Siracusa. Consiglio Comunale in cerca di rilancio. Altra proposta: "evitare di trattare cose non essenziali per la città"

In attesa della conferenza dei capigruppo che domattina dovrebbe dare il via ad una prima riorganizzazione del Consiglio Comunale di Siracusa, fioccano le proposte per rendere l’attività della principale assemblea cittadina più rispondente ai tempi e alle necessità cittadine.
Le riunioni spostate dalla sera al mattino – domani la decisione – potrebbero permettere una prima operazione di spending review. Poi ci sarebbe da entrare anche sul tema della rispondenza e aderenza dei temi trattati con i problemi e gli argomenti “percepiti” dalla cittadanza. In questo filone si inserisce la proposta del consigliere di opposizione, Salvo Sorbello. “Il Consiglio Comunale di Siracusa riceve a getto continuo proposte di nuovi regolamenti sulle materie più disparate – dice – Si tratta di solito di regolamenti che restano in buona parte non applicati oppure riguardano problemi non urgenti ed essenziali per il futuro della città, come quelli relativi ai murales o agli artisti di strada”, ricorda con vago accenno polemico. Poi la proposta: “per evitare perdite di tempo, chiedo di riportare subito all’attenzione del Consiglio Comunale il nuovo regolamento degli asili nido, che potrà garantire l’apertura per undici mesi, ritirando allo stesso tempo proposte inutili perché superate da norme statali che hanno regolato in maniera completa e dettagliata la materia. E’ questo il caso della proposta n. 1 del 2015, che sottopone all’approvazione del consiglio un regolamento per la pubblicità e la trasparenza che le nuove norme dell’Autorità Nazionale Anticorruzione hanno reso del tutto superfluo”.




Siracusa. Consiglio Comunale: stasera terza riunione consecutiva. Atti approvati o discussi sin qui: zero

Non c’è due senza tre. E così per approvare un documento di protesta che già centinaia di altri Consigli Comunali hanno approvato lunedì sera sotto la spinta di Anci Sicilia a Siracusa serve la terza convocazione. Saltata la prima, saltata la seconda. Sempre colpo del famoso numero legale che non c’è. E dire che ieri sera sarebbero bastati 16 consiglieri, ma ce n’erano appena 10. E dire che ieri sera la convocazione era doppia con all’ordine del giorno l’approvazione dei verbali della seduta dell’11 novembre, una mozione contro i tagli ai patronati, un ordine del giorno sull’ufficio stampa, ed il Piano di sicurezza della Protezione civile. Stasera terzo tentativo, sempre a partire dalle 19.




Siracusa. "Rebuilding the future", progetti di arte e cultura in cerca di direttore artistico. Pubblicato il bando

Dieci instalazioni d’arte nel parco delle Mura Dionigiane firmate da due artisti di fama internazionale che dovranno fare da “padrini” per le opere di 8 esordienti. E’ uno dei momenti clou di “Rebuilding the future – Spunti di arte contemporanea per trapassare il futuro”, una iniziativa del Comune di Siracusa per creare momenti ed elementi di richiamo in ambiti e zone poco frequentate dal turismo e dalla cultura. Rientrano in questo progetto anche 4 laboratori creativi per giovani del quartiere, un festival d’arte contemporanea (con eventi, workshop e conferenze) e un concorso per giovani architetti sul tema del progetto.
Il primo passo verso la realizzazione della serie di eventi a base d’arte e cultura, il bando di selezione del direttore artistico della manifestazione. E’ stato pubblicato sul sito web del Comune di Siracusa e contiene tutte le indicazioni circa la figura da individuare ed a cui andranno 32 mial euro lordi.
I partecipanti, oltre ai requisiti generali, devono avere accumulato almeno tre anni di esperienza di direzione artistica, o di coordinamento generale, di rassegne culturali o di spettacolo con budget minimo di 200 mila euro; almeno tre anni di direzione artistica di mostre o rassegne d’arte contemporanea di rilevanza nazionale e internazionale; avere avuto collaborazioni con enti pubblici o privati in materia d’arte contemporanea; conoscere una secondo lingua. Tra l’altro, saranno valutate la capacità di lavorare in team, la competenza nella comunicazione, la rete di relazioni nazionali e internazionali nell’arte, nella cultura e negli spettacoli.
“Contiamo di avere una vasta partecipazione così da riuscire ad intercettare competenze di alto profilo e comprovata esperienza”, spiega l’assessore al turismo, Francesco Italia. “Lo strumento della della selezione, come già fatto in altre occasione – spiega – ci consente di attirare l’attenzione e l’interesse degli operatori diventando esso stesso strumento di promozione di Siracusa in svariati contesti culturali”.
Le domande dovranno pervenire entro 20 giorni, indirizzate a Comune di Siracusa, Assessorato alle politiche culturali e al turismo, piazza Duomo 4; oppure potranno essere consegnate a mano al Protocollo generale del Comune, allo stesso indirizzo.




