Rosolini. Marziano e Zappulla dopo il voto: "Il Pd lavori per l'alternativa"

Tempo di analisi post elettorali, a Rosolini, dopo la mini tornata che ha confermato sindaco Corrado Calvo. Per il Pd sono i deputati regionale e nazionale, Bruno Marziano e Pippo Zappulla ad esprimere la propria opinione. Partono dal presupposto che il “circolo cittadino del Pd debba cominciare da subito a lavorare per l’alternativa”, ma sono anche convinti che “il risultato delle elezioni di Rosolini sia la conferma che la ripetizione parziale
di qualsiasi competizione elettorale determina sempre un risultato finto,
falsato”. Zappulla e Marziano credono che il caso delle amministrative abbia delle analogie con le recenti “mini regionali”, ripetute in alcune sezioni di comuni della zona sud lo scorso ottobre. “Elezioni farsesche- le definiscono i due esponenti del Partito Democratico- con candidati che hanno fatto votare gli avversari, per far vincere chi perde e far perdere chi vince”. Scenario completato da “partiti che non esistevano più, coalizioni che si sono dissolte e liste che prima appoggiavano un candidato e poi un altro”. Marziano e Zappulla trovano anche ragioni di soddisfazione. “Il candidato sostenuto dal Pd- affermano- ha comunque ottenuto un risultato migliore rispetto a due anni fa, a dimostrazione del fatto che nel frattempo nuove forze si sono aggregate nel circolo rosolinese, che oggi ha il compito importante di organizzare le fila dell’opposizione e cominciare a lavorare, sin da subito, per il ricambio e l’alternativa”. I due deputati indicano anche la strada da seguire. “Insieme a dirigenti di consolidata esperienza- concludono – scendano in campo tutti i giovani che hanno arricchito in questi anni il patrimonio del Pd. Attorno a loro deve formarsi una nuova classe dirigente che aspiri a conquistare il governo della città”.




Rosolini. Elezioni replay, Corrado Calvo sindaco con polemica

Si chiude la parentesi commissariale, Rosolini torna ad avere un sindaco. Corrado Calvo esce vincitore dal replay delle elezioni in due sole sezioni (la 2 e la 16) anche grazie ad un complesso meccanismo tecnico. Ritorna, quindi, in sella Calvo pronto a ripartire dopo circa un anno di commissariamento tra ricorsi al Tar e polemiche varie.
Polemiche che non si sopiscono. Con il Nuovo Centrodestra che chiede subito le dimissioni di Calvo. “Giuseppe Incatasciato aveva dichiarato di non essere candidato e di avere addirittura ritirato la propria candidatura ma risulta il primo degli eletti con 472 voti.
Ma chi l’ha votato? Chi gli ha cercato i voti, dal momento che lo stesso candidato non ha stampato nemmeno un fac-simile?”, si domanda polemico il deputato regionale Vinciullo.
Calvo “prende solo 37 voti – aggiunge – come farà da oggi a sedersi sulla sedia di primo cittadino dal momento che è stato totalmente sfiduciato da parte dei suoi concittadini?”. Per l’esponente di Ncd, Incatasciato è “moralmente il nuovo sindaco di Rosolini”.
(foto: Ram)




Noto. Vertice del Pd con la segreteria provinciale su assestamento di giunta e divisioni interne

Oggi pomeriggio vertice nella sede del locale circolo del Pd con la segreteria provinciale. Le ultime vicende politiche, su tutti la nomina dell’assessore Vincenzo Medica del movimento Sviluppo e Territorio, hanno generato una serie di dichiarazioni tra cui quelle dell’On. Sofia Amoddio e dell’On. Marika Cirone Di Marco, con risposte al vetriolo dell’On. Pippo Gennuso.
Oggi pomeriggio nella sede di piazza Bolivar il segretario cittadino Emanuele Della Luna insieme agli esponenti del Pd, consiglieri e assessore, incontreranno la segreteria provinciale e non è esclusa la presenza di alcuni componenti della deputazione regionale e della segreteria regionale del partito.
Diversi gli argomenti da trattare oltre la nomina dell’assessore Medica. Dal vertice dovrebbe uscire a tal proposito una posizione netta in merito alla vicenda. Dovrebbe essere affrontato anche l’argomento riguardante le anime interne al Pd locale, che rischiano di collidere quando si esprimono sulle vicende riguardanti la città di Noto. Un partito che ha necessità di discutere ed affrontare le dinamiche interne per non apparire lacerato e disunito.
Corrado Parisi




Gettonopoli riapre lo scontro nel Pd: "comunicati intempestivi, si dimetta la Castelluccio"

