Riforma delle Province: nessun passo avanti a pochi giorni dalla scadenza del 31 luglio

I Liberi Consorzi non riescono a prendere forma. Come fosse una sorta di maledizione che aleggia su di una delle riforme a metà del governo Crocetta, è nuovamente slittata la trattazione del ddl che dovrebbe definitivamente sancire regole, compiti e funzioni dei nuovi enti che dovrebbero prendere il posto delle ex Province Regionali.
La discussione, calendarizzata per lo scorso giovedì, è stata rinviata per via del noto caos intercettazioni.
I sindacati reagiscono rabbiosi e accusano i deputati regionali. “Ancora una volta hanno perso una buona occasione per mantenere gli impegni assunti con l’intero territorio e i dipendenti, dimostrando di non avere a cuore le sorti degli enti siciliani”, scrivono i segretari regionali Michele Palazzotto (Fp Cgil), Luigi Caracausi (Cisl Fp), Enzo Tango (Uil Fpl) e Giuseppe Cassarino (Csa).
Martedì 21 l’Ars ci riprova. L’Assemblea avrà a disposizione dieci giorni di tempo prima della fatidica data del 31 luglio, quando peraltro scadranno i mandati degli attuali commissari e nuovi punti di domanda si addenseranno sul futuro delle ex Province.
Dopo lo sciopero generale di alcune settimane fa, in vista c’è una nuova mobilitazione. E anche in questo caso, Siracusa vuole rispondere presente.




Spese pazze all'Ars, in 13 a processo: ci sono anche i siracusani Bufardeci e Cappadona

La Procura di Palermo ha chiesto il processo per 13 dei 14 capigruppo della scorsa legislatura regionale, indagati per le cosiddette “spese pazze” all’Ars. Tra loro anche i siracusani Titti Bufardeci e Nunzio Cappadona, ex deputati regionali.
Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero utilizzato fondi pubblici a disposizione dei gruppi dell’Ars per spese private, le più varie: pranzi, borse, gioielli, auto e addirittura fumetti.
A Titti Bufardeci, ex capogruppo di Grande Sud, viene contestato l’utilizzo di 4 mila 278 euro, nel periodo tra marzo e dicembre 2011 e tra gennaio e ottobre 2012. Alberghi, ristoranti e altre spese non documentate.
A Cappadona, ex capogruppo di Mps, i magistrati contestano 15 mila euro di spese non documentate e di aver disposto il pagamento di poco più di 14 mila euro in favore della cognata, sua collaboratrice personale.
I Pubblici ministeri, hanno deciso di contestare solo le spese non rendicontate e considerate “palesemente” lontane da fini istituzionali e politici.




Siracusa. Il consigliere Milazzo perplesso: "Mucillagine? Mi sembra riduttivo"

Le spiegazioni fornite da Arpa non convincono il consigliere comunale Massimo Milazzo, di Progetto Siracusa. “Da diversi giorni il mare che bagna la costa di riviera Dionisio il Grande e la costa di levante dell’isola di Ortigia presenta delle estese ed evidenti chiazze di colore opaco con schiuma. Inoltre, nella zona dei marinaretti ossia nel cuore dell’ansa del porto piccolo così come nella zona del cimitero, ove è ubicato il depuratore, nelle ore notturne l’aria diventa sovente irrespirabile a causa di forti miasmi. E questo desta molta preoccupazione per la tutela della salute dei siracusani e di tutti coloro che soggiornano in città”.
Per Milazzo è discutibile “ridurre tutta la faccenda alla formazione di banchi di mucillaggine”. Ecco perchè chiede un deciso intervento del sindaco, Giancarlo Garozzo.
“Ci dica se le condizioni del mare e dell’aria nelle zone segnalate sono salubri e sicure per la salute della popolazione cittadina e di quanti soggiornano a Siracusa. Nel caso in cui non lo siano, assuma provvedimenti urgenti anche per difendere l’immagine turistica della città”.




