Siracusa. Il gruppo Pd in Consiglio Comunale rompe il silenzio per dire che non è in silenzio

Il gruppo del Pd in Consiglio Comunale rompe il silenzio. E lo fa per dire che non c’è “nessun silenzio sulle vicende giudiziarie che hanno travolto l’amministrazione”. I consiglieri di maggioranza spiegano che il loro è un atteggiamento di “buon senso ed assenza di protagonismo. Le vicende giudiziarie vanno gestite nelle aule di Tribunale. A noi competono le vicende politiche che vanno gestite nelle aule del Consiglio Comunale”.
Nessun passaggio sulle ombre che si sono allungate con le indagini sull’istituzione. Piuttosto “politicamente esprimiamo la nostra solidarietà al consigliere Antonio Sullo, apprezzando il garbo istituzionale, la sensibilità e il il gesto che ha compiuto rassegnando Le sue dimissioni dalla presidenza del consiglio comunale”.
Sostegno anche per l’assessore Valeria Troia, anche lei sotto indagine. “Esprimiamo altresì apprezzamento al sindaco ed all’intera giunta Garozzo, di oggi e di ieri, che sin dall’insediamento sta portando avanti un programma di rottura nei confronti di un sistema consolidato di potere. Un segnale di discontinuità e cambiamento che si è tradotto con l’uso di procedure trasparenti, quali gare pubbliche, manifestazioni d’interesse, partecipazione a fondi europei e altro”.
Nessun accenno ai consiglieri indagati, espressione comunque di altra forza politica. Quasi come non fosse neanche lo stesso Consiglio Comunale. “L’opposizione, presentandosi debole di argomentazioni politiche che possano essere fattibili ed attuabili, offra attacchi demagogici, populisti, retorici e isterici. Ancor più irresponsabile, inoltre, è l’uso di pratiche che hanno poco a che vedere con la dialettica politica e che investono, invece, ambiti strettamente personali”.




Siracusa. Il sindaco a muso duro: "Noi trasparenti, basta allusioni"

Alle parole della consigliera Simona Princiotta replica il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Respingo ogni allusione sugli appalti per la gestione del servizio idrico e degli asili nido. Io mi attengo alle dichiarazioni del procuratore capo, Francesco Paolo Giordano. Se la consigliera Princiotta è a conoscenza di altre notizie, le invito a diffonderle. Così come dovrebbe dare notizia delle informazioni di garanzia che le sono state notificate. Valuterò assieme a miei legali se presentare querela per le sue allusioni su presunte spartizioni di appalti, ma ribadisco quanto già detto in passato: sulla gestione del servizio idrico, la Giunta, in una situazione di estrema emergenza, ha dato un indirizzo politico che i tecnici hanno trasformato in atti amministrativi, con il risultato che la città non ha mai subito interruzioni nell’erogazione dell’acqua e che sono stati garantiti i posti di lavoro; il servizio degli asili nido è stato assegnato da una commissione composta da tre membri: uno del Comune e due dell’Urega regionale”.
Il primo cittadino contrattacca. “Non altrettanto trasparenti sono le delibere che la consigliera Princiotta approvò quando era assessore nella giunta di Forza Italia: la 189 del 27 maggio 2009 con la quale il Comune partecipava al finanziamento del Telesoccorso, da noi cancellato; la 497 del 22 dicembre 2008 sui 33 mila euro di contributi a società sportive comprese quelle che oggi lei attacca; la 41 del 2 febbraio 2009 con la quale veniva prorogato l’affidamento della gestione degli asili nido, proroghe da noi eliminate con un nuovo appalto, e che oggi lei denuncia. E come mai, nel periodo del suo assessorato con rubrica al Contenzioso, il numero delle liti e delle transazioni è cresciuto un maniera esponenziale anche a favore di persone vicine al mondo politico?”.
Garozzo chiama poi in causa anche il deputato nazionale, Pippo Zappulla, pure lui grande accusatore di queste ultime settimane.“Mi chiedo se, quando parla di sottovalutazione del problema, l’onorevole Zappulla sia consapevole che il centrodestra a cui fa riferimento aveva come protagonista in Giunta la consigliera da lui difesa e se è a conoscenza degli atti che approvava. E sul capogruppo Pd, Francesco Pappalardo, voglio rassicurare Zappulla: manterrà l’incarico fino alla fine del mandato e, quindi, sono lieto di apprendere che non parteciperà alla riunione di lunedì. Infine, prendo spunto da un’affermazione della consigliera Princiotta sul consigliere Armaro per chiarire che la moralità e la competenza di una persona non si misura in base ai voti. Il suo parametro di valutazione è per me agghiacciante”.




