Canicattini. Varata la nuova giunta, tra conferme e new entry

Nuova giunta e nuovo presidente del centro diurno anziani a Canicattini. Dopo l’azzeramento dei giorni scorsi, il sindaco, Paolo Amenta ha composto la sua nuova squadra , nell’ambito del progetto “politico di comunità” inaugurato ufficialmente con il varo del nuovo esecutivo. La maggioranza risulta, a questo punto, allargata anche ai consiglieri di opposizione di “Trasparenza e Cambiamento”; che hanno condiviso l’idea lanciata dal primo cittadino nelle scorse settimane. Conferme e nuovi ingressi, dunque, nella nuova giunta comunale. Restano Salvatore La Rosa, a cui vanno i Lavori Pubblici e non più la delega all’Ambiente e perde la vice sindacatura. Gestirà anche la Protezione Civile. Conferma anche per Marilena Miceli,che si occuperà di Welfare, Spettacolo, e della Pubblica Istruzione. Entrano nell’esecutivo i consiglieri comunali Sebastiano Cascone, ex capogruppo del Gruppo Misto, a cui sono state affidate le deleghe dello Sport, Verde Pubblico, Sanità, e Affari cimiteriali; e Pietro Savarino, ex capogruppo di “Trasparenza e Cambiamento”, già in passato più volte assessore. E’ lui il vice sindaco, oltre che l’assessore all’Ambiente, Polizia Municipale, Viabilità, Urbanistica, e Tributi. Amenta tiene per sé le deleghe Bilancio, Sviluppo Economico, Turismo, Cultura, e Personale. All’Unione dei Comuni, il sindaco Amenta ha riconfermato l’uscente Emanuele Tringali, anche presidente del Centro Diurno Anziani della città che aveva lasciato con l’azzeramento.I nuovi assessori hanno già giurato davanti al segretario generale del Comune, Sebastiano Grande.




Siracusa. Le riforme di Baccei, Garozzo: "Chi le contesta vuole l'immobilismo in Sicilia"

“Non è più tempo di immobilismo in Sicilia. “Si” netto alle riforme pensate dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, per ridurre i costi e utilizzare bene i fondi strutturali”. Chiara la posizione espressa dal sindaco, Giancarlo Garozzo che si inserisce così nell’acceso dibattito in corso a livello regionale. Giancarlo condivide l’idea dell’esponente della giunta Crocetta. Esprime dissenso, invece, nei confronti di chi critica Baccei. Il primo cittadino parla soprattutto nella veste di dirigente regionale del Partito Democratico . “La Sicilia –dice Garozzo- ha bisogno di cambiare marcia e per farlo si deve assolutamente abbandonare la logica della difesa del proprio orticello. Servono riforme serie, concrete perché solo così possiamo disegnare un nuovo futuro per i nostri giovani e la nostra terra”. L’esponente “renziano” del Pd prosegue la sua disamina parlando della “Leopolda siciliana come del laboratorio dentro il quale si discute e si individuano quelle soluzioni e quelle strade da seguire per consentire alla Sicilia di uscire dalle sabbie mobili dentro le quali è finita. Noi dobbiamo guardare avanti, al futuro e vogliamo indicare un percorso concreto per cambiare, per staccarci da logiche conservatrici e dare una spinta forte al rinnovamento, alle riforme. Voler imprimere una svolta forte al cambiamento non significa perdere autonomia o diventare una sorta di succursale. Vuol dire, invece, sfruttare meglio e in maniera molto più efficace le nostre risorse, le ricchezze del nostro territorio. Significa – dice ancora- dire basta alla logica dell’assistenzialismo e affermarci, grazie prima di tutto alle capacità dei nostri giovani, ai quali va data la possibilità di far emergere il proprio talento, le proprie capacità imprenditoriali”. Il cambiamento di cui parla Garozzo, deve passare, secondo il primo cittadino, dalle istituzioni”. Ecco perché, per il primo cittadino, “ quando l’assessore regionale Baccei parla di adeguare i compensi degli amministratori locali a quelli del resto d’Italia o di rivedere alcune posizioni come quelle dei cosiddetti ‘forestali ricchi’ sostiene concetti condivisibili e chi critica queste indicazioni lo fa evidentemente perché vuole che nulla cambi”. Con le riforme presentate dall’assessore regionale all’Economia, secondo Garozzo, ci sarebbe davvero la possibilità “di utilizzare meglio i fondi strutturali perché parliamo- ricorda- di miliardi di euro che consentirebbero di avviare iniziative a sostegno dello sviluppo”. Giusto, per il sindaco del capoluogo, anche tagliare le società partecipate. Indice puntato, invece, contro chi vorrebbe fermare questo percorso, “indispensabile per la Sicilia. Fare questo- conclude il primo cittadino- significa affossare ogni possibilità di sviluppo”.
(foto: l’assessore Baccei con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, dal web)




