco trasparenti.” Sono le parole Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4”.
Per giungere a tale conclusione, Mangiafico parte dallo studio del decreto legislativo 29\93 e dalla successiva legge 150/2000, entrambe legate a normare l’ufficio per le relazioni con il pubblico.
“Al Comune di Siracusa l’Urp – ricostruisce Mangiafico – è stato collocato in pianta organica (Delibera di Giunta 73 del 29/04/2022) a diretto riporto del sindaco e affidato alla responsabilità del Capo di Gabinetto, Michelangelo Giansiracusa, figura esterna, non vincitrice di concorso, di fiducia del primo cittadino (determina 85 del 26/07/2023), della quale non è noto il curriculum vitae, perché a differenza degli altri comuni e in contrasto con il principio di trasparenza che ispira la norma istitutiva dell’Urp, i cittadini di Siracusa non hanno il diritto di conoscerlo.”
“Sarebbe un’altra operazione poco trasparente al Comune. – sottolinea il leader del movimento “Civico 4” –  Nascosti alla pubblica opinione anche i curricula dei due soggetti recentemente assunti in categoria C all’interno dello staff del Capo di Gabinetto, in un “sedicente” ufficio per le relazioni con il cittadino, che mutua le funzioni dell’ufficio relazioni con il pubblico oppure che tende a “by-passare” i criteri stabiliti dalla legge 150/2000, perché il sindaco di Siracusa assume a ridosso del Capodanno 2024 (determina sindacale numero 153 del 29/12/2023), due signori sulla base di tre presupposti: a) non ci sono in pianta organica altri soggetti che possano rivestire il ruolo di relazionarsi con i cittadini; b) gli altri soggetti in pianta organica sono troppo carichi di lavoro; c) i soggetti in questione hanno acquisito la competenza a svolgere la funzione di funzionari dell’ufficio per le relazioni con il pubblico in quanto sono stati consiglieri di quartiere (carica soppressa a Siracusa dal 2013).”
Nel sottolineare che il decreto legislativo 267/2000 richiamato sostiene che “l’adeguata professionalità dovrà essere valutata in relazione alle specifiche caratteristiche del ruolo, tenendo conto della complessità delle funzioni da svolgere e delle competenze necessarie per ricoprire l’incarico, – afferma Mangiafico – appare singolare che il sindaco giustifichi il requisito attraverso lo svolgimento di una funzione pubblica elettiva, peraltro soppressa, riteniamo irregolare e oltraggiosa la mancata pubblicazione dei curricula dei soggetti componenti questo istituendo ufficio e inopportuno il fatto che l’intero ufficio che debba occuparsi delle relazioni con la cittadinanza sia costituito da soggetti che hanno sostenuto la recente campagna elettorale del sindaco e due su tre sono anche stati candidati al Consiglio comunale nelle liste a suo sostegno.”
Mangiafico ricorda che il primo cittadino, insieme con l’assessore al personale, aveva firmato nel 2021 una lettera di intenti , condivisa con i sindacati, per il progressivo ampliamento delle ore del personale part-time al fine di coprire i servizi necessari in città. “La lettera è stata disattesa – accusa Mangiafico – e nel contempo il sindaco si impegna a fare assunzioni in assenza di concorso, per chiamata diretta. Infine, – conclude Mangiafico – “sul punto, potrebbero emergere profili di incompatibilità con la disciplina europea che, in più occasioni, ha richiamato gli Stati membri ad un attento monitoraggio delle situazioni da cui possano derivare abusi nel ricorso a contratti a tempo determinato, dovendo prevedere, in tali ipotesi, idonei ed effettivi strumenti di tutela. Giova evidenziare, difatti, che nella Pubblica Amministrazione occorrerebbe sempre disciplinare e, segnatamente, limitare quei fenomeni che potenzialmente potrebbero essere forieri di forme di precariato, nel più scrupoloso rispetto del principio costituzionale dell’accesso al pubblico impiego tramite concorso pubblico”. (C.G.U.E. 7 marzo 2018)”.