Siracusa. Il Pd e le indagini al Vermexio, Lo Giudice: "confrontiamoci lunedì"

Toni sempre più alti, anche all’interno del Pd, dopo i fatti che hanno toccato le istituzioni cittadine. Un escalation che lascia presagire una riunione “calda” lunedì prossimo. Prova a riportare la calma il segretario provinciale del partito, Alessio Lo Giudice. “Continuo a leggere ed ascoltare dichiarazioni incaute e sopra le righe in merito alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni rappresentanti delle istituzioni della di Siracusa. Dichiarazioni provenienti anche da esponenti del Partito Democratico e spesso irriguardose nei confronti dei compagni di partito. Sottolineo che il Pd non ha mai sottovalutato ciò che sta accadendo, ritenendo che le ipotesi di reato emerse in questi giorni siano di assoluta gravità. In più – dice Lo Giudice – ritengo che non ci sia stata alcuna sottovalutazione della situazione neanche da parte dell’amministrazione comunale, che si è dichiarata pronta a collaborare con l’autorità giudiziaria”.
Poi l’invito rivolto ai rappresentanti Pd. “Ricondurre la discussione sul piano che a noi spetta, che è quello politico. Si abbandonino le richieste di dimissioni da una parte e di interventi di organismi di garanzia del partito dall’altra. Azioni velleitarie”.
Lunedì sera Lo Giudice ripeterà il suo invito ai deputati del Pd, al sindaco Garozzo, agli assessori e ai consiglieri comunali di centrosinistra: “una verifica che conduca ad atti concreti di discontinuità e rilancio politico. Chi, per qualsiasi ragione di carattere politico, dovesse decidere di non partecipare, si assumerà la responsabilità della chiusura al confronto”.




Rubati mezzi a Siracusa Risorse. L'Udc: "Il Libero Consorzio aiuti la società, troppa incertezza"

Rubati un camion, un bobcat e altre attrezzature di proprietà di Siracusa Risorse, la società in house della ex Provincia Regionale di Siracusa. Furti che ne hanno ridotto la capacità di intervento nei servizi diserbo e piccola manutenzione, svolti dall’azienda.
“Esprimo la mia personale solidarietà ai lavoratori ed alla società”, dice il commissario dell’Udc provinciale, Gianluca Scrofani. “Sono certo il commissario del Libero Consorzio, Lutri, saprà trovare le soluzioni più idonee per consentire alla società di sostituire i mezzi rubategli”.
Scrofani poi entra nel cuore dei problemi di Siracusa Risorse con il quadro di incertezza seguito alla riforma delle Province Regionali. “Tutti i servizi sono certamente suscettibili di miglioramento, ma tale prospettiva è possibile traguardarla in un ottica di stabilità economica e di certezza del governo del libero Consorzio, che a sua volta garantisca alla società in house stabilità e prospettiva”, dice ancora Scrofani.
“Ad oggi va riconosciuto che Siracusa Risorse è una delle poche partecipate dell’Italia meridionale a non avere avuto mosso dalla Corte dei Conti alcun rilievo”, aggiunge.




Augusta. Fratelli d'Italia-An: "Nessuno scippi il porto della qualifica che gli spetta"

Anche Fratelli d’Italia-An scende in campo in difesa del porto di Augusta per la qualifica di sede dell’autorità portuale della Sicilia Orientale. “Negli ultimi due anni – dichiara Spadaro – abbiamo ingaggiato durissime battaglie per tutelare il territorio dalla scellerata decisione della politica nazionale di far sbarcare centinaia di migliaia di migranti all’interno del porto commerciale. Adesso bisogna fare i conti con le decisioni politiche – continua – che verranno assunte in merito all’applicazione della riforma della portualità voluta da Delrio. Non ci sentiamo rassicurati dalle indicazioni derivanti dalle Commissioni parlamentari competenti, secondo le quali le nuove Autorità di sistema portuale dovrebbero coincidere con i porti individuati core network. Le pressioni politiche esercitate da Catania e Messina hanno portato i tavoli ministeriali a considerare lo strumentale criterio delle città metropolitane. Un ennesimo tentativo di scippo – conclude Spadaro – perpetrato dai renziani”.