Siracusa. Ritardi nei contributi per le Start-Up? "Falso, polemiche senza senso"

Replica a muso duro a chi nelle ultime ore ha avanzato ritardi nello stanziamento dei contributi per la realizzazione di nuove imprese a Siracusa. Conti in tasca al Comune proprio quando è partito il secondo bando analogo per le start-up. Ma il sindaco Giancarlo Garozzo, non ci sta. “Siamo nei tempi e chi dice il contrario mente. Stiamo liquidando proprio come prevede il regolamento. In questi giorni stiamo saldando la seconda tranche come da cronoprogramma. In sette, tra i neoimprenditori, ci hanno chiesto una proroga perchè non erano ancora pronti con tutti gli incartamenti e l’abbiamo concessa”.
Per il sindaco la polemica in politica può starci, “ma è sconveniente farla sui contributi alle start-up, che danno importanti opportunità a chi, altrimenti, non avrebbe come accarezza il sogno della sua impresa”.




Siracusa. Contributi per le start-up: "per qualcuno soldi ancora platonici"

Il consigliere comunale Salvo Castagnino critica i tempi con cui il Comune starebbe liquidando i contributi assegnati per le start-up lo scorso anno. “Ad oggi, su uno stanziamento di 180 mila euro, le somme liquidate risultano meno della metà e precisamente 88.189,20”, spiega l’esponente di opposizione. “A chi è risultato assegnatario del contributo per creare nuove imprese sul territorio, il Comune risponde che non c’è liquidità e che a breve si procederà alla erogazione delle somme previste a saldo”. Ma per Castagnino così si rischia il ridicolo. “Le somme avrebbero già dovuto essere erogate ed erano nelle disponibilità di chi amministra. Hanno voluto dare priorità ad altre spese urgenti, eppure gli assegnatari hanno rispettato il bando che prevedeva investimenti e garanzie fideiussorie”.
Intanto nelle scorse settimane è stato pubblicato il secondo bando per le start-up. “L’amministrazione non ha erogato i contributi previsti ma contestualmente ha comunicato che è pronto il bando per il 2015. Ho depositato all’ufficio di presidenza un’interrogazione per capire quali priorità di spesa ha sostenuto l’amministrazione che giustifichino il mancato finanziamento alle imprese che resta ad oggi un contributo platonico”.




Siracusa. Mattarella, il presidente della Repubblica siciliano: i commenti dei politici locali

