Siracusa. Rimborso sisma del 90, Zappulla (Pd) contro il blocco Agenzia delle Entrate

Sull’annosa vicenda dei contributi ex sisma del 90, i deputati del Pd Pippo Zapppulla e Giuseppe Berretta chiedono l’intervento del Governo. In particolare per sbloccare lo stallo presso l’Agenzia delle Entrate. Secondo quest’ultima, vanno esclusi dai rimborsi i lavoratori dipendenti. “Una interpretazione che rasenta l’incostituzionalità – affermano i due deputati – così vengono danneggiati i cittadini delle province di Catania, Siracusa e Ragusa”.
Sulla vicenda, Zappulla e Berretta, chiedono immediate risposte al Governo e al Ministero dell’Economia. “Una interpretazione che ci stupisce – spiegano – perché nasce da una lettura bizzarra della legge originaria che regolamenta la materia e che ignora totalmente tutte le ordinanze e successive normative di legge che riconoscono il diritto ai rimborsi per i cittadini residenti delle province di Catania, Siracusa e Ragusa che hanno versato nelle casse dello Stato oltre il 10% di quanto dovuto per i tributi relativi al periodo 1990-1992. Anche le sentenze della Cassazione stanno riconoscendo il diritto individuale dei lavoratori dipendenti”.
Per Zappulla il diritto al rimborso è individuale. “La Legge di stabilità 2015, in cui era stato approvato il nostro emendamento, indicava che sarebbero state prese in considerazione ai fini del rimborso tutte le singole istanze presentate entro marzo 2010”.
Chiesta al governo una circolare applicativa per risolvere quello che i due esponenti Pd è “un paradosso e una provocazione”.




Siracusa. Presidenza del Consiglio Comunale, la Castelluccio declina l'invito Pd

Il Pd trova l’intesa sul nome di Carmen Castelluccio. E’ lei la candidata per la carica di presidente del Consiglio Comunale, dopo le dimissioni di Sullo. Rara unanimita’ in casa Partito Democratico. La diretta interessata ringrazia ma non nasconde le sue perplessità. “Ho in particolare apprezzato il sostegno e le argomentazioni dei miei colleghi consiglieri del Pd con i quali abbiamo anche sottolineato la necessità di rilanciare il lavoro di ogni singolo consigliere sia nel lavoro delle commissioni che in aula. Non ritengo comunque che la mia sia l’unica proposta che il partito possa mettere in campo per garantire al Consiglio una conduzione che permetta un confronto sereno e costruttivo”. Insomma, no grazie dice la Castelluccio.
“In questo contesto ritengo comunque di dovermi spendere più direttamente nella attività di semplice consigliere, partecipando in prima persona al dibattito sulle questioni da affrontare, garantendo come ho sempre fatto il collegamento tra le istanze di cittadini e associazioni traducendole in proposte e atti concreti. E’ per queste ragioni che declino l’offerta fattami di riscoprire la prestigiosa carica di Presidente del Consiglio. Ovviamente la mia decisone non è assolutamente condizionata dalle intimidazioni , minacce e avvertimenti di una consigliera comunale la cui azione e i cui metodi non rientrano nel mio modo di concepire il confronto politico, per tali farneticanti accuse provvederò in sede legale a tutelare la mia immagine”.




Forestali in protesta. Da Palermo l'attesa notizia: stanziati 16 milioni di euro

La Commissione Bilancio ha stanziato questo pomeriggio 16 milioni di euro per i forestali e gli operai dell’antincendio. Lo annuncia, al termine di una maratona, il presidente della commissione, il siracusano Enzo Vinciullo.
“Il risultato – spiega – giunge alla conclusione di una lunga giornata in cui la Commissione Bilancio, all’unanimità, ha cercato di raggiungere una soluzione che si è dimostrata più difficile di quanto si potesse immaginare”.




Priolo. Comune sotto indagine, il sindaco Rizza: "rimango al mio posto"