Siracusa. L'Onorevole Zappulla boccia l'affondo del sindaco: "sottovaluta la situazione"

La conferenza stampa indetta dal sindaco Garozzo con tutta la giunta viene bocciata dal parlamentare Pd, Pippo Zappulla. “Sono indignato dalla grave sottovalutazione di quanto sta accadendo al Comune di Siracusa. Le ultime dichiarazioni del sindaco Garozzo, tutte tese a sminuire la portata delle indagini e impegnato in un’autodifesa d’ufficio, testimoniano l’incapacità a comprendere la gravità e la profondità dei provvedimenti della Magistratura”, sbotta il deputato da sempre accanto alle posizioni della consigliera Princiotta.
“Filoni di inchiesta che non solo confermano la fondatezza di prese di posizioni e denunzie, ma coinvolgono funzionari, consiglieri e assessori. Sono un garantista e confermo la presunzione di innocenza per tutti, così come ritengo doveroso attendere le conclusioni a cui arriveranno gli inquirenti, ma la politica non può e non deve abdicare al suo ruolo. Non amo l’omologazione qualunquistica al peggio, la politica e i politici non sono tutti ladri e delinquenti, anzi la maggioranza è costituita da persone per bene e serie. Ma la buona politica si afferma assumendosi la responsabilità di scelte e di atti coerenti e pubblici”, continua Zappulla.
Per l’esponente Pd e’ mancato “il coraggio di fare autocritica da parte di Garozzo e di affermare veri segnali di discontinuità. Difendere le cose buone fatte certo, ma senza avere il timore di alzare il livello della trasparenza e della legalità. Si chiama impegno a evitare provvedimenti che si prestano a dubbi e riserve di clientelismo e favoritismi”.
Le responsabilità delle precedenti amministrazioni del centrodestra anche in merito ad alcuni dei filoni di indagini “sono chiare ed inequivocabili”, dice ancora il parlamentare. “Ma questo non assolve da responsabilita’ precise che sono clamorosamente individuabili in questo mandato politico e gestionale”.
Zappulla chiede poi le dimissioni di Pappalardo da capogruppo Pd. “Grida vendetta infatti l’allontamento della consigliera Princiotta dal gruppo consiliare del Pd. Un atto di incredibile arroganza, infondato e illegittimo sul terreno statutario, ma applicato solo in ragione della logica dei numeri. Ad oggi forse unico caso in Italia c’è una consigliera comunale iscritta al Pd, componente del l’assemblea comunale e provinciale, eletta nella direzione provinciale del partito, esclusa con la forza dell’arroganza e della presunzione dal gruppo e dalle riunioni. Un isolamento politico gravissimo per le idee e per la posizione critica tenuta dalla Princiotta”.




Siracusa. Consiglio Comunale nella bufera. Milazzo: "dimettiamoci"; Pappalardo: "no, unità". E la Princiotta…

Parte da Progetto Siracusa la richiesta di dimissioni di massa in Consiglio Comunale. A dare voce alla posizione, provocatoria ma non troppo, è il capogruppo Massimo Milazzo. “Gli eventi di questi giorni, che hanno coinvolto tanti politici, hanno prodotto la delegittimazione del Consiglio e l’unico rimedio è quello di ridare la parola agli elettori”. Insomma, tornare alle urne per rinnovare un consesso “chiacchierato” sin dai tempi di gettonopoli ed oggi nella bufera per via delle indagini della Procura.
“Ho dichiarato di essere pronto a dimettermi”, spiega Massimo Milazzo. Un passo indietro che compirà “se altri 20 tra gli altri consiglieri, ai quali ho rivolto l’invito, mi seguiranno così da provocare lo scioglimento del Consiglio Comunale di Siracusa”. La richiesta rivolta ad altri 20 consiglieri trova fondamento nella norma per cui si può ridare la parola agli elettori solo se decade la metà più uno dei consiglieri comunali. Il capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo, invoca invece il ritorno all’unità in Consiglio Comunale. E questo mentre Simona Princiotta – la battagliera consigliera da cui hanno preso le mosse alcune delle indagini in corso – anticipa quelli che potrebbero essere nuovi colpi di scena. “Quando si organizzano spettacoli di beneficenza, gli incassi devono essere tutti devoluti. Vero cari colleghi?”, scrive su Facebook quasi a profetizzare ulteriori filoni di polemica.
Intanto, sottotraccia, grandi manovre in corso per l’elezione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Leone Sullo, finito in una indagine per favoreggiamento.