Siracusa. Il Consiglio Comunale cerca riscatto: riunioni al mattino e non più di sera. Giovedì la decisione

Il Consiglio Comunale di Siracusa di nuovo al centro di una polemica. Perchè l’assemblea cittadina è “riusicta” a far slittare per mancanza del numero legale anche la seduta che era stata convocata in contemporanea nei 320 Comuni siciliani su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Si doveva dibattere sulla legge regionale di riforma giuridica ed economica dei consiglieri comunali. Ma mentre diversi icentri in provincia hanno già esitato il loro documento, a Siracusa lavori rinviati a questa sera perchè all’appello erano presenti ieri solo in 18 su 40. Colpa – secondo la giustificaizone più diffusa – di un difetto di informazione e notifica perchè il documento di Anci Sicilia sarebbe giunto negli uffici di presidenza del Consiglio solo nella giornata di venerdì e i consiglieri non avrebbero avuto così il tempo di prepararsi sul tema. Ventiquattro ore di rinvio pare cambieranno la situazione.
L’assemblea cittadina siracusana è al centro di una crisi di credibilità. Non giovano le tante sedute rinviate o saltate per mancanza del numero legale, le critiche sul sistema dei gettoni di presenza e una generale poca incisività sui temi che la cittadinanza avverte come prioritari.
Per cercare di darsi una “svegliata”, i quaranta del quarto piano di Palazzo Vermexio giovedì si daranno una nuova linea. Basta con le riunioni convocate alle 19 e spesso interrotte per mancanza di tempo o altro. Il Consiglio Comunale si riunirà di mattina, con rinvio dei lavori – se necessario – magari al pomeriggio. Tutto, quindi, in giornata.
Il presidente Leone Sullo ha convocato i capigruppo per le 11 e insieme adotteranno la necessaria decisione. CHe permetterà, peraltro, anche di razionalizzare la spesa per gettoni di presenza e costi annessi legati al personale comunale di servizio.
Il capogruppo del Pd, partito di maggioranza in Consiglio, sposa l’iniziativa. “Ma siamo tutti d’accordo”, specifica subito Francesco Pappalardo. “La convocazione serale era un modus operandi ereditato dal passato. Ci siamo resi conto che questo sistema non va bene per le nuove dinamiche cittadine. Così non arriviamo più a trattare i temi con il giusto tempismo. Non c’entrano i gettoni di presenza, lasciamo stare il populismo…”, dice ancora l’esponente Pd. Certo è, però, che spesso quando un consigliere raggiunge il limite massimo di presenze per i rimborsi (26) capita che sparisca dalle sedute di fine mese, fossero anche su temi importanti.




Palazzolo. "No ai tagli agli enti locali", il Consiglio Comunale approva l'ordine del giorno dell'Anci Sicilia

No ai tagli agli enti locali. Il Consiglio comunale di Palazzolo, ieri sera, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno promosso dall’Anci Sicilia sulla situazione di grave crisi economica e finanziaria dei Comuni dell’Isola. A spiegare i motivi della mobilitazione è stato il sindaco Carlo Scibetta. “Le nostre rivendicazioni sono rivolte, non solo al governo regionale ma anche a quello nazionale. Questa è solo una delle iniziative avviate perché il documento verrà trasmesso al presidente della Regione, a quello del Consiglio  e alla deputazione. Le azioni andranno avanti, finché non si avranno risposte concrete. Nei confronti della Regione esprimiamo preoccupazione sul taglio al fondo delle autonomie locali, dato che si prospetta l’impossibilità di andare a impostare il bilancio previsionale. Si registra poi un ritardo nei trasferimenti delle risorse. Nei confronti del governo nazionale chiediamo la restituzione dei fondi Pac”. L’opposizione, attraverso il capogruppo Nadia Spada, ha però sottolineato che “questa situazione non deve essere un alibi per l’amministrazione per una mancata programmazione”.