Cresce a Priolo la pressione sul sindaco Antonello Rizza. Dopo i 19 avvisi di conclusione indagine recapitati a vari soggetti, tra cui il primo cittadino, con accuse forti – dalla concussione al voto di scambio – l’opposizione spinge per le dimissioni. “Rimango fermamente al mio posto, fino alla naturale scadenza del mandato, per rispetto dei cittadini che mi hanno votato e per il rispetto della mia persona, che è ansiosa di dimostrare le proprie ragioni e la propria innocenza”, replica il diretto interessato.
Niente passo indietro, quindi. “Fin quando ci saranno miei concittadini che mi chiederanno di continuare, non mi fermerò consapevole del fatto che, in questi quasi 8 anni di sindacatura mi sono speso ogni giorno per cercare di dare una mano a tutti guardando solo al bisogno di chi chiedeva assistenza e senza indagare se mi avessero votato o meno. Di questo Dio mi è testimone”, dice ancora Rizza entrando nel merito delle accuse mossegli dalla Procura di Siracusa.
“Sono assolutamente sereno”, spiega. “In questi anni ho svolto il mio ruolo con responsabilità ed equilibrio. La mia educazione mi impone di avere rispetto delle istituzioni. E’ lo stesso rispetto che, però, pretendo per me stesso e per la funzione che svolgo. Sono stato, e rimarrò sempre, un garantista. Per me vale la presunzione d innocenza, fino a prova contraria e nei tre gradi di giudizio”.
Una ultima stilettata Antonello Rizza la riserva ai suoi avversari politici. “Provo orrore per i tanti sciacalli e avvoltoi che sorridono e godono delle disgrazie altrui, pensando di trarre benefici personali e politici da ciò che sto vivendo in queste ore. Dico, con molta fermezza, che è un modo di fare politica che trovo agghiacciante e vomitevole. Se vogliono amministrare questo nostro amato paese, devono farlo vincendo libere elezioni, ottenendo il consenso della gente. Ipotesi che, personalmente, ritengo difficile”.




Siracusa. Fibrillazioni nelle Commissioni: si dimette dalla presidenza Di Lorenzo seguito da Malignaggi

Che ci sia stato scontro fisico o meno, che sia volato un sacchetto piuttosto che un foglio di carta, lo scontro ad alta tensione avvenuto in Commissione tra i consiglieri Palestro e Bonafede produce comunque i suoi primi effetti. Intanto si sono dimesse tutte le segretarie.
Ma a protocollare le sue dimissioni, questa mattina, è anche Elio Di Lorenzo. Il consigliere lascia la presidenza della Terza Commissione. Ne rimane comunque componente. Secondo una prima lettura politica, le dimissioni di Di Lorenzo rientrerebbero nelle manovre per l’elezione del nuovo presidente del Consiglio Comunale. All’interno del gruppo Pd qualcuno rumoreggia per la scelta della Castelluccio senza dibattito interno.
Venerdì, intanto, ha preannunciato le sue dimissioni da presidente di Commissione anche Malignaggi. La sua Commissione, la Quarta, è stata peraltro teatro dello scontro finito sulle pagine di cronaca.




Siracusa. Il Pd prova a riordinare le idee. "Primo passo, il nuovo presidente del Consiglio Comunale"

Il Partito Democratico prova a serrare le fila. Dopo giornate segnate da veleni, polemiche e sospetti tra vari esponenti. Sulla scia delle indagini che si sono susseguite con al centro Palazzo Vermexio, il maggiore partito di centrosinistra si è seduto attorno ad un tavolo. Il sindaco Garozzo, i deputati nazionali e regionali, i consiglieri comunali Pd tutti di fronte per chiarirsi con la mediazione del segretario provinciale Lo Giudice.
“Dobbiamo affrontare con responsabilità ed equilibrio la delicata fase politica che vive Siracusa, anche alla luce delle recenti indagini condotte dalla Magistratura. Ribadiamo la nostra totale fiducia nei confronti dell’Autorità Giudiziaria e ci auguriamo che possano essere chiarite le vicende riguardanti i rappresentanti istituzionali coinvolti, evitando processi mediatici”, al posizione comune espressa al termine di una lunga serata.
Un richiamo al rispetto “di ruoli e dignità” – come risposta alle tensioni tra Princiotta, Armaro, Zappulla e Pappalardo – quindi un passaggio sulla necessità “di rilancio e discontinuità politica” a partire dall’elezione del nuovo presidente del Consiglio Comunale. Il nome forte del Pd rimane quello di Carmen Castelluccio. Il segretario Lo Giudice non ha dubbi. “Tocca al Partito Democratico proporre alle forze della maggioranza e dell’intero Consiglio una propria candidatura in grado di ridare serenità al consesso civico, garantendo responsabilità, equilibrio e un costruttivo dialogo tra maggioranza e opposizione”.




Siracusa. La Princiotta scarica il Pd: "mi autosospendo, partito lontano da problemi"