Si susseguono i commenti, dal mondo della politica locale, dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Pochi minuti dopo la proclamazione, è stato il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo a commentare l’esito della votazione, esprimendo in una frase, breve e concisa, la propria soddisfazione. Un commento affidato al suo profilo Facebook. “Buon Lavoro al nuovo Presidente Sergio Mattarella- ha detto il sindaco- Capolavoro Politico di Matteo Renzi”.
“Green Italia” chiede al nuovo capo dello Stato di impegnarsi per il rispetto dell’articolo 9 della Costituzione, che parla di sviluppo della cultura e ricerca scientifica e tecnica, oltre che di tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. “La scommessa sul futuro dell’Italia- spiegano i coordinatori nazionali, Fabio Granata e Monica Fassoni- e’tutta qui e solo applicando con rigore questa parte della Costituzione si potrà costruire un avvenire all’altezza della nostra storia”. Il giorno dell’elezione di Mattarella è, per il deputato regionale, Pippo Gennuso, anche il “giorno del riscatto della Sicilia degli onesti. Al di là degli schieramenti politici e delle appartenenze partitiche-sostiene il parlamentare regionale- Mattarella è una persona perbene e di alto profilo morale, che può degnamente rappresentare la Nazione, sia in Italia che all’estero”. L’auspicio del deputato regionale è che il nuovo presidente della Repubblica “faccia sentire la sua autorevole voce al governo della Sicilia”. “Un uomo mite e responsabile che sarà stimolo per tanti cattolici nell’impegno politico”. Questo il commento del portavoce del movimento CittAscolta, Tanino Romano, subito dopo l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica.
“Siamo certi che questa elezione sarà un punto di riferimento importante per molti. – ha continuato Romano – Il pensiero rivolto, sinteticamente, agli italiani e ai lavoratori anticipa il solco di un settennato che, siamo certi, sarà speso all’impronta del rispetto della Costituzione, della responsabilità e dei cittadini.Un Presidente della Repubblica che sarà da ulteriore stimolo ai tanti cattolici impegnati in politica e per i tanti che, fino ad oggi, hanno tentennato.”




Siracusa. Servizio Idrico, Ncd: "Ora una soluzione coerente con le leggi. E si tutelino i lavoratori"

Il Nuovo Centrodestra siracusano interviene sugli ultimi sviluppi nella vicenda dell’affidamento del servizio idrico. “Sarebbe facile per noi dire l’avevamo detto”, esordisce il deputato regionale Enzo Vinciullo, affiancato dai consiglieri comunali Castagnino, Favara e Alota. “La cosa principale rimane però la gestione pubblica del servizio idrico e il futuro dei lavoratori. Per questo motivo – spiegano i tre – ci asteniamo dal fare ulteriori considerazioni e invitiamo tutti, dalla Regione all’ex Provincia, ai Sindaci, a trovare soluzioni che siano coerenti con le leggi regionali e nazionali e che, soprattutto, abbiamo come obbiettivo la salvaguardia vera dei posti di lavoro e della gestione del servizio idrico integrato”.




Siracusa. Vinci: "Sanità allo sbando, l'Amministrazione sia più incisiva"

“La linea di rendicontazione di un fallimento delle politiche sanitarie del nostro territorio, di cui comunque il sindaco, ancorché non abbia competenze dirette, nella qualità di responsabile della sanità, è artefice insieme ai vertici sanitari e alla deputazione regionale”. E’ così che Cetty Vinci, consigliere comunale e portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, definisce i 51 milioni di euro di mobilità passiva dichiarata in un anno dal direttore generale dell’Asp in sede di commissione consiliare “sanità”. Cetty Vinci continua: “Il progetto del nuovo ospedale, infatti, è sempre più irrintracciabile nel porto delle nebbie delle risposte evasive che continuiamo a ricevere in Consiglio comunale e in commissione. Ed è troppo facile ergersi a “king maker” quando si tratta dei cambiamenti a qualche poltrona regionale per dimostrare il proprio peso politico e dichiararsi estraneo ai fatti quando obiettivi realmente importanti per la città come il nuovo ospedale non si comprende perché non vengano neanche perseguiti”. Non solo. Come sottolinea la portavoce cittadini di Fratelli d’Italia, infatti, il registro tumori è aggiornato al 2009. “E i dati che vengono fuori – precisa – ci servono a ben poco, ma intanto ci vanagloriamo di partecipare alle sedute dell’Aia”. Spazio anche all’ospedale di Lentini, nell’intervento di Cetty Vinci che evidenzia come sia “vuoto per circa il 50% e nessuna politica sanitaria vede protagonista la classe dirigente siracusana per far sì che attraverso l’occupazione dell’altro 50% la cifra del debito proveniente dalla mobilità passiva possa ridursi. Non esiste un pronto soccorso pediatrico attivo h24, la radioterapia appartiene alla politica renziana degli annunci, mancano numerosi medici e infermieri in numerosi reparti e l’appello alla rivalsa per le ingiustizie subite da parte di famiglie e gruppi di associazioni si moltiplica”. Cetty Vinci conclude: “Mi domando cosa possa fregare ai cittadini siracusani dell’unità o della disunità del Pd, quando i risultati raccolti da questo partito che governa il territorio sono tanto sconfortanti e faccio un appello a tutti i consiglieri comunali affinché le informazioni ricevute in sede di commissione consiliare possano diventare oggetto di un grande dibattito pubblico in un prossimo Consiglio comunale”.