Palazzolo Acreide. Il Comune aderisce al Consorzio Universitario Megara Iblea, il Consiglio dice si

Il Consiglio Comunale di Palazzolo Acreide ha approvato, nella seduta di ieri, la proposta di adesione al Consorzio Universitario Megara Ibleo, che fa capo all’Università degli Studi di Messina. Soddisfatto il consigliere comunale Luca Russo, promotore dell’iniziativa. “Una scelta importante per i tanti giovani del comprensorio montano già iscritti ai corsi universitari promossi dal Consorzio Megara Ibleo e quanti di essi si accingono ad iscriversi”.
Per il sindaco, Carlo Scibetta, “l’adesione bene si sposa con l’azione da tempo avviata dall’amministrazione comunale e volta al potenziamento, nel nostro Comune, dell’offerta formativa di ogni ordine e grado”.




Siracusa. Politica: slitta l'assemblea provinciale del Pd, diplomazia a lavoro "per l'unità"

Poco voglia di pacificazione interna e allora meglio far slittare l’assemblea provinciale del Pd. Doveva tenersi oggi ma prudenza ha suggerito di rinviarla a lunedì prossima. Pare che l’invito sia partito direttamente dal segretario regionale, Fausto Raciti. Sette ulteriori giorni di tempo per far muovere la diplomazia interna e cercare di ricucire gli ultimi strappi che hanno trasformato la vita interna al Pd siracusano in una continua resa dei conti.
Le ultime polemiche sono nate sulla nomina di Alfredo Foti ad assessore ai lavori Pubblici. Una nomina, accusa l’area Dem, avvenuta senza confronto interno al partito. E poi ancora il caso Gino Foti e una presenza definita “ingombrante”, con contorno di sottogoverno e sottobosco. Quindi anche le dimissioni di Giovanni Cafeo da capo di gabinetto del sindaco e quelle – pare richieste – ma non ottenute dell’assessore allo sport ed ambiente, Pierpaolo Coppa.
Nei giorni scorsi il segretario provinciale, Carmen Castelluccio, aveva invitato le varie anime del partito all’unità perchè altrimenti il Pd ne avrebbe risentito negativamente. E di “percorso unitario” parla anche il presidente Turi Raiti.
Il Pd potrebbe tornare a “stabilizzarsi” attorno a quella che era sembrata ormai la soluzione accettata da tutte le componenti. Quella che prevedeva Alessio Lo Giudice, ex assessore ai Lavori Pubblici, segretario provinciale con l’accordo tra Dem e Renziani. Questi ultimi avrebbero ottenuto la segreteria cittadina che però era anche ambita dalla corrente che fa capo alle deputate Amoddio-Di Marco.
(foto: una recente assemblea del Pd con la presenza del segretario regionale, Raciti)




Siracusa. Bandiera (FI): "I soldi del capo di Gabinetto alle famiglie povere"

Si destinino i soldi dell’incarico di capo di gabinetto alle famiglie a basso reddito per far fronte al caro libri. E’ la proposta del vicepresidente di Forza Italia Sicilia, Edy Bandiera che dice: “Già all’atto della nomina, all’indomani della sua elezione, ho vissuto con vero rammarico la scelta del sindaco Garozzo, in perfetta antitesi con quanto annunciato in campagna elettorale, che si impegnò con la città a non nominare consulenti e collaboratori esterni in caso di sua elezione, di nominare come collaboratore di fiducia, reperito all’esterno dell’apparato comunale, Giovanni Cafeo, il quale venne immediatamente arruolato come capo di Gabinetto del sindaco, con un contratto dirigenziale e una retribuzione pari a circa 45 mila euro annui. Apprendo peraltro che le dimissioni, già presentate, saranno effettive solo dal 20 agosto”.
Così in un periodo come quello che stiamo vivendo, di crisi economica diffusa che mette all’angolo molti, ma soprattutto le famiglie siracusane Edy Bandiera precisa: “Ritengo sia doveroso e da evitare tassativamente, l’eventuale attribuzione di nuovi e ulteriori incarichi esterni, oltre ai diversi già in essere. In quest’ottica – aggiunge – mi permetto di provare a fare breccia nella nota sensibilità del sindaco, permettendomi di suggergli di dare un’occhiata al mio programma elettorale del tempo, in cui era prevista la istituzione di un fondo da impiegare per sostenere le famiglie a basso reddito dinnanzi al caro libri”.
Per quetso Edy Bandiera invita l’amministrazione comunale a valutare l’opportunità di istituire, in vista del nuovo anno scolastico, un fondo a favore delle famiglie povere o a reddito basso per agevolare e sostenere le spese delle famiglie siracusane.