Non è passata inosservata la sua assenza al tavolo della pace e della coesione Pd. Simona Princiotta non ha risposto all’invito del segretario Pd, Alessio Lo Giudice. “Era già chiaro quale sarebbe stato l’esito dell’incontro”, afferma la consigliera.
Secco il suo giudizio. “Un banale incontro dove ipocritamente si ricompattano le forze. Questo partito è capace di alzare i toni del confronto e di spaccarsi quando si tratta di occupare una poltrona, dimostrando invece l’incapacità ad affrontare a viso aperto problemi seri come le vicende giudiziarie che hanno investito consiglieri, dirigenti, assessori e sindaco in quest’ultimo periodo”.
La Princiotta è un fiume in piena. “Mai durante un incontro sono stati affrontati temi fondamentali per la città come: modalità dell’appalto per la gestione dell’acqua, appalto della nettezza urbana, asili nido, pubblicità, ponte dei Calafatari, rilascio contributi, tutti argomenti fra l’altro al vaglio della magistratura. Questa è la prova che in politica un accordo è sempre possibile anche quando ad essere messe in discussione sono la moralità, la legalità e il rispetto per i cittadini”.
La Princiotta e il gruppo consiliare Pd, in particolare, sembrano sempre più distanti. “Io non avrei mai potuto sedere nello stesso tavolo di chi pubblicamente ha offeso la cittadinanza dando solidarietà agli indagati”.
Una distanza marcata ancor di più dalla anticipata dichiarazione di non voto. “Non votero’ la Castelluccio come presidente del Consiglio Comunale come chiede di fare il Pd. In un momento difficile come questo il ruolo non può essere ricoperto da una consigliera verso la quale nutro forti riserve sullo spessore morale, etico e legale necessario”, il duro affondo.
E giocando d’anticipo comunica la sua autosospensione degli organismi di partito (direzione provinciale ed assemblea cittadina).
“Io non sono un politicante, non vivo di politica, non miro ad alcuna poltrona dunque rimango indifferente all’isolamento messo in atto dall’amministrazione anzi ne faccio motivo di orgoglio e continuo a rispondere del mio operato da consigliere comunale solo ai cittadini” – conclude Simona Princiotta.




Siracusa. Consiglieri ad alta tensione: scontro Bonafede-Palestro. "Mi ha colpito", "No, solo parole"

Riunione incandescente in Quarta Commissione Consiliare. I toni si sono fatti improvvisamente accesi in particolare tra il consigliere Alberto Palestro e il collega Tony Bonafede. Intervenuti anche gli altri componenti della commissione per riportare la calma.
Bonafede ha lamentato un’aggressione anche fisica che gli avrebbe provocato una prognosi di 5 giorni e cure per altri 20 con trauma all’orecchio sinistro. Una ricostruzione smentita da Palestro che conferma la tensione verbale ma nega ogni contatto fisico. “Solo un foglietto di carta scagliato per rabbia, ammetto. ma nessun altro tipo di scontro fisico. A me – racconta ancora Palestro – è sembrato che Bonafede volesse provocare a tutti i costi. Ha detto delle frasi gravi che non voglio riportare. Mi ha provocato. E’ vero, gli ho lanciato contro un foglietto che era sulla scrivania. Un A4 che ho piegato in due con la mano prima di scagliarlo, ma certo non era un corpo contundente”.
Possibilità di una stretta di mano tra i due quasi nulle. Anzi, la vicenda potrebbe avere anche un contorno di querele. “Mi riservo di tutelare la mia immagine, in qualunque sede”, si limita a dire Palestro.
Lapidario Tony Bonafede. “Chi mi conosce lo sa, sono una persona sempre pacata e rispettosa. Mi spiace per l’accaduto, mai avrei detto che sarebbe successo qualcosa di simile in commissione. Forse Palestro è nervoso per altro”.
Pare, intanto, che poco prima dell’incandescente finale, il presidente di commissione – Malignaggi – avesse invitato Bonafede ad accomodarsi fuori dall’aula.




Augusta. L'on. Coltraro denuncia Le Iene. "Ora mostro le mie carte"

Dopo avere presentato le querele annunciate contro la trasmissione Mediaset “Le Iene”, ilmdeputato regionale Giambattista Coltraro passa all’attacco. Convocato un incontro con la stampa per “fornire informazioni e chiarimenti in ordine al recente servizio reso contro la mia persona e la mia professione”.
Coltraro, notaio nella vita di tutti i giorni, mostrera’ la documentazione e le informazioni giuridiche sul caso dei terreni che per la trasmissione tv venivano venduti ad insaputa dei proprietari. “Voglio sgomberare il campo da qualsiasi dubbio ed illazione che un’informazione lapidaria e faziosa ha maturato nell’opinione pubblica, con grave offesa alla mia professione ed alla categoria cui appartengo”, anticipa Coltraro.




Siracusa. Nuovo presidente del Consiglio Comunale, il Pd punta su Carmen Castelluccio

Il segno di discontinuità potrebbe avere alla fine il nome di Carmen Castelluccio. Manca solo l’ufficialità ma lo stesso segretario provinciale del Pd, Alessio Lo Giudice, individua la consigliera tra i papabili per la successione di Sullo alla guida del Consiglio Comunale di Siracusa. La riunione di lunedì sera in casa Partito Democratico sancirà, tra le altre cose, la definizione del profilo del candidato ufficiale alla presidenza dell’assise cittadina. Carica che non sarà a beneficio dell’opposizione ma appannaggio sempre della maggioranza.
Nel breve volgere di due settimane al massimo si arriverà all’elezione. Le grandi manovre sono già cominciate, con i capigruppo che hanno avviato i primi incontri. La “premura” si spiega con una ragione di ordine pratico: non si vuole paralizzare l’attività del Consiglio specie quando si avvicina la discussione sul bilancio preventivo 2015.