Siracusa. Fumata nera in consiglio comunale per il regolamento sugli impianti termici

Tornerà a riunirsi questa sera il consiglio comunale, in prosecuzione di seduta di ieri quando, al momento di votare il primo articolo del nuovo “Regolamento degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici” è venuto a mancare il numero legale. Era stato l’assessore all’Ambiente, Pietro Coppa, a spiegarne le linee guida e la valenza: “Un Regolamento – ha detto Coppa – di natura prevalentemente tecnica, che adempie ad una serie di prescrizioni normative, che ha un carattere di omogeneità su tutto il territorio siciliano, che mette in ordine la materia degli accertamenti e delle ispezioni degli impianti termici degli edifici, e che ha già avuto il parere favorevole della commissione Ambiente”. L’obiettivo è quello di costituire un vero e proprio catasto degli impianti termici sull’intero territorio, ottenendo di conseguenza un controllo sulle emissioni di CO2 in atmosfera. “Tutto ciò è perfettamente in linea con l’azione politico-amministrativa condotta dall’amministrazione Garozzo. Sin dal giorno dell’insediamento, infatti, sono state attivate tutte le procedure necessarie al fine di ottenere, attraverso fondi comunitari e statali, una migliore qualità dell’aria, un efficientamento e quindi un maggiore risparmio energetico”.
Nel dibattito che ne è seguito il consigliere Salvo Sorbello ha rimarcato “Il solito problema dell’assenza in aula dei funzionari. Ho da presentare degli emendamenti al testo – ha detto Sorbello – e non ho il supporto tecnico necessario per la materia. Questo a fronte di uno specifico ufficio Energia voluto dal Sindaco”.
Dal consigliere Fortunato Minimo è venuta la richiesta di sapere se dal Regolamento “Deriveranno ulteriori tasse e se gli introiti andranno al Comune”; argomento poi ripreso anche dai consiglieri Stefania Salvo che ha chiesto di conoscere “Quali effetti si produrranno sul bilancio dell’Ente”; e Salvo Sorbello che ha parlato di “Ulteriore balzello per i cittadini”.Il consigliere Gaetano Firenze ha chiesto “Il rinvio della trattazione del punto per permettere la presentazione di eventuali emendamenti”, mentre il merito e la trattazione dell’atto sono stati affrontati dal consigliere Francesco Pappalardo per il quale “Il Regolamento è un atto dovuto, destinato agli operatori del settore che lo aspettano da mesi, redatto nel rispetto della normativa”.Per il consigliere Santino Armaro “Si è in presenza di polemiche insensate, visto che l’ufficio Energia del Comune, con la sua attività progettuale, ha permesso il conseguimento di importanti finanziamenti”.Nella sua replica l’assessore Coppa, nel difendere la correttezza dell’iter procedurale seguito, ha spiegato come la “Giunta determinerà le tariffe a seguito di un atto di indirizzo del Consiglio”.La prima parte della seduta era stata dedicata ai temi legati alle recenti vicende di cronaca. In apertura il consigliere Massimo Milazzo li ha definiti “Problemi etico-politici. C’è una questione morale che supera il merito delle valutazioni sull’operato della Giunta. Gli eventi di questi giorni, che hanno coinvolto tanti politici, hanno prodotto la delegittimazione del Consiglio: l’unico rimedio è quello di ridare la parola agli elettori, per cui io sono pronto a dimettermi se altri 20 consiglieri, ai quali ho rivolto l’invito, mi seguiranno così da provocare lo scioglimento del Consiglio comunale”. Nel dibattito che ne è seguito sono intervenuti i consiglieri Salvatore Castagnino, che ha chiesto “Un’autoconvocazione del Consiglio per eleggere il nuovo presidente del Consiglio come primo atto da fare”; Gaetano Firenze, che ha invitato il Consiglio “A dimostrare di essere gruppo dirigente” e di “Dignità e decoro da dimostrare alla città”, rinviando alla “capigruppo” di venerdì le determinazioni in materia; Simona Princiotta, che si è detta “Sconvolta dal silenzio assordante della politica anche su vicende giudiziarie che riguardano non solo il passato ma anche gli ultimi due anni di Amministrazione”; Cetty Vinci, che ha lamentato “L’assenza del Sindaco in aula per rispondere alle ultime vicende che stanno interessando il Comune”; Francesco Pappalardo, che ha invece auspicato “Un’attività di rilancio politico forte che ci permetta di completare il lavoro avviato in questi anni. E’ più difficile continuare che lasciare, ma proprio adesso dobbiamo mettere in campo tutte le nostre risorse”. Di “Dibattito inutile sulla mozione Castagnino” ha invece parlato Salvo Sorbello: “Per legge l’elezione del presidente deve essere il primo punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio”. Tesi confermata dal segretario generale Danila Costa che ha chiuso il dibattito sull’argomento.Consiglio in aula alle 18.30.