La bufera che si è abbattuta sul Consiglio Comunale di Siracusa torna ad accendere le divisioni interne al Pd. Tony Gulino, renziano e componente dell’assemblea regionale del partito democratico, bolla come “intempestivo” il comunicato firmato dalla segretario provinciale Carmen Castelluccio. “Dimenticano che l’attuale assetto di tutti gli organismi provinciali del Pd di Siracusa è il frutto di un congresso celebrato in violazione delle norme statutarie, delle più elementari regole democratiche e su cui pende ancora un ricorso innanzi alla commissione nazionale di garanzia”, ricorda Gulino rivolto all’area che fa capo ai deputati Marziano e Zappulla.
Per Gulino il partito a Siracusa è “delegittimato sul piano etico e politico” e non in grado di “fornire indirizzi politici ai consiglieri comunali nell’occhio del ciclone”. Poi l’attacco diretto alla Castelluccio. “La stessa segretaria-consigliera ampiamente contestata, oltre che per la vicenda congresso provinciale Pd, anche per la gettonopoli siracusana in compagnia di altri consiglieri vorrebbe forse dar consigli a se stessa ed ai suoi colleghi consiglieri?”
La soluzione? “Si concordino le dimissioni della segretaria contestata e si dimetta davvero, non soltanto nelle sue pubbliche enunciazioni. Si vari un regolamento condiviso e si scelga il nuovo segretario con il sistema delle elezioni primarie aperte”, dice diretto Tony Gulino.




Progetto Siracusa invita ad abbassare i toni della diatriba politica. "Su Zito dialettica trascesa"

La polemica nata con Gettonopoli ha poi conosciuto un’appendice critica verso Stefano Zito, il parlamentare regionale del M5S che ha contribuito a far risaltare il caso agli occhi dell’opinione pubblica. Nel marasma generale, c’è stato chi ha parlato di “carriera” sospetta di un suo familiare. Caso poi chiarito dallo stesso Zito che incassa una sorta di fiducia implicita da parte dei consiglieri del gruppo “Progetto Siracusa”.
Massimo Milazzo, Fabio Rodante e Salvo Sorbello si chiamano fuori dalla diatriba perchè “la dialettica politica non deve mai trascendere sul piano personale nè investire la sfera familiare e ribadiscono di essere estranei a tale polemica”.




Noto. On. Amoddio: "Sono in disaccordo con la scelta di rimpasto operata. Il Pd fa altra politica"

La parlamentare nazionale Pd Sofia Amoddio critica la scelta operata per il rimpasto di giunta a Noto. “L’ingresso di un assessore di Sviluppo e Territorio vicino al deputato regionale Gennuso, rappresenta un netto allontanamento dalla linea politica condivisa da buona parte del Pd”, dice diretta. “Abbiamo sostenuto Bonfanti per il buon lavoro svolto fino ad adesso e per le sue scelte coraggiose, ma la decisione di affidare un assessorato ad un esponente vicino a Gennuso e quindi politicamente agli antipodi con il nostro modo di fare politica ci trova completamente in disaccordo”, aggiunge la Amoddio. “La scelta di Bonfanti è netta e con questi presupposti, mette in discussione l’eventuale sostegno del Pd per la sua prossima ricandidatura”.




Siracusa. Gettonopoli, Gulino (Pd): "I consiglieri si dimezzino il gettone"

“Una decurtazione del gettone di presenza insufficiente quella preannunciata dai consiglieri comunali” dopo il caso Gettonopoli, esploso in maniera violenta, soprattutto dopo la puntata de “L’Arena” di Massimo Giletti, in onda domenica scorsa su Rai Uno. Ne è convinto il componente dell’assemblea regionale del Pd, Tony Gulino, secondo cui i componenti dell’assise cittadina si sarebbero “arrampicati sugli specchi e parlano adesso di una riduzione “spontanea” del 20 per cento”. Gulino fa qualche calcolo e sottolinea come, in denaro, si tratterebbe di 13 euro lordi per gettone, 250 euro netti in meno al mese ciascuno. “Dopo la figuraccia davanti a milioni di italiani- sottolinea il componente dell’organismo regionale del Partito Democratico- una riduzione del 50 per cento sarebbe opportuna”. Quella decisa apparirebbe, al contrario, secondo Gulino, come una “manovrina da dare in pasto alla stampa e all’opinione pubblica, che non servirà- è convinto l’esponente del Pd- a placare l’ira di tanti cittadini che si alzano presto la mattina per andare a lavorare. Il gettone non è uno stipendio, ma un indennizzo per le spese che il consigliere sostiene. Non sta scritto da nessuna parte- conclude Gulino- che debba diventare quantitativamente come uno stipendio da lavoro”.




