Siracusa. Elezioni presidente del Libero Consorzio, il Pd traccia il percorso

“Si” all’attivazione di due strumenti per definire una proposta politica territoriale organica. La direzione provinciale del Pd è tornata a riunirsi ieri, confermando l’intenzione di portare avanti un percorso fatto di momenti di confronto con il territorio sui diversi temi ritenuti prioritari per lo sviluppo della città. Saranno affrontati “temi di rilevanza generale- spiega il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice- a partire dal progetto di insediamento turistico nella zona di Torre Ognina”. Attivati, inoltre, cinque forum provinciali “che avranno l’obiettivo di coinvolgere esperti e portatori di interesse al fine di precisare proposte politiche specifiche in vista della conferenza programmatica del Partito del 2016”.Entrando nel dettaglio si tratta di forum su“Diritti Civili e pari opportunità” (coordinatore Luigi Tabita), su “Cultura e Turismo” (coordinatrice Beatrice Basile), sulle “Politiche della salute” (coordinatore Dario Genovese), su “Attività
produttive e lavoro” (coordinatore Andrea Corso), sui “Beni comuni” (coordinatrice l’assessore Valeria Troia). Necessario,secondo il Pd, “promuovere l’elaborazione di un manifesto politico per il rilancio del governo della provincia, una base per costruire un progetto da condividere con chi intende sfruttare- conclude Lo Giudice- l’occasione dell’elezione del presidente del Libero Consorzio (ex Provincia) per giungere ad un salto di qualità nel governo del territorio”.




Noto. "Un progetto comune per lo sviluppo", tre movimenti uniti in una confederazione

Territorio e Sviluppo, Patto per Noto e Uniti per la Città decidono di lavorare insieme. Preparano un progetto comune e lo fanno attraverso una confederazione politica presentata ufficialmente ieri dai rappresentanti delle tre forze politiche. Per Territorio e Sviluppo c’erano il deputato regionale Pippo Gennuso e l’assessore Enzo Medica; per Patto per Noto Corrado Cultrera e il consigliere Veronica Pennavaria; per Uniti per la Città Graziano Zani e il consigliere Maurizio Sessa. “L’idea non nasce attorno al nome di un candidato- hanno detto gli esponenti della confederazione- ma sui bisogni reali della città. Tra i temi che restano prioritari figura in primo piano la questione sanità. Gennuso ha confermato che continuerà a battersi “perché Noto mantenga il presidio ospedaliero con la più ampia disponibilità di risorse al suo interno”.




Siracusa e Augusta, persi finanziamenti regionali. Il je accuse di Vinciullo

L’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti “ha certificato che i Comuni di Siracusa e di Augusta hanno perso finanziamenti”. Un nuovo atto d’accusa firmato dal deputato regionale Enzo Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio all’Ars.
Le somme stanziate per Siracusa erano pari a 1.780.000 euro,541 mila euro per Augusta. “Solo Avola è riuscita ad ottenere le somme stanziate dalla Regione a favore dei Comuni che avevano una popolazione superiore a 30 mila abitanti”, aggiunge Vinciullo.
I Comuni siciliani che potevano usufruire delle nuove risorse erano 33. “E per dare attuazione al programma, l’Assessorato delle Infrastrutture li ha più volte sollecitati a produrre i necessari progetti”.
Ma nonostante la fissazione del termine improrogabile del 20 luglio. “i Comuni di Siracusa ed Augusta non hanno inviato i progetti e di conseguenza i finanziamenti sono andati perduti”.
Se – per Vinciullo – “l’attuale amministrazione comunale di Augusta ha responsabilità limitate perché le elezioni si sono svolte recentemente, gravissime invece sono quelle di Siracusa che, ancora una volta, riesce a dimostrare di essere in assoluto fra le peggiori in Sicilia, se non in Italia”. Quindi rincara la dose. “L’amministrazione, anziché spendere i soldi della Regione, preferisce fare mutui e indebitare così tutte le famiglie siracusane. Non sarebbe il caso – conclude Vinciullo – di presentare le vostre dimissioni e di dare ad altri la possibilità di amministrare la città con l’attenzione dovuta?”.