Siracusa. "Solidarietà a Sullo, dimostrerà la sua innocenza": così Di Lorenzo e Moscuzza

Elio Di Lorenzo e Antonio Moscuzza, consiglieri comunali di Siracusa (Democratici per Renzi), scrivono una nota di solidarietà al dimesso presidente del Consiglio, Antonio Sullo. “Siamo le persone meno indicate ad intervenire sulla questione giudiziaria che ha investito Sullo, per i legami fraterni che intercorrono. Esprimiamo la massima solidarietà nei riguardi del collega, certi che lo stesso riuscirà a dimostrare nelle sedi opportune la propria onorabilità e l’assoluta estraneità all’ipotesi di reato ascrittogli”.
Di Lorenzo e Moscuzza manifestano piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine.




Siracusa. Antonio Sullo ha deciso: si è dimesso da presidente del Consiglio Comunale

Si è dimesso questa mattina da presidente del consiglio comunale Leone Sullo. La lettera, pronta da ieri, è stata protocollata oggi e consegnata nelle mani del sindaco, Giancarlo Garozzo e del segretario generale, Danila Costa, a cui è indirizzata. Una scelta sofferta ma – racconta chi lo ha seguito da vicino – assunta con responsabilità e per permettergli di difendersi senza condizionamenti dalle accuse, non solo politiche, che gli sono piovute addosso nelle ultime ore. E senza trascinare l’istituzione in ulteriori polemiche.
A complicare ulteriormente la sua posizione sarebbe stato anche lo stralcio di intercettazione ambientale reso pubblico dalla consigliera Simona Princiotta nel corso della conferenza stampa di ieri. Due pagine su trenta circa di sbobbinamento, forse le più “significative” per il momento attuale, estrapolate da una più ampia discussione.
Amareggiato e sorpreso, così raccontano Sullo in queste ultime ore. Ma il presidente del Consiglio Comunale dimissionario non vorrebbe solo alzare bandiera bianca. E’ pronto alla battaglia, anche giudiziaria, per non passare come vittima sacrificale sull’altare di vicende che paiono aver ben altro respiro.
Certo, le dimissioni di Sullo da sole non riportano la calma nella politica siracusana agitata da indagini, ombre e sospetti. Sull0 mantiene la carica di consigliere comunale nel gruppo “Democratici per Renzi”. Questo il testo della sua lettera:
“Il sottoscritto Sullo Leone, in merito agli articoli di stampa pubblicati in questi giorni, reclamo la mia innocenza e la totale estraneità ai fatti contestatimi. Difenderò nelle opportune sedi la mia onorabilità, manifestando piena fiducia nell’operato della Magistratura e delle forze dell’ordine che, ne sono certo, faranno piena luce sulla vicenda. Allo scopo di difendermi con maggiore serenità dalle contestazioni mossemi e, soprattutto, per il profondo rispetto che nutro per le Istituzioni, per la carica che ricopro e per l’intero Consiglio Comunale, rassegno le mie dimissioni dalla carica di presidente del Consigli Comunale di Siracusa”. Sullo ha voluto ringraziare i consiglieri comunali per il lavoro svolto insieme e i capigruppo che “in questi anni di presidenza mi hanno sempre confortato e aiutato nella gestione dell’assise e nella scelta degli ordini del giorno. Ringrazio il sindaco, la giunta, il segretario generale, , i dirigenti e gli uffici per la fattiva collaborazione nell’affrontare giornalmente i problemi della città e dei siracusani e le questioni di ordine amministrativo. Infine, ringrazio l’Ufficio di presidenza che sin dal giorno del mio insediamento ha dimostrato professionalità e serietà nel lavoro, anche nei momenti più difficili.Adesso il mio impegno-conclude il dimissionario presidente del consiglio comunale-  continua dai banchi del consiglio comunale, forte dell’esperienza e delle conoscenze accumulate in questi due anni”.