Siracusa. "Caro" Consiglio Comunale: riunioni al mattino per tagliare le spese?

Il Consiglio Comunale non gode di grande popolarità. I siracusani lo seguono distratti, disillusi e di malavoglia. Eppure è una delle principali istituzioni cittadine, là dove si discutono e decidono vicende di primo piano per il presente ed il futuro della città. Decisioni che gli elettori hanno delegato ai loro quaranta rappresentanti.
Ma tra sedute rinviate e riconvocate per mancanza del numero legale, gettoni di presenza, riunioni di commissioni moltiplicate in un mese, ordini del giorno non sempre aderenti alle dinamiche dei fatti, rimborsi e inchieste sui rimborsi i siracusani guardano quasi con sospetto al quarto piano di palazzo Vermexio. E in tempi in cui bisogna far di conto in ogni famiglia si chiedono quanto costi quell’istituzione e se il “gioco” – in questo caso, la spesa – valga la candela.
Che il Consiglio Comunale debba, insomma, dare vita ad una sorta di operazione simpatia e riguadagnare “credibilità” e “rispetto” tra i siracusani è ormai evidente. Un primo passo potrebbe essere rappresentato da una dovuta spending review. Ad esempio, si potrebbero ridurre i costi per il pubblico se le sedute venissero convocate al mattino e non più nella tarda serata. In quel caso la riunione dell’assemblea potrebbe essere rinviata al pomeriggio e non all’indomani in seconda convocazione, sempre con lo stesso gettone di presenza senza dover – quindi – raddoppiare il costo.
“E’ una ipotesi di lavoro su cui stiamo ragionando. Così si potrebbero razionalizzare le spese dei lavori del consesso nell’ottica di una revisione della spesa necessaria”, conferma l’assessore ai rapporti con il Consiglio Comunale, Antonio Grasso. Se ne discuterà in conferenza dei capigruppo. E con l’accordo si potrebbe da subito cominciare con il nuovo sistema.
Nelle settimane scorse si era anche discusso della diminuzione del numero delle commissioni consiliari e delle loro riunioni. Una proposta presentata dalla maggioranza, con l’appoggio di pezzi di opposizione, che però non è mai andata oltre la discussione.
Insomma, le buone idee si affacciano sulla scena. Ma andrebbero anche trasformate in realtà.




Siracusa. Revisione del Prg, Rossitto risponde a Milazzo "Architettura coinvolta in seconda fase"

Coinvolgere il dipartimento universitario di Architettura nella revisione del piano regolatore di Siracusa. La proposta, lanciata dal consigliere comunale Massimo Milazzo, trova il favore dell’assessore all’Urbanistica, Gianluca Rossitto, con un distinguo.
“Nell’attuale fase di elaborazione delle direttive di massima è però la città, opportunamente sollecitata, a dover prioritariamente contribuire ed è per tale motivo che la commissione Urbanistica ha già diffuso il testo della proposta, raccogliendo numerose osservazioni”, spiega l’assessore. Dopo questa fase, “la comunità scientifica sarà certamente coinvolta, consentendo in tal modo al progettista del piano di tradurre, nella successiva fase di elaborazione, le direttive di massima nel documento definitivo di piano regolatore”, aggiunge Rossitto.
“Penso, come già detto, che l’ambiente, il paesaggio, l’Archeologia, la Cultura e l’innovazione siano i segni distintivi ed al tempo stesso attrattori della Siracusa che dovremmo promuovere e realizzare, perché su di essi si fonda il benessere e lo sviluppo della nostra comunità”, anticipa poi riguardo quelle che potrebbero essere le linee guida del prg rivisto e rivisitato.
“Vi è un’innegabile gerarchia di valori, ben inscritta negli atti fondativi dell’Europa, ai quali l’Amministrazione intende dare concreta attuazione, puntando in primo luogo alla qualità dell’ambiente urbano nell’accezione più ampia possibile. Saluto perciò con favore ogni intervento (anche critico), specie se affidato ai contenuti e non agli appellativi”.




