Siracusa. Pd, ultima chiamata. Il segretario Castelluccio: "unità o futuro segnato in negativo"
Si avvicina il giorno di una delle più movimentate assemblee provinciali del Pd degli ultimi tempi. All’ordine del giorno ci sono i nuovi assetti direzionali ma soprattutto la soluzione di controversie interne mai sopite e riesplose dopo la nomina di Alfredo Foti ad assessore comunale a Siracusa e il “caso” Giovanni Cafeo.
“I segnali politici sono purtroppo negativi”, ammette il segretario provinciale, Carmen Castelluccio. “Non abbiamo trovato la soluzione neanche con il contributo del Pd regionale. Io ero disposta a dimettermi ma noto che siamo lontani da una soluzione unitaria che garantisca una composizione degli organismi dirigenti provinciali e cittadini equa e rispettosa di tutte le sensibilità interne”, ovvero delle varie correnti.
Cosa potrebbe succedere lunedì 13 in assemblea provinciale? Il partito è ancora diviso dove lo scontro è all’ordine del giorno. “Il grave rischio è di apparire una classe dirigente mediocre, incapace o peggio disinteressata a confrontarsi nelle sedi democratiche opportune”, avvisa la Castelluccio.
E la parola d’ordine torna ad essere “unità”. Una unità cercata a parole ma su cui nessuno è pronto a scommettere un euro. Troppo distanti i contendenti, poco interessati a cedere spazio uno all’altro.
“E se falliamo segneremo in negativo l’immagine e la sostanza dell’agire politico del Pd”, profetizza il segretario Castelluccio. “Il segnale arrivato dalle amministrative di Augusta è chiaro. La divisione non paga”.
Pochi giorni prima dell’assemblea per provare a superare divisioni conclamate e polemiche mai sopite. Basteranno? “Dobbiamo provarci. E’ una importante sfida, da vincere”, chiosa la Castelluccio.