Noto. Nuova giunta Bonfanti: a Vincenzo Medica i lavori pubblici e il welfare

E’ Vincenzo Medica il nuovo componente della giunta del sindaco Corrado Bonfanti. Come annunciato, un esponente di Territorio e Sviluppo entra a far parte della giunta a seguito del rientro dei consiglieri del movimento all’interno della maggioranza. Vincenzo Medica è il coordinatore provinciale del movimento Territorio e Sviluppo e sostituisce il dimissionario Frankie Terronova, a cui il primo cittadino ha conferito l’incarico di capo staff area dell’ente comunale.
Nessuna sorpresa anche sulle deleghe assegnate a Medica, come anticipato il nuovo assessore si occuperà di lavori pubblici, rubrica fino a ieri retta da Sebastiano Ferlisi, e di welfare che precedentemente il sindaco Bonfanti aveva tenuto per se. Nel cambio di rubriche Ferlisi si occuperà di sport oltre che di igiene pubblica e dei vigili urbani, mentre il sindaco Bonfanti si occuperà di turismo e spettacolo. Cambia anche il vicesindaco, l’incarico è stato conferito a Cettina Raudino.
Il sindaco Bonfanti, sulle voci che parlavano di un assessorato ad un rosolinese, ha sottolineato che Medica è nato a Noto e vive in territorio di Noto. Queste le prime parole da assessore di Medica: “Queste deleghe mi permetteranno di mettere in pratica l’esperienza maturata sin qui nel mio ambito professionale. Le cose a cui tengo maggiormente sono di stabilire vicinanza con il cittadino e reperire i fondi regionali che ci sono a disposizione. Voglio avere idee progettuali vincenti per il nostro territorio”. Nella sala degli specchi di Palazzo Ducezio dove è avvenuto il giuramento di Medica era presente anche l’onorevole Gennuso, segno di approvazione e ritrovata vicinanza all’attuale amministrazione comunale.
Corrado Parisi




Noto. Si è dimesso il consigliere comunale Cristian Tropiano

Si è dimesso il consigliere comunale Cristian Tropiano di Uniti per la città. Primo degli eletti nella lista all’interno di Progetto Noto con 239 voti, ieri ha rassegnato le sue dimissioni e nella prossima seduta di Consiglio comunale avverrà la surroga. Cristian Tropiano, tra i più giovani in Consiglio, dovrebbe essere sostituito da Maurizio Sessa, coordinatore cittadino di Uniti per la città. Il primo dei non eletti nella lista Uniti per la città è Emanuele Carnemolla che ha già ricoperto il ruolo di assessore nella prima giunta Bonfanti e che potrebbe lasciare il posto a Sessa. Con l’avvicendamento poco cambia nella geografia politica all’interno del Consiglio comunale, essendo sia Tropiano sia Sessa all’interno dello stesso movimento.
Corrado Parisi




Siracusa. Gettone di presenza e commissioni: "entro aprile voteremo i tagli, subito esecutivi"

Tagliare per dare un segnale ad una cittadinanza imbufalita, tagliare presto per recuperare credibilità. I consiglieri comunali di Siracusa lo hanno capito. Ecco allora spuntare il progetto di revisione del regolamento comunale di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane, senza però avere mai la sensazione che l’approdo in aula fosse dietro l’angolo.
“Entro aprile il Consiglio Comunale voterà per il piano di tagli e riduzioni e sarà subito esecutivo”. Con tanto di data ed impegno pubblico è il consigliere Cristina Garozzo ad anticipare come entro un mese l’assemblea cittadina si doterà di nuove regole, ovvero: taglio del 20% del gettone di presenza (-12 euro circa); riduzione del numero delle commissioni da 8 a 5 (e non più 6 come si pensava in un primo momento); e soprattutto cancellazione di quel meccanismo per cui il gettone scattava anche quando una commissione “saltava” dopo pochi minuti per mancanza del numero legale.
Provvedimenti esecutivi sin dal giorno dopo la votazione. “Tutti questi tagli saranno realtà ad aprile”, ripete la Garozzo che insieme a Stefania Salvo e Chiara Catera ha animato i lavori di un gruppo misto di consiglieri che si è confrontato nelle scorse settimane per elaborare i tagli e il contenimento del costo della politica. “Le ultime vicende hanno forse accelerato le conclusioni ma noi lavoravamo al progetto ben prima che scoppiasse questo polverone”, racconta ancora la Garozzo certa di un’approvazione rapida da parte del Consiglio Comunale dei tagli proposti. Se non all’unanimità, come comunque si spera, di sicuro a maggioranza.