Siracusa. Il logo Deco, orgogliosamente siracusano, svelato in settimana

Il logo del neonato marchio Deco sarà svelato la prossima settimana. A realizzarlo -e pare anche donarlo per l’iniziativa- un grafico siracusano. Il logo diventerà il simbolo di prodotti locali orgogliosamente siracusani.
L’assessore alle attivita produttive, Teresa Gasbarro, saluta con favore lo sta bene concesso l’altro giorno dal Consiglio Comunale. “La De.Co. approvata ieri dal Consiglio non solo caratterizza e protegge l’espressione più genuina della siracusanità ma costituisce un formidabile strumento di promozione del territorio: se saputo sfruttare appieno apre nuovi orizzonti occupazionali che chiedono solo di essere sfruttati. In questo, come Amministrazione, siamo e saremo accanto a quanti vorranno scommettersi in nuove imprese che mettano al centro i nostri prodotti e la loro tipicità”.
Il suo intervento in Consiglio Comunale è stato applaudito anche dall’opposizione e le è valso i complimenti dei sempre battaglieri Castagnino e Sorbello. La Gasbarro apprezza e incassain silenzio.
Lo dichiara l’assessore alle Attività produttive, Teresa Gasbarro.
“Con l’attribuzione della De.Co.- aggiunge – il Comune vuole conservare nel tempo quei prodotti, saperi e sapori che si identificano con il patrimonio culturale popolare tipico di Siracusa. Sono valori che rilanceremo all’Expò di Milano perché è dall’espressione più tipica di un territorio che si deve ripartire”.




Prodotti orgogliosamente siracusani, diventa realtà il marchio DeCo

Si chiama “Deco” ed è un acronimo che sta per Denominazione Comune di Siracusa. Il Consiglio comunale di Siracusa ha espresso il suo “si” unanime alla istituzione del marchio e del relativo regolamento. Una indicazione di qualità riservata alle eccellenze del territorio. In particolare possono ambire al “Deco” prodotti come i trasformati della pasticceria, dell’artigianato, della cucina. Requisito essenziale: una forte identità territoriale.
“E’ chiaro che il cannolo è siciliano e non può diventare prodotto a marchio Deco. Ma la pasta alla siracusana, piuttosto che i pupi della scuola Vaccaro-Maugeri, o quella particolare torta con cioccolato e pistacchio, la lavorazione della carta papiro possono tutti essere prodotti Deco”, spiega il consigliere Cosimo Burti, primo firmatario della proposta che ha condotto alla nascita della novità che potrebbe debuttare già ad Expo 2015.
A “benedire” la nascita del marchio, l’assessore alle Attività Produttive, Teresa Gasbarro, con un intervento in aula applaudito anche dall’opposizione.
Adesso verrà istituito un elenco apposito. Vi saranno inserite le eccellenze “siracusane” valutate e validate da una commissione mista, composta da esperti del Comune e tecnici dei vari settori di produzione. “E quell’elenco potrebbe in futuro trasformarsi anche in un itinerario turistico”, è la previsione di Cosimo Burti.




Siracusa. Nuovo piano regolatore, Milazzo: "Coinvolgere Architettura"

“In alto mare il rinnovo del piano regolatore generale del capoluogo. Tanti proclami, ma nulla di concreto”. Lo sostiene il consigliere di “Progetto Siracusa” Massimo Milazzo, convinto che il nuovo strumento urbanistico difficilmente sarà redatto nell’arco della consiliatura in corso. Pur pensando che i tempi debbano essere particolarmente lunghi, l’esponente di minoranza avanza una proposta: il coinvolgimento della scuola di Architettura nella fase preparatoria del nuovo Prg. Non è questa, però, l’unica idea suggerita. Milazzo auspica che il “dibattito venga condotto senza barricate e ostracismi aprioristici e coinvolga tutte le energie scientifiche, culturali e politiche della città”. Milazzo sollecita l’amministrazione Garozzo ad avviare subito un dialogo con la facoltà di Architettura, ma anche con il Darc, il dipartimento interdisciplinare di ricerca e alta formazione.