Noto. Territorio e sviluppo e Uniti per la città insieme in vista delle amministrative

In vista delle prossime elezioni i movimenti Territorio e Sviluppo e Uniti per la città saranno insieme nel loro percorso politico. A confermare ciò in conferenza stampa sono stati l’onorevole Pippo Gennuso, fondatore di Territorio e Sviluppo, Graziano Zani, fondatore di Uniti per la città, Maurizio Sessa e Michele Amaddio consiglieri comunali dei due gruppi e l’assessore Enzo Medica, coordinatore provinciale di Territorio e Sviluppo. Nessuna conferma se i due movimenti sosterranno Bonfanti, anzi aprono al dialogo a tutte le forze politiche netine.
Dapprima l’approfondimento sulla vicenda ospedale “G. Trigona” di Noto. Pippo Gennuso è stato chiaro: “L’ospedale di Noto non si chiude, nell’attuale situazione il Trigona è l’unico che può garantire servizi sanitari a tutti i cittadini della zona sud della provincia di Siracusa”.
L’argomento successivo è stato la politica, Gennuso ha detto che i due movimenti guardano a tutte le posizioni politiche. “ A Settembre – ha detto il deputato regionale – vedremo i programmi e le prospettive future di tutti. Guardiamo a tutte le posizioni nessuna esclusa, anche chi sta attualmente all’opposizione. Noi siamo due formazioni di centrodestra ma, come in ambito nazionale, sulla base di programmi e obiettivi possiamo allearci con tutti. Siamo aperti al dialogo, solo in alcuni partiti, o in parte di essi, abbiamo riscontrato chiusure totali, dove è venuto a mancare persino il saluto, con questi certamente non ci coalizzeremo”. Incalzato dalle domande Gennuso ha anche lasciato intendere che difficilmente potrà allearsi con la sinistra più estrema e che ha trovato margini di dialogo solo con la sinistra “renziana” e un po’ più moderata. Difficile che le strade dei due movimenti si possano incontrare con quelle di chi vuole sostenere l’attuale presidente del consiglio comunale, Corrado Figura, a sindaco di Noto.
Graziano Zani ha ringraziato Gennuso per la disponibilità e la collaborazione e ha parlato della situazione politica. “Coalizzare le nostre forze è la scelta giusta – ha detto Zani -. Purtroppo Progetto Noto ha fatto un assist a porta vuota a movimenti che poco avevano a che fare col progetto e siamo rimasti in pochi a puntare agli obiettivi che la coalizione si era prefissa. Alle prossime elezioni nessun presidente della regione ci potrà condizionare”.
Maurizio Sessa e Michele Amoddio hanno testimoniato come i due movimenti in consiglio comunale abbiano avuto modo di collaborare fianco a fianco e che sono rimasti tra i pochi a rappresentare il ‘Progetto Noto’. L’assessore Medica in qualità di coordinatore provinciale del movimento Territorio e Sviluppo ha annunciato che il partito sarà presente non solo a Noto ma anche in tutti gli altri comuni in cui si terranno le elezioni Lentini, Sortino e Ferla.
Corrado Parisi




Siracusa. Rimborso tributi del 1990, on. Zappulla: "Sbloccato l'iter"

E’ stato sbloccato l’iter per il rimborso ai contributi del sisma del dicembre del 1990. Interessati i contribuenti delle province di Siracusa, Catania e Ragusa. La conferma arriva dai deputati nazionali del Pd Giuseppe Berretta e Pippo Zappulla. “La Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e Finanze, on.le De Micheli, a seguito di un incontro da noi richiesto e svoltosi pochi giorni fa, ci ha comunicato che si è sbloccato l’iter per il rimborso”.
I due da tempo seguono la vicenda del riconoscimento dei rimborsi ai cittadini danneggiati dal terremoto del 1990. Con un emendamento erano riusciti a far inserire il rimborso nella Legge di Stabilità facendo si che venissero riconosciute tutte le istanze di rimborso presentate dai cittadini delle tre province entro il primo marzo 2010.
“Fermo restando che per le imprese bisogna ancora attendere il parere della competente commissione europea, il Ministero dell’Economia e Finanze alla fine ha ritenuto non necessario emanare un decreto attuativo – spiegano i due parlamentari – E’ sufficiente invece una circolare ministeriale con cui si autorizza l’Agenzia Centrale delle Entrate, tramite i suoi uffici e dirigenti delle sedi di Catania, Siracusa e Ragusa, a procedere in ordine di presentazione delle istanze al relativo rimborso. In base a questa procedura, è già stato eseguito il pagamento di 105 domande”.
Prossimo passo, l’accelerazione dei tempi dei rimborsi. “Bisogna bloccare le impugnative alle sentenze già emesse e superare ogni ostacolo di ordine tecnico, burocratico e procedurale che possa rallentare le operazioni di rimborso”, concludono Berretta e Zappulla.