Siracusa. Politica: Fratelli d'Italia apre a Progetto Comune, "verifichiamo convergenze"

Dopo aver riflettuto qualche giorno sull’invito pubblico rivoltogli dal deputato regionale Edy Bandiera e da Evoluzione Civica, Alessandro Spadaro si avvicina a “Progetto Comune”. Il nuovo soggetto politico è nato per volontà del parlamentare regionale di Forza Italia e l’ex Progetto Siracusa Gaetano Penna. Una nuova bandiera per le istanze del centrodestra siracusano.
A cui potrebbe adesso aggiungersi anche Fratelli d’Italia-An. Il responsabile siracusano, Alessandro Spadaro, anticipa che “nei prossimi giorni ci incontreremo per verificare se c’è l’auspicata convergenza programmatica”.
Spadaro si mostra cauto sul tema delle alleanze politiche. “E’ il momento di parlare non di alleanze fini a se stesse ma di programmi condivisi e impegni sottoscritti. Non basta riunirsi sotto una etichetta di centrodestra, bisogna agire differentemente dal passato, senza alleanze preconfezionate”.
Progetto Comune potrebbe presto, quindi, contare anche sul sostegno di Fratelli d’Italia-An. “La coerenza e la linearità di pensiero ci impongono, però, di essere chiari sin dall’inizio. Fratelli d’Italia ritiene che la condivisione su alcuni temi sia essenziale, quali i rapporti con il polo industriale senza sottomissione della politica alle lobbies, salvaguardando la salute dei cittadini e l’ambiente; sviluppo e rilancio del turismo attraverso investimenti su servizi efficienti e moderni; stop ai contributi a pioggia e concentrazione delle risorse per la solidarietà nei confronti dei tanti cittadini Siracusani che vivono momenti di grave indigenza; favorire l’iniziativa imprenditoriale snellendo le procedure autorizzative; creare attraverso lo sport e la musica luoghi di sana aggregazione giovanile”.




Siracusa. Confermato il primo grado, Bandiera torna all'Ars

Confermato il giudizio in primo grado. Il deputato regionale Edy Bandiera può così tornare a sedere all’Ars. La sentenza della corte d’appello di Palermo di ieri, infatti, ha confermato, in toto, nel merito, il giudizio di primo grado che vedeva totalmente accolto il ricorso presentato, nella vicenda della contesa del seggio all’Ars con il deputato Sorbello.
Edy Bandiera, dopo un primo periodo di nuovo insediamento all’Ars era stato estromesso, solo perché la sentenza di primo grado, che gli dava ragione, non era esecutiva, in pendenza d’appello. Con il pronunciamento di ieri si sancisce ulteriormente il diritto di Bandiera a sedere tra i banchi di sala d’Ercole.
“Ringrazio l’ottimo staff legale, che mi ha egregiamente rappresentato, in questa lunga vicenda legale, composto dai valenti professionisti Avvocati Luigi Borgia, Claudio Vinci e Andrea Vincenti, – ha dichiarato Bandiera – che in tutti i pronunciamenti nel merito ha sempre visto il pieno e totale accoglimento delle nostre istanze”.