Siracusa. Il consigliere Acquaviva chiede verifiche dopo i controlli della Gdf

Dopo i controlli operati dalla Guardia di Finanza che hanno portato al sequestro di circa 145.000 prodotti potenzialmente pericolosi e contraffatti e a multe per lavoratori impiegati in nero in attività commerciali gestite da stranieri, il consigliere comunale Alessandro Acquaviva chiede con una sua interrogazione di valutare la possibilità di sospendere la licenza agli esercizi sanzionati. Una istanza inoltrata all’assessore alle attività produttive, Teresa Gasbarro.
“Ritenuto che il tessuto sociale ed economico della nostra città rischia un ulteriore indebolimento a causa di iniziativa imprenditoriali che agiscono in spregio alla legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro – si legge nel testo della interrogazione – si chiede di sapere se l’amministrazione comunale di Siracusa intende assumere iniziative al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per la sospensione della licenza commerciali agli imprenditori denunciati dalla Guardia di Finanza per sfruttamento dei lavoratori”.




Siracusa. Il consigliere Bottaro aderisce a "Amarla per cambiarla"

Il consigliere Gaetano Bottaro aderisce al gruppo consiliare di maggioranza “Siracusa amarla per cambiarla”.
Parla di “percorso naturale” che arriva dopo “avere sostenuto Giancarlo Garozzo al ballottaggio e la mia adesione al Gruppo misto”.
Soddisfazione viene espressa anche dal sindaco: “Gaetano Bottaro contribuirà come consigliere di maggioranza a dare sostegno, forza ed idee a questa amministrazione”.




Dopo gli ultimi fatti siracusani, i renziani chiedono la testa del dirigente regionale Giglione

Il primo era stato Davide Faraone, sottosegretario del governo Renzi e voce di primo piano dei renziani siciliani. Seguito a ruota dal sindaco di Siracusa – renziano – Giancarlo Garozzo. Tutti contro il “Metodo Boffo” che sarebbe stato applicato nell’affare Sgarlata-Basile per la stizzita replica di Rosario Crocetta.
Adesso il carico da novanta lo mette Marco Zambuto, presidente regionale del Partito Democratico. “Prima il reintegro di Beatrice Basile, adesso l’archiviazione del caso sulla piscina abusiva di Maria Rita Sgarlata. È arrivato il momento in cui chi ha sbagliato veramente si assuma le proprie responsabilità. Chiedo che il presidente della Regione rimuova Salvatore Giglione dal suo incarico di dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni Culturali”.
Parole decise, chiare pronunciate con calma commentando la decisione della Procura di Siracusa di archiviare il procedimento penale in merito alla realizzazione di una piscina, ritenuta abusiva, nella villa dell’ex assessore regionale al Territorio, Maria Rita Sgarlata.
Quella vicenda aveva portato anche alla sospensione della sovrintendente Basile, poi reintegrata dal Tribunale.
“Sono state screditate delle persone sulla base di supposizioni e notizie che si sono rivelate false. Adesso – ha concluso Zambuto – di fronte all’evidenza dei fatti, è giusto che chi ha commesso errori paghi”.
(foto: Marco Zambuto)