Siracusa. Pd, ultima chiamata. Il segretario Castelluccio: "unità o futuro segnato in negativo"

Si avvicina il giorno di una delle più movimentate assemblee provinciali del Pd degli ultimi tempi. All’ordine del giorno ci sono i nuovi assetti direzionali ma soprattutto la soluzione di controversie interne mai sopite e riesplose dopo la nomina di Alfredo Foti ad assessore comunale a Siracusa e il “caso” Giovanni Cafeo.
“I segnali politici sono purtroppo negativi”, ammette il segretario provinciale, Carmen Castelluccio. “Non abbiamo trovato la soluzione neanche con il contributo del Pd regionale. Io ero disposta a dimettermi ma noto che siamo lontani da una soluzione unitaria che garantisca una composizione degli organismi dirigenti provinciali e cittadini equa e rispettosa di tutte le sensibilità interne”, ovvero delle varie correnti.
Cosa potrebbe succedere lunedì 13 in assemblea provinciale? Il partito è ancora diviso dove lo scontro è all’ordine del giorno. “Il grave rischio è di apparire una classe dirigente mediocre, incapace o peggio disinteressata a confrontarsi nelle sedi democratiche opportune”, avvisa la Castelluccio.
E la parola d’ordine torna ad essere “unità”. Una unità cercata a parole ma su cui nessuno è pronto a scommettere un euro. Troppo distanti i contendenti, poco interessati a cedere spazio uno all’altro.
“E se falliamo segneremo in negativo l’immagine e la sostanza dell’agire politico del Pd”, profetizza il segretario Castelluccio. “Il segnale arrivato dalle amministrative di Augusta è chiaro. La divisione non paga”.
Pochi giorni prima dell’assemblea per provare a superare divisioni conclamate e polemiche mai sopite. Basteranno? “Dobbiamo provarci. E’ una importante sfida, da vincere”, chiosa la Castelluccio.




Carlentini. Amoddio e Di Marco: "il Consiglio affronti il caso del sindaco rinviato a giudizio"

Rinviati a giudizio il sindaco e un assessore del Comune di Carlentini per una vicenda che solleva il conflitto d’interessi. Le prime reazioni della politica sono quelle delle deputate Pd, Amoddio e Cirone Di Marco che puntano dritte all’atteggiamento del Consiglio Comunale. “Al di la degli aspetti giudiziari che seguiranno il loro corso e sui quali non è lecito formulare anticipazioni, si pone con evidenza il tema della credibilità delle istituzioni e dell’etica pubblica. Sorprende che il massimo consesso cittadino non sia stato chiamato a un dibattito pubblico su questioni che mettono in discussione il rapporto tra elettori ed eletti e non abbia formulato un proprio indirizzo”, scrivono le due in una nota esponenti democratiche congiunta.
“Il Pd non è animato da sentimenti giustizialisti, né tantomeno dagli argomenti tipici di un’antipolitica a buon mercato. Abbiamo a cuore però che le scelte di una comunità siano improntate a trasparenza, correttezza, fiducia e queste, sin dall’inizio di questa consiliatura e oggi più che mai, non sono affatto chiare. Resta il nostro apprezzamento per le decisioni a suo tempo assunte dal Segretario del Circolo nei confronti di una soluzione amministrativa claudicante, decisioni oggi avvalorate da una situazione politica/amministrativa /etica particolarmente indebolita”.