Siracusa. Le lacune della sanità In provincia, vertice a Palermo

Le carenze della sanità pubblica della provincia al centro di un incontro che si è svolto questa mattina nella sede dell’assessorato regionale della Salute. A prendervi parte, i deputati regionali siracusani e, in rappresentanza dell’Asp, il direttore generale, Salvatore Brugaletta. Durante la riunione è stato posto in rilievo l’aspetto legato agli 11 milioni di euro riconosciuti quale nuovo tetto di spesa consentito. “Atteggiamento positivo da parte del nuovo assessore- commenta il deputato regionale Vincenzo Vinciullo-
Alla provincia di Siracusa spettavano, infatti, 192 milioni di euro per il personale. Ne abbiamo avuto, fino al mese scorso, 169 cioè sono stati sottratti 23 milioni di euro, che per 5 anni fanno la bellezza di 104 milioni di euro.Una cifra spropositata che è stata destinata ingiustamente alle altre aziende sanitarie provinciali siciliane. Ciò ha comportato una situazione gravissima di dipendenza psicologica e sanitaria dalle altre province, con una disponibilità di posti letto nel pubblico di 1,5 ogni 1000 abitanti, quando ci sono realtà vicine alla nostra che raggiungono perfino il 4 per mille, cioè 4 posti letto ogni 1000 abitanti.Non meno drammatica è la situazione per quanto riguarda le case di cura, che solo apparentemente hanno un indice di 1 posto ogni 1000 abitanti, ma che si riduce a 0.40, cioè a meno della metà, per un budget assolutamente inadeguato ai posti letto assegnati. Unico dato positivo, secondo il parlamentare regionale, sarebbe “il nuovo spirito che emerge”. Opinione condivisa anche dalla deputata regionale Marika Cirone Di Marco, secondo cui “la vicenda della sanità siracusana con la riformulazione di servizi e dotazione organica è ad un punto di snodo. La responsabilità delle scelte che gravano sulla classe dirigente sanitaria, sindacale, politica, istituzionale è massima-conclude la deputata regionale- se si vogliono colmare gravi carenze e correggere diffuse criticità, nel rispetto delle linee programmatiche regionali”. Il deputato regionale Bruno Marziano parla di “un’inversione di tendenza per la sanità siracusana”. Secondo l’esponente delPd “l’avvio di un progressivo riequilibrio tra risorse e dotazione organica con le altre province, quattro nuovi reparti, la conferma della copertura finanziaria per l’ospedale di Siracusa e la salvaguardia dell’ospedale di Noto” rappresentano motivo di soddisfazione, come sostengono anche i colleghi di Sala d’Ercole  Enzo Vinciullo e Stefano Zito , le sigle sindacali Cgil e Fiadel, in rappresentanza di tutte le altre e i direttori generale e sanitario, Brugaletta e Madeddu. Entrando ulteriormente nei dettagli, “si è convenuto – hanno sottolineato Marziano e Cirone Di Marco – di non avviare alcun processo di rifunzionalizzazione dell’ospedale di Noto, che oggi sarebbe penalizzante, fino a quando non saranno determinate le condizioni per l’attuazione di quanto previsto dalla rete ospedaliera siciliana. Inoltre, è stata data conferma che le vicende della clinica “Villa Rizzo” non determineranno una perdita di posti letto e di budget per la sanità privata nella provincia di Siracusa: è stata scongiurata qualunque possibilità di perdita di posti letto e dotazione organica”. Confermata la copertura finanziaria per il nuovo ospedale del capoluogo.




Due deputati regionali eletti nel siracusano sotto inchiesta per cambio di casacca?

Ci sarebbero anche due deputati regionali eletti in provincia di Siracusa tra quelli sui quali sta indagando la magistratura di Palermo. Gli onorevoli siracusani avrebbero – come altri colleghi – cambiato “casacca” a legislatura in corso in cambio di favori personali. Questa l’ipotesi su cui i giudici palermitani stanno cercando di fare luce dopo la segnalazione fatta alla Procura della Repubblica dal deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio.
A fare scattare dalla sedia l’esponente grillino le parole pronunciate in aula dal deputato siracusano Pippo Sorbello (Udc). “Io sono forse uno dei pochi che non ha avuto niente… Molti di quelli che hanno cambiato casacca in questo parlamento hanno avuto nomine a iosa di parenti, di amici e amici degli amici…”.
E partendo da quelle parole pronunciate lo scorso aprile a Sala d’Ercole si starebbero muovendo i giudici, per capire chi potrebbero essere i presunti “voltagabbana” d’occasione e se si possa prefigurare una qualche ipotesi di reato.
“Speriamo – dice alle agenzie Ciaccio – che ora vengano fuori nomi e cognomi dei beneficiari delle nomine e che Sorbello spieghi se, come potrebbe far intendere, queste siano il prodotto di un accordo che ha portato alcuni parlamentari a cambiare casacca in cambio di un tornaconto personale”.
E torna a proporsi la questione morale per gli onorevoli siciliani, assenti in massa a Sala d’Ercole oggi (solo 9 presenti su 90) nonostante la trattazione di temi importanti per la regione.




Siracusa. Il Comune e l'ufficio stampa da 15 mila euro: "perchè non usare i professionisti in organico?"

Quindicimila euro per l’ufficio stampa del progetto “ReBuilding the Future – Spunti d’arte contemporanea”. Pubblicato sul sito del Comune di Siracusa l’avviso per una trattativa privata per affidare il servizio di comunicazione.
“Ma perchè cercare un esterno quando il Comune dispone già in organico di un attrezzatissimo ufficio stampa, composto da quattro giornalisti e da diversi altri collaboratori, per un costo complessivo di parecchie centinaia di migliaia di euro?”, si domanda il consigliere Salvo Sorbello. L’esponente d’opposizione ha presentato una interrogazione sul punto.
“Vorrei mi si spiegasse perchè il Comune non vuole avvalersi del proprio ufficio stampa, magari distaccando temporaneamente qualche componente, per procedere invece all’affidamento ad esterni di un servizio che potrebbe risultare uno vero e proprio spreco del pubblico denaro”, insiste.
Per Sorbello, peraltro giornalista pubblicista, “le attività richieste sono tutte espletabili dall’ufficio stampa comunale” (rassegna stampa, nell’emettere comunicati alla stampa nazionale e regionale; redigere comunicati per portali specializzati; convocare, organizzazione e gestire n.4 conferenze stampa; fornitura di press-kit per le conferenze stampa).
Altra perplessità sollevata, ricercare un addetto stampa – “che per legge deve essere un giornalista iscritto all’ordine professionale di competenza” – attraverso una gara aperta ad una impresa. “Cosa che per la fattispecie della richiesta e delle mansioni da espletare potrebbe creare problemi con le norme vigenti”, dice ancora Sorbello.




Siracusa. Ufficio stampa a professionisti esterni, Italia: "Lo prevede il progetto finanziato dall'Ue"

“Rebuilding the Future- Spunti d’arte contemporanea per trapassare il futuro del territorio” non prevede alcun cofinanziamento. Sarà realizzato interamente con fondi europei”. Così il vice sindaco, Francesco Italia getta acqua sul fuoco dopo le accuse mosse al Comune dal consigliere comunale Salvo Sorbello, convinto che il bando per l’affidamento del servizio di comunicazione a personale esterno all’ente possa rappresentare un inutile spreco per palazzo Vermexio. “Sorbello -prosegue Italia- ci fornisce l’occasione di evidenziare il lavoro svolto dall’assessorato e dalla dirigente del settore, Rosaria Garufi, al fine di realizzare in modo trasparente, efficace e in tempi molto stretti un progetto di ampio respiro culturale”. L’assessore alla Cultura ricorda che “l’amministrazione comunale si è aggiudicata il bando regionale finanziato con fondi europei . All’interno delle spese previste per la realizzazione del progetto non sono identificate somme da destinare a risorse interne all’ente. Ogni intervento finanziario è, quindi-chiarisce ancora Italia- rigidamente destinato a quanto ammesso e previsto sia dal bando che dal progetto finanziato. L’affidamento relativo all’ufficio stampa -conclude il vicesindaco- come tutte le altre attività affidate o da affidare, trovano la propria legittimazione nel bando e nel progetto attraverso procedure ad evidenza pubblica e nel più rigoroso rispetto della normativa europea”.




Siracusa. Lavori socialmente utili per non pagare le tasse, parte l'iter per il baratto amministrativo

Si chiama baratto amministrativo, uno strumento a sostegno delle fasce più deboli introdotto dal decreto Sblocca Italia, varato dal Governo Renzi lo scorso anno. Ai pochi Comuni in cui è diventato realtà sta per accodarsi anche Siracusa. L’annuncio arriva con un tweet dell’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani. “Avviato iter procedurale per baratto amministrativo in favore dei cittadini con fasce di reddito più basse”, scrive il responsabile della Fiscalità Locale. Entro settembre Palazzo Vermexio conta di avere approvato il Regolamento relativo, steso in Commissione Bilancio e validato in Consiglio Comunale.
Il baratto amministrativo, in poche parole, è la possibilità di non pagare le tasse comunali arretrate (Imu e Tari per esempio) dando in cambio il proprio lavoro in maniera socialmente utile. Diserbando un tratto di strada o occupandosi direttamente dell’asfalto stradale ma anche manutenzione del verde pubblico e dei parchi, assistenza alle scolaresche, etc. Decide il Comune quali servizi ritiene necessari per il suo territorio.
I requisiti per ottenere il baratto amministrativo devono essere fissati con una delibera. Possono accedervi i soli residenti, con Isee non superiore alla somma indicata dal Comune e con un debito fiscale nei confronti del Municipio già accertato.